Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
U: CULTURE
America
contro Europa
Una vecchia
scusa
STORIA E ANTISTORIA
BRUNO BONGIOVANNI
L’infinito
novese trapiantato a Torino, non ebbero mai l’oc- Destra storica, e poi delle
casione di conoscersi, e ora per la prima volta si prospettive di Einaudi, che l’Italia,
incontrano, e felicemente, in una mostra a Mila- con l’odierno governo Monti, non si
no, La soglia dell’invisibile, nell’appena inaugurata affida a una prassi così liberistica. La
galleria Repetto Projects (fino al 17 novembre). stessa cosa si può dire per gli altri
Le citazioni riportate sopra, suggerite dal cura- paesi europei. È l’Europa in
appeso al muro
tore Daniele De Lonti (già assistente di Luigi generale, con la sua identità, che
Ghirri), guidano il visitatore: 12 fotografie di Ghir- Romney, oggi che gli Usa non hanno
ri tratte dal ciclo Kodachrome (1978), suo primo agguantato l’impossibile
libro (di cui si annuncia una nuova edizione), si monopolarismo, vuole ridisegnare a
combinano sapientemente, rivelando allusioni fini elettoralistici nella veste di
«casuali» e illuminanti, con 12 collages di Paolini, avversaria degli americani. È una
sia recenti che degli anni 70. Il non ultimo senso vicenda vecchia e mai estinta. Prima
sulla «Soglia dell’invisibile» sti. In un’epoca di eclissi del pensiero, dove tutto
è possibile a patto che sia superficiale e senza im-
pegno, sul modello di fluidità narrativa della fic-
allo spirito della Costituzione. Un
secolo dopo i promotori
dell’estensione dei diritti civili si
tion, la loro rigorosa riflessione linguistica sull’im- appellarono al principio
Il fotografo reggiano e l’artista genovese si «incontrano» magine è più che salutare: necessaria. La loro costituzionale dell’uguale protezione
felicemente in una mostra alla galleria Repetto Projects pensosità - più nota ed evidente in Paolini, occul- garantita a tutti i cittadini, mentre i
tata dal successo e dal retorico cliché che ha fatto sostenitori delle ragioni del
di Ghirri un fotografo del «paesaggio» - denuncia segregazionismo invocarono il
in modi non dissimili l’omologazione del visibile e rispetto dei diritti che la carta
BEPPE SEBASTE
quella del territorio (nessuno è più capace di vede- fondativa riconosceva ai singoli
MILANO
re niente del mondo esterno, diceva Ghirri alla Stati. Oggi la nuova ondata
fine degli anni 80). La mostra è un dialogo tra due conservatrice ha riformulato la tesi
«LA FOTOGRAFIA, AL DI LÀ DI TUTTE LE SPIEGAZIONI
artisti che non esitano a interrogare e trasforma- originalista, in base alla quale, tra
CRITICHEE INTELLETTUALI, ALDI LÀDI TUTTI GLIASPET-
re di continuo sia i propri tradizionali strumenti l’altro, non si vuole riconoscere alla
TINEGATIVICHEPUREPOSSIEDE, penso che sia un for-
di lavoro che la storia dell’arte, la storia delle im- Corte Suprema il monopolio
midabile linguaggio visivo per poter incrementa-
magini del mondo, travalicando i confini di foto- interpretativo sul testo sacro della
re questo desiderio di infinito che è in ognuno di
grafia e pittura. Due maestri del vedere, nel senso nazione. I 55 delegati riunitisi nel
noi» (Luigi Ghirri). «Ogni mia opera, per estensio-
stretto e autentico della parola, due maestri del 1787 a Filadelfia erano tutti maschi
ne, è una fotografia: implica un’ottica fotografi-
dire e immaginare mondi, di rendere cioè infinito bianchi di condizione agiata
ca, anche quando non lo è materialmente (nel sen-
il mondo nella finitezza dell’immagine. Entrambi (avvocati, proprietari terrieri,
so che fotografa un gesto, una distanza o perfino
amici di scrittori (di Paolini ricordo il bellissimo finanzieri, giudici). 19 erano
un’assenza), tende cioè ad illustrare il momento
libro einaudiano anni 70, Idem, col testo di Italo proprietari di schiavi. Decisiva per la
di eternità dell’immagine. Fotografia e disegno
Calvino, e il recente L’autore che credeva di esistere, stesura del testo costituzionale fu
sembrano insomma condividere l’attitudine - che
edito da Johan & Levi), proprio come la scrittura comunque la loro elevata cultura.
vorrei chiamare vocazione - a far trasparire: la
inquadrano e racchiudono pezzi di mondo nelle Washington, non in possesso di
trasparenza non ha fine, tende all’infinito, non fa
loro opere-cornici, sapendo che esse stesse sono un’istruzione superiore, aveva una
“immagine” ma fa “immaginare”, vedere sem-
mondo. «Non c’è nulla fuori dal testo», enunciava biblioteca di 1.200 volumi. I liberals e
pre al di là del limite contingente» (Giulio Paoli-
con serissima ironia Jacques Derrida nel 1971: i conservatives, oggi meno colti,
ni).
per quanto fare arte sia fare cornici, non c’è un derivano tuttora di lì. E si sentono
Luigi Ghirri, fotografo reggiano che l’anno
fuori dell’immagine, come non c’è un fuori testo, diversi dagli europei. Ma i
prossimo avrebbe settant’anni (ma è morto nel
e l’infinito è lì, se lo sai vedere, appeso a una pare- conservatives se ne vantano.
1992), e Giulio Paolini, artista quasi coetaneo, ge-
te o nella pagina di un libro.