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Ente Nazionale Italiano Via Battistotti Sassi, 11b

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parte di terzi. Nel caso in cui l'azione di terzi possa mettere in parties. Should the action of third parties compromise observance of the
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qualsiasi controversia è quello di Milano.
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Prove non distruttive


NORMA ITALIANA Esame con liquidi penetranti UNI EN 571-1
Principi generali

OTTOBRE 1998

Non destructive testing


Penetrant testing
General principles

DESCRITTORI Prova non distruttiva, esame con liquido penetrante, metodo d’ispezione,
misura di sicurezza, procedura, caratteristica, classificazione, designa-

NORMA EUROPEA
zione, analisi macroscopica

CLASSIFICAZIONE ICS 19.100

SOMMARIO La norma definisce il metodo di esame con liquidi penetranti volto ad


accertare discontinuità che affiorano sulla superficie del materiale da esa-
minare. L’esame viene applicato principalmente sui materiali metallici.

RELAZIONI NAZIONALI

RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 571-1:1997


La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN 571-1 (edizione gennaio 1997).

ORGANO COMPETENTE Commissione "Prove non distruttive"

RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 21 settembre 1998

RICONFERMA

UNI  UNI - Milano 1998


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
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Gr. 6 Nº di riferimento UNI EN 571-1:1998 Pagina I di IV


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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 571-1 (edizione gennaio 1997), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
La Commissione "Prove non distruttive" dell’UNI, che segue i lavori
europei sull’argomento, per delega della Commissione Centrale
Tecnica, ha approvato il progetto europeo il 20 dicembre 1994 e la
versione in lingua italiana della norma il 22 settembre 1997.

Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza


tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italia-
ne vigenti:
EN 473 = UNI EN 473

Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove


edizioni o di aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.

Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.

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INDICE

PREMESSA 2

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3

2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3

3 DEFINIZIONI 3

4 MISURE DI SICUREZZA 3

5 PRINCIPI GENERALI 4

6 PRODOTTI, SENSIBILITÀ E DESIGNAZIONE 5


prospetto 1 Prodotti per l’esame................................................................................................................................. 5

7 COMPATIBILITÀ DEI MATERIALI DI PROVA CON LA(E) PARTE(I)


DA ESAMINARE 6

8 PROCEDURA DI PROVA 6

9 RESOCONTO DI PROVA 11

APPENDICE A PRINCIPI BASE DELL’ESAME CON LIQUIDI PENETRANTI 13


(normativa)

APPENDICE B ESEMPIO DI RESOCONTO DI PROVA 14


(informativa)

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Prove non distruttive


NORMA EUROPEA Esame con liquidi penetranti EN 571-1
Principi generali

GENNAIO 1997

Non destructive testing


EUROPEAN STANDARD Penetrant testing
General principles
Essais non destructifs
NORME EUROPÉENNE Examen par ressuage
Principes généraux
Zerstörungsfreie Prüfung
EUROPÄISCHE NORM Eindringprüfung
Allgemeine Grundlagen

DESCRITTORI Prova non distruttiva, esame con liquido penetrante, metodo d’ispezione, misura
di sicurezza, procedura, caratteristica, classificazione, designazione, analisi
macroscopica

ICS 19.100

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 14 gennaio 1995.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.
Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali
corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centra-
le oppure ai membri del CEN.
Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e te-
desca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilità
da membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimo
status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spa-
gna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles

 CEN 1997
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.

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PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Comitato Tecnico CEN/TC 138 "Prove
non distruttive", la cui segreteria è affidata all’AFNOR.
Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-
diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro luglio
1997, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro luglio 1997.
Nell'ambito delle proprie competenze, il Comitato Tecnico CEN/TC 138 ha incaricato il
CEN/TC 138/WG 4 "Esame con liquidi penetranti" di preparare questa norma europea.
La EN 571 comprende una serie di norme europee per prove con liquidi penetranti com-
posta come segue:
EN 571-1 Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Principi ge-
nerali
EN 571-2 Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Controllo dei
materiali per esame con liquidi penetranti
EN 571-3 Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Blocchi di ri-
ferimento per le prove
La presente norma europea è stata elaborata nell’ambito di un mandato conferito al CEN
dalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio ed è di sup-
porto ai requisiti essenziali della(e) Direttiva(e) UE.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-
guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-
ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,
Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE


Questa norma definisce il metodo di esame con liquidi penetranti volto ad accertare di-
scontinuità quali cricche, sovrapposizioni, piegature, porosità e mancate fusioni che affio-
rano sulla superficie del materiale da esaminare. L'esame viene effettuato principalmente
sui materiali metallici, ma può essere eseguito anche su altri materiali, purché siano inerti
ai prodotti impiegati per l'indagine e non siano eccessivamente porosi. Esempi tipici sono
le fusioni, i forgiati, le saldature, i materiali ceramici, ecc.
Questa norma non è concepita per fornire i criteri di accettabilità e non dà informazioni ri-
guardo l'idoneità dei singoli sistemi di esame ad applicazioni specifiche, né indica i requi-
siti delle attrezzature di prova.
Il significato del termine "discontinuità" usato nella presente norma non implica alcuna va-
lutazione riguardante l'accettabilità o la inaccettabilità.
I metodi per determinare e controllare le proprietà specifiche dei prodotti da usare per
l'esame con liquidi penetranti sono specificati nei prEN 571-2 e prEN 571-3.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati e succes-
sive modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni, valgono unicamente se intro-
dotte nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti
non datati, vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 473 Qualifica e certificazione del personale addetto alle prove non di-
struttive - Principi generali
prEN 571-2 Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Controllo dei
materiali per esame con liquidi penetranti1)
prEN 571-3 Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Blocchi di ri-
ferimento per le prove1)
prEN 956 Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Attrezzatura1)
prEN 1330-6 Prove non distruttive - Terminologia - Termini utilizzati per metodi
di esame con liquidi penetranti1)
prEN 1956 Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti ed esame con
particelle magnetiche - Condizioni per l’analisi visiva1)

3 DEFINIZIONI
Ai fini della presente norma si applicano le definizioni del prEN 1330-6.

4 MISURE DI SICUREZZA
Poichè le tecniche per l'esame con liquidi penetranti richiedono spesso l'utilizzo di mate-
riali pericolosi, infiammabili e/o volatili, si devono prendere determinate precauzioni.
Si deve evitare il contatto ripetuto o prolungato di questi materiali con la pelle o con le mucose.
Le zone di lavoro devono essere adeguatamente ventilate e situate lontano da fonti di ca-
lore, scintille e fiamme libere e comunque essere in conformità con i regolamenti locali.
I prodotti e le attrezzature usate per le prove con liquidi penetranti devono essere mani-
polati con cura e sempre adottando le istruzioni fornite dal fabbricante.
Utilizzando sorgenti UV-A, si deve prestare particolare attenzione affinché le radiazioni
non filtrate provenienti dalla sorgente UV-A non colpiscano direttamente gli occhi degli
operatori.
Il filtro UV-A deve essere mantenuto sempre in condizioni ottimali, sia che formi parte in-
tegrante con la lampada o ne sia un componente separato.

1) In fase di preparazione.

UNI EN 571-1:1998 Pagina 3 di 16


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Esistono disposizioni di legge e normative in materia di salute, di sicurezza, di inquina-


mento, di immagazzinamento, ecc.

5 PRINCIPI GENERALI

5.1 Personale
L'esame deve essere effettuato direttamente o sotto la sorveglianza di personale compe-
tente e, se richiesto, qualificato e certificato in accordo alla EN 473 o altra norma concor-
data tra le parti contraenti.

5.2 Descrizione del metodo


Prima dell'esame con liquidi penetranti, la superficie da esaminare deve essere pulita ed
asciutta. Vengono poi applicati gli appropriati liquidi penetranti sull'area d'esame in modo
tale che essi possano penetrare nelle discontinuità aperte sulla superficie stessa. Tra-
scorso il tempo necessario alla penetrazione, l'eccedenza del liquido penetrante viene ri-
mosso dalla superficie e viene applicato il rivelatore. Quest'ultimo assorbe il liquido pene-
trante entrato e rimasto nelle discontinuità, dandone una indicazione migliore e chiara-
mente visibile.
Nel caso siano richieste prove non distruttive complementari, l'esame con liquidi pene-
tranti deve essere eseguito per primo, salvo differente accordo tra le parti contraenti, in
modo tale da non introdurre agenti contaminanti nelle discontinuità aperte. Se la prova
con liquidi penetranti viene eseguita dopo un’altra tecnica non distruttiva, la superficie de-
ve essere accuratamente pulita per rimuovere l'agente contaminante prima dell'applica-
zione del liquido penetrante.

5.3 Sequenza del procedimento


La sequenza delle operazioni da adottare per il caso generale è illustrata nell'appendice A.
L'esame è generalmente effettuato seguendo le fasi sotto elencate:
a) preparazione e pulizia preliminare (vedere 8.2);
b) applicazione del liquido penetrante (vedere 8.3);
c) rimozione dell'eccesso di liquido penetrante (vedere 8.4);
d) applicazione del rivelatore (vedere 8.5);
e) ispezione (vedere 8.6);
f) registrazione (vedere 8.7);
g) pulizia finale (vedere 8.8).

5.4 Attrezzatura
L'attrezzatura per effettuare l'esame con liquidi penetranti dipende dal numero, dalle di-
mensioni e dalla forma delle parti da esaminare. Per le caratteristiche dell'attrezzatura ve-
dere EN 956.

5.5 Efficacia
L'efficacia dell'esame con liquidi penetranti dipende da molti fattori come per esempio:
a) tipo dei liquidi penetranti ed attrezzatura di prova;
b) preparazione e condizioni della superficie;
c) materiale in esame e discontinuità previste;
d) temperatura della superficie di prova;
e) tempo di penetrazione e di rivelazione;
f) condizioni di analisi visiva;
ecc.

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6 PRODOTTI, SENSIBILITÀ E DESIGNAZIONE

6.1 Famiglie di prodotti


Per effettuare l'esame con liquidi penetranti esistono diversi sistemi.
Con il termine "famiglia di prodotti" si intende una combinazione dei seguenti materiali uti-
lizzati per l'esame con liquidi penetranti. Quando questi materiali sono sottoposti a prova
di tipo, secondo il prEN 571-2, il liquido penetrante e l'agente di rimozione dell'eccesso di
penetrante devono provenire dallo stesso produttore. Si devono usare soltanto famiglie di
prodotti approvate.

6.2 Prodotti per l'esame


I prodotti per l'esame con liquidi penetranti sono indicati nel prospetto 1.
prospetto 1 Prodotti per l’esame

Liquido penetrante Agente rimozione Rivelatore


eccesso di liquido penetrante

Tipo Descrizione Metodo Descrizione Forma Descrizione


I Liquido penetrante fluorescente A Acqua a Secco

II Liquido penetrante a contrasto di B Emulsionante lipofilo b Solubile in acqua


colore 1. Emulsionante a base olio
2. Lavaggio con acqua corrente c Sospendibile in acqua

III Doppio impiego (liquido penetrante C Solvente liquido d A base solvente (umido non acquoso)
fluorescente a contrasto di colore)
D Emulsionante idrofilo e Ad acqua o solvente per speciali impie-
1. Prelavaggio opzionale (acqua) ghi (per esempio sviluppatore ad esfo-
2. Emulsionante (diluito con acqua) liazione)
3. Lavaggio finale (acqua)

E Acqua e solvente
Nota - Per casi specifici, è necessario usare liquidi penetranti che soddisfino particolari requisiti per quanto riguarda l’infiammabilità, il contenuto di zolfo, alo-
geni, sodio ed altri agenti contaminanti. Vedere prEN 571-2.

6.3 Sensibilità
Il livello di sensibilità di una famiglia di prodotti deve essere determinato usando il pannel-
lo di riferimento 1 come descritto nel prEN 571-3. Il livello così determinato fa sempre ri-
ferimento al metodo usato per la prova di tipo eseguita con la famiglia di prodotti appro-
vata.

6.4 Designazione
Alla famiglia di prodotti approvata utilizzata per l'esame con liquidi penetranti viene data
una designazione che comprende il tipo, il metodo e la forma dei relativi prodotti ed un nu-
mero che indica il livello di sensibilità ottenuto utilizzando il pannello di riferimento 1 come
descritto nel prEN 571-3.

Esempio:
La designazione di una famiglia di prodotti approvata, che comprende un liquido pene-
trante fluorescente (I), l'acqua quale agente di rimozione del liquido penetrante in eccesso
(A), uno sviluppatore secco a polvere (a) ed una sensibilità di livello 2, è la seguente in ca-
so di applicazione della EN 571-1 e del prEN 571-2:
famiglia di prodotti EN 571-1-IAa-2

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7 COMPATIBILITÀ DEI MATERIALI DI PROVA CON LA(E) PARTE(I) DA ESAMINARE

7.1 Generalità
I prodotti per l'esame con liquidi penetranti devono essere compatibili con il materiale da
esaminare e con l'utilizzo a cui tale parte è destinata.

7.2 Compatibilità dei prodotti per l'esame con liquidi penetranti


In uno stesso sistema, i materiali per l'esame con liquidi penetranti devono essere tra essi
compatibili.
I prodotti per l'esame con liquidi penetranti, provenienti da produttori diversi, non devono
essere tra essi mescolati nella fase iniziale di riempimento dell'attrezzatura. Le perdite do-
vute al trascinamento non devono essere integrate usando prodotti provenienti da produt-
tori diversi.

7.3 Compatibilità tra i materiali per l'esame con liquidi penetranti e le parti in esame

7.3.1 Nella maggior parte dei casi, la compatibilità dei prodotti può essere determinata prima
dell'uso mediante la prova di corrosione descritta dettagliatamente nel prEN 571-2.

7.3.2 Le proprietà chimiche o fisiche di alcuni materiali non metallici può essere influenzata ne-
gativamente dai materiali usati per l'esame con liquidi penetranti; la loro compatibilità deve
essere accertata prima di esaminare parti e componenti realizzati con tali materiali.

7.3.3 In situazioni dove possano verificarsi contaminazioni, è assolutamente necessario assi-


curarsi che i materiali per l'esame con liquidi penetranti non abbiano effetti deleteri su car-
buranti, lubrificanti, fluidi idraulici, ecc.

7.3.4 Per parti a contatto con combustibile al perossido per endoreattori, contenitori per esplo-
sivi (ivi compreso tutto quanto possa contenere propellente esplosivo, esplosivi innescanti
o materiale pirotecnico), attrezzature per l'ossigeno o apparecchiature nucleari, la compa-
tibilità dei materiali per l'esame con liquidi penetranti richiede una accurata valutazione.

7.3.5 Se, dopo la pulizia finale, i materiali per l'esame con liquidi penetranti rimangono sulla su-
perficie esaminata, possono insorgere fenomeni di corrosione, per esempio tensocorro-
sione o corrosione per fatica.

8 PROCEDURA DI PROVA

8.1 Procedura di prova scritta


Se richiesto dal contratto, si deve mettere per iscritto la procedura da adottare e la stessa
deve essere approvata prima dell'esame.

8.2 Preparazione e pulizia preliminare


Tutti gli agenti contaminanti, quali incrostazioni, ruggine, olio, grasso o vernice, devono
essere rimossi, utilizzando, se necessario, metodi meccanici o chimici o una combinazio-
ne di entrambi. La pulizia preliminare deve garantire che la superficie da esaminare sia
priva di residui contaminanti e che permetta al liquido penetrante di entrare in tutte le di-
scontinuità. La zona pulita deve essere sufficientemente ampia in modo da impedire in-
terferenze con le aree adiacenti a quella che deve essere effettivamente esaminata.

8.2.1 Pulizia meccanica preliminare


Si devono rimuovere le incrostazioni, gli ossidi, la ruggine, ecc. con metodi adeguati, co-
me la spazzolatura, raschiatura, abrasione, sabbiatura, getti d'acqua ad alta pressione.
Questi metodi consentono di asportare gli agenti contaminanti dalla superficie ma di so-
lito non sono in grado di rimuovere quelli che si trovano all'interno delle discontinuità. In
tutti i casi ed in particolare nel caso di puliture a getto, si deve fare attenzione affinché

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le discontinuità non vengano mascherate dalla deformazione plastica o da un accumulo


di materiale abrasivo. Se necessario, per assicurarsi che le discontinuità siano aperte
sulla superficie, si deve eseguire un successivo attacco chimico, seguito da opportuno
lavaggio ed asciugatura.

8.2.2 Pulizia chimica preliminare


Si deve eseguire la pulitura chimica preliminare utilizzando prodotti chimici adeguati alla
rimozione di residui quali il grasso, l'olio, la vernice o di residui provenienti dalla preceden-
te pulitura elettrolitica.
I residui della pulizia chimica preliminare possono reagire con il liquido penetrante e ridur-
re considerevolmente la sensibilità dello stesso. In particolare gli acidi ed i cromati posso-
no ridurre fortemente la fluorescenza dei liquidi penetranti fluorescenti ed il colore dei li-
quidi penetranti a contrasto di colore. Si devono pertanto rimuovere gli agenti chimici dalla
superficie in esame, dopo il trattamento di pulizia, utilizzando adeguati metodi tra i quali
anche il risciacquo con acqua.

8.2.3 Asciugatura
Al termine della fase di pulizia preliminare bisogna asciugare accuratamente le parti da
esaminare affinché non rimangano nelle discontinuità tracce di acqua e solventi.

8.3 Applicazione del liquido penetrante

8.3.1 Metodi di applicazione


Il liquido penetrante può essere applicato sulla parte da esaminare mediante nebulizza-
zione, pennello, umettazione, abluzione o immersione.
Si deve fare attenzione affinché la superficie in esame rimanga completamente bagnata
per tutto il tempo necessario alla penetrazione.

8.3.2 Temperatura
Per ridurre al minimo l'umidità nelle discontinuità, la temperatura della superficie in esame
deve essere generalmente compresa tra i 10 °C e i 50 °C. In casi particolari possono es-
sere adottati valori di temperatura sino a 5 °C.
Per temperature minori di 10 °C o maggiori di 50 °C si devono utilizzare solo famiglie di
prodotti penetranti e procedure approvate adatte a questo impiego in conformità con il
prEN 571-2.
Nota Specialmente a valori bassi di temperatura sussiste il pericolo di condensa nelle discontinuità e sulle
superfici e tale condensa impedisce al liquido penetrante di penetrare nelle discontinuità.

8.3.3 Tempo di penetrazione


Il tempo corretto di penetrazione dipende dalle proprietà peculiari del liquido penetrante,
dalla temperatura d'applicazione, dal materiale delle parti da esaminare e dalle disconti-
nuità da rilevare.
Il tempo di penetrazione può variare da 5 min a 60 min. Il tempo di penetrazione deve es-
sere almeno pari a quello impiegato per la determinazione della sensibilità (vedere 6.3),
altrimenti il tempo effettivo di penetrazione deve essere registrato nel resoconto di prova.
In nessun caso si deve permettere che il liquido penetrante si essicchi durante il tempo di
penetrazione.

8.4 Rimozione del liquido penetrante in eccesso

8.4.1 Generalità
L'applicazione dell'agente di rimozione deve essere tale da non rimuovere il liquido pene-
trante dalle discontinuità.

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8.4.2 Acqua
Il liquido penetrante in eccesso deve essere rimosso mediante un'adeguata tecnica di la-
vaggio. Esempi: lavaggio a spruzzo o strofinatura con un panno umido. È necessario ri-
durre al minimo l'effetto dell'azione meccanica dovuta al metodo di lavaggio. La tempera-
tura dell'acqua non deve essere maggiore di 50 °C.

8.4.3 Solventi
Generalmente si rimuove il liquido penetrante in eccesso prima con un panno pulito e non
sfilacciato. Successivamente si passa alla pulitura con un panno pulito, non sfilacciato
leggermente inumidito con solvente. Qualsiasi altra tecnica di rimozione deve essere ap-
provata dalle parti contraenti, specialmente se il solvente per la rimozione viene nebuliz-
zato direttamente sulla parte da esaminare.

8.4.4 Emulsionante

8.4.4.1 Idrofilo (solubile in acqua)


Per poter rimuovere dalla superficie in esame il liquido penetrante post-emulsificabile,
questi deve essere reso rimovibile con acqua mediante l'applicazione di un emulsionante.
Prima dell'applicazione dell'emulsionante, si deve eseguire un lavaggio con acqua per ri-
muovere dalla superficie in esame la maggior parte del liquido penetrante in eccesso e
per facilitare un'azione uniforme dell'emulsionante idrofilo che verrà poi applicato.
L'emulsionante deve essere applicato mediante immersione o a mezzo di un dispositivo
schiumogeno. La concentrazione ed il tempo di contatto dell'emulsionante devono essere
valutati dall'utilizzatore mediante prove preliminari secondo le istruzioni del fabbricante. Il
tempo di contatto con l'emulsionante, una volta predeterminato, non deve essere supera-
to. Applicato l'emulsionante e trascorso il tempo opportuno si deve eseguire un lavaggio
finale come descritto in 8.4.2.

8.4.4.2 Lipofilo (a base olio)


Per poter rimuovere dalla superficie in esame il liquido penetrante emulsificabile, questi
deve essere reso rimovibile con acqua mediante l'applicazione di un emulsionante. Ciò
deve essere effettuato solo mediante immersione. L'utilizzatore deve valutare il tempo di
emulsificazione mediante prove preliminari secondo le istruzioni del fabbricante.
Questo tempo deve essere sufficiente per permettere la rimozione della sola eccedenza
di liquido penetrante dalla superficie in esame durante il successivo lavaggio con acqua.
Non si deve superare il tempo di emulsificazione. Trascorso il tempo di emulsificazione si
deve eseguire un lavaggio con acqua come descritto in 8.4.2.

8.4.5 Acqua e solvente


Prima di tutto bisogna rimuovere con acqua l'eccesso di liquido penetrante solubile in ac-
qua (vedere 8.4.2). Successivamente pulire la superficie con un panno pulito, non sfilac-
ciato e leggermente inumidito con il solvente.

8.4.6 Controllo della rimozione del liquido penetrante in eccesso


Durante la rimozione del liquido penetrante in eccesso, deve essere controllata visivamen-
te la superficie in esame affinché non vi siano residui di liquido penetrante. Per i liquidi pe-
netranti fluorescenti, tale ispezione va effettuata sotto una sorgente UV-A. La densità mini-
ma di flusso radiante UV-A sulla superficie di prova non deve essere inferiore a 3 W/m2
(300 µW/cm2).
In presenza di un eccessiva fluorescenza di fondo sulle parti, dopo la rimozione del liqui-
do penetrante in eccesso, solo una persona adeguatamente qualificata può decidere su
future azioni da intraprendere.

8.4.7 Asciugatura
Per facilitare una rapida asciugatura dell'acqua in eccesso, devono essere rimosse dalla
parte tutte le goccioline e piccole concentrazioni d'acqua.

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Ad eccezione del caso in cui si utilizzi uno sviluppatore a base acqua, la superficie in esa-
me deve essere asciugata il più velocemente possibile dopo la rimozione del liquido pe-
netrante in eccesso, adottando uno dei seguenti metodi:
a) strofinatura con un panno pulito, asciutto e non sfilacciato;
b) evaporazione a temperatura ambiente dopo immersione rapida in acqua calda;
c) evaporazione ad elevata temperatura;
d) circolazione forzata d'aria;
e) una combinazione dei metodi elencati da a) a d).
Se si usa aria compressa, si deve prestare particolare attenzione per accertare che non
sia presente acqua o olio e che la pressione d'urto sulla superficie in esame sia mantenu-
ta la più bassa possibile.
Il metodo di asciugatura della parte da esaminare deve essere tale da garantire che il li-
quido penetrante che si trova nelle discontinuità non asciughi.
Durante l’asciugatura, la temperatura della superficie non deve superare i 50 °C a meno
che non sia stato approvato altrimenti.

8.5 Applicazione del rivelatore

8.5.1 Generalità
Il rivelatore deve essere mantenuto in condizioni omogenee durante tutto il suo impiego e
deve essere applicato in modo uniforme sulla superficie in esame.
L'applicazione del rivelatore deve essere eseguita appena possibile dopo la rimozione
dell'eccesso di liquido penetrante.

8.5.2 Rivelatore secco a polvere


Può essere usata la polvere secca solo con liquidi penetranti fluorescenti. Il rivelatore de-
ve essere applicato in modo uniforme sulla superficie d'esame mediante una delle se-
guenti tecniche: nebulizzazione elettrostatica, pistola flocculatrice, letto fluidizzato o ca-
mera a polvere.
La superficie d'esame deve essere ricoperta con uno strato sottile: non sono ammesse
agglomerazioni locali.

8.5.3 Rivelatore a sospensione acquosa


Si deve applicare uno strato sottile ed uniforme di rivelatore mediante immersione in una
sospensione che viene costantemente agitata o mediante nebulizzazione con un'adegua-
ta attrezzatura in conformità con la procedura concordata. Il tempo e la temperatura d'im-
mersione nel rivelatore devono essere valutati dall'utilizzatore mediante prove preliminari
secondo le istruzioni del fabbricante. Il tempo d'immersione deve essere il più breve pos-
sibile per garantire risultati ottimali.
La parte deve essere asciugata mediante evaporazione e/o con l'impiego di un forno a cir-
colazione d'aria forzata.

8.5.4 Rivelatore a base solvente


Si deve applicare il rivelatore nebulizzandolo in modo uniforme. Lo spruzzo deve essere
tale da permettere allo sviluppatore di arrivare leggermente umido sulla superficie, for-
mando uno strato sottile ed uniforme.

8.5.5 Rivelatore solubile in acqua


Si deve applicare il rivelatore formando uno strato sottile ed uniforme mediante immersio-
ne o nebulizzazione con un'adeguata attrezzatura secondo la procedura concordata. Il
tempo e la temperatura d'immersione per il rivelatore devono essere valutati dall'utilizza-
tore mediante prove preliminari secondo le istruzioni del fabbricante. Il tempo d'immersio-
ne deve essere il più breve possibile per garantire risultati ottimali.
La parte deve essere asciugata mediante evaporazione e/o con l'impiego di un forno a cir-
colazione d'aria forzata.

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8.5.6 Rivelatore ad acqua o solvente per applicazioni speciali (per esempio rivelatore a esfoliazione)
Quando deve essere registrata un'indicazione dell'esame con liquidi penetranti deve es-
sere adottata la seguente procedura:
- Asportare lo sviluppatore mediante strofinatura con un panno pulito, asciutto e non
sfilacciato.
- Applicare lo stesso liquido penetrante nel modo più appropriato, e seguire poi la stes-
sa procedura adottata all'inizio fino all'applicazione del rivelatore.
- Dopo la rimozione del liquido penetrante in eccesso e l'asciugatura della parte, appli-
care il rivelatore a esfoliazione come raccomandato dal fabbricante.
- Trascorso il tempo di rivelazione raccomandato, rimuovere mediante esfoliazione la
pellicola formata dal rivelatore. La(e) indicazione(i) comparirà(compariranno) sulla su-
perficie della pellicola che si trovava a contatto diretto con la parte esaminata.

8.5.7 Tempo di rivelazione


Il tempo di contatto con il rivelatore deve essere compreso tra i 10 min ed i 30 min; tempi
più lunghi possono essere concordati tra le parti contraenti.
Il tempo di sviluppo inizia
- immediatamente dopo l'applicazione, se si usa un rivelatore a secco;
- immediatamente dopo l'asciugatura, se si usa un rivelatore umido.

8.6 Ispezione

8.6.1 Generalità
Di solito si consiglia di eseguire il primo controllo subito dopo l'applicazione del rivelatore
o non appena lo stesso si sia asciugato. Ciò facilita una migliore interpretazione delle in-
dicazioni.
Trascorso il tempo di rivelazione, si deve effettuare l'ispezione finale.
Si possono utilizzare supporti per l'esame visivo, quale strumenti d'ingrandimento o oc-
chiali a contrasto.
Nota Il diametro, la larghezza o l'intensità dell'indicazione forniscono solo informazioni limitate.

8.6.2 Condizioni di ispezione

8.6.2.1 Liquidi penetranti fluorescenti


Non si devono portare occhiali fotocromatici.
Deve essere lasciato un tempo sufficiente affinché gli occhi dell'operatore si adattino
all'oscurità della cabina di controllo, solitamente 5 min.
I raggi UV non devono essere diretti verso gli occhi dell'operatore. Tutte le superfici che
possono essere viste dall'operatore, non devono emettere fluorescenza.
Nessun pezzo di carta o di panno che alla luce UV emetta fluorescenza deve trovarsi nel
campo visivo dell'operatore.
Si può provvedere ad un'illuminazione di fondo UV-A, se necessario, per permettere
all'operatore di muoversi liberamente in cabina.
La superficie in esame deve essere esaminata sotto una sorgente di radiazione UV-A, in
conformità con il prEN 1956. La densità di flusso radiante sulla superficie da esaminare
non deve essere minore di 10 W/m2 (1 000 µW/cm2).
Quanto sopra si riferisce ad esami effettuati in camere oscure dove la luce visibile è limi-
tata ad un massimo di 20 lx.

8.6.2.2 Liquidi penetranti a contrasto di colore


La superficie di prova deve essere esaminata con la luce del giorno o sotto luce bianca ar-
tificiale con una luminescenza non inferiore ai 500 lx sulla superficie della parte da esami-
nare. Le condizioni di visibilità devono essere tali da evitare abbagli e riflessi.

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8.7 Registrazione
Si può adottare uno dei seguenti metodi per effettuare la registrazione:
a) descrizione scritta;
b) schizzo;
c) nastro adesivo;
d) rivelatore ad esfoliazione;
e) fotografia;
f) fotocopia;
g) video.

8.8 Pulizia finale e protezione

8.8.1 Pulizia finale


Dopo l'ispezione finale è necessario eseguire la pulizia della parte in quei casi dove i pro-
dotti utilizzati per l'esame con liquidi penetranti potrebbero interferire con le successive
esigenze di esercizio o servizio.

8.8.2 Protezione
Se necessario, bisogna applicare un'adeguata protezione anti-corrosione.

8.9 Riesame
Se si rende necessario ripetere la prova, in quanto non è possibile una chiara valutazione
delle indicazioni, si deve ripetere l'intera procedura di prova, iniziando dalla pulitura preli-
minare.
Se necessario, per tale procedura si devono scegliere condizioni di prova più favorevoli.
Non è consentito l'impiego di un diverso tipo di liquido penetrante o di un liquido penetran-
te dello stesso tipo ma prodotto da un fornitore diverso, a meno che non sia stata eseguita
un'accurata pulizia a fondo per rimuovere i residui di liquido penetrante rimasti nelle di-
scontinuità.

9 RESOCONTO DI PROVA
Il resoconto di prova deve comprendere le seguenti informazioni con riferimento alla pre-
sente norma:
a) informazioni sulla parte esaminata
- designazione,
- dimensioni,
- materiale,
- condizioni della superficie,
- fase di produzione;
b) scopo della prova;
c) designazione del sistema di liquidi penetranti adottato, come specificato in 6.4, indi-
cando il nome del fabbricante e la denominazione del prodotto, compreso il numero di
lotto;
d) istruzioni per la prova;
e) deroghe alle istruzioni di prova;
f) risultati della prova (descrizione delle discontinuità rilevate);
g) luogo in cui è stata eseguita la prova, data e nome dell'operatore;
h) nome, certificazione e firma del responsabile dell'esame.

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L'appendice B mostra l'esempio di un modulo che può essere utilizzato per il resoconto di
prova. Deve comprendere tutti i dettagli relativi al metodo e che sono importanti per la va-
lutazione dei risultati di prova, nonché tutte le ulteriori informazioni relative alle parti da
esaminare; tuttavia quest'ultima parte di modulo può essere adeguatamente modificata a
seconda del tipo di parte da esaminare. Se viene utilizzato un altro modulo, lo stesso de-
ve contenere tutte le informazioni dettagliate dal punto a) al punto h).
Il resoconto di prova può essere omesso, purché venga presentata una procedura di pro-
va che soddisfi i requisiti di 8.1 e che contenga le informazioni di cui in 9 dal punto a) al
punto d) e purché le informazioni dal punto e) al punto h) siano documentate in modo ade-
guato.

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APPENDICE A PRINCIPI BASE DELL’ESAME CON LIQUIDI PENETRANTI


(normativa)

Preparazione e pulizia preliminare

Asciugatura

Applicare il liquido penetrante Applicare il liquido penetrante Applicare il liquido penetrante


lavabile con acqua e lasciar emulsionabile e lasciar rimovibile con solvente e lasciar
trascorrere il tempo di penetrazione trascorrere il tempo di penetrazione trascorrere il tempo di penetrazione

Applicare l’agente di
rimozione a solvente
Acqua e Lavaggio
solvente con acqua

Risciacquare con Applicare l’emulsionante


lipofilo e lasciar trascorrere
nebulizzazione d’acqua
il tempo di emulsione

Applicare l’emulsionante Pulire strofinando


idrofilo e lasciar
trascorrere il tempo di
emulsione Lasciar asciugare

Lavaggio con acqua Lavaggio con acqua

Controllo rimozione liquido penetrante in eccesso

Asciugare

Applicare il rivelatore solubile in Applicare il rivelatore


Asciugare
acqua o sospendibile in acqua liquido non acquoso

Applicare il rivelatore
Asciugare Lasciar asciugare
secco a polvere

Tempo di rivelazione

Ispezione

Pulizia

Proteggere se richiesto

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APPENDICE B ESEMPIO DI RESOCONTO DI PROVA


(informativa)

Resoconto di prova

Nome società:..................................................................... N° di riferimento:..................................................................


Reparti: ............................................................................... N° riferimento secondario:...................................................
Esame con liquidi penetranti
Rapporto di prova N°: Foglio ......... di ......... fogli
Progetto: ..................................................................... Parti: ....................................................................................
Commissionato da:............................................................. N° fabbricazione: .................................................................
N° ordine commissione....................................................... Disegno N°: .........................................................................
Parti da esaminare: ............................................................ Ulteriori dettagli, per esempio:.............................................
N° schema saldature: ..........................................................
Dimensioni:......................................................................... N° piano controllo prova: .....................................................
N° saldatura: .......................................................................
Materiale:............................................................................ N° foglio:..............................................................................
N° unità: ..............................................................................
N° parte: ..............................................................................
N° fusione:...........................................................................
N° modello:..........................................................................
Condizioni della superficie:.................................................................................................................................................
Condizioni di trattamento termico: ......................................................................................................................................
Trattamento preliminare:.....................................................................................................................................................
Istruzioni per l'esame.......................................................... (specifica, direzione prova, condizioni consegna)
Motivo dell'esame ...............................................................................................................................................................
Liquidi penetranti
Designazione sistema: ....................................................... (ulteriori dettagli come, per esempio, esente da elementi
corrosivi secondo prEN 571-2)
Fabbricante:........................................................................................................................................................................
Designazione prodotto
Liquido penetrante: ...................................................... Lotto N°: ..............................................................................
Agente rimozione liquido penetrante:........................... Lotto N°: ..............................................................................
Rivelatore: .................................................................... Lotto N°: ..............................................................................
Procedura
Temperatura di esame:....................................................... Rimozione eccesso liquido penetrante (ulteriori dettagli,
come agenti anti-corrosivi): .................................................
Pulitura preliminare:............................................................ Tempo emulsificazione: .......................................................
Asciugatura: ................................................................ Asciugatura: ........................................................................
Tempo di penetrazione: ...................................................... Tempo di rivelazione:...........................................................
Pulizia finale: .......................................................................
Deroghe alle istruzioni di prova: .........................................................................................................................................
Deroghe alla EN 571-1: ......................................................................................................................................................
Risultati dell'esame:............................................................ (per esempio per discontinuità: dettagli posizione, tipi, distri-
............................................................................................ buzioni, dimensioni e numero; schizzo)
Luogo della prova: .............................................................. Data prova.........................Nome operatore .......................
Valutazione (in conformità con istruzioni dell’esame)
accettabile .......................................................................... non accettabile ....................................................................
commenti ............................................................................................................................................................................
Responsabile dell'esame:.......................... Certificazione........................... Data ...........................Firma.........................
oppure
Rappresentante del cliente:.......................................................................... Data ...........................Firma.........................
oppure
Laboratorio di prova:..................................................................................... Data ...........................Firma.........................

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Roma Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
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Strada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. (080) 8770301 - Fax (080) 8770553

Bologna c/o CERMET


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Brescia c/o AQM


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Catania c/o C.F.T. SICILIA


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Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze


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La Spezia c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo


Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. (0187) 728225 - Fax (0187) 777961

Napoli c/o Consorzio Napoli Ricerche


Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. (081) 5537106 - Fax (081) 5537112

Pescara c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIP


Via Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. (085) 61207 - Fax (085) 61487

Torino c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi


Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. (011) 6700511 - Fax (011) 6965456

Treviso c/o Treviso Tecnologia


Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. (0422) 608858 - Fax (0422) 608866

Udine c/o CATAS


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