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2010
L’Assemblea si apre con l’intervento del Presidente Klun, il quale sottolinea che, nonostante l’attuale scenario politico , la
Consulta continuerà a prodigarsi per favorire “un’accoglienza” che vada oltre l’emergenzialità, affinché si pervenga ad un
aumento dei posti letto di bassa soglia per i senza fissa dimora. Si calcola infatti che , le persone che finora hanno usufruito
dei ripari del “Piano Freddo” sono oltre 240 di fronte ai 60 posti, fra strutture del pubblico e del privato sociale , predisposti
all'inizio del Piano.
Il secondo tema trattato riguarda la sintesi degli interventi progettati dai singoli gruppi di lavoro.
I documenti distribuiti ai presenti e preventivamente inviati vengono votati e approvati dall'Assamblea.
Rispetto al gruppo sul disagio adulto, il focus viene posto sull’inserimento lavorativo delle persone che sono in condizione di
svantaggio sociale. Si individua nella cooperazione sociale di tipo B una forma di reinserimento efficace da porre al centro
del dibattito cittadino .
In particolare vengono accolte le sollecitazioni del documento riguardo a:
1. La necessità di approntare una politica dell’accoglienza non “disincentivante”, ma che risponda ai bisogni reali della
città;
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% Vincenzo La Gioia propone un tavolo tecnico al quale invitare L’ASP, Flavia Prodi e Maurizio Bergamaschi per
affrontare l’annosa questione del piano freddo e del piano caldo.
Riguardo alle azioni intraprese dal gruppo carcere, l’Assemblea viene informata di una lettera, afferente la situazione della
Dozza, recentemente inviata al Presidente Errani, al Presidente del Tribunale di Sorveglianza e ad altri interlocutori
istituzionali.
Tra gli interventi Don Nicolini sottolinea la necessità che la Consulta, di fronte al processo di delegittimazione della
magistratura, tenga una linea di condotta chiara e nei confronti della restrizione degli spazi da parte della Magistratura di
Sorveglianza il volontariato sociale deve sollecitare un dialogo e fare tutti gli sforzi comunicativi per avere risposte
adeguate.
Anna Tedesco ribadisce che, nonostante la confusività dei ruoli, il Garante Desi Bruno è una figura comunale di riferimento
per la Consulta.
Maria Delli Quadri riferisce del documento prodotto dall’Amministrazione precedente, intitolato “Fuori e dentro dal carcere”
e informa che in esso, non solo viene sottolineata la necessità di prevedere progetti sul lavoro all’interno del carcere, ma
viene anche prospettata l’assunzione di ulteriori operatori all'interno del carcere.
Propositi questi su cui la Consulta può svolgere un ruolo di controllo, affinché i medesimi obiettivi non vengano disattesi.
Luciano Serio chiede che in tema di carcere venga prestata maggiore attenzione alla relazione mamma-bambino.
Rispetto all’intervento di Giovanni Mengoli, in particolare sul tema dei minori stranieri, si riporta quanto da lui detto in
Assemblea , poi successivamente inviato per iscritto:
Terzo tema trattato riguarda l’Approvazione del Regolamento interno della Consulta.
Il Presidente indica le principali proposte di modifica del Regolamento apportate dal CDR, al fine di favorire la
partecipazione attiva e responsabile delle organizzazioni costituenti la Consulta medesima .
La 1° proposta persegue l’obiettivo di ovviare al problema dell’assenteismo, prevedendo da un lato un limite delle
assenze alle Assemblee(dopo tre assenze non motivate decade l’adesione alla Consulta, valorizzando dall’altro il sistema
delle deleghe rappresentative di ogni singola organizzazione.
La 2° proposta riguarda il CDR e contempla questi due aspetti:
A) ogni organizzazione deve designare accanto al referente un sostituto
B) dopo 3 assenze non motivate, si decade dal diritto di rappresentanza dell’Assemblea e si afferma così il diritto di
subentrare da parte dell’organizzazione che segue in graduatoria
La 3° proposta riguarda la durata in carica della Consulta. Il tempo indicato, che si propone di assolvere allo scopo di
ottemperare al principio di rotazione delle cariche, è di 3 anni.
L’Assemblea vota il Regolamento Interno che viene approvato all’unanimità.
Visto l'orario non si riesce ad affrontare la discussione sui temi pertinenti il gruppo di lavoro “Comunicazione e intercultura”,
che ha già impostato un programma di attività .
A breve verranno resi noti tutti gli incontri dei gruppi di lavoro.
L’ Assemblea si conclude con la proposta di Tassinari di riattivare il gruppo sulla Convivenza urbana.
In risposta a quest'ultima richiesta si precisa che, chiunque desideri attivare un gruppo, deve inviare all’indirizzo della
segreteria della Consulta breve descrizione delle finalità che intende dare al gruppo e richiedere le adesioni delle
organizzazioni interessate.
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