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Della rete di Fig. 1.1 , in regime stazionario, sono noti tutti i parametri passivi e le
grandezze impresse.
C
C
R3
+
R2
E5
E2
+ E4
R1 L R4
A
B D
+
J6
Tabella 1.1: Tema d’esame del 3 dicembre 2003: stazionario, valori numerici tema A
R1 = 20 Ω R2 = 40 Ω R3 = 50 Ω R4 = 20 Ω
L= 10 mH C= 20 µF E2 = -900 V E4 = 100 V
E5 = 800 V J6 = 25 A
1.1.1 Soluzione
La soluzione viene calcolata con il metodo dei potenziali nodali, per i quali si assume
VA = 0. Ricordando che, ai fini della soluzione della rete, in regime stazionario, il
condensatore è assimilabile ad un lato aperto, si può trasformare le due serie del gene-
ratore E2 e del resistore R2 , e del generatore E4 e del resistore R4 in due generatori
affini equivalenti di corrente, rispettivamente aventi:
J2 = E2
R2 = −22, 5 A G2 = 1
R2 = 1/40 S
J4 = E4
R4 =5A G4 = 1
R4 = 1/20 S
1.1. TEMA D’ESAME DEL 3 DICEMBRE 2003 (M. GUARNIERI) 3
Tenendo conto che, ai fini della soluzione della rete, in regime stazionario, un induttore
è assimilabile ad un cortocircuito, la rete presenta nel lato CD un bipolo controllato in
corrente. Per potere applicare il matodo dei potenziali nodali si assume allora, quale
incognita ausiliaria, la corrente IE5 erogata dal generatore di tensione E5 . Si può
quindi scrivere il seguente sistema, in cui si è già assunto VA =0:
J6 + J2 = VB (G1 + G2 ) − VC G2
IE5 − J2 = −VB G2 + VC (G2 + G3 ) − VD G3
−J4 − J6 = −VC G3 + VD (G3 + G4 )
VC − VA = E5
UC = E2 + (VC − VB ) = −400 V