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leone corradi dell’acqua meccanica delle strutture la valutazione della capacita portante McGraw-Hill Libri Italia sri et oie tp ‘Sagano » Sydney » Tokyo « Treo 13 Tl calcolo a rottura 13.1 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE 13.1 IL COMPORTAMENTO IDEALMENTE PLASTICO La resistenza di qualunque materiale ¢ inevitabilmente timitata, in quanto existe un livello di sforz0 che comunque non pud essere superato, Ne consegue che pure limitata la capacité portante &vea struttura, vale a de Venti dei carichi che essa &in grado di reggere. La valutazione della capaci’ portante & un problema di importanza eviden- te, che non pud essere affrontato in ambit elastico-ineate perché nessun materiale si rmantiene tale fino all'esaurimento delle sue risorse. Sono peraltro disponibili modell costitutivi in grado di rappresentare aspett anelastci del comportamento ed & quinti in Tinea di principio possibile seguire Vevoluzione della struttua fino al raggiungimento di una simuazione di crisi. Tale procedimento & perd solo parzialmente attendibile, in quanto la soluzione spesso dipende non solo dal valore finale dl carico ma anche dalla storia seguita per raggfungerlo. 11 risultato & quindi a rigore valido limitatamente alla particolare storia ipotizzata nei calcolo Esistono tuttavia materiali che presentano una notevole dura. Anche se il livello di sforzo non pud superare una determinata soglia, ei possono deformarsi in misura cospicta prima di giungere a rottura. In tal caso la ersi della siruttusa.aon é di regola associata al cedimento di aleuni clementi per rottura del materiale di cui sono cost, ta di assicurare 'equlibrio senza ecvedere il livello di sforzo le. Tale modalita di crisi € nota come collasso plastic e il earico sotto cui si fica come carico di collass0. Sotto ipotesi del tutto ragionevoli in molte situazioni reali it valore del carico ai collasso risultaindipendente dala storia di carico. Questa notevolecircostanza rende possible a sua valutazione dietta, che costituisce Paggetto el calcolo a rottura(o analis iimite), uno dei pi significativicapitoll della meccanica delle strutture. Le ipotesi necessarie sono semplicemente quelle di piccoli spostamenti, che deve ‘essere appicabile nella sua inserezza, edi plasticta ideale (o perfetta). Questa idcalizza- zione del comportamento, che svolge un ruolo preminente in questo capitolo, viene ora csaminata in detaglio. Le principal caratcrstiche del comportamento di un materiale duttile possoso esse~ revisualizzate da una curva uniassiale, come quella di trazione illusrata in Figura 13. c relativa a un aceiaia di earpenteriacorrente (i valori numerci si ifeiscono ad acciai Fe E 235.355), Per deformazioni an eccessive (valori di e superior al 10-18M fanno che la curva dipenda dalle misure di sforzo € deformazione usate, in figura quelle rominali il comportamento @ in buona misura simmetrico a tszione e compressione. 10 capitolo 13 a 09=235-355MPa = gE 20.1 02% 9p =360-S10MPa 52% f= 20-40% Figuea 13. I suoi aspett salient si riassumono come segue. Esiste una fase elastica ben marcata, incuié applicable il legame lineare o = Ee. Essa € relativa all'intervallo ~¢y <¢-< co, dove ep? di regola lo 0.1-0.2%8; il corrispondente sfor20 09 = Eto identifica il limite di snervariento. Tale fase &seguita da un pianerottolo pressoché orizzontale, dove il materiale Muisce a sforzo costante o= 9, fino a deforma- Zioni almeno di un ordine di grandezza superior a 9. Sirscontra poi un recupero di rigidezza (inerudimento), governato da un modulo tangente E, variable con la defor- mazione ma sempre sensibilmente minore de! modulo elastico inziale B. Ciononostan- te, questa fase comportasignificativi increment di sforzo rispetto al valore di snerva- mento, in quanto il provino giunge a rottura per deformazioni molto elevate. Allo scarico, la deformazione recuperata &citea pari a o/E; la pare restante (cy in figura) rappresenta un contributo permanente, o piastco. In caso di “ticarieo", il materiale risponde in modo quasi elastco fino al raggiungimento dela curva relativa al materiale vergine, che viene poi ripercorsa fino a rottra, Non tutti valoi riportati sul grafico sono egualmente attendiil: sei dati sperimentalirelativi al modulo elasticoiniziale E al limite di snervamento a risultano, per un determinato tipo di acciaio, abbastanza poco dispersi, non altrettanto si pud dire della lunghezza del pianerottolo orizzontale fe della successiva curva che descrive la fase di incrudimento E comunque assicurata tuna notevole dutta, nel senso che la deformazione a rottura@tipicamente circa cento volte quella al limite elastco. Le deformazioni permaneati sono dovuts a un riassetto irreversbile del reticolo crstallino det materiale. Ai fini applicativi della meccanica delle strutture, la natura Policristallina del mezzo pud peraltro essere ignorata, assimilando il materiale @ un Continuo ¢ incorporando nel legame costituivo la fenomenologia macroscopica del ‘comportamento. I! modello elasto-plasico ideale ne recepisce gli aspetl essenziali;ess0 ® basato sulle ipotesi seguenti MW eaeolo a rotra 11 1. Bsiste un dominio elastico di ampiezza costante, indipendente dalla storia di defor- mazione, definito dalle diseguaglianze oy <0< 00 «ay Hi vatore oe di regolaidentificato con il limite di snervamento del materiale, rappre Senta anche la sua resistenza ultima; si suppone cio® che il materiale sia ineapace si sopportatesforz [a] > ay 2. Il materiale presenta duttlitdilimitata. Si ipotizza ciod che esso sia in grado di subire deformazioni di qualsasi entta per |a| =o purché nel verso di plasticizza- 3, Heomportamento @ ireversibile. In fase di scarico la risposta &comungue governata dal modulo elastico iniziale E modelto illustrat in Figura 13.2, €una drasticaidealizzazione del comportamento cffetivo, in quanto ignora la fase di incrudimento (pur se visi riscontrano inerementi di sforzo non marginali)€ non pone alcun limite allentica della deformazione. Esso & tuttavia basato su dati atendibilie recepisce 'aspetto essenziale del comportamento duttile, segnatamente la capacita di deformarsi senza rottura in misura notevolissima, anche se a rigore non illimitata, una volta raggiunto un certo livello di sforzo, Ai fini del calcolo a rotcura sono peraltro suficiens informazioni ancora pi ridotte. La doppia diseguaglianza (13.1) definisce solo un intervallo ammissibile per lo sfor20 ‘enon & necessario che al suo intern il comportamento sia effettivamente elastico-linea- re. Non solo il valore di si rivelera ininfluente, ma talirsulteranno anche eventual deviazioni dalla linearita nel comportamento per lal< ay. [ comportamenti in Figura 134, che tutti hanno in comune il valore di ap, sono cio’ equivalenti. E invece essenziale che la dutta sia illimitata e che il comportamento sia irreversible; cid significa che per |a| = a sono possibili deformazioni plastche di entitaarbitraria, ma solo nel verso concorde con quello di plasticizzazione, In effet il eatico di collasso pud essere calcolato idealizzando il comportamento con illegame rigido-Idealmente plastica ai Figura 13.30, a volte assumto come base per la tattazione [1] Capitolo 13 Figura 13.3 Ingenerale, il dominio ammissibile per gl sforzi& definito da una o pid diseguaglian- ze del tipo PA0))E0, = Ny any 413.2) ‘che sosttuiscono la (13.1). immediato constatarelequivalenza ra questa espressione €elacondizione di plastcit di un materiale idealmenteelasto-plastico, come definita nel Capitolo3. Peraltro, non é ora necessatio che all'interno del dominio il comportamento sia elastico-lineare; il dominio elastico istantaneo pud evolvere, modificandosi con Ia storia di deformazione, purché tutti suoi punti rispettino sempre le (13.2) ‘Come fatto neo stabilie il eam incrementale associato, si assume che il dominio (13.2) sia convesso, Se il punto rappresentativo dello stato di sforzo si trova sul limite 4el dominio, sono possibili increment di deformazione plastica in accordo con la legge i normalita (2.90). Precisamente (13.30) . K=O. arinen (3.35) Lialternativa (13.36) eflete la natura irreversible del comportamento, 13.12 IL COLLASSO PLASTICO Gii esempi di calcolo sviluppati nel Capitolo 6 permettono di constatare come nel «aso di plastcita ideale il carico sopportabile dalle strutture sia effettivamente delimita- to superiormente. La pressione interna applicabilea un ciindro assialsimmettic piano nelle deformazioni non pud infatti eccedere il valore (6.73), cosi come il momento toreente su di una sezione non pud superare un limite dipendente dalla forma della sezione stessae valutabile, ad esempio, con l'ausiio dell'analogia del cumulo di sabbia, “4 Mealeolo a rottura_13 In entrambi gli esempi, il collasso corrisponde a completa pasticizzazione, vale a dire al raggiungimento del limite di sforzo in tutti i punti della sruttura, situazione che rende evidente come il carico non possa essere ulterormente inerementato. Pud perd accadere (e solitamente accade) che parte della struttura si trovi ancora in campo clastico, ma in essa il livelo di sforzo non possa aumentare senza violare equilib. ESEMPIO 12.1 Si consider la strutturaretlcolare in Figura 12.4. Tre aste di ugual ‘Sezione ¢ costituite 6a materiale idealmente elasto-plastico (modulo elastic F, limite dl snervamento Uniassiale w, Figura 13.2) sostengoro un blocco rigide cul é appiicato Iearieo P. Cl si propone ol stusiare I'evoluzione della struttura fino al collasso. Indieando con Nj, = 1,2,3 le azion!assiall nelle aste positive se di razione), Nigro impone ‘equ MAND ENS=P Net 2Ns=0 34 D’altra parts a preseriza del blocco rigido instaura tra gl allungament delle aste ta tolazione dl congruenza B12 +8520 39) Fintanto che le aste si mantengono in campo elastico, tra allungamenti@ azioniassiall sussistono I lege nt ane ane Bae Dee ea ie Dal momento che fo sfor0 non pud eccoder I limite oy, dev inte rsultare ~ Aap Ni Mea F 06 (3.16) roto come momento limite, Esso pud essere interpretato come il “carico di collasso” della sezione inflessa. Tl momento limite non viene mai arigore raggiunto, ma solo avicinato asintotica mente per x~* 2», situazione che peraltro comporta, come la (13.15d) evidenzia, anche ‘mur. Tutavia valori di M molto prossimi a Me cortispondono a deformazioni del tlto accettabi: in materali reali, come si evince, oltre che dal grafico, dai valori ‘numetici in Tabetia 13.1: pet ax = 10¢9 (deformazione ampiamente tollerabile in un terial metallic) 'a (13.14) prevede infatt un momento inferiore solo dello 0.38% al valore limite. Per deformazioni ancora pit elevate si pud inolie fare affidamento sul Figura 8.7 20_Capitolo 13 Tabla 3.1 4 or or 963 87 sor siz | 10 tass grr a7 c0 contributo dell'incrudimento, trascurato dal modello ma presente nel comportamento effetivo. La (13.16) definisce quindi una misura attendibile della capacita flessionale divuna sezione rettangolare. Nel Paragrato 7.5.2, la (13.14) @ stata utlizzata come legame costitutivo per studiare la risposta della trave in Figura 13.84 sotto carico crescente fino a collasto. Di tale risposta si discutono ora alcuni aspeitiqualitativ, che non richiedono di riconsiderare 1 dettagli det ealcolo. Latravee isostatica. Indipendentemente dal legame costitutivo, il suo diagramma dei ‘momenti @ quindi quello lustrato in Figura 13.80, ene presenta il valore massime ‘Mraz = PU/4 in mezzaria. Le curvature a esso associate sono desurnbili dalla (13.14) Si possono distinguere le due fasi seguenti. 4M, _ 8Mo kL P< Me «In tal caso é Myus .96M, (Tabela 13.1), valore che si riscontra soto in Drossimita del collasso e comunque solo in una piccole porzione di trave attorno alla ‘mezzaria Ai fini della rappresentazione del suo comportamento globale, appare quindi lecito supporre la trave ovungue elasticatranne che, nella situazione limite Mar = Mo, in un piccolo tratto di amplezza 28 attorno alla mezzaria Figura 13.9). La quantita oo [ta aan ‘ud essere interpretata come una rotazione relativa tra due tratt i trave che si manten: ono elastic: per M= Mo, il mutuo incastro tra i due trati viene sostituito da una cerniera. Questa asservazione& alla base dell'idelizeazione del comportamento flessio- nale nota come cerniera plastica. in luogo del diagramma di Figura 13.7, si ricorre a guelloilustrato in Figura 13.10: esso prevede M-= Ely pet |Mt| = Mg, mentce per [at| = yi legame momento-curvatura viene sostituito da un legame momento-rota- Rispetto a una cerniera strutturale, la cerniera plastica presenta due differenze Innanzi tutto, pur consentendo rotazioni relative tra i due trati che congiunge, essa trasmette un momento flettente costante, pari a Mg; essa é inoltre una cetniera unidiezionale, che pub ruotare solo nel verso di plastcizzazione, vale a dire compati- bilmente con il segno de! momento fletente. Il confronto con la Figura 13.30 mostra che il diagramma di Figura 13.10b rappresenta un comportamento rigido-idealmente plastco, di cui incorpora liereversibilita 1 modello a cerniera plastica descrive il comportamento fessionale della sezione in termini dela sola rigiita elastica £7 (Figura 13.102) e del suo momento limite Me (Figura 13.105), senza che sia necessario definire la curva momento-curvatura. Questa zon é solamente una semplificazione, ma permette anche di caraterizzae il eomporta ‘mento per mezzo delle sole quantita veramente attendibili. Proprio con riferimento alla sezione rettangolare, si visto infati nel Capitolo 7 che la curva momento-curvatura 2_Capitolo 13, “ » Figura 13.10 2 influenzata dalle condizioni inziali e dalla storia di cari, ad esempio da tensioni residue conseguenti allo scarico da una stuazione plastica. I momento limit si mantie- 132.12 Calcoto del momento limite di sezionislmmetriche 1 procedimento seguito per sezion rettangolari pud essere ripetuto per ogni sezione simmetria ¢ inflessa nel suo piano di simmetria. L'espressione analtica del legame rmomento-curvatura é formalmente pit involuta, ma si calcola in modo concettualmen- te identico, Peraltto, il modello a cerniera plastica richiede solo il valore del momento limite e questo pud essere calcolato in modo molto semplice [Nella situazione limit, il nucleo elastco della sezione si ridotto sino a svaniree le fibre sono cute snervamento, a trazione o compressione. Per una sezione rettangola- re, tale stato tensionale illustrato in Figura 13.11; esso ha risltante nulla ma equivale alla coppia Mo, che pud a questo punto essere calcolata per equilibrio. Risulta hh ow Ma~ oo tx = OE vez in accordo con la (13.16). In modo analoge si procede con iferimento ad altre sezioni. Se questepresentano un solo asse di simmetsia, durante levoluzione elasto-plastica Iasse neutro, che separa le fibre texe da quelle compress, tasla parallelamente ase stesso. 1a sua posizione finale e comungue fissata dalla condizione che, in assenza di azione assale, le tension abbia- zo risultante nulla. Il calcolo illusteato dagli esempi che seguono. ESEMPIO 132 La sezione a fin Figura 13.122 @ doppiamente simmetrica 6 Vasse neutroé pertanto ancora baricentrica nella situazione limite Il elativo stato tensiona: te illystrato in Figura 13.120, equivale alla coppia soe nmr ub( ft «afetr-neo( vees)] oa che rappresenta il momento limite dela sezione. HW caeolo a rouura_23 a , 8 2 a ® a 2 > i 2 | Figura 13.11 A 4 | n e |? | 2 4 bot Yy a Pigura 13.12 ESEMPIO 13.9 La sozione a Tin Figura 13.13a ¢ intlossa nel suo piano ai simmetria, ‘come sin gui sempre ipotizato, lI materiale € simmetrico, nella situazione limite ‘asso noua si colloca nella posizione indicata in figura, tale per cul git sforzi a trazione © compressione insistono su area uguall, dando Iuogo a rigultante nulla. Cequilibrio consente il calcolo del momento limite (Figura 18.130). Risulta 8 (3.19) My = 02a? x 28 momento Mal limit elastco corrisponde ala stuazione in cu la tension di snervamento ce viene rageiunta nella fibra pid sollectata, Sit vislo che est €convenientemente expres ella forma fase neo . { ¥ — o > Fer 3.13 My Was (13200 {dove W (dimensionalmente una lunghezza al cubo) él modula diresistenza lastico,definito nel Paragrafo 7.4. In modo tnalogo, x puo porre Me= Zoe (03.200) dove si indicato con Zlaproprietagcometrica della sezione nota come modulo plastic. Per la seioneeetangolae le due considerate negli esempi precedent suo valoce¢immedia. ‘amente deduce dalle erpressioni dei ispeti moment lite Il rapportoadimensionale fas tz] pa 13.2 e- «3.2 £& noto come fettre di forma, Pet ta sezione rettangolae ruta J= 1.3 il che indiea come Ja dutta contenta di sopportare un momento del 30% superire al valote al limite elastic, Per la sexione a nel Esempio 13.2, i modulo plastic si evince dala (13.1) e vale zaman +o( med) ea atone? (er mest) @ Se i spessoridetanima e delle Nange sono piceol,& ecto trascurare i termini i ordine superire al primo in Be / Le (e divengonoallora zemi(ie tt) want ® + mt dalla (13.21) ottene I caeola rota 25 © 6 mt “Tale valore risulta compreso nelintevallo | € ponendo NaN Mo= 1 Blan (13.240, 6) a - (83 (2% 12.2 den mg Oc in dl ts ne aco wc ott (fas 389 » nb a » ° Hcaleolo a rottura_27 Mw 1 | Me cua ae \ lente wu N Dominio elastco 1 Figura 13.18, [Nella (13.254) il termine in parentesi quadra é interpretable come il coeffciemte che misura la riduzione della resistenza flessionale dovuta alla presenza di un'azione assiale (Mp, come definito dalla (13.246), € infatt il momento limite della sezione rettangola- re), Siosservi che la curva limite presenta tangente orizzontale per W’= 0: valori di N/Np non troppo elevati causano quindi riduzioni modeste (ad esempio, per N'=.2Ny si ottiene Mf = 96M). Questa varatteristcarisulta comune a tute le sezioni doppiamente simmetriche, anche se le espressioni delle curve limite sono diverse dalle (13.25). Per ‘sczioni con un solo asse di simmetria fa curva limite presenta invece una dipendenza dal segno di N qualitativamente araloga a quella riscontrata nel Paragrafo 7.4 con riferi- mento al limite del dominio elastco. Due andamenti tipici sono illustrati in Figura 16. ‘Lrosservazione & importante in quanto le membrature dei teal sono di regola soggette ‘ad szioni assili modeste in rapporto @ No. In sezioni a doppia simmetria @ allora legitimo ignorarne I'effetto e assumere una resistenza flessionale sempre pari a Mo, riconducendo la rappresentazione del comportamento della sezione al modelloa cerie a Figura 13.16 2_Capitolo 13, ra plastica. L'ipotesi ¢ a volte adottata anche per sezioni a semplice simmetria, ma appare molto meno giustificata, Esistono ovviameate struture, tipicamente gli archi, Sogectte ad azioni asiali notevoli, che influscono in modo determinante sulla resisten ‘2a della sezione e rendono necessario considerare fa curva limite nella sua interezza Pid complessa € la valutazione degli effetti delle azioni tagliant in termini di ride re di momento limite, che comunque risultano in generale dello stesso ordine di quel id ritenuti teascurabil, sul limite elastico. St pud quindi concludere che in molte circostanze la resistenza ultima della sezione di trav piane ¢ governata dal solo momen- to limite My. La trattazione che segue sardlimitata a questo ambito. Qualora P'ipotesi di cerniera plastica non sia applicable eoccorra considerate intera curva limite, il problema si riconduce a quello generale che vert affrontato successiv mente ale travi piane. In modo concettualmente analogo si trattano travi non solecita- tenel piano, come situazioni di Mlessione deviata che in ambico elasto-plastico includo- no anche 'inflessione in un piano principale d’inersa non di simmetria) o di torsione. {A differenza dei tagli, i momenti torcenti, in profliapeti i bimomenti)influenzano ‘Significativamente la resstenza della sezione. II dominio degli sforzi ammissibli €allora uno spazio pluridimensionale, delimitato non pid da una curva ma da wna superficie Limite 13.22 ANALISI EVOLUTIVA DI TRAVIIDEALMENTE ELASTO-PLASTICHE Seil comportamento della sezione ¢idealizato eo! modello in Figura 13.10, la trae 4i Figura 13.8a si mantiene elastica fino a P= 4M, quando il momento in mezzaria ragelunge il valore limite. Si forma allora una cermiera plastica, llutcata in Figura 13.17a come una cerniera strutturale, che rasmettei momenti limite, indicat in figuea come ulterioricarichi stern. Pec semplicit, si usa spesso ’equivalente rappresentazio- ne in Figura 13.170, dove la cerniera plastica ¢ annerita; la presenza dei momenti limite adesso sottintesa ¢ il loro verso, concorde con quello delle rotazioni consentite, si ‘desume dal simbolo adiacente la cerniera stessa, che identifica le fibre tee, In questo esempio, Py = 4Mo/t él carico di collasso della steuttura in quanto, come sia osservato, per valor pi elevati'equilibriorichiederebbe un momento in mezzaria ‘maggiore di M, incompatibile con il comportamento di Figura 13.106. Il raggiungi- ‘mento della situazione limite & anche evidenziato dalla labilita della struttura in Figura 13.17a, che consente un atto di moto rigido (meceunismo di collassoy; i momenti Me nella cerniera permettono di equilibrare P,, ma non carichi superior, nee ; Fiquea 13.17 H cakolo a rowura 29 Questo compartamento & comune a tutti sstemi di travi isostatic, i cui momenti fetenti sono univocamente determinati dall"equilibrio. I collasso corrisponde alloca al ‘aggiungimento de! momento limite in una sezione, con conseguente formazione diuna cerniera plastica che trasforma la struttura in un meccanismo: una struttura isostatica rnon ha altre rsorse plastiche che quelle delle sezioni delle travi di cu &costitita, Una strutura iperstatca invece, quando il momento Mettenteraggiunge per la prima volta il valore limite in una sezione e si forma una cerniera plastica, pud ancora sostenere incrememti di carico ridistrbuendo i moment. Si attivano suovessivamente ulteiori cerniere plastiche ¢ il collasso si verifica solo quando queste vengono a formare un Le fas dell'evoluzione vengono oraillustrate da alcun esempi. Le travi sono soggette ‘carichi base, amplificati da un moltplicatore di cu si vuole determinare il valore che porta la struttura a collasso. Negliesempi, ai carchi base verranno atribuiti valor di comodo; se perd essi cortispondono a una condizione realistica, il moluplicatore di collasso assume il significato di coefficient di sicurezza della stfuttura nel confronti della crsi, Esso verrd indicato con s. ESEMPIO 13.4. Si analizza la risposta della trave a sezione costante in Figura 13.188 al crescere dell'intensita del carico trasversale, l cul valore base @ assunto pari a a= Malt In campo elastico, i dlagramma del moment 6 quello ilustrato in Figura ‘7.1807 valor di pleco si riscontrano negltincast, dove risuta pe, po Mo Moe = "ap = ag = iB ba) Sempre in campo elastco, to spostamento In mezzaria vale : 1 ptt pe Mot? tae(§) aan Sr ae ee bid ‘potest at cerniera plastica fa trave si mantiene elastica tino al ragaiungimento de! momento limite nella sezione pit sollecitata, nel caso in esame contemporanca: mente nei due incastl Imponendo Mee = ~ Mo, dalla (di) ottone peril moltipicatore af limite elastico ye il valore nae eon) on puPo 7 le ale » Figura 13.18 30_Capitoto 13 cul corrisponde la treccia Mot = Seer (2) [A questo punto le sezioni oF incasto riflutano incrementi di momento. Esse perd consentone rotazian! a momento costante e quindl una ridistribuzione delle azioni Interne. La sityazione relativa 2x > ne @ visualizata in Figura 13.19. lIcarico pub essere Inorementato fino a che non viene ragglunto Il momento tite in un'altra sezione, nella fattlspocte In mezzaria. CIS awiene pet Il valore del moltiplicatore definto’dalla condizione 1) _ Me y= u($) = Me a cul siottiene © (= 10-46) Lincremento dl feccia pud essere calcolato olasticamente, considerando la la rispo- sta della rave doppiamente inc tote € quindl, ricordando te (e)¢ 1a (1) 4 we U moltiplicatore @ stato indiesto con s perché si format dalle te corniere allineate in Figura 12.20, che petmette aa Timite nelle cemiere consentono alla tave di eqallibrare. indetormata i carico spe, ma non carieh ld eleval.s rappresenta pertanto il moltpli: ‘catore di collaeso dalla strutara. | valori che le diverse quantita assumono nella ‘ituazione di collassa inciplente sono contraddistint dallindice ( ea risposta della trave @ sintetizzata dalla spezzata a tratto pieno in Figura 13.21, Aispetto al limite elastico, a capacita portante & aumentata del 33%. L'ineremento ‘dovuto ailiperstatlolta della struttura, che permotte di ridistribuir i moment net \ meccanismo costituito MP9 i My MPO ay He) Po My Mo) * we “) (QUIT) )” Qua ™, Moe Mo z igura 13.19 ealcolo a rottura_ 31 _ MUTT) «= spetto dottequilibrio, possibilita che fa duttita del materiale consente ettettvamente i struttare. Il pianerottolo per y = s indica che, nell'ipotesi di piecoll epostamenti, al meccanismo sono associat, nl dl freccia di entita arbtrarla sotto carlco Co- Stante, La trave postiat 2 ulterior isorse, dovute alle azioni ai membrana che si Instaurano in fase post-collasso, che tutlavia solo per spostamenti non piccoli ‘concorrono a equilibrare | carich trasversali Un’analisi che tenesse conto deltetettivo diagramma momento-curvatura della se zione, porterebbo al risultato qualitativamente rappresentato dalla curva trattegglata in Figura 13.21: il limite elastica si raggiungerebbe per Mec = ~ Ms nel caso dl sezione fettangolare, per» = 8); gli spostamentl anelastclrisullerebbero maggiori,mainmodo significativo solo in prossimita del collasso;ilvalore dis resterebbe inalterato. Benché rastica,Pipotesi di cerniera plastica é quingi adeguata a rappresentare fe caratteritl- che essenziali della risposta della trave. ESEMPIO 13.5 La trave di sezione costante In Figura 13.222 & soggetta a un carico ‘dl valore base Py = Mut. In campo elastico, il diagramma dei momenti & ‘uelio indieata in Figura 13.22b, dove sono riportatl anche | valor carattersticl. In valore assoluto, i momento é massimo nella sezione ol incastro A La fase elastica si ‘esaurisce quind! quando risulta My = ~My I relativo moltiplicatore del carico vale 32_Copicolo 13, 7 A excolo 56 n= Beene oy a E adesso Malte) = —May Melee @ | Nel confront a increment di carico ayaPalaue = 1242), a sezione A si comporta come tuna cerniera, ruotando nel veteo i plasticizzazione. La risposta della struttura si ‘dosume dalla soluzione elastica dello schema illustrato in Figura 18.22c. | momenti flettenti AMz(x) vanno sovrappost a quell presenti per y = us, | cul valorl carateristici ‘ono dati dalle (72). La sezione B, gia pid sollecitata, subisce anche ali increment! mmagoior e questa seconda fase el esaurisce per Ma = Mf, I relativo moltiplicatore del Carlee si caleola dalla condizione Melys) = Malu) + Menta) = Mo erisulta 64 8 a Sh, pene + bu = He = 6.708 wm Natio te sezionl extiche @ adesso 7 hy Ma = a= Eo 2 tos 5 3 $Me = ~.285Mo (02) Mae) = Soto ulterialinerementi aysPs anche la sezione 8 si comporta come una cemiera e latrave si leonduce allo schema lsostalico in Figura 19.220. Tale fase termina quando @anche Me= ~My ¢ la stuttura si trasforma in un meccanismo; la condizione Mekys) = Mele) + Medes) = ~My determina peril moltiplicatore dl collasso Il valore 16 n= Fe + w= met om 8i 1 meceanismo di collasso é riportato in Figura 19.22¢. La risorsa plastica. tura, misurata dal rapporto tra | moltiplicaton (dl collasso)e ye (lim risulta in questo caso 21286 o La ridistribuztone del momenti conseguente alla successiva formazione delle cerniere plastiche @ illustrata in Figura 13.231 relativ valor! di picco sono riassunti in Tabela ‘3, Come gli exempi illustrano, il modello a ceriera plastica riconduce lanalisievolutiva di travi a una sequenza di saluzionielastiche, eiferite astrutare il cui grado di ipersta- ticta viene man mano degradato dall'ativazione delle successive cerniere, fino alla formazione di un mectanismo. A rigore, tal soluzioni dovrebbero includere anche Ia valutazione del regime deformativo, onde assicurare che lerotazioni nelle cerniere sano » a Figura 13.22 anePo S_Capitolo 13 igre 13.23, Tabella 3 Mem -0.399 0.388 compatiili con il verso concesso dalla platicizzazione. Stante la natura irreversibile delle deformazioni plastiche, in caso contrario si verificherebbe infatti uno scarico tlastico: la sezione tornerebbe a comportatsi come un mutuo incastroe il momento ddecrescerebbe (in valore assoluto) dal valore limite prevedentemente raggivnto. Questa ‘eventualit, caratteristica di ogni comportamento elasto-plasico, é perd rara in sistemi i travi soggetti a carichi proporzionalmente crescenti (se analizzati nellipotesi di cerniera plastica), anche se si danno casi in cui si verifica (2). ‘Va comunque ricordato che l'evoluzione elasto-plastca della struttura& influenzata dalle condizioniiniziali e dalla storia dicarico. Negli esempi, si sono consideraticarichi monotonamente crescenti applicati sulla struttura nel suo stato naturale, privo cioé di autotensioni inizial,e le soluzioni trovate sono valide limitatamente a queste ipotesi Le successive fasi dell’evoluzione (spostamenti, limite elastico, sequenza di formazione delle cerniere plastiche)sarebbero diverse in atte situazion. Il carico di collasso & perd wdipendente da questi effeti (anche eventual scarichi di sezioni precedentemente plasticizzate non ne alterano il valore). Esso rappresenta l'informazione essenziale che Sirichiede al calcolo e pud essere otteruto senza considerare Pintera evoluzione della sruttura, come ora si passa a discutere. _Healeolo a rotura_38 13.2.3. IL MECCANISMO DI COLLASSO 1 collasso plastco & associato lla formazione di un numero di cerniere sufficiente 1 trasformare la strutura (o una sua parte) in un meccanismo che, pur permettendo ancora di equilbrare i carichi applicat se quest i mantengono costamt, rende possibile tun ato di moto rigido. Questo é caratterizzato da velocita tasversali f(x) ¢ velocita di rotazione 4, nelle k= 1, ..., K cerniere plastche, positive se nell’atio di moto si allungano le fibre tese da moment! positvi. Con riferimento all’Esempio 13.4 preceden te, Vato di moto é ilustrato in Figura 13.242 e prevede ‘ taxe$ ey «ey dove j.=i(t/2) @ la velocta trasversale della cerniera in mezzara "Nell stuazione di collasso incipiente 'equlibrio ancora sussste. I momentiflettenti ‘Mc(x) a collasso sono quindi legati ai carichi base amplificati da s dall'equazione indefinita di equilibrio per la trave MEG) = spo (326) oltre che da eventuali condizioni di equilibrio al zontorno, Sempre con riferimento all’Bsempio 13.4, ¢ infatti (Figura 13.240) Maes) = Mol 1-48 en i Simmedato constr che ita ate) = 16 & My Mo | A » 36_Capitolo 13 L’equazione di equilibrio (13.26) riferta alla configurazione indeformata della strut- ‘ura, D'altra parte, atte di moto concesse dal meccanismo pud essere riguardato come virtialee riferito alla stessa configurazione. Il principio delle velocita virtual stabilisce allora 5 foviate~ Eamonn ™ doe integra si inene esto atta a srt, Soserv che anche ea dsb zione M,(z) dei momenti a collasso non fosse nota, satebbero comungue tali i valori nelle cerniere plastiche. II legame in Figura 13.10 prevede infati My 5 u>0 (13.27) = Me se bcc 0 MC) = Mux La allora dvene 5 [oviute= Dhar (13.280 acts ouiene Eamon ie Questa relazione consente il calcolo dis una volta noto il meccanismo di collasso, Nel particolare esempio in esame, per le (K)rsulta fw Ricordando che & py = Mo/t, si ottiene s = 16, in accordo con la (/1). ‘Owvie modifiche che includano eventual azioni concentrate conferiscono alle (3.28) validita generale. Non essendo di regola novo il meccanismo di collasso, queste relazioni ‘non sono direttamente utilizzabili peril calcolo dis, ma forniscono comunque informa ioni di grande utilta in vista della sua valutazione direta. E importante osservare ‘quanto segue. s (13.286) ju Latin Mf Pa 1. La sommatoria al secondo membro della (13.284) & certamente postiva. Per la (3.27) @ infatts De= iMac = LeMolere| > 0 03.29) La quantita indicata con D, é nota come potenza dssipata nel'atto di moto relative al meccanismo di colasso. 2. Dal momento che il moltiplicatore del carichicresce da zero, sé pure postive. Dalle (13.28) e (13.29) consegue che il verso dell atto moto relativo al meccanismo di collasso comporta valore positivo per la potenza esterna dei carichi base. Precisa- mente fee wx 132.4 I TEOREMI FONDAMENTALI DEL CALCOLO A ROTTURA. 132.4.1 Definizioni e dimostrazioni ‘Vengono ora introdotte due importanti familie di molplicatori del carico. 1. Si indichino con i moltiplicatori per cui sia possibile trovare momenti flettenti ‘MG in equibvio con i carchi base amplifcai dae ovunquerspetos delimit di resistenca della sexione. Precsamente —Mj (2) = Yo + condizioni al contorno di equilibrio (13,310) = Mobs) < Mg(s) 0 (a ‘A ognuno di tai cinematismi si associ un moltiplicatore § attraverso la condizione 8 [osigde = DMybe =Dy>0 (13.326) dove My &il momento limite nella j-sima cerniera plastics, di segno concorde con il verso di otazione della cerniera stessa. La sommatoria nella (13.32b) & allora costi- tuita da addendi individualmente positive defiisce la porenza dissipata nell'atto di mote. | moltiplicatori 6 sono associati a cinematismi che hanno le stesse caratteristiche (13.30), (13.28) delleffettivo meccanismo di collasso, ma non coincidono necessaria- ‘mente con esso. Ogni insieme di cetniee plastiche che consenta un atto di moto in Aocordo con la (13.320) permette di definite un valore di 8. Tali moltiplicatori sono sett cinematicamente sufficient 1 moltpticatore di collasso s & contemporaneamente staticamente ammissbile ¢ cine maticamente sufficiente: 1 momenti M,(x) a collasso soddisfano infatti entrambe le condizioni (13.31), mente 'efettivo meccanismo di collasso uno dei possibilicinema- tismi (13.32). Si possono ora dimostrare due importantirisultati, not come teoremi fondamentali del caleolo a rottura, 38_Capitolo 13, 1 Teoremastatco 11 moltiplicatore di collasso él massimo dei moltipicator statica- mente ammissib = max{y} 43.33) 1 Teorema cinematico 11 motiplicatore di collasso & il minimo dei moltiplicatori cinematicamente sufficient sin (5) (334) Per dimostrare il primo teorema, si oservi che una soluione staticamente ammisibite (eve, MG) eequiibrata nella configurasione indeformatae ce ato di moto (8), 2) consent dlleffestvo meccanismo di cllasso un particolae ato di moto virtuale apatite da tale configurazione. I! principio delle velocitavirual stabilise llora 4 ftite= Daatedin (389 Sotrtndo gs else dal 13.28 one 6-0 frvtte = Daihen Menon 03.389 secondo membro dela (13.356) & non-negativa pe le (13.27) (13.310). Inf, s@ fue >0 anche My = Mate) > Mole): 8 inveve be < Osh ba Ma = ~ McG) Bln), Lunegrale al primo memo & pare positive per la (13.30). € quinds s-o30 (3.359 i che, tenendo conto che sappartene all'nseme (J), dimostea il teem static. Siassocino ora nal idenits delle veloc virtual le quantita satiche relative alla stuazione i collasso (spe) M2), equlibvate nella contiguranion di ifermesto, alato di moto (Gal), 9) tlaivo al generico cinematismo (13.3). Si otiene + foviuae= send aso Soutraendo questa relazione dalle (13.32) risulta 6-9 futate= Ds te-MOsien (3.34 1 momenti Mc(s) a collaso rispettano ovunque I condizione di conformitd (13.310). B in particalare ~ Mx) < Mx) < My) in tute le J ceriee relative al meccanimo considera to. Cio garantace ch secondo membro della (13.360) & non-negative. L'nterale& primo rmembro & positivo per la (13.322). Risult quindi pusp0 (13.366) i che, icordando che sappartieneallinseme (f}, dimostra il teorema cinemstico MU moltiplicatore di colasso 2 quindi I’clemento separatore tra gli insiemi dei moltiplica- tori staticamente ammissiili e€ cinematicamente sufficient. Il primo & costtuito dat acolo a rotura 39 lori che consertono di soddisfare sia Pequilbrio che fa condizione di conformita, it {secondo da quelli che rendono effettivamente possibile ativazione di un meccanismo, jn quanto nel’atto di moto la potenza dei carichi esterni compensa quella dissipata nelle Cerniete plastiche, II moltiplicatore di collasso ¢ unico; non sono peraltro necessaria- tnente tall il meccanismo di collasso né i momenti M(x) a collasso incipient. Dalle dimostrazioni conseguono alcuni importanti corollar. Innanzi tutto, il molti- plieatore di collasso dipende solo dal valore del momento limite Mp della sezione, che Inverviene, per quanto riguarda il teorema statco, nella condizione di conformitd (3.310), per il teoremsa cinematico, nella definizione della potenza dissipata Dy al secondo membro della (13.326). La sola proprieta del materiale che determina il rsul {ato € quindt il valore di a: un diverso modulo elastico, cosi ome eventuali deviazioni dalla linearta nel comportamento per jo| 1), Come valore base si assume y= Mslt.| moltiplicator cinomaticamente suticiont relativi ai due cinomatise! il Atal in Figure 1229 teuteno Br=-z2_- 8 det. Eqund Ualoole a rottura 43 a) [Po a, Figura 13.28, | |B me Ys Po BemPod Peo Figara 13.29 5B fy se k>e ” fs so 1 Af ele prime cenit patches ativano sug apposs, La condone M# = —Mo identifica pri molipiatore a mite asce I vale phn 40 +29) (13.380) Lo spostamento (x) vale adesso vertices 96 ET (3.38) Introducendo la (13.38) ella (2) ottiene anche eaeolo a rotwura_47 ae steno © conn te ioe casi, ave sone dcmen secondo “ieee Rue 1S. ten, pete pf pocanen'e Tots APO W aay AE AM = Gab fe (oat, 2) Sommando questi increment ai valor al mite eastio risula (2) wn. La tere cemera plastica si attva per MS = Mo, Dla (ab) ottene coil valore (13.374) ‘el moliplicatore d collasso che, introdoto nei (b1) Tornsce yo Mot ne oe 6 413.39) Si osseri che quest valor &identico quello della trave dell Esempio 13.4, cui quella ora in esame si eonduce per =0. 2 42055. La prima cemniera plastica si forma in mezzaria, quando il valore (2) di M& equaglia Mo. ll moltplicatore al limite elastic ela relativa fecia sono adesso pes dt 1 3410p Met aerate asa sata mate mente suai appossi il momento vale MP =~ a> Mo (eo Tear La risposta nel confront di ulterior increment di carico si ealeola elasicamente slo schema, i Figura 13.386. Risules 3481 Mot ata ee ME aes ri LM (oat, Sommando la (adt) al valore (13.40) al limite elastic, si otine per Io spostamento in (T"** (ili**" 8B 28 % g3°s & ° » Figura 13.5, 4 Capitolo 13 348 34d) Met ees a 34 (ah) ee ee In mod analogo si caleola il momento fletente sui appoggi je 0 Mt ae pr (5.42) { diagrammi carco-spostamento per la rave sono illustrat in Figura 13.34 per alsa valor ry (quell relativi y=. 25e9 =-75sono distin daun att pid marcato). I woltpicaore a collesso(13.37a) pub essere teorleamenteragaiunto anche per yelevat, a al prezzo di Spostament che crescono proporsionalmente stale valore asumono ineitatilmente am Pierza inaceetiabile. La pendenoa della eta relativa alla fase elasto plies diminusce a {resere dines anulla per ye, eecuperando cos il comportamenta della rave semplice mente appoesiat ‘Sintoduca ora un limite per lo spostemento ammisbile. Ad exempio 25 My 25 Mel (13.430) Equagliando la (1341) a questa quanti risolvendo perp si otiene 31.4 709 + 169 ae (3.438) £ questa il moltipticatre del cario per cul viene raglunto limited deformabiita(13.430) Figuea 13.34 ealeolo aronura 49 Esso risultainfriore al moltiplicatre di collasso (13.370) se 9 > 3.125. 1 diagramma in Figura 13.35 riportainfunzione dnl moltplicarore corrispondente a una situazione di ers, ovata acollass plastica oa ecesso di deformabiits, Pere la curva avvcine il valor 4-8 Yalea die ll moliplictore di collasso (13.370) della rave semplicemente appoeeia ‘Lo spostamento limite (13.454) & tuttavia solo $ volt il valoe acollasotnciplent dela tuave appogaiata enon & eevato al punto da pregludicare Ia valida deVpotesi dh piccol Spostament 0 da comportare deformacioni che eecedano le risotse di un materiale dutie ‘Anche cos, i ragiungimento deli spostameato limite precede il collsso solo per notevoi, ‘he configurano dimensionament)piuttosto particolani. Di fatto, anche in prosimita de ‘Solasso le maggior parte delle struture dl interese presenta spostamentisufiientemente ontenuti perce il relativo moliplicatore posa esere considerao attendbile. ‘Se perdi rien la strltura potenslalmente deformabile in misura notevole,&necesario timate Menta dep spostament. Sona stati propose questo scapo metodi basat su call clastic effertuatl nella situazione di collasso Incipient, vale adie sulla stuturasoggeta al ach amplificatt dase in prevenza dl tute le ernie pastiche a eccezione di quella ches! forma per ulna, Quale sia questa ceriera non ¢ in genere nolo prior, ma Unipates di teataivo pud essere verifcata ese necessario coreta, Perla ratazione di quest metodi fimands & [1-4 132.5. OSSERVAZIONI CONCLUSIVE, ‘Sono a questo punto opportuni alcuni commenti sui teoremi fondamentali. Come si {gid in precedenza sottolineato,indipendentemente dalla natura pil o meno ductile del ‘materiale, condizione necesaria perch i carichi non eccedaio la capacita portante & che sia possible trovare una soluzione equilibrata e rispettosa dei imiti di sforzo ammissibili. In altre parole, se il legame flesionale delle travi di ui la struceura & costituita incorpora Ia limitazione (13.316) sul valore dei moment flettenti ¢ se, al termine di una particolare storia di carico, la situazione i ersi viene raggiunta per un carico pari a spp, vale sempre la diseguaglianza, s min{p} (13.440) dove 8 & sempre definito dalle (13.32). Seill comportamento della sezione non & duttile, ‘Dg diviene perd una definizione formale, cui non é associato alcun particolare signi. Nel caso di plasicita ideale le (13.44) valgono come eguaglianze. Sene trae la notevole conelusione che, a parita di lvello di sforzo ammisibile per il materiale, il comporta- ‘mento ideclmente plastico quello che confersce alla struttura la pit elevata capacita portance. Si osservi anche che per altri comportamenti non é sempre possibile definire ‘senza ambiguita un moltiplcatore di collasso: la situazione di ris pud infati corrispon- dere a carichi pit! © meno elevati a seconda della storia Seguita per raggiungeri Una strutura duttile regge i carichi applicat se & possibile soddistare 'equiibrio senza eccedet la resstenza del matrile.E questa un'dea pluttosto incutiva, su cli eostrttori ‘sono tactamente basal fin dal'antehita:ignorando la deformabilt,quind sala con- sruenza che il legame costtuivo, es si accontentavano di dinensionare la sruttura (non ‘ecessriamente dutile) nei confront di una ragionvelesoluzioneequilbrata.Alcun lavor, segnatamente di Heymann, interpretano proprio da questo puntodi vista la statica di cos oni monumental quai le cattedrali gotiche ‘Lo stesso problema di Galieo, cui viene tradizionalmente asoxato Vinisio della vera ¢ propria meceania delle trutture,¢in effetti un problema di calcol 2 rotura, Tradoto in {erminologiaattuale, e3s0 sipropone la valutazione del arco di cofasso di una mensola di sezione rettangolare sllectata al extreme libero, supponendo che la sten2a a tazione del ‘materiale non poss eeedetil aloe op. La Figura [3.360 mostra la soazione di Galileo, che prevede trasion! par ao in ttt le ibre della sezionedincastro. L'equlibio alla rotazione ttorno al punto. stabilise Put= 5 Oho “ Healeolo arottura_ St Da cul ottiene peri cario di collaso il valore ie (an) La souzione&corrtta se (come al'¢poca spesotactament asiunto)s! supponeilimitata a resistenza @ compressione del materiale. L’equlibrio alla traaione secondo Vasse della rmensola pub alloa essere rstabiito da una azine orizzontale nella cerniera. A. Se ped si ‘considera il materiale mmetrco, la situazione cllasea € quell in Figura 13.360, che comporta per Py un valore dimerzato, La solwione di Galles configura adesso come ‘inematicamentesuiciente: a meno dig, i secondo menbeo deli (a) infat Ia potenza disipata nel cinematismo di Figura 13.362 Paralelameate ai primi silupp della toriadelelasticitd, mol iagegneri el Settecento hhannorivolto la loro attenzone allo studio della stabil di archi, vote o muti di sostesno, ‘roponendo solurioni che ogg verrebberoclassficae come saicamente ammissbill- Anche Successivamenteall'afermazione dei metodi di caleolo elastic, ma ben prima che, verso la met del ventesimo seclo, i tearemi fondamental del ealeoloarotura visser formalmente Stabila valdta del teoremastatco & stata spessosotintesa nella praticaoperativa.Alcuni !metodiapprossimati pe il caleolo di telat multipiano, ad esempio, conssono nel rdurre 0 lminareViperstaticita dela struturaintroducendo eerie laddove inuidone lasciaragio- hevolmente prevedere che i moment letent si anaullino, Non extendo a pro nota erate posizione dtl sezioni, la soluzione eomporta delle approssimazionl. Essa &per® equilbrata se momenti sono ovunque inferior ai vali limite, staticamenteammissbie. In presenza dd una sufficient dutta, essa consente quindi dimensionamenttcertamente in grade di reneere i caichi applic Un peesuppasto analogo consent di schematizzare come reticolri determinate struture pur se! nod, realizat con givatibullonat o saldati, di Tato trasmettono anche momenti Flevent Laloro entta solamente idetta perce il momento mite del astet modest, ma {Ecomungue tale da influenzare la solusione elastic. Se pero caichi possono etere eq ‘assimilando i nodie cerniete, supponendo quindi present nelle ase solo azioni asia es i sori che neconseguono sono ovungue inferior al ite di snervameato del mates, la ‘oluione&staticamente ammissiile et carichi non eecedono la eapacith portante ‘Al teorema statcofanno rferimento molt metod i caleolo pe strtture in acca, u ui si basal dimensionamento delle nembratute dei ela, delle travature di grande luce e elle strutture di controvento [5], nonché quello di particolaricostruitiv qual giuntiocollegamen {i Limpiego di soluion!statleamente ammissibl ¢acetato anche da normative che right. ano seuttre di notevole impegno e pericolositi, come ASME Boiler Code o le raccoman (dazion del Der Norske Veritas Bure per situtture marine. Ocortenaturlmentericordate ‘hela valdita de tcorems &condizionatadall'pplicablita dellipots di pceoli spostament er cul strutute sll richiedono leune cautele » 52_Capitolo 13 1 procedimento @ anche uilizzato con riferimento a costuzion in cleestrunz0 armato, dove le armature ele dimension d sezion di trai, nod o plint di fondsaione soma spesso Stabile sulla base di solusionl staicamente emmisibil (6. fl cacesteurzo & in rella un ‘materiale fragile, ma Marmatura metallica pub confer allinsieme dutta sutficiente per legitimate

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