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Aristotele (la metafisica):

Introduzione: Aristotele nacque nel 384 a.c, fu fortemente


influenzato da Platone poiché fu un suo allievo per 17 anni.
Da Platone, Aristotele, assunse un atteggiamento di rispetto
e libertà . Ma vi sono diverse differenze tra Platone e
Aristotele: Aristotele guardava il mondo con un’“ottica”
unitaria, pensava che la filosofia avesse come scopo la
conoscenza disinteressata del reale e che studiasse l’essere
e la realtà in quanto tali e, in fine, Aristotele preferiva i
discorsi a schema chiuso. Aristotele morì nel 322 a.c. Le
uniche opere scritte che ci sono pervenute del filosofo sono i
vari appunti che esso possedeva per le sue lezioni.

LA METAFISICA:

Introduzione alla metafisica: Aristotele chiamava la


metafisica “filosofia prima” o “ontologia”. Aristotele ci dà
quattro definizioni di metafisica: 1) la metafisica studia i
principi primi, 2) la metafisica studia l’ essere in quanto tale,
3) la metafisica studia la sostanza, 4) la metafisica studia
Dio. La filosofia prima è la metafisica che studia l’ essere in
quanto tale, mentre le altre scienze sono filosofie seconde.

Le tre scienze: Aristotele identifica nella metafisica tre


scienze: Le scienze Teoretiche, le scienze pratiche e quelle
poietiche. Le scienze teoretiche si differenziano dalle altre
per tre punti; l’ oggetto di studio, lo scopo e il metodo. Le
scienze Teoretiche hanno come oggetto il necessario, come
scopo il conoscere la realtà e un tipo di metodo dimostrativo,
esse sono la metafisica, la fisica e la matematica. Le scienze
pratiche e poietiche hanno come oggetto il possibile, come
scopo l’ agire e un tipo di metodo NON dimostrativo, esse
sono l’ etica e la politica.

I significati dell’ essere: Per Aristotele l’ essere ha molti


aspetti e significati, infatti esso individua:- l’ essere come
accidente - l’ essere come categorie, ossia le caratteristiche
dell’ essere,quelle caratteristiche che ogni essere non può
non avere, la più importante è la sostanza –l’ essere come
vero- l’ essere come atto.

Il principio di non contraddizione: Per Aristotele la filosofia


deve trovare un significato che vada bene per descrivere
ogni tipo d’essere; per fare questo Aristotele ricorre al
principio di non contraddizione, questo ci espone due forme:

- Prima forma: esprime l’ impossibilità di affermare e


negare contemporaneamente.
- Seconda forma: ci esprime l’ impossibilità che l’ essere
sia e non sia allo stesso tempo ( o è o non è).

La sostanza: Nella metafisica Aristotele individua anche la


sostanza intesa da lui come l’ individuo concreto: per
sostanza Aristotele intende il sinolo di materia e forma,
infatti la sostanza ha due significati:

-significato di materia: è l’ elemento attivo e determinante

-significato di forma: è l’ elemento passivo e determinato


Il movimento di forma e materia diventa materia prima,
ossia quella materia che è perfetta che è pura e che è pura
potenza e priva di determinazioni.

Aristotele afferma anche che la sostanza è l’ essenza


necessaria di una cosa,la struttura immutabile che la
definisce e la organizza. Dalla sostanza si distingue l’
accidente che è la qualità che una cosa può o può non avere.

Le quattro cause: Per Aristotele la scienza consiste nel


capire le cause dell’ essere, Aristotele ci fornisce di quattro
tipi di cause:- causa materiale, la causa della materia della
cosa- causa formale, la causa della forma della cosa- causa
efficiente, la causa della creazione della cosa o dell’ inizio-
causa finale, la causa del perché è stata creata la cosa.

La concezione di Dio e dell’ universo: Aristotele pensa che


tutto ciò che è in movimento sia messo in movimento da un
motore che a sua volta è messo in movimento da un’ altro
motore, il motore originario che mette in movimento tutto si
identifica per Aristotele in Dio, il primo o motore immobile,
questo è pura forma ed è un principio assolutamente primo.

Aristotele pensa che l’universo sia eterno perché mosso da


Dio e che esso non sia ordinato da Dio ma si ordini aspirando
a Dio essendo l’ideale di perfezione.

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