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Progetto di Ricerca per potenziare la competitivit

di Orticole in aree Meridionali (PROM)


Delibere CIPE 17/2003 e 83/2003 D.MiPAF 208/7303/05 del 22.7.2005

Ricerca N. 2
La coltivazione senza suolo del pomodoro
Responsabile: Dr Accursio Venezia
Centro di Ricerca per lOrticoltura
accursio.venezia@entecra.it

Pomodoro coltivato senza suolo


Sistema aperto/chiuso e subirrigazione

Questa nota una sintesi dei risultati della ricerca sulla coltivazione senza suolo
del pomodoro del Progetto di Ricerca per potenziare la competitivit di Orticole
in aree Meridionali (PROM), presentati in una giornata di studio, il 23 ottobre
2008 nellazienda di Battipaglia del CRA-ORT. Nella prima parte vengono
riassunte le basi della coltivazione senza suolo del pomodoro, prevalentemente
in base allesperienza olandese con substrato irrigato a goccia in sistema aperto,
con una parte della soluzione nutritiva rilasciata nellambiente, e chiuso, senza
alcun rilascio di soluzione. Nella seconda parte vengono presentati i risultati
della ricerca per la subirrigazione in sistema chiuso con il metodo dei vasi in
canaletta, modalit facile da gestire ed economica in confronto allirrigazione
a goccia. Seguono i risultati del confronto della subirrigazione in canaletta in
sistema chiuso con lirrigazione a goccia in sistema aperto e chiuso. Infine sono
riportati i risultati di saggi aziendali con irrigazione a goccia in sistema aperto,
con uso di acque saline, per vari tipi di pomodoro.

Pontecagnano, settembre 2009


Personale e collaborazioni
Alle attivit oggetto di questa nota hanno partecipato: Dr Aniello Bacco
(collaboratore a contratto), D.ssa Ida Chiancone (collaboratrice a contratto),
Dr Carlo Di Cesare (CTER), Sig. Mario Farina (OTER), Sig. Andrea Landi
(OTER), D.ssa Marija Stipic (collaboratrice a contratto), Dr Filippo Piro (Dir.
di ricerca). La D.ssa Maria Luisa Palermo (Assessorato Agricoltura Regione
Siciliana, SOAT 77, Mazara del Vallo, TP) ha curato lattivit dimostrativa
realizzata presso lazienda agricola Tommaso Pantaleo di Mazara del Vallo; il
Dr Luigi Conelli, (Assessorato Agricoltura della Regione Campania,
STAPA-CePICA Napoli, CeSA Nola) quella realizzata presso lazienda agricola
cooperativa Le Campanelle di Mariglianella.

Documento redatto con LATEX1 e classe scrbook (Koma script)2

1
Lamport L., 1994. LaTeX A document preparation system. 2nd Ed. Addison-Wesley.
URL http://www.latex-project.org.
2
Neukam F., Kohm M., Kielhorn A., KOMA-Script, a versatile LATEX 2 bundle. URL
http://www.komascript.de.
Sommario

1 Introduzione 9
1.1 Soluzione nutritiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1.2 Substrato di coltura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10
1.3 Irrigazione a goccia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
1.3.1 Sistema aperto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
1.3.2 Sistema chiuso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
1.3.3 Salinit dellacqua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
1.4 Subirrigazione in vaso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16
1.4.1 Condizioni per il sistema chiuso . . . . . . . . . . . . . . 17
1.4.2 Salinit dellacqua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
1.5 Prospettive . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18
1.6 Obiettivi della ricerca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

2 Attivit e risultati 19
2.1 Subirrigazione con acqua di buona qualit . . . . . . . . . . . . 19
2.1.1 Materiali e metodi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
2.1.2 Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
2.2 Subirrigazione con acqua di mediocre qualit . . . . . . . . . . . 25
2.2.1 Materiali e metodi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
2.2.2 Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25
2.3 Subirrigazione in confronto con irrigazione a goccia . . . . . . . 30
2.3.1 Materiali e metodi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30
2.3.2 Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
2.3.3 Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
2.4 Sistema aperto presso aziende agricole . . . . . . . . . . . . . . 37
2.4.1 Saggi presso lazienda Le Campanelle . . . . . . . . . . . 37
2.4.1.1 Saggio con acqua della qualit disponibile . . . 37
2.4.1.2 Saggio con acqua salina . . . . . . . . . . . . . 40
2.4.2 Saggi presso lazienda Tommaso Pantaleo . . . . . . . . . 44
2.4.2.1 Materiali e metodi . . . . . . . . . . . . . . . . 44
2.4.2.2 Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

Conclusioni 49

Letteratura citata 51

3
Elenco delle tabelle

1.1 Propriet fisiche dei substrati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11


1.2 Soluzioni nutritive consigliate e concentrazione di assorbimento . 13

2.1 Acqua e soluzioni nutritive utilizzate nellazienda Le Campanelle 38


2.2 Produzioni ottenute nei saggi condotti presso lazienda Le Cam-
panelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40
2.3 Acqua e soluzioni nutritive utilizzate nei saggi presso lazienda
Pantaleo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44
2.4 Produzioni ottenute nei saggi condotti presso lazienda Pantaleo 46

5
Elenco delle figure

2.1 EC della SN a piena e mezza forza. Esperimento con acqua di


buona qualit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20
2.2 pH della SN a piena e mezza forza. Esperimento con acqua di
buona qualit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
2.3 EC e pH degli estratti acquosi del substrato. Esperimento con
acqua di buona qualit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22
2.4 Produzione di sostanza secca in relazione alla forza della solu-
zione, durata media giornaliera dellirrigazione e frequenza di
rinnovo della soluzione. Esperimento con acqua di buona qualit 22
2.5 Prodotto totale, commerciabile e di scarto in relazione alla forza
della SN. Esperimento con acqua di buona qualit . . . . . . . . 23
2.6 Concentrazione di elementi nella biomassa epigea in relazione
alla concentrazione nella SN. Esperimento con acqua di buona
qualit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23
2.7 Particolari dellesperimento di subirrigazione con acqua di buona
qualit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
2.8 Effetto della concentrazione di sale aggiunto allacqua irrigua su
EC e pH della SN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26
2.9 Variazioni delle concentrazioni di N-NO3 e Cl nella soluzione cir-
colante in relazione al ciclo colturale, alla gestione della soluzione
e alla concentrazione di sale aggiunto allacqua irrigua . . . . . . 26
2.10 Andamento dellEC e del pH nel substrato in relazione al regime
di impiego e alla concentrazione di sale aggiunto allacqua irrigua 27
2.11 Prodotto commerciabile, scarto e peso medio del frutto commer-
ciabile per grappolo in relazione alla posizione del grappolo, al
regime di impiego e alla concentrazione di sale aggiunto allacqua
irrigua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28
2.12 Prodotto totale e commerciabile in relazione alla concentrazione
di sale aggiunto allacqua irrigua e alla gestione della SN . . . . 28
2.13 Particolari dellesperimento di subirrigazione con acqua di me-
diocre qualit . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 29
2.14 Consumi giornalieri e totali di soluzione nutritiva in relazione a
tre sistemi di coltura senza suolo del pomodoro ciliegino e due
livelli di concentrazione di sale aggiunto allacqua irrigua . . . . 31
2.15 Volume, EC e pH della soluzione drenata per il sistema aperto a
goccia in relazione alla concentrazione di sale aggiunto allacqua
irrigua e al ciclo colturale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32

7
2.16 EC e pH della soluzione fornita nel sistema aperto a goccia
e della soluzione ricircolata nel sistema chiuso a goccia e per
subirrigazione in relazione alla concentrazione di sale aggiunto
allacqua irrigua. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32
2.17 EC e pH degli estratti del substrato in relazione alla posizione, al
sistema di coltura e alla concentrazione di sale aggiunto allacqua
irrigua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 33
2.18 Produzione di biomassa in relazione al sistema di irrigazione e
alla concentrazione di sale aggiunto allacqua irrigua . . . . . . . 34
2.19 Produzione commerciabile, peso medio del frutto commerciabile
e percentuale di scarto per ordine di grappolo in relazione al
sistema di irrigazione e alla concentrazione di sale aggiunto
allacqua irrigua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
2.20 Produzione commerciabile per area e peso medio del frutto in
relazione al sistema di irrigazione e alla concentrazione di sale
aggiunto allacqua irrigua . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
2.21 Particolari dellesperimento di confronto della subirrigazione con
lirrigazione a goccia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36
2.22 Consumi di SN e drenato scaricato (cumulativo) nei saggi presso
lazienda Le Campanelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 38
2.23 Andamento della EC e della frazione percentuale della soluzione
drenata nei saggi presso lazienda Le Campanelle . . . . . . . . 39
2.24 EC e pH dellestratto in acqua del substrato nei saggi condotti
presso lazienda Le Campanelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39
2.25 Prodotto commerciabile e peso del frutto nel saggio con acqua
pi salina presso lazienda Le Campanelle . . . . . . . . . . . . . 41
2.26 Relazioni del peso del frutto con residuo secco e acidit titolabile
dei prodotti ottenuti nel saggio condotto con acqua salina presso
lazienda Le Campanelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42
2.27 Particolari dei saggi presso lazienda Le Campanelle . . . . . . . 43
2.28 Consumo della SN e rilascio di drenato nei saggi condotti presso
lazienda Pantaleo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45
2.29 EC e pH della SN e del drenato rilasciato nei saggi condotti
presso lazienda Pantaleo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46
2.30 Flussi di produzione durante il ciclo colturale nei saggi condotti
presso lazienda Pantaleo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
2.31 Variazioni del peso medio del frutto commerciabile nei saggi
condotti presso lazienda Pantaleo . . . . . . . . . . . . . . . . . 47
2.32 Particolari dei saggi presso lazienda Pantaleo . . . . . . . . . . 48
1 Introduzione

Fin dalle origini come attivit di importanza commerciale, circa 50 anni fa,
nella coltura protetta si sono affermate due tendenze.
Una mira a realizzare condizioni ottime per la coltura con serre in metallo e
vetro, controllo climatico guidato dal monitoraggio del microclima allinterno
e allesterno della serra, coltura senza suolo in sistema chiuso e spinta mec-
canizzazione dei sistemi di trasporto interaziendali (Stanghellini et al., 2003).
Esempio tipico lorticoltura olandese che nonostante il clima poco adatto
riesce ad ottenere tutto lanno prodotti di qualit che vengono esportati in
tutto il mondo.
Laltra fa leva sul clima favorevole, impiegando serre con copertura in plastica,
ridotto controllo climatico, fertirrigazione in suolo o coltura senza suolo in
sistema aperto, e tende a contenere gli investimenti in beni capitali, ritenendoli
economicamente ingiustificati (De Pascale et al., 2006), anche a costo di un
maggiore impiego di lavoro umano. Esempio tipico lorticoltura protetta del
meridione delle penisole europee del Mediterraneo.
La coltura senza suolo del pomodoro condotta prevalentemente su substrato
irrigato a goccia. Nelle colture protette ad alta intensit tecnologica si tende al
sistema chiuso ed il substrato maggiormente utilizzato la lana di roccia. Nelle
colture mediterranee a minore intensit tecnologica prevale il sistema aperto
e oltre alla lana di roccia si utilizzano vari substrati quali perlite, miscugli di
torba e perlite, torba e pomice, fibra di cocco, poseidonia, vinacce, pula di riso,
ecc.

1.1 Soluzione nutritiva


Lassorbimento di nutrienti funzione della coltura, della composizione della
soluzione nutritiva (SN), della fase fenologica, delle condizioni climatiche e del
livello di produzione.
La quantit totale assorbita di nutrienti dipende principalmente dalla coltura
e dal livello di produzione. Ma come distribuire questa quantit durante il ciclo
colturale? La concentrazione di assorbimento, corrispondente al rapporto tra
quantit di nutrienti e di acqua assorbiti, pur non avendo alcuna base fisiologica,
perch lassunzione di acqua un processo indipendente dallassunzione di
nutrienti (Sonneveld, 2000), pu essere molto utile per decidere come regolare

9
10 1. Introduzione

lerogazione di una soluzione nutritiva di opportuna concentrazione in modo da


fornire la quantit di nutrienti necessaria alla coltura.
La concentrazione di assorbimento pu essere molto diversa tra le colture e
dipende molto anche dalle condizioni ambientali e dalla stagione, che influiscono
sul tasso di traspirazione. In condizioni che riducono la traspirazione vegetale,
la coltura consuma meno acqua a parit di nutrienti assorbiti e pertanto la
concentrazione di assorbimento pi alta. Il contrario si verifica quando la
traspirazione intensa. La concentrazione della soluzione nutritiva dovr quindi
aumentare nella stagione fredda e diminuire in quella calda.
Inoltre affinch le piante possano assumere gli elementi secondo un rapporto
ottimo bisogna tenere conto anche della facilit relativa di assorbimento: K, NO3 ,
NH4 e H2 PO4 sono assorbiti facilmente e quindi possono essere somministrati
anche a bassa concentrazione; Ca e Mg sono assorbiti con maggiore difficolt e
quindi devono essere presenti a concentrazione pi alta di quella assorbimento.
Questi concetti guidano la preparazione delle soluzioni bilanciate utilizzate
correntemente in Olanda (Sonneveld e Straver, 1994).

1.2 Substrato di coltura


I substrati utilizzati in coltura senza suolo sono tanti e possono essere classificati
in vari modi. In base allorigine si distinguono: i materiali organici (torbe,
cortecce e scarti ligno-cellulosici), i materiali minerali naturali (sabbie, ghiaie,
pozzolane e tufi vulcanici) e i materiali minerali trattati (lane di roccia, perlite,
vermiculite e argilla espansa).
La conoscenza delle propriet fisiche del substrato necessaria per adat-
tare frequenza e durata dellirrigazione alle esigenze delle piante. Dellacqua
contenuta nel substrato importante conoscere sia la quantit presente, in
genere espressa come percentuale in volume, sia lenergia con cui trattenuta,
misurata come potenziale di energia libera con la scala pF (pF2 = 100 cm di
acqua = 0.097 atmosfere = 9,8 kPa). Ma le radici delle piante necessitano anche
di un substrato ben aereato.
Il volume occupato dal substrato in un contenitore costituito di una parte
solida e di una parte contenente fluidi, aria e acqua in funzione dellenergia libera
con cui trattenuta lacqua (porosit totale). Laria occupa la parte di porosit
totale nella quale il potenziale per lacqua nellintervallo pF 01. Il resto
della porosit totale occupato dallacqua. Nellintervallo di pF 12 lacqua
considerata disponibile per le piante. Il potere tampone idrico (intervallo di
pF 1,72,0) indica come si comporta il substrato durante lessiccazione. Un
elevato potere tampone comporta un aumento regolare della forza di ritenzione
1.2 Substrato di coltura 11

dellacqua e consente quindi un adattamento progressivo della pianta. Pertanto


considerato un elemento di sicurezza nella coltura senza suolo.
In genere con la frequenza dellirrigazione si cerca di mantenere il pF del
substrato tra 1 e 2. Il primo valore comparabile con la capacit di campo
dei suoli (umidit del substrato dopo saturazione con acqua e sgocciolamento
per gravit), il secondo al limite di umidit critica, sotto il quale la crescita
della pianta risulta penalizzata. La durata dellirrigazione deve consentire di
riportare il substrato a pF 1 e di dilavarlo.
Il substrato ideale il tipo 1 della tabella 1.1 con elevata aereazione e
disponibilit idrica e forte potere tampone. Lirrigazione pu essere molto
flessibile con interventi brevi e frequenti o lunghi e poco frequenti. Torba di
sfagno e miscele di substrati del tipo 2 con substrati del tipo 3 sono gli esempi
pi diffusi.
I substrati del tipo 2 sono poco aereati, con disponibilit idrica medio-bassa e
basso potere tampone. Possono avere elevata porosit totale, come nelle torbe
nere, o bassa porosit totale, nel caso delle sabbie. Le irrigazioni devono essere
brevi e frequenti.
Nel tipo 3 i substrati sono molto aereati ma hanno bassa disponibilit idrica
e basso potere tampone. Cortecce, perlite, argilla espansa, pozzolane, ghiaie
devono essere irrigate con interventi brevi e frequenti.
I substrati del tipo 4 sono ben aereati, con elevata disponibilit idrica ma
con potere tampone molto debole. Sono materiali a struttura fibrosa come le
lane minerali (lana di roccia e lana di vetro) e le fibre di legno. Lassenza di
potere tampone implica una sorveglianza permanente dellirrigazione.

Tabella 1.1 Propriet fisiche dei substrati secondo Brun (1993).

Acqua Tampone
Porosit Aerazione disponibile idrico
totale (pF 1,0) (pF 1,02,0) (pF 1,72,0)
Substrato tipo (% v/v) (% v/v) (% v/v) (% v/v)
torba di sfagno 1 >85 >20 >25 >10
torba nera 2a 80-90 <20 <20 <5
sabbia 2b 40-50 <20 <20 <5
perlite 3 >85 >40 <10 <5
fibre minerali 4 >85 >20 >40 assente

La scelta del substrato di coltura anche condizionata dal costo e dalla


disponibilit. Quelli commerciali (lana di roccia, perlite, fibra di cocco, ecc.)
sono pronti alluso e standardizzati, ma in genere sono costosi e alcuni sono
di difficile smaltimento. I substrati organici o minerali facilmente reperibili in
loco (vinaccia, lapillo, pozzolana, pomice, poseidonia, pula di riso, ecc.) sono
12 1. Introduzione

economici e facili da smaltire, ma poco uniformi, per cui richiedono molta cura
nella preparazione aziendale. Per due substrati organici, poseidonia e lapillo
con vinacce, necessario dilavare i sali presenti per limpiego in sistema chiuso
(Venezia et al., 2001).

1.3 Irrigazione a goccia


Il modo pi semplice e diffuso di coltivare senza suolo la coltura su substrato
irrigato a goccia. Il volume di substrato disponibile per le radici 1020 volte
inferiore rispetto alla coltura su suolo. La fertirrigazione dovrebbe consentire
un controllo completo della nutrizione idrica e minerale, ma la variabilit di
erogazione tra i punti goccia e la variabilit di assorbimento da parte delle piante
rendono necessario drenare almeno un quarto della soluzione, frazione che deve
essere ordinariamente aumentata per prevenire laccumulo di sali nel substrato,
dal momento che lacqua irrigua spesso contiene elevate concentrazioni di alcuni
elementi minerali (Sonneveld, 2000).

1.3.1 Sistema aperto


Nel sistema aperto le piante vengono coltivate fornendo un eccesso di solu-
zione nutritiva, al fine di mantenere i valori guida di concentrazione degli
elementi minerali a livello radicale. In genere viene consigliato di verificare le
concentrazioni degli elementi presenti nella soluzione radicale con frequenza al-
meno quindicinale attraverso lanalisi presso laboratori specializzati (Sonneveld,
2000).
Punti di forza di questa tecnica sono la semplicit di gestione (mantenere dei
valori guida di frazione drenata e di concentrazione radicale degli elementi mi-
nerali), la possibilit di usare acqua irrigua di mediocre qualit (aumentando la
frazione drenata per dilavare i sali in eccesso) e la scarsa probabilit di diffusione
di malattie attraverso la soluzione drenata purch questa sia tempestivamente
allontanata dal sistema.
Il maggiore punto di debolezza lelevato impatto ambientale della soluzione
drenata pari alla concentrazione di elementi nutritivi presenti moltiplicata
per il volume rilasciato. Per il pomodoro a ciclo lungo si pu arrivare a
20003000 m3 /ha e a 23 t/ha di elementi nutritivi.
Le soluzioni nutritive consigliate per il sistema aperto rispetto al sistema
chiuso hanno concentrazioni pi elevate, per tenere conto delle quantit che
escono dal sistema con il drenaggio. Per una nutrizione ottima si cerca di avere
in genere una frazione drenata superiore a un quarto della soluzione, con una
concentrazione pari almeno alla met della concentrazione di assorbimento. In
1.3 Irrigazione a goccia 13

tali condizioni lefficienza di assorbimento inferiore all85%. La riduzione


della frazione drenata aumenterebbe lefficienza, ma comporterebbe crescita
disomogenea delle piante per leterogeneit di distribuzione dellacqua e di
assorbimento da parte delle piante.

1.3.2 Sistema chiuso


La raccolta, lanalisi ed il riutilizzo della soluzione drenata permette di chiudere
il sistema, ma ne assolutamente raccomandata la disinfezione (Sonneveld,
2000). Una rassegna dei principali mezzi di disinfezione delle soluzioni nutritive
utilizzati commercialmente e il loro costo riportata da Incrocci et al. (2009).
Nel sistema chiuso si raggiunge un equilibrio tra somministrazione e assorbi-
mento (concentrazione fornita = concentrazione assorbita) purch le perdite
di acqua siano solo per traspirazione, come generalmente succede, dato che il
substrato rivestito di film plastico. Fanno eccezione le colture in vaso nelle
quali importante levaporazione dalla superficie.
Nella tabella 1.2 sono riportate le composizioni delle soluzioni nutritive
consigliate per la coltura di pomodoro su lana di roccia in sistema aperto e
chiuso, la composizione guida a cui tendere a livello radicale e le concentrazioni
di assorbimento. La soluzione consigliata per il sistema chiuso ha valori molto
vicini alla concentrazione di assorbimento.

Tabella 1.2 Composizione della soluzione nutritiva utilizzata nella coltura senza suolo
di pomodoro in sistema aperto e in sistema chiuso, valori guida dellambiente radicale e
concentrazione di assorbimento secondo Sonneveld e Straver (1994). *NO3 +NH4

Sistema Sistema Soluzione Concentrazione


Parametro Unit aperto chiuso radicale di assorbimento
EC dS/m 2,6 1,6 3,7
NH4 meq/L 1,2 1,0 < 0,5
K 9,5 6,5 8,0 6,1
Ca 10,8 5,6 20,0 4,4
Mg 4,8 2,0 9,0 1,8
NO3 16,0 10,8 23,0 *9,6
SO4 8,8 3,0 13,6 2,4
H2 PO4 1,5 1,3 1,0 1,1

Con bassa radiazione solare e bassa temperatura dellaria, condizione tipica


della serricoltura autunno invernale dellEuropa Nord-occidentale, la massima
produzione spesso non di qualit ottima. Per avere un prodotto competitivo
sul mercato, necessario portare la conducibilit elettrica (EC) dellambiente
radicale a 4 dS/m con nutrienti o con NaCl, valore maggiore di quello richiesto
per una buona nutrizione delle piante, tuttavia ancora accettabile, che deprime
14 1. Introduzione

la produzione quantitativa, ma ne migliora la qualit (maggiore sostanza secca


dei frutti, maggiore concentrazione di zuccheri e acidi, miglior colore, sapore e
conservabilit). Aumentando la salinit della soluzione nutritiva aumenta il
rischio di carenza di calcio per ridotto assorbimento e/o inadeguato trasporto
xilematico e ridistribuzione.
Le piante possono assorbire i nutrienti a concentrazione molto bassa e avere
una crescita ottima purch tale concentrazione sia mantenuta costante attraverso
un elevato tasso di flusso, cosa che richiede il continuo monitoraggio della
composizione chimica. Nella pratica si usano valori intorno a 2,0 di tasso di
flusso (frazione drenata pari 0,5) nel sistema chiuso, per non aumentare il costo
della disinfezione del drenato, e di 1,31,7 (frazione drenata pari a 0,250,40)
nel sistema aperto, per limitare linquinamento dellambiente. La composizione
chimica della soluzione viene controllata con frequenza almeno quindicinale.
La produzione massima del pomodoro pu essere raggiunta con soluzione
nutritiva con 1,5 dS/m di EC come nutrienti, in concentrazioni pari alla con-
centrazione di assorbimento per gli ioni facilmente assorbiti, pi alte per Ca e
Mg. Per questi ultimi la concentrazione usata rispettivamente uguale o pari
alla met della concentrazione di assorbimento del K (tabella 1.2 nella pagina
precedente).
Poich la concentrazione di assorbimento dipende molto dal tasso di traspi-
razione, nella stagione estiva ed in climi caldi preferibile usare concentrazioni
pi basse rispetto a quelle raccomandabili per la coltura invernale e per il clima
dellEuropa Nord Occidentale.

1.3.3 Salinit dellacqua


Solo quando lassorbimento potenziale di tutti gli elementi uguale o superiore
alla quantit presente nella SN non necessario rilasciare drenato e il sistema
pu essere tenuto chiuso. Se invece lacqua contiene elementi in concentrazione
maggiore di quella necessaria alle piante, tali elementi si lasciano accumulare
fino ad arrivare alla concentrazione massima accettabile, cos da minimizzare il
rilascio di drenato.
In pratica i consumi di soluzione nelle colture senza suolo in sistema chiuso
vengono reintegrati in due modi (Incrocci e Leonardi, 2004). Il primo si basa
sulluso di fertirrigatori che preparano la soluzione fresca aggiungendo acqua
e concimi alla soluzione ricircolata fino a portarla ad un valore impostato
di EC. Questa modalit di gestione chiamata a conducibilit costante o
allolandese consente di mantenere costante lEC della soluzione ma non
controlla la concentrazione dei nutrienti che potrebbe nel tempo ridursi nel caso
si usino acque ricche di sali. Il reintegro dei consumi a concentrazione costante
1.3 Irrigazione a goccia 15

dei nutrienti o alla mediterranea consiste nellaggiunta di soluzione fresca


con concentrazione il pi possibile simile alla concentrazione di assorbimento
della coltura in esame. Questa modalit pi adatta alla gestione con acque
saline perch il progressivo accumulo di ioni residui comporta un progressivo
innalzamento dellEC della soluzione ricircolata facile da monitorare. Per
entrambi i metodi sono consigliate periodiche analisi della composizione della
SN ricircolata.
Con una EC accettabile, pi alta di quella necessaria per la massima produ-
zione, possibile permettere un maggiore accumulo di ioni residui in soluzione,
riducendo il drenato rilasciato e linquinamento conseguente. Le concentrazioni
di assorbimento di Na e Cl sono rispettivamente di 0,4 e 0,6 mmol/L se presenti
a concentrazione inferiore a 5 mmol/L e di 0,8 e 1,0 mmol/L se presenti a
concentrazione di 10 mmol/L.
Per esempio, se per la nutrizione sufficiente un valore di EC di 1,5 dS/m,
mentre per avere una produzione di qualit necessario che la SN abbia un
valore di EC di 2,6 dS/m, sar possibile accumulare 1,1 dS/m di NaCl, pari a
circa 9,5 mmol/L. Con la gestione del sistema chiuso allolandese si inizia
con una SN con EC di 2,6 dS/m fornita solo da nutrienti e man mano che
si accumulano ioni residui si riduce lapporto di nutrienti fino a 1,5 dS/m
lasciando costante lEC della SN a 2,6 dS/m. Quando lo spazio disponibile
stato riempito allora si proceder al rilascio del drenato. Con lutilizzo di
acqua piovana come acqua irrigua (0,3 mmol/L di NaCl) si ottiene una chiusura
completa del sistema e lefficienza duso degli elementi nutritivi pari ad 1.
Man mano che il NaCl presente nellacqua irrigua aumenta di concentrazione si
costretti ad aprire il sistema e rilasciare la soluzione drenata con conseguente
riduzione dellefficienza duso dei nutrienti che con 6 mmol/L di NaCl scende a
0.86 per lazoto e a 0,9 per il potassio (Sonneveld, 2000).
La sensibilit delle piante alla salinit fortemente influenzata dalle condizioni
di coltura. Elevata radiazione solare, temperatura e deficit di umidit dellaria
associate a bassa concentrazione di CO2 sono condizioni che accentuano la
sensibilit alla salinit. Lirrigazione comporta la formazione di gradienti di
concentrazione con ottime possibilit di fuga osmotica per la pianta, dato
che lassorbimento idrico e nutritivo hanno basi fisiologiche diverse: la pianta
assorbe acqua dove la soluzione meno concentrata, presso il punto goccia,
e i nutrienti dove pi concentrata, presso il punto di drenaggio (Sonneveld
e Voogt, 1990). Con lirrigazione a goccia il gradiente verso il basso e si
possono usare soluzioni pi concentrate, perch il substrato viene attraversato
velocemente dalla soluzione per gravit, mentre con la subirrigazione il gradiente
verso lalto e si devono usare soluzioni meno concentrate, perch la soluzione
si muove nel substrato per la risalita capillare e contro la gravit.
La distribuzione degli ioni nel substrato, oltre che dal metodo irriguo in-
fluenzata anche dalla frazione di drenato, dalle caratteristiche fisiche e chimiche
16 1. Introduzione

del substrato, dallassorbimento di acqua e nutrienti da parte della pianta, dalla


composizione della soluzione nutritiva e dallevaporazione, se il substrato non
interamente coperto di film plastico. Pertanto la soglia di salinit oltre la quale
inizia il calo produttivo e lentit di questo calo con lincremento della salinit
vanno determinate per ogni situazione pratica.
Per una specie vegetale in un determinato sistema colturale i fattori impor-
tanti possono essere controllati e variati durante la coltura in diversa misura:
poco o nulla (substrato, sistema irriguo, volume e forma dellambiente radicale),
moderatamente (microclima e qualit dellacqua irrigua), molto (volume e
composizione della soluzione nutritiva fornita).

1.4 Subirrigazione in vaso


In funzione del metodo di irrigazione e quindi dei movimenti dellacqua nel
substrato, gli ioni in eccesso si accumulano in maggiore proporzione nella
soluzione ricircolata, nel caso dellirrigazione a goccia, o nello strato superiore
del substrato, nel caso della subirrigazione con ricircolo della soluzione nutritiva,
attuata con vasi posti su bancale o pavimento periodicamente allagati (ebb-
and-flow) o in una canaletta in pendenza (trough bench) (Incrocci et al., 2006).
La subirrigazione consente quindi di separare spazialmente la zona di sub-
strato con accumulo di ioni residui (strato superiore), in cui le radici sono
scarse o assenti, dalla zona radicata in cui la pianta assorbe acqua ed elementi
nutritivi (strato mediano ed inferiore). Nello strato superiore non ci sono limiti
per laccumulo, purch non venga invertita la direzione dellirrigazione e, nel
caso di riutilizzo del substrato, il trapianto sia effettuato ponendo la zolla al di
sotto dello strato salato. Su piante ornamentali in vaso subirrigate si usano
soluzioni poco concentrate e generalmente unirrigazione consuma circa il 20%
del volume di SN in circolo, mentre SN fresca viene aggiunta dopo alcune irri-
gazioni, applicando il metodo del mantenimento della concentrazione costante
dei nutrienti (Reed, 1996). I vantaggi del sistema possono essere sintetizzati
come: 1) stabilit della soluzione ricircolata; 2) uniformit di distribuzione di
acqua e nutrienti; 3) minore incidenza di malattie; 4) minore compattazione del
substrato; 5) riduzione dei costi di lavoro per migliore utilizzo della superficie
della serra, per la possibilit di meccanizzare molte operazioni e perch non
serve pi il controllo e la pulizia periodica dei gocciolatori otturati. Dettagli
sulla subirrigazione in canaletta sono forniti da Parente (2009).
Pochi studi sono stati condotti su ortaggi da frutto (Serio et al., 2004 su
patata; Incrocci et al., 2006, Santamaria et al., 2003 e Venezia et al., 2003
e 2006 su pomodoro; Venezia et al., 1999 e 2001 su peperone e melanzana;
Rouphael et al., 2006 su zucchino) e in questi studi la subirrigazione stata
condotta mutuando i livelli di concentrazione della soluzione nutritiva e le
modalit di gestione dellirrigazione dalla pratica dellirrigazione a goccia,
1.4 Subirrigazione in vaso 17

tecnica pi diffusa e collaudata, concentrando lattenzione sulla semplicit di


gestione, sulla capacit di annullare il rilascio di nutrienti nellambiente grazie
allelevata stabilit della soluzione nutritiva (zero-runoff system, sistema chiuso
continuo) e di ridurre il rischio di diffusione di malattie attraverso la soluzione
ricircolata, ma rilevando un certo accumulo di sali, costituiti anche di elementi
nutritivi, nella soluzione ricircolata e nella zona radicale, con cali di produzione
e moderato miglioramento della qualit dei frutti.

1.4.1 Condizioni per il sistema chiuso


Per evitare alterazioni di composizione della soluzione, la subirrigazione del
substrato in vaso deve assicurare un movimento unidirezionale di ioni dalla
soluzione ricircolata verso le radici delle piante e la superficie del substrato,
limitando gli interventi al reintegro delle quote consumate (Molitor, 1990).
Il flusso unidirezionale determinato da un gradiente generato dallassor-
bimento delle piante e dalla risalita capillare attivata dallevaporazione. Per
assicurare apporti di elementi nutritivi adeguati alle esigenze delle piante in
tale regime di flusso unidirezionale, si possono regolare frequenza e durata
dellirrigazione in modo che il flusso bilanci la quantit di acqua consumata per
evapotraspirazione e abbia una concentrazione pari a quella di assorbimento
della coltura.
Con un flusso di soluzione pari allevapotraspirato (flusso di massa) si riduce
sia il rischio di diffusione di patogeni, sia la possibilit che gli elementi si muo-
vano per diffusione secondo il gradiente di concentrazione e possano ritornare
nella soluzione ricircolata, alterandola. Con una concentrazione pari a quella
assorbita dalle piante si assicura una nutrizione adeguata, evitando alterazioni
della soluzione in circolo (diffusione) e della soluzione radicale. Ci stato
verificato su specie ornamentali coltivate in vaso (James e van Jersel, 2001),
indipendentemente dalle modalit di reintegro della soluzione ad EC costante
o variabile, caso nel quale era tenuta costante lEC del percolato, misurata col
metodo pour thru (van Iersel e Kang, 2002).

1.4.2 Salinit dellacqua


Con acque saline risultato difficile impedire accumuli di ioni nella zona
radicale e nella soluzione ricircolata e per mitigare il problema stato suggerito
di limitare la durata dellirrigazione a non pi di 10 minuti (Montesano et al.,
2007). Per ottenere un movimento di elementi per solo flusso di massa stato
saggiato limpiego di tensiometri, che consentono di commisurare lirrigazione
allesigenza evapotraspirativa della pianta, ma quando la concentrazione della
soluzione in circolo era maggiore di quella di assorbimento si generavano
comunque accumuli di ioni nella soluzione ricircolata e nella zona radicale
(Santamaria et al., 2005; Parente et al., 2006).
18 1. Introduzione

Un miglior controllo della salinit della soluzione ricircolata nella coltura del
pomodoro, limitando lincremento al 9% del valore iniziale, stato ottenuto
usando una soluzione a piena forza fino a 21 giorni dal trapianto, e successi-
vamente soluzioni diluite a 3/4 e 1/3 di forza, con acqua irrigua poco salina
(NaCl 0,3 mmol/L), un substrato a buona risalita capillare (torba/perlite), una
frequenza di irrigazione ridotta e un reintegro della soluzione dopo unalta
frazione di consumo (75%) (Venezia et al., 2006). La bassa salinit dellacqua
e la diluizione delle soluzioni non impedivano un accumulo di ioni, prima nel
substrato e quindi nella soluzione ricircolata.

1.5 Prospettive
Secondo Sonneveld (2000) la ricerca sulla coltivazione senza suolo dovrebbe
considerare la possibilit di separare fisicamente lassorbimento di acqua da
quello dei nutrienti attraverso lutilizzo di due sistemi radicali separati fisica-
mente, con lacqua irrigua fornita senza aggiunta di nutrienti e la nutrizione
alimentata da soluzioni concentrate. In questo modo gli ioni residui potrebbero
accumularsi nellacqua circolante ed essere scaricati quando necessario, senza
rischi di inquinamento dellambiente. In attesa della messa a punto di una tec-
nica di coltivazione capace di utilizzare questo doppio sistema radicale, lautore
propone di migliorare il sistema radicale singolo cercando di compartimentare
in diverse parti dellambiente radicale gli elementi nutritivi e quelli residui, ma
non fornisce dettagli operativi.

1.6 Obiettivi della ricerca


La subirrigazione in canaletta di piante in vaso semplifica notevolmente la
gestione del sistema chiuso rispetto allirrigazione a goccia e ne riduce quindi
anche il costo dimpianto perch non necessaria la disinfezione della soluzione
nutritiva ricircolata. La ricerca condotta nellambito del PROM ha mirato
a verificare la possibilit di ottenere il desiderato flusso unidirezionale della
soluzione variando la concentrazione della soluzione nutritiva, per approssimare
meglio quella di assorbimento, la durata e la frequenza dellirrigazione, per
massimizzare il movimento degli ioni per flusso di massa, e la frequenza di
reintegro della soluzione, per ridurne lalterazione.
2 Attivit e risultati

In due esperimenti sono stati studiati i fattori della subirrigazione in canaletta


del pomodoro, che in un terzo esperimento stata confrontata con lirrigazione
a goccia, in sistema aperto e in sistema chiuso, utilizzando acqua salina.
Presso due aziende agricole sono stati condotti quattro esperimenti per
dimostrare la possibilit di utilizzo di acqua salina aumentando la percentuale
di soluzione drenata e per verificare ladattabilit di ibridi commerciali e
sperimentali con vari tipi di frutto.

2.1 Subirrigazione con acqua di buona qualit


2.1.1 Materiali e metodi
In una serra fredda a ventilazione forzata del CRA-ORT a Pontecagnano
stato saggiato un sistema chiuso continuo (figura 2.7 a pagina 24), variando a
due livelli quattro fattori in una replica di un disegno 24 completo: 1) soluzione
nutritiva (a piena e mezza forza); 2) durata dellirrigazione (10 e 30 min); 3)
frequenza dellirrigazione (alta, soglia a 1,7 MJ/m2 di radiazione; bassa, soglia
a 3,4 MJ/m2 ); 4) frequenza di reintegro, determinata dal volume residuo della
soluzione (alto, 68%; basso, 18%).
I sedici trattamenti sono stati allocati ad altrettante canalette idraulicamente
indipendenti disposte a bine su otto bancali. Lunit sperimentale era una fila
di 20 vasi, con i primi due a ciascun estremo considerati bordo ed esclusi dai
rilievi di resa. Piante singole della cultivar Shiren sono state trapiantate il 22
marzo 2006 su torba/perlite 1/1 v/v in vasi di 10 L e allevate monostelo fino al
quinto palco, con una densit pari a 2,6 piante /m2 .
Gli interventi irrigui sono stati eseguiti con portata di 8 L/min su canalette
con pendenza dell1%. La combinazione dei livelli di frequenza e durata irrigua
hanno dato origine a quattro valori di irrigazione giornaliera come media del
ciclo di coltura: 35, 70, 104 e 208 min/d. Il volume del serbatoio era di 270 L
e la composizione della soluzione nutritiva piena (in meq /L) era: Ca 14,2 ;
K 8,0 ; Mg 3,6 ; NH4 0,8 ; Na 0,3 ; NO3 16,0 ; SO4 6,7; H2 PO4 3,5 ; Cl 0,6;
microelementi di Hoagland, EC 2,5 dS/m, pH 5,5. Il reintegro dei consumi di
SN stato a concentrazione costante dei nutrienti. Limpollinazione dei fiori
stata facilitata con limpiego di unarnia di bombi e la difesa antiparassitaria
stata condotta con metodi di agricoltura organica.
Le osservazioni hanno riguardato: 1) quantit e composizione elementare
della biomassa e del prodotto; 2) componenti qualitativi del prodotto (EC,
19
20 2. Attivit e risultati

pH, residuo secco, ceneri, acidit totale, Brix, glucosio, fruttosio, zuccheri
totali, vitamina C, sali minerali e colore); 3) monitoraggio delle propriet
fisiche e chimiche della soluzione ricircolata e degli estratti acquosi 1:1,5 v/v
del substrato (EC, pH, N, P, K, Ca, Mg, S, Na, Cl).

2.1.2 Risultati

Stabilit della soluzione ricircolata


La stabilit della SN stata condizionata in modo prevalente dalla sua con-
centrazione: la composizione della soluzione a mezza forza ricircolata ininter-
rottamente per 107 giorni rimasta stabile, mentre nella soluzione a piena
forza la salinit aumentata marcatamente, in particolar modo con interventi
irrigui pi frequenti e di maggior durata (figura 2.1). Lalterazione stata
causata dalla mancata formazione del flusso unidirezionale di acqua ed elementi
minerali tra soluzione in canaletta e superficie del substrato.

Irrig.(min/g) : 35' (rari.brevi) Irrig.(min/g) : 70' (freq.brevi) Irrig.(min/g) : 104' (rari.lunghi) Irrig.(min/g) : 208' (freq.lunghi)
1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7

reint.freq
EC (dS/m)

reint.raro reint.raro
reint.freq
reint.freqreint.raro
reint.freq

reint.raro
0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100
Giorni dal trapianto

Irrig.(min/g) : 35' (rari.brevi) Irrig.(min/g) : 70' (freq.brevi) Irrig.(min/g) : 104' (rari.lunghi) Irrig.(min/g) : 208' (freq.lunghi)
6
EC (dS/m)

reint.raro
5

reint.raro reint.raro
reint.raro reint.freq
reint.freq reint.freq
4

reint.freq
3

0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100


Giorni dal trapianto

Figura 2.1 Variazione della EC della SN ricircolata in relazione alla concentrazione (a


piena forza: pannello inferiore; a mezza forza: pannello superiore), al giorno del ciclo e alla
durata media giornaliera dellirrigazione. Esperimento con acqua di buona qualit.

Il dimezzamento della concentrazione ha annullato laumento di concentra-


zione degli ioni nella soluzione nutritiva. La EC della soluzione a mezza forza
diminuita leggermente per i primi due mesi di coltura, fino a met circa del ciclo
colturale, risalendo verso i valori iniziali nella fase finale, ma senza raggiungerli.
La riduzione della EC stata accentuata dallaumento dellintensit irrigua.
LEC della soluzione a piena forza ha iniziato ad aumentare dopo i primi 20
giorni di coltura, a un tasso crescente con lintensit irrigua, raddoppiando
il valore iniziale con il regime di maggior durata e frequenza dellirrigazione,
2.1 Subirrigazione con acqua di buona qualit 21

mentre laumento stato abbastanza contenuto (intorno al 18%) con il regime


minimo.
La maggior frequenza di reintegro risultata associata a un modesto aumento
della EC (3%) e a una riduzione della frequenza e dellintensit delle oscillazioni
di breve durata. Con laumento della durata giornaliera dellirrigazione la
soluzione a mezza forza si ulteriormente diluita, mentre quella a piena forza
si ulteriormente concentrata, per effetto dello sbilancio ionico nello scambio
con il substrato.
La riduzione pi spinta del volume totale della soluzione ricircolata causata
dalla minore frequenza di reintegro (13,59,0 vs 13,52,5 L/pianta) ha fatto
aumentare la frequenza e lampiezza delle alterazioni.
Nella soluzione a piena forza il pH progressivamente diminuito nel corso
della coltura, in modo pi accentuato con laumento della distanza temporale
dal momento del reintegro, raggiungendo un valore tra 4 e 5 (figura 2.2). Con
la soluzione diluita il pH si mantenuto pi stabile, tra 5 e 6 nella soluzione
fresca (prelevata al momento del reintegro dei volumi) e tra 6 e 7 nella soluzione
vecchia (prelevata negli altri giorni), diminuendo solo al livello pi basso di
intensit irrigua. I maggiori valori del pH nella soluzione diluita sono risultati
associati essenzialmente alla maggiore concentrazione di bicarbonato, alla
minore presenza di ammonio e alla minor frequenza di reintegro.

Irrig.(min/g) : 35' (rari.brevi) Irrig.(min/g) : 70' (freq.brevi) Irrig.(min/g) : 104' (rari.lunghi) Irrig.(min/g) : 208' (freq.lunghi)
7

reint.freq reint.freq
6

reint.raro
reint.freq
pH

reint.raro
reint.freq reint.raro
5

reint.raro
4

0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100


Giorni dal trapianto

Irrig.(min/g) : 35' (rari.brevi) Irrig.(min/g) : 70' (freq.brevi) Irrig.(min/g) : 104' (rari.lunghi) Irrig.(min/g) : 208' (freq.lunghi)
4.0 4.5 5.0 5.5 6.0

reint.raro
reint.freq
pH

reint.freq reint.raro
reint.raro
reint.freq
reint.raro reint.freq

0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100


Giorni dal trapianto

Figura 2.2 Variazione del pH della SN in relazione alla concentrazione (a piena forza:
pannello inferiore; a mezza forza: pannello superiore), al giorno del ciclo e alla durata media
giornaliera dellirrigazione. Esperimento con acqua di buona qualit.
22 2. Attivit e risultati

Stabilit del substrato e produzione


La maggiore concentrazione ionica ha fornito un eccesso di elementi minerali
che, non potendo essere assorbiti dalle piante, si sono in parte accumulati nella
porzione mediana e superiore del substrato (figura 2.3) e in parte sono ritornati
in soluzione, generando un aumento della salinit dellambiente radicale che ha
ridotto la produzione di biomassa e di frutti (figura 2.4 e figura 2.5 a fronte).









Altezza substrato (cm)

15 15













10 Forza 10
soluzione
5 mezza 5





piena




2 4 6 8 4.5 5.0 5.5 6.0 6.5 7.0
EC (dS/m) pH

Figura 2.3 EC e pH degli estratti acquosi del substrato in relazione alla posizione. Valori
osservati e interpolazione con intervallo di confidenza puntuale al 95%. Esperimento con
acqua di buona qualit.

SN mezzarinnovo raro SN mezzarinnovo frequente SN pienarinnovo raro SN pienarinnovo frequente


Biomassa secca (g/pianta)

450

400


350


300



250

200
50 100 150 200 50 100 150 200 50 100 150 200 50 100 150 200
Durata media irrigazione giornaliera (min)

Figura 2.4 Produzione di sostanza secca in relazione alla forza della soluzione, durata
media giornaliera dellirrigazione e frequenza di rinnovo della soluzione. Valori osservati e
interpolazione con intervallo di confidenza puntuale al 95%. Esperimento con acqua di buona
qualit.

Laumento di EC nella soluzione a piena forza dovuto principalmente alle


elevate concentrazioni di elementi nutritivi (potassio, ammonio, nitrato, solfato,
fosfato, calcio e magnesio) che superavano la concentrazione di assorbimento.
Le concentrazioni usate nella soluzione a mezza forza sono rimaste relativa-
mente stabili per nitrato, solfato, fosfato, calcio e magnesio o sono leggermente
diminuite per potassio e ammonio, perch gli elementi erano forniti ad una
concentrazione uguale o appena inferiore a quella di assorbimento.
La figura 2.6 a pagina seguente riassume la differenza di alterazione della SN e
la prossimit della SN diluita alla concentrazione di assorbimento (allineamento
lungo la linea di uguaglianza). La concentrazione di assorbimento stata
calcolata dividendo la quantit assorbita dalla pianta per il volume dacqua
2.1 Subirrigazione con acqua di buona qualit 23


28

Prodotto commerciabile (kg/mq)

Peso mediodel frutto comm. (g)




6.5

0.45

Prodotto di scarto (kg/mq)




26

6.0


0.40


24 0.35
5.5

0.30
5.0 22


0.25
4.5 20



0.20


4.0
18 0.15

SN intera SN mezza SN intera SN mezza SN intera SN mezza

Figura 2.5 Prodotto totale, commerciabile e di scarto in relazione alla forza della SN.
Valori osservati e stima media con intervallo di confidenza puntuale al 95%. Esperimento
con acqua di buona qualit.

consumato, quindi leggermente sottostimata, perch il consumo di acqua


attribuito alla pianta include anche il consumo per evaporazione dal vaso. Differenza[soluzione biomassa] (meq/L)

8 N Ca
N 10
K N
Biomassa epigea (meq/L)

4 K Ca Ca 8
Y=X mezza intera
2 S 6 intera
S
P S
Mg
P Mg
1 4

Na Mg
P Ca K
0.5 2
Na
S mezza N
Cl Mg
0.25 Cl 0 Cl P
Na K
Cl
0.5 1 2 4 8 16 0 2 4 6 8 10 12
Soluzione nutritiva (meq/L) Media[biomassa, soluzione] (meq/L)

Figura 2.6 Concentrazione di elementi nella biomassa epigea in relazione alla concen-
trazione nella SN. La relazione per i due livelli di SN (mezza e piena forza) riassunta
dallinterpolazione (secondo asse principale) rappresentata dalle linee tratteggiate (pannello a
sinistra). Le differenze sono evidenziate dal diagramma differenza-media (pannello a destra).
Esperimento con acqua di buona qualit.

Con la soluzione diluita le concentrazioni fornite durante il ciclo colturale


corrispondevano abbastanza bene alle concentrazioni assorbite, dato confermato
dal mancato accumulo nello strato mediano e dal ridotto accumulo nello strato
superiore (figura 2.3 a fronte).
24 2. Attivit e risultati

Dispositivo impiegato Piante con fiori e frutti in crescita

Piante con frutti prossimi alla raccolta Substrato con radici a fine coltura
Figura 2.7 Particolari dellesperimento di subirrigazione con acqua di buona qualit.
2.2 Subirrigazione con acqua di mediocre qualit 25

2.2 Subirrigazione con acqua di mediocre qualit


La concentrazione di sale (NaCl) nellacqua di irrigazione stato il fattore
principale di un esperimento condotto presso il CRA-ORT a Pontecagnano per
verificare limpatto della salinit dellacqua (aspetto rilevante della qualit)
sulla produzione del pomodoro ciliegino coltivato per subirrigazione in canaletta
(figura 2.13 a pagina 29).

2.2.1 Materiali e metodi


Il livello di NaCl (0 - 2,5 - 5 - 7,5 - 10 mmol/L) aggiunto allacqua irrigua stato
studiato in combinazione con la composizione della SN (fissa, variabile) in un
disegno fattoriale completo. Concentrazione base della SN, frequenza e durata
dellirrigazione e frequenza del reintegro sono stati fissati ai valori risultati
pi convenienti nellesperimento precedente: SN a mezza forza, irrigazioni di
30 min, con soglia a 1,7 MJ/m2 di radiazione, reintegro frequente (ad alto volume
residuo). La composizione variabile consisteva nellutilizzo della soluzione base
aumentata del 25% per il primo mese , tal quale nel secondo mese e ridotta del
25% nel resto del ciclo colturale. Le unit sperimentali consistevano di una fila
di 20 vasi, con i due agli estremi considerati di bordo, disposti su canalette con
pendenza dell1%.
Piante singole della cultivar Shiren sono state trapiantate il 28 marzo 2007
in vasi di 10 L contenenti il substrato torba/perlite 1/1 v/v e allevate monostelo
fino al quinto palco con una densit pari a 2,6 piante/m2 . Gli interventi irrigui
sono stati eseguiti con portata di 8 L/min. Limpollinazione dei fiori stata
facilitata con limpiego di unarnia di bombi e la difesa antiparassitaria stata
condotta con metodi di agricoltura organica.
Le osservazioni hanno riguardato: quantit e composizione elementare della
biomassa e del prodotto; componenti qualitativi del prodotto (conducibilit
elettrica, pH, residuo secco, ceneri, acidit totale, Brix, glucosio, fruttosio,
zuccheri totali, vitamina C, sali minerali e colore); monitoraggio delle propriet
fisiche e chimiche della soluzione ricircolata e degli estratti acquosi 1:1,5 v/v
del substrato (conducibilit elettrica, pH, N, P, K, Ca, Mg, S, Na, Cl).

2.2.2 Risultati

Stabilit della soluzione ricircolata


La conducibilit elettrica della soluzione ricircolata aumentata con laumento
del sale nellacqua irrigua per laccumulo di ioni Na e Cl (figura 2.8 e figura 2.9
alla pagina seguente). Con la soluzione variabile tale tendenza stata ridotta.
26 2. Attivit e risultati

sale (mM) : 0 sale (mM) : 2.5 sale (mM) : 5 sale (mM) : 7.5 sale (mM) : 10
6
SN variabile
Cond. elettrica (dS/m) fissa
SN+25%: giorni 033
5 variabile
SN+0%: giorni 3462
SN25%: giorni 63111
4 fissa

3 fissa variabile
variabile
2 variabile
variabile
fissa fissa
1

sale (mM) : 0 sale (mM) : 2.5 sale (mM) : 5 sale (mM) : 7.5 sale (mM) : 10

variabile
7 variabile
fissa
fissa
6
pH

fissa
fissa fissa
variabile
5 variabile
variabile

4
0 20 40 60 80100 0 20 40 60 80100 0 20 40 60 80100 0 20 40 60 80100 0 20 40 60 80100
Giorno dal trapianto

Figura 2.8 Variazione della EC e del pH della SN in relazione al ciclo colturale, al regime
di impiego e alla concentrazione di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua. Valori osservati e
interpolazione.

sale: 0 sale: 5 sale: 10


Soluzione
NNO3 (mmol/L)

12 fissa
variabile

10





8







6

0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100

sale: 0 sale: 5 sale: 10


Soluzione
30
Cl (mmol/L)

fissa
25

20 variabile

15



10


5


0

0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100 0 20 40 60 80 100


Giorni dal trapianto

Figura 2.9 Variazioni delle concentrazioni di N-NO3 e Cl (come esempi di elementi ben
assorbiti e poco assorbiti dalle piante) nella soluzione circolante in relazione al ciclo colturale,
alla gestione della soluzione e alla concentrazione di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua
fino a 10 mmol/L. Valori osservati e interpolazione con intervallo di confidenza al 95%.

Il pH ha mostrato un calo generale nei primi 3035 giorni di coltura, corri-


spondenti alla crescita esponenziale delle piante, risalendo poi ai valori iniziali
e anche superandoli nella fase finale, ma stato poco influenzato dalla salinit
della SN, anche se i valori sono risaliti in misura minore con la SN variabile a
bassi livelli di salinit.
2.2 Subirrigazione con acqua di mediocre qualit 27

La concentrazione degli ioni nutritivi K, Mg, Ca e NO3 nei primi due mesi di
coltivazione diminuita per entrambe le soluzioni, successivamente aumentata
per la soluzione fissa, ma solo per Ca e Mg arrivata a valori simili a quelli
iniziali. Per H2 PO4 e SO4 landamento stato abbastanza stabile mentre per
Na e Cl, elementi poco assorbiti dalle piante, laccumulo nel tempo cresciuto
con laggiunta di sale nellacqua irrigua (figura 2.9 nella pagina precedente).
Il calo evidente del pH e il pi contenuto abbassamento della EC nel secondo
mese del ciclo con SN meno salina indicano che limpiego della soluzione a
concentrazione maggiorata del 25% poteva essere esteso anche al secondo mese,
a coprire meglio la fase di crescita vegetativa e riproduttiva.
Stabilit del substrato e produzione
Laumento di EC con la posizione negli estratti del substrato stato incremen-
tato al crescere della salinit della SN con una modesta attenuazione imputabile
al regime di soluzione variabile (figura 2.10). Il pH degli estratti del substrato
non stato influenzato in modo sensibile dalla salinit ed invece diminuito
con il crescere dellaltezza della posizione.
Altezza substrato (cm)

sale: 0 sale: 2.5 sale: 5 sale: 7.5 sale: 10




15




10

Soluzione
5 fissa


variabile




2 4 6 8 10 12 2 4 6 8 10 12 2 4 6 8 10 12 2 4 6 8 10 12 2 4 6 8 10 12
EC (dS/m)
Altezza substrato (cm)

sale: 0 sale: 2.5 sale: 5 sale: 7.5 sale: 10






15



10

5




5.0 5.5 6.0 6.5 7.0 5.0 5.5 6.0 6.5 7.0 5.0 5.5 6.0 6.5 7.0 5.0 5.5 6.0 6.5 7.0 5.0 5.5 6.0 6.5 7.0
pH

Figura 2.10 Andamento dellEC e del pH nel substrato in relazione al regime di impiego
e alla concentrazione di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua fino a 10 mmol/L. Valori
osservati e interpolazione.

La produzione commerciabile per grappolo aumentata pressoch linearmente


con lordine del grappolo, mentre il peso medio del frutto ha raggiunto i valori
pi alti con il secondo e terzo grappolo (figura 2.11 alla pagina successiva).
Il peso del frutto si ridotto in tutti i grappoli con laumento della salinit,
facendo calare la produzione commerciabile, soprattutto nei primi tre grappoli.
La soluzione variabile ha fornito rese di prodotto commerciale tendenzialmente
pi alte per il quinto grappolo, che non ha risentito delleffetto negativo della
salinit sul peso del frutto perch lo scarto risultato maggiore a bassi livelli
28 2. Attivit e risultati

di salinit della SN, mentre per gli altri grappoli non stato molto influenzato
da questa.

grappolo
grappolo: 1 grappolo
grappolo: 2 grappolo
grappolo: 3 grappolo
grappolo: 4 grappolo
grappolo: 5
0.8 1.0 1.2 1.4 1.6 1.8
Prod. comm. (kg/mq)





fissa

variabile





variabile






fissa



fissa


variabile












fissa



variabile











fissa







variabile














grappolo
grappolo: 1 grappolo
grappolo: 2 grappolo
grappolo: 3 grappolo
grappolo: 4 grappolo
grappolo: 5

variabile

0 50 100 200
Scarto (g/mq)



fissa
variabile



variabile










fissa


















fissa














fissa




























variabile




fissa





variabile

grappolo
grappolo: 1 grappolo
grappolo: 2 grappolo
grappolo: 3 grappolo
grappolo: 4 grappolo
grappolo: 5
Peso frutto comm.(g)
18 20 22 24 26 28 30











fissa


variabile








fissa
variabile












fissa
fissa
fissa
variabile



variabile








variabile



















0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10
NaCl aggiunto (mM)

Figura 2.11 Prodotto commerciabile, scarto e peso medio del frutto commerciabile per
grappolo in relazione alla posizione del grappolo, al regime di impiego e alla concentrazione
di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua. Valori osservati e stime medie con intervallo di
confidenza puntuale rappresentato dalle barre (unilaterali per evitare confusione).

Il prodotto totale e la produzione commerciabile ottenuti dalle piante allevate


con la soluzione variabile hanno risentito meno dellaumento della salinit della
soluzione radicale conseguente alluso di acqua pi salina (figura 2.12). Fino
a 7,5 mmol/L di sale aggiunto la produzione stata simile a quella ottenuta
con acqua irrigua senza alcuna aggiunta mentre con 10,0 mmol/L ha raggiunto
valori analoghi a quelli della soluzione fissa.
Prodotto commerc. (kg/mq)

7.0 7.0
Prodotto totale (kg/mq)


6.5 6.5



6.0 6.0


5.5 Soluzione 5.5 Soluzione



fissa fissa
5.0 variabile 5.0 variabile
0 2 4 6 8 10 0 2 4 6 8 10
Sale aggiunto alla SN (meq/L) Sale aggiunto alla SN (meq/L)

Figura 2.12 Prodotto totale e commerciabile in relazione alla concentrazione di sale (NaCl)
aggiunto allacqua irrigua e alla gestione della SN. Valori osservati e interpolazione con banda
di confidenza al 95%.
2.2 Subirrigazione con acqua di mediocre qualit 29

Dopo il trapianto Alla fioritura

Piante in produzione Piante in produzione


Figura 2.13 Particolari dellesperimento di subirrigazione con acqua di mediocre qualit.
30 2. Attivit e risultati

2.3 Subirrigazione in confronto con irrigazione a goccia


In un esperimento presso il CRA-ORT a Pontecagnano la risposta del pomodoro
ciliegino alla salinit dellacqua irrigua in coltura subirrigata stata confrontata
con quella relativa alla pi diffusa irrigazione a goccia, in sistema aperto e
chiuso (figura 2.21 a pagina 36).

2.3.1 Materiali e metodi


Per il confronto con lirrigazione a goccia, in sistema aperto e chiuso, la
subirrigazione in canaletta stata regolata fissando concentrazione base della
SN, frequenza e durata dellirrigazione e frequenza del reintegro ai valori
risultati pi convenienti nel primo esperimento (SN a mezza forza, irrigazioni
di 30 min, con soglia a 1,7 MJ/m2 di radiazione, reintegro frequente) e gestione
della SN modificando la gestione variabile del secondo esperimento (per i
primi 67 giorni di coltivazione la SN a mezza forza aumentata del 25% e nel
periodo successivo la SN a mezza forza ridotta del 25%). I tre sistemi sono
stati confrontati a due livelli di salinit dellacqua: quello proprio della fonte
disponibile (0,55 dS/m) e quello ottenuto aggiungendovi 5 mmol/L di NaCl
(1,1 dS/m). Lunit sperimentale era una canaletta con venti vasi, due a ciascun
estremo considerati di bordo.
Piante singole della cultivar Shiren sono state trapiantate il 6 marzo 2008 in
vasi di 10 L contenenti il substrato torba/perlite 1/1 v/v e allevate monostelo
fino al sesto palco alla densit di 2,6 piante/m2 .
Gli interventi irrigui sono stati eseguiti con portata di 8 L/min su canalette
con pendenza dell1% per la subirrigazione e con portata di 1,5 L/h per punto
goccia. La stessa frequenza di irrigazione (soglia a 1,7 MJ/m2 di radiazione
solare) stata usata per i tre sistemi, mentre la durata degli interventi stata
fissa per la subirrigazione (30 min) e variabile per il sistema a goccia mirata:
in quello aperto stata regolata per ottenere il 30% di soluzione drenata; in
quello chiuso stata applicata una durata doppia rispetto al sistema aperto.
Limpollinazione dei fiori stata facilitata con limpiego di unarnia di bombi e
la difesa antiparassitaria stata condotta con metodi di agricoltura organica.
Le osservazioni hanno riguardato: quantit e composizione elementare della
biomassa e del prodotto; componenti qualitativi del prodotto (conducibilit
elettrica, pH, residuo secco, ceneri, acidit totale, Brix, glucosio, fruttosio,
zuccheri totali, vitamina C, sali minerali e colore); monitoraggio delle propriet
fisiche e chimiche della soluzione ricircolata, drenata e degli estratti acquosi
1:1,5 v/v del substrato (conducibilit elettrica, pH, N, P, K, Ca, Mg, S, Na,
Cl).
2.3 Subirrigazione in confronto con irrigazione a goccia 31

2.3.2 Risultati

Consumi e stabilit della soluzione


Durante i circa quattro mesi di coltivazione i consumi idrici delle piante sono
stati poco diversi per i tre sistemi (figura 2.14).

NaCl (mM) : 5 NaCl (mM) : 5


subirrigazione

8 goccia/chiuso
goccia/aperto
NaCl (mM) : 0

6 subirrigazione
goccia/chiuso
goccia.aperto goccia.chiuso
goccia/aperto
subirrig
4 210 220 230 240 250 260 270
Consumo totale (L/mq)
Consumo giornaliero (L/mq)

0
NaCl (mM) : 0

8
goccia.chiuso

6
goccia.aperto

4 subirrig

0
0 20 40 60 80 100 120
Giorni dal trapianto

Figura 2.14 Consumi giornalieri e totali (diagramma piccolo) di soluzione nutritiva in rela-
zione a tre sistemi di coltura senza suolo del pomodoro ciliegino e due livelli di concentrazione
di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua.

Con lirrigazione a goccia in sistema aperto stato scaricato circa il 30% di


soluzione drenata, senza differenze di sostanza per il livello di salinit dellacqua
(figura 2.15 alla pagina successiva). Modeste differenze di pH si sono manifestate
nel secondo e terzo mese di coltura, con valori superiori per la soluzione pi
salina. La differenza iniziale di EC determinata dal disegno sperimentale per i
due livelli di salinit dellacqua non variata nel primo mese, ma aumentata
con lintensificarsi dellattivit vegetativa, giungendo a quadruplicarsi per la
fine della coltura.
La conducibilit elettrica della soluzione ricircolata con aggiunta di sale,
nonostante la diluizione della SN nella seconda parte del ciclo colturale, pi
che raddoppiata con irrigazione a goccia in sistema chiuso (da 2,6 a 5,5 dS/m)
mentre aumentata molto meno con la subirrigazione (da 2,6 a 2,8 dS/m)
(figura 2.16 alla pagina seguente). Dopo un calo comparabile nei primi 40
giorni del ciclo il pH successivamente aumentato, in misura maggiore con la
subirrigazione, mostrando con entrambi i sistemi notevoli oscillazioni giornaliere.
Nella soluzione ricircolata senza aggiunta di sale lEC dellirrigazione a
goccia ha iniziato a scendere prima ancora di utilizzare la soluzione diluita,
successivamente ha continuato a farlo fino a stabilizzarsi a circa 1 dS/m e a
32 2. Attivit e risultati

80
60
Drenato (%)
NaCl=5

40
20
NaCl=0
0
5.5 6.0 6.5 7.0 7.5
NaCl=5
NaCl=0
pH
Conduttivit (dS/m)
4

NaCl=5
3
2

NaCl=0
1

0 20 40 60 80 100 120
Giorni dal trapianto

Figura 2.15 Volume, EC e pH della soluzione drenata per il sistema aperto a goccia in
relazione alla concentrazione di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua e al ciclo colturale.

fine ciclo tornata al valore iniziale di 2 dS/m. Con la subirrigazione invece


landamento dellEC della soluzione ricircolata stato stabile e analogo a quello
della soluzione fornita nel sistema aperto.
La gestione della SN ricircolata in questo esperimento risultata ben tarata
per le esigenze della subirrigazione e leggermente carente per lirrigazione a
goccia. Le piante di questultima non ne hanno risentito grazie allelevato
volume di SN disponibile per pianta (913,5 L).

goccia/aperto subirrigazione goccia/chiuso


7.5

NaCl=5
NaCl=0
6.5 7.0
pH

NaCl=0 NaCl=5
6.0

NaCl=0
NaCl=5
5.5
5.0

goccia/aperto subirrigazione goccia/chiuso


6
Conduttivit elettrica (dS/m)

NaCl=5
4 5

NaCl=5
3

NaCl=5
2

NaCl=0 NaCl=0 NaCl=0


1

0 50 100 0 50 100 0 50 100


Giorni dal trapianto

Figura 2.16 EC e pH della soluzione fornita nel sistema aperto a goccia e della soluzione
ricircolata nel sistema chiuso, a goccia e per subirrigazione, in relazione alla concentrazione
di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua e al ciclo colturale.
2.3 Subirrigazione in confronto con irrigazione a goccia 33

Stabilit del substrato


La subirrigazione ha un impatto sul substrato maggiore dellirrigazione a goccia.
La salinit della soluzione presente nel substrato tende ad aumentare nello
strato superiore con tutti e tre i sistemi considerati e tanto pi quanto pi
lacqua fornita salina, e questo effetto amplificato con la subirrigazione
(figura 2.17). Con acqua a basso livello di salinit il gradiente di salinit del
substrato determinato dalla subirrigazione risultato molto simile a quello
determinato dallirrigazione a goccia. Il sistema chiuso con irrigazione a goccia
ha avuto valori di EC leggermente pi alti del sistema aperto con entrambe le
salinit di acqua irrigua.
Subirrigazione Sistema a goccia aperto Sistema a goccia chiuso
Altezza substrato (cm)

15




10

5 NaCl=0


NaCl=5

2 4 6 8 2 4 6 8 2 4 6 8
EC (dS/m)

Subirrigazione Sistema a goccia aperto Sistema a goccia chiuso


Altezza substrato (cm)

15


10

5 NaCl=0
NaCl=5

5.5 6.0 6.5 7.0 7.5 5.5 6.0 6.5 7.0 7.5 5.5 6.0 6.5 7.0 7.5
pH

Figura 2.17 EC e pH degli estratti del substrato in relazione alla posizione, al sistema
di coltura e alla concentrazione di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua fino a 5 mmol/L.
Punti osservati e interpolazione con banda di confidenza puntuale al 95%.

Il pH del substrato ha mostrato un gradiente negativo con laltezza della


posizione, pi accentuato con la subirrigazione (riduzione da 7,5 a 5,5), rispetto
allirrigazione a goccia, per la quale risultato relativamente pi contenuto
in sistema chiuso (riduzione di un quarto di punto). La salinit dellacqua
non ha influito, nel campo considerato, sul gradiente del pH del substrato nel
caso della subirrigazione, mentre ha fatto aumentare leggermente e in modo
uniforme i valori di pH con il sistema a goccia, specialmente se chiuso.
Biomassa
Laumento della salinit dellacqua, entro il campo di variazione considerato,
corrispondente ad un incremento di EC di circa 0,55 dS/m, non ha mostrato ef-
fetti negativi sullo sviluppo della vegetazione e sulla biomassa epigea (figura 2.18
alla pagina seguente).
Le sole variazioni di un certo rilievo associate allaumento di salinit dellacqua
hanno riguardato la biomassa vegetativa (fusti e foglie) per lirrigazione a goccia,
con un modesto incremento per il sistema aperto e un altrettanto modesto
34 2. Attivit e risultati

Subirrigazione Sistema a goccia aperto Sistema a goccia chiuso


400
frutti

Biomassa (g/pianta)
vegetazione
350





300



250

200
150

0 5 0 5 0 5
NaCl aggiunto alla soluzione (mmol/L)

Figura 2.18 Produzione di biomassa in relazione al sistema di irrigazione e alla concentra-


zione di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua. Valori osservati e stime medie con intervallo
di confidenza puntuale al 95%.

calo per il sistema chiuso. La biomassa media dei frutti risultata di entit
comparabile per le sei condizioni e circa 1,5 volte quella vegetativa.
Prodotto commerciabile
La produzione commerciale per grappolo stata leggermente depressa dal-
lincremento di salinit dellacqua: con lirrigazione a goccia la riduzione ha
interessato i grappoli 25, fino a 20% (quarto) nel sistema aperto e 17% (quinto)
in quello chiuso; con la subirrigazione sono stati interessati tutti i grappoli oltre
il primo, con riduzioni tra il 6% (quarto) e il 25% (quinto) (figura 2.19).

Subirrigazione Sistema a goccia aperto Sistema a goccia chiuso


Prod. commerc. (kg/mq)

2.5 Sale (mmol/L)


0

2.0 5













1.5







1.0





1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Subirrigazione Sistema a goccia aperto Sistema a goccia chiuso


Peso frutto comm. (g)

40

35






30


















25

20

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6

Subirrigazione Sistema a goccia aperto Sistema a goccia chiuso



50
Scarto (%)


40


30




20






10









0

1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6 1 2 3 4 5 6
Ordine del grappolo

Figura 2.19 Produzione commerciabile, peso medio del frutto commerciabile e percentuale
di scarto per ordine di grappolo in relazione al sistema di irrigazione e alla concentrazione di
sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua. Valori osservati e interpolazione media con banda di
confidenza puntuale al 95%.

La salinit dellacqua ha depresso il peso medio del frutto in modo pressoch


uniforme per tutti i grappoli, maggiormente con lirrigazione a goccia in sistema
chiuso (-12%) e con la subirrigazione (-10%) rispetto allirrigazione a goccia in
sistema aperto (-4%).
2.3 Subirrigazione in confronto con irrigazione a goccia 35

Landamento della percentuale di scarto con lordine del grappolo stato simi-
le per i tre sistemi: trascurabile per i primi tre grappoli e di entit apprezzabile
per i tre grappoli superiori (1035%). La salinit dellacqua ha tendenzialmente
ridotto lo scarto, di poco per i grappoli 15, pi che dimezzandolo per il sesto.
Il prodotto commerciabile per unit di superficie e il peso medio del frut-
to commerciabile sono risultati abbastanza comparabili per i tre sistemi
(figura 2.20).

Subirrigazione A goccia, aperto A goccia, chiuso Subirrigazione A goccia, aperto A goccia, chiuso

Peso frutto commerc. (g)



Prod. commerc. (kg/mq)

9.5
30
9.0


8.5
28



8.0



7.5 26



7.0

24
6.5

0 5 0 5 0 5 0 5 0 5 0 5
NaCl aggiunto alla SN (mmol/L) NaCl aggiunto alla SN (mmol/L)

Figura 2.20 Produzione commerciabile per area e peso medio del frutto in relazione al
sistema di irrigazione e alla concentrazione di sale (NaCl) aggiunto allacqua irrigua. Valori
osservati e stime medie con intervallo di confidenza puntuale al 95%.

Con acqua meno salina le rese ottenute con sei grappoli sono state: 8,4 kg/m2
con la subirrigazione, 8,5 con il sistema aperto di irrigazione a goccia e 8,2 con
quello chiuso. Il peso medio del frutto commerciabile risultato di 29,4 g con il
sistema chiuso a goccia e di 28 g per quello aperto e la subirrigazione.
Lincremento di salinit dellacqua, nel campo di variazione considerato, ha
ridotto il prodotto totale con tutti e tre i sistemi, ma pi marcatamente con
la subirrigazione (-13%) e con il sistema chiuso di irrigazione a goccia (-12%)
rispetto a quello aperto (-7%). Il peso medio del frutto stato ridotto del
12% con il sistema chiuso a goccia, del 4% con quello aperto e del 10% con la
subirrigazione.

2.3.3 Conclusioni
Con rese e costi di gestione comparabili per la coltura del pomodoro a ciclo
breve, la subirrigazione in sistema chiuso ha mostrato punti di vantaggio
rispetto allirrigazione a goccia, sia in sistema aperto, per maggiore efficienza
duso di acqua e concimi, annullando il rilascio di soluzione drenata, sia in
sistema chiuso, per maggiore uniformit, in assenza di punti goccia soggetti
ad otturazione, e per maggiore stabilit della soluzione ricircolata, anche in
presenza di acqua salina. Il modello di subirrigazione di vasi in canaletta per
la coltura in sistema chiuso del pomodoro perfezionato con il PROM pratico
ed economico, facilmente trasferibile alle aziende commerciali.
36 2. Attivit e risultati

Inizio fioritura Fioritura avanzata

Piante subirrigate Piante irrigate a goccia


Figura 2.21 Particolari dellesperimento di confronto della subirrigazione con lirrigazione
a goccia.
2.4 Sistema aperto presso aziende agricole 37

2.4 Sistema aperto presso aziende agricole


Per dimostrare la possibilit di impiegare acque saline nella coltura senza
suolo del pomodoro in sistema aperto, regolando la frazione di SN drenata, e
per verificare ladattabilit a tale sistema di ibridi commerciali e sperimentali
(forniti dal dr. Acciarri del CRA-ORA) a diverso tipo di frutto, sono stati
condotti quattro esperimenti presso due aziende agricole che da anni con
successo coltivano senza suolo in sistema aperto.
I saggi condotti nellazienda Le Campanelle di Mariglianella (NA) hanno
riguardato prevalentemente il tipo Ciliegino in ciclo primaverile-estivo su un
substrato preparato in azienda, quelli condotti nellazienda Tommaso Pantaleo
di Mazara del Vallo (TP) il tipo Marmande in ciclo autunno-primaverile su un
substrato commerciale (lana di roccia). In entrambe le aziende stato saggiato
anche il tipo Cuor di bue e presso Le Campanelle sono state confrontate
cultivar a vario tipo di frutto.

2.4.1 Saggi presso lazienda Le Campanelle


Il primo saggio ha mirato a migliorare la coltivazione senza suolo del pomodoro
in sistema aperto per il tipo Ciliegino e a verificare ladattabilit del Cuor
di bue, impiegando la risorsa idrica disponibile. Con il secondo si verificata
la possibilit di impiegare acqua pi salina aumentando la quota di drenato,
sia per il Ciliegino che per cultivar con altri tipi di frutto (figura 2.27 a
pagina 43).

2.4.1.1 Saggio con acqua della qualit disponibile

Materiali e metodi
In un tunnel serra freddo avente solo aperture laterali, il giorno 11 aprile 2006
sono state trapiantate, una per vaso, ed allevate monostelo fino allottavo
grappolo (sesto per i Cuor di bue) 2100 piante della cultivar Shiren di tipo
Ciliegino e 200 per ciascuno di due ibridi del tipo Cuor di bue Cuorbenga
F1 e 01-314A su pomice/torba 7/3 v/v al 15 ciclo di riutilizzo, in vasi di 10 L
disposti a file binate (2,5 piante/m2 ).
La composizione dellacqua utilizzata e della SN riportata nella tabella 2.1
alla pagina seguente. Gli interventi irrigui sono stati eseguiti a ore fisse in
numero e durata variabile, allo scopo di drenare il 20% circa della soluzione
reflua da vasi con piante della cultivar Shiren (un punto goccia per pianta con
portata di 2,7 L/h). Limpollinazione dei fiori stata facilitata con limpiego di
unarnia di bombi ed stata applicata la difesa integrata della coltura.
Le osservazioni sono state eseguite su aree di saggio costituite da dodici
vasi ed hanno riguardato: quantit e componenti qualitative del prodotto (EC,
38 2. Attivit e risultati

Tabella 2.1 Composizione dellacqua e delle soluzioni nutritive utilizzate nei due saggi
condotti presso lazienda Le Campanelle.

acqua soluzione con acqua


Parametro irrigua tal quale pi salina
EC (dS/m) 1,0 2,9 3,7
pH 7,3 6,0 6,0
Ioni (meq/l)
Ca 7,7 12,4 12,4
K 2,3 7,9 8,7
Mg 3,8 5,4 5,4
Na 2,6 2,6 11,2
NH4 0,0 1,4 1,4
Cl 4,1 4,3 12,8
SO4 8,1 11,7 12,2
NO3 0,4 11,8 11,8
H2 PO4 0,0 3,5 3,7
HCO3 6,2 1,0 1,0

pH, residuo secco, ceneri, acidit totale, Brix, glucosio, fruttosio, zuccheri
totali, vitamina C, sali minerali e colore); monitoraggio delle propriet fisiche e
chimiche della soluzione fornita, di quella drenata e degli estratti acquosi 1:1,5
v/v del substrato (EC, pH, N, P, K, Ca, Mg, S, Na, Cl).
Risultati
Per la coltivazione fino allottavo grappolo di Shiren con acqua della qualit
disponibile in azienda sono stati consumati 498 L/m2 di soluzione nutritiva e
rilasciati 80 L/m2 di drenato (figura 2.22).

500
Consumo e drenato (litri/mq)

400

300

D07
200
C06

100
C07
D06

0 20 40 60 80 100
Giorni dal 10 aprile

Figura 2.22 Consumi di SN (C) e drenato scaricato (D) nei saggi presso lazienda Le
Campanelle. Nel 2007 lacqua stata salinizzata aggiungendo 10 mmol/L di NaCl.

La frequenza e la durata degli interventi irrigui non sono state regolate


2.4 Sistema aperto presso aziende agricole 39

in modo adeguato e pertanto non sono state evitate forti oscillazioni della
conducibilit elettrica e della frazione di soluzione drenata (figura 2.23).

EC drenato (dS/m)
4 6 8

07
06
2
0 10 20 30 40 50
Drenato/giorno (%)

07

06
0 20 40 60 80 100
Giorni dal 10 aprile

Figura 2.23 Andamento della EC e della frazione percentuale della soluzione drenata nel
corso del ciclo colturale nei saggi presso lazienda Le Campanelle. Nel 2007 lacqua stata
salinizzata aggiungendo 10 mmol/L di NaCl.

Nellultimo mese la conducibilit elettrica del drenato e delle soluzioni estratte


dalle porzioni mediana e inferiore del substrato superava i valori corrispondenti
rilevati per la coltivazione successiva, nella quale si utilizzava unacqua pi
salata ( figura 2.24).

2006 2007 2006 2007


Altezza substrato (cm)

15 15


10 10
fase
finale
5 iniziale 5

0 2 4 6 8 0 2 4 6 8 7.0 7.5 8.0 8.5 7.0 7.5 8.0 8.5


EC (dS/m) pH

Figura 2.24 EC e pH dellestratto in acqua del substrato in relazione allaltezza del


substrato, alla fase del ciclo colturale e al saggio presso lazienda Le Campanelle.

In conseguenza il livello di produzione risultato piuttosto modesto, con


3,7 kg/m2 di frutti commerciabili, ottenuti dai primi cinque grappoli, mentre
tutta la produzione dei tre grappoli superiori risultata di scarto per spacco
(tabella 2.2 alla pagina seguente).
40 2. Attivit e risultati

Tabella 2.2 Dettagli delle colture e produzioni ottenute nei saggi condotti presso lazienda
Le Campanelle. Nel saggio 2007 stata utilizzata acqua salinizzata con laggiunta di
10 mmol/L di NaCl.
Piante Grappoli Prod. comm. Peso frutto Scarto
Tipo e cultivar anno N N kg/mq g %
Cuor di bue
01-314A F1 2006 183 6 20,9 351 0
01-314A F1 2007 57 6 19,3 377 0
Cuorbenga F1 2006 183 6 19,6 326 0
Cuorbenga F1 2007 87 6 19,5 320 0
Ciliegino
Shiren F1 2006 2100 5 3,7 20 14
Shiren F1 2007 2070 6 6,8 25 5
Cherry black 2007 100 6 5,1 17 0
Golden cherry F1 2007 100 6 2,3 14 27
Sungold F1 2007 100 6 1,6 11 43
Rosa di Sorrento
485 F1 2007 102 6 21,7 358 0
412 F1 2007 36 6 15,9 414 23
407 F1 2007 21 6 13,8 359 22
409 F1 2007 36 6 7,2 271 55
San Marzano
493 F1 2007 48 4 5,9 74 0
489 F1 2007 67 4 4,7 62 0
Marmande
Tomato black 2007 100 6 5,2 181 40

2.4.1.2 Saggio con acqua salina

Materiali e metodi
La salinit dellacqua stata aumentata aggiungendo 10 mmol/L di NaCl alla
soluzione nutritiva (tabella 2.1 a pagina 38).
In tutto sono state allevate, una per vaso fino al sesto grappolo, 2070 pian-
te di Ciliegino Shiren e 1185 piante di 13 cultivar a diverso tipo di frutto
(Ciliegino, San Marzano, Rosa di Sorrento, Cuor di bue, Marmande) (ta-
bella 2.2), trapiantate il 10 aprile 2007 in vasi di 10 L disposti a file binate
(2,5 piante/m2 ) e contenenti il substrato pomice/torba 7/3 v/v al 16 ciclo di
riutilizzo.
La regolazione del numero e della durata degli interventi irrigui, eseguiti a
ore fisse, doveva assicurare una quota di drenato del 30% da vasi contenenti
piante della cultivar Shiren. Limpollinazione dei fiori, la difesa integrata della
coltivazione e le osservazioni su parcelle di 12 piante sono state eseguite come
nel primo saggio.
2.4 Sistema aperto presso aziende agricole 41

Risultati
Il consumo di soluzione stato comparabile a quello del saggio con acqua non
salinizzata (485 L/m2 ), mentre la quota di drenato, intorno al 40% della SN
consumata, quindi maggiore del valore programmato, stata 2,6 volte pi alta
(210 L/m2 ).
Nonostante lacqua pi salata, una condotta pi accorta dellirrigazione e
laumento della quota drenata hanno consentito di ottenere una produzione
commerciabile di 6,8 kg/m2 dai primi sei grappoli, con uno scarto limitato al
5% (tabella 2.2 nella pagina precedente e figura 2.25).

485.rs
01A.cb
Prodotto commerciale (kg/mq)

20 CF1.cb01A.cb
CF1.cb

412.rs
15

10

Shr.c 409.rs
493.sm
5 Chb.c489.sm Tmb.m
Shr.c
Glc.c
Sng.c

0 100 200 300 400


Peso del frutto (g)
Figura 2.25 Prodotto commerciabile e peso del frutto nel saggio con acqua pi salina
presso lazienda Le Campanelle. Le prime tre lettere delle etichette sono abbreviazioni delle
variet: Chb = Cherry black; Glc = Golden cherry; Shr = Shiren; Sng = Sungold; Crb =
Cuorbenga; Tmb = Tomato black. Il tipo indicato dal colore e dal suffisso: c = Ciliegino;
cb = Cuor di bue; sm = San Marzano; rs = Rosa di Sorrento; m = Marmande.

Rispetto al tipo Sorrento, al quale sono riconducibili, i due ibridi Cuor


di bue saggiati per due anni hanno dato frutti pi conservabili e mostrato di
poter fruttificare senza ormonatura, perch impollinati agevolmente dal Bombus
terrestris. Le produzioni commerciabili hanno raggiunto i 20 kg/m2 , contribuite
per il 60% dal primo grappolo, senza alcuno scarto, con inizio della raccolta 65
giorni dopo il trapianto, suscitando molto interesse da parte dei visitatori.
Librido 485 di Rosa di Sorrento risultato facile da impollinare e molto
produttivo (22 kg/m2 in 106 giorni, senza scarti), con frutti resistenti alle
manipolazioni e al trasporto. Questo ibrido potrebbe essere interessante anche
per la coltura protetta su suolo, perch resistente a Verticillium e Fusarium, e
in tali condizioni attualmente saggiato da alcuni produttori campani.
Librido 493 del tipo S. Marzano ha fornito una produzione di 5,9 kg/m2 ,
con frutti di buona dimensione e senza marciume apicale, nonostante la salinit
della soluzione nutritiva.
42 2. Attivit e risultati

Il tipo Ciliegino ha distanziato nettamente per sapidit i tipi tradizionali,


come mostrato dai valori decrescenti con le dimensioni del frutto dellacidit
titolabile e del residuo secco, misurati per i frutti commerciabili del secondo o
terzo grappolo ( figura 2.26). Gli ibridi di San Marzano hanno mostrato valori
di acidit e residuo vicini a quelli del tipo Ciliegino e generalmente superiori
a quelli dei Cuor di bue e Rosa di Sorrento. La cultivar del tipo Marmande
ha presentato valori intermedi.

Sng.c Chb.c

Acidit titolabile (% ac. citrico)


10 Glc.c
Chb.c 0,7

Sng.c
Residuo secco (%)

9 Shr.c
0,6 Glc.c Tmb.m
Shr.c
Shr.c
Shr.c
8
493.sm 0,5 489.sm

7 489.sm 01A.cb
409.rs
CF1.cb01A.cb
0,4 493.sm 01A.cb
412.rs
Tmb.m 409.rsCF1.cb
6 01A.cb 412.rs CF1.cb
485.rs CF1.cb
485.rs
0,3

0 100 200 300 400 0 100 200 300 400


Peso del frutto (g) Peso del frutto (g)
Figura 2.26 Relazioni del peso del frutto con residuo secco e acidit titolabile dei prodotti
ottenuti nel saggio condotto con acqua salina presso lazienda Le Campanelle.

I vantaggi di una gestione pi attenta dellirrigazione e del drenaggio mostrati


da questa prova si possono realizzare agevolmente impiegando dispositivi di
regolazione disponibili in commercio, che consentono di governare lirrigazione
in base alla radiazione solare, di misurare in continuo la quota di drenato, il
volume o la tensione della soluzione presente nel substrato.
Miglioramenti delle prestazioni di questi tipi in coltura senza suolo potrebbero
derivare da una specifica taratura della tecnica colturale, dal momento che
quella utilizzata in questo saggio era adattata al Ciliegino.
Coltivare senza suolo in sistema aperto con il metodo descritto il pomodoro
per il mercato del fresco facile e relativamente economico, non richiedendo
grandi investimenti e tollerando anche limpiego di acque irrigue di mediocre
qualit. La tecnica colturale duttile perch permette al conduttore di scegliere
contenitori e substrati convenienti in quanto reperiti in loco e di usare se
necessario la stessa soluzione nutritiva per tipologie di frutto e anche specie
orticole diverse.
La coltura senza suolo in ambiente protetto consente di minimizzare lim-
piego di mezzi di sintesi per la difesa da malattie e parassiti e fornisce rese
elevate di frutti rispondenti ai pi stretti criteri di qualit e salubrit. Ci
particolarmente interessante per le variet tradizionali sensibili ai patogeni
terricoli (Venezia et al., 2008).
2.4 Sistema aperto presso aziende agricole 43

Fertirrigatore Frutti di Cuor di bue

Postazione di raccolta del drenato Piante di Ciliegino

Piante di S. Marzano Piante di Rosa di Sorrento


Figura 2.27 Particolari dei saggi presso lazienda Le Campanelle.
44 2. Attivit e risultati

2.4.2 Saggi presso lazienda Tommaso Pantaleo


La coltivazione in sistema aperto di pomodoro Marmande (cultivar Marmara)
e ladattabilit di due ibridi di Cuor di bue, Cuorbenga F1 e 01-314A, sono
state studiate in ciclo invernale, con osservazioni su soluzione nutritiva fornita
e drenata, estratti del substrato e produzione di frutti. In un secondo saggio,
sempre in ciclo invernale, stata verificata la possibilit di impiegare acqua
pi salina aumentando la quota di drenato (figura 2.32 a pagina 48).

2.4.2.1 Materiali e metodi


Per entrambi gli esperimenti in un tunnel serra freddo con aperture laterali
e al colmo, 2120 piante della Marmande Marmara, 100 piante di Cuor di bue
Cuorbenga F1 e 100 piante di 01-314 A sono state trapiantate ai primi di
novembre su lastre di lana di roccia di 10,5 L disposte a file singole (cinque
piante per lastra, pari a 2,5 piante/m2 ) ed allevate monostelo fino al sesto (Cuor
di bue) e ottavo grappolo (Marmande).
Gli interventi irrigui, eseguiti a ore fisse, sono variati in numero e durata
allo scopo di ottenere circa il 20% di rilascio di soluzione drenata nel primo
saggio e il 30% nel secondo, misurato su vasi con piante della cultivar Marmara
(tabella 2.3). Lincremento di salinit dellacqua stato ottenuto aggiungendo
10 mmol/L alla SN.

Tabella 2.3 Composizione dellacqua e delle soluzioni nutritive utilizzate nei saggi condotti
presso lazienda Pantaleo.

Acqua Soluzione
Parametro irrigua 2006 2007
EC (dS/m) 1,0 2,9 3,7
pH 7,3 6,0 6,0
Ioni (meq/L)
Ca 7,7 12,4 12,4
K 2,3 7,9 8,7
Mg 3,8 5,4 5,4
Na 2,6 2,6 11,2
NH4 0,0 1,4 1,4
Cl 4,1 4,3 12,8
SO4 8,1 11,7 12,2
NO3 0,4 11,8 11,8
H2 PO4 0,0 3,5 3,7
HCO3 6,2 1,0 1,0

Limpollinazione dei fiori stata facilitata con limpiego di unarnia di bombi


ed stata seguita la difesa integrata della coltivazione.
2.4 Sistema aperto presso aziende agricole 45

Su parcelle di 10 piante sono state eseguite osservazioni per quantit e


componenti qualitative del prodotto, propriet fisiche e chimiche della soluzione
fornita, drenata e presente nel substrato.

2.4.2.2 Risultati

Consumo della SN e rilascio di drenato


Il consumo medio giornaliero di SN stato simile nei due saggi con valori
leggermente maggiori nel secondo (2,0 L/m2 /d in 195 giorni di coltura vs
2,3 L/m2 /d in 201 giorni) nel secondo (figura 2.28). La frazione di soluzione
drenata nel primo saggio oscillata tra il 5% e il 40%, con una media del 20%,
mentre nel secondo saggio il campo di variazione stato pi stretto (14%35%),
con una media del 28%, prossima a quella programmata (30%).

40
Soluzione drenata (%)

30
esp2
esp1
20

10

0 50 100 150 200


Giorno dal trapianto
Consumo (L/mq/giorno)

3
esp2

esp1
0 50 100 150 200
Giorno dal trapianto

Figura 2.28 Andamento del consumo di SN e del rilascio di drenato nei saggi condotti
presso lazienda Pantaleo. Valori osservati e sintesi della tendenza mediante smussamento.

Nel primo saggio, secondo la prassi seguita in azienda, lEC della SN stata
regolata a 2,5 dS/m circa nella prima parte della coltura e successivamente
ha lentamente raggiunto 3 dS/m per migliorare la qualit della produzione
(figura 2.29 alla pagina successiva). Nel secondo saggio lEC della SN era fin
dallinizio della coltura di circa 3 dS/m, per saggiare limpiego di acqua pi
salina. Il pH della SN stato abbastanza simile nei due saggi.
Lutilizzo di acqua pi salina nel secondo saggio ha aumentato la distanza
tra lEC della SN e del drenato pur raggiundendo valori analoghi a fine ciclo.
Il pH della soluzione drenata stato simile nei due saggi o un poco pi alto
con lutilizzo di acqua salina.
46 2. Attivit e risultati

7.5
5
7.0
esperimento2

esperimento2
dre2
4 6.5 dre1
dre2
dre1 6.0 sn
3 sn
5.5
EC (dS/m)

5.0

pH
7.5
5
7.0
esperimento1

esperimento1
4 6.5 dre1 dre2
dre2
6.0 sn
sn
3
dre1 5.5

5.0
0 50 100 150 200 0 50 100 150 200
Giorno dal trapianto Giorno dal trapianto

Figura 2.29 Andamento di EC e pH della SN e del drenato dalle due postazioni di raccolta
nei saggi condotti presso lazienda Pantaleo. Valori osservati e sintesi della tendenza mediante
smussamento.

Produzione
Marmara ha mostrato livelli di resa in linea con quelli di precedenti coltivazioni
(tabella 2.4). Nel secondo saggio la produzione non ha risentito della maggiore
salinit della soluzione nutritiva per la maggiore regolarit dellirrigazione,
conseguente allaumento della frazione drenata, che ha ridotto notevolmente
lincidenza della produzione di scarto (figura 2.30 a pagina seguente). Le piante
delle due postazioni di raccolta della soluzione drenata hanno prodotto in modo
molto simile. La maggiore salinit della SN del secondo saggio ha ridotto la
dimensione dei frutti commerciali solo nella prima fase di raccolta (figura 2.31
a fronte).

Tabella 2.4 Produzioni ottenute nei saggi condotti presso lazienda Pantaleo. Nel 2007
stata usata unacqua resa artificialmente pi salina con laggiunta di 10 mmol/L di NaCl.

Prod. commerc. Peso del frutto Scarto


Saggio Cultivar N. piante (kg/mq) g (kg/mq)
2006 01-314 A 100 19,9 349
2007 01-314 A 100 18,1 292
2006 Cuorbenga 100 18,3 340
2007 Cuorbenga 100 17,6 266
2006 Marmara 2120 15,9 260 1,1
2007 Marmara 2120 17,0 260 0,6

I due ibridi di Cuor di bue hanno fornito produzioni molto interessanti per
quantit, qualit e precocit. La resa stata un p pi bassa rispetto a quella
ottenuta dallazienda Le Campanelle con un ciclo pi breve ed in una stagione
pi favorevole (tabella 2.4 e figura 2.30 a fronte). Lutilizzo di acqua salina ha
ridotto le dimensioni delle bacche commerciali (figura 2.31 a pagina seguente).
2.4 Sistema aperto presso aziende agricole 47

Produzione di scarto (g/mq)


01314A parc1 Cuorbenga parc1 Marmara serra

800 60

600 40

Produzione commerciale (g/mq)


400 20
esp2 esp2
esp1 esp2
esp1 0 esp1
200
120 140 160 180 200
Marmara dre1 Marmara dre2 Marmara serra

800

600

esp1 esp1
400
esp2 esp2
esp1
200 esp2

120 140 160 180 200 120 140 160 180 200 120 140 160 180 200
Giorno dal trapianto

Figura 2.30 Flussi di produzione durante il ciclo colturale nei saggi condotti presso
lazienda Pantaleo. Valori osservati e sintesi della tendenza mediante smussamento.

01314A parc1 Cuorbenga parc1

500
Peso frutto commerciale (g)

400
esp1
300 esp1
esp2
esp2
200

Marmara dre1 Marmara dre2

500

400

300 esp2
esp2 esp1
200 esp1

120 140 160 180 200 120 140 160 180 200
Giorno dal trapianto

Figura 2.31 Variazioni del peso medio del frutto commerciabile durante il ciclo colturale
nei saggi condotti presso lazienda Pantaleo. Valori osservati e sintesi della tendenza mediante
smussamento.

Come per lazienda Le Campanelle, la coltivazione senza suolo in sistema


aperto risultata facile da gestire anche con acqua moderatamente salina e
abbastanza robusta rispetto a variazioni accidentali di gestione, con quota di
drenato molto variabile e inferiore a quella programmata e interventi irrigui a
ore fisse variati manualmente e non sempre tempestivamente. Ha permesso di
ridurre al minimo gli interventi con fitofarmaci e di eliminare i geodinfestanti,
pur coltivando genotipi locali sensibili ai patogeni terricoli.
48 2. Attivit e risultati

Serra impiegata Particolare dellapertura della serra

Postazione di raccolta del drenato Particolare della postazione

Piante di Cuor di bue Piante di Marmande


Figura 2.32 Particolari dei saggi presso lazienda Pantaleo.
Conclusioni

Le preferenze dei consumatori per processi produttivi non inquinanti, tradotte


in leggi e regolamenti dai governi, spingono verso una gestione delle colture
protette mediterranee fertirrigate (in suolo e fuori suolo) suscettibile di ridurre
limpatto ambientale delle soluzioni nutrive reflue rilasciate, come gi avvenuto
per le colture protette olandesi e di altri paesi del Nord Europa.
Un processo di ammodernamento gi in atto e le colture senza suolo in
sistema chiuso rappresentano una valida soluzione. Ma quale sistema chiuso
utilizzare?
Lirrigazione a goccia comporta la necessit di disinfettare la soluzione
nutritiva e una gestione pi complicata del rifornimento minerale rispetto
alla subirrigazione in canaletta, ma in presenza di acque saline questultima
potrebbe risentire maggiormente dellaccumulo di ioni residui nel substrato.
Sistema semi-chiuso con acqua salina
Con acqua irrigua salina e alti costi di bonifica, per riduzione della salinit
mediante osmosi inversa o diluizione con acqua piovana raccolta durante i
pochi mesi di pioggia del clima mediterraneo, lirrigazione a goccia in sistema
semi-chiuso, con economica disinfezione della soluzione nutritiva per filtrazione
lenta su sabbia e reintegro dei consumi con concentrazione costante dei nu-
trienti sicuramente la tecnica pi adatta (Incrocci et al., 2009). Con acqua
eccessivamente salina solo il sistema aperto praticabile.
La bonifica dellacqua irrigua per osmosi inversa e la raccolta dellacqua
piovana potrebbero essere considerate se la coltivazione in sistema aperto dovesse
essere vietata come in Olanda. Con una piovosit di 600 mm una superficie di
5000 m2 di serre raccoglie in un anno 3000 m3 di acqua, sufficienti a coltivare in
sistema chiuso per una stagione 12.500 m2 di serre di pomodoro, considerando
un consumo medio di 240 L/m2 e una perdita di superficie coltivabile di 1000 m2
per realizzare un invaso artificiale profondo 3 m.
Sistema chiuso con acqua poco salina
Con acqua irrigua di buona qualit la subirrigazione in canaletta pu risolvere in
modo semplice i principali problemi dellirrigazione a goccia in sistema chiuso.
Limpiego a concentrazione variabile della soluzione nutritiva con sale ag-
giunto fino a 7,5 mmol/L non ha ridotto la produzione totale e commerciale
della coltura subirrigata in sistema chiuso rispetto allimpiego di acqua senza

49
50 2. Attivit e risultati

sale aggiunto e con 5 mmol/L di NaCl aggiunto il livello di produzione stato


comparabile a quello dellirrigazione a goccia in sistema aperto.
La subirrigazione consente di separare spazialmente la zona di substrato
con accumulo di ioni residui (strato superiore), in cui non sono presenti radici,
dalla zona in cui la pianta assorbe acqua ed elementi nutritivi (strato mediano
ed inferiore). Nello strato superiore non ci sono limiti per laccumulo perch
superando il prodotto di solubilit un sale esce dalla fase liquida e si deposita
allo stato solido sulla superficie del substrato. Ovviamente importante che
non venga invertita la direzione dellirrigazione pena la risolubilizzazione dei
sali depositati.
Aggiungendo pi di 7,5 mmol/L di NaCl allacqua irrigua, nonostante lim-
piego di soluzione nutritiva a concentrazione variabile, un accumulo di sali
stato rilevato anche nello strato mediano, con effetto negativo sulla crescita e
sulla produzione delle piante.
Impiegando una concentrazione della soluzione nutritiva variabile in funzione
della fase del ciclo aumentata la capacit della soluzione radicale di accumulare
ioni residui in eccesso rispetto allassorbimento da parte delle piante e rispetto
alla migrazione nello strato superiore per risalita capillare.
Con la subirrigazione quindi particolarmente importante che durante il
ciclo colturale la soluzione nutritiva ricircolata abbia concentrazioni degli ioni
pari alla concentrazione assorbita. Un indice critico una EC dello strato
mediano maggiore dellEC dello strato inferiore, soprattutto in cicli colturali
pi lunghi di quelli osservati in questa ricerca. Substrati con maggiore risalita
capillare potrebbero consentire pi agevolmente lo spostamento lontano dalle
radici di ioni in eccesso.
Con acqua irrigua di buona qualit e substrato fresco la subirrigazione in
canaletta consente meglio dellirrigazione a goccia una coltivazione senza suolo
in sistema chiuso di pomodoro a ciclo breve. Le possibilit del sistema per
coltivazioni a ciclo lungo e per il riutilizzo del substrato dipendono criticamente
dalla qualit dellacqua e vanno ulteriormente studiate.
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