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Cattolici Confusi?

Molto di più: perduti nella ricerca


dell`Occulto.
Sono molti gli Italiani e purtroppo anche cattolici confusi che
frequentano abitualmente o occasionalmente l'occulto; per debolezza, per
mancanza di una fede viva e profonda nel Signore Gesù. Sono veri e
propri pericoli, che lasciano nell'anima di chi frequenta questo
campo(campo esclusivo del Maligno!)segni a volte indelebili e con
Ripercussioni negative e in alcuni casi tragiche sulla vita e sulla persona
in generale. Questo documento serve per mettere in guardia da tali
pericoli per l'anima e a liberarsi da pratiche che sono come insegna la
scrittura stessa in "Abomino a Dio"!

Cattolici confusi? Molto di più: perduti nella ricerca


dell'occulto.

Sono sempre più numerosi i cattolici che pur frequentando la Chiesa,


credono nella reincarnazione, consultano maghi, cartomanti e guaritori,
comunicano con i defunti, si affidano all'oroscopo, praticano discipline
orientali.

Pare che questi cattolici ragionino con la loro testa incuranti della Parola
di Dio e delle disposizioni della Chiesa: vanno a messa, e anziché
fondare la loro speranza unicamente in Dio si affidano agli astri,
all'occulto, desiderando un "Dio magico" che esaudisca subito le loro
richieste e non chieda meditazione, riflessione, conversione. La
caratteristica generale del mondo occulto è, infatti, l'ambizione più
sfrenata "presto e subito ". La Chiesa Cattolica condanna apertamente:
"…tutte le pratiche contrarie alla virtù della religione" (Catechismo della
Chiesa Cattolica n.2117), ma il cattolico pare non curarsene andando
tranquillamente avanti per la propria strada inventandosi la propria
religione su misura, o meglio il proprio cocktail religioso: un po' di yoga,
una scorza di esoterismo e di magia, un pizzico di credenza nella
reincarnazione, il tutto mescolato con qualche reminescenza del
catechismo appreso durante gli anni dell'infanzia e che non è stato
completamente rimosso, ma solo relativizzato in una gradevole mistura
sincretistica destinata prima di tutto all'appagamento personale.

Queste considerazioni mettono in luce una società secolarizzata in cui


Dio non è più in prima fila al centro dell'attenzione umana. Società che è
diventata la base su cui nascono i nuovi movimenti occultistici e
miracolistici, che si concretizzano in una nuova cultura, viaggiando nei
pensieri e nelle riflessioni dei singoli e diventando un modo di concepire
la vita opposto a quello cristiano.

l. Reincarnazione

Quasi tutti i cattolici che "credono" nella reincarnazione dicono di avere


ricordi di esistenze passate e credono che la prossima vita sarà migliore.
Frequentano regolarmente la Chiesa ma abbracciano il pensiero delle
filosofie orientali e ne praticano le discipline.

Questi cristiani però, non si rendono conto che la reincarnazione è


assolutamente incompatibile con la fede cristiana, perché rinnega
l'Incarnazione e la Resurrezione di Cristo. Rinnegano la Salvezza operata
da Gesù sul Calvario: con la reincarnazione si salvano infatti da soli.
Inoltre, Dio, quando si è fatto uomo, non ha preso in prestito un corpo,
non si è rivestito di un corpo, ma lo ha assunto in se stesso. E quel corpo
è passato attraverso la morte. Il suo corpo glorioso, non è un corpo
diverso da quello della sua esistenza terrena. Se no, non sarebbe la stessa
persona.

Questo significa che anche il nostro corpo risusciterà, e che l'anima ed il


corpo che noi siamo non potranno godere la felicità se non insieme per
sempre. Il nostro corpo, quindi, non è un corpo intercambiabile, destinato
a scomparire, mentre la nostra anima sopravvive in altri corpi presi in
prestito. Il nostro corpo è unico e destinato a raggiungere la nostra anima
dopo la separazione provvisoria che la morte comporta:

"L'unità dell'anima e del corpo è cosi profonda che si deve considerare


l'anima come la “forma”del corpo; ciò significa che grazie all'anima
spirituale il corpo composto di materia è un corpo umano vivente; lo
spirito e la materia, nell'uomo, non sono due nature congiunte, ma la loro
unione forma un' unica natura” (Catechismo della Chiesa Cattolica
n.365)

I cristiani che credono alla reincarnazione, non hanno chiaro il concetto


della morte che credono semplicemente un passaggio ad un'altra forma di
esistenza, senza che ci sia alcuna responsabilità nei confronti di Dio. Essi
pensano che ciò che seminano in questa vita, lo raccoglieranno nel loro
prossimo stato di reincarnati trascurando la Parola di Dio che ci dice :
"E’ stabilito per gli uomini che muoiano una sola volta, dopo di che
viene il giudizio " (Eb 9,27).

2. Maghi e guaritori

Molti sicuramente troppi cattolici si rivolgono agli operatori


dell'occulto per questioni materiali come lavoro e denaro e per problemi
familiari e di salute. Quasi tutti hanno la convinzione di non fare nulla di
male, ma di chiedere solo quello che loro chiamano “un aiuto in più”. Ma
ci può essere qualcosa “in più” di Dio? Pare proprio che alcuni cristiani
credano di sì.

Quasi tutti poi, in cerca di una religione dolce a proprio uso e consumo,
mischiano concetti occultistici teosofici alla fede cristiana. La Chiesa al
n. 2117 del Catechismo condanna apertamente ogni forma di magia ed
occultismo come contraria al primo comandamento. La divergenza più
significativa tra cristianesimo e magia risiede nel fatto che il mago o lo
stregone deve comunemente fare appello alle forze demoniache per
assicurare l'efficacia della sua azione.

La severità della Bibbia verso tutte le pratiche di magia, stregoneria e dei


loro derivati spiritismo e divinazione, si manifesta sin dagli inizi della
rivelazione ebraica: "Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli
passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi esercita la
divinazione o il sortilegio o l'augurio o la magia; né chi faccia
incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i
morti" (Dt 18,10)

Anche negli Atti degli Apostoli vi sono chiari riferimenti contro la


magia. Simon mago viene condannato severamente perché sfruttava la
potenza della Spirito a beneficio delle sue pratiche magiche (cfr. At 8, 9-
26); e san Paolo rimprovera duramente il mago Elimas perché si
opponeva alla conversione del proconsole Sergio (cfr. At 13, 8-12). E ad
Efeso: "Un numero considerevole di persone che avevano esercitato le
arti magiche portavano i propri libri e li bruciavano davanti a tutti" (At.
19,19).

Quindi tutto ciò che riguarda i presunti "poteri "dell'essere umano sul
mondo divino o spirituale che con le sue innumerevoli creature
"diaboliche","angeliche", "spiriti di natura ", o di "trapassati"si
piegherebbe al volere dell'uomo per mezzo di riti e preghiere, è in netta
contrapposizione con la fedeltà e il culto che si deve solo al Dio creatore.
E’ il primo comandamento del decalogo: "Non avrai altri dei davanti a
me"

3. Comunicazione con i defunti

La Sacra Scrittura ed il Magistero vietano rigorosamente la


comunicazione con i defunti. Eppure i cattolici praticanti che vi si
avvicinano sono molti.

Il pericolo più grande è rappresentato da associazioni come il


Movimento della Speranza e l’ARISAD. Anche qui siamo in pieno
sincretismo: questi movimenti, infatti, si configurano come sette
spiritiche di ispirazione cristiana, ma che con il loro modo di agire si
pongono fuori del cristianesimo. Poiché questi movimenti si fondano
sull'evento paranormale, acquistano il pieno diritto di essere classificati
fra i Nuovi Movimenti Occultistici e Miracolistici. La loro tattica
migliore, è quella di elencare il nome dei sacerdoti che hanno partecipato
ai convegni apportando elementi di confusione tra i cristiani. Questi
sacerdoti, convinti di agire secondo la volontà divina, traggono in
inganno numerosi fedeli, i quali, rassicurati da ciò che essi
rappresentano, e cioè la Chiesa, li seguono abbandonando ogni scrupolo
ed ogni dubbio.

Bisognerebbe spiegare a queste persone che il cristianesimo considera


chiusa la Rivelazione con la venuta di Gesù Cristo, infatti durante queste
riunioni non si fa che parlare di "nuove verità" rivelate dalle anime dei
defunti. Lo spiritismo inoltre, nega non solo la divinità di Cristo in
quanto lo si indica come Spirito Superiore e non come unico e vero Dio ,
ma anche la redenzione, non considerando la salvezza attivata da Gesù
Cristo, poiché tutte le anime sono comunque salvate. A questo punto ci
sono tutte le carte in regola per negare anche il peccato originale.

Il Vangelo con la parabola del ricco cattivo e del povero Lazzaro spiega
l'impossibilità che un defunto venga a farci visita: "Tra noi e voi è
stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non
possono, né di costì si può attraversare sino a noi" (Lc 16,26).

Non potete venire e passare significa anche che non si può comunicare
con i defunti attraverso il registratore, la scrittura automatica, il piattino
ecc.

4. Le tecniche orientali

I cristiani che praticano le tecniche orientali sono moltissimi e quasi tutti


prediligono lo yoga e la meditazione trascendentale. Chi vi si avvicina
all'inizio cerca un'aiuto per stare meglio, per combattere "lo stress"
dell'Occidente industrializzato, e vivere in armonia con se stesso
ritrovando "le proprie radici". All'inizio, queste tecniche propongono
esercizi di rilassamento molto semplici che con l'andare del tempo
arrivano ad influenzare anche lo spirito portando l’individuo ad aderire
sempre più ai valori della religione orientale. Ma la nozione di Dio della
religione Orientale è molto diversa dalla nostra. Dio non è una persona
che si pone di fronte a me, ma diventa l'essere del mio essere, più
interiore di me stesso. In un simile contesto il "Dio Amore" della
religione cristiana non e più concepibile. Non si tratta quindi di amare,
ma di conoscere, di lasciare emergere in me la mia realtà. E' molto triste
constatare che il cattolico, avendo già un'esperienza spirituale ed
un'esperienza sacramentale, faccia ricorso a mezzi sostitutivi per
rinnovare la sua vita interiore.

Per giustificare queste pratiche il cristiano adduce spesso la


giustificazione che si limita solo all'aspetto, puramente corporeo, di
rilassamento.

Ma come si può dissociare il corpo dallo spirito in esercizi che hanno lo


scopo preciso di aiutare a trovare una nuova dimensione spirituale
dell'esistenza? E come si possono separare questi esercizi dai presupposti
filosofici e religiosi che li hanno ispirati? Considerando che chi li pratica
cerca sempre una "nuova arte per vivere meglio".

Quindi, dal momento che non hanno solo il ruolo di esercizi fisici, le
tecniche ispirate alle tradizioni dell'Oriente non solo non sono prive di
conseguenze psicologiche o spirituali, ma non sono neanche innocenti
dal punto di vista della fede. Il vuoto mentale e lo spogliamento che si
raggiungono attraverso queste pratiche sono l'opposto della vera
preghiera.

Queste tecniche, che con l'andare del tempo portano ad assumere


atteggiamenti interiori che non hanno niente a che vedere con il centro
della vita cristiana che è comunione con Dio mediante la sua grazia. E la
grazia non si conquista con tecniche e metodi, ma è un dono gratuito:
"Non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell'uomo, ma da Dio che usa
misericordia " (Rm 9,16).

5. L'astrologia

Anche in questo caso nessuna assoluzione o giustificazione viene dal


Catechismo: "La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la
chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti ... sono in
contraddizione con l'onore ed il rispetto, congiunto al timore amante, che
dobbiamo a Dio solo" (Catechismo della Chiesa Cattolica n.2116).

La maggior parte di coloro che si chiamano cristiani però, pur


affermando di seguire e conoscere Gesù Cristo, consulta regolarmente
l'oroscopo entrato ormai ufficialmente in tutti i mezzi di comunicazione.
Questi cristiani portano al collo, insieme alla croce, medagliette
raffiguranti il segno zodiacale, oggetti personalizzati per tenere lontana la
sfortuna ed allontanare la "negatività". Acquistano regolarmente riviste
specializzate per imparare a conoscere le stelle, il proprio ascendente
ecc. arrivando senza rendersene conto a praticare un vero e proprio culto
delle stelle. Essi quando sono a contatto con altre persone difficilmente
parlano di Cristo, ma un buon 80% quando conosce una persona nuova
quasi per consuetudine pone la classica domanda:"Lei di che segno è?".
Non iniziano la giornata senza leggere l'oroscopo dei giorno, l'influsso
degli astri, ma non hanno neppure un attimo per il Signore che è il
Creatore al quale appartiene il passato, il presente ed il futuro.

Chi confida nell'astrologia è più sicuro dell'oroscopo che della Parola di


Dio. L'astrologia è una vera e propria superstizione secondo la quale la
vita ed il destino dell'uomo sono influenzati dalla natura degli astri e
dalla loro posizione. Gli astrologi affermano che l'influenza astrologica
sia trasportata da una "forza ignota" indipendente dalla distanza dei
pianeti. Ma se le Sacre Scritture condannano apertamente questa pratica
(cfr. Is 47,11-14) da dove proviene questa forza? O meglio ancora: di
quale forza si tratta?

Dal punto di vista scientifico tutte le forze ad ampio raggio d'azione che
noi conosciamo nell'universo, diventano sempre più deboli con
l'allontanarsi degli oggetti. Ma, come ci si potrebbe aspettare in un
sistema geocentrico, costruito migliaia di anni fa, le influenze
astrologiche non dipendono affatto dalla distanza. Per gli astrologi,
l'importanza di Marte negli oroscopi è la stessa, sia che il pianeta sia
dalla stessa parte del Sole insieme con la Terra, sia che si trovi sette volte
più lontano dal lato opposto. Una forza che non dipende dalla distanza
non ha alcuna base scientifica, allora su cosa si basa la teoria degli
astrologia sulle "entità" che presiedono agli astri?

Tutte pratiche, quelle sopra elencate, in netto contrasto con la Parola di


Dio e quindi con l'insegnamento della Chiesa, alla quale il cattolico è
invitato a restare in comunione e devota e gioiosa obbedienza, perché:
"Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata
testata d’angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome
dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere
salvati" (At 4, 11-12).

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