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Quante cose sa dire la mano di un bambino: la sua ricerca

di contatto, il desiderio di trovare qualcuno che lo accolga,


ami e protegga. È un suo modo di entrare in contatto con
ciò che sta attorno a lui, e con questo anche prendere co-
scienza di se steso e degli altri che sono il suo mondo. La
mano protesa di un bambino alla ricerca di qualcosa può
esprimere tanti sentimenti: paura, curiosità, desiderio, cer-
tezza di incontrare la mano conosciuta di una persona che
lo ama e si prende cura di lui, e con quel tocco, carezza,
stretta… manifesta un legame che fa crescere il figlio

Il Vangelo ci dice che prima ancora di noi, è Dio


stesso che protende la sua mano per incontraci,
anzi che proprio dalla sua mano riceviamo la vita
che ci rende uomini e donne capaci di interrogarci
sulla vita e di trovare come risposta rassicurante e
piena di gioia che per primo il Padre ci viene in-
contro. Avvento come attesa, come desiderio di
amore che ancor prima che nostro è di Dio stesso.
Lui ci cerca e si avvicina a noi. In Gesù il Padre si
fa vicino ad ogni uomo che desidera la vita, e cer-
ca con fiducia - anche con preoccupazione e forse
con paura - il senso delle cose, il valore della vita,
il gusto di amare, di creare relazioni che manifestino la bellezza della vita
Avvento nel cammino del Giubileo, per scoprire il
“Volto della misericordia”, il volto di un Gesù che ci
fa conoscere il Padre, il Dio “ricco di Misericordia”,
gustando la bellezza di poterci abbandonare in lui
con la serena fiducia con cui un bambino si addor-
menta nelle braccia della madre o del padre, di per-
sone che hanno dato la vita e vivono per farla cre-
scere, offrendo tutte le opportunità possibili perché
sia motivo di gioia.
Un volto che insegna a vivere la misericordia che cer-
chiamo, a condividerla perché non sia un tesoro di
cui andare gelosi, quanto invece una possibilità che
arriva a tutti anche grazie alle nostre opere di mise-
ricordia. La nostra gioia, come naturale e spontaneo
annuncio che abbiamo trovato questo Volto che tut-
ti, cosciente o non, stanno cercando. La nostra gioia per “consigliare i dubbiosi”

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