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Quaderni di

Musica Nuova
a scuola
a cura di Sergio Liberovici
N° 1
i ' ff" -
Sono stati già pubblicati a cura di Giulio Castagnoli i Quaderni di Musica Nuova n. 1 (1987) su Gilberto Bosco,
Brian Ferneyhough, Giacomo Manzoni e Giacinto Scelsi, n. 2 (1988) su Azio Corghi, Franco Donatoni, Giorgio
Ferrari e Klaus Huber e n. 3 (1989) su Paolo Castaldi, Helmuth Lachenmann, Sergio Liberovici, Alessandro
Sbordoni che sono distribuiti dalla Promeco, Alzaia Naviglio Grande 98 - Milano.
E inoltre: Per la chitarra, raccolta di brevi esercizi per avvicinarsi alla tecnica chitarristica classica di Davide
Ficco (1990).

Questo volume è stato realizzato in collaborazione con l'Assessorato all'Istruzione e l'Assessorato alla Cultura
della Città di Torino in occasione di Settembre Musica 1990
Coordinamento redazionale a cura di: Giulietta Frigo

In copertina: Ugo Nespolo, un disegno per l'opera La musica.

© 1990 Compositori Associati - Torino


QUADERNI DI MUSICA NUOVA
A SCUOLA
A C U R A DI S E R G I O LIBEROVICI

con testi di
Roberto Piumini
e musiche di
Giulio Castagnoli
Giuseppe Gavazza
Sergio Liberovici
Maria Luisa Pacciani

N° 1

COMPOSITORI ASSOCIATI - TORINO


.

— ,
I N D I C E

Presentazione

Locandina dell'opera La musica

Libretto dell'opera con il catalogo dei materiali, oggetti


e strumenti impiegati

Le musiche, in versione teatrale

Le musiche, in versione scolastica

Note

PRESENTAZIONE

Questo quaderno contiene tutto ciò che è servito a quattro compositori (Giulio Casta-
gnoli, Giuseppe Gavazza, Sergio Liberovici, Maria Luisa Pacciani), uno scrittore (Rober-
to Piumini), un pittore (Ugo Nespolo) per fare un'opera — La musica / Enciclopedia
in forma di spettacolo — e metterla in scena nell'ambito del Settembre Musica torinese
del 1990, e tutto ciò che può servire a un insegnante di scuola elementare o di scuola
media inferiore per rifarla in classe nell'ambito delle attività musicali; in sostanza, contie-
ne: il libretto con il catalogo degli strumenti impiegati, le musiche in versione teatrale,
le musiche in versione scolastica, note.
I protagonisti dell'opera sono stati chiamati V O C E B A M B I N A e V O C E MAESTRA a rap-
presentare tutti i bambini e tutti gli insegnanti con i quali gli autori hanno avuto e ancora
avranno a che fare.
Un'opera che, per questo, si presenta sia come sintesi e memoria del lavoro che gli
autori hanno fatto in più di dieci anni nelle scuole dell'infanzia e dell'obbligo sia come
sommario di cose da fare affinché tra il bambino, l'insegnante e la musica si stabiliscano
rapporti corretti e fruttuosi.
A questo quaderno che, quindi, può essere considerato nello stesso tempo sia un "pri-
m a " che un " d o p o " ne seguiranno in tempi brevi almeno altri sette che saranno intitola-
ti pressapoco come le, varie scene dell'opera: Cosa e come sono i suoni e i silenzi, La
scrittura dei suoni e dei silenzi, Cos'è e come è fatta la musica, Cos'è uno spunto, Dallo
spunto alla musica ossia come si compone la musica, Materiali - oggetti - strumenti per
fare suoni e musica, Viva la musica.
Ognuno di questi quaderni conterrà delle indicazioni per compiere delle esperienze,
per inventare degli esercizi e delle musiche da eseguire, dei giochi da fare, dei piccoli
eventi di teatro musicale da realizzare.
Da un'opera tante operazioni; dalle tante operazioni T ' o p e r a " dell'educazione al suono
e alla musica.

7
H H M

. . . . . ^ .

•rim.*® •• :
La musica

Enciclopedia in forma di spettacolo

per un bambino, una attrice, coro di voci bianche, tre percussionisti con il Piccolo Labo-
ratorio Musicale CD

Progetto di Sergio Liberovici

Libretto di Roberto Piumini

Scultura e disegno di Ugo Nespolo

Musiche di Giulio Castagnoli

Giuseppe Gavazza

Sergio Liberovici

Maria Luisa Pacciani

Piccolo Laboratorio Musicale costruito da Walter Macovaz

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Personaggi:

VOCE BAMBINA

V O C E MAESTRA

C O R O DI V O C I B I A N C H E

PERCUSSIONISTI 1, 2, 3

IL PUBBLICO

In scena:

Un Piccolo Laboratorio Musicale trasformato in una grande scultura colorata

Una gradinata per il coro

Una lavagna a fogli bianchi

Un banco di scuola e uno sgabello realizzati con un cubo e un mezzo cubo

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Materiali, oggetti, strumenti a suono indeterminato e determinato disponibili nel Piccolo
Laboratorio M u s i c a l e

1. Elementi della Scatola delle pietre e della Scatola dell'acqua:

4 cilindri: cuoio, rame, legno duro, plexiglass


3 piani: pietra, alluminio, legno dolce
stringhe di cuoio per appendere cilindri e piani
prismi di legno per inclinare i piani o sollevarli da terra

panni colorati da utilizzare come " s o r d i n e "


11 sacchetti di tela con pietre: piatte tonde grandi, medie, piccole; piatte lunghe grandi,
medie, piccole; sferiche grandi, medie, piccole; graniglia di mare; diverse per forma
e colore
A cui si possono aggiungere: piani di rame e di legno duro; attrezzi per il trattamen-
to sonoro dell'acqua (cannucce, contagocce, piccolo innaffiatoio...), materiali "na-
turali" (zucche, conchiglie, bamboo...), oggetti di uso comune (bicchieri, bottiglioni,
cucchiai...)

2. Set di strumentini a base legno, metallo, membrana a suono indeterminato:

3 wood-blocks di diverse misure, con battenti


3 triangoli di diverse misure, con battenti
1 tamburo a frizione
3 tamburelli a telaio con anelli di tensione, di diverse dimensioni, con battenti di serie
1 piatto sospeso
1 corona a sonagli
1 coppia di legnetti
1 paio di maracas
1 guiro
A cui si possono aggiungere: altri due piatti di misure diverse, battenti di vario tipo,
altri strumenti (raganella, frusta, nacchere...)

3. Elementi di Metallofono cromatico contralto:


13 tasti singoli di metallo su cassetta di risonanza in legno, con i relativi battenti di
serie. Estensione: D O 3 - D O 4.
A cui si possono aggiungere: altri 13 tasti da D O 4 a D O 5, battenti di vari tipi...

13
4. Elementi di Xilofono cromatico contralto:
13 tasti singoli di legno su cassetta di risonanza in legno, con i relativi battenti di se-
rie. Estensione: D O 3 - D O 4.
A cui si possono aggiungere: tasti singoli bassi (da D O 2) e contrabbassi, battenti
di vari tipi...

5 . Elementi della Scatola delle corde:


1 berimbao
2 monocordi cromatici con corda D O 3 - D O 4
1 monocordo cromatico con corda D O 2 - D O 3
3 archetti, 3 plettri, 3 bacchette di bambù, corde di ricambio, colofonia

6 . Elementi della Scatola dell'aria:


1 tubo di cartone, aperto
13 tubi di metallo a sezione circolare con tappi di legno per abbassarne il suono di
una ottava. Estensione: D O 4 - D O 5 ( D O 3 - D O 4)
13 tubi di metallo a sezione circolare, senza fori, con bocchino. Estensione: D O 4
- DO 5
6 tubi di metallo a sezione circolare, con bocchino e 1 foro. Suoni disponibili: D 0 4
- RE 4 / D O # 4 - R E # 4 / M I 4 - F A # 4 / F A 4 - SOL 4 / SOL # 4 - LA # 4 / LA 4 - SI 4.
4 tubi di metallo a sezione circolare, con bocchino e 2 fori. Suoni disponibili: D O
4 - RE 4 - M I 4 / D O # 4 - R E # 4 - M l # 4 (FA 4) / F A # 4 - S O L # 4 - L A # 4 / S O L 4
- LA 4 - SI 4

1 flauto diritto di metallo a sezione circolare, con 7 fori. Estensione: D O 4 - D O 5


25 tubi di metallo a sezione quadrata, per organo portativo. Estensione: D O 3 - D O 5
25 coulisses di legno per i tubi a sezione quadrata
organo portativo con somiere di 13 tasti bianchi e neri, da D O a D O doppio mantice
e attrezzi per collegarlo al somiere

7. Una Macchina della musica, o Carillon utilizzante un glockenspiel modificato, dal-


l'estensione: D O 5 - D O 6, con relativi piroli per programmare lo strumento.

8. Un radioregistratore stereo a doppia cassetta, ingresso microfono, alimentazione a


batterie o a rete; microfono alta qualità; cuffia stereo alta fedeltà; dotazione set di
batterie ricaricabili e apposito caricabatterie per registratore stereo.

A fini sonori sono utilizzabili lo stesso mobile del P . L . M . (dentro, fuori) e i suoi cassetti
(grandi, medi, piccoli).

Nello spettacolo sono stati utilizzati anche i seguenti materiali, oggetti e strumenti: mani
(clapping), dita (snapping), piedi (tapping), fogli di carta, due cucchiai, shell, metal, bam-
boo chimes (sonagli di conchiglie, metallo e bamboo), un vaso da fiori, dei cicalini elet-
trici, richiami d'uccelli, pasta tipo " Z i t i " , delle frasche, un sonaglino di Cecilia, un metro-
nomo a piramide, un glockenspiel.

Nella versione da scuola il P . L . M . contiene anche elementi della Scatola delle scritture.

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Libretto dell'opera

1. V i v a la musica!

CORO Vivi la musica


Ecco la musica
Dove la musica
Quando la musica
Forse la musica
Anche la musica
Finché la musica
Solo la musica

Vive la musica
Sempre la musica
Prima la musica
Altro la musica
Quasi la musica
Ora la musica
Tutta la musica
• Come la musica

Viva la musica

2. Cos'è la musica?

V O C E B. lo ho una domanda.
Posso tenerla in bocca.
Però, se me la tengo,
sempre solo domanda,
sempre solo domanda,
ha un sapore che annoia.

Posso fartela, allora?

V O C E M. Ti ascolto.

V O C E B. Dimmi, cos'è la musica?

V O C E M. La musica è il giocare
dei suoni e dei silenzi.
L'uomo li fa giocare
in molti e molti modi:

e il loro gioco è musica.

15
V O C E B. Solo l'uomo? E il bambino?
Anche il bambino gioca
coi silenzi e coi suoni?

V O C E M. Certo, anche i bambini,


perché è un gioco libero.

V O C E B. Se la musica è un gioco,
allora questo è musica?

(rovescia un sacco pienodi palle da tennis) 0


Hai sentito?

V O C E M. Ho sentito,
ma questa non è musica.
I suoni e i silenzi
per giocare la musica
seguono una regola:

per esempio, così:

Gioco di palla e voce tra maestra e bambino. 0

V O C E M. (o B.) Palla
palla saltante
palla ridente
palla volante
palla splendente

Palla
palla fuggente
palla giocante
palla prudente
palla tornante

Palla
palla sognante
palla sapiente
palla guizzante
palla battente

Palla
palla potente
palla suonante
palla corrente
palla cantante.

16
3. Cosa sono suoni?

V O C E B. Ora ho un'altra domanda:

è mia. La vuoi?

V O C E M. Sì, dimmela.

V O C E B. Che cosa sono i suoni?

CORO I suoni sono


la voce delle cose.
Una cosa tocca una cosa
e il suono accade.

V O C E B. Ci vogliono due cose


perché ci siano i suoni?

V O C E M. Sì, almeno due cose, 0


e poi un'altra ancora:
un orecchio che ascolti.

CORO Mano che tocca mano,


mano che tocca legno,
legno che tocca legno
e il suono accade.

V O C E B. lo di orecchie ne ho due!

V O C E M. Così puoi ascoltare


tutti i suoni del mondo.

CORO Legno su sasso,


sasso su legno,
sasso su sasso
e il suono accade.

V O C E B. E i suoni, sono uguali?

V O C E M. Sono tanti, e diversi:


tanti come le cose
che si fanno toccare
e tanti come i modi di toccare.

CORO Uno schiaffo, o un bacio,


e il suono accade.
Una goccia nel mare
e il suono accade.

17
Gran canone di materiali, di oggetti da suono e di modi di suonarli. 0

4. Come sono i suoni?

V O C E B. E io ho un'altra domanda.

Me la posso tenere,
però, se me la tengo,
mi corre nella bocca
come un uccellino prigioniero.

La devo liberare?

CORO Non tenertela in bocca!

V O C E B. Come sono i suoni?

CORO I suoni sono piano,


come ombre di suoni,
poi crescono di un poco,
come semi di suono,
poi crescono di un poco
sono fiori di suono,
e diventano forti
come tronchi di suono
e poi più forti ancora
come tuoni di suono,
e poi tornano piano,
come ombra di suono.

V O C E B. E poi?

CORO Un suono
è breve:
un tocco
che non dura,
o un po' più lungo,
un poco più disteso,
un po' più lungo ancora,
o lungo lungo lungo una mezz'ora,
o un'ora e un'ora e un'ora e un'ora e un'ora.

V O C E B. E poi?

CORO E un suono è acuto


spillo

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filo di strillo
punta di grido
voce affilata
squillo
oppure è grave
caverna d'orso
pancia di campana
profonda borsa
canto di balena.

V O C E B. E poi?

CORO E poi un suono è chiaro


una voce di luce
che si spalanca e brilla
oppure è scuro
una voce di nero
rinchiusa in una culla.

5. Il silenzio è . . .

V O C E B. E il silenzio cos'è?

CORO II silenzio è... 0

Primo evento nel silenzio: un gesto / movimento.

Il silenzio è ciò che aspetta un suono,


lo spera, lo pensa o lo ricorda.

Secondo evento nel silenzio: un segno / disegno. Il bambino disegna un uomo con un
fumetto sul primo foglio della lavagna. m

Terra per semi rumorosi,


acqua per pesci sonori,
carta per disegni di canto,
spazio per i salti della voce.

Terzo evento nel silenzio: un suono / rumore.

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Il silenzio è il tempo
il suono è la campana che lo dice.

Quarto evento nel silenzio: un fischio / canto, fra sè.

Il silenzio è...

6. Si possono scrivere i silenzi e i suoni?

V O C E M. Ho una domanda difficile da fare.


Non so se mi basta un fiato solo.

V O C E B. Prendine tanto, allora.

V O C E M. e B. Si possono scrivere i silenzi e i suoni?

V O C E M. Tu, che cos'hai scritto su quel foglio?

V O C E B. lo non ho scritto: ho fatto un disegno.

V O C E M. E cos'hai disegnato?

V O C E B. Ho disegnato un uomo.

V O C E M. Un uomo? E cosa fa?

V O C E B. Dice una cosa.

V O C E M. Che cosa dice, lo sai?

V O C E B. Certo. Lui dice...


(produce un suono con la bocca)

V O C E M. Mi piace il tuo disegno.


E il disegno dell'uomo e dei suoi suoni.
Ora facciamo un gioco...
Quando io tocco questa figura con la bacchetta
tu fai il suono di prima.

Pronti?... Via...

V O C E B. (esegue)

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(poi, al pubblico)
Per favore, giocate con noi?

V O C E M. Carte e cubi! 0

Mentre il coro canta T'Inno al cubo", entrano in scena 12 grandi cubi e 2 mazzi di grandi
carte.

CORO Ecco un cubo


cubo
cubo
ed un altro fanno
quattro.

Quattro cubi
che cos'è?
Quattro cubi
ma perché?
Un cubo non è un tubo
un cubo è qualche cosa
e se la rima rubo
una rosa è una rosa.

Ecco un cubo
cubo
cubo
ed un altro fanno
otto.
Otto cubi
tutti qui?
Otto cubi
M a per chi?

Un cubo non è un incubo


un cubo è qualche cosa
e se la rima rubo
una rosa è una rosa.

Ecco un cubo
cubo
cubo
ed un altro fanno
Dodici.
Dodici cubi
che sarà?
Dodici cubi
che si fa?

21
Un cubo è incubatrice
un cubo è qualche cosa
come la rima dice
una rosa è una rosa.

Sui cubi vengono messe 12 carte del primo mazzo raffiguranti il solo fumetto dell'uomo
disegnato dal bambino.

V O C E B. Quando io tocco questa figura


con la bacchetta
fate il mio suono.

Ricordate qual'è?

PUBBLICO (ripete il suono del fumetto)

V O C E B. Fatelo con me.

Un... due...

(percorre la fila dei cubi indicando man mano con la


bacchetta le carte collocate su di essi)

PUBBLICO (esegue il suono del fumetto ritmandolo al tempo del bambino)

V O C E B. E adesso attenti.

O r a facciamo il gioco,
con qualcosa di nuovo.
Alcune delle carte con il fumetto vengono girate: dietro sono bianche e corrispondono
a un silenzio.

Un... due...
Il bambino ripercorre come prima la fila dei cubi e delle carte. Il pubblico esegue i suoni
e fa silenzio al tempo del bambino.

VOCE M. E adesso ancora...


Le carte con il fumetto oppure niente vengono sostituite da carte del secondo mazzo raf-
figuranti note e pause.

Un... due...
La maestra percorre la fila dei cubi e delle carte come prima il bambino. Il pubblico ese-
gue leggendo la musica. Il bambino torna da capo. Sui suoni del pubblico il coro intona
la " L o d e della scrittura".

CORO Un silenzio senza segno


è un re senza il suo regno, ì?,

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e, se non si scrive, un suono
è un gelato senza cono.
Se un silenzio non è scritto
è un silenzio troppo zitto,
e se un suono è senza segno
è un Pinocchio senza legno.

E questa è la scrittura,
memoria e avventura:
scrittura musicale,
legge del Carnevale.

Una musica non scritta


prima o poi diventa matta,
se non scrivi pause e note
le bellezze son perdute.
Una musica si scrive,
e così rimane e vive:
note nere in carta bianca
valgon più di un conto in banca.
E questa è la scrittura,
memoria e avventura:
scrittura musicale,
legge del Carnevale.

7. Uno spunto è . . .

V O C E B. Come comincia il gioco della musica?

V O C E M. Si parte da uno spunto e... 0

V O C E B. Scusa se t'interrompo:
ma uno spunto, cos'è?

V O C E M. Lo spunto è il primo passo


per andare in cammino.

CORO Lo spunto è un sasso


nel lago del silenzio:
da lì partono onde
che vanno all'orizzonte.

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Lo spunto è una parola
che molte altre tira.
Lo spunto è un movimento
che comincia a danzare.
Lo spunto è una figura
che prende a raccontare
una storia di musica.
E un'idea, una mossa,
è aprire con un segno
la voce della memoria.

Laboratorio in quattro momenti simultanei: trasformazione in suoni strumentali del gesto


/ movimento, del segno / disegno, del rumore / suono, del fischio / canto della scena 5.

8. Dallo spunto alla musica...

V O C E B. E poi, come va avanti il gioco?

V O C E M. Ci sono delle regole.

V O C E B. M a come? Avevi detto


che era un gioco libero!

V O C E M. Sì: libertà con regole.


Come tu sei nato

PERC. 1 da una madre e da un padre,

C O R O (gruppo 1) così la libertà

PERC. 2 è figlia delle regole.

C O R O (gruppo 2) Quello che ti fa essere

PERC. 3 non ti può incatenare.

C O R O (gruppo 3) le regole di un gioco


ti lasciano giocare.

PERC. 3 Sono strade, sentieri

C O R O (gruppo 2) adatti a camminare:

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PERC. 2 senza nessuna regola

C O R O (gruppo 1) si resta prigionieri

PERC. 1 del silenzio e del vuoto

V O C E M. o del rumore.

Un regola è il ritmo.

CORO Movimento ordinato


segno del tempo pensato,
segno del tempo giocato,
del tempo ricordato,
segno del segno dato
e del segno da fare.

Rima della memoria,


colpi attenti del cuore
della musica - storia.
Piccola musica strumentale sullo spunto del suono / rumore.

V O C E M. Un'altra regola è la melodia.

CORO U n racconto di suoni:


una linea di suoni che corre
salendo e scendendo a intervalli
come fanno i fili nel cielo
accanto al treno veloce.

Una strada che ha alti e bassi,


tratti lisci e scabri,
si allarga e si stringe,
va diritta e fa curve:

melodia è il cammino dei suoni.


Piccola musica strumentale sullo spunto del fischio / canto.

V O C E M.: Un'altra regola è l'armonia.

CORO Più voci in un solo momento:


suoni che in famiglia
parlano tutti insieme.

Un gruppo di amici che canta,


una banda di voci all'attacco
o a sussurrare in caverha.

Un convento di suoni che prega


ad un'ora precisa.
Un mazzo di suoni che mischia
i colori e gli odori.
Un suono Arlecchino.

Piccola musica strumentale sullo spunto del segno / disegno.

V O C E M. Un'altra regola è lo spazio.

CORO Di qua, di là, su e giù,


dovunque c'è l'attesa,
in molti luoghi intorno
dove il silenzio bianco
aspetta segni di suono.

È scatola infinita
per i giochi dell'eco.

Piccola musica strumentale sullo spunto del gesto / movimento.

9. La composizione della musica

Azione compositiva, in modo maggiore, del bambino e della maestra, con cubi collocati
anche uno sull'altro e carte di note e pause.

V O C E M. (produce un suono con un tasto di metallofono contralto)

CORO (riprende il suono nominandolo e tenendolo fino a che...)

V O C E B. (... non l'abbia "scritto" con una carta collocata su di un cubo)

E così per 12 volte, utilizzando non più di 3 suoni e qualche pausa.

V O C E B.
(o M.) (al pubblico)
O r a cantiamo insieme,
per favore.
Con il nome dei suoni
che vi abbiamo cantato.
Ricordate?

Pronti?... Via...

Il bambino (o la maestra) percorre due volte da cima a fondo, con una bacchetta, la
fila dei cubi e delle carte come nella scena 6.

PUBBLICO Do re
Mi re ..

26
Mi re
Do re ..
Mi ..
Do re
Mi re ..
Mi re
Do re ..
Do ..

V O C E M. (al coro) Adesso, per cantare,


ci vogliono parole...

V O C E B. (al coro) Ho un po' la testa vuota:


che mi dà una parola?

V O C E M. (c.s.) Chi ha parole da dare,


per poterle cantare?

V O C E B. (c.s.) Parole, per favore,


non soldini, parole,

V O C E M. (c.s.) suono di fiato e cuore,


ce n'è finché si vuole!

V O C E B. Parole, anche una sola,


per favore!

Da singoli bambini del coro arrivano le seguenti parole:

CORO Questo...

suono...
mi...

innamora...
a...
e...
per...
questo...
canto...
ancora...
a...

V O C E M. (man mano le scrive su un foglio bianco della lavagna)

V O C E B. (al pubblico) Un... due...


Il bambino percorre due volte, come prima, la fila dei cubi e delle carte.

PUBBLICO Questo suono m'innamora, ah


e per questo canto ancora, ah...

Azione compositiva, in modo minore, del bambino e della maestra.

V O C E M. (produce un suono con un tasto di metallofono contralto)

CORO (riprende il suono nominandolo e tenendolo fino a che...)

V O C E B. (... non l'abbia "scritto" con carta e cubo)

E così per un certo numero di volte utilizzando non più di tre suoni di cui due
quelli precedenti, e qualche mezzo cubo.

V O C E M. O r a cantiamo insieme,
come prima.
Con il nome dei suoni
che avete sentito.
Ricordate?
Un... due...

PUBBLICO Do re mi (bem.)
Re ..
Mi (bem.) re do
Re ..
Mi (bem.) ..

Do re mi (bem.)
Re ..
Mi (bem.) re do
Re ..
Do ..

V O C E M. (al pubblico) Qualche parola, ancora!

V O C E B. (al pubblico) Piccola o grande,


parola magra o grassa,

V O C E M. (c.s.) una parola passa per la bocca,


si specchia nel silenzio
e non si trova sciocca:

V O C E B. (c.s.) una parola, signori:

V O C E M. (c.s.) chi ci dà una parola?

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Arrivano parole da tutte le parti; la maestra le scrive su un altro foglio; i percussionisti
le adattano a braccio sulla melodia in minore poi la cantano.

10. A cosa serve la musica?

V O C E B. Ho ancora una domanda:


e adesso io lo so
che non devo tenerla.
Se resta chiusa in bocca
diventa amara.

VOCE M. Ti ascolto.

VOCE B. A cosa serve la musica?

V O C E M. Non serve, perché è libera.

CORO A cosa serve un gioco? [l2l

(e PERC. 1) A essere degli uomini,


a fiorire, a fruttare.

(e V O C E M.) E la musica è il gioco


di parlare senza parole:
è un parlare libero che libera.

(e PERC. 2) La musica è parola della mente


in mezzo a molte chiacchiere,
è un canto di persone
tra gli urli della gente.

(e VOCE M.) È pensiero che suona


e non porta violenza.

(e PERC. 3) E un corpo più leggero


che scappa dai malanni,
è memoria davvero
che fiorisce negli anni.

(e V O C E M.) La musica è la voce intelligente


che gli uomini e le donne
le bambine e i bambini
hanno da sempre.

TUTTI A questo serve un gioco


il gioco della musica.

29
-
& t v nNmS r'<- "»*>• -


Le musiche, in versione teatrale

La sigla a destra del titolo corrisponde al nome dell'autore del brano


:

»?, >-*
Viva la musica!
Coro: soprani 1,2;
mezzosoprani 1,2; contralti S.L.

fr 54

A.i
v'i- v> la r»tt-ji-«t Ce» co fa. mo-H-co- re fa mu-li-cfi Manolo fa mu h- co,
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Tm-Mla ma il-co, fa- fa fa rpir-Ji'-ca Zi-
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Bci-mfl fa e- hafatoV-icOl

(Vanofa fa fov-C-M

34
35
36
h,o,Vl. rnolio

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* Recita te poma potete ocp-i Ponzate fe aeite. cante-te
ÉÉ a voci ^tie^atft t'utbrno vthiO,
co. !
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37
Palla saltante
Voce Maestra
Voce bambina e
una palla
S.L.

Temja0 ì
D.C.
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VOCE M.
rr\ 3

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>vtìr»t,n or) olooo A kitltf V t'alilo • W
8.4MW jtefcUta 0 W + A a W ì
4Gvitr& j b w i M f k J , W0rnUlte, Intonata
ohQ, oOvfo.td -ìv vwa nolo, -icfy.

©At|w>i&, «fcceB. /tetta ,4M,, vola, YibànoU i p m ,


(frìcco,, , .za, AIA; Mono, 'cowt caùTC-
A "jjWlÙttfiy "toHicnA; xtoL'e-ntc,, Aot^fy... "1/C6&

8 & avuta la Latto 4<i vacg-M., /tAS fotkatQj-


MH U L ^ W A J u i U CvI >£
' ^"ota. 1

38
Cosa sono i suoni?
4 voci soliste
Coro
Percussionisti G.C.

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Soli

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Hi Hi

ter^ji "i ì j ì j ~ f — i
pcc*Vféaa.fuaUi*i.-aM.I f '
VOCE B. Ci vogliono due cose
perché ci siano i suoni?

VOCE M. SI, almeno due cose,


e poi un' altra ancora:

un orecchio che ascolti.

—i

buJiKtc , '
- t — t v 1—i > i - i — r t—A—i

> Vaso Ai ttyr*.ccAU, x


/
h r r
f

40
VOCE B. E i suoni, sono uguali ?

VOCE M. Sono tanti, e diversi:

tanti come le cose i J fl ilj t l


che si fanno toccare ***

41
lo di orecchie ne ho due!

42
43
Gran canone di materiali, di
oggetti e di modi di suonarli S.L.

Due Pietre e una lastra di rame


(f-63)

Li&tfcfl. jU.V/ff n A o À
piatta-io vipui- ^andt, r l Z t
Ue\[kA Sterna intanata .^Q ^ 4)

* >

£ - jAtfcft Inatta ^VtcoMa <?te jslAte ijuicti

Jii'e-t^^jc^ca -fatto lutiti lo, U MjlUi

U'ot**, piatta fatta AcìwlahL

Un tubo di cartone, aperto S.L.


lf-54)
tejR&to- a i/nA a^ttoervyiV f.iug. /> &ml »
U s c i v a VaLtw u>t r T to f f f H
^aWiO atitto irtene 1
->

Dei fogli di carta S.L.


|—I &ke,Jfc<!)»e'>->T£ •
r f f l DQ
£
f W U M
• = j^'u^oU'u. un fedite A c«Vta

^ = tonc-'d^Ea

44
Due cucchiai S.L.

(M<2)

D rrrrD D DD D bD

D D rrrrD D D bD D bD

Tttt Tttt Tttt T

M E T O D O P R A T I C O PER SUONARE I CUCCHIAI

Collocare uno dei cucchiai fra


l'indice e il medio piegati della Collocare l'altro cucchiaio sopra
mano più agile (all'altezza della l'indice, il manico parallelo a
prima articolazione), il manico quello sottostante, il pollice di-
appoggiato alla linea della vita steso su di esso, la paletta in fuo-
(base del muscolo del pollice), ri con la parte convessa rivolta
la paletta in fuori con la parte verso il basso.
convessa rivolta verso l'alto.

In sostanza, il medio serve a reggere il cucchiaio inferiore, il pollice


a trattenere il cucchiaio superiore, l'indice a tenerli separati di
5-7 mm.
I cucchiai si suonano da seduti angolando leggermente verso l'in-
terno (a 10-15 cm-sopra la coscia) il polso della mano che li im-
pugna.
DUM o D, suono principale: si ottiene battendo leggermente i
cucchiai sulla coscia:

be o b, suono secondario: si ot- rrrr, rullo: si ottiene facendo scor-


tiene battendo i cucchiai contro rere rapidamente i cucchiai sulle
la mano libera tenuta con il pol- dita della mano libera tenuta
lice verso l'alto a 8-10 cm sopra completamente distesa e legger-
la mano con i cucchiai: mente inclinata verso l'interno a
circa 8 cm sopra la coscia:

be-DUM o bD: i due suoni in successione si ottengono battendo


prima, rapidamente, i cucchiai contro la mano libera poi sulla coscia:

rrrrDUM o rrrrD: figura che si ottiene facendo scorrere rapidamente


i cucchiai sulle dita della mano libera per poi lasciarli cadere sulla
coscia.

tttttt, trillo: figura che si ottiene alternando molto rapidamente bat-


tute dei cucchiai contro la mano libera (tenuta distesa a 5-8 cm
sopra la coscia, palmo rivolto verso il basso) e sulla coscia.

45
J=72 G.C.
Pietre piccole di metallo a C7* J*
in cilindri terracotta £22
legno
pietra
(1 esecutore)

i=60
Suono acuto r — 7' \ t — 5"

flflv ? H J CJ V * fl l fl ; M ' v- ,r r v - i ^ ^ r
berimbao
Suono grave > H

J=46
shell
cbimes metal
bamboo b f A I 11
pp

Jr80
Vaso da fiori wj

1 esecutore I F P
pp

46
Acqua

SCTOmoi
CD
o- ^ l f
Q-

Legno (1 o 2 esecutori)

>VV\AA A/V\

• J f j . f. J f J - r , . ;j .
r I mp^-P i l /I

Elettricità (invenzione a 2 voci per 1 o 2 esecutori)

47
Ziti G.G.

tOtCli»VL

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ItciJiAu. Vw/to

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48
4 Cilindro di metallo M.L.P.

Ltutiot'ijJb fai., j 1

LoaS*. mctB.C^'tA. I
t db)J)t.Q- AU..I
T J

2. Frasca M.L.P.

fl^ltoutft. QVi'p^ s
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^ Putipù M.L.P.

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L Sonaglino di Cecilia M.L.P.

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IC. I M A .

49
Come sono i suoni?
Coro a 4 voci
Percussionisti
G.G.

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I- . »«HMI T t»01* -C ^uo/vci /tov-c AKCAV Ao/v^o
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55
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Battito» /«Motto davo

1 o k P>»sftt4c /Mito
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57
58
5. Il silenzio è...
Coro a 5 voci

«y' tei-- ut /*r se-Mi im-ih'-


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59
60
Sko-heJ UoHjiK- Ha.

su© boi (*&>»)'

jee-hotUnKA.

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* oc

61
Inno al cubo
Coro: soli 1,2,3; soprani,
mezzosoprani, contralti

li W T f U a f < u < 2 l , = f
4 - 4 1 J—J 4 P{ —4 r
* M- t o e qWc* CO- « •Vo-lo y- h a •^o- -la e, o- n a

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Hi- n«L 'to'- /Joi e

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HnoX 'ZA>- lo U- Afi. V " y- n<K hC-

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63
uw «iwtfahoio

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falli >ncr>ho»/ìMaU) i àj

moì-wsocMcU,

64
è I% f "f
cai'-o. >vOAa evhft )i0- Aa.

65
Il "suono" del fumetto s.l.
Voce bambina

Yeloc&mente/,
4M fte+O *
YOC E B .

J eh...

^ cerne, inycfau lutla ry, una w .


to ali' xtaAÀo

col "suono" del fumetto


Il pubblico

( f > = § | g ì ...
eh...

3.

r r r r r |r r r

66
Lode della scrittura
Voce maestra
m.l.p.
Coro a 4 voci
Percussionisti: 1, 2, 3

Vi va.ee. ( J . ^ f i i '

l)n si- -len- - lì© sen- -ea

Vi •
i
Un si- -len- -zio sen - - là se - gno

Un - len- sen- -aa se - - gnc

Un -len- -aio sen- -za se- -ano

Un si- -len- sen- -là se- -gnO

v./l. i 7 jm ;
te- -gno un si - -leti- - eie sen- -z-a

» - i
I un si- -len- -aio sen- -aa te- -gno

P un st - -len- -ai o sen- -z a se- -gno

P un si - -len- -zio sen - - aa se - - gno

W un si - -len- -zio sen- -ea st- -gno

67
suo re - gn©

sen - ea il suo re - gr>°

suo re - gno

68
69
/ /

70
IAÀM-

z.ìt-to e, S y A svonoj, sen-Zi.

iwvtto imi s i - l e » - a i o troppo 2,i\-+o e suw suo noe sen-aa

71
ve - geo

sen-ea tuo-no tari-za s


cajlac.

se-quo i- un Pi - no© - oh'io ien - lì tenta suo-*® sen-ta t«--g*o

sen-aa jyo-no se.n-1a t e - g«©

72
73
74
75
76
/

-ixx-u. son p a r - d u - t e Le bt.L-

77
78
naantik

* vote
ta>uc.

'iinr-a

bianca vai-got> più objin con - t o j n .


CAjtM-

bianca vai

r> =
t» l P 1> |, li li ^
con - T° in banca c a r - t a loian-ca

u l> ù l> l b u u
con--TX)in banca. c«r-ta bianca.
4
fr^ ^ •
con-to in banca cdr-ta biav\c.a.
- Ì a f « ; utr»«h\ . Ur
É t. 1' 1- !• t t =t=£: P
con-+o in banca car-ta bianca me.-

ai
i ool
con-fain banca carta bianca.
e que-ctal • t r scrii-- - tu - ra
Ma . cuvca
ÉE 4
n banca, ter-ta bianca 1 fc 4t-itJi±- r i scrit- - t u - ra
Jf Ulna dii/ta r |

w c o n - t o j n banca. Cdr-fa bianca ' e qut-slalr T a scrii - tu - ra


r

w con-1« in banca c a r - t a biaa c a . c ^e-suj. là. tcelt- ¥¥ ra

79
80
Uno spunto è.
Coro a 5 voci
G.G.

J- n

IJ/fé ° » t * * * è ' 0 =
vpU ) 4, LWv^D-vdo iicr
/nei ( u v d»? oì - few -

81
^umtthw. pcs
Vcwmoctl o l i i .

\AWvT\ooff otl

82
tu. /w»»0

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luot-te comvmc. CV

83
riA.ll.

v".—** ••• • • " ' ' '


ci- - / cornea cuwjc ^umtp^^-^-txc

Zi uynwn v/om-afbx/tywt

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UAM. /ywevx*. a

84
Laboratorio, Momento 1 : g.c.

Trasformazione in suoni
strumentali del gesto/movimento
Glockenspiel
fischietto d a richiamo
flauto a coulisse
cannuccia in bicchiere d ' a c q u a

u
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1~

(/ilJudit A riJt-ine)

4 -fsAZbcr

f/lsktt a CmuLlu.)

ri»

( COtnlbU,'*, ,, 0 vo o: o

«,
a

85
Laboratorio, Momento 1 : g.c.
Trasformazione in suoni strumentali
del segno/disegno "il fumetto dell'uomo"
registratore, 3 tubi senza bocchino

[il ì W l l « > ]

tooe-vv.no.mik
u t ow
àiw

ttìfjsd

86
Laboratorio, Momento 3:
Trasformazione in suoni strumentali g.g.
del rumore/suono
Voce
Xilofono
Triangolo Ln
nxif- o ' t - 1 /f-who
1 a- 4 7-
^umgritr ^ piaccio r-jn

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87
Laboratorio, M o m e n t o 1 : g.c.
Trasformazione in suoni strumentali
del fischio/canto
1 percussionista
monocordo

Laboratorio
VIA jitrtuycon.'rfa ejtr« ciuf P.L.h. do 2 - cl'L : l . p.va e lo rvp.vsc ou.e [ir
A ^ l m ^ t k funi/fo- [<Murq . L* a ^ f . ' a . ? .'te £..'<.&,. tot, A . n « 4 t

oleCfqtaim qirmoM.t*. WiV«v a (rfiz'cari f c. toro!ce, ^u.'uoL' l/er.|.'tJ. l ' o - t o r o l a - f u r * .


fisi-utr* w-u cf,t ypv ou ^cttto^u (se mfvt (xu^mìo) sul .- u w » - .
ta^n.»- «( p.l.n. «.prende un archetto : brovo. elvtvje "cavate1-; fc huolt uf luwt»
giuste ed «sefuc it. s t p u t u t e fhxn,mento ;

88
Le regole della musica
Percussionisti m.l.p.
Coro
Voci soliste
Monocordo

f^uodìc aCiato-fLo i>if «tetro* omo e tre \>ercussio^!sii :

lA ^utussienistù. estrai dnf P.L.r). Mn vetrame q lo w r i t d i s i n e it

sn 'Ilo ap^gU sue P.L.n. e Utra L'ewtiifcfCft.. S u ( t o l d w c U m o i tre f*.rcwo.


nisti i^ufr,sano r.tnei, percuotendo, co* bitftnti «urWi ( lutto -(.e'tuot.'b.'ft" ( jfiumtnt."
tuli, (>nv;mt«r0( JHe(t detfe scarp£( tttr< J e f f a scena. ( « , « , ^uqfe muovt-no ^uari
1
datando. Si lntcrronp.no a turno per pronunciare ( r. s )>ttAnaUt ( ordine , i seguenti vtwc:

c det St-guoetada-re
)

ri - m a del fi tue. - tuo-Wa.


i —.

tot- tsoi-t det cuore


- i • - 1 -

old - Cg Hm-s i - (A ito- rX

f r c t t w c i f t f tutti i / e r t i , ad un s t a n a t i ^ r t C t o U r t ( i t />u.„o r e g ; s W o A w , t s*3tiO.) gi, C o


intcrrott» ola. un percussionista cht ptrn<Q ìt nittronjwo .

N.B. t V sodio peto" essere sfruttato tome iwomtnf. ber p l o r a r e , r i o r d i n a r e sl.sW toste
strument, tondo te neteoitA d i s e t n n .

89
Piccola musica strumentale sullo spunto
del Suono/rumore
Percussionisti 1,2,3,

90
m.l.p.
b) Scorrevole

91
92
Piccola musica strumentale sullo spunto m.l.p.
del fischio/canto
3 Monocordi

mosso

ò
e
o
h 1 {ili
k_

93
m.l.p.

94
95
Piccola musica strumentale sullo spunto
del segno/disegno, ossia Marcia stridula
per i tifosi di una squadra di calcio S.L.
2 tubi con bocchino, a 2 fori; 2 tubi con bocchino, senza fori

96
m.l.p.

d) .10o 65.,

É
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cu u su
il
É quo- su la la u
®

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I qua la su fu
M-
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d o - Vun-que. l od- -so.

di tot su gin.

«
qua. su to7 tet w

quo. ld: su su W
di

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gcu quu.

in mot- ti. tuo >Ui in — -t»r - no

di- to: 5u fio

Ì É!ju» SU lor lor

et
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jfuo. ijua
(j) unta, ia^ua-ire-
r.myiic o unfutr

97
* £ s t a - to - WU»v Ji - ln,i -
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98
99
Piccola musica strumentale sullo spunto
del gesto/movimento
Metallofono
tubo aperto
tubo a coulisse
cannuccia in bicchiere d'acqua

100
In modo maggiore, senza parole s.l.
il pubblico

r r r
r r r r
r > r • (r ) »

PO tot MI TE MI toE bo ^ e MI
^0)

In modo maggiore, con parole e carillon


Il pubblico, un carillon

K>it f f t
Qwtfo Mo-nc m'irma- rno-ha ah-
v f>et 0\<Ji--wo-noM- co-Mi Ah.

GQ*>ùiUn

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In modo minore, con eventuali parole e carillon


Il pubblico, un carillon

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te. A b r i f o ^ c e r t o -

132
Gran canone di materiali, di
oggetti e di modi di suonarli

Possono essere utilizzati gli stessi materiali e oggetti usati dai quattro composi-
tori ma «suonandoli» in modo libero o inventando per essi nuove formule ritmiche
e timbriche.

Possono essere messi in gioco anche altri materiali e oggetti scelti dagli inter-
preti/autori; a ognuno di essi venga dato il compito di scegliere un materiale ba-
se, un altro materiale naturale e non, un oggetto di uso comune.

Per «canone» si intende una sovrapposizione di «formule» simile alla seguente:

4-
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140*)
1
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concludere il brano con un gesto, con un suono più forte degli altri, con un ge-
sto/suono (ad esempio, 2/3... colpi in terra di un grosso bastone, di un palo), o
— meglio ancora — con un grido sul tipo di questo

Il segno '/. significa: ripetizione «a piacere» della formula a cui si riferisce.

133
Quattro eventi nel silenzio
Quattro momenti di laboratorio
Quattro piccole musiche strumentali s.l.

Il gesto/movimento, il segno/disegno, il suono/rumore, il fischio/canto (fra sé,


involontario,... o qualsiasi altro suono vocale) richiesti alla scena 5 (Ilsilenzio è...)
debbono essere progettati ex novo dagli interpreti/autori e poi da loro stessi por-
tati avanti alla Scena 7 ( U n o spunto è...) e alla scena 8 ( D a l l o spunto alla musi-
ca...). Esempio:
come gesto/movimento, gli interpreti/autori (uno o un gruppo) decidono di ese-
guire, nel primo spazio/tempo di silenzio previsto dalla pagina corale «Il silenzio
è...», una ruota a corpo libero. Nel momento di «laboratorio» conseguente al co-
ro «Lo spunto è un sasso...», il gesto/movimento adottato può essere trasformato
nel suono di una raganella fatta ruotare velocemente; o nel suono di un cilindro
di metallo, contenente una piccola pietra sferica, fatto rotolare sul pavimento;
o, ancora, in una girandola di suoni medio-grave-medio-acuto-medio... ottenuti
con un «flauto» a coulisse ecc. Ognuno di questi suoni o gruppo di suoni, può
dare origine a una «piccola musica strumentale» (per più raganelle — piccole e
grandi, di legno, di ferro, di plastica... — collocato in quattro punti diversi dello
spazio disponibile; per pietra sferica in un cilindro di metallo aleatoriamente ro-
tolante all'interno di una struttura ritmica realizzata con delle pietre di altro tipo;
per «flauto» a coulisse i cui suoni più acuto e più grave corrispondono a quelli
più acuto e più grave di una triade di suoni realizzati da tre flauti di altro tipo
ecc.) da collocare in una delle quattro «pause» (dedicate rispettivamente al rit-
mo, alla melodia, all' armonia, allo spazio) presenti all'interno e alla fine del coro
sulle «regole del gioco» ossia della «musica».

Si tratta, in sostanza, di 3 x 4 = 1 2 momenti conseguenti, «aperti» all'inventiva


e alle capacità progettuali degli interpreti/autori.

134
Come sono i suoni? g.g.

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Uno spunto è... G.G.

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La po.i/mcc votte
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•Nottifi*»do
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Ijllwfo C «A» 11»AV) J I t i Pa^o W li - ite» - Z-10 Jj
li colo T fitw tLÌuto-Xn iati ' W-fcoMoZ,o»U. UV. Tu. Tenti iL luTo.lto|w-0 (fivi^lot ) lUOWlfi CjlACU-ulc» vtL

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Le regole della musica m.l.p.

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nVitti'oh'/Mo • I hWe rit/oii'cT Sujger, t-'


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2.) a pali» p y ci/tare {'.«t'oha.Zioi.t e i a J i n de05a, loXU+a. xuccesji .

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a.) j \oo ca..

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A cosa serve un gioco? S.L.

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154
Tempo base: scegliere un tempo di mezzo, né lento né veloce.

Un altro tempo: più lento o più veloce del tempo base, a seconda del carattere che
si vuol dare alla recitazione.

r 1: nucleo ritmico derivato da alcune parole dei versi che poi accompagna.

Strumenti: a suono indeterminato, liberamente scelti a seconda del carattere impresso


alla recitazione delle parole; 1 è sempre più acuto di 2.

ogni voce singola tiene liberamente il suono finché ha fiato.

A ecc.: la struttura del brano è la seguente

A-B / A-C / A-D / A-E / A-F / A-G / H

155
Note

| T | Piccolo Laboratorio Musicale, sorta di boite à musique contenente tutto ciò che, in fatto di materiali -
oggetti - strumenti - a p p a r e c c h i a t u r e , può essere utile per f a r e musica nelle scuole dell'infanzia e del-
l'obbligo.
Il P L M è stato descritto la prima volta in Scuola e innovazione in Piemonte, periodico d e l l ' I R R S A E Pie-
monte, a n n o I, n. 3, aprile 1986.

|"2l Si v e d a , W . SHAKESPEARE, Re Enrico V, Atto I, Seconda scena:

P R I M O A M B A S C I A T O R E ... il principe signor nostro (il Delfino di Francia)... vi m a n d a , come cosa più
idonea al temperamento vostro, un tesoro in barile...
RE E N R I C O C h e tesoro, zio?
EXETER Palle d a tennis, sire.

(da: Il teatro di W.S., trad. di C. Vico Lodovici, voi. Il, Einaudi, Torino, 1960).

I T I Questo gioco si ispira a Pallamuro documentato in: S. LIBEROVICI, Giochi tradizionali dei bambini italia-
ni, Manzuoli, Firenze, 1976.

IT O v v e r o : « " q u e l l o che le d à " (il m o d o di produrre il suono) e . . . " q u e l l o che le p r e n d e " (il materiale
che produce il suono)» (S. LIBEROVICI e altri, Educazione al suono e alla musica, in Materiali per il corso
introduttivo, I R R S A E Piemonte / SEI, Torino, 1987); matière e main d'oevre (materiale e m a n o d o p e r a ;
in A . GUARNIERI CORAZZOL, Erik Satie tra ricerca e provocazione, Marsilio, Venezia, 1979); p a r a f r a s a n d o
Satie: matières et manières (materiali e modi).

IT Materiali sonori base: pietra, a c q u a , metallo, legno, a r i a , m e m b r a n a , c o r d a . . . ; altri materiali, naturali


e no: conchiglie, b a m b o o , c a r t a . . . ; oggetti di uso comune: cucchiai, vasi...; mani, piedi...
A proposito dei " m o d i di s u o n a r l i " si v e d a A . BOITO, G . VERDI, Falstaff, parte seconda: "Spizzica, stuz-
zica, pungi, spilluzzica..."

IT II silenzio è . . . " c o m e un g r a n foglio bianco di carta che io dovrei scriver tutto b e n i n o . . . " ( G . BUCHNER,
Leonce e Lena, Adelphi, M i l a n o , 1966).

IT L'idea d e l l " ' u o m o con un f u m e t t o " l'ha data un bambino piccolo con questo disegno realizzato su una
carta q u a d r a t a di 8 cm. di lato:

IT " . . . cubo, figura della pienezza: l'alto e il basso, il d a v a n t i e il dietro, la destra e la sinistra... questa
pienezza non raggiunge la sua espressione ultima che attraverso la tensione prò e regressiva tra i sei
poli. Il dodici (il numero degli spigoli e quello dei suoni) si nasconde dunque all'interno del cubo, nel

157
suo mezzo, come presenza organizzatrice, ma velata, dell'insieme" (A. NEHER, Faust e il Golem, San-
soni, Firenze, 1989).
" U n quadrato magico - commentai - M a tu speri che tutto ciò si possa u d i r e ? " (T. MANN, Doctor Fau-
stus, M o n d a d o r i , Milano, 1971, cap. XXII).

IT Spunto: " I n teatro, le prime parole d ' u n a battuta suggerite all'attore per richiamargli facilmente alla
memoria la parte; per estens. occasione, motivo che fornisce ispirazione, avvio per un progetto, una
creazione artistica" (Dizionario Garzanti della Lingua Italiana)
" P a r t i dal poco, basta una piccola idea, ma netta, precisa, che s'accampi sulla pagina. Su quella b a v a
di ragno potrai sviluppare la ragnatela delle p a r o l e " (dei suoni; frase che G . Davico Bonino ha attribui-
to a I. Calvino, in Tuttolibri / La Stampa, 24.2.1990).

|To1 Quest'ultimo coro è stato ispirato dal seguente " a p p u n t o " di E. CANETTI, La provincia dell'uomo, Bom-
piani, Milano, 1986:
" L a musica è la migliore consolazione già per il fatto che non crea nuove parole. Anche quando accom-
p a g n a delle parole, la sua magia prevale ed elimina il pericolo delle parole. M a il suo stato più puro
è quando risuona da sola. Le si crede senza riserve, poiché ciò che afferma riguarda i sentimenti. Il
suo fluire è più libero di qualsiasi altra cosa che sembri umanamente possibile, e questa libertà redime.
Q u a n t o più fittamente la terra si popola, e quanto più meccanico diventa il modo di vivere, tanto più
indispensabile d e v e diventare la musica. Verrà un giorno in cui essa soltanto permetterà di sfuggire alle
strette maglie delle funzioni, e conservarla come possente e intatto serbatoio di libertà dovrà essere il
compito più importante della vita intellettuale futura. La musica è la vera storia vivente dell'umanità,
di cui altrimenti possediamo solo parti morte. N o n c ' è bisogno di attingervi, poiché esiste già da sempre
in noi, e basta semplicemente ascoltare, perché altrimenti si studia i n v a n o " .

0 N e l brano " V i v a la m u s i c a " , le parole " l a musica" del quarto verso sono cantate su quattro suoni che
volutamente ricordano gli ultimi quattro del canone " V i v a la musica" di M . Praetorius (1571 - 1621):

V i v a la musica!

Michael P R A E T O R I U S
( 1 5 7 1 - 1621)
n 2

fl2l La struttura del brano " V i v a la m u s i c a " è la seguente:

5.1 1 2 3 4 1 5 5 5 5

5.2 1 2 3 4 3 5 5 5

MS.l 1 2 3 4 2 5 5

MS.2 1 2 3 4 4 5

C. 5 5 5 5 5 5 5 5 5

d o v e 1, 2, 3, 4 corrispondono alle prime quattro quartine del testo e 5 all'ultimo verso ripetuto due
volte oppure, come alla fine, una volta sola.

158
n~3| G l i ziti sono un formato di pasta lunga, di g r a n o duro; dei " t u b i " di pasta diritti, lisci, di circa 7,5 mm.
di diametro per circa 25 cm. di lunghezza. Tradizionalmente, per una migliore cottura, gli ziti v e n g o n o
spezzati prima di essere gettati nella pentola di a c q u a bollente.

[ u ] II b r a n o c o r a l e "E poi i suoni sono acuti... " è interamente costruito su due elementi d ' a u t o r e : un c a n o n e
di A . Salieri e un frammento da "Il flauto magico" di W . A . M o z a r t (I atto, Finale, sedicesima scena,
coro degli schiavi " D o s Klingtso herriich"). Q u e l l o che unisce qui M o z a r t e Salieri, oltre alla destinazio-
ne c o r a l e di a m b e d u e i brani d a cui sono tratti i materiali usati, è il senso del testo. Il c a n o n e di Salieri
dice: " I l c a m p a n e l l o fa din din, la c a m p a n a fa d a n d a n , il c a m p a n o n e fa don d o n " sottolineando il
senso del testo con la melodia che d a l registro acuto scende a quello g r a v e ; il testo del libretto di Ema-
nuel Schikaneder per l'opera di M o z a r t nel punto citato è la v o c e degli schiavi di M o n o s t a t o che danza-
no e c a n t a n o ipnotizzati d a l suono dei magici campanelli affidati a P a p a g e n o .
A i campanelli di M o z a r t e Salieri corrisponde il testo qui messo in musica che racconta, anche con ono-
matopee, di suoni acuti come spilli che diventano g r a v i c o m e canto di balena.

|Ì5l Sia l'episodio «b scorrevole» sia la «Piccola musica strumentale sullo spunto del fischio/canto», (sebbene
il primo in modo meno rigoroso), sono costruiti sul nome B A C H , le cui lettere nella notazione tedesca
corrispondono ai suoni Slb, LA, D O , SI naturale.

159
Finito di stampare il mese di settembre 1990
dalla Grafica N u o v a - Via P . T o m m a s o 1 2 / H - Torino

Fotocomposizione: la fotocomposizione - via S. Pio V, 15 - Torino


per i Compositori Associati - T o r i n o

Distribuzione: P R O M E C O s.r.l. - Alzaia Naviglio Grande 98 - Milano

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