Sei sulla pagina 1di 7

I Deep Purple sono un gruppo musicale hard rock inglese, formatosi a Hertford nel

1968. Insieme a gruppi come Led Zeppelin e Black Sabbath, sono considerati fra i
principali pionieri del genere heavy metal.[3][4]

Vengono considerati una delle band pi� influenti del panorama musicale degli anni
settanta, con un substrato musicale molto vario, che spazia dal blues al rock and
roll, dal funky al jazz e al folk, dalla musica orientale alla musica classica,
fino all'R&B, a cui unirono un certo virtuosismo tecnico. Il suono della band
comprende anche elementi di rock progressivo, genere in auge nel periodo.

Hanno venduto pi� di 100 milioni di copie nel mondo[5] senza contare le enormi
vendite di bootleg, ovvero il traffico di dischi illegali spesso registrati durante
le esibizioni dal vivo del gruppo.

Il gruppo venne inserito nel Guinness dei primati come band pi� rumorosa del mondo
a seguito di un concerto al Rainbow Theater di Londra durante il quale tre
spettatori persero conoscenza a causa dei 117 dB raggiunti.[6]

Indice [nascondi]
1 Storia del gruppo
1.1 Le origini (1968-1969)
1.2 I classici (1970-1975)
1.3 Senza Blackmore (1975-1977)
1.4 Dopo lo scioglimento (1977-1983)
1.5 Il ritorno (1984-1992)
1.6 Gli anni novanta e oltre (1992-oggi)
2 Stile musicale
3 Formazione
3.1 Mark VIII
3.2 Ex componenti
4 Discografia
4.1 Album in studio
5 Riconoscimenti
6 Note
7 Bibliografia
7.1 Enciclopedie
7.2 Testi monografici
8 Voci correlate
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]
Le origini (1968-1969)[modifica | modifica wikitesto]

Deep Purple (1970)


Nel febbraio del 1968, su un progetto maturato l'anno precedente dal batterista e
cantante Chris Curtis e per iniziativa dei suoi manager John Coletta e Tony
Edwards, prese vita una band chiamata Roundabout, basata sull'idea di Curtis di un
gruppo in cui i musicisti, assoldati di volta in volta a seconda delle necessit�,
ruotassero (come in una giostra, in inglese appunto roundabout) attorno a lui e al
suo strumento. La band, oltre allo stesso Curtis alla batteria e alla voce,
comprendeva l'organista Jon Lord, proveniente dai Flower Pot Men, e il chitarrista
Ritchie Blackmore, che aveva accompagnato il cantante italiano Riki Maiocchi (gi�
fondatore de I Camaleonti) nei Trip. Come bassista, Lord propose il suo vecchio
amico Nick Simper, che aveva suonato con lui nei Flower Pot Men.

L'uso di LSD e le sue continue assenze tagliarono ben presto Curtis fuori dal suo
stesso progetto, per cui il gruppo si mise alla ricerca di un nuovo cantante e di
un nuovo batterista. Nel marzo del 1968 Lord, Blackmore e Simper assoldarono il
cantante Rod Evans e il batterista Ian Paice, che avevano gi� suonato assieme in un
gruppo chiamato The Maze (attivo fra il 1965 e il 1966, e che aveva anche
soggiornato per qualche mese in Italia incidendo il 45 giri Aria del sud/Non fatemi
odiare per la Polydor, NH 59 801). Dopo una breve tourn�e in Danimarca e Svezia,
nell'aprile del 1968 il gruppo si lasci� definitivamente alle spalle il progetto di
Curtis e scelse di chiamarsi Deep Purple, nome suggerito da Blackmore pensando
all'omonima canzone di Peter DeRose, brano preferito di sua nonna.

Nell'ottobre del 1968 i Deep Purple ebbero un buon successo negli Stati Uniti con
il singolo Hush, cover di un brano di Joe South, e con l'album di debutto Shades of
Deep Purple. Seguirono gli album The Book of Taliesyn (1968) e Deep Purple (1969),
quest'ultimo comprendente alcuni brani incisi con un'orchestra sinfonica. A questo
periodo appartengono anche cover e brani memorabili come Hey Joe, Mandrake Root,
Help e Chasing Shadows, in cui si avverte distintamente la cifra stilistica di
Simper ed Evans, nettamente differente da quella della formazione classica
successiva ma sempre di livello superlativo.

Dopo questi primi tre album e un lungo tour negli Stati Uniti, confluirono nel
gruppo in sostituzione di Evans e Simper rispettivamente il cantante Ian Gillan e
il bassista Roger Glover, due ex-membri degli "Episode Six"' (un gruppo nato nel
maggio del 1965 comprendente Graham Dimmock e Tony Lander alla chitarra, Sheila
Dimmock alle tastiere e Harvey Shields alla batteria), dando cos� luogo alla
formazione "classica" dei Deep Purple: il "Mark II". Il loro primo lavoro fu
l'album Concerto for Group and Orchestra, un movimento in tre parti composto da
Lord e inciso con la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Malcolm Arnold.

I classici (1970-1975)[modifica | modifica wikitesto]

Ian Gillan (1972)


Poco tempo dopo la band vir� decisamente direzione, approdando a una forma di hard
rock molto "pesante" che fu uno dei primi esempi di heavy metal insieme ai primi
lavori dei Black Sabbath e dei Led Zeppelin. A innescare il cambiamento, come
riconoscono i membri della band, fu proprio l'avvento sulla scena musicale di fine
anni sessanta della formazione britannica dei Led Zeppelin. L'ascolto dei primi due
dischi pubblicati dai colleghi rappresent� per Lord e compagni una sorta di
illuminazione:

� Da quel momento decidemmo che quella era la musica che volevamo suonare anche
noi. �

(Ritchie Blackmore[7])
Invece di includere un nuovo chitarrista nel gruppo, Jon Lord (musicista di
formazione classica, diplomato al conservatorio) ebbe un'intuizione geniale:
colleg� l'Hammond a un amplificatore per chitarra elettrica Marshall 1959 SLP.[8]
Il suono risult� un'alternativa a quello che avrebbe potuto fornire una chitarra
elettrica e caratterizz� il sound tipico dei Deep Purple. In un'intervista Lord
rivel�: "Amplificai il mio organo invece che col Leslie col Marshall di Ritchie ed
� cos� che svegliai la bestia; solo due anni dopo riuscii a domarla al massimo
delle sue potenzialit�." Fu da questo momento in poi che i Deep Purple crearono un
sound che avrebbe influito in modo considerevole sul rock e in particolare
sull'heavy metal.

Deep Purple in Rock, uscito nel 1970, viene considerato una pietra miliare del
rock. L'album ottenne un grande successo e gett� le basi per l'heavy metal. In
questo periodo il gruppo dovette anche affrontare vari tour mondiali che li
avrebbero consacrati ai vertici della scena rock, durante i quali furono
contemporaneamente impegnati nella preparazione dell'album successivo.

Fireball, pubblicato nel 1971, si discost� in parte dalle aspettative del pubblico.
Oltre ai consueti brani di stampo hard rock, come Fireball e No One Came, si
trovano infatti anche alcuni esperimenti blues rock, come No No No e Demon's Eye, o
divagazioni country, come Anyone's Daughter. L'album vendette meno del precedente.

L'album che li consacr� fu Machine Head, del 1972, che viene considerato uno degli
album pi� influenti e importanti della storia della musica rock. Il disco contiene
Smoke on the Water, uno dei brani pi� noti della loro carriera e del rock in
generale. Il testo parla di un incendio al Casin� di Montreux che distrusse
l'intera strumentazione di Frank Zappa e dei Mothers of Invention. Machine Head fu
registrato nel camion-studio dei Rolling Stones e all'interno di un albergo di
Montreux con l'intento di ottenere un nuovo sound.

A seguito della tourn�e in Giappone usc� il live Made in Japan (dicembre 1972):
considerato a sua volta come una pietra miliare della storia del rock.

Nel 1973 venne pubblicato il settimo album in studio, Who Do We Think We Are,
scritto parzialmente anche in Italia.

A causa delle ormai forti tensioni sorte nell'organico, Gillan, stressato dai
contrasti personali con Blackmore, decise di andarsene, per fondare poi una band a
suo nome: i Gillan (nota in un primo periodo anche come Ian Gillan Band). Glover,
invece, fu cacciato dalla band e intraprese anche lui la carriera solista. La
scelta del nuovo bassista ricadde allora su Glenn Hughes (fino ad allora
bassista/cantante nei Trapeze), che avrebbe dovuto assumere il duplice ruolo di
cantante e bassista, riducendo i Deep Purple a quattro elementi, ma i manager
volevano a tutti i costi un quintetto e alla fine l'idea venne accantonata. Le
audizioni per il nuovo cantante non diedero alcun risultato finch� Paice, per puro
caso, capit� in un pub dove il cantante David Coverdale si stava esibendo con la
sua band e, rimasto colpito dalle sue capacit� vocali, gli propose di partecipare
alle audizioni, nelle quali fu appunto scelto. Con questa formazione fu inciso nel
1974 un altro disco di grande successo, Burn.

L'influenza di David Coverdale e di Glenn Hughes port� elementi funky,


rhythm'n'blues e soul al sound del gruppo, e queste nuove sonorit� sono ancora pi�
evidenti nel successivo Stormbringer, sempre del 1974.

Non soddisfatto di questi mutamenti, Blackmore, il giorno dopo l'ultima data del
tour mondiale di Stormbringer a Parigi, precisamente il 7 aprile 1975, abbandon� il
gruppo per fondare i Rainbow con Ronnie James Dio. Di quell'ultimo concerto con
Blackmore fu, svariati anni dopo, pubblicato il doppio album Live In Paris 1975.

Con il materiale registrato nella tourn�e europea di Stormbringer venne prodotto


nel 1976 l'album live Made in Europe, il cui titolo intendeva evidentemente
ricalcare quello dello storico Made in Japan di quattro anni prima.

Senza Blackmore (1975-1977)[modifica | modifica wikitesto]

I Deep Purple nel 1976


Con l'abbandono di Blackmore, i Deep Purple scelsero il giovane Tommy Bolin, in
passato membro degli Zephyr, James Gang e Billy Cobham. Nonostante le ottime
credenziali di Bolin, l'album Come Taste the Band del 1976 non ebbe il successo
sperato.

Nel 1976 John Bonham, batterista dei Led Zeppelin, si present� dietro le quinte di
un concerto dei Deep Purple al "Nassau Coliseum" di Long Island; in stato di
ubriachezza not� un microfono libero e sal� sul palco prima che i roadies dei Deep
Purple potessero fermarlo.

Il gruppo smise di suonare stupefatto, mentre Bonham urlava al microfono:


� Sono John Bonham dei Led Zeppelin e voglio semplicemente annunciarvi che abbiamo
un nuovo album in uscita: si chiama Presence e, cazzo, � fantastico!" �

Quindi fece per andarsene ma prima si volt� verso il chitarrista dei Deep Purple e
lo insult� gratuitamente:

� E per quanto riguarda Tommy Bolin, non sa suonare una merda! �

(John Bonham)
Tale episodio comparve sulle riviste musicali di tutto il mondo (� citato anche nel
libro Led Zeppelin: Il Martello degli Dei) e successivamente gli stessi Deep Purple
lo confermarono numerose volte.

I problemi di dipendenza da eroina di Bolin crearono vari problemi nel gruppo.


Durante un tour mondiale con i Deep Purple, in un'apparizione in Indonesia, Tommy
Bolin ebbe una semiparalisi del braccio sinistro a causa di un'iniezione di eroina
riuscita male, e gli spettacoli seguenti vennero portati avanti dalla band con
grave difficolt� e imbarazzo fino al momento in cui il cantante David Coverdale,
furibondo, lasci� il palco nel bel mezzo del concerto di Liverpool. Quella fu la
fine e la separazione dei Deep Purple. Pochi mesi dopo Bolin mor� di overdose.
Successe tutto con profondo sgomento di Lord e Paice, che avevano sempre evitato la
droga e gli spacciatori che bazzicavano nei concerti.

Dopo lo scioglimento (1977-1983)[modifica | modifica wikitesto]

Don Airey
La maggior parte degli ex Deep Purple ebbero discreti successi in altre formazioni
come i Rainbow di Ritchie Blackmore nei quali apparve successivamente anche Roger
Glover. Ian Paice e John Lord crearono nel 1977 una band insieme al tastierista
Tony Ashton, (PAL, Paice, Ashton & Lord) che produsse solo due album, entrambi nel
1977. Della formazione facevano parte anche Bernie Marsden alle chitarre e Paul
Martinez al basso. Due progetti solisti per il cantante Ian Gillan: la Ian Gillan
Band, sciolta la quale form� i Gillan, e una partecipazione per i Black Sabbath
nell'album Born Again; Glenn Hughes che prosegu� per la carriera solista (non prima
di tentare di formare un gruppo con Tommy Bolin, tentativo fallito per la morte di
quest'ultimo); David Coverdale che fonda i Whitesnake a cui si uniscono Ian Paice e
Jon Lord, tanto che vennero soprannominati da alcuni "I nuovi Deep Purple", e a cui
partecipa anche Roger Glover nei due albums del 1977 e del 1978 (David Coverdale's
Whitesnake e Snakebite), suonando l'ARP 2600 e le percussioni.

Il ritorno (1984-1992)[modifica | modifica wikitesto]


Nell'aprile del 1984, i Deep Purple tornarono a riunirsi. Durante la trasmissione
The Friday Rock Show della radio della BBC, fu annunciato che la formazione
composta da Blackmore, Gillan, Glover, Lord e Paice aveva iniziato a produrre nuovo
materiale. Il gruppo firm� un contratto con la Polydor per l'Europa e con la
Mercury per il Nordamerica. L'album Perfect Strangers fu pubblicato in ottobre e ne
segu� un tour mondiale, che part� dalla Nuova Zelanda e termin� in Europa. Il loro
rientro nel Regno Unito fu timido, con un singolo show (col supporto degli
Scorpions); le condizioni atmosferiche terribili non impedirono a 80.000 fan di
comparire a salutare questo memorabile ritorno.

La stessa formazione incise nel 1987 The House of Blue Light, che vendette meno, e
poi il doppio live Nobody's Perfect (1988). Nel Regno Unito, per celebrare il
ventennale della band, fu anche pubblicata una nuova versione del brano Hush, che
si trova in alcune versioni di Nobody's Perfect come "bonus track". Nel 1989, Ian
Gillan e Ritchie Blackmore ebbero altri dissapori, a causa dei quali il primo
abbandon� nuovamente il gruppo (pubblicando poi altri due albums solisti),
sostituito dall'ex cantante dei Rainbow, Joe Lynn Turner. Questa formazione incise
un unico album di poco successo, Slaves & Masters (1990).
Gli anni novanta e oltre (1992-oggi)[modifica | modifica wikitesto]

Steve Morse
Al termine del tour di Slaves & Masters, Glover, Lord e Paice rivollero indietro
Gillan alla voce, e Blackmore acconsent�. Ancora una volta nella loro formazione
classica, i Deep Purple incisero nel 1993 The Battle Rages On..., che comprendeva
brani di un certo successo come la title track e Anya. Il conflitto fra Gillan e
Blackmore per� non era stato risolto, e questa volta fu Blackmore ad abbandonare,
definitivamente. La band lo sostitu� con Joe Satriani (dopo il rifiuto di Steve
Lukather leader dei Toto) per le ultime date del tour in Giappone e un successivo
tour europeo. A Satriani fu chiesto di rimanere con la band, ma rifiut� per potersi
dedicare pienamente al suo progetto "G3". Fra i chitarristi a cui i Deep Purple
concessero un'audizione, la scelta cadde sullo statunitense Steve Morse, gi� dei
Dixie Dregs.

La band continu� ad avere un certo seguito per il resto degli anni novanta,
incidendo alcuni album accolti con favore dalla critica. Purpendicular nel 1996 fu
il primo album della nuova formazione ed ebbe un buon meritato successo anche
grazie a singoli come Sometimes I Feel Like Screamin', Hey Cisco, Ted the Mechanic
e Loosen My Strings. Nello stesso anno fu registrato Live at the Olympia 96 a
Parigi. Due anni dopo fu la volta di Abandon, un album ricco di esperimenti
musicali voluti dalla band che non ebbe il successo di Purpendicular. Il tour che
segu� l'uscita di Abandon fu registrato nel 1998 e il live ha il nome di Total
Abandon. Nel 2002 Jon Lord (che insieme a Paice era l'unico membro dei Deep Purple
a comparire in tutte le formazioni) annunci� che avrebbe abbandonato per dedicarsi
ad alcuni progetti personali (specialmente musica d'orchestra) e che non voleva pi�
suonare hard rock. Fu sostituito da Don Airey, noto per aver suonato con Jethro
Tull, Ozzy Osbourne, Rainbow, Black Sabbath e Whitesnake e che, nel 2002, aveva gi�
rimpiazzato Lord (bloccato dai postumi di un intervento al ginocchio).

Con Airey i Deep Purple incisero prima l'apprezzato Bananas, nel 2003, e, nel 2005,
Rapture of the Deep. Su invito di Bob Geldof, il 2 luglio 2005 i Deep Purple
parteciparono alla giornata Live 8, organizzata per chiedere al G8 la cancellazione
del debito dei paesi africani, dimostrandosi uno dei gruppi pi� applauditi
dell'intero evento sul palco di Barrie in Canada, davanti a un pubblico di oltre
35.000 persone.

L'estate del 2009 li ha visti impegnati in vari festival rock, al posto degli Oasis
(i quali, dopo l'ennesimo furibondo litigio, hanno deciso di sciogliersi). I DP
vennero accolti dai fan orfani dei fratelli Gallagher in maniera strepitosa,
nonostante il malcontento per la defezione dei loro beniamini. Il 12 dicembre 2009,
durante la tappa della loro tourn�e tenutosi al Palalottomatica di Roma,
annunciarono che sarebbero tornati a breve in studio per incidere nuovo materiale.
Il 24 gennaio 2012, sul loro sito ufficiale, venne pubblicato un articolo in cui
venne citata una recente dichiarazione del frontman Ian Gillan, che rivel� il
termine delle registrazioni per l'album intitolato Now What?! nell'estate dello
stesso anno.

Il 16 luglio 2012 venne data ufficialmente la notizia della morte dell'ormai ex-
tastierista Jon Lord.

Il 26 aprile 2013 � stato pubblicato Now What?!, diciannovesimo album in studio dei
Deep Purple.

Nell'aprile 2016 i Deep Purple sono stati introdotti nella Rock and Roll Hall of
Fame[9].

Il 25 novembre 2016 il gruppo conferma la fine delle registrazioni del nuovo album
in uscita durante i primi mesi dell'anno successivo mentre a dicembre viene
confermato il nuovo tour. Il 3 febbraio 2017 esce il singolo Time For Bedlam (del
quale � stato pubblicato anche un videoclip) che anticipa l'uscita del nuovo album.

Il 7 aprile 2017, sempre nella configurazione Mark VIII, il gruppo pubblica il


ventesimo lavoro, Infinite. A tale album seguir� la tourn�e chiamata "inFinite: The
Long Goodbye Tour"; hanno annunciato che questo � il loro ultimo tour; la tourn�e
inizier� il 13 maggio 2017 e si concluder� il 15 dicembre dello stesso anno.

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

Roger Glover & Steve Morse


Nonostante siano spesso ricordati come pionieri dell'hard rock, i Deep Purple non
esordirono in origine con questo genere, ma ne sono fuori di dubbio gli antesignani
al pari di altri gruppi. I primi tre album sono invece riconducibili al rock
progressivo,[1] e discendono dalla predilezione di Jon Lord e di Richie Blackmore
nei confronti del pop sinfonico che caratterizzava le produzioni dei Moody Blues e
dei Vanilla Fudge, unito al richiamo per il rhythm and blues. Le loro produzioni
degli anni iniziali vedono la presenza anche dell�hard blues di Black Night e di un
concerto tenuto al Royal Albert Hall a fianco di un�orchestra sinfonica[2]. Il loro
primo lavoro riconoscibile come hard rock fu il quarto album In Rock, che assieme a
Led Zeppelin II del gruppo omonimo, Paranoid dei Black Sabbath, battezz� la nascita
di questo genere nel 1970,[1] e il successivo Fireball ridisegn� definitivamente il
profilo di un rumoroso hard rock con venature psichedeliche, fisionomia che la
formazione avrebbe mantenuto lungo tutta la carriera, con esperimenti funky
ravvisabili in Stormbringer[2].

Formazione[modifica | modifica wikitesto]


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Formazione
dei Deep Purple.
Mark VIII[modifica | modifica wikitesto]
Ian Gillan - voce (1969-1973; 1984-1989; 1991-presente)
Steve Morse - chitarra (1994-presente)
Don Airey - tastiera (2001-presente)
Roger Glover - basso (1969-1973; 1984-presente)
Ian Paice - batteria (1968-1976; 1984-presente)
Ex componenti[modifica | modifica wikitesto]
Rod Evans - voce (1968-1969)
David Coverdale - voce (1973-1976)
Joe Lynn Turner - voce (1989-1991)
Ritchie Blackmore - chitarra (1968-1975; 1984-1993)
Jon Lord - tastiera (1968-1976; 1984-2002)
Tommy Bolin - chitarra (1975-1976)
Joe Satriani - chitarra (1993-1994)
Nick Simper - basso (1968-1969)
Glenn Hughes - basso (1973-1976)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]


Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia
dei Deep Purple.
Album in studio[modifica | modifica wikitesto]
1968 - Shades of Deep Purple
1968 - The Book of Taliesyn
1969 - Deep Purple
1970 - Deep Purple in Rock
1971 - Fireball
1972 - Machine Head
1973 - Who Do We Think We Are
1974 - Burn
1974 - Stormbringer
1975 - Come Taste the Band
1984 - Perfect Strangers
1987 - The House of Blue Light
1990 - Slaves and Masters
1993 - The Battle Rages On...
1996 - Purpendicular
1998 - Abandon
2003 - Bananas
2005 - Rapture of the Deep
2013 - Now What?!
2017 - Infinite
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
VH1 - "100 Greatest Artists of Hard Rock" (22� posto)
Q - "50 Greatest Bands of All Time" (35�

Potrebbero piacerti anche