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CDU 744.

43 Norma Italiana Febbraio 1989

Disegni tecnici UNI


01 4820
Definizioni e principi di quotatura

Technical drawings - Definilions and principles of dimensioning

La presente norma concorda con la norma ISO 129-85.

1. Scopo e campo di applicazione


La presente norma stabilisce le definizioni e i principi generali di quotatura da applicare in tutti i tip' di disegni tecnicI
Le quotature illustrate nelle figure sono date a titolo esemplificativo e sono complete solo in relazione alle finallti! dell'e.
sempio al quale si riferiscono.

2. Riferimenti
UNI 2016 Numeri normali
UNI 3974 Disegni tecnici - Sistemi di quotatura
UNI 9121 Disegni tecnici - Terminologia - Tipi di disegno

3. Definizioni
:,
Ai fini della presente norma valgono le definizioni di seguito indicate.
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%.~

3.1. Disegno tecnico di un oggetto


È una rappresentazione grafica/di un oggetto in un suo stato di utilizzazione e contiene le indicazioni relative alla sua
funzione o utilizzazione.
Il disegno può riguardare sia un oggetto direttamente utilizzabile, sia un oggetto destinato ad ulteriore trasformazione
In generale. anziché "disegno tecnico" si usa il termine "disegno" (vedere anche UNI 9121/1).

3.2. Oggetto.
È tutto ciò che presenta forme atte ad assolvere determinate esigenze, in modo singolo od in associazione ad altri oggetti.

3.3. Elemento
È una parte caratteristica di un oggetto quale, per esempio. una superficie piana, una superficie cilindrica. una superficie
prismatica, uno spallamento, una filettatura, una scanalatura, un contorno.

3.4. Elemento funzionale


È un elemento di importanza essenziale nel funzionamento dell'oggetto al quale appartiene.
Può essere, per esempio, la superficie che caratterizza la posizione. dell'oggetto nel montaggio.

3.5. Quotatura
È !'insieme delle quote e di tutte le informazioni grafiche ed alfanumeriche necessarie a definire quantitativamente gli ele-
menti e il loro posizionamento.

3.6. Quo~a
È l'insieme della linea di misura con gi' opportuni riferimenti e del valore numerico che defln,sce quantltat,vamente una
dimensione nel disegno. Essa deve essere espressa in una ben definita unità di misura. la quale, generalmente è ,I millimetro
In caso di utilizzo di una unità di misura diversa sullo stesso disegno. è necessario indicarla. prefenbllmente. dopo ,I valore
numerico della quota.
Per i criteri di disposizionedelle quote, vedere UNI 3974.

,St'fJUE"

Le norme UNI sono reVIsIOnate. quando necessano. con la pubbhcaZione s.a di nuove ed,Zlon, sia di toglo do aggiornamento E ImponantE' per-
tanto che glo utenti detle stesse SI accenino di essere In possesso dell'ulhma ediZIOne o fogloo di '!g9tOrnamento

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UNI 4820

Quota funzionale
È una quota essenziale alla funzionedi un oggetto(vedere fig. 1)
Le quote funzionalidevonoessere scehe nel modo più significativoper esprimere la funzionedell'oggetto.

Quota non funzionale


È una quota non essenziale alla funzione dell'oggetto (vedere fig. 1).
Le quote non funzionalidevono essere scehe nel modo più significativoin relazione alloro scopo (per esempio: lavorazione e verifica).

3:). Quota ausiliaria.


È indicata a solo titolo informativo.Essa é deducibile dalla combinazione di ahre quote, funzionalio non funzionali,fornite sul disegno.
Le quote ausiliarie devono essere indicate tra parentesi (vedere fig. 1).

F'
F F

NF
NF
,~ NF
i NF:
~ (Aux.)
. Lunghezza minima del
F = quota funzionale tratto di filettatura utile
NF = quota non funzionale
Aux. = quota ausiliaria,solo informativa,data senza tolleranza
Fig. 1

4. Principi generali

4.1. Tutte le indicazioni quantitative (per esempio: quote, tolleranze, rugosità) necessarie per assicurare l'attitudine all'impiego del-
l'oggetto rappresentato devono essere scritte direttamente sul disegno.

4.2. Le quote di un disegno devono essere, di regola, espresse nella stessa unità di misura.

4.3. Non SI deve dedurre una quota funzionale da altre quote, né rilevare dal disegno una quota mediante la scala dimensionale.

4.4. Le quote devono essere disposte sulle vIste o sulle sezioni che rappresentano il più chiaramente possibile l'elemento da quotare.

4.5. Ciascun elemento non deve essere quotato più di una volta sul disegno.
Non devono essere Indicate p'Ù quote di quanlo non sia necessario per la definizione completa dell'elemento.
E fatta eccezione:
- quando é necessario assegnare delle quote riferendosi ad operazioni intermedie di fabbricazione, per esempio per le dimeno
Slonl di un elemento prima della cementazione o finitura;
- quando SIaggiungono delle quote ausiliarie che. pur essendo non indispensabili alla definizione completa di un prodotto fini-
to. possono dare delle indicazIoni utili e permettere di evitare un calcolo a chi legge ,I disegno; queste quote ausiliarie non
devono avere Indlcazlon' di tolleranza. non devono costituire oggetto di verificae devono essere scritte tra parentesi (vedere 3.9).

4.6. La pOSIZlon~ dI un elemento deve essere Indicata. per ciascuna dIrezione. con una sola quota con tolleranza.
I valOf! numertCI dell~ quote devono essere sceltI per quanto possibIle. tra I valof! delle sene dei numen normali (vedere UNI 2016).

(segue)

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4.7. Gli oggetti e gli elementi normalizzati possono non essere quotati, ma individuati mediante la relativa designazione normalizzata
o ahro codice che ne sostituisce, a tutti gli effetti, il disegno quotato (vedere fig. 2 e 3).

QuadroUNI6757-A 12,5 Quadro UNI6757-C 10

C")
N
CS)

Fig. 2

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N.
Designazione normalizzata I
di posizione

1 Tirante UNI 6057 -


M8 x 70
2 Forcella UNI 6056 M8-
3 Dado UNI 5448 -A.M8
4 Rosetta UNI 2412 - 5.3

Fig. 3 ":.; ~j.


,1
'.',

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