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Musica Nuova
a scuola
a cura di Sergio Liberovici
N° 1
i ' ff" -
Sono stati già pubblicati a cura di Giulio Castagnoli i Quaderni di Musica Nuova n. 1 (1987) su Gilberto Bosco,
Brian Ferneyhough, Giacomo Manzoni e Giacinto Scelsi, n. 2 (1988) su Azio Corghi, Franco Donatoni, Giorgio
Ferrari e Klaus Huber e n. 3 (1989) su Paolo Castaldi, Helmuth Lachenmann, Sergio Liberovici, Alessandro
Sbordoni che sono distribuiti dalla Promeco, Alzaia Naviglio Grande 98 - Milano.
E inoltre: Per la chitarra, raccolta di brevi esercizi per avvicinarsi alla tecnica chitarristica classica di Davide
Ficco (1990).
Questo volume è stato realizzato in collaborazione con l'Assessorato all'Istruzione e l'Assessorato alla Cultura
della Città di Torino in occasione di Settembre Musica 1990
Coordinamento redazionale a cura di: Giulietta Frigo
con testi di
Roberto Piumini
e musiche di
Giulio Castagnoli
Giuseppe Gavazza
Sergio Liberovici
Maria Luisa Pacciani
N° 1
— ,
I N D I C E
Presentazione
Note
•
PRESENTAZIONE
Questo quaderno contiene tutto ciò che è servito a quattro compositori (Giulio Casta-
gnoli, Giuseppe Gavazza, Sergio Liberovici, Maria Luisa Pacciani), uno scrittore (Rober-
to Piumini), un pittore (Ugo Nespolo) per fare un'opera — La musica / Enciclopedia
in forma di spettacolo — e metterla in scena nell'ambito del Settembre Musica torinese
del 1990, e tutto ciò che può servire a un insegnante di scuola elementare o di scuola
media inferiore per rifarla in classe nell'ambito delle attività musicali; in sostanza, contie-
ne: il libretto con il catalogo degli strumenti impiegati, le musiche in versione teatrale,
le musiche in versione scolastica, note.
I protagonisti dell'opera sono stati chiamati V O C E B A M B I N A e V O C E MAESTRA a rap-
presentare tutti i bambini e tutti gli insegnanti con i quali gli autori hanno avuto e ancora
avranno a che fare.
Un'opera che, per questo, si presenta sia come sintesi e memoria del lavoro che gli
autori hanno fatto in più di dieci anni nelle scuole dell'infanzia e dell'obbligo sia come
sommario di cose da fare affinché tra il bambino, l'insegnante e la musica si stabiliscano
rapporti corretti e fruttuosi.
A questo quaderno che, quindi, può essere considerato nello stesso tempo sia un "pri-
m a " che un " d o p o " ne seguiranno in tempi brevi almeno altri sette che saranno intitola-
ti pressapoco come le, varie scene dell'opera: Cosa e come sono i suoni e i silenzi, La
scrittura dei suoni e dei silenzi, Cos'è e come è fatta la musica, Cos'è uno spunto, Dallo
spunto alla musica ossia come si compone la musica, Materiali - oggetti - strumenti per
fare suoni e musica, Viva la musica.
Ognuno di questi quaderni conterrà delle indicazioni per compiere delle esperienze,
per inventare degli esercizi e delle musiche da eseguire, dei giochi da fare, dei piccoli
eventi di teatro musicale da realizzare.
Da un'opera tante operazioni; dalle tante operazioni T ' o p e r a " dell'educazione al suono
e alla musica.
7
H H M
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•rim.*® •• :
La musica
per un bambino, una attrice, coro di voci bianche, tre percussionisti con il Piccolo Labo-
ratorio Musicale CD
Giuseppe Gavazza
Sergio Liberovici
9
Personaggi:
VOCE BAMBINA
V O C E MAESTRA
C O R O DI V O C I B I A N C H E
PERCUSSIONISTI 1, 2, 3
IL PUBBLICO
In scena:
11
Materiali, oggetti, strumenti a suono indeterminato e determinato disponibili nel Piccolo
Laboratorio M u s i c a l e
13
4. Elementi di Xilofono cromatico contralto:
13 tasti singoli di legno su cassetta di risonanza in legno, con i relativi battenti di se-
rie. Estensione: D O 3 - D O 4.
A cui si possono aggiungere: tasti singoli bassi (da D O 2) e contrabbassi, battenti
di vari tipi...
A fini sonori sono utilizzabili lo stesso mobile del P . L . M . (dentro, fuori) e i suoi cassetti
(grandi, medi, piccoli).
Nello spettacolo sono stati utilizzati anche i seguenti materiali, oggetti e strumenti: mani
(clapping), dita (snapping), piedi (tapping), fogli di carta, due cucchiai, shell, metal, bam-
boo chimes (sonagli di conchiglie, metallo e bamboo), un vaso da fiori, dei cicalini elet-
trici, richiami d'uccelli, pasta tipo " Z i t i " , delle frasche, un sonaglino di Cecilia, un metro-
nomo a piramide, un glockenspiel.
Nella versione da scuola il P . L . M . contiene anche elementi della Scatola delle scritture.
14
Libretto dell'opera
1. V i v a la musica!
Vive la musica
Sempre la musica
Prima la musica
Altro la musica
Quasi la musica
Ora la musica
Tutta la musica
• Come la musica
Viva la musica
2. Cos'è la musica?
V O C E B. lo ho una domanda.
Posso tenerla in bocca.
Però, se me la tengo,
sempre solo domanda,
sempre solo domanda,
ha un sapore che annoia.
V O C E M. Ti ascolto.
V O C E M. La musica è il giocare
dei suoni e dei silenzi.
L'uomo li fa giocare
in molti e molti modi:
15
V O C E B. Solo l'uomo? E il bambino?
Anche il bambino gioca
coi silenzi e coi suoni?
V O C E B. Se la musica è un gioco,
allora questo è musica?
V O C E M. Ho sentito,
ma questa non è musica.
I suoni e i silenzi
per giocare la musica
seguono una regola:
V O C E M. (o B.) Palla
palla saltante
palla ridente
palla volante
palla splendente
Palla
palla fuggente
palla giocante
palla prudente
palla tornante
Palla
palla sognante
palla sapiente
palla guizzante
palla battente
Palla
palla potente
palla suonante
palla corrente
palla cantante.
16
3. Cosa sono suoni?
è mia. La vuoi?
V O C E M. Sì, dimmela.
V O C E B. lo di orecchie ne ho due!
17
Gran canone di materiali, di oggetti da suono e di modi di suonarli. 0
V O C E B. E io ho un'altra domanda.
Me la posso tenere,
però, se me la tengo,
mi corre nella bocca
come un uccellino prigioniero.
La devo liberare?
V O C E B. E poi?
CORO Un suono
è breve:
un tocco
che non dura,
o un po' più lungo,
un poco più disteso,
un po' più lungo ancora,
o lungo lungo lungo una mezz'ora,
o un'ora e un'ora e un'ora e un'ora e un'ora.
V O C E B. E poi?
18
filo di strillo
punta di grido
voce affilata
squillo
oppure è grave
caverna d'orso
pancia di campana
profonda borsa
canto di balena.
V O C E B. E poi?
5. Il silenzio è . . .
V O C E B. E il silenzio cos'è?
Secondo evento nel silenzio: un segno / disegno. Il bambino disegna un uomo con un
fumetto sul primo foglio della lavagna. m
19
Il silenzio è il tempo
il suono è la campana che lo dice.
Il silenzio è...
V O C E M. E cos'hai disegnato?
V O C E B. Ho disegnato un uomo.
Pronti?... Via...
V O C E B. (esegue)
20
(poi, al pubblico)
Per favore, giocate con noi?
V O C E M. Carte e cubi! 0
Mentre il coro canta T'Inno al cubo", entrano in scena 12 grandi cubi e 2 mazzi di grandi
carte.
Quattro cubi
che cos'è?
Quattro cubi
ma perché?
Un cubo non è un tubo
un cubo è qualche cosa
e se la rima rubo
una rosa è una rosa.
Ecco un cubo
cubo
cubo
ed un altro fanno
otto.
Otto cubi
tutti qui?
Otto cubi
M a per chi?
Ecco un cubo
cubo
cubo
ed un altro fanno
Dodici.
Dodici cubi
che sarà?
Dodici cubi
che si fa?
21
Un cubo è incubatrice
un cubo è qualche cosa
come la rima dice
una rosa è una rosa.
Sui cubi vengono messe 12 carte del primo mazzo raffiguranti il solo fumetto dell'uomo
disegnato dal bambino.
Ricordate qual'è?
Un... due...
V O C E B. E adesso attenti.
O r a facciamo il gioco,
con qualcosa di nuovo.
Alcune delle carte con il fumetto vengono girate: dietro sono bianche e corrispondono
a un silenzio.
Un... due...
Il bambino ripercorre come prima la fila dei cubi e delle carte. Il pubblico esegue i suoni
e fa silenzio al tempo del bambino.
Un... due...
La maestra percorre la fila dei cubi e delle carte come prima il bambino. Il pubblico ese-
gue leggendo la musica. Il bambino torna da capo. Sui suoni del pubblico il coro intona
la " L o d e della scrittura".
22
e, se non si scrive, un suono
è un gelato senza cono.
Se un silenzio non è scritto
è un silenzio troppo zitto,
e se un suono è senza segno
è un Pinocchio senza legno.
E questa è la scrittura,
memoria e avventura:
scrittura musicale,
legge del Carnevale.
7. Uno spunto è . . .
V O C E B. Scusa se t'interrompo:
ma uno spunto, cos'è?
23
Lo spunto è una parola
che molte altre tira.
Lo spunto è un movimento
che comincia a danzare.
Lo spunto è una figura
che prende a raccontare
una storia di musica.
E un'idea, una mossa,
è aprire con un segno
la voce della memoria.
24
PERC. 2 senza nessuna regola
V O C E M. o del rumore.
Un regola è il ritmo.
È scatola infinita
per i giochi dell'eco.
Azione compositiva, in modo maggiore, del bambino e della maestra, con cubi collocati
anche uno sull'altro e carte di note e pause.
V O C E B.
(o M.) (al pubblico)
O r a cantiamo insieme,
per favore.
Con il nome dei suoni
che vi abbiamo cantato.
Ricordate?
Pronti?... Via...
Il bambino (o la maestra) percorre due volte da cima a fondo, con una bacchetta, la
fila dei cubi e delle carte come nella scena 6.
PUBBLICO Do re
Mi re ..
26
Mi re
Do re ..
Mi ..
Do re
Mi re ..
Mi re
Do re ..
Do ..
CORO Questo...
suono...
mi...
innamora...
a...
e...
per...
questo...
canto...
ancora...
a...
E così per un certo numero di volte utilizzando non più di tre suoni di cui due
quelli precedenti, e qualche mezzo cubo.
V O C E M. O r a cantiamo insieme,
come prima.
Con il nome dei suoni
che avete sentito.
Ricordate?
Un... due...
PUBBLICO Do re mi (bem.)
Re ..
Mi (bem.) re do
Re ..
Mi (bem.) ..
Do re mi (bem.)
Re ..
Mi (bem.) re do
Re ..
Do ..
28
Arrivano parole da tutte le parti; la maestra le scrive su un altro foglio; i percussionisti
le adattano a braccio sulla melodia in minore poi la cantano.
VOCE M. Ti ascolto.
29
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Le musiche, in versione teatrale
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Viva la musica!
Coro: soprani 1,2;
mezzosoprani 1,2; contralti S.L.
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Cosa sono i suoni?
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Coro
Percussionisti G.C.
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VOCE B. Ci vogliono due cose
perché ci siano i suoni?
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VOCE B. E i suoni, sono uguali ?
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lo di orecchie ne ho due!
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Gran canone di materiali, di
oggetti e di modi di suonarli S.L.
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Come sono i suoni?
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5. Il silenzio è...
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Il "suono" del fumetto s.l.
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Lode della scrittura
Voce maestra
m.l.p.
Coro a 4 voci
Percussionisti: 1, 2, 3
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Un si- -len- -zio sen - - là se - gno
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Uno spunto è.
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Laboratorio, Momento 1 : g.c.
Trasformazione in suoni
strumentali del gesto/movimento
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fischietto d a richiamo
flauto a coulisse
cannuccia in bicchiere d ' a c q u a
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(/ilJudit A riJt-ine)
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Laboratorio, Momento 1 : g.c.
Trasformazione in suoni strumentali
del segno/disegno "il fumetto dell'uomo"
registratore, 3 tubi senza bocchino
[il ì W l l « > ]
tooe-vv.no.mik
u t ow
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86
Laboratorio, Momento 3:
Trasformazione in suoni strumentali g.g.
del rumore/suono
Voce
Xilofono
Triangolo Ln
nxif- o ' t - 1 /f-who
1 a- 4 7-
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87
Laboratorio, M o m e n t o 1 : g.c.
Trasformazione in suoni strumentali
del fischio/canto
1 percussionista
monocordo
Laboratorio
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88
Le regole della musica
Percussionisti m.l.p.
Coro
Voci soliste
Monocordo
c det St-guoetada-re
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N.B. t V sodio peto" essere sfruttato tome iwomtnf. ber p l o r a r e , r i o r d i n a r e sl.sW toste
strument, tondo te neteoitA d i s e t n n .
89
Piccola musica strumentale sullo spunto
del Suono/rumore
Percussionisti 1,2,3,
90
m.l.p.
b) Scorrevole
91
92
Piccola musica strumentale sullo spunto m.l.p.
del fischio/canto
3 Monocordi
mosso
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93
m.l.p.
94
95
Piccola musica strumentale sullo spunto
del segno/disegno, ossia Marcia stridula
per i tifosi di una squadra di calcio S.L.
2 tubi con bocchino, a 2 fori; 2 tubi con bocchino, senza fori
96
m.l.p.
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Piccola musica strumentale sullo spunto
del gesto/movimento
Metallofono
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In modo maggiore, senza parole s.l.
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In modo minore, senza parole s.l.
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A cosa serve un gioco? s.l.
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f=e>0 Percussionisti 1,2,3; le loro voci e strumenti. t ini
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132
Gran canone di materiali, di
oggetti e di modi di suonarli
Possono essere utilizzati gli stessi materiali e oggetti usati dai quattro composi-
tori ma «suonandoli» in modo libero o inventando per essi nuove formule ritmiche
e timbriche.
Possono essere messi in gioco anche altri materiali e oggetti scelti dagli inter-
preti/autori; a ognuno di essi venga dato il compito di scegliere un materiale ba-
se, un altro materiale naturale e non, un oggetto di uso comune.
4-
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1
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concludere il brano con un gesto, con un suono più forte degli altri, con un ge-
sto/suono (ad esempio, 2/3... colpi in terra di un grosso bastone, di un palo), o
— meglio ancora — con un grido sul tipo di questo
133
Quattro eventi nel silenzio
Quattro momenti di laboratorio
Quattro piccole musiche strumentali s.l.
134
Come sono i suoni? g.g.
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Uno spunto è... G.G.
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Le regole della musica m.l.p.
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Tempo base: scegliere un tempo di mezzo, né lento né veloce.
Un altro tempo: più lento o più veloce del tempo base, a seconda del carattere che
si vuol dare alla recitazione.
r 1: nucleo ritmico derivato da alcune parole dei versi che poi accompagna.
155
Note
| T | Piccolo Laboratorio Musicale, sorta di boite à musique contenente tutto ciò che, in fatto di materiali -
oggetti - strumenti - a p p a r e c c h i a t u r e , può essere utile per f a r e musica nelle scuole dell'infanzia e del-
l'obbligo.
Il P L M è stato descritto la prima volta in Scuola e innovazione in Piemonte, periodico d e l l ' I R R S A E Pie-
monte, a n n o I, n. 3, aprile 1986.
P R I M O A M B A S C I A T O R E ... il principe signor nostro (il Delfino di Francia)... vi m a n d a , come cosa più
idonea al temperamento vostro, un tesoro in barile...
RE E N R I C O C h e tesoro, zio?
EXETER Palle d a tennis, sire.
(da: Il teatro di W.S., trad. di C. Vico Lodovici, voi. Il, Einaudi, Torino, 1960).
I T I Questo gioco si ispira a Pallamuro documentato in: S. LIBEROVICI, Giochi tradizionali dei bambini italia-
ni, Manzuoli, Firenze, 1976.
IT O v v e r o : « " q u e l l o che le d à " (il m o d o di produrre il suono) e . . . " q u e l l o che le p r e n d e " (il materiale
che produce il suono)» (S. LIBEROVICI e altri, Educazione al suono e alla musica, in Materiali per il corso
introduttivo, I R R S A E Piemonte / SEI, Torino, 1987); matière e main d'oevre (materiale e m a n o d o p e r a ;
in A . GUARNIERI CORAZZOL, Erik Satie tra ricerca e provocazione, Marsilio, Venezia, 1979); p a r a f r a s a n d o
Satie: matières et manières (materiali e modi).
IT II silenzio è . . . " c o m e un g r a n foglio bianco di carta che io dovrei scriver tutto b e n i n o . . . " ( G . BUCHNER,
Leonce e Lena, Adelphi, M i l a n o , 1966).
IT L'idea d e l l " ' u o m o con un f u m e t t o " l'ha data un bambino piccolo con questo disegno realizzato su una
carta q u a d r a t a di 8 cm. di lato:
IT " . . . cubo, figura della pienezza: l'alto e il basso, il d a v a n t i e il dietro, la destra e la sinistra... questa
pienezza non raggiunge la sua espressione ultima che attraverso la tensione prò e regressiva tra i sei
poli. Il dodici (il numero degli spigoli e quello dei suoni) si nasconde dunque all'interno del cubo, nel
157
suo mezzo, come presenza organizzatrice, ma velata, dell'insieme" (A. NEHER, Faust e il Golem, San-
soni, Firenze, 1989).
" U n quadrato magico - commentai - M a tu speri che tutto ciò si possa u d i r e ? " (T. MANN, Doctor Fau-
stus, M o n d a d o r i , Milano, 1971, cap. XXII).
IT Spunto: " I n teatro, le prime parole d ' u n a battuta suggerite all'attore per richiamargli facilmente alla
memoria la parte; per estens. occasione, motivo che fornisce ispirazione, avvio per un progetto, una
creazione artistica" (Dizionario Garzanti della Lingua Italiana)
" P a r t i dal poco, basta una piccola idea, ma netta, precisa, che s'accampi sulla pagina. Su quella b a v a
di ragno potrai sviluppare la ragnatela delle p a r o l e " (dei suoni; frase che G . Davico Bonino ha attribui-
to a I. Calvino, in Tuttolibri / La Stampa, 24.2.1990).
|To1 Quest'ultimo coro è stato ispirato dal seguente " a p p u n t o " di E. CANETTI, La provincia dell'uomo, Bom-
piani, Milano, 1986:
" L a musica è la migliore consolazione già per il fatto che non crea nuove parole. Anche quando accom-
p a g n a delle parole, la sua magia prevale ed elimina il pericolo delle parole. M a il suo stato più puro
è quando risuona da sola. Le si crede senza riserve, poiché ciò che afferma riguarda i sentimenti. Il
suo fluire è più libero di qualsiasi altra cosa che sembri umanamente possibile, e questa libertà redime.
Q u a n t o più fittamente la terra si popola, e quanto più meccanico diventa il modo di vivere, tanto più
indispensabile d e v e diventare la musica. Verrà un giorno in cui essa soltanto permetterà di sfuggire alle
strette maglie delle funzioni, e conservarla come possente e intatto serbatoio di libertà dovrà essere il
compito più importante della vita intellettuale futura. La musica è la vera storia vivente dell'umanità,
di cui altrimenti possediamo solo parti morte. N o n c ' è bisogno di attingervi, poiché esiste già da sempre
in noi, e basta semplicemente ascoltare, perché altrimenti si studia i n v a n o " .
0 N e l brano " V i v a la m u s i c a " , le parole " l a musica" del quarto verso sono cantate su quattro suoni che
volutamente ricordano gli ultimi quattro del canone " V i v a la musica" di M . Praetorius (1571 - 1621):
V i v a la musica!
Michael P R A E T O R I U S
( 1 5 7 1 - 1621)
n 2
5.1 1 2 3 4 1 5 5 5 5
5.2 1 2 3 4 3 5 5 5
MS.l 1 2 3 4 2 5 5
MS.2 1 2 3 4 4 5
C. 5 5 5 5 5 5 5 5 5
d o v e 1, 2, 3, 4 corrispondono alle prime quattro quartine del testo e 5 all'ultimo verso ripetuto due
volte oppure, come alla fine, una volta sola.
158
n~3| G l i ziti sono un formato di pasta lunga, di g r a n o duro; dei " t u b i " di pasta diritti, lisci, di circa 7,5 mm.
di diametro per circa 25 cm. di lunghezza. Tradizionalmente, per una migliore cottura, gli ziti v e n g o n o
spezzati prima di essere gettati nella pentola di a c q u a bollente.
[ u ] II b r a n o c o r a l e "E poi i suoni sono acuti... " è interamente costruito su due elementi d ' a u t o r e : un c a n o n e
di A . Salieri e un frammento da "Il flauto magico" di W . A . M o z a r t (I atto, Finale, sedicesima scena,
coro degli schiavi " D o s Klingtso herriich"). Q u e l l o che unisce qui M o z a r t e Salieri, oltre alla destinazio-
ne c o r a l e di a m b e d u e i brani d a cui sono tratti i materiali usati, è il senso del testo. Il c a n o n e di Salieri
dice: " I l c a m p a n e l l o fa din din, la c a m p a n a fa d a n d a n , il c a m p a n o n e fa don d o n " sottolineando il
senso del testo con la melodia che d a l registro acuto scende a quello g r a v e ; il testo del libretto di Ema-
nuel Schikaneder per l'opera di M o z a r t nel punto citato è la v o c e degli schiavi di M o n o s t a t o che danza-
no e c a n t a n o ipnotizzati d a l suono dei magici campanelli affidati a P a p a g e n o .
A i campanelli di M o z a r t e Salieri corrisponde il testo qui messo in musica che racconta, anche con ono-
matopee, di suoni acuti come spilli che diventano g r a v i c o m e canto di balena.
|Ì5l Sia l'episodio «b scorrevole» sia la «Piccola musica strumentale sullo spunto del fischio/canto», (sebbene
il primo in modo meno rigoroso), sono costruiti sul nome B A C H , le cui lettere nella notazione tedesca
corrispondono ai suoni Slb, LA, D O , SI naturale.
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Finito di stampare il mese di settembre 1990
dalla Grafica N u o v a - Via P . T o m m a s o 1 2 / H - Torino