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Per molti la risposta può sembrare scontata, ma vogliamo esaminare ciò che afferma la Parola di
Dio a questo proposito e rimettere il nostro futuro nelle mani di Dio, che si prende cura dei Suoi
figliuoli.
L’oroscopo, che consiste nella predizione del futuro di un individuo basandosi sulla posizione degli
astri al momento della sua nascita, è ormai diventato molto comune ai nostri giorni e rivela la
tendenza paganeggiante del mondo nel quale viviamo. Non esiste ormai giornale o rivista che non
abbia il proprio oroscopo; perfino la radio e la televisione lo trasmettono, anche più volte nella
stessa giornata e, spesso, perfino dopo rubriche religiose, a riprova della tendenza pluralistica della
società attuale.
La maggior parte dei lettori, e perché no anche dei cristiani, leggono gli oroscopi per pura curiosità,
precisando con divertita incredulità di non dare nessun peso e nessuna fiducia a quanto è scritto.
Intanto, però, si nota che perfino dei credenti vanno alla ricerca del quotidiano o del periodico per
leggervi l’oroscopo che li riguarda.
I cieli dichiarano la gloria e la maestà di Dio, ma non rivelano nulla intorno al peccato, all’opera di
Cristo al Calvario, al giudizio, al ravvedimento, al perdono, alla giustificazione dei credenti, e
neanche nulla riguardo alla morte, la resurrezione, l’ascensione e il ritorno di Gesù.
Soltanto la Bibbia, la Parola di Dio, ci rivela Cristo e la Sua salvezza eterna e afferma che
“l’Evangelo è la potenza di Dio per la salvezza d’ogni credente” (Romani 1:16). La Sacra
Scrittura ci rivela, inoltre, che gli uomini hanno abbandonato Dio e la verità, perché “pur avendo
conosciuto Iddio, non l’hanno glorificato come Dio, né l’hanno ringraziato; ma si son dati a vani
ragionamenti, e l’insensato loro cuore s’è ottenebrato. Dicendosi savi son diventati stolti ... Per
questo, Iddio li ha abbandonati”
(Romani 1:21-24).
L’esortazione biblica
I cristiani vengono ammoniti da Dio stesso a non dare ascolto agli uomini né ad affidarsi ai loro
insegnamenti se non sono fondati sulla Parola di Dio: la Bibbia.
“Se vi si dice: ”Consultate quelli che evocano gli spiriti e gl’indovini; quelli che sussurrano e
bisbigliano”, rispondete: “Un popolo non dev’egli consultare il suo Dio? Si rivolgerà egli ai morti
a pro de' vivi?” Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui
alcuna aurora” (Isaia 8:19, 20).
“Lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta
a spiriti seduttori, e a dottrine di demoni” (1 Timoteo 4:1). “Guardate che non vi sia alcuno che
faccia di voi sua preda con la filosofia e con vanità ingannatrice secondo la tradizione degli
uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo” (Colossesi 2:8).
A chi deve rivolgersi il credente che abbia bisogno di guida e di luce? Il Signore ha messo a
disposizione dei Suoi discepoli la Sua santa Parola: “La tua parola è una lampada al mio piè ed
una luce sul mio sentiero” (Salmo 119:105). La Sacra Scrittura è la bussola che guida il cristiano
sulla via della vita; infatti: “Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a
correggere, a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni
opera buona”
(2 Timoteo 3:16).
La Parola di Dio è resa attuale e viene personalmente applicata ai credenti dallo Spirito Santo.
Infatti, Gesù, prima di lasciare i Suoi, disse: “Il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà
nel nome mio, egli v’insegnerà ogni cosa e vi rammenterà tutto quello che v’ho detto” (Giovanni
14:26).
Trova una soluzione quando sembra che non ve ne sia alcuna, perché il Signore che serviamo è
Colui che “apre e nessuno chiude” (Apocalisse 3:7). L’apostolo Paolo poteva dire in una
circostanza: “una larga porta mi è qui aperta ad un lavoro efficace, e vi sono molti avversari” (1
Corinzi 16:9).
In altre circostanze, quando le porte erano chiuse e sbarrate, lo stesso apostolo e i suoi compagni
non le forzarono, ma riconobbero la sovranità di Dio nella loro vita. Così quando “ ... tentarono di
andare in Bitinia ... lo Spirito di Gesù non lo permise loro” (Atti 16:7).
Altro mezzo è quello di chiedere consiglio ai nostri fratelli nella fede. Per questo il Signore ci ha
posti in una comunità locale che onora “tutto l’Evangelo”, perché possiamo aiutarci l’un l’altro con
la preghiera e l’esortazione. In quel: “Esortatevi gli uni gli altri” (Ebrei 3:13) c’è l’invito ad
esprimere i nostri pensieri ed a chiedere consiglio.
Infine, abbiamo a disposizione anche la possibilità dell’esame personale.
Domandiamoci sinceramente: la scelta che sto per fare mi eleva spiritualmente? Mi avvicina a Dio?
Contribuisce all’edificazione dell’anima mia? È di buona testimonianza per il mio prossimo?
Persegue lo scopo di onorare Dio e la causa dell’Evangelo?
Se, con onestà, riconosciamo di non poter rispondere affermativamente, vuol dire che è contro la
volontà di Dio per noi.