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Con queste poche righe si intende fornire una breve sintesi dei principa-
li orientamenti sorti, in epoca recente, in seno alla dottrina giuspubblicistica cir-
ca la delicata ed assai dibattuta questione della definizione dei rapporti intercor-
renti tra ordinamento sportivo ed ordinamento statale, nonché tra i rispettivi si-
stemi di giustizia.
“Una teoria ha solo l’alternativa fra essere giusta o sbagliata. Un modello ha
una terza possibilità: può essere giusto, ma non pertinente”. Così scriveva il chi-
mico tedesco Manfred Eigen nel 1973. Sì è scelto di aprire questo contributo con
una citazione del vincitore del premio nobel per la fisica del 1967, poiché si è ri-
tenuto che da essa si possano prender le mosse per spiegare lo stato dell’arte del-
le ricostruzioni dottrinali relative ai rapporti tra ordinamento sportivo ed ordi-
namento statale e, soprattutto, per spiegare l’ascesa ed il successivo declino (ma
non la scomparsa!) di un modello considerato per lungo tempo idoneo a spiegare
e definire l’assetto di questi rapporti. Si allude, in tal senso, ad una ricostruzione
teorica, sorta nei primi anni del novecento nel solco tracciato dalle teorie plurali-
stico-ordinamentali, che ha incontrato, fin dal suo sorgere, ampi consensi all’in-
terno del mondo dottrinale (ed ha offuscato modelli e teorie all’epoca predomi-
nanti) divenendo, tuttavia, con il passare del tempo (specie negli ultimi anni dello
M. Eigen, The Physicist’s conception of nature, 1973.