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INCENDIO
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combustibile
Solitamente il comburente lossigeno contenuto nellaria.
La combustione pu avvenire con o senza sviluppo di fiamme superficiali.
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CLASSIFICAZIONE DEI FUOCHI
Classificazione secondo il Comitato Europeo di Normalizzazione
CLASSE
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Esempi di materiali attribuiti alle quattro classi di fuoco
Carta - Legna - Segatura - Trucioli - Stoffa - Rifiuti Cere
Cartoni - Libri - Pece - Carboni - Bitumi grassi Paglia
Stracci unti Fuliggine - Torba - Carbonella Celluloide
Vernici alla nitro - Materie plastiche Pellicole
cinematografiche - Solidi combustibili
Nafta - Benzine - Petrolio - Alcool - Oli pesanti Etere
solforico - Glicerina - Vernici - Gomme - Resine Fenoli
Zolfo Trementina - Solidi che si possono liquefare
- Liquidi infiammabili
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Le sorgenti di INNESCO
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Le sorgenti di INNESCO
ACCENSIONE DIRETTA operazioni di taglio e saldatura,
quando una fiamma, una scintilla o altro fiammiferi e mozziconi di sigaretta,
materiale incandescente entra in contatto
lampade e resistenze elettriche,
con un materiale combustibile in presenza
di ossigeno.
scariche statiche.
ACCENSIONE INDIRETTA correnti di aria calda generate da
quando il calore dinnesco avviene nelle un incendio e diffuse attraverso un
forme della convezione, conduzione e vano scala o altri collegamenti
irraggiamento termico.
verticali negli edifici; propagazione
di calore attraverso elementi
metallici strutturali degli edifici.
ATTRITO malfunzionamento di parti
quando il calore prodotto dallo meccaniche rotanti quali cuscinetti,
sfregamento di due materiali.
motori; urti; rottura violenta di
materiali metallici.
AUTOCOMBUSTIONE O cumuli di carbone, stracci o
RISCALDAMENTO SPONTANEO segatura imbevuti di olio di lino,
quando il calore viene prodotto dallo
polveri di ferro o nichel,
stesso combustibile come ad esempio
lenti processi di ossidazione, reazione
fermentazione di vegetali.
chimiche, decomposizioni esotermiche in
assenza daria, azione biologica.
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PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE
Gas di combustione
Fiamme
Fumo
Calore
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Gas di combustione
I gas di combustione sono quei prodotti della combustione che
rimangono allo stato gassoso anche quando raggiungono raffreddandosi
la temperatura ambiente di riferimento 15 C.
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Fiamme
Le fiamme sono costituite dallemissione di luce e calore conseguente
alla combustione di una sostanza solida, liquida o gassosa.
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Fumi
I fumi sono formati da piccolissime particelle solide (aerosol),
liquide (nebbie o vapori condensati).
Calore
Il calore la causa principale della propagazione degli incendi.
Realizza laumento della temperatura di tutti i materiali ed i corpi
esposti, provocandone il danneggiamento fino alla distruzione.
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I PARAMETRI FISICI
DELLA COMBUSTIONE 1. TEMPERATURA DI ACCENSIONE
2. TEMPERATURA TEORICA DI
COMBUSTIONE
3. ARIA TEORICA DI COMBUSTIONE
4. POTERE CALORIFICO
5. TEMPERATURA DI INFIAMMABILITA
6. CAMPO DI INFIAMMABILITA
7. LIMITI DI INFIAMMABILITA E DI
ESPLODIBILITA
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1. TEMPERATURA DI ACCENSIONE O
AUTOACCENSIONE
In altre parole :
la temperatura massima raggiunta dai prodotti di
combustione di una sostanza che brucia con una
quantit di aria definita in un determinato ambiente
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1. TEMPERATURA DI ACCENSIONE O
AUTOACCENSIONE
acetone 540
benzina 250
gasolio 220
idrogeno 560
alcool metilico 455
carta 230
legno 220-250
metano 537
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2. TEMPERATURA TEORICA DI COMBUSTIONE
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2. TEMPERATURA TEORICA DI COMBUSTIONE
Temperatura di
SOSTANZE combustione
(C teorici)
idrogeno 2205
metano 2050
petrolio 1800
propano 2230
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3. ARIA TEORICA DI COMBUSTIONE
Aria teorica
SOSTANZE di combustione
(Nmc/Kg)
Legno 5
Carbone 8
Benzina 12
Alcool etilico 7,5
Polietilene 12,2
Propano 13
Idrogeno 28,5
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4. POTERE CALORIFICO
Pi specificatamente:
si definisce potere calorifico superiore la
quantit di calore sviluppata dalla combustione
considerando il calore latente di vaporizzazione
legno 17
carbone 30-34
benzina 42
alcool etilico 25
polietilene 35-45
propano 46
idrogeno 120
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5. TEMPERATURA DI INFIAMMABILITA
Temperatura di
SOSTANZE Infiammabilit (C)
Valori indicativi
gasolio 65
acetone - 18
benzina - 20
alcool metilico 11
alcool etilico 13
toluolo 4
Limite inferiore
0 Zona povera di infiammabilit
di vapori
Campo di
infiammabilit
Zona satura
di vapori Limite superiore
di infiammabilit
Vapori %
Liquido
infiammabile
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7. LIMITI DI INFIAMMABILITA
acetone 2,5 13
ammoniaca 15 18
benzina 1 6,5
gasolio 0,6 6,5
idrogeno 4 75,6
metano 5 15
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COMBUSTIONE DELLE SOSTANZE SOLIDE
natura;
grado di porosit del materiale
pezzatura e forma (rapporto tra il volume e la
superficie esterna);
contenuto di umidit;
condizioni di ventilazione
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LA COMBUSTIONE DEI LIQUIDI INFIAMMABILI
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LA COMBUSTIONE DEI LIQUIDI INFIAMMABILI
Caratteristiche di pericolosit:
elevato potere calorico (1Kg 10.000 Kcal)
naturale tendenza allevaporazione
rapida propagazione dellincendio
minima energia dinnesco
minor peso specifico rispetto allacqua
(tendono a galleggiare)
maggiore densit dei vapori rispetto allaria
(tendono ad accumularsi in basso)
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CLASSIFICAZIONE DEI LIQUIDI INFIAMMABILI
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CLASSIFICAZIONE DEI GAS INFIAMMABILI
In funzione delle loro caratteristiche fisiche
GAS LEGGERO
Gas avente densit rispetto allaria 0,8
GAS PESANTE
Gas avente densit rispetto allaria > 0,8
Gas compressi
Gas liquefatti
Gas disciolti
Gas criogenici o refrigerati
GAS COMPRESSO
Gas che vengono conservati allo stato gassoso ad una pressione
superiore a quella atmosferica in appositi recipienti detti bombole
o trasportati attraverso tubazioni.
Appartengono a questa categoria:
Idrogeno (H2) (gas con il maggior campo dinfiammabilit)
Metano (CH4)
Ossido di carbonio (CO)
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GAS Pressione di stoccaggio
compressi (bar)
valori indicativi
metano 300
idrogeno 250
gas nobili 250
ossigeno 250
aria 250
CO2 (gas) 20
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GAS LIQUEFATTI (GPL)
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GAS DISCIOLTI
GAS REFRIGERATI
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BREAK
CAUSE E PERICOLI DI INCENDIO PI COMUNI
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SOSTANZE ESTINGUENTI
IN RELAZIONE AL TIPO DI INCENDIO
Lestinzione un incendio si ottiene per raffreddamento, sottrazione
del combustibile e soffocamento.
Tali azioni possono essere ottenute singolarmente o
contemporaneamente mediante luso delle sostanze estinguenti,
che vanno scelte in funzione della natura del combustibile e delle
dimensioni del fuoco.
acqua
schiuma
polveri
idrocarburi alogenati (HALON)
agenti estinguenti alternativi all'HALON
gas inerti
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ACQUA
Attenzione
Lacqua non pu essere usata:
su apparecchiature elettriche sotto tensione
41
SCHIUMA
Attenzione
La schiuma non pu essere usato:
su apparecchiature elettriche sotto tensione
42
liquidi schiumogeni fluoro-proteinici
Sono formati da una base proteinica addizionata con composti
fluorurati. Essi sono adatti alla formazione di schiume a bassa
espansione, hanno un effetto rapido ed molto efficace su incendi
di prodotti petroliferi.
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liquidi schiumogeni fluoro-sintetici (AFFF - Acqueous Film
Forming Foam)
Sono formati da composti fluorurati. Essi sono adatti alla
formazione di schiume a bassa e media espansione che hanno la
caratteristica di scorrere rapidamente sulla superficie del liquido
incendiato. Limpiego degli schiumogeni AFFF realizza una pi
efficace azione estinguente in quanto consente lo spegnimento in
tempi pi rapidi con una minore portata di soluzione
schiumogena per metro quadrato di superficie incendiata.
Azione antincendio
Lazione estinguente delle polveri, in seguito alla decomposizione
delle stesse per effetto delle alte temperature raggiunte
nellincendio, determina:
soffocamento (separazione del combustibile dal
comburente)
raffreddamento del combustibile incendiato
effetto chimico sulla fiamma e inibizione del processo di
combustione con azione anticatalitica
Attenzione
Le polveri sono adatte per fuochi di classe A, B e C, mentre per
incendi di classe D devono essere utilizzate polveri speciali.
Da usare in luoghi aperti
Danni alle apparecchiature 45
GAS INERTI
Azione antincendio
Lazione estinguente dellanidride carbonica si esplica:
soffocamento, riducendo la concentrazione del comburente
fino ad impedire la combustione
raffreddamento del combustibile, dovuto allassorbimento di
calore generato dal passaggio dalla fase liquida alla fase
gassosa.
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IDROCARBURI ALOGENATI - HALON
Azione antincendio
Lazione estinguente degli HALON avviene attraverso :
azione chimica (interruzione chimica della reazione di combustione
tramite catalisi negativa)
effetto inertizzante, riduce il campo di infiammabilit
azione secondarie :soffocamento e raffreddamento
Attenzione
HALON per effetto delle alte temperature dellincendio si decompongono
producendo gas tossici per luomo gi a basse concentrazioni, facilmente
raggiungibili in ambienti chiusi e poco ventilati.
Il loro utilizzo stato vietato da disposizioni legislative (Legge 28/12/93 n.
549) emanate per la protezione della fascia di ozono stratosferico.
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AGENTI ESTINGUENTI ALTERNATIVI ALLHALON
Agenti sostitutivi degli HALON che sono trattati nello standard NFPA 2001
(edizione 1994):
Nome
commerciale
CEA-410
HALON 1201
NAF S-III
FE-241
FE-25
FM-200
PF-23
FE-13
INERGEN
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DINAMICA DI UN INCENDIO TIPO
Nellevoluzione dellincendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche:
1. IGNIZIONE 3. INCENDIO
GENERALIZZATO
2. PROPAGAZIONE 4. SPEGNIMENTO
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1. Fase di ignizione
caratterizzata da:
caratterizzato da:
brusco incremento della temperatura;
crescita esponenziale della velocit di combustione;
forte aumento di emissioni di gas e di particelle
incandescenti, che si espandono e vengono
trasportate in senso orizzontale, e soprattutto in
senso ascensionale; si formano zone di turbolenze
visibili;
i combustibili vicini al focolaio si autoaccendono,
quelli pi lontani si riscaldano e raggiungono la loro
temperatura di combustione con produzione di gas
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di distillazione infiammabili;
4. Fase di spegnimento
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GRAFICO DELLEVOLUZIONE DI UN INCENDIO
( Tempi critici )
Pericolo di morte
Arrivo VV.F.
Estinzione
Fuoco
Allarme
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GRAFICO DELLEVOLUZIONE DI UN INCENDIO
( Tempi di esodo e di soccorso )
Pericolo di morte
Chiamata ai VV.F.
Estensione o
Arrivo VV.F.
Estinzione
Allarme
Fuoco
Esodo
Natural Soccors
e i
Tempi per
levacuazione
Durata critica
dincendio
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EFFETTI DELLINCENDIO SULLUOMO
I principali effetti dellincendio sulluomo sono:
ANOSSIA* (a causa della riduzione del tasso di ossigeno nellaria)
AZIONE TOSSICA DEI FUMI
RIDUZIONE DELLA VISIBILIT
AZIONE TERMICA
Caratteristiche:
incolore
inodore
non irritante
E il pi pericoloso dei gas tossici del sangue che si sviluppano
durante un incendio, sia per lelevato livello di tossicit, sia per i
notevoli quantitativi generalmente sviluppati.
Meccanismo dazione:
Il monossido di carbonio viene assorbito per via polmonare ed
altera la composizione del sangue, formando con lemoglobina
dei globuli rossi la carbossiemoglobina ed impedendo la
formazione dellossiemoglobina, elemento vitale per
lossigenazione dei tessuti.
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OSSIDO DI CARBONIO (CO)
Sintomatologia:
Vertigini
astenia
impotenza muscolare
cefalea
nausea
palpitazioni
Caratteristiche:
Si forma sempre in grandi quantit negli incendi
Meccanismo dazione:
Lanidride carbonica un gas asfissiante in quanto, pur non producendo
effetti tossici sullorganismo umano, si sostituisce allossigeno dellaria.
Quando ne determina una diminuzione a valori inferiori al 17% in volume,
produce asfissia.
Sintomatologia:
Accelera e stimola il ritmo respiratorio.
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ACIDO CIANIDRICO (HCN)
Caratteristiche:
Gas altamente tossico si sviluppa in modesta quantit in incendi ordinari
attraverso combustioni incomplete (carenza di ossigeno) di lana, seta, materie
plastiche poliuretaniche e acriliche.
Possiede un odore caratteristico di mandorle amare.
Meccanismo dazione:
Lacido cianidrico un aggressivo chimico asfissiante, impedisce lossigenazione
cellulare impedendo il trasferimento dellossigeno al sangue.
Vie di penetrazione:
inalatoria
cutanea
digerente
Sintomatologia:
iperpnea (aumento della ventilazione polmonare per maggiore frequenza degli atti
respiratori)
colore della cute rosso
cefalea
ipersalivazione 60
bradicardia (diminuzione della frequenza delle pulsazioni del cuore).
FOSGENE (COCl2)
Meccanismo dazione:
Il fosgene a contatto con lacqua o con lumidit si scinde in anidride
carbonica e acido cloridrico che estremamente pericoloso in quanto
intensamente caustico e capace di raggiungere le vie respiratorie.
Sintomatologia:
irritazione (occhi, naso, e gola)
lacrimazione
secchezza della bocca
costrizione toracica
vomito
mal di testa
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EFFETTI DEL CALORE
Il calore dannoso per luomo potendo causare la disidratazione dei tessuti,
difficolt o blocco della respirazione e scottature.
Una temperatura dellaria di circa 150 C da ritenere la massima sopportabile
sulla pelle per brevissimo tempo, a condizione che laria sia sufficientemente
secca.
Tale valore si abbassa se laria umida.
Purtroppo negli incendi sono presenti notevoli quantit di vapore acqueo.
Una temperatura di circa 60C da ritenere la massima respirabile per breve
tempo.
Gli effetti dell esplosione sono: produzione di calore, una onda durto ed un
picco di pressione.
Una esplosione pu aver luogo quando gas, vapori o polveri infiammabili, entro il
loro campo di esplosivit, vengono innescati da una fonte di innesco avente
sufficiente energia.
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LA PREVENZIONE INCENDI
La sicurezza antincendio orientata alla salvaguardia
dellincolumit delle persone ed alla tutela dei beni e
dellambiente mediante il conseguimento dei seguenti
obiettivi primari:
PREVENZIONE MISURE
PROPRIAMENTE PROTEZIONE PRECAUZIONALI
DETTA DESERCIZIO
ATTIVA PASSIVA
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CONTROLLO E GESTIONE DEL RISCHIO
Il rischio di ogni evento incidentale definito dalla funzione:
Bassissima
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PRINCIPALI MISURE DI PREVENZIONE INCENDI
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MISURE PRECAUZIONALI PER PREVENIRE
GLI INCENDI
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INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDI
E' obbligo del datore di lavoro fornire al personale una adeguata informazione e formazione
al riguardo di :
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INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDI
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GRAZIE PER
LLATTENZIONE
ATTENZIONE
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