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26 domenica 4 novembre 2012

U: CULTURE

America
contro Europa
Una vecchia
scusa

STORIA E ANTISTORIA

BRUNO BONGIOVANNI

● NON È PASSATO INOSSERVATO IL


CENNO DI ROMNEY ALLA CRISI
DELL’ITALIA E QUINDI AD OBAMA CHE
STAREBBE TRASCINANDO GLI USA IN
Luigi Ghirri, «Ile Rousse» (1976) TALE DIREZIONE. Ma l’Italia non è il
Sotto: Giulio Paolini, «Atlante» (2010) solo obiettivo polemico. È l’intera
Europa, con il suo statalismo, che
Romney ha voluto mostrare agli
americani. Eppure è dai tempi della

L’infinito
novese trapiantato a Torino, non ebbero mai l’oc- Destra storica, e poi delle
casione di conoscersi, e ora per la prima volta si prospettive di Einaudi, che l’Italia,
incontrano, e felicemente, in una mostra a Mila- con l’odierno governo Monti, non si
no, La soglia dell’invisibile, nell’appena inaugurata affida a una prassi così liberistica. La
galleria Repetto Projects (fino al 17 novembre). stessa cosa si può dire per gli altri
Le citazioni riportate sopra, suggerite dal cura- paesi europei. È l’Europa in

appeso al muro
tore Daniele De Lonti (già assistente di Luigi generale, con la sua identità, che
Ghirri), guidano il visitatore: 12 fotografie di Ghir- Romney, oggi che gli Usa non hanno
ri tratte dal ciclo Kodachrome (1978), suo primo agguantato l’impossibile
libro (di cui si annuncia una nuova edizione), si monopolarismo, vuole ridisegnare a
combinano sapientemente, rivelando allusioni fini elettoralistici nella veste di
«casuali» e illuminanti, con 12 collages di Paolini, avversaria degli americani. È una
sia recenti che degli anni 70. Il non ultimo senso vicenda vecchia e mai estinta. Prima

Ghirri e Paolini insieme di questo incontro, per noi ammirati spettatori, è


anche nel ricordare e affermare, oggi, la comune
origine concettuale, d’avanguardia, dei due arti-
della Guerra civile, del resto, sia gli
abolizionisti del Nord che i
secessionisti del Sud si richiamarono

sulla «Soglia dell’invisibile» sti. In un’epoca di eclissi del pensiero, dove tutto
è possibile a patto che sia superficiale e senza im-
pegno, sul modello di fluidità narrativa della fic-
allo spirito della Costituzione. Un
secolo dopo i promotori
dell’estensione dei diritti civili si
tion, la loro rigorosa riflessione linguistica sull’im- appellarono al principio
Il fotografo reggiano e l’artista genovese si «incontrano» magine è più che salutare: necessaria. La loro costituzionale dell’uguale protezione
felicemente in una mostra alla galleria Repetto Projects pensosità - più nota ed evidente in Paolini, occul- garantita a tutti i cittadini, mentre i
tata dal successo e dal retorico cliché che ha fatto sostenitori delle ragioni del
di Ghirri un fotografo del «paesaggio» - denuncia segregazionismo invocarono il
in modi non dissimili l’omologazione del visibile e rispetto dei diritti che la carta
BEPPE SEBASTE
quella del territorio (nessuno è più capace di vede- fondativa riconosceva ai singoli
MILANO
re niente del mondo esterno, diceva Ghirri alla Stati. Oggi la nuova ondata
fine degli anni 80). La mostra è un dialogo tra due conservatrice ha riformulato la tesi
«LA FOTOGRAFIA, AL DI LÀ DI TUTTE LE SPIEGAZIONI
artisti che non esitano a interrogare e trasforma- originalista, in base alla quale, tra
CRITICHEE INTELLETTUALI, ALDI LÀDI TUTTI GLIASPET-
re di continuo sia i propri tradizionali strumenti l’altro, non si vuole riconoscere alla
TINEGATIVICHEPUREPOSSIEDE, penso che sia un for-
di lavoro che la storia dell’arte, la storia delle im- Corte Suprema il monopolio
midabile linguaggio visivo per poter incrementa-
magini del mondo, travalicando i confini di foto- interpretativo sul testo sacro della
re questo desiderio di infinito che è in ognuno di
grafia e pittura. Due maestri del vedere, nel senso nazione. I 55 delegati riunitisi nel
noi» (Luigi Ghirri). «Ogni mia opera, per estensio-
stretto e autentico della parola, due maestri del 1787 a Filadelfia erano tutti maschi
ne, è una fotografia: implica un’ottica fotografi-
dire e immaginare mondi, di rendere cioè infinito bianchi di condizione agiata
ca, anche quando non lo è materialmente (nel sen-
il mondo nella finitezza dell’immagine. Entrambi (avvocati, proprietari terrieri,
so che fotografa un gesto, una distanza o perfino
amici di scrittori (di Paolini ricordo il bellissimo finanzieri, giudici). 19 erano
un’assenza), tende cioè ad illustrare il momento
libro einaudiano anni 70, Idem, col testo di Italo proprietari di schiavi. Decisiva per la
di eternità dell’immagine. Fotografia e disegno
Calvino, e il recente L’autore che credeva di esistere, stesura del testo costituzionale fu
sembrano insomma condividere l’attitudine - che
edito da Johan & Levi), proprio come la scrittura comunque la loro elevata cultura.
vorrei chiamare vocazione - a far trasparire: la
inquadrano e racchiudono pezzi di mondo nelle Washington, non in possesso di
trasparenza non ha fine, tende all’infinito, non fa
loro opere-cornici, sapendo che esse stesse sono un’istruzione superiore, aveva una
“immagine” ma fa “immaginare”, vedere sem-
mondo. «Non c’è nulla fuori dal testo», enunciava biblioteca di 1.200 volumi. I liberals e
pre al di là del limite contingente» (Giulio Paoli-
con serissima ironia Jacques Derrida nel 1971: i conservatives, oggi meno colti,
ni).
per quanto fare arte sia fare cornici, non c’è un derivano tuttora di lì. E si sentono
Luigi Ghirri, fotografo reggiano che l’anno
fuori dell’immagine, come non c’è un fuori testo, diversi dagli europei. Ma i
prossimo avrebbe settant’anni (ma è morto nel
e l’infinito è lì, se lo sai vedere, appeso a una pare- conservatives se ne vantano.
1992), e Giulio Paolini, artista quasi coetaneo, ge-
te o nella pagina di un libro.

Abiezione e nobiltà vskaja, la giornalista anti-Putin uccisa in circo-


stanze mai del tutto chiarite) lo ha portato a ri-
prendere i contatti con Limonov, che aveva cono-
Ultimo erede, Limonov, di un vitalismo estetiz-
zante con connotati decisamente fascisti? Certo
anche questo, ma - come dimostra il libro - la

Limonov è un romanzo sciuto in un salotto parigino molti anni prima, e a


decidere di dedicargli prima un ritratto giornali-
stico, poi un intero romanzo di 350 pagine, che
realtà di un simile personaggio è molto più com-
plessa: capace di abiezione ma anche di gesti non
privi di nobiltà, schierato sempre coi più deboli,
Adelphi propone al pubblico italiano nella tradu- coi perdenti, rivoluzionario a prescindere, spes-
Emmanuel Carrère si immerge nella vita del leader del zione di Francesco Bergamasco (euro 19,00). so in cerca di una causa a cui legarsi. Pare che le
Oggi, Limonov è un atletico settantenne pro- sue letture preferite, da ragazzo, fossero i roman-
partito nazional-bolscevico, acerrimo nemico di Putin tetto da giovani naz-bol (così si chiamano) dal zi di Dumas, e ai personaggi di quei libri ha volu-
cranio rasato, che sfilano per le strade di Mosca to somigliare, costruendo la sua vita senza costri-
FELICE PIEMONTESE vico) concilia due estremi apparentemente in- (quando la polizia lo permette) innalzando ban- zioni, conoscendo il carcere e il bagno penale,
felpi2003@libero.it conciliabili. diere con la croce uncinata e la falce e martello. schivando (e schifando) l’opportunismo di tanti
In realtà, niente sembrerebbe poter collegare Acerrimo nemico di Putin, che lo ha ripagato fa- «illustri» dissidenti, alla Evtušenko per intender-
CISONOESISTENZECHEQUASILE SISMINUISCESELESI due personaggi come Limonov e Carrère. Del pri- cendolo condannare a lunghe pene detentive so- ci.
DEFINISCE SEMPLICEMENTE ROMANZESCHE. IL RUSSO mo si è detto, il secondo è un tranquillo borghese lo in parte scontate, visto che si tratta pur sem- Il risultato di questa immersione in una vita
EDUARD LIMONOV È UNO DI QUESTI CASI. E non sor- parigino, proveniente da una famiglia benestan- pre di una gloria nazionale (e visto anche il carat- che non è la propria è un romanzo appassionante
prende che lo scrittore francese Emmanuel Car- te e considerato da tempo uno dei migliori scrit- tere più o meno folkloristico della sua opposizio- cui dà un sapore particolare il fatto di avere un
rère - che di vite «al limite» è un esperto - abbia tori francesi. Ma, particolare non insignificante, ne). protagonista reale che si muove in un mondo che
dedicato una biografia-romanzo (intitolata sem- la mamma di Carrère è stata qualche decennio fa è per noi insieme esotico e familiare. Si fanno
plicemente Limonov) a un simile personaggio. (è tuttora vivente e accademico di Francia) un’ap-
... molte polemiche, in Francia, sulla cosiddetta do-
Che è stato teppista in Ucraina, idolo dell’under- prezzata sovietologa, famosa per aver predetto cu-fiction, ma non c’è dubbio che in scrittori co-
ground sovietico, barbone e poi domestico di un l’implosione dell’Urss quando una simile ipotesi
Una «gloria nazionale»: me Echenoz e Carrère questo «nuovo» genere
miliardario a Manhattan, scrittore alla moda a sembrava impossibile. E dunque, grazie anche a è stato teppista, leader letterario raggiunga risultati più che apprezzabi-
Parigi, miliziano nelle guerre balcaniche accanto parentele, una certa dimestichezza con la Russia li, relegando in soffitta quell’iper soggettivismo
ai serbi e alla fine - ancora adesso - leader di un lo scrittore ce l’ha. Una serie di eventi (a partire
dell’underground, scrittore, che proprio oltralpe ha dominato finora incontra-
partito che fin dal nome (Partito nazional-bolsce- da una cerimonia in onore di Anna Politko- miliziano... stato.

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