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CORTE DI CASSAZIONE - SENTENZA 19 FEBBRAIO 2010, N. 4013

Svolgimento del processo


Con ricorso alla Commissione tributaria provinciale di (........) la società (ABC), impugnava l’avviso
di accertamento del reddito, relativo alle imposte Irpeg ed Ilor per l’anno 1997, fatto notificare alla
medesima dall’agenzia delle entrate di quella città, e con il quale l’amministrazione comunicava di
aver accertato dei proventi complessivi molto più consistenti di quelli dichiarati, relativamente alle
operazioni inerenti all’attività di acquisto e vendita di materiali metallici, con giro di affari di vari
miliardi di lire; e ciò sulla scorta degli accertamenti compiuti dalla Guardia di finanza, e comunicati
all’ufficio stesso. La contribuente deduceva che tale avviso era da annullare, in quanto carente di
motivazione; tutte le operazioni commerciali erano state annotate nelle scritture contabili, e nessuna
di esse era fittizia. Quindi la base imponibile non poteva essere rappresentata dalla somma che
sarebbe risultata dalla mancanza dei costi portati in deduzione, che erano reali. Chiedeva perciò
dichiararsi la nullità dell’atto impositivo.
Instauratosi il contraddittorio, l’ufficio eccepiva l’infondatezza dell’opposizione, dal momento che
l’accertamento era scaturito dalle accurate indagini svolte dalla Guardia di finanza nei confronti
della medesima e di altre società collegate, appartenenti allo stesso gruppo, che faceva capo
all’amministratore, che era tale X; peraltro le scritture contabili denotavano delle gravi irregolarità,
trattandosi di operazioni inesistenti; perciò chiedeva il rigetto dell’impugnativa.
Il giudice adito, in accoglimento del ricorso, annullava l’avviso con sentenza n. 102 del 2000,
compensando le spese.
Avverso tale decisione l'agenzia delle entrate proponeva appello, cui l'appellata, peraltro posta in
liquidazione, resisteva, dinanzi alla commissione tributaria regionale della Lombardia, la quale, ha
rigettato il gravame con sentenza n. 114 del 7.6.2005, osservando che le scritture contabili tenute
dalla società non erano viziate da irregolarità, e le presunzioni inerenti al maggior reddito non
avevano i caratteri della ragionevolezza, anche perché nessun elemento era stato fornito
dall'appellante, onde ritenere che si fosse trattato di operazioni inesistenti.
Contro questa decisione l'agenzia delle entrate ha proposto ricorso per cassazione sulla base di un
unico motivo, e che ha notificato due: volte, con la conseguente instaurazione di due procedimenti.
La società (ABC) in liquidazione non si è costituita. (………….)

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20102c-N-4013.aspx

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