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_focus

accesso
Il percorso telematico del
Journal of Intercultural
and Interdisciplinary
Archaeology (JIIA) presenta
un innovativo intreccio
di tecnologie Internet e
gestione dei metadati,
piattaforme open source
e un approccio culturale
proiettato verso il futuro,
con un obiettivo primario:
la libera circolazione della
conoscenza
aperto
alla ricerca Antonella DAscoli

Per open access si intende la possibilit


di accedere liberamente ai contenuti digitali.
Lopen access ha quindi a che fare con la libera
circolazione della conoscenza, con la
comunicazione globale e immediata dei risultati
della ricerca scientifica. Questo concetto per ovvi
motivi legato, nella sua implementazione
tecnologica, al software open source. In questo
articolo esploreremo unesperienza concreta, tutta
italiana, di open access su piattaforme open source.
Il 10 ottobre 2003, dopo una fase preparatoria, era
online il Journal of Intercultural and
Interdisciplinary Archaeology (JIIA), www.jiia.it, la
cui prima versione stata spostata allURL www.jiia.
it/jiia_old_site/index.html, sito statico realizzato
con Adobe GoLive 6.01, in HTML 4.01 e con uso di
Cascading Style Sheets, nonch tabelle nidificate.
Un layout semplice, sobrio, per facilitare la lettura
online di articoli scientifici. Un e-journal, insomma,
Le foto di questo articolo sono tratte dal sito di per la comunicazione scientifica in materia di
presentazione dello scavo del sito neolitico di archeologia, scienze dellantichit, scienze applicate
atalhyk in Turchia (http://catal.arch.cam.ac.uk/ allarcheologia, particolarmente orientato
catal/index.html); questo sito web presenta 24.413
allinterdisciplinarit e allinterculturalit nel mondo
items di tutte le varie fasi dello scavo; le immagini
che presentiamo qui sono protette da licenza Creative
antico.
Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Una rivoluzione, almeno per lItalia, dove la

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accesso aperto alla ricerca

trasmissione della conoscenza di 1996, Universit di Vienna, http://farch.


questo genere di studi avviene net; American Journal of Archaeology,
inderogabilmente attraverso i canali con le ultime annate disponibili full-
tradizionali - autorevolissime e text, www.ajaonline.org) o distribuite
prestigiose riviste cartacee o patinate online, a pagamento, il caso di
monografie - a cui si riconosce, Internet Archaeology The first fully
innegabilmente, il valore insostituibile refereed e-journal for archaeology, in
di conservazione definitiva della linea dal 1996, con accesso a
ricerca, ma che circolano quasi pagamento, per abbonamento: http://
esclusivamente nei circuiti degli intarch.ac.uk; o distribuite per
addetti ai lavori: centri di ricerca, abbonamento, alle biblioteche archeologica. Riteniamo invece che
biblioteche specializzate, universit. specializzate delle Universit, allinterno sia molto importante che i dati primari,
In America per, ma anche in Europa, in di pacchetti, da parte di editori e/o da utilizzarsi da parte degli addetti ai
particolare nel mondo anglosassone, aggregatori con visibilit lavori per scopi scientifici, siano liberi e
gi da qualche tempo si coglievano internazionale, e in molti casi accessibili disponibili in Rete, sebbene protetti da A Time Cube.
fermenti in direzione della a unutenza pi vasta anche con particolari accessi e licenze, diverse Secondo lo
comunicazione globale dei risultati tecniche di pay per view di singoli tuttavia da quelle che tutelano i stravagante concetto
della ricerca archeologica, sia a mezzo articoli. prodotti dellindustria discografica o del cubo temporale
di portali di instradamento Da premettere che in altri ambiti cinematografica. potrebbero apparire
(Archaeological Institute of America, scientifici la disseminazione online strane convergenze
www.archaeological.org; The Perseus della ricerca gi da anni una realt, se Il Mac nel cuore in alcuni angoli dello
Digital Library, www.perseus.org; non addirittura una consuetudine. Sulla Il JIIA nato, inutile dirlo, su Mac, in spazio/tempo. Ma
Archologie Online, portale tedesco, ricerca disseminata nei repositories particolare su un iBook 12, il primo su un fatto non si
www.archaeologie-online.de; ABZU- disciplinari o istituzionali cresce della serie (dicembre 2001), usato quasi discute: i due oggetti
ETANA Guide to Resources for the immediatamente nuova ricerca, essa si sempre come desktop. Risoluzione non sono in scala...
Study of the Ancient Near East diffonde in maniera repentina, e con monitor 1.024 x 768: una visione del
Available on the Internet, per gli essa si diffondono le idee e cresce la mondo in miniatura! Trasportabilissimo,
orientalisti, www.etana.org/abzu; Le civilt. I fisici utilizzano da anni questo software quanto bastava: inizialmente
Portail de lArchologie, www.antony- tipo di veicolo delle scoperte (http:// Adobe Golive, la suite Office di
aubert.org; in Italia da citare la arxiv.org), laccesso libero e non Microsoft, Adobe Elements, 4th
Rassegna degli Strumenti Informatici riservato ai soli addetti ai lavori. Non Dimension, poi Adobe Acrobat 7
per lo Studio dellAntichit Classica, (ancora) cos, invece, per la materia Standard, e altre cose open, come gli
dellUniversit di Bologna, curata da
Alessandro Cristofori, www.rassegna.
unibo.it); sia con testate telematiche
full text ad accesso libero (Gttinger
Forum fr Altertumswissenschaft, GFA,
www.gfa.d-r.de; Forum Archaeologiae FS Evoluzione. La prima
Zeitschrift fr klassische Archologie versione statica e quella attuale,
ISSN: 1605-4636, con continuit dal dinamica, del sito www.jiia.it

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indispensabili MySQL, PHP e conoscenza. Ma non solo perch dal perlustrare le altre tradizionali e
PhpMyadmin, oltre ovviamente ai affonda le sue radici nel Mac che quanto mai obsolete forme
browser e ai client per la posta riteniamo questa esperienza possa metodologiche della ricerca
elettronica del progetto Mozilla, e cos interessare ai lettori di Applicando: archeologica, dello scavo cosiddetto
via. Inutile dire che la piattaforma Apple nellera della comunicazione globale, stratigrafico. E anche qui, una qualche
ha da sempre consentito di avvicinarsi siamo convinti che anche la teoria matematica e i linguaggi di
senza traumi allinformatica e a Internet conoscenza debba percorrere canali programmazione orientati agli oggetti
e alle sue tecnologie, pur mettendo a alternativi, liberi e aperti. Siamo cio ci aiuteranno a razionalizzare, a mettere
disposizione strumenti sempre pi per lOpen Culture, per lOpen Access: la ordine nel caos e a imbrigliare la pi
avanzati, nonch linguaggi di conoscenza dovrebbe subito diventare sfrenata fantasia.
programmazione (XHTML, PHP, XML), accessibile a tutti, nel momento stesso
compresi i metadati e loro forme di in cui essa viene prodotta. JIIA, un nuovo corso
incapsulamento nei documenti e nei Quindi si arrivati al Repository Nel settembre 2004, quindi,
listati di formattazione o di marcatura disciplinare Open Access, archivio cominciata una profonda riflessione
per il web, nodo cruciale nella testuale realizzato con MyOPIA, ai pi sullo stato delle cose, supportata da una
disseminazione dellinformazione e incompreso, sebbene oggi, anche in ricca letteratura in materia di
quindi nella trasmissione della Italia, molte Universit si vanno biblioteconomia e scienze
dotando di archivi istituzionali per dellinformazione, anche questa,
lAccesso Aperto. Il passo ulteriore sar disseminata ad accesso libero (E-prints
Mambo, utilizzato per lo strato di presentazione, un
mambo (anche) italiano

quello di mettere in relazione gli in Library and Information Science,


CMS (Content Management System) open source, la cui
oggetti e gli studi su di essi; di http://eprints.rclis.org; Biblioteche oggi,
versione 4.5.3 in dirittura di arrivo, dopo una trava-
gliata vicenda allinterno del team di sviluppo che ha
contestualizzare la conoscenza Mensile di informazione,
determinato, nellagosto scorso, la definitiva scissione materica in un framework di metadati aggiornamento e dibattito, www.
e duplicazione del progetto Mambo (www.mambo atti a conservare la ricerca, e a bibliotecheoggi.it; da citare anche il
server.com) basato sullinossidabile trio open source proteggere la risorsa e i diritti su di prestigioso D-Lib Magazine, www.dlib.
per il web Apache/MySQL/PHP, quindi multipiattafor- essa. Si profila ancora un fase dura di org/dlib.html), al fine di delineare un
ma ed estesamente testato su Linux, Free BSD, Mac OS sperimentazione, che sicuramente a un nuovo corso per JIIA, uno sviluppo
X e Windows NT/2000/XP. Da una sua costola nato certo punto non potr pi prescindere sostenibile a breve e medio termine sia
Joomla! (www.joomla.org), nuovo progetto intrapreso
dal team di Mambo che, nel giro di pochi mesi, riusci-
to a riorganizzarsi dando vita e slancio a una nuova e
avvincente avventura, suscitando consensi e seguito
negli ambienti pi ortodossi dellopen source. Il nome
Joomla! deriva dalla parola Swahili Jumla, che significa
tutti insieme; tutti insieme ovviamente sotto lombrel-
lo di Open Source Matters (www.opensourcematters.
org). Mambo oggi supportato dalla Mambo Founda-
tion, una corporation no-profit fondata con lo scopo di
promuovere il software Mambo. Joomla! oggi alla sua
versione stabile 1.0.3, lequivalente di Mambo 4.5.2.3,
di cui una rebranded release con correzione di bug e
patch di sicurezza (per il primo quarto del 2006 si pre-
vede una versione 1.2), ma i due progetti non procede-
ranno a lungo in parallelo, sebbene si possono intuire
finalit e scopi da cui nessuno dei due progetti potr
mai pi discostarsi: sicurezza, usabilit e accessibilit
(WCAG compliance), internazionalizzazione, supporto
per altri database. Anche qui in Italia i due sistemi stan-
no raggiungendo una notevole popolarit: i sostenito-
ri nostrani di Mambo hanno celebrato di recente pres-
so il CRIAI (www.criai.it) di Portici il primo Mamboday
italiano, c da segnalare poi che Marco Bertolini, su ri-
chiesta del Dev Team di Joomla!, entrato a far parte
del Quality & Testing Working group.

A Il web dinamico. Due pannelli dellinterfaccia di amministrazione del CMS di Mambo

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accesso aperto alla ricerca

del contenitore sia delle problematiche


a esso connesse, afferenti, in particolar
modo, alle scienze dellinformazione.
Lorientamento pi opportuno
sembrato quello di allinearsi al
Movimento degli Archivi ad Accesso
Aperto (www.openarchives.org). Un
vero e proprio movimento di
liberazione della comunicazione
scientifica, prodotta dai centri di ricerca
e nelle universit, liberazione dalle
barriere a pagamento, dai tempi e dai
costi dei fondamentali, in particolar
modo delle riviste scientifiche
specializzate, costi divenuti a poco a
poco insostenibili per le biblioteche.
La mission dei membri dellOpen
Archives Initiative consiste disciplinare al mondo in materia di A Una mela per sviluppati alluopo (www.openarchives.
prioritariamente nel favorire e archeologia, con risorse full-text, la scienza. Siamo org/tools/tools.html).
promuovere linteroperabilit tra gli allineato al protocollo OAI-PMH abituati a veder
standard, allo scopo di facilitare una pi e realizzato mediante uninstallazione utilizzare dei Mac in Software OAI-PMH compliant
efficiente disseminazione e fruizione di MyOPIA. ambienti accademici LOpen Archive Initiative indica una
dei contenuti della ricerca, migliorando Si successivamente ottemperato alla o legati alla ricerca, serie di strumenti (www.soros.org/
cos laccesso agli e-prints archive; lOAI procedura di registrazione presso e non solo fuori dai openaccess/software) che, sviluppati
Technical Committee, preposto LOAI-Register, che, dopo aver superato nostri confini, come ha nellambito di prestigiose istituzioni,
allinfrastruttura tecnica, alla sua i test di validazione previsti dallOpen dimostrato linchiesta rispondono ai requisiti richiesti per
verifica, al funzionamento, al Archives Initiative, risulta iscritto nelle su Universit e lOpen Access. Anche qui, per, una
miglioramento del Metadata liste www.openarchives.org/Register/ ricerca pubblicata premessa va fatta. Siamo di fronte a
Harvesting Protocol (OAI-PMH), cardine BrowseSites e http://re.cs.uct.ac.za/. su Applicando n. 233, software open source, nati in ambito
dellOAI, ha, al suo interno, Tale genere di repositories utilizzano ottobre 2005 scientifico e distribuiti sotto licenza
rappresentanti delle maggiori software open source che consentono, GNU, implementati dalle istituzioni
istituzioni americane (NASA, MIT, appunto, lallineamento al protocollo universitarie per favorire larchiviazione
Virginia Tech, Library of Congress) ed OAI e luso di un formato standard di della ricerca e sfuggire cos, in qualche
europee (CERN di Ginevra, University of metadati. In questi depositi la ricerca modo, ai costi di acquisto sempre pi
Southampton, UKOLN Centre of viene immessa, di solito, in forma di elevati delle riviste scientifiche
expertise in digital information pre-prints, materiali sui quali si discute, specializzate, quelle, tanto per
management, questultimo presso sui quali si esercita la peer review, o in intenderci, con alto Impact Factor,
lUniversity of Bath, e altri). forma di post-prints, al fine di rendere quelle che segnano la diffusione delle
A questo punto JIIA, Journal telematico Open Access la ricerca gi pubblicata idee e delle scoperte. Purtroppo per,
full-text, nato sulla base di uniniziativa sulle riviste cartacee (che, in quanto in questo nostro percorso, ci siamo
sperimentale portata avanti a titolo tale, non Open Access), o in forma di imbattuti, almeno in Italia, in un
personale e senza scopi di lucro, dopo e-prints, semplicemente. ventaglio di costi di implementazione e
la fase di rodaggio fisiologico, il 9 aprile gi al lavoro da circa un anno un customizzazione di alcuni di questi
2005 ha adottato una nuova veste, team di esperti (tra cui Michael Nelson strumenti niente affatto giustificati
dinamica, realizzata mediante un CMS e Herbert Van de Sompel, www. dalla natura open source e dalle finalit
(Content Management System), lopen modoai.org), a un progetto finanziato di contrastare laumento dei prezzi
source Mambo (www.mamboserver. dalla Andrew W. Mellon Foundation delle riviste cartacee.
com), con il quale viene strutturato il che ha lo scopo di creare un modulo Ci soffermeremo su alcuni di questi
portale di presentazione a valore per il server web open source Apache, pacchetti; ovviamente per molti di essi
aggiunto, a cui si collega un ADR mod_oai, avente la finalit di necessario un lavoro di
(Archaeological Disciplinary supportare, lato server, il protocollo personalizzazione, al fine di renderli
Repository) ad accesso aperto, archivio OAI-PMH. Supporto che, attualmente, rispondenti alle proprie esigenze di
del Journal, il primo archivio tutto a carico dei software open source archiviazione.

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DSpace (http://dsp_ace.org) uno dei Fedora, Flexible Extensible Digital OJS significa Open Journal Systems
pi performanti; si tratta di un digital Object Repository Architecture, un (www.pkp.ubc.ca/ojs): un sistema
repository open source sviluppato da software open source (www.fedora. open source per la gestione del
Mit Libraries e Hewlett-Packard Labs info) che fornisce alle istituzioni tool processo editoriale e della
per sistemi Unix-like (Linux, HP/UX, flessibili per il trattamento e la pubblicazione di riviste elettroniche,
Mac OS X) liberamente utilizzabile da disseminazione di contenuti digitali. Il compatibile OAI-PMH e sviluppato
parte di qualsiasi istituzione, suo core supporta molteplici viste di nellambito del Public Knowledge
organizzazione o anche solo per scopi ciascun oggetto e le relazioni tra gli Project dallUniversit canadese della
individuali (http://sourceforge.net/ oggetti digitali; gli oggetti digitali British Columbia.
projects/dspace), distribuito sotto dellarchivio possono avere un
licenza open source Bsd, necessita di contenuto trattato in locale o far GNU Eprints (http://software.eprints.
Java 1.4 o superiore, Apache Ant 1.5 o riferimento a un contenuto archiviato org) nasce presso il Department of
superiore, PostgreSQL 7.3 o superiore, in remoto. Gli oggetti digitali sono Electronics and Computer Science
Jakarta Tomcat 4.x/5.x o equivalente, immagazzinati in Fedora in file XML dellUniversity of Southampton; tra i
quale Jetty o Caucho Resin. DSpace conformi al formato Fedora Object suoi demiurghi: Christopher Gutteridge,
supporta il protocollo OAI-PMH, XML (FOXML) o allo schema METS. sviluppatore di GNU EPrints 2, Mike
OpenURL (via server SFX, questultimo Ogni oggetto digitale in Fedora ha un Jewell, Robert Tansley, autore della
uno strumento per la navigazione e record di metadati descrittivi in prima versione di Eprints, oggi in forze
lesplorazione delle risorse formato Dublin Core che rende al D-Space project presso il MIT, Al
informative); possibile attaccare possibile il supporto del protocollo Riddoch, Gui Power, e infine la mente,
licenze Creative Common agli item del OAI; pu avere, inoltre, molteplici Stevan Harnad, padre della teoria
repository. DSpace pu metadata datastream sempre sovversiva, Cognitive Scientist
F Lavorando con la immagazzinare ogni formato di risorsa codificati in XML. Fedora sviluppato allUniversit di Southampton,
musica. Scatti dallo digitale: file testuali, immagini, video, dalla Cornell University e dalla promotore dellAccesso Aperto alla
scavo del sito neolitico audio, articoli, pre-prints, technical University of Virginia Library. Il letteratura scientifica.
di atalhyk: anche report, working paper e conference sostegno allo sviluppo assicurato Eprints utilizzabile gi nella sua
qui c chi non rinuncia paper, tesi, dataset (di tipo statistico, dalla Andrew W. Mellon Foundation, e versione standard; sofisticate
al proprio iPod... come geospaziale ecc.), learning object, precedentemente dalla National configurazioni ne incrementano la
dargli torto? digital library collection. Science Foundation. performance; larchivio pu utilizzare
sulle tracce della civilt

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vari formati standard di metadati, gli e- Greenstone (www.greenstone.org) Scientific Information Services) in
prints possono essere immagazzinati in una suite software per costruire e collaborazione con gli istituti olandesi,
vari formati (.doc, .pdf ); varia la distribuire contenuti di biblioteche tedeschi e belgi della KNAW, pu essere
tipologia di e-prints che pu essere digitali. prodotto dal New Zealand considerato pi propriamente una
archiviata e per ciascuna di essi si pu Digital Library Project dellUniversity of toolbox per la creazione di portali di
scegliere il formato di metadati pi Waikato, sviluppato e distribuito in informazione, di repository
consono. La submission di e-prints, la collaborazione con lUNESCO e (unapplicazione di i-Tor sono i Digital
cosiddetta autoarchiviazione, lHuman Info NGO. open source (GNU Academic Repositorie, DARE,
facilitata da unamichevole interfaccia General Public License), strutturato uninfrastruttura promossa dalle
web. Eprints gira su GNU/Linux o sulla base di Perl e MySQL. La versione universit danesi finalizzata
sistema operativo similare (qui c un 2, stabile, sar a breve sostituita dalla 3, allarchiviazione della ricerca scientifica
tutorial per linstallazione sotto Mac OS il cui codice completamente riscritto svolta allinterno delle suddette
X 10.3 Panther: http://software.eprints. in Java e strutturato come un network istituzioni), di collaboratory
org/handbook/osx.php); sfrutta il web di moduli indipendenti che (neologismo derivato da collaboration
server Apache ed programmato in comunicano mediante XML (www. e laboratory), sistema di recupero di
linguaggio Perl. Linstallazione necessita greenstone.org/greenstone3.html). informazioni archiviate in un database,
del mod_perl, modulo per Apache che Questa nuova versione supporta gli mentre lo sviluppo di un tool ad hoc ha
incrementa significativamente la standard OAI, Z39.50, e girer sotto anche permesso la pubblicazione di un
performance degli script Perl. Il Unix, Windows e Mac OS X. La digital journal Studies in Mycology
database cui si appoggia MySQL. distribuzione attuale per Mac OS X (www.studiesinmycology.org/en/toon).
stata testata su Mac OS X 10.2.6 e i-Tor tutto questo: Content
CDSware (CERN Document Server 10.3.2. Essa include i binari precompilati Management System, collaboratory ed
Software) il software sviluppato e nonch una Greenstone Librarian e-Publishing, ed indipendente dalla
utilizzato dal CERN Document Server: Interface. piattaforma (Java).
ovviamente Open Archives Initiative-
Metadata Harvesting Protocol (OAI- i-Tor (www.i-tor.org/en) una Dlese (Digital Library for Earth System
PMH) compliant, usa come formato di tecnologia open source che permette Education, www.dlese.org/dds/index.
metadati il MARC 21 ed distribuito di creare siti web; sviluppato da NIWI jsp) particolarmente orientato alle
sotto licenza GPL. (sta per Netherlands Institute for Scienze della Terra ed una

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partnership tra il prints (http://www.ucl.ac.uk/ DCdot


National Science management-systems/msapps/ www.ukoln.ac.uk/metadata/dcdot
Foundation e il DLESE demist/myopia/, http://myopia. Si tratta di un servizio per lestrazione
Steering Committee. sourceforge.net); esso utilizza di metadati Dublin Core da una pagina
Con esso si creato un Apache, Php, MySQL. Tra le web: quello che si ricava un listato in
repository di risorse caratteristiche: RIS export/ HTML o in RDF/XML che pu essere
scientifiche prodotte in import e lintegrazione con agevolmente inserito tra i tag
ambito accademico, anche PubMed, la pi grande base di <head>...</head> della pagina in
orientato alle-learning, con dati per la medicina. Su www.ucl. questione. Questi possono, poi, essere
integrata unarea (Community Review ac.uk/research/publications/new convertiti in altri formati di metadati .
System, CRS) per lesercizio della peer limplementazione per cui MyOPIA
review e la submission di articoli da nato: la produzione scientifica della Altre utility
sottoporre a referaggio. Le risorse sono prestigiosa UCL, University College Di seguito una breve lista di altre
suddivise per oggetto, classe e tipo; London, universit che sin dalla sua applicazioni utili.
diversi framework di metadati basati su fondazione ha dato accesso e
xml-schema garantiscono la reperibilit disseminato conoscenza senza MMM 3.1
della risorsa, la persistenza, la discriminazioni di sorta. Il repository in www.mathematik.uni-osnabrueck.de/
conservazione, la protezione dei diritti. questione un database online delle cgi-bin/MMM3.1.cgi
Qui due tutorial (www.dlese.org/ pubblicazioni dell UCL dal 1997, con Un tool online per editare metadati
Metadata/tool/dcs1.1_mac.htm, www. 60.000 record e migliaia di utenti. orientati alle risorse scientifiche, in
dlese.org/Metadata/tool/oai2.x_mac. F MyOPIA. Il nome particolare matematiche: interessante
htm) per linstallazione sotto Mac OS X, sta per MySQL Online Strumenti per i metadati la possibilit, mediante un help in linea
a dire la verit non aggiornatissimi. Publications Index AllURL www.lub.lu.se/cgi-bin/nmdc.pl di accedere a numerosi sistemi di
Administration: presente un modulo per la classificazione.
MyOPIA sta per MySQL Online un progetto open compilazione facilitata dei metadati
Publications Index Administration e source della University DC, loutput in formato tabella o in My Meta Maker 1.6.1
nella sua ultima versione OAI College London per la formato HTML per linserimento http://physnet.uni-oldenburg.de/
compliant; linterfaccia OAI consente pubblicazione online, immediato nellhead della pagina web. services/mmm/
linteroperabilit tra archivi e sistemi e- basato su MySQL e PHP Servizio online di marcatura per le
Firefox Dublin Core Viewer risorse dei fisici che usa il formato DC
www.splintered.co.uk/experiments/73 standard.
Si tratta di unestensione che aggiunge
un pulsante alla barra di stato di Firefox Editor-Convertor Dublin Core
e opzionalmente alla toolbar, che Metadata
permette di accedere alla lista dei www.library.kr.ua/dc/dceditunie.html
metadati Dublin Core incapsulati nei Si tratta di un tool online che permette
documenti HTML/XHTML allinterno di editare metadati in formato Dublin
dei tag META e LINK. La si pu scaricare Core, a partire da un URL, di convertire i
dalla finestra Estensioni di Firefox: il link metadati in formato bibliografico
Scarica estensioni porta alla pagina di UNIMARC e di salvare il record in un file
Mozilla update, e qui si pu cercare ISO-2709, creando cos un crosswalk.
Dublin Core Viewer.
Java toolkit per Mets
DC-assist http://hul.harvard.edu/mets/toolkit.
www.ukoln.ac.uk/metadata/dcassist html
Tool creato da Andy Powell, UKOLN, Per la costruzione, la validazione, lordi-
University of Bath, DC-assist una namento di metadati Mets, in Java.
piccola utility per quelle applicazioni
orientate alla compilazione di metadati
DC, sebbene la sua flessibilit permetta
di lavorare anche con altri schemi di
metadati. DC-assist in JavaScript.

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Metadati: stanno ponendo il problema: Apple ha dati primari veri e propri, di cui si
due formati standard dotato Mac OS X 10.4 Tiger di Spotlight, espongono le descrizioni (i metadati);
I metadati non sono altro che un potentissimo motore di ricerca questi vengono raccolti generando cos
informazioni sui dati. Luso dei metadati basato appunto sui metadati iniettati indici cumulativi centralizzati, modello
ormai imposto dalle nuove necessit nelle risorse, sia quelli tecnici generati distribuito noto come Harvest.
di gestione degli oggetti digitali, per dal software stesso, sia quelli che I metadati, informazioni dinamiche che
quanto riguarda, in particolare, la loro ciascun autore del documento pu possono essere aggiornate nel ciclo di
conservazione nel tempo e la aggiungere; Adobe ha da poco vita di una risorsa, assumono
reperibilit in rete dellinformazione implementato lXMP, Extensible unimportanza strategica nello sviluppo
scientifica. Metadata Platform, la cui peculiarit pi dei sistemi dinformazione digitale in
La relazione tra una risorsa e il set di interessante che essa supporta anche Rete; ciascuna tipologia di metadati
metadati compilato per descriverla pu il formato Dublin Core (grazie alla utility presenta determinate funzioni
assumere due forme: gli elementi gratuita Metalab for XMP di Pound Hill (metadati descrittivi, strutturali,
possono essere contenuti in una Software, si possono inserire almeno 10 amministrativi, metadati per il DRM,
registrazione separata dalloggetto, elementi di uno schema DC simple). Digital Rights Management, relativi alla
come nel caso di un catalogo di una Ormai sembra inconcepibile conservazione della risorsa, tecnici e di
biblioteca (schedario), oppure il disseminare sulla Rete oggetti uso).
metadato pu essere incluso nella informativi che non siano provvisti di Nel sistema Open Archive Initiative, il
risorsa stessa. metadati. La struttura distributiva OAI protocollo Open Archive Matadata
A questo proposito notiamo con della comunicazione scientifica si Harvesting stabilisce il meccanismo di
piacere che anche le grandi aziende si articola in contenitori di full-text, cio di raccolta dei metadati, esposti dai vari

Dublin Core Metadata Element Set content="name=evento; start=2006-01-01; end=2006-01-10;" />


I linguaggi (X)HTML e XML/RDF possono supportare il formato DC; in NellXML le propriet vanno codificate come elementi XML e i valori
letteratura vengono descritte forme di codifica nell(X)HTML, nellXML/ come il contenuto di questi elementi; gli elementi DC saranno
RDF. Un set di elementi DC inseriti nell <head> della pagina web, incapsulati in elementi-contenitori quali <dc>, <dublinCore> e
descrive quel documento; gli attributi <name> e <content> <metadata>.
dellelemento (X)HTML <meta> vengono utilizzati per codificare gli Ad esempio:
elementi DCMES e i relativi value string, ad esempio: <?xml version="1.0"?>
<head> <metadata>
<link rel="schema.DC" href="http://purl.org/dc/elements/1.1/" /> ...
<meta name="DC.title" content="qui va il titolo"/> <dc:title>il titolo del documento</dc:title>
<meta name="DC.description" content="qui la descrizione" /> <dc:description>descrizione del documento</dc:description>
<meta name="DC.date" content="la data va in formato ISO 8601" /> ...
... </metadata>
</head> RDF, Resource Description Language, un linguaggio, come accennato
Per la lingua la codifica dovrebbe essere resa preferibilmente in precedenza, basato su XML per rappresentare informazioni sul web
utilizzando lattributo xml:lang dellelemento <meta>: allo scopo di semplificare lo scambio di conoscenza.
<meta name="DC.subject" xml:lang= en" content="inglese" /> Il Dublin Core pu essere espresso nella sintassi RDF, come ad esempio:
<meta name="DC.subject" xml:lang= it" content="italiano" /> <?xml version="1.0"?>
Ogni elemento del DC ripetibile (ad esempio, se il documento scritto <!-- DOCTYPE e altre dichiarazioni -->
da pi autori lelemento creator pu essere ripetuto tante volte quante <rdf:Description rdf:about="http://dominio.org/">
sono gli autori, o se esso multilingue, lelemento language viene <dc:title>titolo</dc:title>
ripetuto per indicare le varie lingue in cui esso espresso). Il DC pu <dc:description>descrizione</dc:description>
coesistere nei campi <meta> dellXHTML con altri formati di metadati. <dc:date>2005-01-01</dc:date>
Come gi indicato, il formato DC simple comprende 15 elementi; <dc:format>text/html</dc:format>
tuttavia, la descrizione della risorsa pu essere ulteriormente <dc:language>en</dc:language>
perfezionata da altri elementi, schemi di codifica e termini di ...
vocabolario. </rdf:Description>
Qui un esempio per indicare la durata nel tempo di una risorsa: </rdf:RDF>
<meta name="DCTERMS.temporal" scheme="DCTERMS.Period" Per le specifiche e maggiori informazioni: http://dublincore.org.

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repository (definiti in questa speciale


architettura data provider,
mentre i service provider
rendono disponibili i metadati
cos raccolti). Mappature di
formati diversi di metadati o
mappature semantiche
(crosswalk) consentono
linteroperabilit tra vari archivi, nodo
cruciale per la comunicazione tra
repository e tra sistemi catalografici type, format, identifier, source, eXchange) e molti altri (ad esempio in
diversi. language, relation, coverage, rights) per Italia MAG, Metadata Amministrativi
Il protocollo OAI utilizza un set minimo descrivere risorse digitali; esiste una Gestionali). In tutto ci il World Wide Web
del Dublin Core, formato di metadati di versione semplificata, Dublin Core Consortium (W3C) ha orientato la
tipo descrittivo, http://dublincore.org/ simple, e un Dublin Core qualified, in precedente attivit sui metadati verso un
index.shtml. cui ogni elemento pu essere dotato di Resource Description Framework (RDF),
Il DC-MES (Dublin Core Metadata qualificatori. una suite di specifiche basata su URI e XML
Element Set) uno schema di metadati Altri schemi sono: METS (Metadata per linterscambio di conoscenze sul web.
che definisce un set di 15 elementi Encoding and Transmission Standard), Per le specifiche del W3C, la
essenziali (title, creator, subject, MODS (Metadata Object Description documentazione e per esempi dutilizzo:
description, publisher, contributor, date, Schema), ONIX (ONline Information www.w3.org/RDF).

Un formato di metadati pi complesso: METS e accessibili mediante un URI <mdRef> oppure internamente alla
Il Metadata Encoding & Transmission Standard (www.loc.gov/ risorsa, e codificati in XML o in forma binaria o testuale, allinterno di un
standards/mets) si propone di fornire un formato di documento XML elemento <binData>, codificati come Base64:
per la codifica dei metadati necessari alla gestione degli oggetti di una <dmdSec ID=dmd0018>
libreria digitale e per lo scambio degli oggetti tra depositi diversi, in uno <mdWrap MIMETYPE=text/xml MDTYPE=DC LABEL=Metadata>
scenario professionale adeguato agli specialisti delle scienze <xmlData>
biblioteconomiche e dellarchitettura dellinformazione. Nasce <dc:title>Titolo</dc:title>
nellambito della Library of Congress (la traduzione italiana della <dc:creator>Autore</dc:creator>
specifica stata curata da Angela Di Iorio) ed alla base di grandi <dc:date>Data</dc:date>
progetti per la costruzione di biblioteche digitali, sebbene sia ...
applicabile anche a risorse non digitali, a oggetti fisici, ad archivi digitali </xmlData>
o analogici. Un documento METS costituito da 7 sezioni principali: </mdWrap>
- Intestazione </dmdSec>
- Metadati descrittivi I metadati amministrativi <amdSec> comprendono informazioni
- Metadati amministrativi tecniche <techMD>, sulla propriet intellettuale <rightsMD>,
- Sezione File sullorigine <sourceMD> e sulla provenienza digitale <digiprovMD>. La
- Mappa strutturale sezione File <fileSec> contiene uno o pi elementi <fileGrp> usati per
- Link strutturali raggruppare file correlati, la sezione della mappa strutturale definisce
- Comportamento invece la struttura gerarchica degli oggetti della biblioteca digitale. Gli
Nellintestazione <metsHdr> sono memorizzati i metadati minimi elementi <smLink> servono a memorizzare link e, infine, nella sezione
relativi al documento METS (data di creazione del documento, data Comportamento con lelemento <behavior> si associano a parti del
della sua ultima modifica, status del documento ecc.): documento METS dei comportamenti eseguibili.
<metsHdr CREATEDATE=2005-11-04T15:00:00 Il METS spesso implementato nel modello OAIS (Open Archival
LASTMODDATE=2005-11-14T15:00:00 RECORDSTATUS=Complete> Information System), sviluppato in origine dalla comunit della ricerca
<agent ROLE=CREATOR TYPE=INDIVIDUAL> spaziale (NASA), molto sensibile alla tematica della responsabilit della
<name>nome dellautore<name> conservazione dei dati; si tratta di un modello complesso molto diverso
<agent> dal modello OAI, poich di open ha soltanto la discussione circa il
</metsHdr> modello e le future raccomandazioni associate a esso, ma non riguarda
Metadati descrittivi <dmdSec>: possono essere descritti esternamente laccessibilit open access dellinformazione archiviata.

01.2006 - APPLICANDO 236 091

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