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GIUDICE DI PACE DI PERUGIA - ORDINANZA 11 DICEMBRE 2009, N. 225

Con ricorso presentato in data 15 settembre 2008 il ricorrente con il patrocinio dell'avv. A ha
proposto opposizione avverso ordinanza prefettizia prot. n. M-IT PR-PGUTG 0027649 20080628
con al quale veniva ingiunto al sig. X in qualità di traente, ed a ABC S.r.l., in qualità di obbligato in
solido, di pagare la somma di € x.xxx,00 di cui € x.xxx,00 a titolo di sanzione amministrativa
pecuniaria e € xx,00 per spese di notifica e procedimento, oltre alla sanzione accessoria
amministrativa, comminata al F. in qualità di traente, del divieto di emettere assegni per la durata di
anni 3.
Nel corso del giudizio dinanzi al Giudice adito il procuratore del ricorrente sollevava, in via
incidentale e preliminare, questione di legittimità costituzionale a) dell'art. 8-bis della legge n.
386/1990 nella parte in cui non prevede che il procedimento amministrativo nei confronti del
traente debba essere preceduto dalla convocazione al medesimo traente del preavviso di revoca di
cui all'art. 9-bis, quale strumento volto a mettere quest'ultimo in condizioni di effettuare il
pagamento tardivo di cui all'art. 8; b) dell'art. 9-bis della legge n. 386/1990 nella parte in cui non
prevede che nei casi di emissione di assegni da parte di una persona fisica per conto della persona
giuridica, che sia venuta a cessare dalle sue funzioni di legale rappresentante nel periodo
intercorrente tra l'emissione dell'assegno e la scadenza per il pagamento tardivo di cui all'art. 8, il
preavviso di revoca venga comunicato dal trattario anche alla persona fisica che ha emesso
l'assegno e che ne risulta firmatario.
Il giudizio ha ad oggetto l'accertamento della illegittimità di un'ordinanza prefettizia che è stata
emessa - in applicazione della disciplina sanzionatoria in materia di assegni (legge n. 386/1990) e
sul presupposto che si tratti di «traente» - nei confronti di un amministratore unico di una società,
alla quale gli assegni risultati (al momento della loro presentazione) impagati per difetto di
provvista, sono riferiti. Con la medesima ordinanza si ingiunge in via principale all'amministratore
ed in via solidale alla società, il pagamento della sanzione pecuniaria, mentre si applicava al solo
amministratore unico la sanzione accessoria dell'interdizione all'emissione di assegni per un periodo
di anni tre. ……..

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DICEMBRE-20092c-N-225.aspx

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