Lo
studio
delle
propriet
del
nucleo
atomico
costituisce
un
importante
capitolo
della
fisica
moderna
che
ha
rappresentato,
per
anni,
un
enorme
dilemma
per
i
fisici
di
tutto
il
mondo,
chiamato
fisica
nucleare.
Uno
dei
primi
che
inizi
lo
studio
della
fisica
nucleare
fu
Rutherford
che,
nel
1925
insieme
a
Chadwik,
esegu
numerosi
esperimenti
per
riuscire
a
definire,
precisamente,
la
forma
e
la
grandezza
del
nucleo
di
un
atomo.
Durante
i
loro
esperimenti,
essi,
facevano
urtare
delle
particelle
alfa
(nuclei
di
elio)
contro
nuclei
di
atomi
pi
pesanti.
Le
particelle
alfa,
cariche
positivamente,
venivano
accelerate
e
inviate
su
un
bersaglio
come
proiettili;
al
diminuire
della
distanza
dal
nucleo,
la
deviazione
della
particella
aumentava
fino
ad
arrivare
a
tornare
indietro
quando
la
particella
urtava
il
nucleo
centralmente:
particelle
alfa
con
unelevata
energia
cinetica
riescono
a
vincere
le
forze
coulombiane
e
ad
avvicinarsi
notevolmente
al
nucleo.
Grazie
a
quest
esperimento,
i
due
scienziati
scoprirono
che
le
particelle
alfa
erano
soggette
anche
ad
altre
forze
chiamate
forze
nucleari.
Riuscirono,
inoltre,
a
calcolare
la
grandezza
del
nucleo
di
un
atomo,
circa
.
Nel
1919
Rutherford
riusc
a
provocare
la
trasformazione
di
un
elemento
in
un
altro,
o
trasmutazione
di
un
nucleo
stabile
in
un
altro
nucleo.
Rutherford
osserv
che
un
nucleo
di
azoto,
colpito
da
una
particella
alfa,
la
cattura
e
si
trasforma
in
un
nucleo
di
ossigeno,
emettendo
una
particella
diversa
da
quella
incidente.
La
particella
emessa,
che
ha
massa
e
carica
+
chiamata
protone.
Nel
1932
Chadwik
fece
unaltra
scoperta.
Bombardando
con
particelle
alfa
del
berillio
(Be),
scopr
che
i
nuclei
di
questo
elemento
si
disintegrano,
emettendo
una
nuova
particella
chiamata
neutrone,
di
carica
neutra
e
massa
La
scoperta
del
neutrone
permise
di
comprendere
la
struttura
dei
nuclei:
ognuno
di
essi
costituito
da
un
certo
numero
di
protoni
e
neutroni
che
interagiscono
tra
loro
con
forze
attrattive
dette
forze
nucleari.
Ogni
nucleo
caratterizzato
da
un
numero
di
massa
(A)
che
corrisponde
al
numero
di
nucleoni)
e
da
un
numero
atomico
(Z
che
corrisponde
al
numero
di
protoni).
Attraverso
lo
studio
del
nucleo
Chadwik
riusc
ad
individuare
anche
una
nuova
tipologia
di
elementi,
chiamati
isotopi,
che
rappresentano
due
nuclei
che
hanno
lo
stesso
valore
di
Z,
ma
diversi
valori
di
A.
Di
solito
un
atomo
si
trova
nello
stato
fondamentale,
ossia
nello
stato
in
cui
ha
energia
pi
bassa.
Oltre
allo
stato
fondamentale
gli
atomi
possono
trovarsi
nello
stato
eccitato:
nel
momento
in
cui
si
somministra
energia,
latomo
reagisce
modificando
il
proprio
stato
di
bassa
energia.
Data
linstabilit
del
nucleo
nello
stato
eccitato,
questultimo
subisce,
in
un
tempo
brevissimo,
una
transizione
allo
stato
fondamentale
con
emissione
di
un
Fisica
Nucleare
fotone.
Lenergia
proveniente
dallemissione
di
un
fotone
dal
nucleo
detto
fotone
gamma
( )
che
pu
essere
considerata
una
carta
didentit
degli
elementi
poich
ogni
nucleo
emette
un
insieme
particolare
di
fotoni
gamma.
Le
forze
nucleari
Dentro
il
nucleo,
i
protoni
e
i
neutroni
interagiscono
tra
loro
con
forze
attrattive
di
nuovo
tipo,
chiamate
forze
nucleari.
Se
le
A
particelle
del
nucleo
interagissero
soltanto
con
forze
elettromagnetiche
il
nucleo
si
disintegrerebbe.
Le
forze
nucleari
sono,
quindi,
pi
intense
delle
forze
coulombiane
in
modo
da
prevalere
su
queste.
Si
tratta
di
una
forza
conservativa
che
estremamente
intensa
a
distanze
molto
piccole.
Misurando
la
massa
del
nucleo
e
confrontandola
con
la
somma
delle
masse
dei
nucleoni
che
lo
costituiscono
scopriamo
qualcosa
di
strano:
quando
protoni
e
neutroni
sono
dentro
il
nucleo
hanno
una
massa
minore
di
quando
sono
separati.
Poich
sappiamo
che
la
massa
energia
possiamo
pensare
che
la
massa
si
sia
trasformata
in
qualche
forma
di
energia.
Quando,
a
distanze
molto
piccole,
entrano
in
azione
forze
attrattive
nucleari
dobbiamo
frenare
le
due
particelle
compiendo
un
lavoro
negativo.
Ogni
volta
che
si
forma
un
nucleo
di
deuterio,
per
esempio,
bombardando
lidrogeno
con
dei
neutroni,
sono
liberati
dei
fotoni
gamma
di
energia
uguale
a
2,22
MeV.
Possiamo
concludere
che
la
massa
che
manca,
o
il
difetto
di
massa
di
un
nucleo
corrisponde
allenergia
che
viene
liberata
nel
corso
della
formazione.
Il
difetto
di
massa
uguale
allenergia
di
legame
del
nucleo.
La
radioattivit
naturale
Esistono
in
natura
alcuni
elementi
chimici
il
cui
nucleo
ha
la
peculiarit
di
essere
instabile.
Esso
pu
restare
nel
suo
stato
per
molto
tempo
ma,
ad
un
certo
punto,
emettendo
energia
si
trasforma
o
decade
nel
nucleo
di
un
altro
elemento.
Questi
nuclei
che
si
disintegrano
spontaneamente
sono
detti
radioattivi.
I
nuclei
radioattivi
possono
decadere
in
due
modi
diversi:
Emettendo
una
particella
alfa
Emettendo
una
particella
beta,
cio
un
elettrone
(e)
e
un
neutrino- elettrone
( ).
Il
neutrino-elettrone
una
particella
priva
di
carica,
di
massa
quasi
nulla,
che
viaggia
ad
una
velocit
circa
uguale
alla
velocit
della
luce.
Se
si
prende
una
certa
quantit
di
sostanza
radioattiva
essa
diminuisce
al
passare
del
tempo
come
conseguenza
del
decadimento
spontaneo
subito
dai
suoi
nuclei.
La
durata
si
chiama
periodo
di
dimezzamento.
Esso
ha
un
valore
diverso
per
ogni
elemento
radioattivo
e
il
periodo
resta
invariato
qualsiasi
sia
il
composto
chimico
di
cui
fa
parte
lelemento
e
qualunque
sia
il
suo
stato
di
aggregazione,
la
sua
temperatura
o
la
sua
pressione.
Quando
alcuni
elementi
decadono
essi
si
trasformano
in
altri
e
per
questo
motivo
esistono
vere
e
proprie
famiglie
radioattive
nelle
quali
si
susseguono
elementi
radioattivi
finch
si
giunge
a
un
nucleo
stabile.
In
natura
Fisica
Nucleare
esistono
tre
famiglie
radioattive:
la
famiglia
delluranio,
la
famiglia
del
torio
e
la
famiglia
dellattinio.
I
capostipiti
di
queste
tre
famiglie
hanno
periodi
di
dimezzamento
di
circa
4,5
miliardi
di
anni.
Linterazione
debole
Il
decadimento
alfa
pu
essere
descritto
in
modo
abbastanza
semplice.
Due
neutroni
e
due
protoni
di
un
nucleo
possono
trovarsi
vicini
e
formare
una
particella
alfa.
Se
la
velocit
di
questa
diretta
verso
lesterno
la
particella
alfa
pu
lasciare
il
nucleo
senza
violare
la
conservazione
dellenergia:
poich
massa
e
energia
sono
equivalenti,
la
massa
del
nucleo
di
partenza
deve
essere
maggiore
della
somma
della
massa
del
nucleo-figlio
e
della
particella
alfa.
Questa
differenza
di
massa
compare
sotto
forma
di
energia
cinetica.
Il
decadimento
beta
invece
deriva
dalla
condizione
instabile
del
neutrone
che
si
disintegra
spontaneamente
e
si
trasforma
in
protone
emettendo
un
elettrone
e
un
neutrino-elettrone.
Quando
un
atomo
passa
da
un
livello
energetico
eccitato
al
livello
fondamentale,
il
fotone
che
viene
emesso
non
esisteva,
ma
creato
al
momento
della
transizione.
Nel
1933,
Fermi
ipotizz
una
nuova
teoria
della
disintegrazione
beta
secondo
cui
la
trasformazione
del
fotone
sarebbe
sostituita
dallemissione
della
coppia
elettrone-neutrino
causata
da
un
nuovo
tipo
di
forza
chiamata
interazione
debole.
Nei
nuclei
stabili
la
disintegrazione
beta
impedita
dalla
presenza
di
tutti
gli
altri
neutroni
e
protoni
circostanti,
invece
nei
nuclei
radioattivi
beta
il
processo
ha
luogo
ma
con
periodo
di
dimezzamento
diverso
da
quello
del
neutrone
libero.
Esistono
isotopi
naturali
radioattivi
beta
ma
sono
molto
pi
numerosi
gli
isotopi
artificiali
che
emettono
elettroni
o
le
loro
antiparticelle.
Questi
isotopi
artificiali,
detti
radioisotopi,
sono
prodotti
per
scopi
medici,
industriali
e
per
la
ricerca
da
reattori
nucleari
e
da
acceleratori
di
particelle.
I
raggi
gamma
sono
emessi
in
seguito
a
decadimenti
alfa
o
beta.
Ci
accade
perch
raramente
il
nucleo
figlio
si
trova
nel
suo
stato
fondamentale
infatti
spesso
ancora
in
uno
stato
eccitato
e
leccesso
di
energia
viene
emesso
sotto
forma
di
fotone.
Dato
che
le
forze
nucleari
sono
molto
intense,
le
energie
dei
fotoni
gamma
emessi
sono
vicine
al
milione
di
elettronvolt.
In
conclusione,
mentre
le
particelle
alfa
e
gli
elettroni
sono
emessi
per
lintervento
rispettivamente
delle
forze
nucleari
e
deboli,
i
fotoni
gamma
sono
prodotti
nel
processo
di
riassestamento
del
nucleo-figlio
dopo
unemissione
alfa
o
beta.
Fissione
e
fusione
nucleare
Fissione
e
fusione
sono
le
due
reazioni
nucleari
che
si
possono
utilizzare
per
produrre
energia
o
per
scopi
bellici.
Sebbene
siano
due
fenomeni
diametralmente
opposti,
il
principio
fisico
sul
quale
si
basano
esattamente
il
medesimo,
ed
descritto
dalla
famosa
equazione
di
Einstein
E=mc.
Fisica
Nucleare
La
fissione
nucleare
consiste
nella
rottura
di
un
atomo
(o
meglio
del
suo
nucleo)
in
due
parti,
le
cui
masse
sommate
non
raggiungono
la
massa
originaria:
la
massa
"mancante"
si
trasformata
in
energia,
secondo
la
relazione
di
Einstein
prima
citata.
Latomo
di
partenza
deve
essere
di
materiale
fissile,
ovvero
adatto
alla
fissione
nucleare.
Due
atomi
adatti
allo
scopo
sono
l'uranio-235
e
il
plutonio-239.
Poich
in
natura
l'uranio
si
presenta
come
la
miscela
di
due
isotopi
(il
235
e
il
238)
e
quello
utile
alla
fissione
(il
235,
appunto)
quello
meno
presente,
occorre
effettuare
un'operazione
chiamata
"arricchimento",
finalizzata
all'aumento
della
percentuale
di
uranio-235.
L'atomo
originario
viene
bombardato
da
un
neutrone
e
in
seguito
all'impatto
si
spezza
in
pi
parti
liberando
neutroni
che
vanno
a
colpire
altri
atomi,
proseguendo
la
reazione
a
catena,
ed
energia.
La
fissione
usata
nella
totalit
delle
centrali
nucleari
non
sperimentali
ed
anche
il
meccanismo
sfruttato
dalle
due
bombe
atomiche
che
furono
sganciate
dagli
USA
sul
Giappone
(per
la
precisione
a
Hiroshima
fu
sganciata
una
bomba
all'uranio,
a
Nagasaki
una
al
plutonio),
con
la
differenza
che
in
un
ordigno
bellico
la
reazione
a
catena
incontrollata,
invece
in
una
centrale
fenomeno
controllato.
I
prodotti
risultanti
da
tale
tipo
di
reazione
sono
atomi
instabili,
ovvero
radioattivi.
Tali
atomi
cercano
di
raggiungere
la
stabilit,
e
per
farlo
emettono
radiazioni
dannose
per
gli
organismi
biologici.
La
fusione
nucleare
invece
il
tipo
di
reazione
che
avviene
in
tutte
le
stelle.
Due
nuclei
atomici
leggeri
(ad
esempio
il
deuterio
e
il
trizio,
due
isotopi
dell'idrogeno)
si
fondono
e
ne
formano
un
terzo,
la
cui
massa
minore
della
somma
dei
due
di
partenza.
Anche
questa
volta
la
"massa
mancante"
si
tramutata
in
energia.
Questo
meccanismo
molto
interessante
poich
consentirebbe
di
produrre
grandi
quantit
di
energia
in
modo
pi
sicuro
ed
ecologico
delle
attuali
centrali
nucleari
(non
ci
sarebbero
scorie
radioattive)
ma,
tuttavia,
il
meccanismo
di
fusione
stato
riprodotto
dall'uomo
solo
a
livello
sperimentale,
poich
ci
sono
alcune
grosse
difficolt
tecniche
attualmente
difficili
da
superare
(ad
esempio
le
reazioni
di
fusione
avvengono
a
temperature
elevatissime,
che
rendono
inadeguati
i
materiali
a
disposizione
dell'uomo
e
costringono
all'uso
di
forti
campi
magnetici
che
per
per
essere
tenuti
attivi
consumano
grosse
quantit
di
energia,
anche
maggiori
di
quella
prodotta
dalla
fusione
stessa).
Per
questo
motivo
allo
studio
la
cosiddetta
"fusione
fredda"
che
sarebbe
una
reazione
di
fusione
a
temperature
pi
gestibili
dall'uomo
e
dalle
tecnologie
attualmente
a
disposizione.
L'uomo,
tuttavia,
riuscito
con
successo
nel
realizzare
bombe
che
sfruttino
il
meccanismo
di
fusione
nucleare
(le
bombe
H,
come
la
bomba
Zar),
che
sono
decisamente
pi
devastanti
di
quelle
che
distrussero
Hiroshima
e
Nagasaki.