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CAPITOLO X INSTABILITA’ DELLE LASTRE PIANE 1, Equazioni generali del problema in presenza di sole forze trasversali. Si consideri (fig. 10-1) un solido di materiale omogeneo, la cui forma sia un cilindro retto; sia h l’altezza del cilindro, piccola rispetto alle di mensioni delle basi, ed il riferimento cartesiano xyz (destrorso) sia Fre. 10-1 scelto in modo che x ed y giacciano sul piano equidistante dalle basi (pia- no medio). Tale solido é una lastra piana sottile. Le strutture monodimensionali e bidimensionali sono quelle in cui una o due dimensioni predominano sulle altre. Fondamentale per lo studio delle strutture monodimensionali é il solido di De Saint Venant 0 tronco di trave, cilindro retto di materiale omogeneo soggetto a forze superficiali solo sulle basi, ed a forze di massa nulle. Da esso si risale alle strutture monodimensionali, come travi a sezione costante o travi propriamente dette (solido cilindrico di notevole altezza), travi di sezione variabile ad asse ret- tilineo 0 curvilineo, comunque collegate tra loro ed al suolo (archi, telai, etc.) Fondamentale per lo studio delle strutture bidimensionali piane @ la lastra piana, 0 pid semplicemente lastra, cilindro retto di materiale omogeneo soggetto a forze superticiali solo sulla superficie laterale, Se le forze sono parallele alle basi cap, X INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 351 e indipendenti dall'altezza, i risultati sono validi in se stessi, per strutture cio’ a forma di cilindro retto e cosi caricate (anche tridimensionali); se le forze sono qualsiasi e variabili con V'altezza (tagli, momenti flettenti e torcenti) i risultati sono utilizzabili per le piastre piane (cilindri di piccola altezza comunque caricati sulle basi e sulla superficie laterale, e comunque vincolati, e per lo studio della stabilita delle lastre piane sottiti. Si prenda in esame un volume elementare della lastra definito da due piani paralleli ad yz e distanti dx, e da due piani paralleli ad xz e di- stanti dy (fig. 10-2). Si faccia Vipotesi che sulle facce parallele a z agi- Fic. 10-2 scano solo le caratteristiche dM,—M,-dy e dM,—M,+dx, momenti i cui vettori rappresentativi sono diretti come gli assi y ed a; dM, agisce sulle facce di normale x, ed @ positivo se, sulla faccia di normale « posi- tiva, @ diretto nel verso di y; dM, invece agisce sulla faccia di normale y, ed @ positivo se, sulla faccia di normale y positiva, @ diretto nel verso contrario ad x. M, ed M, sono momenti per unita di lunghezza, ed hanno la dimensione [F]; se si guarda Y’elemento dal disopra della lastra sup- posta orizzontale, il verso xy @ quello orario, ed il verso positivo dei vet- tori M, ed M, @ quello che corrisponde ad una rotazione oraria rispetto al centro dell’elemento. Si suppone che, a deformazjone avvenuta, le quattro face parallele az restino piane, e che il piano medio presenti ovanque «=; pud porsi allora (a) 352, SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VOL. V dove r, ed r, sono i raggi di curvatura delle due curve ottenute tagliando la superficie media (deformata del piano medio) con i piani xy ed yz ri- spettivamente. I due raggi sono considerati positivi se giacciono dalla parte delle z positive. Si ha percid da cui e quindi e ancora Ez (2+ 1) oS Tim \ me, (b) Ez (2 1 ) y= + 1—1/m \r, "my Si pud scrivere 07 =f eae ow (o) na m= o,2dz , - -ws e quindi si ha dalle (b) 11 M,=—D (44 rt mr, qa) cap. X INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 353, dove Eh* EI, =a eS. 2) 12 (1 — 1/m*) 1—1/m* ® Dalle relazioni (w sono gli spostamenti secondo dei punti del piano medio) 1 ew Tx x? (3) 1 ow ry dy? e dalle (1) si trae ev) ey? @) 2 1 at m——p (% 42S). ay? | m 6x? Sulle facce hdx ed hdy dell’elemento possono agire, oltre ai momenti Fie. 10-3 M,dy ed M, dx, i momenti torcenti M,,dy ed M,,dx, i cui vettori sono diretti secondo x ed y (fig. 10-3); essi sono positivi se i vettori relativi sono rmwcwoss - Scienza delle costrusiont - Vol. V 2 354 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VOL, V diretti nei versi di x e di y, e sono forniti dalle t, ¢ 1, attraverso le formule . man [7 wee = wa ~ We (a) My Se si considera la sezione abcd, a distanza z dal piano medio, si ha tg=t=G (2+ x). ey | Ox: D'altro canto é aw ua ox aw vo =. oy e quindi ty = me 2G. 8x by Si ha pereid ew! . M, o™ vdz=2G1, 2* ax BY ¥ we ax ay e ancora, dalla (10-2), 1) 8'w My—— M,—D (1 _ +) . 6) m/ 6x dy Poiché i momenti M,, M, ed M,, sono proporzionali alle o,¢,t,, alla stessa quota z, fl loro legame @ lo stesso di quello che intercede tra le tensioni. Quindi, dati M,, M, ed M,, su due piani qualsiasi tra loro ortogonali e paralleli a z, @ possibile tracciando un cerchio di Mohr ottenere M,, M,. M,, su due qualsiasi altri piani tra loro ortogonali e paralleli a z. In particolare, esistono due piani di normali § e 4 tali che M,, =0, ed M, ed M, sono massimo e minimo (fig. 10-4). Guardando la lastra dall’alto, come nella figura 10-4, M, si assume positivo se il vettore @ diretto in senso orario rispetto al centro dell’elemento, M,, se di- retto verso Vesterno dell’elemento. CAP. X INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 355, Si osservi che mentre nell’analisi dello stato tensionale é z,,=,, secondo la convenzione classica, e t,,=— t,, secondo quella di Mohr, nel caso in esame & invece M,,—— M,, secondo ambedue le convenzioni; inoltre, se per z>0 & yy > 0 nella convenzione classica, risulta M,,<0. Alle o, ec, positive per z>0 “M>o rT My. <0 y Fre. 10-4 corrispondono invece M, ed M, positivi. Disegnati percid gli assi M, ed M,, equi- versi agli assi x ed y, ll polo P del cerchio ha le coordinate M,,—-M,,; fissato cosi il polo, tutta la trattazione dei cerchi di Mohr pud trasferirsi nel campo dei momenti M, M,,- La lastra sia soggetta a forze p (xy) ortogonali al piano medio, posi- tive se nel verso di z. Sull’elemento gia considerato sorgono delle forze taglianti verticali T,dy (sulle facce di normali x) e T,dx (sulle facce di normale y); T, e T, sono positive se equiverse all’asse z sulle facce le cui normali sono equiverse agli assi-« ed y. Si ha : maf ace ows @) ma ade. ou 356 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VOL. Vv La condizione di equilibrio dell’elemento alla traslazione secondo z si scrive aT. ae 4h dy dx +pdxdy=0 ox yt pdx dy= da cui (6) La condizione di equilibrio alla rotazione intorno all’asse y porge 3M, aM, dx dy +——™ dy dx — T,dydx=0 ax ay da cui eM, 0M, a GO) ox | ay La condizione di equilibrio intorno all’asse x fornisce infine eM, eM, — = dydx +—— dx dy + T,dxdy=0 ay ax da cui eM, _ (8) 3y Dalle (6), (7) e (8) si trae eM, 2 eM,, 9 ax* exay ) oy ® Utilizzando le (10-4) e (10-5), e cioé trascurando l’effetto del taglio sulle curvature, si ha dalla (10-9) aw atw 4am P ext ax ay? ' ay’ , (10) cap. X INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 357 e dalle (10-7) e (10-8) qa) 2. Condizioni ai limiti. Se il bordo lungo x (y—=0) @, appoggiato lungo il piano medio, ri- sulta lungo esso M,=0, e quindi aw 1 ow =o wo 2 (12) y oy? im Se il bordo é incastrato, é invece ow y=0 w=0 = (13) ey Se il bordo y=0 @ libero, verrebbe spontaneo imporre M,=0, 0, T,=0; tre condizioni sono perd eccessive. dx jax Fic. 10-5 In realté M,, e T, sono legate, nel senso che M,, @ equivalente ad una distribuzione fittizia T,* tale che (fig. 10-5) 358 SCIENZA DELLE COSTRUZIONT VOL. Vv aM, T= 3 8x quindi @ 3M,, Ty +Tyt=T, — =0 () 8x da cui, per le (10-5) e (10-11) ow + (2 _ =) ow ay* m/ ay ex? Poiché @ pure M,=0 (g) le condizioni ai limiti si scrivono y=0 ew 1 ow ey? m ax® (4) 1 ew Se y* m/ ey ax? Si osservi che la riduzione del momento torcente sui lati ad una di- Mode Fic. 10-6 stribuzione di taglio fittizio ¢ comunque lecita, e comporta la presenza (fig. 10-6) di reazioni concentrate agli angoli. In x—=a, y—0, si ha R= (Mya, o — (Mas, 0 cap, x INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE er) e, per la (10-5), R —2D (: ~ *\ ow (18) m/ @xay (R @ positiva se verso il basso). 3. Vequazione fondamentale in presenza di forze assi Sulla lastra agiscano forze assiali da cui derivino le forze N, dy, Ny dy, Njxdx, N,dx sulle face di normali x ed y dell’elemento prima considerato (fig. 10-7); N, ed N,, sforzi normali per unita di lunghezza, sN, N, +S ox 3x Fra. 10-7 sono positivi se di trazione, N,, N,., sforzi taglianti contenuti nel piano xy, sono positivi se diretti come in figura. Le due equazioni di equilibrio alla traslazione secondo x ed y sono le ON, Nyx ex | By (16) aN, aN, 6x by e risultano indipendenti da quelle gia trovate. 360 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VoL. V Liequazione (10-6) di equilibrio alla traslazione secondo z, e cioé la (10-9), va modificata sommando alla p le proiezioni delle forze N se- condo z. La N, fornisce la proiezione (fig. 10-7) aN, la N, += dx invece Valtra proiezione mK oN, ow ow (w, + ax) (= + ax) dy, ox 6x ox? ed in complesso si ha, trascurando i termini di ordine superiore a due in dx dy, (= ow ax 6x La N, fornisce, analogamente, il termine Fic. 10-8 La Ny, fornisce la proiezione (fig. 10-8) ONay la Ny + dx invece Valtra proiezione x Ny, aw tw (n.,+ dx) (— + —— dx) ay, 6x By ax ay CAP. X INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 361 ed in complesso si ha — +N, ) dx dy. 6x by Sx oy (@ ow ew La N,, fornisce, analogamente, il termine aN,, aw ow — —4+N, dx dy ay ox ax ay La (10-9) si scrive percid, per le (10-16), (o+n aw ay aw on, ew ) Pp * Be ” Bye My oxay/* e per le (10-4) e le (10-5) si ha in definitiva ew ow N, N, (r+ ax? +N oy? ow yy ew tw axt " “oxtey! | ay! D we +2Ny ) - an x ay E’ questa l'equazione fondamentale dell’equilibrio variato, se si pone p=0. 4. Energia di deformazione e lavori del secondo ordine. Lrenergia di deformazione, limitata alla sola flessione, é quella rela- tiva ai momenti M,M,M,,, che non forniscono termini di scambio, Il lavoro compiuto da M, é fornito dalla meta del prodotto di M, dy per la rotazione relativa tra le due facce di normale x; questa rotazione @ pari a aw ax® Yenergia relativa ad M, @ sew dx, e per essa M, compie lavoro positivo se ae <0; quindi aS: 1 ew dx dy . Analogamente per M, si ha — dx dy 362 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VOL. Vv dx Dalla fig. 10-8 si osserva che M,,dy lavora per I'angolo oy 8x ed il lavoro @ positivo se °° > 05 cosi pure My dx lavora per Yan- x OY ow . . vas ow golo dy, ed il lavoro é positivo se < ay ox ax ay Quindi per M,, ed M,, si ha l’energia 1 2 ad 2, 2% My dx dy . 2 x by y Sostituendo i valori (10-4) e (10-5) si ha, per tutta la lastra, 2) (= ew ( 7 ¥ m/ Lax? ay’ x dy Il lavoro del secondo ordine delle forze interne é =1 a) tn, (SY a ee) 1» us fils (yes my +2, we | ax ay, 09) come pud facilmente dedursi dalle espressioni delle componenti del se- condo ordine della deformazione. Se } dx dy . (18) 5. La lastra rettangolare appoggiata sui quattro lati e compressa secondo due di essi: metodo geometrico, L’esempio pit: semplice @ quello di una lastra rettangolare a x b ap- poggiata sui quattro lati, compressa da una forza F, per unita di lun- , 218 ° es b TET es “GER Frc. 10-9 ghezza secondo la direzione a (fig. 10-9), Nel caso in esame é N, cap. x INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 363 N,=N,y=0. Seguendo il metodo euleriano, l'equazione di equilibrio va- riato (w rappresenti la configurazione inflessa diramata) @ la (10-17): 3 at " F, 3 SM 42 Sw , Swi gw (20) ax" ” axtay* "ay" D 6x’ un integrale della (10-20), che soddisfa anche le condizioni ai limiti ow =0, y=b =+ y y ay x=0, x=a w ow , ax? (21) da cui 2 7p “y =4+2). h (5+ Be (h) Il pit piccolo degli F, forniti dalla (h) é da prendersi in considerazio~ ne; esso si assume come carico critico F,, accettando che le soluzioni della (10-20) siano da ricercarsi solo nelle (10-21). I pitt piccolo valore della (h) si ha tra le soluzioni che si ottengono ponendo n—=1 reeB (tye 2( tty a La (i) corrisponde ad una deformata con una sola semionda lungo il lato b, ed r semionde lungo il lato a. Il prodotto dei due termini della somma non dipende da r, quindi il valore di r che rende minima la somma @ quello che rende uguali i due addendi, e cioe r=—. @® 364 __SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou v Poiché r deve essere intero, la (t) é valida se a/b é intero; in tal caso é Fre (22) Per a/b =1, 2, 3... la semionda secondo il lato a & lunga b, quale che sia il valore di a/b ; la lastra si inflette secondo campi quadrati di lato b, in cui successivamente w @ positive e negativo. Se a/b non @ intero, la prima delle (i) fornisce F, come prodotto del carico euleriano relativo alla lastra lungo i lati a, per un fattore; in que- sto fattore, per a r(r+]) Tl passaggio da r= 1 ad r=2 si ha per a -=V?=141, D v da r=2 ad r=3 per Per a/b < 1,41, il minimo k (e quindi il minimo F,) si ha per r=1; per 1412,45, pud porsi con buona approssimazione k= 4. Nella tab. 10-1 sono riportati i valori di k in funzione di a/b fino al valore a/b = 1,41, e cio’ i valori relativi alla curva r=1. Tapenta 10-1 LATI APPOGGIATI. CARICO NELLA DIREZIONE DEI LATI LUNGHI a (da Timoshenko) 7 > | 02 03 04 05 06 07 08 ji» i k | 27,0 13,2 841 6,25. 514 | 4,53 | 4,20 a i - fo = 0.9 10 AL 12 1,3 4 141 b k 4,04 4,00 4,04 | 413 | 4,28 | 447 | 4,49 366 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VOL. V La a, & fornita (m) da _, =D keen (m = yh 2b d= my ? ™ la condizione o, < | 0," | porge b {KE net} 2 — ifm) | a Se é¢,>|4,"'|, deve al solito porsi E, al posto di E in tutte le for- mule gia seritte. Il fatto che la lastra sia sollecitata in una sola direzione induce alcuni a ridurre il modulo da E ad E, solo in tale direzione; sembra peré piit opportuno ridurre tutta la rigidita D nel rapporto E,/E, sia per- ché il fenomeno plastico in un punto riguarda tutto Vintorno, quale che sia il tipo di sollecitazione, sia perché si opera cosi in condizioni di maggiore sicurezza. 6, La lastra rettangolare appoggiata sui quattro lati o compressa secondo due di essi: metodo energetico, Si ponga, sul piano medio, u=v=0, e mx smy w =DEA,,sen 3 (0) dalla (10-18) si ricava e quindi waP ff (S222) oar =P Pf [ssa (f= =*) rux Sey Ta 4 =a). le tay) sen sen S| dx dy Solo i quadrati di questa espressione danno integrali non nulli: rmx sny ab en* sen? ——"_ dx dy=— ; fs a b y 4 cap. x INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE, 367 si ha percio w= psy ey ©) aa w/ P Dalla (10-19) si ha beat ff Ny (=) dx dy = 2 sod ox F, rr rx sxy =-= LEA, — cos sen ax dy 24,4, a a b e ancora Fr ra? ab La=— EZA,? —— 3 wa (@) Si ha poi L, Quindi é La condizione porge coincidente con la (h). 7. La lastra rettangolare appoggiata sui quattro lati e compressa seconde am- bedue i lati. Nel caso in esame (fig. 10-11) Yequazione di equilibrio variato é ow ow 3 1 a a SM yp SW SW (ip Sa SM) ey ext | axay? | ay" D ox? ay" 368 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VOL. V con le stesse condizioni ai limiti del n. 10-5; l’espressione (10-21) é ancora un integrale della (10-24) che soddisfa le condizioni ai limiti. Fic. 10-11 Sostituendo la (10-21) nella (10-24) si ha pewp® (242) _ Si osserva subito che una F, di compressione fa diminuire F,,, e vice- versa accade se F, é di trazione. Pochi tentativi con diversi valori di r ed s portano al valore mini- mo di F,. F,. (25) 8. La lastra rettangolare appoggiata su due lati opposti, compressa ortogonal- mente a tali lati, e diversamente vincolata sugli altri due lati. Isimboli sono quelli della fig. 10-9; i due lati lunghi a siano comunque vincolati. L’equazione da usare @ sempre la (10-20), un suo integrale che soddisfa le condizioni ai limiti sui lati lunghi b & w =f (y) sen a . (26) Sostituendo la (10-26) nella (10-20) si ha att 2 rr df « dy dy? la soluzione della (10-27) & £(y)=Aew +Ber+CcosBy+DsenBy 7) CAP. x INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 369 dove D at Da + yne a) Il lato y=0 é appoggiato, il lato y=b é libero. Dalle condizioni tw a yao wee sw low) ey’ =m @x* risulta A=—B c= e quindi £(y)=2Asenhay+Dsenpy . Le condizioni * aw 1) ow y=pb <* 2 40- ) = ey’ by* m/ 6x* dy porgono Lin Len 2a(e—2 =) senh ab —p(# +452) sone 0 m a? m a? 1) rx? 1\ rx 2aa[a—(2—4)? = cosh ab—Dp [s+ (2—2)*2| cos Bb =0 . m a? m. a : La soluzione w 0 corrisponde all’annullarsi del determinante del suddetto sistema in A e D, e cioé a rx 3 a(e—2 28) en abaa(e+i 2) ig. eH a La (10-28) é un’equazione in F, (attraverso « e 8); il suo studio mo- stra che il valore pitt basso della soluzione si ha per r==1, ¢ pud essere 1 rnanciost - Scienza delle eoserusion! ~ Vol. V ™ 370 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VoL. V fornito da una formula identica alla (10-23) D Rooke 5. (29) I valori di k in funzione di a/b si leggono nella tabella 10-2; essi sono caleolati per 1/m=0,25. TaBELLA 10-2 LATI LUNGHI b APPOGGIATI; LATI LUNGHI a LIBERO E APPOGGIATO. CARICO NELLA DIREZIONE DEI LATI LUNGHI a (da Timoshenko) a = 05 18 18 b k 4,400 1,440 1,135 0,952 0,835 0,755 2,0 25 3,0 4,0 5,0 k 0,698 0,610 0,564 0,516 0,506 Secondo Timoshenko, per lastre lunghe pud porsi con buona appros- simazione b k=0,456 + —.. a b) Il lato y=0 @ incastrato, il lato y=b é libero, Dalle condizioni y=0 oY 9 ay si trae aC —8D =- aC + 6D 2a cap. X _____INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE —__ 3 e quindi 8 f(y) =C (cos y — coshay) +D (senfy — — senhay & Le condizioni ew 1 tw aw ( =b ow y= EW _g ow x ey? om ax’ ay* porgono 1 2cd (c? +d’) cos Bb cosh ab —=— (a? & — a dove é La F,, pud essere sempre posta nella forma (10-29); i valori di k in funzione di a/b sono consegnati nella tab. 10-3, anch’essi calcolati per 1/m=0,25 . ‘Tapexta 10-3 LATI LUNGHI b APPOGGIATI; LATI LUNGHI a INCASTRATO E LIBERO. CARICO NELLA DIREZIONE DEI LATI LUNGHI a (da Timoshenko) cao i a _- 1,0 i 1,2 1,3 14 15 16 b k 1,70 1,56 1,47 1,41 1,36 1,34 1,33 a > 7 18 19 2,0 2.2 24 k | 1,33 1,34 1,36 1,38 | 1,45 1,47 372 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI vou. Vv I valori della tabella sono relativi ad r=1; il valore minimo di k @ 1,328, e si attinge per a/b = 1,635. Nella fig. 10-12 sono riportati i valori k Re \. 16 I hey \ t 14 e — 1 yt tLi tit i it i418 22 260 (303d 8 b Fro. 10-12 di ke in funzione di a/b per r—=1 ed r= 2; la seconda curva si ottiene dalla prima come gia detto nel caso della lastra appoggiata sui quattro lati. Si osserva che per a/b abbastanza elevato la lastra si inflette secondo due semionde lungo la direzione di compressione, e che, sempre per a/b abbastanza elevato, pud con buona approssimazione porsi sempre k= 1,328. 9 La lastra rettangolare soggetta a flossione compressione. Si consideri la lastra rettangolare appoggiata sui quattro lati e cari- cata (fig. 10-13) sui due lati lunghi b da forze ortogonali ai lati stessi e Fic. 10-13 variabili linearmente cap. x INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 373 la F,, forza agente in y=0, @ di compressione. Per «0 si ha compres- sione uniforme, per a=2 flessione pura, per a <2 flessione e compres- sione, per a> 2 flessione e trazione. Anche nel caso in esame pud porsi i coefficienti k sono forniti (Timoshenko) dalla tab. 10-4. ‘TaBELLA 10-4 LATI APPOGGIATI. FLESSIONE E COMPRESSIONE NELLA DIREZIONE DEI LATI LUNGHI a (da Timoshenko) PF, +84 F, NC a/b 04 | 05 | 06 | 0667) 0,75 | 08 | 09 | 10) 15 % — 2 29,1 25,6 24,1 | 23,9 24,1 24,4 25,6 25,6 24,1 ; _ _- 18,7 _ 12,9 _ 115 11,2 _ 11,0 11,5 3 1 15,1 _ 9,7 _ 84 81 _ 78 84 ; / - _- 13,3 _ 8,3 _- mW 6,9 _ 6.6 al 5 2 _- 10,8 _ TL _ 6,1 6,0 _ 58 61 3 k 28, fs SL 24, 20 Lo 02 04 06 08 10 12 146 16 182 ® Fie. 10-14 Nella fig. 10-14 sono riportati, per flessione semplice, i valori di k in 374 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI voL. Vv funzione di a/b per r=1, 2, 3; le curve per r=2, 3 etc. sono derivate al solito modo da quella per 7=1. Si osserva che nella flessione semplice per a/b > 0,95 si passa da una a due semionde, e che per a/b abbastanza elevato pud essere assunto k= 24. Nelle tabelle 10-5, 10-6 e 10-7 sono riportati dal Timoshenko i valori di k per flessione pura («—2) con i due lati lunghi a incastrati, per ca- rico triangolare (c—1) nelle stesse condizioni di vincolo, per flessione pura con i due lati Iunghi a appoggiato e incastrato. TaBELta 10-5 FLESSIONE PURA (2 = 2) NELLA DIREZIONE DEI LATI LUNGHI a. LATI LUNGHI b APPOGGIATI; LATI LUNGHI a INCASTRATI (da Timoshenko) ot I ot TapELta 10-6 CARICO TRIANGOLARE («= 1) NELLA DIREZIONE DEI LATI LUNGHI a. LATI LUNGHI b APPOGGIATI; LATI LUNGHI a INCASTRATI (da Timoshenko) Ft, Ny 0,40| 0,50] 0,60 | 0,64 | 0,65 | 0,66 | 0,67 0,70 | 0,80 | 0,90 k [sna 14,7 | 13,7 | 13,57 | 13,56 | 13,57 sass | 136s 143° | 15,4 CAP. X INSTABILITA DELLE LASTRE PIANE 375 ‘TapeLtAa 10-7 FLESSIONE PURA (« = 2) NELLA DIREZIONE DEI LATI LUNGHI a. LATI LUNGHI b APPOGGIATI; LATI LUNGHI a APPOGGIATO E INCASTRATO (da Timoshenko) RE ji 7 7 5 a | = 0,40 oso] 0,60 | 065 | 0,66 | 0,67 | 0,70 | 0,80 | 0,90 | 1,00 b fe 29,5 |26,0 | 24,65 | 24,48 | 24,48 | 24,48 | 246 | 25,3 | 266 | 28,9 10. La lastra rettangolare soggetta a forze taglianti. Frequente @ pure il caso della fig, 10-15, dove la lastra @ soggetta a +>———+ | ° + t vp) + + + 4 Fig. 10-15 forze taglianti T uniformemente distribuite. La T, pud porsi anche essa sotto la forma D . (31) per lati tutti appoggiati i valori di k sono consegnati nella tab. 10-8. 376 SCIENZA DELLE COSTRUZIONI VOL. Vv Per a/b=1 (lastra quadrata) é k=9,34; per boo @ k=5,35. TaBELLA 10-8 CARICO TAGLIANTE. LATI TUTTI APPOGGIATI (da Timoshenko) Se i due lati lunghi a sono incastrati, e i due lunghi b sono appoggiati, i valori k sono consegnati nella tab. 10-9. TapELLa 10-9 CARICO TAGLIANTE. LATI LUNGHI a INCASTRATI; LATI LUNGHI 6 APPOGGIATI (da Timoshenko) >, bo a 1,0 15 2,0 25 3,0 oe k 12,28 11,12 10,21 9,81 9,61 8,99 TaBELLA 10-10 CARICO TAGLIANTE. LATI TUTTI INCASTRATI (da Timoshenko) a =- 1.0 1,5 20 25 oo b k 14,71 11,50 10,34 10,85 8,99 Se i lati sono tutti incastrati, i valori k sono invece consegnati nella tabella 10-10.

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