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La posizione ISPESL (vedi punto 8.4): per i recipienti contenenti solo fluidi allo stato gassoso, nel caso
di incendio, deve essere prevista, a cura e sotto la responsabilit dellutente, la depressurizzazione del
recipiente allinizio dellincendio.
Le norme non aggiungono altro e quindi non ci sono dubbi su quello che occorre fare: depressurizzare
subito, in modo affidabile, sufficientemente veloce in modo da non avere mai pressioni pericolose per le
temperature progressivamente crescenti che si raggiungono (uno standard far decrescere la pressione
del 50% in 15 ma meglio adeguare la velocit di depressurizzazione alleffettivo aumento della
temperatura della parete nel tempo che deve quindi essere valutato).
Posizione API: E permesso luso di una valvola di sicurezza secondo la procedura indicata al
punto 3.15.2 purch sia verificato il non collasso del recipiente per alta temperatura; in tale caso
vanno quindi aggiunte misure addizionali che scongiurano il raggiungimento di tali
sovratemperature..
Il calcolo della portata da evacuare con valvola di sicurezza, qui non indicato ma ben descritto
al punto 3.15.2.1.2 delle API RP 521, suggerisce l adozione di una temperatura massima della
parete a contatto con lincendio di 1100 F ( 593C ) per lacciaio al carbonio; per essa la
sperimentazione API ha verificato che il collasso, per una tensione operativa di circa 10
kg/mmq, avviene non prima di una decina di ore con largo tempo di intervento quindi
disponibile. Temperature superiori a 1100 F ridurrebbero di mol to questo tempo rendendo pi difficile
il compito delle misure di fire-fighting.
N.B. Una critica possibile di questo sistema di calcolo che nessuno pu assicurare che le temperatura
del metallo non superi mai 1100F. Il diagramma di fig.1 della suddetta practice mostra che i tempi
necessari per raggiungere 1100F durante un incendi o sono 6 minuti se la parete spessa e 12
minuti se la parete spessa 1 che sono tempi ristretti per i quali non garantito lintervento delle
squadre antincendio e solo un raffreddamento ad acqua con anello di ugelli (non molto affidabile a
causa degli intasamenti dovuti ad acqua non deionizzata) pu essere disponibile. Oltre questi tempi la
temperatura della parete continua a salire anche se pi lentamente.
Come al solito la posizione ISPESL pi sicura con la depressurizzazione immediata e andamento delle
pressioni verificato in base al valore massimo ammissibile per ogni temperatura raggiunta dal metallo.
La posizione API godrebbe di una pari classifica se le misure che assicurano il non collasso del
recipiente per alta temperatura fossero automatiche ed sufficientemente affidabili.
3. LESPRESSIONE DI BASE DEL CASO INCENDIO
API suggerisce due espressioni, la prima da usare quando limpianto attrezzato con efficace sistema di
drenaggio e apparecchiature antincendio, la seconda quando tali misure non sono previste:
Q = 21000 F A0,82
Q = 34500 F A0,82
Entrambe in unit di misura inglesi, cio Q in Btu/h e A in ft2
ISPESL riporta invece:
Q = 155000 F A0,82 in unit SI cio Q in kJ/h e A in m2
Tale espressione uguale quella API con efficaci drenaggi e apparecchiature antincendio; sorge quindi
il problema per un utente italiano di cosa fare se limpianto in esame non bene attrezzato, visto che le
norme del suo paese gli permettono di usare unespressione sottodimensionante riguardo la potenza
termica entrante. Ladozione delle ISPESL lo sollevano da ogni responsabilit materiale (ma non
morale), ladozione delle API non lo metterebbero in buona luce con chi deve finanziare lopera.
NOTA: Vista limportanza degli argomenti trattati e la loro elevata diffusione chi scrive invita il lettore a
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