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Strutture resistenti per forma

Arco
Fune
Volta
Cupola

1
Arco

La sollecitazione di compressione rappresenta


praticamente l’unica sollecitazione cui la pietra e la
muratura sono in grado di resistere.

2
Arco

L’arco è un elemento strutturale in grado di incanalare,


con la sua traiettoria curvilinea, le sollecitazioni
prodotte dai carichi trasformandole in forze prevalenti
di compressione.
3
Funi

Strutture soggette solo a sforzo normale (trazione)


4
funi

Strutture soggette solo a sforzo normale (trazione)


5
Volte
Le volte fiorirono in età romana come naturale
derivazione dell’arco; mentre quest’ultimo era Copyright © 2010 Zanichelli Editore SpA, Bologna
[6237]
destinato a delimitare aperture nei muri, le volte
consentivano la copertura degli ambienti.

La loro realizzazione era basata sulla tecnica


costruttiva delle murature in calcestruzzo, cioè
mattoni o blocchi di pietra assemblati con un
legante a base di calce.
La qualità del calcestruzzo era garanzia della
solidità delle volte, che gradualmente
conquistarono
leggerezza e dimensioni sempre maggiori.

Le tipologie classiche sono distinte in


volte semplici e volte composte.

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Volte, cupole…

7
Volte, cupole…

8
Volte

9
Cupole
Le cupole sono in genere caratterizzate
da una simmetria centrale o dalla
rotazione di un profilo intorno a un asse
verticale. L’esempio più semplice è
costituito da una calotta semisferica. tamburo

Spesso le cupole poggiano su un


tamburo di forma prismatica o cilindrica,
che poggia sulle strutture di base.
Il tamburo, oltre a dare maggiore visibilità
e dignità a una cupola più alta, serve
anche all’apertura di finestre che
illuminano l’ambiente sottostante.

Per raccordare una base quadrata con un


tamburo ottagonale vengono inseriti dei
pennacchi, che possono avere forma
sferica, conica oppure più complessa.

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Cupole

11
Cupole…
Sulla sommità
(cervello) della cupola
si apre molto spesso
una lanterna, che
fornisce una punto
d’illuminazione
centrale e crea un
elemento decorativo
terminale
alla superficie
esterna. Altri punti
d’illuminazione
possono essere
inseriti nella stessa
superficie della
cupola mediante
aperture denominate
occhi.

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Cupole

Pantheon, Roma, opus cementitium


13
Cupole

Santa Maria del Fiore, Firenze, schema misto


14
Cupole…

Santa Sofia, Istanbul, VI sec d.C.

15
Cupole…

Santa Sofia, Istanbul, VI sec d.C.

16
Cupole…

San Pietro, Roma

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Volte e cupole contemporanee
Con la tecnologia del cemento
armato si possono coprire luci
molto estese

Le grandi costruzioni sportive,


congressuali o aeroportuali
hanno fornito campi di prova per
la sperimentazione di volte e
cupole avanzate

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Membrane curve
Belluzzi III pag 240
1) Per l’esiguità dello spessore rispetto alle altre dimensioni si
possono trascurare le rigidezze flessionali e torsionali,le
tensioni tangenziali si annullano, le tensioni si suppongono
costanti nello spessore (come nelle funi)
2) Le deformazioni elastiche non hanno una sensibile influenza
sugli sforzi per cui possono essere considerate inestensibili
(come nelle funi)
3) Gli sforzi possono essere calcolati sulla base delle sole
equazioni di equilibrio (come nelle funi)
4) A differenza delle funi, la loro configurazione di equilibrio
non dipende dal carico

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Membrane di rivoluzione
Belluzzi III pag 240
Meridiani
COMPRESSI
paralleli

Meridiani VOLTE paralleli


Serbatoi appesi, silos TESI Muratura, C.A.
Di solito mat.metallici
Raramente materiali metallici
Raramente C.A.
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Membrane curve
θ colatitudine: angolo che il piano tangente forma con il piano
orizzontale
ψ longitudine
θ

θθ
ψ

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Membrane di rivoluzione caricate in modo assialsimmetrico

r1

r2

Sezioni principali della superficie media della membrana nell’intorno


considerato:
La sezione meridiana ha centro di curvatura O1 oltre l’asse OO o prima di esso
a seconda che la curvatura cali o cresca a partire dal vertice
La sezione normale al meridiano con centro di curvatura O2 su OO
r1 ed r2 sono i loro raggi di curvatura
Belluzzi III pag 246 22
1/r1 ed 1/r2 sono le loro curvature
Membrane di rivoluzione caricate in modo assialsimmetrico

r1

r2

dl 1 = r1dθ
dl 2 = rdψ ≅ r2 sin θdψ
23
Belluzzi III pag 246
Membrane curve

θ
O2
r
r2 =
O1
sin θ

24
Risultanti dei carichi agenti

y x
z

Pθ = p θ rdψ r1dθ
Pψ = p ψ rdψ r1dθ
r1

PN = p N rdψ r1dθ
Belluzzi III pag 290 25
Membrane di rivoluzione
ψ
N θψ r1dθ N θ rdψ ψ

N ψθ rdψ
N ψ r1dθ Nψθ′θψ r1dθ

N ψ′ r1dθ
N′ψθ rdψ θ

1

N θ′ rdψ
Nθ: sforzo normale specifico lungo i meridiani
θ
Nψ: sforzo normale specifico di cerchiatura lungo i
paralleli
Sono gli analoghi degli sforzi membranali introdotti
nelle piastre 26
Membrane di rivoluzione
Considero gli ψ
sforzi e le loro N θψ r1dθ N θ rdψ ψ

variazioni lungo
N ψθ rdψ
i lati
N ψ r1dθ
dell’elemento N′θψψθr1dθ
infinitesimo di
membrana N ψ′ r1dθ
N′ψθ rdψ θ

1

N θ′ rdψ

∂( N θ r) θ
N′ϑ rdψ = N θ rdψ + dθdψ
∂θ
∂ ( N θψ )
N′ϑψ r1dθ = N θψ r1dθ + r1dθ
∂ψ 27
Equilibrio lungo y (tangente al meridiano )
Gli sforzi normali N ψ r1dθ ed Nψ′ r1dθ hanno la risultante
diretta secondo r che vale a meno di infinitesimi di ordini
superiori N ψ r1dθ dψ e questa ha secondo y una
componente Nψ r1dθ dψ cosθ

N ψ r1dθ dψ cosθ
θ N r dθ dψ
ψ 1
y

N ψ r1dθ
N ψ′ r1dθ

N ψ r1dθ dψ
28
Equilibrio lungo y (tangente al meridiano )
ψ
N θψ r1dθ N θ rdψ ψ

N ψ r1dθ
N′θψψθr1dθ
N ψ′ r1dθ

θ

1

N θ′ rdψ

Equazione di equilibrio lungo la direzione meridianoθ


∂( N θ r) ∂N θψ
dθdψ + r1dθdψ − N ψ r1 cos θdθdψ + p θ r r1 dθdψ = 0
∂θ ∂ψ 29
Equilibrio lungo y (tangente al meridiano )
ψ
N θψ r1dθ N θ rdψ ψ

N ψ r1dθ N'θψ r1dθ


ψθ

N ψ′ r1dθ
θ

1

N θ′ rdψ

Nel caso di carichi assial-simmetrici θ


N ψθ = N θψ = 0
N ψ non varia con ψ
30
Equilibrio lungo x (tangente al parallelo )
ψ
ψ

N ψθ rdψ
N ψ r1dθ ψθ

N ψ′ r1dθ
N′ψθ rdψ θ

1

∂N ψ
N′ψ r1dθ = N ψ r1dθ + dψ r1dθ
∂ψ θ
∂ ( N ψϑ r )
N′ψϑ rdψ = N ψϑ rdψ + dθdψ
∂θ
31
Equilibrio lungo x (tangente al parallelo )
Gli sforzi N θψ r1dθ ed N′θψ r1dθ hanno una risultante la cui
componente secondo x vale a meno di infinitesimi di ordini
superiori N θψ r1dθ dψ cos θ
N θψ r1dθ dψ cos θ

N θψ r1dθ N′θψ r1dθ

32
Equilibrio lungo x (tangente al parallelo )
ψ
N θψ r1dθ ψ

N ψθ rdψ
ψθ

N'θψ r1dθ

N′ψθ rdψ θ

1

Equazione di equilibrio secondo i paralleli


θ
∂ ( N ψθ r ) ∂N ψ
dθdψ + r1dθdψ + N θψ r1dθdψ cos θ + p ψ r1dθrdψ = 0
∂θ ∂ψ
33
Equilibrio lungo z (normale)
ψ
N θ rdψ ψ

N ψ r1dθ ψθ

N ψ′ r1dθ
θ

1

N θ′ rdψ

∂N ψ
N ψ′ r1dθ = N ψ r1dθ + dψ r1dθ θ
∂ψ
∂(Nθ r)
N ϑ′ rdψ = N θ rdψ + dθ dψ
∂θ 34
Equilibrio lungo z
Gli sforzi normali N ψ r1dθ ed Nψ′ r1dθ hanno la risultante
diretta secondo r che vale, a meno di infinitesimi di ordini
superiori, N ψ r1dθ dψ e questa ha secondo z una
componente Nψ r1dθ dψ sin θ

N ψ r1dθ dψ
θ
y
N ψ r1dθ dψ sin θ
N ψ r1dθ
N ψ′ r1dθ

N ψ r1dθ dψ
35
Equilibrio lungo z (normale)
ψ
N θ rdψ ψ

N ψ r1dθ ψθ

N ψ′ r1dθ
θ

1

N θ′ rdψ
Equazione di equilibrio secondo z
θ

N θ r2 sin θdψ dθ + N ψ r1 sin θdψ dθ =p N r2 r1 sin θdψ dθ


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Membrane di rivoluzione caricate in modo assialsimmetrico

Consideriamo un elemento abcd di membrana;


In tale caso lo sforzo tangenziale si annulla
Rimangono solo gli sforzi membranali lungo i meridani ed
i paralleli

Belluzzi III pag 246 37


Membrane di rivoluzione caricate in modo assialsimmetrico

Consideriamo un elemento di membrana;


In tale caso lo sforzo tangenziale si annulla
Il piano meridiano ed il piano perpendicolare al meridiano
diventano i piani principali di curvatura in un punto della
superficie di rivoluzione
Chiamiamo i corrispondenti raggi di curvatura R1 ed R2
1/R1 e 1/R2 sono dette curvature Gaussiane della superficie

S1 R2 sin θ dψ dθ + S 2 R1 sin θ dψ dθ = p N R2 R1 sin θ dψ dθ


S1 S 2
+ = pN formula di Mariotte per le membrane
R1 R2

Belluzzi III pag 246 38


Esempio: membrana di rivoluzione caricate in modo
assialsimmetrico

S1
R2
θ
θθ
ψ
r

Simmetria assiale implica che


N ψθ = 0
Inoltre i paralleli ed i meridiani
Q
sono direzioni principali
N θ = S1 N ψ = S2 Belluzzi III pag 246 39
Esempio: membrana di rivoluzione caricate in modo
assialsimmetrico
θ
R2
S1
θθ
r
ψ

Inoltre N θ ed N ψ
Non dipendono da ψ
Q

Belluzzi III pag 246 40


Esempio: membrana di rivoluzione caricate in modo
assialsimmetrico

R2
θ

S1 θ ψ
r

r = R 2 sin θ
Equilibrio alla traslazione verticale
Qv

S1 sin θ2πr = Q V
QV QV
S1 = =
sin θ2πr 2πR 2 sin 2 θ Belluzzi III pag 246 41
Casi particolari: serbatoi in pressione per gas

Si trascura il peso del fluido ed il peso proprio del serbatoio

Q V = pπr 2
QV pπr 2 pr pR 2
S1 = = = =
2πr sin θ 2πr sin θ 2 sin θ 2

Dall’equazione di equilibrio si ha

S1 S2 pR 2 S2 pR 2 R2
+ =p⇒ + = p ⇒ S2 = (2 − )
R1 R 2 2R 1 R 2 2 R1

42
Casi particolari: serbatoi in pressione per gas

Caso di serbatoio cilindrico di spessore s


R1 = ∞ R 2 = R
pR
S1 =
2
pR R
S2 = (2 − ) ⇒ S2 = pR
2 R1

Le tensioni diventano(formula di Mariotte dei tubi sottili)


pR pR
σ1 = σ2 = = 2σ1
2s s
43
Casi particolari: serbatoi per liquidi
Belluzzi III pag 255-258

Sia γl il peso specifico del liquido

44
Casi particolari: serbatoi per liquidi
Belluzzi III pag 255-258

Tagliato il serbatoio con un piano orizzontale mm, la


risultante Q delle pressioni agenti sulla parete sottostante
è= al peso γ l V del volume V di liquido punteggiato in
figura. Da cui
γ lV γ lV
S1 = =
2πr sin θ 2πR 2 sin 2 θ
45
Casi particolari: serbatoi per liquidi
Belluzzi III pag 255-258

γ lV γ lV
La S2 si calcola noto S1 come S1 = =
2πr sin θ 2πR 2 sin 2 θ

S1 S1
S2 = R 2 ( − + p N ) = R 2 (− + γ l z)
R1 R1
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Casi particolari: tramoggia

47
Casi particolari: cupola con lanterna

48
Casi particolari: cupola ogivale

49
Danneggiamento delle cupole

50
Danneggiamento delle cupole

Assestamento delle imposte Tamburo inefficiente

51
Danneggiamento delle cupole

Traslazione
dei
pilastri/muri
di supporto

52
Danneggiamento delle cupole
Effetti biologici
Es piante..

53
Interventi di ripristino
Cerchiatura cupola

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Interventi di ripristino
Anelli di rinforzo per false volte

55
Interventi di ripristino
Cerchiatura cupola con FRP

56
Interventi di ripristino
Cerchiatura cupola con FRP

57
Interventi di ripristino
Cerchiatura cupola San Carlo, Roma

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