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KNOWLEDGE ADDICTION - Newsletter20
KNOWLEDGE ADDICTION - Newsletter20
20
AGOSTO 2012
KNOWLEDGE ADDICTION
KNOWLEDGE ADDICTION
Lo psicologo svizzero Carl Gustav
Jung scrisse che ogni tipo di
dipendenza cattiva; non importa se
il narcotico sia l'alcool, la morfina o
l'idealismo. Da allora, anno dopo
anno, le possibili forme di
dipendenza (in inglese: addiction)
sono aumentate in modo
esponenziale, tanto da portare alcuni
a definire il nostro secolo come l'era
delle dipendenze.
Oltre alle infinite sostanze, chimiche
o naturali, abbiamo scoperto di poter
diventare dipendenti dal lavoro, dal
cibo, dal sesso, da Internet, dal gioco
d'azzardo o dallo shopping!
Vogliamo giocosamente provare
a contraddire il noto psicologo
inventando una nuova dipendenza
buona: la Knowledge Addiction, la
dipendenza da conoscenza.
Questa newsletter, ogni mese,
cercher di dare a tutti i dipendenti
da (o della) formazione una dose di
conoscenza, su aspetti generali o
specifici del mondo della formazione
e dell'apprendimento.
Buona lettura!
La convivialit Nel 1973 Ivan Illich pubblica il libro La Convivialit allinterno del
quale presenta alcune critiche al modello industriale e ne ipotizza il
possibile superamento.
Secondo Illich, in molti casi lo strumento industriale ha superato la
soglia critica ed diventato controproduttivo. Per esempio,
liperproduttivit produce crisi economiche legate alleccessiva
Iperproduttivit
disponibilit di beni, oppure la larga diffusione di automobili crea il
traffico che riduce significativamente la velocit media degli
spostamenti rendendo controproducente lo spostamento in auto.
Per questi motivi, per evitare una societ iperindustriale
secondo Illich necessario ritracciare i contorni della societ
riconoscendo lesistenza di scale e di limiti naturali e tenendo a
Limiti naturali
mente che lequilibrio della vita si dispiega tra il fragile e il
complesso ma senza mai oltrepassare alcune soglie.
Oltrepassata la soglia, la societ diventa scuola, ospedale, prigione
e comincia la reclusione sociale in cui i luoghi e gli spazi
sostituiscono le finalit.
Etica Alla societ della produttivit Illich contrappone la societ della
convivialit. Se nella societ produttiva i valori sono la
conoscenza tecnica e il bene materiale, nella societ conviviale i
valori sono letica e il bene realizzato.
Inoltre, se nella societ industriale il fine ultimo laccumulazione
della ricchezza nella societ conviviale il fine lamicizia e la
reciprocit fraterna. Per Illich, la giustizia sempre pi importante
della prosperit materiale. Questultima per Illich impedisce
alluomo di sperimentare la piena libert e la vera gioia che
possono essere percepiti solo in uno stile di vita austero.
Una ulteriore critica di Illich alla societ del secondo dopoguerra
Bisogni quella di aver trasformato luomo comune in uomo bisognoso
ossia alla ricerca costante di soddisfare i propri bisogni di base.
Il progresso, lo sviluppo o la crescita hanno prodotto nellumanit
una larga e diffusa forma di dipendenza dai beni materiali e dai
servizi. Questa dipendenza si chiama bisogno!
La cultura occidentale secondo Illich ha fissato per tutti gli
uomini del pianeta quali fossero i bisogni e gli standard di vita
dellumanit, stabilendo che sotto alcune soglie ci sia la povert e
sopra alcune soglie il benessere.
Sogni o bisogni? Di conseguenza, luomo non pi visto per i suoi sogni, le sue
aspirazioni, le sue potenzialit ma attraverso la misurazione
economica di ci che gli manca, di cui ha bisogno.
Speranza o aspettativa? Lirruzione sulla scena umana dei bisogni ha cambiato la natura
umana. La speranza stata rimpiazzata dallaspettativa.
C differenza, dice Illich, tra aspettativa e speranza. La speranza
indica una fede ottimistica nella bont della natura, mentre
laspettativa contare sui dei risultati programmati e controllati
dalluomo.
Nellaspettativa insito un diritto ad avere, nella speranza
invece la grandiosit di ricevere un dono.
LATTUALIT DEL PENSIERO DI ILLICH
Muore nel 2002 Ivan Illich morto a Brema il 2 dicembre del 2002 allet di 76 anni
e non amava che si parlasse del suo pensiero e delle sue opere se
non tramite la lettura diretta. Probabilmente era consapevole della
complessit del suo pensiero e della difficolt di sintesi derivante
proprio dalla sua distanza dagli schemi ideologici classici.
Proprio questa sua distanza dagli schemi ideologici classici, negli
Scarsa diffusione anni 70 e 80 soprattutto in Italia lo ha penalizzato in relazione
alla diffusione delle sue opere.
Solo due delle sue principali opere (Descolarizzare la societ e
La Convivialit) hanno avuto in Italia una buona diffusione,
mentre altre opere sono state ingiustamente considerate minori
come, ad esempio: Per una storia dei bisogni, Il genere e il
Altre opere
sesso o Disoccupazione creativa.
In questultima opera Illich enfatizza, in antitesi alla valorizzazione
assoluta del lavoro come finalit delluomo, il diritto alla
disoccupazione creativa, ossia lattivit delluomo libera e fuori dalla
logica del salario e del mercato, per dedicarsi ad attivit individuali
e collettive che lui chiamava vernacolari. Vernacolare era secondo
lui quello che nasceva dalla logica del fare qualcosa per s o per gli
Vernacolare
altri, dallorto allasilo gestito in comune, dal mutuo appoggio al fare
artigiano, artistico o letterario.
Le tesi di Illich oggi sono riprese da Richard Sennett o da Serge
Latouche, mentre le sue visioni sul superamento della scuola
sono alla base di tutti i moderni sistemi di condivisione della
conoscenza.