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Geni e Mutazioni

Determinazione del sesso-Anomalie cromosomiche-Eccezioni alle leggi di Mendel

Lezione del 8/11/2017

Determinazione del sesso

1891 guardando cellule di insetti gli scienziati notarono all’interno del nucleo una struttura, che venne
chiamata Corpo X perché all’epoca non riuscirono a determinare cosa fosse. Solo più tardi si scoprì essere
un cromosoma, e gli si diede il nome di Cromosoma X.

1905 nelle cavallette femmine si scoprirono 2 di questi Corpi X mentre nell’esemplare maschio ne
trovarono solo 1.

Oggi si sa che i cromosomi sessuali sono i Cromosomi X e Y. Questi cromosomi normalmente durante la
meiosi si appaiano anche se non sono uguali. Poi durante la meiosi si segregano in diversi gameti. Il
cromosoma X e un cromosoma ricco di geni, grande. Mentre il cromosoma Y è un cromosoma piccolo,
contiene all’incirca un centinaio di geni e si pensa fosse stato grande quanto il cromosoma X ma nel tempo
abbia perso geni fino a diventare delle dimensioni attuali.

Per definizione chiamiamo Autosomi tutti i cromosomi che non sono sessuali. Quindi distinguiamo i
cromosomi in Sessuali e Autosomi.

Nell’uomo il sesso dipende dalla presenza del cromosoma Y, infatti la differenziazione tra uomo e donna è
controllata da un paio di geni che si trovano all’interno del cromosoma Y. Nel cromosoma X ci sono
informazioni per creare sia un individuo maschio che uno femmina, ma Y silenzia alcuni geni dell’X
esprimendone altri.

Ma non sempre il sesso è determinato dal genotipo, alcune volte anche dall’ambiente, come la batella, un
mollusco che si deposita sul fondo del mare e cresce in “pile”. I nuovi individui che nascono sono
generalmente sempre maschi, una volta posizionati sopra le altre batelle, si accoppiano e cambiano sesso
diventando di genere femminile. Intanto la nuova batella maschio si deposita in cima alla “Pila”
accoppiandosi con la femmina appena trasformata nel piano di sotto.

In altri casi come nei rettili, il sesso dipende dalla temperatura alla quale l’embrione si sviluppa. Come per
esempio alcuni tipi di tartarughe o i coccodrilli del Mississippi.

Il sesso nell’uomo è determinato da una speciale gene situato nel cromosoma Y chiamato SRY, Sex-
Determining Reagion Y. Essendo presente solo in un cromosoma specifico, il cromosoma Y, questo gene è
detto Y-Linked. Nei primi stadi di divisione se lo zigote è maschio il gene fa si che l’abbozzo delle gonadi
embrionali si trasformino in testicoli, i quali inizieranno a produrre Testosterone.
Anomalie Cromosomiche

Durante la meiosi è possibile che un gamete, spermatozoo o cellula uovo, abbia al suo interno più di un
cromosoma X, formando lo zigote, l’unione dà origine ad un individuo con una problematica chiamata
Anomalia Cromosomica.

La Sindrome di Turner
In questa anomalia l’individuo eredita solo un Cromosoma X. E
sicuramente sarà di sesso femminile, purtroppo con disturbi causati da
questa anomalia piuttosto gravi come problemi cardiaci e respiratori e
l’impossibilità di avere figli.

Sindrome della tripla X


Se un individuo eredita 3 cromosomi X o 4, sarebbe comunque di sesso femminile, e generalmente le
donne affette da questo tipo di anomalie non hanno sintomi fisici particolari, a parte un piccolo ritardo
mentale durante gli anni di crescita.

Sindrome di Klinefelter
In questo caso l’individuo possiede due o più cromosomi X e un cromosoma Y. Sappiamo per certo che
questo individuo sarà di sesso maschile.

Da queste evidenze possiamo dedurre che il cromosoma X contiene le informazioni necessaria sia ad un
individuo uomo che a quello donna, inoltre per lo sviluppo di un individuo serve almeno un cromosoma X.
Se c’è almeno una copia del cromosoma Y l’individuo sarà un maschio, e la sua mancanza genera un genere
femminile. I geni della fertilità stanno sia sull’X che sull’Y e una donna ha bisogno di almeno 2 X per essere
fertile. Se ho eccessive copie del cromosoma X normalmente ci sono sintomi rilevanti a parte alcuni
problemi nello sviluppo mentale.

Sindrome dell’Insensibilità agli Androgeni (AIS)

Esiste una patologia chiamata Sindrome Dell’insensibilità Degli Androgeni. I soggetti affetti da questa
sindrome hanno un aspetto esteriore esattamente uguale a quello di una normale donna, ma a queste
donne non compare il ciclo mestruale, la vagina è a fondo cieco e non hanno né dotti né ovaie, ma al posto
delle gonadi si trovano una coppia di testicoli. Controllando il loro genotipo si scopre che anche se
esteriormente appaiono come donne, hanno i due cromosomi sessuali XY. Nelle prime fasi di vita il gene
SRY trasforma le gonadi in testicoli che iniziano a produrre testosterone. Questo ormone si attacca ad uno
speciale tipo di recettori chiamati recettori androgeni, che stimolano una cascata proteica all’interno della
cellula che inizia a sviluppare i caratteri maschili. Questi individui hanno una mutazione per questo tipo di
recettori. Le cellule senza questo tipo di recettori per il testosterone iniziano a sviluppare normalmente le
caratteristiche femminili.
Il cromosoma X porta particolari geni essendo il nostro corredo genomico diploide nelle donne si hanno
due cromosomi quindi due copie degli stessi geni, questo fenomeno si chiama ridondanza. Nel caso di un
maschio ce né solo 1 quindi nel caso di malfunzionamenti non ha un’altra copia del gene a cui accedere.

Il Daltonismo

L’occhio interno umano ha una struttura chiamata retina in cui sono


posizionati due tipi di recettori, i bastoncelli che rendono possibile la visione
del bianco, del nero e la visione notturna, e i coni. Questi coni hanno vari
pigmenti dei colori principali blu rosso e verde (RGB). Attraverso il sistema
nervoso combiniamo questi colori principali per riuscire a vedere tutti gli altri
colori. Il gene del pigmento del colore blu si trova sul cromosoma numero 7,
il verde e il rosso si trovano vicini tra loro nel cromosoma X. Non sono rare
mutazioni che cadono in questi geni e che impediscono di produrre
correttamente questo pigmento o la quantità corretta. Queste mutazioni
sono normalmente recessive, quindi nelle donne una mutazione in un cromosoma X viene evitata grazie
alla copia dello stesso gene nell’latro cromosoma. È recessivo anche nel maschio che però ha solo una copia
quindi non può sostituire il gene mutato, e quindi svilupperà sempre la malattia.

Quello del daltonismo è un difetto che si riscontra in tutti i tipi di malattia X-Linked, con le stesse
caratterstichee.

Si pensava che inizialmente ci siano stati due cromosomi X che poi per ricombinazione, scambio, crossing
over, i geni maschili e femminili hanno iniziato a separarsi. Questa differenza tra il cromosoma X e quello Y
ha portato evolutivamente alla quasi impossibilità di crossing over tra i due cromosomi sessuali.

All’interno del cromosoma Y però avviene una ricombinazione


tra il braccio lungo e il braccio corto del cromosoma Y, questa
ricombinazione particolare potrebbe dipendere dalle sequenze
palindrome all’interno del cromosoma Y. Un motivo
palindromo è un motivo che si trova trasferito dalla parte
opposta e complementato. I motivi palindromi sono importanti perché creano punti in cui i due bracci
possono legarsi insieme. Si è trovato che nel cromosoma Y ci sono 8 grandi zone di motivi palindromi, e
quindi potrebbero essere questi i responsabili di questi scambi all’interno del cromosoma.
Inoltre il cromosoma Y ci interessa molto anche perché su di esso possiamo identificare vari marcatori. Tra
le zone intergeniche, ci sono zone che non avendo vincoli funzionali possono subire mutazioni libere senza
che l’individuo ne risenta. Quindi le sequenze del cromosoma y non geniche, mutano liberamente e
mutano in maniera diversa da individuo a individuo rappresentando un tratto distintivo di ogni individuo di
sesso maschile. Queste variazioni di sequenza sono una ventina circa, e si chiamano anche marcatori genici.
Essendo all’interno del cromosoma Y queste mutazioni si trasmettono da padre a figlio, quasi integrali.
Questi marcatori genici possono essere utilizzati nell’analisi di paternità per vedere se un certo individuo è
veramente il figlio di quell’uomo. Questi marcatori genici si possono anche chiamare microsatelliti.

I corpi di Barr

Le donne avendo due cromosomi X dovrebbero avere una doppia


concentrazione della stessa proteina, ma nelle cellule invece c’è un
meccanismo chiamato compensazione di dose, questo fa sì che
anche chi ha 2 cromosomi X ha la stessa quantità di proteina rispetto
a un maschio con un solo cromosoma X. Per la femmina non si sa
come ma uno dei due cromosomi X viene inattivato. Il cromosoma
viene inattivato e condensato, ed è visibile al microscopio elettronico
come corpo di Barr che si presentano come delle zone più scure. Tra
i due cromosomi il cromosoma X silenziato viene scelto casualmente,
infatti in alcune cellule si disattiva quello paterno in altre quello materno. Questo è curioso perché almeno
per il cromosoma X la donna è una sorta di mosaico. Alcune cellule esprimono un cromosoma altri un altro.
Questo silenziamento avviene nelle prime fasi del differenziamento cellulare, creando un modello a
mosaico, un esempio semplice sono le chiazze di colore diverso nel pelo dei gatti.

Il silenziamento di uno dei cromosomi X è causato dall’espressione del gene SIST (trascritto specifico
dell’inattivazione dell’X) questa zona quando viene trascritta produce un lungo filamento di RNA che ricade
sullo stesso cromosoma legandosi in alcune zone e avvolgendo il cromosoma modificando delle proteine
della cromatina che viene infine compattata. Questo ci fa capire come gli individui con più cromosomi X
non hanno nessun sintomo visibile, perché gli altri cromosomi X in eccesso vengono inattivati.

Considerato questo si potrebbe dedurre che per la maturazione e la vita dell’individuo sarebbe necessario
solo un cromosoma, e che il secondo è semplicemente superfluo. Ma allora perché gli individui che
soffrono della Sindrome di Turner hanno dei sintomi così evidenti? Perché il cromosoma inibito non lo è
completamente, ma funziona dal 2 al 5 %, producendo per alcune proteine una quantità doppia di proteina.

Eccezioni alle leggi di Mendel

Un esempio che non segue le leggi di Mendel è un tipo di conchiglia. Uqesto genere di
mollusco ha il guscio che si avvolge a sinistra o a destra, formando due tipi di enantiometri,
cioè figure che si guardano allo specchio, della stessa conchiglia. Solitamente la varietà
destrorsa è dominante su quella sinistrorsa, inoltre ci si è accorti che quello che determina la
chiarità non è la casualità dell’incrocio tra gameti ma dipende solo dalla madre. Questo
perché solo la madre ha dei geni che orientano la chiralità. Questo dimostra che in alcuni
caratteri non bisogna studiare il genotipo di entrambi i genitori.

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Dominanza Incompleta
Quando abbiamo due diversi alleli per lo stesso carattere, in alcuni casi i figli manifestano un fenotipo
intermedio, ad esempio se uniamo una generazione con il caratter puro “fiori rossi” con una generazione
pura di “fiori bianchi”, la prima generazione avrà già da subito un fenotpo intermedio tra rosso e bianco
cioè avrà fiori rosa. Quindi non tutti i caratteri sono completamente dominanti o completamente recessivi.
Un altro esempio di codominanza è la struttura dei capelli nell’uomo, infatti se mischiamo il carttere dei
capelli lisci con quello dei capelli ricci si formerà un carattere capelli mossi.

Un altro carattere che si eredità in maniere incompleta è l’ipercolesterolemia. Il nostro fegato produce
colesterolo che viene portato dal sangue, attraverso delle lipoproteine LDL. Le cellule del nostro corpo
hanno recettori transmembranici che sentono la presenza di queste lipoproteine e inglobano il colesterolo.
Le persone affette da ipercolesterolemia,hanno il recettore per queste lipoproteine mutato o nno
funzionante, quindi la cellula cattura poco colesterolo, che rimane nel sangue depositandosi. Nel caso di un
individo eterozigote per questa patologia si avranno caratteristiche intermedie, cioè il recettori funzionano
ma no sono in un numero pari a qello di una persona sana.

Codominanza
Nel caso di codominanza i due alleli dello stesso gene, i caratteri fenotipici non vengono mischiati come nel
caso della dominanza incompleta, ma vengono espressi entrambi. Un esempio di codominanza sono i
gruppi sanguigni. Sono determinati da particolari zuccheri sulla superficie degli eritrociti. Questi zuccheri
sono esposti a loro volta da una catena di zuccheri chiamati H-Antigeni. Un altro caso di codominanza è
l’anemia falciforme, in cui la forma degli eritrociti non è perfettamente sferica ma a forma di falce. Il figlio
che deriva da questi individui può avere questo fenotipo codominante, cioè ci saranno eritrociti di forma
normale e altri di forma modificata. Questa patologia è preocupante perché gli eritrociti con questa forma
tendono a incastrarsi, ascorrere poco e a formare grumi. Un fatto interessante è quello che non tutte le
malattie sono dannose sempre, infatti in africa le persone affette da questa patologia sono immuni alla
malaria.

Fibrosi cistica
La fibrosi cista è una patologia grave che dipen CFTR (regolatore della trasduttanza transmembrana della
fibrosi cistica). Questa proteina è presente nella membana delle cellule epiteriali, e serve per regolar il
passaggio di cloro dall’intero all’esterno della cellula. Il cloro in queste cellule ha una funzione osmotica in
quanto fa spostare acqua da una parte all’altra della membrana. Nel caso della malattia queste cellule
dell’epitelio che di solito dovrebbero secernere liquido, per poi spazzarlo via grazie alle ciglia, serve per
catturare e lavare via i batteri, producono un muco denso e viscoso, che non riesce ad essere eliminato
dalle ciglia e rimane sulla superficie di queste cellule, catturando i batteri che causano infezioni e ce
scatenano una forte infiammazione. In oltre tappano le vie aeree e il dotto che collega il pancreas
all’intestino.

In caso di soggetti eterozigoti per questa patologia alcune cellule producono la proteina funzionante altre la
proteina difettosa. Generalmente i figli eterozigoti non manifestano una vera e propria malattia.

La penetranza incompleta
Anche quando un carattere si manifesta con le calssiche leggi di ùMendel, non sempre il carattere
dominante si manifesta al 100%. In alcuni individui non sappiamo perché, il genotipo produce il fenotipo
aspettato, e definiamo la penetranza la percentuale di individui che manifgestano il fenotipo su quelli che
possiedono il genotipo. Non in tuti i caratteri uan mutazione vuol dire un carattere mutato. Polidattilia, in
cui molti bambini hanno il genotipo di questa patologia ma solo popchi bambini hanno veramente il
fenotipo con più dita negli arti.

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