Liberal, 24 Luglio 2010

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mobydick

ISSN 1827-8817
ALL’INTERNO L’INSERTO
00724
onache di DI ARTI E CULTURA
cr
9 771827 881004

di Ferdinando Adornato
QUOTIDIANO • SABATO 24 LUGLIO 2010 DIRETTORE DA WASHINGTON: MICHAEL NOVAK

Il Presidente chiede anche di accelerare la sostituzione di Scajola. «Lo farò la prossima settimana», gli risponde Berlusconi

Il piccone di Napolitano
«Indignazione per la corruzione e per le squallide consorterie politiche»: il Capo dello Stato
denuncia la questione morale e la crisi del sistema. Ma dice: «Abbiamo gli anticorpi per reagire»
L’ALIBI DELL’EUROPA di Andrea Ottieri
Il giorno del sindaco: apre il convegno
Con la manovra ROMA. «Vedo in giro tanto
squallore, ma il Paese ha gli an- della sua corrente e invade le tv
di Tremonti ticorpi per vincere la corruzio-

siamo un Paese
ne». Poi: «L’uscita dalla crisi la-
scia al palo i giovani». Ancora:
«L’opposizione è chiamata a
La scelta
a sovranità
una grande prova di responsa-
bilità». E infine: «Spero che sia
nominato presto il nuovo mini-
di Alemanno:
limitata? stro per lo Sviluppo economi-
co» (e subito Berlusconi ha an-
nunciato che la prossima setti-
asse con Giulio
di Francesco D’Onofrio

l dibattito pubblico sulla mano-


mana nominerà il successore).
Ecco il manifesto di Napolitano. per il post-Silvio
I vra finanziaria da 24.9 miliardi
di euro, che sta per essere vota-
ta definitivamente votata alla Ca- L’impietosa analisi dell’ex leader Ppi Le reazioni degli analisti politici
a pagina 2

mera dei deputati, sembra impo-


stato quasi esclusivamente sull’al-
ternativa “Europa sì – Europa no”.
Martinazzoli: «Ha ragione,
Sembra in particolare che l’Italia
sia stata in qualche modo “costret- «Qui ci hanno ma non vediamo
ta dall’Europa” ad adottare una
manovra finanziaria di questa en-
tità, tendente ufficialmente alla ri-
rubato l’Italia» gli anticorpi» Né con il Cavaliere
duzione del deficit di bilancio al di
sotto del 3 per cento stabilito da
«La nostra è una Nazione «Giusto l’allarme, un po’ né con Fini: un’alleanza
Maastricht, perché in “Europa” si
sarebbe appunto stabilito il prin-
senza: senza politica, meno l’ottimismo»: inedita per raccogliere
cipio della riduzione dei deficit di morale, pensiero. i commenti gli indecisi
bilancio nazionali annuali per
renderli compatibili entro due an- Sembra l’autobiografia di Piero Ostellino del centrodestra
ni con il limite del 3 per cento sta-
bilito appunto a Maastricht.
di Berlusconi» e Gianfranco Pasquino Errico Novi • pagina 6
a pagina 5 Gabriella Mecucci • pagina 4 Francesco Capozza • pagina 3
il personaggio della settimana
Il test promuove le banche (anche italiane) Crescono le polemiche sulla “scelta serba” Il prete berlusconiano ma anche vendoliano

Solo l’Unione europea Possiamo accettare Vita (affari) e miracoli


è finita sotto stress l’ultimatum della Fiat? di don “Zelig”Verzè
di Enrico Singer di Gianfranco Polillo di Maurizio Stefanini

li esperti già si divi- uella di Fiat rischia ultima polemica è

G dono nella valuta-


zione dei risultati de-
gli stress-test sulla solidità
Q di divenire una sto-
ria infinita. Un tor-
mentone che tra di-
L’ stata martedì 20 lu-
glio: quando Bar-
bara Berlusconi si è lau-
dei 91 grandi istituti di cre- battiti, interventi politici, reata in Filosofia con 110 e
dito europei. C’è anche chi le inevitabili proteste sin- lode all’Università Vita-
è convinto che l’affidabi- dacali si trascinerà chissà Salute San Raffaele. Vici-
lità di questa maxi indagi- per quanto. I presupposti no alla dottoranda c’erano
ne sia molto relativa, non ci sono tutti e non da ora. il presidente del Consiglio
fosse altro perché le ban- Tutto era cominciato con e il di lui amico rettore
che sono state giudicate Termini Imerese: lo stabi- don Luigi Verzè. Che ho
dalle autorità di vigilanza limento perso nel profon- offerto alla neodottoressa
dei loro stessi Paesi. do Sud. un posto da docente.
a pagina 8 a pagina 10 a pagina 30

seg1,00
EURO ue a (10,00
pagina 9CON I QUADERNI) • ANNO XV • NUMERO 142 • WWW.LIBERAL.IT • CHIUSO IN REDAZIONE ALLE ORE 19.30
pagina 2 • 24 luglio 2010
prima pagina
Esternazioni. Alla cerimonia del Ventaglio un discorso a tutto campo: dalla P3 alle intercettazioni al ruolo dell’opposizione

Sostiene il Capo dello Stato


Il Quirinale disegna i contorni di un’altra Italia. Tutti applaudono...
Poi chiede al premier di lasciare l’interim allo Sviluppo economico
di Andrea Ottieri mo punto per punto come si articola que-
Berlusconi risponde subito: soluzione entro la prossima settimana sto «manifesto di Napolitano».
ROMA. «Vedo in giro tanto squallore, ma il
Paese ha gli anticorpi per vincere la corru-
zione». Poi: «L’uscita dalla crisi sembra la-
sciare al palo i giovani che rappresentano
il futuro del Paese». Ancora: «L’opposizio-
«A giorni arriva Crisi e giovani. «Occorre guardare avanti e
misurarsi con le sfide del futuro. Nessun ca-
tastrofismo sulla situazione dell’Italia ma
consapevole realismo nel valutare la situa-
ne è chiamata a una grande prova di re-
sponsabilità». E infine: «Spero che sia no-
minato presto il nuovo ministro per lo Svi-
luppo economico» (e subito Berlusconi ha
il nuovo ministro» zione. Si sta risalendo la china da una crisi
pesante. Alla ripresa produttiva non corri-
sponde una ripresa dell’occupazione. Da
noi, le questioni storiche dell’occupazione e
annunciato che la prossima settimana no- di Gaia Miani del Mezzogiorno si rispecchiano, esaltate,
minerà il suo successore). Insomma: qual- nella condizione giovanile. Il problema dei
cuno lo ha subito ribattezzato il manifesto ROMA. Il presidente del Con- stero», sottolineando anche giovani non impegnati né in un lavoro né in
di Giorgio Napolitano. Perché ieri il presi- siglio Silvio Berlusconi si ap- la possibilità di trasferire al- un percorso di studio, è oggi il problema nu-
dente della Repubblica, parlando alla ceri- presta a lasciare l’interim cune deleghe del ministero di mero uno se si guarda al futuro dell’Italia».
monia del Ventaglio, non ha fatto solo un dello Sviluppoo economico. via Veneto presso altri dica-
discorso istituzionale, ma ha disegnato i Ieri infatti, al termine del ver- steri. Proprio ieri era arrivata La Costituzione. «Può essere utile, per evi-
contorni di una nuova Italia. Un Paese di- tice col presidente russo Dmi- la sollecitazione in questa di- tare semplificazioni eccessive e sommarie
verso da quello che siamo abituati a vede- trij Medvedev, ha annunciato rezione del presidente della polemiche su quel che la nostra Costituzio-
re in televisione o che traspare da tante li- che «la prossima settimana Repubblica Giorgio Napoli-
ti partitiche, eppure un Paese del quale verrà nominato il nuovo mi- tano, durante la Cerimonia
sembra sempre più difficile trovare segni nistro», incarico attualmente del Ventaglio al Quirinale Sul rinnovo del Csm
reali. Quello di Napolitano è stato un di-
scorso lungo e articolato: a metà strada tra
ricoperto ad interim proprio
dal premier dopo le dimissio-
(«L’istituzione governo non
può ormai sottrarsi a decisio-
Napolitano ha detto:
il programma di un leader ni dovute, come «Sono certo che il Parlamento
politico e l’auspicio di un quello della no-
«antico maestro». Si disse mina del titolare stia per procedere alla dovuta
che la fine della Prima Re- del ministero del-
pubblica sia stata favorita lo Sviluppo eco- elezione dei componenti laici»
dalle “picconate”dell’allora nomico»).
presidente Francesco Cos- ne può consentire o non consente, riflettere
siga: ebbene, ora Napolita- Du n q u e , d et to e sul fatto che da noi è stato possibile appro-
no è quasi costretto a utiliz- quasi fatto. In at- vare, tra giugno e luglio, una rilevante ma-
zare il medesimo “piccone” tesa del prossimo novra di aggiustamenti dei conti pubblici; in
contro la degenerazione Consiglio dei mi- Germania le misure annunciate il 7 luglio
della Seconda. nistri, nel quale diventeranno legge di bilancio non prima di
verrà ufficial- dicembre».
Te n u ta delle istituzioni, mente indicato il
corruzione, crisi economi- nuovo titolare Corruzione e squallore. «Indigna e allar-
ca, prospettive future: le dello Sviluppo ma l’emergere di fatti di corruzione e trame
parole dell’inquilino del economico, ini- inquinanti da parte di squallide consorterie,
Quirinale hanno suscitato ziano già a trape- ma la nostra democrazia dispone di anticor-
unanime consenso, all’ap- lare le prime indi- pi: la reazione morale dei cittadini, i princi-
parenza, anche se in priva- screzioni. Secon- pi costituzionali, le leggi per applicare tali
to qualcuno avrà sicura- do alcuni rumors principi. Si deve intervenire senza alcuna
mente masticato amaro. Ma starebbe proprio incertezza o reticenza su ogni inquinamento
una cosa si può dire subito: in queste ore tor- o deviazione della vita pubblica o nei com-
ormai Napolitano è sempre più spesso al ni di Claudio Scajola, il 4 nando in pista il nome di Pao- portamenti di organi dello Stato ma senza
centro dell’agone politico, anche al di là maggio scorso, a causa del- lo Romani, attualmente vice- cedere a nessun gioco al massacro tra le isti-
della sua funzione “esclusivamente” istitu- l’inchiesta sugli appalti se- ministro e il cui nome era già tuzioni e nelle istituzioni. Per ora c’è tanto
condo la quale la sua abita- circolato subito dopo le di- squallore, poi vedremo cos’altro emergerà.
zione romana al Colosseo sa- missioni di Claudio Scajola. L’importante è che si riesca a far fare alla
«Sulla legge rebbe stata acquistata in par- «È una situazione incredibile magistratura il proprio lavoro fino in fondo
sulle intercettazioni il ruolo te con i soldi del costruttore
Anemone.
- ha subito commentato nel
pomeriggio di ieri il segreta-
per accertare fatti e responsabilità perché
purtroppo, molto spesso, il riesplodere di
del presidente della Repubblica rio del Partito democratico notizie che riguardano le inchieste sulla
«Siamo arrivati a buon Pier Luigi Bersani - c’è una stampa non aiuta il lavoro di questi stessi
è risultato chiaro. Non vedo punto - ha anche aggiunto il crisi di questo tipo e non c’è magistrati a cui si applaude».
come si possa equivocare» presidente del Consiglio nella
conferenza stampa al termi-
un ministro che se ne occupi.
Ha fatto bene il presidente Le intercettazioni. «Il ruolo del presiden-
ne dell’incontro con Medve- Napolitano a ricordare lo te della Repubblica è risultato chiaro. Non
zionale. E le ragioni di ciò possono essere dev - mi sono sufficientemen- stallo del ministero dello Svi- vedo come si possa equivocare. Nessuna in-
due: la prima è che Berlusconi stesso tende te reso consapevole di tutte le luppo economico. Abbiamo terferenza nella dialettica politica e nell’atti-
in molti casi ad additarlo come un avversa- attività che presiedono allo pezzi di industria nazionale vità parlamentare. Il mio impegno e dovere
rio politico, più che come un interlocutore Sviluppo economico e alla re- in discussione e non abbiamo è valorizzare i poteri del Parlamento e l’invi-
istituzionale; la seconda è invece da ricer- sponsabilità del ministero». un ministro che se ne occupi. to ad ascoltare l’opinione pubblica e il pae-
care nella latitanza di quella sinistra mo- «In questo periodo - ha con- Oltre due mesi e mezzo di se reale. Nel merito, occorre definire il mi-
derata dalla quale Napolitano stesso pro- cluso il premier - ho fatto blocco nella politica indu- glior bilanciamento possibile tra i valori e
viene. E non è un caso che proprio alla fun- qualche cambiamento impor- striale, - ha concluso Bersani diritti, tutti ugualmente riconosciuti in Co-
zione dell’opposizione ieri il Presidente tante nella struttura del mini- - hanno avuto il loro peso». stituzione. Questo è stato lo sforzo compiu-
abbia fatto riferimento diretto. Ma vedia- to e ancora in atto a proposito della legge in
prima pagina 24 luglio 2010 • pagina 3

I due commentatori sono d’accordo: la questione morale riguarda tutto il Paese

«Hai ragione presidente,


ma dove sono gli anticorpi?»
Piero Ostellino e Gianfranco Pasquino commentano le parole
del Quirinale: «L’allarme è giusto, l’ottimismo un po’ meno...»
di Francesco Capozza

ROMA. Manovra correttiva e crisi economica (da cui mente parlato con i suoi consiglieri e questi con Letta
però, «stiamo risalendo la china»), nomina del nuovo o Alfano – riconosce Pasquino – ma dopo aver fatto sa-
ministro per lo Sviluppo Economico, scandalo della pere, com’è normale, su quali punti si sollevava qual-
corruzione e delle lobby politiche-affaristiche («siamo che obiezione si è comportato nella piena correttezza
indignati dalla corruzione e dalle squallide consorte- istituzionale che il suo ruolo gli affida».
rie»), appello per i giovani che per la crisi «stanno pa-
gando più di tutti» e ancora, intercettazioni e scenari Ci va giù più duro Piero Ostellino, tra gli editorialisti
politici futuri (che a Napolitano non «interessano mini- del Corriere della sera letti con più attenzione dai poli-
mamente»). La tradizionale cerimonia di consegna del tici italiani. Sull’invito di Napolitano a far presto con la
Ventaglio, che si svolge ogni anno prima della pausa nomina del successore di Claudio Scajola, Ostellino
estiva, ha ieri dato pensa che sia «certamente in-
modo al presidente PIERO OSTELLINO consueto sia come tipo di richia-
della Repubblica mo sia per il luogo in cui è stato
Giorgio Napolitano di
mettere davvero tanta
«Sulla rivolto (la cerimonia di consegna
del ventaglio n.d.r.)» ma si collo-
carne sul fuoco. Invita-
to dal presidente della
corruzione ca nella «prassi consolidata di
quei presidenti che intervengo-
stampa parlamentare concordo, no anche dove forse non dovreb-
Pierluca Terzulli a
prendere la parola pri- ma questo bero. D’altronde è così: da Ei-
naudi, che esternava solo con
ma di ricevere il Venta-
glio con raffigurata la
è un Paese messaggi alle Camere, in poi –
precisa Ostellino – i presidenti
prima seduta del Par-
lamento subalpino
di sudditi, non della Repubblica hanno iniziato
ad interessarsi di tutto e ad
(avvenuta 150 anni fa), di cittadini» esporre il loro pensiero anche
il capo della Stato ha quando non richiesto. Per questi
avuto modo, in un di- motivi non mi sorprendo affatto
Qui sopra, il presidente Napolitano. scorso durato una manciata di minuti, di parlare di tut- dell’invito rivolto al presidente del Consiglio da Napo-
A destra, Piero Ostellino ti i temi all’ordine del giorno nell’agenda politica e par- litano». Ma è sulle parole di sdegno espresse dal presi-
e Gianfranco Pasquino. lamentare. dente della Repubblica sugli scandali che hanno lam-
Nella pagina accanto, Berlusconi e Scajola bito il governo, certa magistratura e una parte dell’im-
Com’era ampiamente prevedibile le reazioni non si prenditoria italiana legata agli appalti pubblici, che
materia di intercettazioni e non si può che sono fatte attendere, tutte di unanime plauso alle paro- Piero Ostellino ha parole ancora più forti. «Sono asso-
apprezzarlo dandone merito alla dialettica le di Napolitano, sia dalla maggioranza, che sembra lutamente d’accordo con Napolitano quando esterna
parlamentare. Non deve dunque stupire intravedere nelle parole del presidente della Repubbli- tutto il suo scandalo per quello che sta accadendo in
che la definizione di una nuova legge in ca i complimenti per un buon lavoro, sia tra le opposi- Italia, io stesso sono disgustato. Resta il fatto che que-
materia di intercettazioni, da lungo attesa, zioni che viceversa leggono nelle parole di Napolitano sto non è altro che il risultato di un Paese fortemente
abbia richiesto un tempo non breve e un una tirata d’orecchie all’esecutivo. corrotto, un Paese
percorso faticoso, potremmo dire “per ap- Le parole del capo dello Stato sono GIANFRANCO PASQUINO di sudditi e non di
prossimazioni successive”». spunto di riflessione anche per due cittadini».

Opposizione. «Auspico che nel confronto


esperti di cose politiche quali Gian-
franco Pasquino e Piero Ostellino.
«Già nel 2002 Per l’editorialista
emergano anche visioni diverse rappre-
sentative sul piano politico delle attuali
Il primo si dice totalmente d’accor-
do con Napolitano, tranne che «sul
Ciampi invitò del Corriere della
sera «politica e af-
forze di maggioranza e delle attuali forze fatto degli anticorpi. Secondo me – il Cavaliere fari hanno un rap-
di opposizione non sottraendosi queste ul-
time alla prova e alle responsabilità cui so-
dice Pasquino – non è vero che que-
sto Paese è immune o sa guarire a lasciare porto marcio in Ita-
lia»; un rapporto
no chiamate in un quadro di feconda com-
petizione come quello che dovrebbe carat-
dalle “squallide consorterie” di cui
parla il presidente. Altrimenti que-
il prolungato che Ostellino non
esita a giudicare
terizzare la democrazia dell’alternanza». sto scempio di cui leggiamo ogni
giorno con particolari sempre più
interim «molto più che ma-
lato per il quale l’u-
Scenarii ipotetici. «Non mi interessano raccapriccianti sarebbe stato de- degli Esteri» nica medicina sa-
scenari politici ipotetici di qualsiasi gene- bellato già ai tempi, visto e conside- rebbe la riduzione,
re: il futuro del paese si fonda su un’ampia rato che uno come Carboni è risul- o meglio il dima-
condivisione degli obiettivi e delle linee di tato avere le mani in pasta già dalla fine degli anni grimento, della funzione pubblica». Il capo dello Stato,
intervento. Non c’è spazio per l’autosuffi- ‘70». Se poi il capo dello Stato ha colto un’ occasione tuttavia, pur essendo indignato per quello che sta ac-
cienza né per la contrapposizione totale». così particolare per invitare il premier a nominare il cadendo sotto al suo vigile sguardo, ha ieri parlato di
ministro dello Sviluppo Economico, per Pasquino è certi «anticorpi» di cui il Paese è fornito e grazie ai
Il nuovo Csm. «Sono certo che il Parla- «frutto della constatazione di come il governo non stia quali, è da credere sia il pensiero di Napolitano, si può
mento stia per procedere alla dovuta ele- facendo nulla. In particolare un richiamo del genere guarire. Su questo Ostellino è d’accordo non con il
zione dei componenti laici del Consiglio non deve sembrare un fatto nuovo, già nel 2002 Ciam- presidente ma con Pasquino: «Quali anticorpi? Se ci
superiore della magistratura». pi invitò Berlusconi a lasciare il prolungato interim de- fossero non ci sarebbe questo rapporto di sudditanza
gli Esteri e a nominare il successore di Renato Ruggie- tra cittadini e potere. Un rapporto che sta bene ai cit-
Interim. «L’istituzione Governo non può ro. Ma a Berlusconi, si sa, fare foto in giro per il mon- tadini stessi perché questo è un Paese malato dove
ormai sottrarsi a decisioni dovute, come do piace più di ogni altra cosa». Infine Pasquino dà ra- ognuno pur di trovare beneficio personale è disposto
quello della nomina del titolare del mini- gione a Napolitano quando afferma che sul ddl inter- ad essere connivente e a sottostare al potere». Infine
stero dello Sviluppo economico o del pre- cettazioni ha “seguito le prerogative affidate dalla Co- l’affondo: «per com’è strutturata l’Italia rimane fasci-
sidente di un importante organo di sorve- stituzione”. «Il presidente della Repubblica avrà certa- sta e in quanto tale, corrotta».
glianza come la Consob».
pagina 4 • 24 luglio 2010
l’approfondimento

Corruzione, interesse personale, assenza di modelli: la parola a uno dei grandi protagonisti della nostra Repubblica

L’Italia da bere
«Il nostro è ormai un Paese senza. Senza politica,
senza morale, senza pensiero». L’impietosa analisi
di Mino Martinazzoli sullo stato della Nazione che oggi sembra
solo «l’autobiografia di Berlusconi». Forse i giovani...
di Gabriella Mecucci

uando mi domandano dove E per quanto riguarda la mafia? grado di analizzarli, di compren- quismo. Oggi io vorrei far nascere la

«Q vivo, rispondo: a Brescia,


in Svizzera. L’Italia preferi-
sco guardarla da lontano
anche se non ho mai avuto
Guardo con grande cautela alle indi-
screzioni che circolano. Ricordo che
quando ero ministro della Giustizia eb-
bi alcuni colloqui con Falcone e non
derne la natura? Di dare una
qualche lettura, anche se parzia-
le, degli eventi?
Sono del tutto d’accordo con lei. E que-
conventicola di quelli che “non la dan-
no a bere”.
Non vede muoversi nulla di posi-
tivo? C’è qualcosa da cui partire
la tentazione in tutta la vita di fare posso dimenticare il pragmatismo col sta è una constatazione che non può per tornare a ritessere una politi-
l’antitaliano»: Mino Martinazzoli giu- quale parlava di queste cose. Non non preoccuparci per il futuro dell’Ita- ca? C’è qualcosa di positivo che
dica con ironia e distacco la crisi degli amava i proclami, si muoveva con con- lia. Del resto, purtroppo, ha trionfato vede muoversi nel mondo della
ultimi mesi e dà giudizi netti, sferzanti, cretezza, passo dopo passo. E quando già tanti anni fa l’antipolitica: l’idea cultura, magari anche in realtà
disperati sulla politica, sui partiti, ma qualcuno nominava il “terzo livello” fa- cioè che l’analisi politica fosse un inu- più decentrate?
anche sul dibattito culturale italiano. ceva un sorrisetto ironico. Quanto alla tile orpello, che i partiti fossero degli Qualche giorno fa Ernesto Galli della
Onorevole Martinazzoli, è davve- P3 mi sembra una definizione carica- oggetti d’antiquariato, e che bastasse Loggia ha scritto sul Corriere che toc-
ro una calda estate - e non solo turale, ma non ha nulla a che vedere essere un buon imprenditore per go- ca alla politica lanciare un segnale. Ho
dal punto di vista climatico - quel- con la Massoneria ed è profondamente vernare il paese. Una volta nel 1994 in- visto, nel dibattito che è seguito, che in
la che stiamo vivendo: riesplode diversa dalla P2. La P3 è semplicemen- contrai Silvio Berlusconi e cercai di parecchi scartano questa possibilità.
la questione morale, riemergono i te una cricca. spiegargli che fare politica significava Anche io sarei in difficoltà a indicare
vecchi misteri della mafia e ri- Non le sembra sorprendente e per fare gli interessi degli altri e non i pro- una realtà politica in grado di fare
spunta persino uno strano arnese certi versi insopportabile che do- pri. Non ebbi successo.Viviamo una si- quello che gli chiede Galli della Log-
che chiamano P3, come giudica po venti anni riaffiorino i fanta- tuazione in cui da un lato viene da pen- gia. Una volta si diceva che gli uomini
tutto ciò? smi del passato in chiave carica- sare – parafrasando Gobetti – che Ber- passano e le idee restano. Oggi al con-
Per quanto riguarda la cosiddetta que- turale e che, soprattutto, oggi non lusconi sia l’autobiografia della Nazio- trario le idee passano e gli uomini re-
stione morale, credo che dovremmo co- ci sia più una classe politica in ne, ma anche che Berlusconi abbia de- stano. Guardi, l’unica scommessa che
minciare ad usare parole terminato un tale degrado si può fare è sui giovani. È da lì che
meno nobili ma che me- riuscendo a tirar fuori il possono nascere nuove elaborazione e
glio si attagliano a ciò che peggio dagli italiani. E al- nuovi impegni. Se penso al nostro Ri-
accade: si tratta di volgari lora potremmo arrivare ad sorgimento, di cui stiamo penosamen-
furfanti. Sarebbe un errore affermare che la Nazione è te celebrando i 150 anni, è dai giovani
ritenere ciò che accade og-
gi una ripetizione di tan-
«Prezzolini l’autobiografia di Berlu-
sconi.
che venne la spinta. E anche nella
scrittura della Costituzioni furono le
gentopoli. Allora si rubava
perchè c’era un troppo di
voleva unire chi Onorevole Martinazzoli, la
sua è un’analisi disperante
nuove leve ad essere protagoniste, an-
che se allora non mancarono i grandi
politica, ora si ruba perché
non ce n’è più niente. Allo-
non la beve, e disperata...
Tanti anni fa Prezzolini vo-
vecchi come Benedetto Croce.
Lei non ha mai concesso niente
ra le tangenti in larga mi-
sura servivano a finanzia-
io unirei chi leva metter su la conventi-
cola degli “apoti”, di quelli
alla Lega. Oggi quel partito - l’u-
nico organizzato sul territorio -
re i partiti, ora ad arric-
chirsi personalmente. L’il-
non la dà a bere» cioè che “non la bevono”.
Questa posizione appariva
nato come moralizzatore si è tra-
sformato nel protettore di tutte le
lecito si è privatizzato. l’anticamera del qualun- burocrazie (vedi il caso delle Pro-
24 luglio 2010 • pagina 5

Il dibattito pubblico, come quello interno all’esecutivo, non ha identificato un modello

No, caro Tremonti, la manovra vince), di sprechi e privilegi (vedi


il caso delle quote latte)...
Non sono mai stato d’accordo con chi
sosteneva che la Lega era un fenomeno

non la scrive l’Europa positivo e che meno male che esisteva.


In realtà Bossi rappresenta quanto di
peggio nasce dalla pancia degli italiani.
C’è poi la grande finzione del federali-

La politica economica del governo si limita ad assecondare la Ue smo alla leghista. Se avessero letto Cat-
taneo saprebbero che ha sognato una
Europa federale. Ma questa idea è lon-
senza scegliere tra il rigore tedesco e lo stimulus americano tana mille miglia da Bossi. La Lega, cer-
cando di assecondare una tentazione
di Francesco D’Onofrio federalista, copre in realtà una tenta-
zione secessionista.
l dibattito pubblico sulla mano- 2008; una diversa valutazione sul Lei ha parlato della possibilità di

I vra finanziaria da 24.9 miliardi di


euro, che sta per essere votata de-
finitivamente votata alla Camera
dei deputati, sembra impostato quasi
esclusivamente sull’alternativa “Eu-
rapporto tra un mercato mondiale
tendenzialmente ispirato esclusiva-
mente alla ricerca del profitto, e un
mercato mondiale nel quale abbia le-
gittimità di espressione quella che
rifare un partito dei cattolici.
Non ho mai accettato l’idea che quella
tradizione sia stata completamente
consumata dalla storia. Così come non
ho mai creduto nel dogma dell’unità
ropa sì – Europa no”. Sembra in par- siamo soliti chiamare economia so- dei cattolici in politica, non credo nem-
ticolare che l’Italia sia stata in qual- ciale di mercato; una diversa valuta- meno nel dogma della loro disunione.
che modo “costretta dall’Europa” ad zione, infine, della rilevanza del debi- Ritengo – e questa è un’idea sturziana
adottare una manovra finanziaria di to nazionale a seconda della diversa – che una radice evangelica potrebbe
questa entità, tendente ufficial- essere in grado di alimentare una for-
mente alla riduzione del deficit za politica. Ma non vedo nulla che si
di bilancio al di sotto del 3 per muova in questa direzione. Sento par-
cento stabilito da Maastricht, lare di far nascere un grande partito
perché in “Europa” si sarebbe della Nazione – speriamo non lo chia-
appunto stabilito il principio –
che si afferma essere univer-
La scelta di fondo mino così – ma non vedo ancora nien-
te di conseguente. Per riuscire a fare
salmente accettato – della ri-
duzione dei deficit di bilancio
che non può essere ciò occorrerebbe mettersi in discussio-
ne, accettare il rischio. Ed è proprio
nazionali annuali per renderli
compatibili entro due anni con
soltanto vista questo che manca. Ma non riguarda
solo l’Udc. E nemmeno solo i partiti,
il limite del 3 per cento stabili-
to appunto a Maastricht. In
in termini ma anche la cultura: dove sono i pen-
satori politici? E dove sono i pensatori
questo dibattito si è pertanto
avuta la sensazione di una sor-
di neoliberisti tout court?
Onorevole Martinazzoli, dove
ta di “imperialismo europeo”,
al quale la “colonia Italia” non
o neokeynesiani avete sbagliato?
Questa è una domanda giusta, alla
si potrebbe sottrarre, sì che la quale non rispondiamo. Nel momento
conformità della manovra ita- del crollo della prima Repubblica c’era
liana alla presunta decisione europea incidenza che in esso ha il de- una condanna generalizzata e ingene-
sarebbe di conseguenza l’unico crite- bito dei privati e delle imprese. rosa di tutto, ora si è passati alla no-
rio politico alla stregua del quale di- stalgia. Eppure occorre fare i conti con
scutere il “se” della manovra medesi- Si tratta – come si vede – di le responsabilità. Certamente abbiamo
ma, lasciando ad una sorta di pigmei grandi questioni di ordine politi- perso l’occasione che ci fornirono il
sociali e territoriali la discussione del co, prima ancora che economi- crollo del muro di Berlino e il crollo del
“come” della manovra medesima. co, perché occorre orientarsi, in comunismo di diventare una democra-
questo tempo della tendenziale zia più simile alle altre democrazie oc-
Non si tratta invece di una opinio- globalizzazione economica (come cidentali. Di costruire cioè una vera
ne universalmente condivisa, perché anche Pomigliano insegna), tra fat- democrazia dell’alternanza. Già prima
è sufficiente rilevare il notevole diva- tori della produzione e nuova ripar- del 1989 era questa l’idea che ispirò la
rio esistente da un lato tra gli Stati tizione internazionale del lavoro. politica di Moro e qualcuno sostiene
Uniti e i principali Paesi europei, pro- Per quel che concerne la ricaduta che morì con lui. Moro perseguiva l’al-
prio sull’orientamento complessivo interna della manovra in atto, è di ternanza per via politica, oggi l’abbia-
da assumere nel rapporto tra rigore e tutta evidenza che si è di fronte ad mo raggiunta per via antipolitica.
sviluppo, e dall’altro la contrapposi- una possibile collisione tra le esi- Che cosa consiglierebbe di fare?
zione che proprio su questo punto si genze dei risparmi immediati neces- In questo vuoto anche culturale anche
è dovuta registrare tra l’orientamen- sari per far fronte alle cosiddette ri- io sarei tentato come Galli della Log-
to francese e quello tedesco. Si tratta chieste europee, e le potenzialità di gia di rivolgermi alla politica affinché
pertanto di una questione di fondo in sviluppo economico che le diverse dica una parola, esprima un qualche
ordine alla quale non è mai risultato parti del territorio hanno, come affer- disegno. Ma subito dopo, mi ritraggo.
molto chiaro né il complessivo orien- mano i sostenitori del federalismo re- Vedo l’estrema difficoltà di tutto que-
tamento italiano in sede europea, né gionale (come dimostra in particolare sto. Cosa fa la politica? Ogni tanto,
quali siano le ricadute interne all’Ita- lo scontro tra Formigoni e Tremonti). sempre più raramente, organizza con-
lia in riferimento alle scelte che la Non sarebbe pertanto auspicabile vegni selezionando attentamente chi
manovra tendente al rigore ha rispet- che il voto finale che la Camera si ac- invita per non sentirsi porre domande
to alla necessità di crescita e quindi cinge a dare alla manovra dei 24.9 non desiderate. E poi che coerenza c’è
di sviluppo dell’intera economia ita- miliardi di euro, venga dato con una fra quelle elaborazioni e i compro-
liana e delle sue singoli parti, territo- sorta di sentimento di adempimento messi che si fanno il giorno dopo? Mi
riali o economiche che siano. Come doveroso, perché… l’Europa lo chie- sembra che più di un chiamare a rac-
hanno posto in evidenza numerosi de: non esiste una comune idea euro- colta intorno a delle idee, a dei pro-
commentatori, soprattutto della pea; non esiste una comune idea tra grammi, ci si rallegri dei dispersi. Bi-
stampa internazionale specializzata gli Stati Uniti e i maggiori Paesi euro- sognerebbe fare il contrario. Lo dico
sui grandi temi economici, si è tratta- pei; non è chiaro se l’Italia si stia anche a voi di liberal: pungolate i vo-
to e si tratta di una scelta di fondo comportando con un atteggiamento stri politici.
che non può essere soltanto vista in sostanzialmente supino o se si siano Avrebbe mai immaginato che il
termini di neoliberisti o di neokeyne- seriamente considerate le ricadute Pci, partito di cui si può dire tutto
siani, perché all’origine di questa di- che la manovra ha sul piano dell’eco- ma non che non avesse una cultu-
stinzione vi è una diversa valutazio- nomia sociale di mercato e sulla ra politica, avrebbe partorito tan-
ne sulle radici della crisi economica stessa natura del federalismo ti topolini ciechi?
innestata soprattutto negli Stati Uni- verso il quale l’Italia sembra de- Si dice che bisogna buttare l’acqua
ti e in Gran Bretagna tra il 2007 e il finitivamente orientata. sporca e tenersi il bambino. Loro, al
contrario, hanno buttato il bambino e
tenuto l’acqua sporca.
pagina 6 • 24 luglio 2010
diario
Strategie. È stato il giorno dell’ex colonnello: dopo una maratona in tv ha aperto il convegno della propria corrente

L’asse Alemanno-Tremonti
Il sindaco e il superministro alleati di ferro per il dopo-Berlusconi
ROMA. L’ideologo? Giulio Tre- di Errico Novi tra tutti noi ex di An c’è un at-
monti. Il progetto? «Un partito teggiamento diverso sul tema
plurale, dinamico» e, soprat- della legalità. Quelli di Forza
tutto, «strutturato», dice Gian- Italia sono su una posizione
ni Alemanno. Nella testa del più garantista, per un fatto
sindaco di Roma il Pdl del fu- identitario, ma per noi le ra-
turo c’è già. Ed è quello del do- gioni dell’opportunità tendo-
po Berlusconi. L’ex capo della no a prevalere sul pur rispet-
destra sociale parla con ste- tabile principio del pregiudi-
reofonica insistenza sia dalla zio d’innocenza». E allora, e
convention della sua Fonda- qui viene il secondo decisivo
zione Nuova Italia, a Orvieto, punto di convergenza tra ale-
sia dagli schermi de La7. Man- manniani ed ex An filo-berlu-
da messaggi chiari al Cavalie- sconiani, «non si può arrivare
re e soprattutto agli ex colon- a uno showdown con Fini e
nelli di An, in grande ambasce consentirgli di appropriarsi
per le intemperanze del pre- della legalità, di brandirla co-
mier. Soprattutto inaugura la me tema esclusivo. Bisogna
sua tre giorni di convegno su sottrarglielo in qualche ma-
“Federalismo e unità naziona- niera, o tutti noi che veniamo
le”con una scelta precisa: Giu- da quell’esperienza finirem-
lio Tremonti, appunto. È al mi- mo per trovarci in una condi-
nistro dell’Economia che vie- zione di grande disagio all’in-
ne concesso l’onore di aprire i terno del Pdl».
lavori: prima di lasciargli la
parola, il primo cittadino della Sono i due elementi di frattu-
Capitale lo presenta come ra tra il Cavaliere e la pattu-
«una guida non soltanto eco- glia dei Gasparri e dei La Rus-
nomica ma anche culturale». sa, considerati finora puntello
In questi momenti di difficoltà affidabile della strategia ber-
nel Pdl, spiega, «ci può essere lusconiana: organizzazione e
una grande riflessione per su- legalità. E almeno sul primo
perare la crisi ma anche per aspetto la sintonia può crearsi
avere una forte rigenerazione: anche con una parte di quel
in questo Tremonti può essere correntone maggioritario “do-
un punto di riferimento». davvero tutto il resto, cioè il Brambilla, in cui l’alacre ani- pensi? Alemanno non lo dice, roteo”, in buona parte compo-
Pdl, crollasse o si parcellizzas- matrice dei “Promotori della li- né in tv né dal palco di Orvie- sto dalla vecchia guardia for-
Una scelta chiara, netta. Che se in un arcipelago balcaniz- bertà” diventa la vestale di un to, ma certo lo sconcerto per la zista. «Non si può fare a meno
non mancherà di alimentare zato. Lo stesso Tremonti, per partito senza dirigenti. È un’i- nuova sindrome del predelli- dei congressi», è il mantra che
sospetti e supposizioni dietro- ora, prova a ispirarsi al mi- potesi sulla quale Gasparri e no impadronitasi di Berlusco- accompagna un venerdì di
logiche nell’ambiente berlu- glior ecumenismo di cui è ca- La Russa non hanno alcuna ni è evidente. Racconta, il sin- forte presenza mediatica per
sconiano. Soprattutto, quello pace il suo alleato romano: «Il intenzione di seguire il presi- daco, anche di averne parlato Alemanno, il primo da due an-
di Alemanno sembra essere federalismo? O è una scelta dente del Consiglio. Il capo- allo stesso premier, di aver ni, forse, vissuto con tanta in-
una sorta di piano B a cui ri- comune o è un errore», dice gruppo dei senatori pdl peral- espresso a lui per primo la ri- tensità sotto una veste diversa
correre nel caso non arrivas- nel discorso di apertura. Nien- tro a Orvieto c’è, così come chiesta urgente di «una fase da quella di sindaco di Roma.
non manca il suo omologo congressuale da avviare in- «Il problema vero è la parteci-
«Giulio è un punto di riferimento non solo della Camera Fabrizio Cic-
chitto: «Non a caso anche tra
nanzitutto sul territorio, a li-
vello di città, province e regio-
pazione», è il segnale affidato
dal primo cittadino della Capi-
per l’economia», dice l’ex capo della destra sociale. gli ex forzisti doc prevalgono ni, perché il Pdl ha bisogno di tale alla tv e atteso anche nel
forti perplessità su un’even- una classe dirigente selezio- discorso riservato alla chiusu-
Poi spiega: «Dopo Silvio verrà una squadra» tuale nuova svolta movimenti- nata dal basso, in modo dina- ra di domenica, «ci vuole un
sta del Cavaliere», prosegue mico, e non dalle correnti che partito strutturato se voglia-
sero la pacificazione e la ma- te strappi, assicura il ministro, l’alemanniano, «un discorso si formano nel Palazzo». Ma mo una classe dirigente meri-
turazione organizzativa del neppure con i Comuni: «Il te- che vale anche per certi big per stessa ammissione di Ale- tocratica». Su questo, confer-
Pdl. Il sindaco di Roma ha già sto sul federalismo fiscale che del Nord come Formigoni». manno, «Berlusconi è rimasto ma Alemanno, «concordano
individuato la sua opzione: un verrà fuori alla fine», spiega, perplesso, c’è una cultura poli- anche forzisti doc». Appunto.
patto con il blocco di maggio- «sarà condiviso con loro». Un partito che si ribella al tica diversa». Anche se lui non Ma in attesa che il pressing
re consistenza ideologica e suo capo? Potrebbe essere an- dispera di ottenere risposte ri- circolare sul premier restitui-
strutturale che si trovi oggi D’altra parte Alemanno in- che questa la scena immagi- guardo all’organizzazione co- sca qualche risultato, il sinda-
nella maggioranza di centro- travede la convergenza con gli nata da Alemanno quando di- me sull’auspicabile «chiari- co si tiene stretto il suo Tre-
destra, quello della Lega e di altri ex colonnelli di An, Igna- ce che «dopo Berlusconi non mento tra Berlusconi e Fini». monti, e approfitta di Orvieto
Tremonti. Non a caso il conve- zio La Russa e Maurizio Ga- ne verrà un altro ma ci sarà anche per tessere la sua tela
gno di Orvieto ruota attorno sparri, su almeno due punti una squadra, ci saranno più Riecco l’Alemanno ecume- con altri esponenti del filone
allo slogan “Dalle identità lo- chiave: l’organizzazione del persone che avranno ruoli di- nico, che non si schiera certo “sociale” interno al pdl, come
cali all’unità nazionale”. For- partito e la cosiddetta questio- versi e rappresenteranno la con il suo ex leader ma nem- Maurizio Sacconi, ospitato a
mula di estrema sintesi con ne morale. Spiega un altro ex seconda fase del Pdl». Perché, meno ne invoca l’espulsione. sua volta al convegno. Due
cui si immagina un partito, di via della Scrofa schierato aggiunge il sindaco nell’inter- «Anche perché la soluzione piani, uno di ristrutturazione
che sia o no il Pdl, capace di con il primo cittadino: «Berlu- vista serale su La7, «dopo una disciplinare sarebbe sbaglia- interna e uno “secessionista”,
coniugare il pressing leghista sconi non può pensare che un fase carismatica ce ne sarà ta», suggerisce ancora il par- accomunati dalla sostanziale
per il decentramento con un partito possa ridursi a lui e ai una in cui conteranno la squa- lamentare alemanniano che assenza dell’impronta berlu-
impianto nazionale affidabile. rappresentanti di lista». Per- dra e la struttura del partito». preferisce restare anonimo, sconiana: Alemanno non ne
Ma si tratta appunto della ri- ché è questo lo schema che ha E questa fase è lontana, spo- «bisogna casomai stabilire ha altri, a meno che il Cavalie-
dotta strategica, quella in cui ripreso a circolare nella testa stata in un futuro quasi irrea- delle regole interne, ma biso- re non si decida ad aprire una
Alemanno si rifugerebbe se del Cavaliere. È il modello- le, o è più vicina di quanto si gna anche rendersi conto che stagione nuova nel partito.
diario 24 luglio 2010 • pagina 7

Il «fisco locale» pesa ogni anno «Non tollereremo i sacerdoti


per 2.364 euro a testa che hanno una doppia vita»

La Lombardia Preti gay:


è la regione è polemica
con le tasse tra «Panorama»
più alte e il Vicariato
ROMA. Il «fisco locale» pesa ROMA. Se ci sono sacerdoti
ogni anno per 2.364 euro a te- gay, «coerenza vorrebbe che
sta sui cittadini italiani. A fare i venissero allo scoperto», per-
conti in tasca ai contribuenti ché «nessuno li costringe a ri-
alle prese con i balzelli di Re- manere preti, sfruttandone solo
gioni, Province e Comuni è uno i benefici». È questa la posizio-
studio dei tecnici della della ne secca e inequivoca espressa
Camera elaborato in base ai dal Vicariato di Roma in una
dati forniti dalla Commissione nota diffusa dopo le rivelazioni
paritetica per il federalismo fi- del settimanale Panorama che,
scale (Copaff), che l’agenzia nel numero in edicola, sostiene
giornalistica Ansa ha poi riela-
borato. I dati sono relativi al
2008, l’ultimo anno disponibile.
Il cittadino ha pagato nel 2008
Vacanza d’affari - un lungo servizio ricco di par-
ticolari - che ci sono alcuni pre-
ti che conducono una «doppia
vita», frequentando nel tempo

per Medvedev in Italia


in media 1.932 euro di tasse al- libero i locali di ritrovo degli
le Regioni, 344 euro ai Comuni omosessuali della capitale.
e 88 euro alle Province. Dall’e-
laborazione fatta dai giornali- Il vicariato di Roma non
sti dell’Ansa, emerge che i più manca di stigmatizzare la fina-
tartassati, nelle regioni a con-
tabilità ordinaria, sono i citta-
Appello alle nostre aziende: «Investite in Russia» lità «evidente dell’articolo, che
non sarebbe altro che quella di
dini lombardi con 2.697 euro
pagati a testa a tutti gli enti ter- di Alessandro D’Amato
ritoriali. Le tasse «locali» più
leggere sono invece quelle pa- ROMA. «In una libera economia e in un libero ha anche auspicato che «la joint-venture nel
gate dai campani che ogni an- Stato, un gruppo industriale è libero di collo- comparto automobilistico tra Fiat e il gruppo
no sborsano 1.657 euro per fi- care dove è più conveniente la propria produ- russo Sollers è un progetto molto importante
nanziare le amministrazioni zione. Mi auguro soltanto che questo non ac- e spero crescerà e si amplierà», sottolineando
territoriali. Ma la Campania è cada a scapito dell’Italia e degli addetti italia- con soddisfazione come in Russia la richiesta
al primo posto per la tassa sui ni a cui la Fiat offre il lavoro». Silvio Berlusco- di mercato di automobili sia tornata ai livelli
rifiuti con 128 euro pro capite ni sceglie di rispondere a una domanda du- precedenti alla crisi.
all’anno. La tariffa sui rifiuti rante la conferenza stampa seguita al vertice
più bassa è invece quella paga- Italia-Russia per manifestare il proprio disap- Più in generale Il presidente russo ha invita-
punto nei confronti dell’annuncio della Fiat di to le aziende italiane a partecipare al grande
trasferire parte della produzione in Serbia. piano di modernizzazione dell’economia rus-
Una battuta che farà discutere soprattutto ai sa, in particolare nei comparti «ad alto conte- creare lo scandalo, diffamare
piani alti del Lingotto, specialmente per le ri- nuto tecnologico». Medvedev ha citato in par- tutti i sacerdoti, screditare la
percussioni che potrebbe avere sui rapporti ticolare i settori della farmaceutica, delle tec- Chiesa e fare pressione contro
con il governo. nologie spaziali, delle telecomunicazioni e del quella parte della Chiesa da lo-
nucleare: «Ciascuna di queste sfere - ha sotto- ro definita intransigente, che si
Per il resto, il mini-vertice Italia-Russia tenu- lineato - è aperta alla partecipazione italiana». sforza di non guardare la realtà
tosi a Milano, al Palazzo della Prefettura, è E d’altronde, secondo Medvedev, «Le nostre dei preti omosessuali». Tutta-
stato l’occasione per tessere una serie di rap- economie stanno superando la crisi. Il premier via, di fatto non esclude che
porti e relazioni e lanciare segnali diplomatici Berlusconi mi ha detto che c’è una certa cre- qualche sacerdote possa con-
di distensione nei confronti dell’Unione Euro- scita in Italia ma anche in Russia c’è un mi- durre una doppia vita, preci-
pea. Il presidente del Consiglio ha accolto l’o- glioramento: noi contiamo di avere alla fine sando però che a Roma vivono
spite nel cortile dell’anno una molti sacerdoti provenienti da
ta in Veneto con 24 euro pro ca-
pite all’anno. La media è di 78
dell’edificio, dove
i due leader han-
Vertice con Berlusconi prima delle ferie crescita del 5%».
Medvedev ha
tutto il mondo per studiare e
che nulla hanno a che fare con
euro pro capite l’anno. no ascoltato l’e- a Cervinia: «Mi ha detto che i vostri conti spiegato di aver la Chiesa di Roma. «Non vo-
secuzione dei ri- appreso con «pia- gliamo loro del male - si affer-
L’Ici sulla seconda casa più spettivi inni na- sono ottimi. Vi faccio i complimenti!» cere» l’andamen- ma nella nota pubblicata sul si-
cara è in Liguria. La media zionali ed hanno to dei dati italiani to del vicariato Romasette.it -
dell’imposta comunale sugli passato in rassegna il picchetto d’onore in- che gli ha illustrato Berlusconi: «Indicano una ma non possiamo accettare che
immobili sulla seconda casa è terforze. All’interno del palazzo, a salutarli, crescita in Italia», ha sottolineato auspicando a causa dei loro comportamen-
stata di 170 euro pro capite, c’erano anche, tra gli altri, il presidente della che questo contribuisca anche ad un ulteriore ti sia infangata la onorabilità di
ma i liguri ne pagano 243 a te- Regione Lombardia, Roberto Formigoni, il sviluppo «dei rapporti economici tra Italia e tutti gli altri». «Chi conosce la
sta. In Basilicata si pagano 86 sindaco di Milano, Letizia Moratti, e il presi- Russia, in vista di nuovi investimenti recipro- Chiesa di Roma, dove vivono
euro a testa, in Calabria 95. In- dente della Provincia, Guido Podestà. Berlu- ci». D’altronde, «nei primi 4 mesi del 2010 c’è anche molte centinaia di altri
fine, il Molise è la prima regio- sconi ha assicurato al presidente russo Dmitri stato un incremento degli interscambi tra Ita- preti provenienti da tutto il
ne per trasferimenti pro capite Medvedev di essere «impegnato per portare lia e Russia del 41%», ha fatto sapere il pre- mondo per studiare nelle uni-
con 1.353 euro, mentre il Pie- avanti il problema» della liberalizzazione dei mier italiano, il quale poi ha detto che «Il 2011 versità, ma che non sono del
monte è il fanalino di coda con visti per i cittadini russi a livello europeo, chie- sarà l’anno della cultura e della lingua italiana clero romano nè impegnati nel-
166, che supera di poco la dendo «di inserire il tema della prossima riu- in Russia e della cultura e della lingua russa in la pastorale - rileva il vicariato
Lombardia con 175 euro. L’im- nione dei Capi di Stato e di governo europei», Italia». La presenza «della lingua italiana in - non si ritrova minimamente
porto dei trasferimenti per le e di averne parlato al presidente della Com- Russia è un nostro valore», ha aggiunto Med- nel comportamento di costoro
regioni ordinarie è in media di missione Ue Josè Manuel Durao Barroso e al vedev sottolineando che «è importante che i dalla ”doppia vita”, che non
331 euro. Il conteggio è stato Commissario Antonio Tajani. Il presidente del giovani» di entrambi i paesi conoscano i ri- hanno capito che cosa è il ”sa-
fatto dall’Ansa in concomitan- Consiglio ha anche assicurato che i due gover- spettivi idiomi oltre all’inglese. Dopo la confe- cerdozio cattolico” e non dove-
za con la discussione all’inter- ni collaboreranno per risolvere le difficoltà renza, una breve visita al Duomo e alla Chie- vano diventare preti. Sappiano
no del governo (con Berlusco- delle acciaierie di Piombino, rilevate dal grup- sa di Santa Maria delle Grazie di Milano per che nessuno li costringe a ri-
ni e Tremonti su fronti opposti) po russo Severstal dai Riva qualche anno fa. E ammirare il Cenacolo di Leonardo da Vinci, manere preti, sfruttandone solo
sull’introduzione di una nuova Medvedev nella conferenza stampa a Milano prima del pranzo ad Arcore. i benefici. Coerenza vorrebbe
tassa comunale. che venissero allo scoperto».
pagina 8 • 24 luglio 2010
economia
Il risultato dell’«esame» ROMA. Il campanello d’allarme non è be di 566 miliardi di qui al 2011. peggiore, le simulazioni hanno rilevato
scattato. Anche perché non si intrave- Non c’è quindi l’ombra di double deep, che il Tier 1 di Intesa è pari all’8,2 per

Sette bocciati dono default che potrebbero riportare


l’Europa in recessione.
È questo l’esito degli stress test la Bce
la bocciatura più eclatante riguarda un
istituto della Germania, Hypo Real
Estate, da tempo sotto osservazione da
cento, Unicredit al 7,8, Banco popolare
al 7, Ubi banca al 6,8 e Monte dei Pa-
schi al 6,2.

su 91 istituti: attraverso il Cebs (Committee of Euro-


pean Banking Supervisors) ha condot-
to sul grado di patrimonializzazione in
parte del governo (che l’ha nazionaliz-
zata) e della vigilanza tedesca. Eppure,
a guardare in filigrana i risultati, non
Secondo Bankitalia i risultati degli
istituti nostrani pagano, a differenza

Spagna e Grecia base all’attività (ratio Tier 1) di 91 gran-


di banche europee e che ha comunica-
to ieri sera alle 18, a mercati chiusi.
sono da escludere a priori rafforza-
menti sulla patrimonializzazione, per
dare al sistema bancario la forza di af-
dei loro concorrenti europei, «limiti na-
zionali più stringenti e l’assenza di ca-
pitale pubblico». Soddisfatto il Ceo di

non superano Gli operatori si sono mostrati molto


scettici sul check up, che non ha preso
frontare con maggiore sicurezza le cri-
si che potranno avvenire in futuro.
Non a caso, e prima che scattassero le
Piazza Cordusio, Alessandro Profumo:
«Un passo importante per chiarire
ogni dubbio sulla solidità del sistema

il «test» europeo in considerazione tutte le esposizioni


delle banche sui bond a rischio.
Ma il risultato, comunque, è chiaro:
18, tre istituti (la Banca nazionale gre-
ca, la slovena Nib e la cassa spagnola
Civica) hanno fatto sapere di aver già
bancario europeo». Da Siena Mps fa
sapere che continuerà la sua azioni per
rafforzare il patrimonio.
seppure tornasse una recessione forte chiesto l’autorizzazione alle rispettive Risultati contrastanti dalla Germania.
come quella che nel nel 2009 ha ripor- vigilanze per un rafforzamento della Su 14 realtà passare al microscopio
tato indietro la Ue di cinque anni, sa- patrimonializzazione superiore ai 400 soltanto la Hypo Real Estate (Hre) non
rebbero sette gli istituti che rischiereb- milioni di euro. ha un livello di patrimonializzazione
bero di saltare e che risulterebbero Tra i Paesi con un sistema più stabile sufficiente: il suo Tier 1 è pari al 4,7 per
avere un Tier 1 sotto la soglia minima c’è l’Italia. Promosse le cinque banche cento in caso di crisi del debito sovra-
di Francesco Pacifico (6 per cento). In totale la perdita sareb- messe a raggi X. Di fronte allo scenario no e al 5,3 in uno scenario di recessio-

Retroscena. A Wall Street aumentano gli scettici: la crisi


innescata dalla quasi-bancarotta di Atene non è finita

La Ue è sotto stress
Dagli Usa dubbi sull’esame delle banche
e sulla tenuta del debito dell’Ungheria
di Enrico Singer

li esperti già si dividono ve di crescita economica. L’a- mi. Moody’s aveva già effet-

G nella valutazione dei ri-


sultati degli stress-test
sulla solidità dei 91
grandi istituti di credito euro-
pei. C’è anche chi è convinto
genzia di rating americana è
preoccupata dall’interruzione
dei colloqui tra Budapest e il
Fondo monetario internaziona-
le per la concessione di una se-
tuato un downgrade da A3 a
Baa1 il 31 marzo del 2009. Tra
i dubbi sull’operazione stress-
test sulla solidità degli istituti
di credito e l’allarme sulla te-
che l’affidabilità di questa maxi conda linea di credito. nuta dell’Ungheria, quelli che
indagine sia molto relativa, non arrivano dall’America sono
fosse altro perché le banche so- Il vecchio prestito, per un segnali di grande scetticismo
no state giudicate dalle autorità totale di 20 miliardi di euro, sulla stabilità dell’Europa. A
di vigilanza dei loro stessi Pae- scadrà il prossimo ottobre e Wall Street e, soprattutto, nel-
si che hanno tutto l’interesse a Moody’s ha fatto sapere che, a le banche Usa sono in molti
nascondere i problemi. E che il suo giudizio, l’economia un- ormai a credere che l’euro an-
vero responso su questa enne- gherese resta vulnerabile per drà incontro a nuovi shock e
sima operazione-fiducia tenta- l’alto indebitamento in valuta che la stessa costruzione isti-
ta dall’Unione europea - la de- estera sia del settore pubblico tuzionale della Ue è in perico-
cisione di rendere pubblici gli che del privato. Così, con una lo. I più pessimisti sostengono
stress-test è stata presa nell’ul- procedura a dire poco spregiu- che il vero stress-test sul futu-
timo summit dei capi di Stato e dicata, Moody’s ha avvertito ro dell’Unione c’è già stato: è il
di governo della Ue - arriverà l’Ungheria - e non solo - che caso-Grecia che ha messo in
soltanto lunedì, quando riapri- potrebbe confermare il rating discussione la capacità dei
ranno i mercati. «Sarà quello il
vero giorno del giudizio», ha Molti analisti americani sono ormai convinti girate. O sono state modificate neficio per ottenere investi-
scritto ieri il Wall Street Jour- quando a non rispettarle sono menti e favorire delocalizzazio-
nal che con l’Europa politica ed che l’Euro è destinato ad andare incontro a nuovi stati la Germania e la Francia, ni a scapito degli altri Paesi del-
economica non è mai stato te- dopo l’Italia. la stessa Ue. Senza contare che
nero e che ha ricordato che già
shock e che la stessa costruzione istituzionale dall’unione monetaria si tengo-
nel 2009 il sistema bancario eu- dell’Europa è in pericolo per le divisioni interne Il vero problema è che l’euro no prudentemente alla larga
ropeo superò complessivamen- è la sola moneta al mondo che segmenti importanti dell’Euro-
te l’esame proprio alla vigilia attuale soltanto se il governo ventisette Paesi della Ue di non ha uno Stato alle sue spal- pa come la Gran Bretagna e la
dell’esplosione della crisi gene- conservatore di Viktor Orban stare insieme. Il tanto temuto le, ma una unione di Paesi - se- Svezia - tra i “vecchi”- o la Polo-
rale. Non solo. Moody’s ha si impegnasse a rispettare gli Patto di stabilità ha dimostra- dici fino a questo momento - nia che, tra i “nuovi”, è la meno
preannunciato una possibile obiettivi fiscali che erano stati to tutti i suoi limiti per assicu- che a loro volta fanno parte di attratta dalla prospettiva di
revisione al ribasso del rating chiesti dal Fmi e se gli altri in- rare credibilità alla moneta una più vasta unione a ventiset- aderire all’euro. La speculazio-
del debito sovrano dell’Unghe- dicatori macroeconomici re- unica che, come dicono i tecni- te in cui decisioni fondamenta- ne internazionale, che per sua
ria che, tra i Paesi dell’ex bloc- stassero positivi. Una specie di ci, non è sostenuta da regole li, come le politiche fiscali, sono natura non fa opere di bene, si
co comunista entrati nell’Unio- ultimatum al quale Orban ha condivise ex ante, ma soltanto rimaste appannaggio dei sin- è inserita nelle contraddizioni e
ne europea, è quello più in dif- replicato che è disposto a di- da misure correttive ex post goli governi che si muovono in nelle divisioni dell’Europa sca-
ficoltà per l’incertezza delle po- scutere la sua politica econo- che, nella pratica attuazione, ordine sparso seguendo logi- tenando le ondate di attacchi
litiche fiscali e per le prospetti- mica con la Ue e non con l’F- sono state il più delle volte ag- che nazionali di maggiore be- alla moneta comune che, se-
economia 24 luglio 2010 • pagina 9

ne. Promossi i giganti la Deutsche sul mercato di bocciature più pesanti. le peggiori, ha segnato un -0,44 per una credibile valutazione sulle ipotesi
Bank e Commerzbank, che rappresen- Ne hga risentito l’euro – infatti ha chiu- cento. Londra ha invece ceduto lo 0,02, di default degli Stati.
tano il 50 per cento del mercato. so in calo a 1,28 sul dollaro – ne hanno Parigi sale dello 0,18 per cento e Fran- Tamara Burnell, a capo degli analisti di
Non vanno meglio le cose in Spagna, risentito i principali listini del Vecchio coforte porta a casa un +0,39. Un giu- M&G che si occupa di istituzioni finan-
dove ben cinque casse di ri- dizio più credibile i mercati ziarie, ha fatto notare «che banche co-
sparmio spagnole sono a ri- lo daranno lunedì. me quelle di Irlanda e Grecia, con i lo-
schio default. La settima pe- Forse perché gli operatori ro chiarissimi e ovvi problemi passe-
cora nera è la greca Ate non credono alla bontà di ranno il test».
Bbank, bocciata a differenza questi screening. Schroeders
della concorrente Alpha Investment ha parlato di Morale? «La cosa più assurda», ag-
Bank. «banche stressate con un ba- giunge, «è che le banche stanno dichia-
Promossa invece la Francia: stoncino che fa il solletico», rando di essere abbastanza solide da
tra i quattro istituti valutati paventando che «saranno let- passare facilmente gli stress test, ma
la migliore performance è ti più come una pagellina di allo stesso tempo si dichiarano così de-
quella di Socgen, con un Tier fine anno delle elementari boli da non poter far fronte all’imple-
1 al 10,2 per cento, seguita che la ponderata e prudente mentazione entro il 2012 di Basilea 3 o
da Bnp al 9,7. Anche Danske opinione di un corpo di rego- al ritiro della liquidità da parte della
Bank, Jyske Bank e Syd- latori finanziari». banca centrale».
bank hanno superato i test Non poche polemiche ha sca- Agli operatori non è piaciuta neanche
di resistenza. Nessun proble- tenato la decisione del Cebs la scelta di fissare l’asticella del Tier 1 al
ma poi in Paesi da tempo messi sotto continente, mossi in maniera contra- di verificare soltanto i titoli di debito 6 per cento, tenendo conto che come ra-
sorveglianza dalle agenzia di rating co- stata e al rallentatore. sovrano detenuto nel portafoglio di ne- tio è più credibile il Core Tier 1: cioè il
me Portogallo o Irlanda. Nel giorno in cui Moody’s ha abbassa- goziazione, non le posizioni in chiusu- rapporto tra il patrimonio di base e at-
Per tutta la giornata sono girate voci to il rating dell’Ungheria, Milano, tra ra. Con il risultato che non è arrivata tività a rischio ponderate.

condo molti analisti d’oltrea- ve non sono positive. La Banca


tlantico, non si sono ancora europea per la ricostruzione e
esaurite. Anzi, la creazione del lo sviluppo (Bers) ha appena ri-
fondo di solidarietà di 750 mi- visto al ribasso le stime della
liardi di euro deciso dalla Ue crescita dei trenta Paesi in cui
nel maggio scorso per fronteg- opera - dai Balcani all’Asia
giare eventuali nuovi attacchi centrale - anche come effetto
speculativi avrebbe aumentato delle politiche di austerity deci-
gli appetiti dei riders che sono se dai “big” della Ue, primo fra
sempre a caccia di tesoretti. tutti la Germania. E questo, an-
cora una volta, conferma l’in-
Visto dagli Usa che, tra l’al- terdipendenza tra realtà che è,
tro, l’ha fortemente voluto e fa- al tempo stesso, molto difficile
vorito, l’allargamento della Ue armonizzare.
agli otto Paesi dell’ex blocco
comunista - più Cipro e Malta - Allora è giustificato il pessi-
ha creato degli squilibri insana- mismo degli americani? L’euro
bili. Gli analisti americani sono e la Ue stessa vanno verso il di-
convinti che il peso di realtà sastro? Di sicuro le turbolenze
economiche come quelle di di questi mesi sono la conferma
Bulgaria e Romania, soltanto che l’Europa viaggia, ormai, a

Anche Tremonti ammette che le difficoltà


non sono finite: «Mi sembra di essere dentro
un videogame, arriva un mostro, lo distruggi,
ti rilassi e ne arriva un altro più grande del primo»
per fare due esempi, non rag- diverse velocità. Ma che, pro-
giungeranno mai gli standard prio per questo è destinata ad
del resto dell’Unione europea. andare avanti come in un
Con due effetti collegati e con- grande campionato dove ci
trari: da una parte la concor- sono serie A, B e dilettanti
renza a colpi di lavoro a basso con qualche passaggio di
costo e poche tasse per attirare categoria deciso in base al-
i capitali fluttuanti dei vicini le classifiche di fine anno.
più ricchi, dall’altra l’esposizio- Giulio Tremonti, che è di-
ne crescente a Est delle mag- ventato il più europeista
giori banche della “vecchia”Eu- dei ministri italiani, è con-
ropa con il corollario dell’au- vinto, tuttavia, che «è falsa
mento dei rischi. Non è un caso l’illusione che i costi gene-
La Merkel, che poche settimane fa il mini- rati dalla crisi in un Paese
Sarkozy
stro delle Finanze austriaco, Jo- possano essere limitati a
e Barroso
sep Proell, ha chiesto alla Ue di quel Paese», come ha det-
con il greco
intervenire con un pacchetto di to tre giorni fa in una le-
Papandreou.
In alto, 150 miliardi di euro per salvare zione agli studenti del-
il presidente le banche dell’ex blocco sovie- l’Università di Friburgo.
della Bce, Trichet. tico (non solo quelle dei Paesi Dove ha rilanciato il pa-
A destra, entrati nella Ue). Richiesta re- ragone con il Titanic -
David Cameron, spinta che poggiava, però, su «nessuno pensi che sia
premier una ragione molto semplice: le sufficiente avere un bi-
della Gran sole banche austriache hanno glietto di prima classe
Bretagna prestato 230 miliardi di euro - per salvarsi» - e ha am-
che è fuori una somma pari al 70 per cento messo che la crisi resta in
dall’euro. di tutto il Pil dell’Austria - agli agguato: «Mi sembra di esse-
A fianco, la sede istituti di credito di questa re dentro un videogame, arri-
della Banca grande area. E se salta l’Europa va un mostro, lo distruggi, ti
centrale europea dell’Est salta tutto il sistema. rilassi e ne arriva un altro
a Francoforte Ancora una volta, le prospetti- più grande del primo».
pagina 10 • 24 luglio 2010
economia
Provocazioni. La strategia dell’azienda è chiara: la crisi è durissima, bisogna che politica e sindacati se ne rendano conto

L’ultimatum di Marchionne
Berlusconi cerca di difendere l’Italia. Ma la Fiat vuole nuove regole
di Gianfranco Polillo

uella di Fiat rischia di nariamente previsto nel luogo

Q divenire una storia in-


finita. Un tormentone
che tra dibattiti, inter-
venti politici, le inevi-
tabili proteste sindacali si tra-
simbolo della produzione Fiat.
Un cataclisma che ha determi-
nato le immediate reazioni di
tutte le forze politiche italiane:
sia di maggioranza che di op-
scinerà chissà per quanto. I posizione. La stessa Confindu-
presupposti ci sono tutti e non stria, per non parlare dei sinda-
da ora. Tutto era cominciato cati, si è unita in un atteggia-
con Termini Imerese: uno sta- mento di stupore, se non di ve-
bilimento nel profondo Sud, ra ed esplicita condanna. Buon
sottodimensionato dal punto ultimo, il presidente del Consi-
di vista produttivo e lontano glio/imprenditore che dice: de-
anni luce dai possibili mercati localizzare sì, ma non a scapito
di sbocco anche se collocato dell’Italia! Non mancheranno
nel cuore del Mediterraneo. Fi- le risposte. E c’è già che avanza
no a qualche anno fa una sorta il sospetto di una manovra, al-
di confine tra lo sviluppo e la meno in parte, strumentale, per
desolazione di Paesi che, seb- imporre quelle modifiche nel
bene dotati di immense ric- contratto nazionale di cui si va-
chezze petrolifere, non riusci- gheggia da anni, ma che nessu-
vano a trovare la loro strada. no è stato in grado di realizza-
Oggi un grande fiorire di ini- re. Sarà pure così. La nostra
ziative industriali e finanziarie, lettura è diversa. La crisi finan-
al punto che il tasso di svilup- ziaria internazionale è tutt’al-
po medio dei Paesi che vi si af- tro che “un pranzo di gala”:
facciano - con la sola esclusio- avrebbe detto il non compianto
ne del nostro Mezzogiorno - è Mao Tze Tung. È la conseguen-
cinque volte quello della vec- za delle grandi trasformazioni
chia Europa. Peccato che Ser- intervenute - queste sì - nei rap-
gio Marchionne non abbia vo- porti di forza effettivi tra le di-
luto considerare quest’ipotesi verse aree del Pianeta. Rappor-
e abbia «tirato innanzi». Lo ti che proprio in conseguenza
stabilimento sarà riconvertito della crisi diverranno ancora
non si sa bene in che: dalla flittualità - lo stillicidio di Mel- na o dell’India. Negli Stati più aspri. Non c’è più tempo
produzione di auto elettriche a fi, con tre operai che bloccano Uniti, i lavoratori della Chry- per le fumisterie, per il “buoni-
fantastici studios televisivi. Ve- la catena di montaggio - alle sler, da sempre cointeressati smo” peloso, per la compren-
dremo quel che succederà. furbizie della false malattie, a al buon funzionamento dell’a- sione caritatevole. Nel mondo
Storia solo in parte diversa per quell’assenteismo, spesso solo zienda, accettano addirittura si fa sul serio. Prima ne pren-
Pomigliano D’Arco. Qui verrà individuale, ma capace di un taglio nel loro salario, pur diamo atto. Meglio è per tutti.
realizzata la nuova Panda. De- bloccare un sistema produtti- di salvare il salvabile. Ma che La politica italiana, invece, an-
stinazione? Proprio quei Paesi vo che, per essere competitivo razza di paese è diventato il cora si trastulla tra un dibattito
di cui abbiamo detto. Un inve- visto il maggior costo della nostro? Lo scontro - avrebbe ed un talk show, rinviando le
stimento di 700 miliardi di eu- mano d’opera italiana, deve chiosato un epigono del ’68, scelte necessarie. Ma se questo
ro, che l’Italia è riuscita a sof- funzionare come un orologio. tra i tanti ancora in circolazio- è possibile, almeno fin quando
fiare alla Polonia, solo dopo un ne - investe il potere all’inter- il grande patrimonio finanzia-
lungo braccio di ferro tra le or- Sergio Marchionne, già in no della fabbrica. Questioni di rio delle famiglie fa da paraca-
ganizzazioni sindacali. Con questo caso, non aveva esitato principio, su cui non si tratta. dute, per una grande impresa,
tutti i sindacati, compresa una a far trapelare la sua delusio- Fesserie. Il mondo - se mai lo è come la Fiat, è il momento del-
parte non secondaria della ne. Ma come - avrà pensato - stato - non è quello che si ri- In alto, Sergio Marchionne. le scelte vere. Ha un capitale da
CGIL, da una parte ed i puri e giorno per giorno lottiamo in flette in questi deliranti atteg- Qui sopra, Guglielmo Epifani difendere, una reputazione in-
duri della Fiom a rispondere a un mercato sempre più diffici- giamenti. Funziona semplice- che ha attaccato dustriale costruita mentre altri
mente in modo diverso. E il trasferimento in Serbia. si gettavano in produzioni
Annunciare il trasferimento di un pezzo Marchionne ne è consapevole. Sotto, il ministro Sacconi energivore ed opulenti. Un fu-
turo che decisioni improvvide
della produzione di Mirafiori in Serbia Ed ecco allora le scelte finan- - come insegna la crisi interna-
ziarie. La divisione in due della zionale di case prestigiose -
è un avvertimento finale a governo e opposizione vecchia Fiat. Il concentrarsi sul potrebbero, all’improvviso,
core business, senza rinuncia- pregiudicare. Se questa consa-
muso d’uro. Le condizioni po- le, dove la concorrenza non fa re, tuttavia, come osservava pevolezza si diffonde, se modi-
ste dalla Fiat dovevano essere prigionieri. Nonostante que- perfidamente Massimo Mu- fica il senso comune degli ita-
semplicemente rispedite al sto, investiamo scontando un chetti, all’interesse per i media, liani, allora la sfida può essere
mittente. C’è voluto un refe- rendimento del capitale molto che com’è noto sono un tutt’u- affrontata. Ma se si vuole che
rendum tra i lavoratori per di- inferiore. Ebbene, nonostante no con la produzione di auto- l’azienda corra sui mercati in-
re che è meglio lavorare, sep- questo, lo sforzo per convince- mobili. Poi la botta finale. Ba- ternazionali con il piombo nel-
pure più duramente, piuttosto re esercitato dalle forze più re- sta: spostiamo le produzioni di le ali, sotto il peso di una visio-
che morire d’inedia o finire, sponsabili del sindacato e del- Mirafiori a Kragujevac, un pae- ne romantica, per dirla con i
inevitabilmente, nelle braccia la politica, una fetta consisten- sino della Serbia, che è difficile classici del marxismo, allora è
della camorra. Ci si aspettava, te dei lavoratori ci dice di an- addirittura da pronunciare. Lì meglio lasciar perdere. Sarà
per la verità, un consenso dare al diavolo. Uno schiaffo si realizzeranno i nuovi model- pure doloroso, ma sarà pur
maggiore. Soprattutto una in pieno viso, se si guarda a li di Fiat Idea e Lancia Musa, sempre vivere in una valle di
consapevolezza più forte che come funzione il resto del pia- che il vecchio piano industriale lacrime, piuttosto che immo-
mettesse fine alla microcon- neta. E non parliamo della Ci- - “Fabbrica Italia”- aveva origi- larsi per il nulla.
mobydick
INSERTO DI ARTI E CULTURA DEL SABATO

LA REDENZIONE
SULLE NOTE
DI BEETHOVEN
Nelle sale
“Il solista”
di Joe Wright

di Pietro Salvatori

a buoni ultimi, arriva anche in Italia Il solista, già sbarcato nelle sale di ma se la sua vena creativa inizia a fare cilecca. La rubrica che Lopez tiene setti-

D mezzo mondo nel 2009 e relegato all’estate dalla distribuzione ita-


liana targata Universal. Da una parte un peccato. Dall’altra un
colpo di coda notevole di questa povera estate cinemato-
grafica, che sta regalando ben poco ai cinefili desiderosi di
buoni prodotti anche sotto la calura estiva. La storia è
La storia
vera del clochard
musicista Nathaniel Ayers
manalmente sulla spalla della prima pagina inizia a subire le pesanti criti-
che dell’editore, finché il giornalista, per caso, non si imbatte in un sen-
zatetto, uno dei tanti che vagano per le strade dei bassifondi della
città di Mulholland Drive e di Beverly Hills. Sì, uno come tan-
ti, ma con una dote particolare: un violino che, nono-
tratta da un libro del 2008, intitolato The Soloist: A e del giornalista del “Los Angeles stante abbia due sole corde, nelle mani del barbo-
Lost Dream, an Unlikely Friendship, and the Times” Steve Lopez, strumento della sua ne sprigiona una musica celestiale. È quella
Redemptive Power of Music, ancora inedito nel del maestro Ludwig van Beethoven. E forse per
Belpaese - e chissà che non si trovi un editore interes- rinascita. Un film intenso sul dono il caso, forse no, il clochard sta suonando proprio sot-
sato sulla scia dell’uscita della pellicola - firmato da Steve dell’amicizia ma con qualche to la statua dedicata al compositore tedesco in un piccolo
Lopez, un giornalista che ha tradotto in forma letteraria una se- difetto. Magistrale parco della città. «Non capisco come il maestro Ludwig possa
rie di propri articoli. E, rimanendo fedele al dettame dell’opera scrit- essere il capo di una così grande città come Los Angeles», confessa
ta, Steve Lopez si chiama anche il protagonista del film, interpretato dal Jamie Foxx lo spaesato suonatore a Lopez, che scopre che il nome del violinista è
volitivo Robert Downey Jr. Lopez è la firma di punta del Los Angeles Times, il Nathaniel Ayers, che in un remoto passato ha frequentato la prestigiosissima
più prestigioso quotidiano della più famosa città della West coast. Un vero proble- scuola d’arte di Juilliard, a New York.

Parola chiave NELLA PAGINA DI POESIA


Cristina Campo, L’altra realtà
Estate l’imperdonabile di Carlo Guarienti
di Gennaro Malgieri Nel regno di Pasquale Di Palmo di Marco Vallora
illimitato
Simenon spara di Apollinaire Brevi notizie
sulla Corte d’Assise tra sacro e profano
di Francesco Napoli
di Pier Mario Fasanotti di Leone Piccioni
pagina 12 • 24 luglio 2010 La redenzione sulle note di Beethoven
ne di una piena riabilitazione, del recupero, per
Dopo il pittoresco incontro, Steve torna in re- meriti indiscussi, di un emarginato nel conses-
dazione, al tran tran quotidiano, all’idea giusta so dei «normali». Larga parte della critica ha
che non arriva. Ma pian piano, alcune delle accostato la pellicola di Hicks a quella di Joe
informazioni che ha raccolto nella mattinata si Wright, giovane e promettente regista inglese,
compongono nella sua mente formando il filo fino a oggi impegnato nell’adattamento di ope-
di una storia formidabile. Nathaniel Ayers è un re classiche della letteratura britannica quali
senzatetto, che gira con il suo carrello pieno di Orgoglio e pregiudizio,nel 2005,ed Espiazione,
stracci difendendolo come fosse la cosa più nel 2007. E da un lato il paragone è comprensi-
preziosa del modo, vestito di strani cappelli bile. Entrambi parlano di due reietti, relegati ai
raccolti in chissà quale cassonetto, in gilet di margini del vivere composto ed educato della
paillettes o dalle strisce catarifrangenti, perso borghesia moderna. Entrambi custodiscono
da qualche netturbino in una serata a fare il gi- nelle loro mani e nella loro mente un grande
ro di Skid Row, il Bronx losangelino. Ma dono, una sensibilità sopraffina per la musica.
Nathaniel Ayers è anche un ex allievo di una Ma per Nathaniel Ayers la possibilità di essere
delle scuole musicali più dure e selettive d’A- redento non si cela dietro la riscoperta di un
merica, i cui test d’ingresso sono noti per la lo- successo perduto in gioventù e recuperato in
ro severità. Come è possibile che un tale talen- extremis per i capelli. No, la consacrazione di
to sia finito per suonare a un pubblico compo- Nathaniel si gioca tutta nel rapporto con «il si-
sto di ubriaconi e corvi che rovistano tra la gnor Lopez», nell’amicizia donata gratuita-
spazzatura? mente a uno come lui, davanti al quale il mon-
do arriccia il naso, non vorrebbe avere nulla a
Questa è la storia che Lopez cercava da tem- che fare. Un’esperienza produttiva per tutti e
po. «Ah, suona il violino adesso?», risponde due. Lungo tutto il corso della pellicola, infatti,
con la voce rotta dall’emozione la sorella, con- Lopez si illude di far del bene. Arriva a rime-
tattata dal giornalista. «Da ragazzo amava so- diare delle lezioni per il barbone, arruolando
lo il violoncello». «Non me lo posso permette- un notissimo maestro di violoncello. Fino al
re signor Lopez», si giustifica timido Natha- momento in cui apre gli occhi: «A Nathaniel
niel, «ma questo violino è bellissimo, anche se non serve qualcuno che lo salvi, occorre uno
ha solo due corde». Scavando un poco, emerge che gli sia amico». Questa la rivelazione cru-
la storia di un bambino prodigio. La passione ciale di un film che si gioca all’interno delle pic-
per il violoncello coltivata nel povero scantina- cole e delicate sfumature di un rapporto. Così il
to di casa, dove i rumori molesti del povero concerto per celebrare il violoncellista ritrova-
sobborgo della Grande Mela non avevano to viene organizzato troppo presto, incentrato
ostacoli a frapporsi tra la celestiale musica di più sulla vanità riposta in un nuovo articolo da
Beethoven e l’archetto del piccolo musicista, il prima pagina che sul bene voluto all’artista di
grande salto alla Juilliard, il posto di primo vio- strada. Se ne accorge tardi Lopez, ma non
loncellista nell’orchestra della scuola, prima troppo per non poter rimediare a un errore fat-
che un disturbo mentale segnasse la promet- to in buona fede.
tente carriera di Nathaniel. Il materiale per un
primo pezzo c’è tutto. Il successo in edicola è A guardar bene, nel Solista le pecche si tro-
assicurato.Al punto che in redazione arriva un vano, eccome. Una regia fin troppo lirica, che
violoncello,uno di quelli per professionisti. È di lascia un eccessivo spazio alle parole, alla spie-
un’anziana lettrice, bloccata dall’artrite e affa- gazione pedissequa di quel che sta succeden-
scinata dalla storia del clochard-prodigio. Cari- do, trascurando quel tessuto concretissimo di
cato lo strumento sulla vecchia Saab, Lopez si fatti, sguardi e azioni che, da soli, raccontano
mette in cerca di Nathaniel per la città. Lo tro- molto di più del dialogo anche se bene artico-
va sotto una galleria, l’unico posto nel quale, a lato. Il ritmo a volte si perde, fatica a riprende-
suo dire, si possa fare musica a Los Angeles: re il filo di un discorso annacquato nel tentati-
«Si sentono i rumori della città, signor Lopez, vo di trovare una conclusione esplicita a ogni
dove altro potrei suonare?». Non per la strada, sequenza. Una sceneggiatura eccessivamente
secondo Lopez, il rischio che qualche male in- laccata, che lascia poco spazio alla musica, ve-
tenzionato percuota Nathaniel per rubargli il ra architettura portante di tutta la storia,per far
prezioso strumento è troppo alto. «Te lo lascio parlare tutto quello che le ruota intorno.Tutte
nel centro di accoglienza di Skid Row, lo potrai difficoltà che hanno relegato il film a una posi-
suonare lì ogni volta che vorrai». Detto fatto, in zione di seconda fila nel mercato statunitense
breve tempo uno stranissimo pubblico di sban- (dove è uscito nell’aprile dell’anno scorso),
dati fa da cornice al barbone che accarezza mentre i rumors prima del lancio lo accredita-
con la maestria dei crini del suo archetto lo vano come sicuro protagonista degli Oscar.
strumento. E intanto la rubrica di Lopez diven- Dalla sua, però,Wright, oltre a Robert Downey
ta monotematica, continua a raccontare le pe- Jr., schiera un grandissimo Jamie Foxx, che
ripezie del piccolo-grande eroe metropolitano. torna a cimentarsi con gli strumenti dopo la
Al punto che l’orchestra della città invita magistrale interpretazione di Ray: convincen-
Nathaniel ad assistere all’esecuzione della ter- te nei panni di Nathaniel nell’invecchiare, con-
za sinfonia di Beethoven che si terrà alla Di- torcersi, deturparsi, vivere sulla propria pelle
sney Hall di Frank Gehry. Spaventato dalla gli anni vissuti per la strada. Un piccolo gioiel-
confusione che potrebbe fare non trattenendo lo in un’opera che poteva essere meglio confe-
la sua mente girovaga, l’artista di strada opta zionata. È lui infatti a rendere intenso un film
per assistere a una prova. In questa scelta la ci- che, in caso contrario, forse avrebbe faticato in
fra contenutistica dell’opera. Nathaniel non è Italia anche a conquistarsi un’uscita «tecnica»
un eroe cinematografico, la sua è una reden- estiva per approdare direttamente sul mercato
zione discreta, la risalita dal baratro di un uo- dell’home video, come per un periodo si era te-
mo che è conscio dei limiti di una mente ormai IL SOLISTA muto. Il pregio del film è comunque fare emer-
forse irrimediabilmente indirizzata sulla china gere con discrezione e dignità il valore di un’a-
GENERE
della schizofrenia.Qui si gioca la differenza so- micizia gratuita, la prospettiva di una vita vis-
BIOGRAFICO, DRAMMATICO, REGIA
stanziale con Shine, il film del 1996 di Scott suta degnamente solo come dono di sé a un al-
MUSICAL JOE WRIGHT
Hicks. Lì, David Helfgott, reso grande da una tro, come possibilità che un rapporto, uno
magistrale interpretazione di Geoffrey Rush, DURATA INTERPRETI sguardo inaspettato ti colpisca nella massa in-
squilibrato quanto talentuoso pianista, viag- 109 MINUTI ROBERT DOWNEY JR., distinta, possa dischiudere orizzonti prima
giava spedito sulla strada di una riabilitazione JAMIE FOXX, inimmaginabili. La critica ha smontato la pelli-
completa, di un destino che lo avrebbe reso PRODUZIONE CATHERINE KEENER, cola: troppo formale, storia dai canoni ripetuti
grande nonostante le asperità di una mente in- GRAN BRETAGNA, USA 2009 TOM HOLLANDER, senza fantasia,regia troppo distaccata,eccessi-
controllabile e del marchio di una sanzione so- RACHAEL HARRIS, va leziosità nella prova degli attori. Forse. Ma
ciale dal quale liberarsi attraverso il talento. Un DISTRIBUZIONE STEPHEN ROOT non sempre quel che conta emerge in una vi-
UNIVERSAL
film consolatorio per il pubblico,nell’accezione sione distratta. Anzi, quasi mai. Il solista, al
più tradizionale del termine. Dalla polvere agli contrario, è un esempio di come, spesso, l’es-
altari, non senza fatica, ma offrendo l’immagi- senziale sia invisibile agli occhi.

anno III - numero 29 - pagina II


MobyDICK parola chiave 24 luglio 2010 • pagina 13

ESTATE
erfino le parole sono accaldate. come mai nei tempi da noi conosciuti,

P Faticano a uscire per mettersi in


fila, una dietro l’altra. Esprimo-
no la sofferenza di chi scrive
con il solo conforto di una musica re-
frigerante che fa da contrappunto al
opprimente al punto di desiderare il ri-
torno a temperature più fredde con
tutto quel che comportano. Insomma,
la «mitica» estate non la riconosciamo
più. Se non fosse per la colonnina di
sibilo dell’aria condizionata. Cercano mercurio che s’alza vertiginosamente,
le parole di lenire il dolore che questa È solo il colonnino di mercurio che ormai non sapremmo neppure che luglio e
stagione violenta provoca in tutti colo- agosto sono arrivati.
ro che ne restano delusi. E sono tanti. sale vertiginosamente ad avvisarci dell’arrivo Ho provato a girovagare, più d’una
Già, perché l’estate non mantiene mai della stagione. Per il resto non c’è più traccia volta, in diverse ore del giorno, per le
le promesse. Dovrebbe essere il tempo strade di varie città in queste settima-
della liberazione e invece ci fa stare delle promesse mantenute di un tempo ne. Sapevo già che non avrei incontra-
tappati in casa davanti a un refrigeran- to ciò che speravo, ma volevo render-

Non chiamatela
te qualunque; dovrebbe indurci a fug- mene conto empiricamente, come si
gire la pazza folla, ma al solo pensiero dice. E ho avuto la conferma che d’e-
di incontrarne di più imponenti, suda- state la gente è addirittura meno alle-
ticce, chiassose e volgari preferiamo gra rispetto agli altri periodi dell’anno.
rifugiarci nel solito guscio; dovrebbe Diventa più intollerante negli uffici e

più così…
favorire incontri e scambi, serate nei negozi. Si fa prendere più facil-
gioiose e pigri pomeriggi, invece ci as- mente dalle smanie del riposo forzato
sediano la calura infame e la solitudi- che tutto è tranne che riposo. È mag-
ne anche quando si sta in spiaggia at- giormente incline al litigio per un non-
torniati da migliaia di bagnanti soli co- nulla, mentre vorrebbe sbarazzarsi del
me noi, annoiati, come noi, nervosi for- problema di come e dove trascorrere
se più di noi. In colonna sulle autostra- le ferie ancor prima di averle fatte. So-
de o davanti ai chioschi di Gennaro Malgieri no i non-sensi del nostro
marini, ma anche nelle al- tempo, direte. È certa-
te malghe o nei più abbor- mente così. Ma allora per-
dabili agriturismi, la ve- ché non barricarsi in casa
rità è che d’estate diven- e sbarrare la porta ai bar-
tiamo intolleranti verso bari che vorrebbero tra-
noi stessi e poi nei con- scinarci sui loro mari
fronti degli altri. sporchi, sulle loro monta-
gne infestate dai cultori
Una volta non era così, del chiasso, nelle campa-
come sanno coloro che gne devastate da dancing
hanno passato la quaran- dove si fa rumore e la mu-
tina. L’estate manteneva sica è sconosciuta? Per-
le sue promesse. E ci si di- ché non dovremmo na-
vertiva con poco, si era sconderci ai devastatori
tutti più spensierati, le va- della nostra tranquillità e
canze non erano le bol- conquistarci un metro
sceviche «ferie» da fare a quadro sul nostro terraz-
tutti i costi e a caro prez- zino, tra i gerani e il basi-
zo. Bastava non essere lico, o, per chi può per-
schiavi di orari e impegni metterselo, quell’angolo
per sentirsi liberi e dun- di giardino profumato che
que immersi in una sta- sa tanto di Paradiso?
gione che regalava molto,
dal caldo sopportabile ai Mi verrebbe voglia di
frutti saporiti e profumati, gridare: ridateci l’estate o,
e non esigeva nulla da meglio, se proprio non è
nessuno, men che meno possibile, abrogatela. Ma
l’esibizione di riti di mas- so, ovviamente, che il mio
sa ai quali oggi nessuno grido susciterebbe la
può sottrarsi e chi lo fa o è compassione di quanti
uno snob da evitare o un dovessero avere la ventu-
poveraccio da non fre- ra di ascoltarlo. E allora,
quentare. Per di più l’esta- lasciatecela godere come
te un tempo avvicinava, ci pare la nostra estate.
oggi divide. Le famiglie si Voi gossipari inariditi dal
riunivano, adesso si fran- solleone, voi giornalisti da
tumano. Ognuno per con- ombrellone alla ricerca di
to suo e arrivederci a chis- una politica che non c’è a
sà quando. Il mio paese, dicembre figurarsi ad
nel profondo Mezzogior- agosto, voi consumisti in
no, raddoppiava gli abi- servizio permanente ef-
tanti, ora d’agosto sono la metà. Gli fettivo che ci ordinate di divertirci co-
immigrati al Nord o all’estero, ritorna-
Perché non dovremmo nasconderci ai devastatori me avete deciso, pianificato, imposto,
vano gioiosi per riappropriarsi della della nostra tranquillità, i forzati delle ferie a tutti i costi, voi assatanati dell’ultima follia sforna-
loro vita in quel mese «rubato» alla ci- i consumisti in servizio permanente, e restarcene ta dal market del turismo straccione,
viltà della disarticolazione familiare, tutti voi, esercito di folli che viene san-
necessaria ma quanto dolorosa. Si
nel nostro angolo di Paradiso sul terrazzino di casa nostra tificato ogni mattina sulle spiagge e
passavano le controre inseguendo so- o in un metro quadro di giardino? Due mesi all’insegna per i viottoli agresti, provate a dimet-
gni a occhi aperti e le sere a raccontar- del non-senso che ci fanno rimpiangere l’autunno tervi da professionisti dell’estate sol-
si di inverni lunghi e talvolta avventu- tanto per farci vedere una volta, una
rosi. Il mare, per chi poteva permetter- volta sola, l’effetto che fa. Ecco. Mi so-
selo, era una specie di Graal su cui fan- ai creatori di miti banali, ma quanto cepire lo svago, il divertimento, la sta- no preso il classico colpo di sole. L’e-
tasticare prima e tuffarcisi poi. E, so- entusiasmanti. E adesso? No, non è un si sublime sotto il sole, lo stacco con la state è allo zenit. Se ne sono andati tut-
prattutto, comunque e dovunque, l’e- per spirito di contraddizione, magari normalità, la rottura con il tran tran. ti. Spero che almeno qualche lettore
state era la stagione degli amori anche un tantino folle, desiderare che l’au- Non ha più una sua specificità, insom- sia rimasto qui, con Mobydick in ma-
se si sapeva che difficilmente sarebbe- tunno torni presto annunciato dagli ma, se si esclude il clima torrido che no, sognando come me un’altra estate.
ro durati. Con le canzoni, i suoni, le acquazzoni d’agosto. È che l’estate ha per qualche settimana ci annebbia fi- Quella che non c’è e che chiamano
chimere che l’amore sapeva suggerire perduto il suo fascino nei modi di con- no a distruggerci letteralmente, letale estate, comunque.
MobyDICK musica
Cd
pagina 14 • 24 luglio 2010

zapping

SANTANA: L’ARTE
di Bruno Giurato

di Stefano Bianchi come opera di vita


hi ha inciso nel 1991 Alta marea?

C P er la legione degli ignorantoni


Che domanda, vi risponderà Carlos Santana è il Fausto Papet-
chiunque: Antonello Venditti. E la ti del rock. E invece per chi ama la fe-
canzone fa parte dell’album Ben- rina maestà della chitarra elettrica è il
venuti in Paradiso. Ma è stato proprio lui a maestro, venerato e venerando. Per-
scriverla? Pausa, occhi al cielo, aria da ché ha un suono oggettivamente ar-
compatimento: vuoi prendermi in giro? Il rapante, per la sensibilità da percus-
Venditti nazionale! E oltretutto è diventato sionista, perché ha suonato con tutti
uno dei suoi più famosi successi… Sba- dal pop al rock al jazz alla afro met-
gliato. Alta marea è il rifacimento di Don’t tendoci il suo vocabolario e la sua
Dream It’s Over, pezzo di quelli che fanno sensualità. Si ascolti Love, Devotion,

Il ritorno di Neil Finn,


la storia del pop, composto da Neil Finn e Surrender con John Mc Laughlin,
inserito nell’86 nel disco di debutto dei jazz rock spericolatissimo, o Amen,
Crowded House.Talmente bello che anche con Salif Keita, dove tra l’altro il suo
Paul Young ne ha architettata una cover. nome appare in piccolo nel booklet.

Re Mida del pop


Quatti quatti,Venditti &Young hanno capi- Perché anche davanti a trecento
talizzato al massimo il gran talento di Neil spettatori spersi in uno stadio polve-
Finn, classe ’58, neozelandese adottato dal- roso - ascoltato con queste orecchie
l’Australia, mito dappertutto tranne che in - è in grado di scatenare l’audience. E
Italia. Artista di nicchia, si dice. Negli anni adesso abbiamo un motivo nuovo
Settanta, lui e il fratello maggiore Tim mili- per amarlo. In un concerto chicaghe-
tavano negli Split Enz, geniale gruppo del- se ha concluso un memorabile duet-
l’Art Rock. Dopo lo scioglimento, Tim si me a Tim concretizza con Everyone Is He- una che zoppica almeno un po’. Macché: si to con la sua batterista, Cindy Black-
mette a fare il solista e Neil, nell’85, dà vita re il cantautorato piacevolmente rétro dei va dal pop tintinnante di Archer’s Arrows, man, e le ha chiesto pubblicamente
ai Mullanes. Cerca fortuna a Los Angeles, Finn Brothers. Ma siccome prima o poi la increspato dal violino e da un magico in- di sposarla. E il fatto non ha niente a
dove i discografici della Capitol lo mettono nostalgia è canaglia, nel 2007 ecco rimate- treccio di voci, all’agile e giocoso dipanar- che vedere con il ragazzino che scri-
sotto contratto non prima d’averlo convin- rializzarsi i Crowded House con Time On si di Either Side Of The World; dalla flut- ve ti amo sotto casa alla sua bella, o
to a cambiare nome in Crowded House. Al Earth: la musica non ha perso un grammo tuante, eterea e in corner psichedelica Iso- con Stranamore del compianto Ca-
disco griffato Don’t del luccicante smalto lation, a Twice IfYou’re Lucky che è la pop stagna. Niente a che vedere con la
Dream It’s Over seguo- che fu, le canzoni filano song perfetta, sulla falsariga di Don’t scemologia del reality. Qui c’è un Lo-
no Temple Of Low Men via che è un piacere e Dream It’s Over e Weather WithYou; dalla ve, Devotion, Surrender nell’habitat
(’88), Woodface (’91) e Neil Finn si riconferma vellutata dolcezza di Elephants, col retro- naturale di un uomo che sul palco ci
Together Alone (’93). singer-songwriter di raz- gusto country della pedal steel guitar e campa, e che più volte scommettia-
Successo planetario, ep- za. Uno che quando toc- dell’armonica a bocca, al tris di ballate mo ha chiesto alla sua bella chitarra
pure nel ’96 si decide di ca il pop lo trasforma in (Amsterdam, Falling Dove, Even If) che più Paul Reed Smith: perché non parli?
stoppare: il 24 novem- oro: come Paul McCart- Macca (McCartney) non si può. Neil Finn, Quella ha sorriso curiosa, e allora
bre, alla Sydney Opera ney, che guarda caso è il lo avrete capito, non è un rockettaro. E il l’uomo l’ha presa in mano e l’ha fatta
House, il gruppo di esi- suo punto di riferimento. rock non è la sua cup of tea. Ma quando lo cantare. Fatti d’arte e non di vita, per
bisce nel concerto d’ad- E arriviamo a Intriguer. tira in ballo (nella muscolare, orecchiabi- fortuna. Ed è proprio per questo che
dio che coincide con Re- Il che significa reunion lissima Saturday Sun e nella schietta Insi- d’ora in poi Santana sarà il maestro
curring Dream, antolo- più che consolidata con de Out) fa sempre una gran bella figura. venerato, venerando e pure invidiato.
gia dei pezzi più belli. Due anni dopo e nel Neil che canta, suona la chitarra e il pia- Lui e i Crowded House. E meno male che In fondo fare della propria vita un’o-
2001, il non plus ultra delle capacità soliste noforte facendosi accompagnare da Mark sono di nicchia. I modaioli, se ne stiano pu- pera d’arte è un saggio precetto bau-
di Neil Finn coincide con Try Whistle This Hart (chitarra), Nick Seymour (basso) e re alla larga. delairiano. Ma fare della propria arte
e One Nil; nel 2004, dopo il progetto 7 Matt Sherrod (batteria). Il nuovo canzonie- un’opera di vita è un sacrosanto prin-

Opera
Worlds Collide con un sacco di amici (tipo re, va da sé, vale ampiamente il prezzo del Crowded House, Intriguer, Universal, cipio artigianale e cantastoriale.
Eddie Vedder dei Pearl Jam), l’artista insie- disco. Le tracce sono dieci, e ce ne fosse 19,50 euro

Tesi e antitesi del “Giro di vite” alla Fenice


cclamato dalla stampa naziona-

A
di Jacopo Pellegrini
le, Il giro di vite allestito dalla Fe-
nice poteva dirsi buono, molto tutrice, la governante Mrs Grose); anche son esibiva mezzi di tutto rispetto non
buono per certi versi, ma nulla per voce e intelligenza Miller si rivelò un supportati però da tecnica adeguata, ra-
più. Mi spiace trovarmi ancora una volta lieto acquisto, lo stile melismatico me- gion per cui non si capiva una parola. Di-
in disaccordo coi «confratelli» della criti- diante il quale il cameriere chiama a sé e screte, la Mellor e la Oakes. L’acustica al-
ca musicale, eppure i fatti sono andati co- incanta il fanciullo, essendo affrontato e quanto risonante della Fenice ricostruita
me adesso tenterò di raccontare. L’opera risolto in souplesse. Questi vocalizzi ven- favorisce l’orchestra.Tuttavia, Jeffrey Tate
di Benjamin Britten - ché, a dispetto del- gono dritti dal repertorio polivocale sa- si guardò bene dal mettere ai tredici ese-
l’anagrafe (venne alla luce nel 1954, in cro e profano inglese tra Rinascimento e cutori a sua disposizione la sordina e af-
questo stesso teatro), d’un’opera vera e Ottocento, madrigali glees catches e frontò la partitura da un’angolazione
propria si tratta, basata com’è sull’elo- compagnia cantante, laddove invece i si- marcatamente espressiva: un lirismo fer-
quenza ed espressività del fattore «can- nistri pargoletti (nella mia recita i grandi- vido, ma come filtrato attraverso un fon-
to» - pretende innanzitutto una scansione celli, affidabili, ma non troppo convin- do pudico tipicamente british, formicola
verbale nitida dagl’interpreti: il principio centi come interpreti la Tirebuck e Mc- negli interludi orchestrali, negli inqua-
melodico vi è decisamente estratto dalla Nelly) simulano innocenza intonando gli dramenti paesaggistici, nei momenti gra-
parola. Una dizione eloquente sfoggiava schemi elementari e le poche note di fila- vidi di attesa tensione paura (pedali ar- pito in toto da Pier Luigi Pizzi. Elegante,
il tenore Marlin Miller, ch’era Peter strocche canzoncine nursery rhymes: monici o bassi ostinati ripresi da antiche si capisce, ma gelido e manierato in quel-
Quint, ovvero il suo fantasma, giacché Britten, dopo il parziale precedente di Al- danze, passacaglia o ciaccona). Purtrop- l’eterno svariare di grigi e neri su un am-
nel libretto di Myfanwy Piper, diversa- bert Herring (1947), fertilizza il declama- po i tredici non furono sempre in grado di biente d’impronta razionalista: il terrore
mente dal racconto originario di Henry to vocale colla linfa della musica popola- assicurare la necessaria pulizia e nitidez- la tragedia incombono sin dall’inizio, e se
James, gli spettri (oltre a Quint c’è anche re britannica, la quale s’insinua in ogni za della trama strumentale, così che qual- non c’è spazio per l’ironia o per l’ansia
la defunta istitutrice, Miss Jessel) si espri- anfratto e convive alla perfezione cogli che effetto risultò sminuito, qualche fi- montante, ce n’è invece per qualche ino-
mono a parole né più né meno come i vi- slanci lirici, le linee ampie «italiane» del- nezza gualcita. In antitesi con Britten e, pinato vuoto registico o per bizzarri ac-
venti (i bimbi Flora e Miles, la nuova isti- l’istitutrice. Nella fattispecie Anita Wat- soprattutto, con Tate, lo spettacolo conce- coppiamenti tra defunti.
arti
Mostre
MobyDICK 24 luglio 2010 • pagina 15

della calce viva e urticante dei suoi speri-


menti leonardeschi, che non muoiono mai,
ma sopravvivono sempre come in coma
cromatico, in un nevischio di perplessità
eventuale. Ci abbandona lì, garrulo, in
na prima considerazione d’oppor- mezzo a quel gran combattimento dechiri-

U tunità, per evitare conflitti d’inte-


resse privato. Sì, c’è un mio testo,
in catalogo di questa mostra, me-
glio un mio dialogo con l’artista, a baton
rompu, come direbbero i francesi, scarru-
chiano, agonistico e agonico (ma del De
Chirico vero, non quello bollito e findus
delle sputtananti mostre di oggi: mercanti-
li-falsarie), un anchilosato combattimento
di larve, che non han più voglia, come lui,
colato giù dalle vette del senso comune. E di recitare l’ipocrita ruolo dei burattini di
difatti, spiritosamente, Guarienti ha pen- parata della pittura realista. Si guardino
sato d’intitolarlo: Fuori onda. Perché ci sia- quei bellissimi ritratti d’atelier, mattutini o
mo fatti sorprendere, da noi stessi, ovvia- serotini, di cui parla così bene Alain Tapié:
mente, nel buio intelligente e rigoroso del i rimasugli sfibrati (e sfebbrati) della sua
Bill Viola, nel romano Palazzo delle Espo- pittura d’antan, più bretoniana e diligente
sizioni, mentre proferiamo anche tante ai dettami dell’inconscio. Qui sono sfingi
sciocchezzuole divertite, e malignità ben disoccupate, che come nello Schiaccianoci
assestate (io credo) contro le vanità inutili, di Cajkovskij, ma senza il concorso del su-
davvero vane, altro che vanitas! dell’arte perfluo fiabesco etnico, entrano ed escono
contemporanea, e liberi commenti, forse dal cavalletto scavalcato, come scimmie
persino un po’ troppo strafottenti. Il reso- perverse dalla loro gabbia onanista. Con-
contato «fuori onda», e Guarienti ci ha ri- versano perplesse, litigano la loro clau-
messo le mani divertite, era nato (e fu ac- strofobia, si spulciano del loro color car-
casato, del resto) per un’altra mostra e ca- paccesco: sono sinopie in pensione, slava-
talogo, e ora si ritrova qui, per generosa te, che non hanno smesso di tirar scherzi
volontà dell’artista. Anche facendomi un burloni al loro artista, che s’aggira nudo,
po’ scricchiolare, perché verificata poi la come in un utero spoglio, inospitale. Se-
portata potente e terremotante di questa dendosi altero al tavolo slabbrato d’una

L’altra realtà
mostra, che si potrebbe definire davvero Vocazione di San Matteo, che non lo redi-
«strabiliante», un po’ invero ci si pente: si merà, ma ove si tracanna la filtrate pe-
meritava ben altra serietà! (meglio l’ironia nombra di Caravaggio, quasi fosse una
della retorica, comunque). Allora, elegan- boccata d’assenzio, o bussando allo spec-
za deontologica, cui non derogo mai, vor- chio illusorio del cavalletto-crocefisso d’un

di Carlo Guarienti
rebbe ch’io non scrivessi d’una mostra di Golgota da camera (La visita di Goya), co-
cui mi sono occupato in catalogo. Ma l’oc- me fosse un labirinto rotto, da luna park
casione della mostra è così eccezionale, e orsonwellesiano della Malinconia manie-
la mostra così superba, che pazienza, ci si rista (en attendant Goya, Duerer e ovvia-
perdoni l’eccezionale deroga, che permet- mente anche il Velazquez delle Meninas,
te pure di rettificare il tiro e di declinare di Marco Vallora assistente-arredatore). Magnifica la mes-
una più consona, degna ammirazione. An- s’in scena corale di Alberto Zanmatti a Ca-
che perché, ci chiediamo, chi in questo te, di segnalare un’occasione grandiosa e chietto quasi cieco (lo vedete in quale fol- stelvecchio, ma senza confronti l’effetto
mondo distratto e sbilanciato di valori, del- senza esitazioni di risultati più che nobili, letto sulfureo e pestifero, alla Klossowski, rampicante e sovranamente parassitario
la cosiddetta critica, assoggettata al Potere strabilianti, abbiam detto. Perché il vene- s’è trasformato il nostra Artista, saltellan- dei finti affreschi-ritrovati, dentro le stanze
della Scemenza e alla dittatura della veli- tissimo Guarienti c’insegna a guardare do dovunque, nello specchio lastricato del- familiari di Palazzo Canossa, tra i fanta-
na-alias-comunicato-stampa, s’accorgerà («stra») in modo diverso e rapinoso, anche l’aria, lastricato di cattive azioni e dispetti smi boccheggianti di Bernardino d’India e
d’un risultato così alto e sorprendente? Ec- terribililmente (per dirla col Vasari), quasi cromatici, in un’ossessione dell’autoritrat- del Moro.
co, tante volte, anche da questo pulpitino, teppistico: perché poi non ha ovviamente to eroso, che è il contrario stesso dell’inva-
ci è capitato di sparare contro la croce-ros- la vocazione, o la pedanteria del pedagogo denza narcissica di tanti colleghi contem- Guarienti. Oltre il Reale, Verona, Museo di
sa, paonazza di vergogna, d’una pletora di e d’accompagnarci, nel nostro stupore. Di poranei?). Bafometto invecchiato e satire- Castelvecchio e Palazzo Canossa, fino al

Moda
fenomeni di sott’arte, senza più alcuna farci traversare il guado, come il bravo boy sco, dalla bocca sciancata in un grido afo- 19 settembre, catalogo Silvana Editoriali a
qualità. Questa è invece la volta, finalmen- scout fa, tenendo la mano sollecita al vec- no, ci getta ripetutamente nel bel mezzo cura di Paola Gribaudo

Prima del sexy lo chic, il ritorno della Bamboo


on ci sono ancora notizie dai negozi Gucci di Oltre che nella sua dimensione originale, ne esiste

N
di Roselina Salemi
Cannes, Capri e Forte dei Marmi (è presto), una versione più grande, con elementi in nichel. Al
ma la New Bamboo bag limited edition (sol- sava che, vista al braccio di Ingrid Bergman e Vanes- manico sono state aggiunte una lunga tracolla, una
tanto in blu, soltanto in pitone o pelle cella- sa Redgrave, la Bamboo bag sarebbe diventata un ir- catena di metallo e nappine con dettagli di bambù.
rius, soltanto dodici pezzi per ogni materiale), in rinunciabile status symbol per le dive degli anni C’è in coccodrillo, in pelle, e addirittura in tricot. In
vendita da dieci giorni, è un oggetto-feticcio per ve- Cinquanta e Sessanta. Le trendsetter di allora si un arcobaleno di colori, dal fucsia al grigio, oltre ai
re collezioniste. A nobilitarla, a dare quella patina di chiamavano Liz Taylor, Liza Minnelli, Audrey Hep- classicissimi bianco e nero. Per farne una, servono
desiderabile aristocrazia, c’è la mostra itinerante burn: prima del sexy, veniva lo chic. Le foto dell’Ar- tredici ore. Costa dai 1300 ai 13 mila euro. Dicono, da
Bamboo Forever che dopo Berlino,Vienna, Barcello- chivio Gucci sono quasi commoventi. La bella Ingrid Gucci, che la nostalgia non c’entra. Possibile. C’entra
na e Parigi è arrivata felicemente al mare (a Capri, a Bergman è a spasso con tata e bimbo, a Napoli, nel di sicuro il bisogno disperato di bon ton, di esclusi-
Cannes e a Forte dei Marmi fino a domani) per rac- ’53. È vestitissima, tailleur longuette, maglioncino vità, di alto artigianato, il bisogno di uscire dall’onda
contare una storia dolcevita, guanti di camoscio e Bamboo bag. Vanes- sexy-trasgressiva, perciò è necessario guardare in-
favolosa comin- sa Redgrave (nella foto) invece è su un dietro, verso Ingrid Bergman con i guantini, tan-
ciata 64 anni fa. set, occhi ardenti, camicia a quadretti, to signora (scarseggiano, le signore). Ma il
L’originale era gonna sopra il ginocchio, trasgressi- passato, come sostiene qualcuno, è una terra
una piccola borsa va, ma non troppo. Bamboo bag an- straniera. E anche l’esclusività, a parte le li-
creata nel 1947 in che per lei. La mostra suggerisce mited edition numerate, che danno grande
pelle di cinghiale, che dentro quella borsetta c’è una soddisfazione a chi se le può permettere e
con il manico in filosofia, un pensiero, oltre che sono difficilmente taroccabili, è un con-
bambù curvato a un pezzo di storia. E forse è fine fragile. Chiunque può essere Car-
semicerchio, un’i- proprio così. Altrimenti, non la Bruni per un giorno. Su www.my-
dea dettata dalla sarebbe nata, questa prima- luxury.biz/ è possibile consultare un
necessità: la guer- vera, la New Bamboo, già ricco catalogo di borse, originali… in
ra era appena fini- scelta da Carla Bruni, affitto, con prezzi a partire da quin-
ta e scarseggiava- Evan Rachel Wood (True dici euro a settimana. Le caccia-
no le materie pri- Blood) e Ashley Greene, la trici di status symbol sono
me. Nessuno pen- vampira Alice di Twilight. avvisate.
pagina 16 • 24 luglio 2010 MobyDICK il paginone
Fece di tutto per rimanere
nell’ombra, adoperando vari
pseudonimi per firmare traduzioni
e collaborazioni a riviste e giornali.
In vita ha pubblicato tre soli libri,
ma la sua figura e la sua opera
(che si compone di saggi e poesie)
sono tra le più significative
del nostro Novecento. Ora l’uscita
di un volumetto di lettere
indirizzate a María Zambrano
ci offre l’occasione di ritrovarla…
di Pasquale Di Palmo

er i tipi delle edizioni Ar- toto, quelle di María, «che s’in-

P chinto esce un raffinato


volumetto che raccoglie
una manciata di lettere
inedite di Cristina Campo: Se
tu fossi qui. Lettere a María
dovinano stupende nel riflesso
delle stesse lettere campiane»,
come suggerisce ancora la cu-
ratrice. Ma, nonostante l’esi-
guità dei messaggi pervenutici,

Cristina Campo,
Zambrano 1961-1975 (96 pagi- è emblematico come il rappor-
ne, 14,50 euro). Il libretto, cura- to di stima reciproca e di deli-
to da Maria Pertile, propone cata, fraterna collaborazione
una serie di epistole e brevi appaia evidente nel tono con il
messaggi che Cristina Campo quale Cristina si rivolge all’a-
scrisse alla filosofa spagnola, mica: «Maria cara, tu mi hai
incontrata presumibilmente a salvato dalla confusione. La-
Roma intorno alla fine degli scia che io ti aiuti nella fatica:
anni Cinquanta. In quell’arco portare i battenti della porta di mannsthal. Vi so- riferimenti ai l’ombra, adoperando vari
di tempo la scrittrice si legò Gaza in cima alla montagna - no poi trascrizio- suoi modelli let- pseudonimi per firmare tradu-
sentimentalmente a Elémire (conosco bene ogni pietra, e ni di testi di Bor- terari e religiosi zioni e collaborazioni a riviste
Zolla che, non a caso, intratten- posso servirti, con umiltà e con ges, Pasternàk, si limitano a una e giornali (Cristina Campo era
ne con la Zambrano, nello stes- precisione). Tu mi hai detto: “la del poeta mistico serie circoscritta infatti un nom de plume, in
so arco cronologico, «un’altra, paura è il demonio stesso” e persiano Gialal di situazioni e quanto il suo vero nome era
intensa corrispondenza episto- questo mi ha salvato, in un mo- al Din Rumi, pre- nomi privilegiati. Vittoria Guerrini) e pubblican-
lare, a volte condivisa sulla mento di orrore. Lascia che te sumibilmente Irrinunciabile è il do in vita soltanto tre libri: la
stessa pagina di quella di Vitto- lo dica io, nel momento dell’an- tradotto dalla richiamo a Simo- silloge poetica Passo d’addio
ria-Cristina con María», come sia - non avere paura, cara - e stessa autrice. A ne Weil di cui si (All’Insegna del Pesce d’Oro,
rileva la curatrice. lascia che io ti aiuti in silenzio, questi testi d’oc- parla nella lette- 1956) e le raccolte di saggi Fia-
minutamente». casione bisogna ra inviata il 15 ba e mistero (Vallecchi, 1962) e
Si rimane colpiti innanzitut- Alcuni messaggi sono la sem- aggiungere la agosto 1965: Il flauto e il tappeto (Rusconi,
to dall’estrema varietà dei plice trascrizione di brani che consuetudine di «Cara, grazie di 1971). Proprio sulla bandella di
quest’ultimo libro appare la
Andare controcorrente nell’affermare la suprema nota che sembra caratterizzare
il suo percorso letterario, mai
aristocrazia dell’idea in un’epoca in cui tutto scivola disgiunto da una macerazione
spirituale che rasenta un’asce-
verso il basso. Questo il suo tratto distintivo, sulle si di ascendenza quasi mona-
cale: «Cristina Campo è uno
orme di Simone Weil e Hugo von Hofmannsthal pseudonimo. È cresciuta a Fi-
renze nell’ambiente del padre
compositore. Ha scritto poco e
messaggi: brevissimi, essen- intrigavano particolarmente inviare immagini riproducenti avermi annunciato l’uscita del le piacerebbe avere scritto me-
ziali taluni, poco più di un ba- Cristina Campo, magari in oc- opere d’arte che per Cristina tuo libro - dei tuoi libri - e il tuo no. [...] Oltre alla poesia il suo
gliore che rischiara il momen- casione di una particolare ri- rivestivano un particolare si- progetto di tradurre Simone. maggiore interesse è la litur-
to privilegiato della lettura, al- correnza: nella lettera del Na- gnificato. È il caso delle carto- Sono tra le poche notizie capa- gia: l’ex romana, la bizantina».
tri invece più articolati e detta- tale 1967 è riportata, mano- line, inviate il 3 giugno e il 3 ot- ci di rallegrarmi, in questo tem-
gliati come l’ultima lettera ri- scritta, la poesia La Tigre As- tobre 1961, del Ponte a Santa po tenebroso». Non è un caso È quanto mai significativo
portata, risalente alla festa di senza, dedicata alla memoria Trinita di Firenze o del ritaglio che sarà proprio l’opera della che, in un’epoca dominata dal
San Giovanni 1975, in cui si degli amati genitori («Ahi che di illustrazione, non datato, raf- pensatrice francese a segnare dogmatismo ideologico che
rievoca la figura del poeta ar- la Tigre,/ la Tigre Assenza,/ o figurante un calice con l’Ado- in maniera inimitabile il lavoro aveva irretito gran parte
gentino e amico comune Héc- amati,/ ha tutto divorato/ di razione dei Magi, accompa- della Campo, con quella netta dell’intellighenzia italiana, gli
tor Murena, morto nello stesso questo volto rivolto/ a voi! La gnato da questa semplice po- contrapposizione tra La pesan- interessi di Cristina si orientas-
anno e di cui Cristina Campo bocca sola,/ pura,/ prega anco- stilla: «El caliz azul de la Navi- teur et la grâce, come si intito- sero in direzione pressoché an-
aveva tradotto sei liriche, ori- ra/ voi: di pregare ancora/ per- dad y de los Santos Reyes (por la una fondamentale raccolta titetica: la poesia e la liturgia. È
ginariamente apparse in un ché la Tigre,/ la Tigre Assenza,/ Maria, su Cristina-Vittoria)». di saggi weiliana del 1948, che presente infatti, negli scritti di
numero dell’Approdo Lettera- o amati,/ non divori la bocca/ e sembra sottendere alla sua Cristina, un profondo legame
rio del 1961. la preghiera...»), quella del Ca- Come in tutti i carteggi della stessa poetica. interdisciplinare che crea ac-
Il materiale fin qui rinvenuto è podanno 1961 è la semplice ri- Campo (si pensi ad esempio al- L’uscita di questo volumetto ci costamenti insospettati fra ma-
ben lungi dall’essere completo, produzione dattiloscritta della le Lettere a Mita e a Caro Bul, consente di rivisitare la figura terie diverse come poesia e tra-
in quanto mancano sicuramen- versione della lirica In verità pubblicati da Adelphi rispetti- di una singolare autrice che fe- duzione, saggio di taglio erudi-
te altre lettere di Cristina e, in più d’uno di Hugo von Hof- vamente nel 1999 e nel 2007) i ce di tutto per rimanere nel- to e investigazione esegetica.

anno III - numero 29 - pagina VIII


24 luglio 2010 • pagina 17

po classico derivata dai suoi in- raccolta di saggi intitolata Spa- sciti, etica ed estetica. Non è

In bianca
numerevoli lavori di traduzio- gna di María Zambrano. En- un caso che la vita stessa della
ne e dai suoi maestri dichiarati trambi i primi due titoli pubbli- scrittrice risentisse in maniera

maglia
come Hofmannsthal e la Weil. cati denotano la scarsa pro- esclusiva di questo connubio
Scrive Margherita Pieracci pensione dell’autrice a diffon- dagli intrecci indissolubili: si
Harwell che, oltre a essere raf- dere i propri testi in maniera pensi, in tal senso, alle relazio-

d’ortiche finata esegeta dell’opera della


Campo, fu una delle sue più ca-
indiscriminata, bensì la ten-
denza a rendere note con par-
ni che Cristina allacciò con il
finissimo traduttore Leone
re amiche: «Per penetrare più a simonia le proprie pubblicazio- Traverso e, in seguito, con
Di Cristina Campo ci fondo nel pensiero di Cristina ni. Non è un caso che, a parte quella straordinaria figura di
parla con rigore e passio- Campo le due guide più sicure qualche sparuta segnalazione, intellettuale a tutto tondo che
ne anche Massimo Mo- sono Hugo von Hofmannsthal i due libri venissero subito re- fu Elémire Zolla, o al fascino
rasso che ne traccia un e Simone Weil - fino ai tardi an- legati nel dimenticatoio. La che esercitò su di lei il poeta
ritratto profondo e parte- ni Sessanta i più costanti pha- stessa autrice scriveva a Leone Mario Luzi.
cipe nel libro In bianca res di questa instancabile, ma Traverso il 10 ottobre 1962 a Dopo la morte le prose della
maglia d’ortiche (Mariet- soprattutto selettiva e fedelissi- proposito di Fiaba e mistero: Campo, che si possono consi-
ti, 128 pagine, 14,00). Il ma lettrice». «Ora anche di questo libretto derare come il punto più alto
critico ci instrada nella mi è venuto un enorme deside- della sua opera, furono ripro-
più adatta comprensione I versi che figurano in que- rio che nessuno si accorga. poste e integrate in due volumi
della poesia della scrittri- sta silloge, composti tra il 1954 Una parola è sufficiente per to- adelphiani, usciti rispettiva-
ce, a quel «silenzio in e il 1955, con eccezione della glierti tutto il piacere di averlo mente nel 1987 e nel 1998: Gli
versi», espresso come prima poesia datata 1945, ri- scritto, farti sentire as public as imperdonabili e Sotto falso no-
«bellezza a doppia lama» sentono degli spunti e delle at- a frog, il che equivale a non me. Quest’ultimo volume rac-
o come preghiera, e che mosfere più varie, nel tentati- scrivere più». coglie tutti gli scritti che Cristi-
fa assumere alla Campo, vo di rendere «bianche tutte le Il flauto e il tappeto, pubblica- na pubblicò in periodici con di-
come dice Morasso, una mie lettere,/ inaudito il mio to da Rusconi nel 1971, costi- versi pseudonimi, spesso decli-
«arcaica funzione sacer- nome, la mia grazia richiusa». tuisce il terzo e ultimo libro nati al maschile: da Puccio
dotale, fra nostalgia del Sembra un inno alla grazia pubblicato in vita. Si tratta di Quaratesi a Bernardo Trevisa-
fondamento veritativo e che si riverbera talora in deli- una raccolta di saggi (alcuni di no, da Benedetto P. d’Angelo a
nostalgia del fondamen- cati versi di ascendenza questi ripresi dal volumetto Giusto Cabianca.
to liturgico». (l.f.) dickinsoniana, talaltra in enig- precedente) in cui l’autrice di- La Tigre Assenza, pubblicato
matiche asperità di stampo squisisce intorno agli argo- da Adelphi nel 1991 raccoglie
tutta la produzione poetica
della Campo, comprese le tra-

l’imperdonabile
duzioni in versi. Oltre a Passo
d’addio figurano altre due bre-
vi sezioni, intitolate rispettiva-
mente Quadernetto e Poesie
sparse. In tutto si tratta di una
trentina di liriche che, per il
loro potere ipnotico e per la
loro intrinseca bellezza, si
Risulta perciò un po’ riduttivo eliotiano: «Ora non resta che menti più disparati creando in- configurano tra le espressioni
circoscrivere i suoi interessi vegliare sola/ col salmista, coi sospettabili accostamenti. Il più adamantine e compiute
variegati nell’ambito di un ge- vecchi di Colono». E non è un punto di partenza collima con della sua opera.
nere tout court, definito in ma- caso che sia Emily Dickinson il punto di arrivo solo grazie a
niera netta e lineare. Si dovrà sia Eliot furono tra gli autori un procedimento narrativo che Bisogna segnalare inoltre gli
considerare il fatto che qual- prediletti della Campo che li persegue tale obiettivo attra- ultimi versi, composti negli an-
siasi occasione può costituire tradusse da par suo. verso una sequenza di corri- ni Settanta e ispirati a una reli-
lo spunto per argomentare so- Già Leone Traverso, in una re- spondenze di ardua decifrazio- giosità dominata da figure bi-
pra un determinato tema: la censione apparsa sulla rivista ne agli occhi del profano. Il bliche o attinenti al mondo del-
nervatura di una foglia, il rica- Letteratura nel 1957, rimarca- cerchio si chiude in maniera la liturgia (la Campo, oltre a
mo di un tappeto, l’eco di una va sia le fonti plurime d’ispira- affascinante ed enigmatica, do- condurre una strenua battaglia
fiaba rappresentano, come una zione che sottendono alla na- po un continuo peregrinare in- a favore dell’opera di monsi-
madeleine proustiana, il richia- scita di certe poesie (con riferi- torno ai simboli della redenzio- gnor Marcel Lefèvbre per il ri-
mo per modulare variazioni in- menti, più o meno espliciti, alle ne e della perdizione. Dall’in- pristino della messa in latino,
predilesse il rito bizantino-sla-
La nervatura di una foglia, il ricamo di un tappeto, vo). In quest’ottica risaltano i
versi di Missa Romana e del-
l’eco di una fiaba rappresentavano per lei, come una l’intenso poemetto intitolato
Diario bizantino.
“madeleine” proustiana, il richiamo per modulare «Perfezione, bellezza. Che si-
gnifica? Tra le definizioni, una
variazioni intorno a una dimensione spirituale è possibile. È un carattere ari-
stocratico, anzi è in sé la su-
prema aristocrazia. Della na-
torno a una dimensione spiri- Mille e una notte, a Lawrence treccio di un tappeto persiano tura, della specie, dell’idea»
tuale autentica e rigorosa. d’Arabia, a san Paolo), sia l’o- a una «frase glaciale» di Prou- scriveva la Campo nel saggio
Passo d’addio, il suo esordio scurità di taluni passaggi: «Ci st, dalle considerazioni sul te- Gli imperdonabili. Gli imper-
poetico che rappresenta anche si incontra in altre liriche a ma della «sprezzatura» alle donabili sono i poeti che van-
l’unico libro di liriche pubbli- passi che sembrano a prima vi- suggestioni del rito gregoria- no controcorrente, che corteg-
cato in vita, raccoglie soltanto sta invalicabili, non per arbitrii no, la prosa della Campo si de- giano lo stile nell’epoca in cui
undici componimenti, domina- sintattici o lessicali, ma perché linea come un perfetto emble- tutto scivola irrimediabilmen-
ti da uno stile che si differenzia occulto rimane il pozzo ma araldico miracolosamente te verso il basso, che, come
notevolmente rispetto ai cano- profondo da cui sorgono certe scampato alla distruzione e al- Pound, scelgono di tacere lad-
ni letterari del tempo, imposta- immagini». la rovina incombenti. Come dove regna il più assordante
ti sulle tendenze più contra- Il secondo titolo della Campo Borges, la Campo si interroga dei vaniloqui. La stessa Cristi-
stanti: da una parte il neoreali- fu Fiaba e mistero, edito da Val- a lungo sui propri ideali e mo- na Campo si può annoverare
smo, dall’altra le derive dell’er- lecchi nel 1962 nella collana delli letterari, stabilendo un’o- tra quelli che lei stessa aveva
metismo, con l’avvento ormai dei «Quaderni di pensiero e di pera di interpretazione quanto definito «imperdonabili», que-
incombente degli schematismi poesia». Il volumetto, conte- mai preziosa, anche se dai trat- sti araldi della perfezione che
imposti dalle neoavanguardie. nente cinque tra i più riusciti ti atipici. scelgono l’ombra, il silenzio,
La poesia della Campo sembra saggi della scrittrice, fu pubbli- La letteratura rappresenta per Le copertine delle opere l’anonimato nel periodo in cui
di Cristina Campo
invece risentire di uno stile cato in un’edizione numerata la Campo una sorta di model- impazzano l’arrivismo più
ritratta in diverse immagini
semplice, quasi frugale, che si di 600 esemplari. Nella stessa lo che riesce a coniugare mira- sopra il titolo. A sinistra, abietto, la volgarità più truce,
basa su una compostezza di ti- collana vedrà la luce anche la bilmente, nei suoi esiti più riu- Hugo von Hofmannsthal l’esibizione più sfrenata.
e Simone Weil
libri
Narrativa
pagina 18 • 24 luglio 2010 MobyDICK

Georges Simenon
CORTE D’ASSISE
Adelphi, 180 pagine, 18,00 euro
l titolo è semplicemente Corte

I d’Assise, ed è questa, con tutto


quel che ci sta dietro, che Si-
menon mette sotto accusa. Un
romanzo «giudiziario» che scrisse
nell’agosto del 1937 all’Isola dei
ambizioni grossolane. Louis è
schifosamente cinico, approfitta
di quel che lei può offrirgli, ossia
vantaggi materiali, e respinge l’os-
Pescatori, Lago Maggiore. Appar- sessiva dolcezza dei sentimenti di
ve però solo quattro anni dopo: la una donna che penosamente sfida
direzione di Paris soir lo rifiutò la verità dell’anagrafe.
giudicandolo immorale. Simenon E poi c’è Nizza con i viali a mare,
anzi frusta corde istituzionali deli- il profumo dei fiori, i palazzi dai
catissime perché solenni e totemi- colori pastello. Gli sembra di vive-
che, scuoia quello che a volte agi- re «in una confetteria». Nato nel
sce e si mostra come un animale Nord, costretto a coabitare con
che carica a testa bassa. In questa una madre moralmente distratta e
operazione ne mostra i difetti ge- con l’ex datore di lei diventa-
netici, il disequilibrio organico, la to suo amante, tale Dutto (al-
malformazione cerebrale che por- tro nome italiano!), laido,

Il destino
ta diritto al seguente assioma: «l’imputato è un ma- esibizionista, vizioso, Petit
scalzone, quindi è colpevole». Altrettanto forte è il col- Louis è contento della svol-
po che assesta quando afferma che il giudice istrutto- ta. Continua nella sua parte
re, scrupoloso a senso unico, costruisce un fascicolo di di duro. A Louise Mazzone
823 pagine con ben 237 testimonianze senza ammette- (altro cognome italiano!),

giudiziario
re, o dubitare, di aver eretto una piramide criminale che lavora in una casa chiu-
che risponde a criteri architettonici suoi e non a quel- sa e che lui vuole «liberare»,
li che dovrebbero ispirarsi all’imparzialità. In quel fa- scrive una lettera in cui elo-
scicolo c’è quasi tutto di un giovane uomo, salvo la ve- gia ciò che gli regala «una

del Petit
rità dei fatti. Romanzo scritto in Italia, abbiamo detto. che ha soldi ma è anche un
Forse per questo, Simenon calca la mano sugli italiani, po’ spilorcia». Fa il gradasso,
verso i quali non ha mai dimostrato molta stima. E dice che «dovrà metterla in riga». Louise, giovane che
questo è francamente irritante. Come infastidiscono, «profuma di verbena», lo raggiunge a Nizza. All’inizio

Louis
in tutta la sua opera, certi stereotipati riferimenti ad al- passa per sua sorella, ma Constance poco dopo scopre
cune nazionalità. La prima parte di Corte d’Assise pa- tutto. Non le conviene indignarsi più di tanto. «Catti-
re abbia l’andamento del feuilleton tirato un po’ come vo!», lo rimprovera con ambiguità materna, poi accet-
un elastico. Poi ci si accorge, con la svolta giudiziaria ta il ménage à trois.
della trama, che certi particolari sono essenziali. Si Abilissimo Simenon nel tratteggiare la famosa atmo-
passa da una chansonette delinquenziale a toni do- sphére, stavolta molto vischiosa. Non viene solo crea-
stoevskijani, senza la rinuncia del ritmo brillante e to un personaggio, ma un intero ambiente, e minuzio-
delle ripetizioni a effetto. Al centro di tutto c’è il venti- di Pier Mario Fasanotti samente. E poi il punto di rottura, tema caro a Sime-
quattrenne Louis Bert detto Le petit Louis. Entra in non. Da una certa insofferenza verso «un apparta-
scena come un bulletto, uno sciupafemmine, uno che za, quel gigolo così bravo ad ammaliare i gonzi, senza mento saturo di vita indolente» al dramma: Constance
in un clan marsigliese crede d’avere il suo peso. Pove- sapere che oltre non è in grado di andare. Fa niente, la finisce con la gola tagliata. Inizio di errori e di stupide
retto: quelli della mala, infinitamente più astuti di lui, fasulla contessa, agiata ma anche mantenuta da un at- avidità. Alla fine Louis è arrestato. Nessuna prova per
lo giudicano un incapace. In occasione di un «colpo» tempato funzionario, è in estasi, si guarda attorno «per quanto riguarda l’assassinio (mai si ritroverà il corpo
riesce ad affascinare Constance Ropiquet che si fa assicurarsi che Petit Louis non è un sogno». della donna), ma quel meccanismo «tritatutto» della
chiamare contessa d’Orval: è una donna avanti con gli Vanitosamente desidera che la gente sbirci un po’ più magistratura riesuma il suo passato «dal letame» e in-
anni, ma Simenon lascia al lettore immaginare l’esat- del solito e sappia che lei è dorme con un giovane. Lo venta il suo presente. E non lo fa mai parlare. La giu-
ta sua età. Potrebbe avere circa cinquant’anni. Passa soffoca con «baci umidicci e interminabili, con il suo stizia è burla e tirannide. Con un sorriso sornione

Riletture
sempre per una «tardona» per il fatto che diventa su- seno pesante», ma gli consente una vita assai diversa guarda i giudici in toga rossa. Senza mai poter spiega-
bito l’amante di un ventenne. Ospita a casa sua, a Niz- da quella precedente, intrisa di miseria, espedienti e re nulla di sé.

Heidegger sotto l’ombrellone? Basta bagnarsi la testa


o so, Essere e tempo di Heidegger non è una Fabris: uno è un’introduzione complessiva al filosofo

L
di Giancristiano Desiderio
lettura da farsi sotto l’ombrellone. Il pensiero di Essere e tempo e s’intitola Heidegger, mentre un
del filosofo dell’essere è troppo difficile ed esi- l’esser-ci. Le edizioni per leggere Essere e tempo so- altro è Essere e tempo di Heidegger. Introduzione al-
ge una concentrazione che la spiaggia non no varie: la Longanesi ha da poco aggiornato la ver- la lettura, entrambi editi da Carocci. Il secondo libro
permette di raggiungere. Ma ne siamo sicuri? Perché sione classica della traduzione di Pietro Chiodi, di Fabris vi guiderà passo passo nella lettura e nella
dobbiamo immaginare la lettura di libri di filosofia mentre la Mondadori ha dedicato un Meridiano al li- comprensione di Essere e tempo. Fabris, infatti, sa
come cose estremamente complicate? In fondo, i fi- bro di Heidegger con un nuovo tentativo di traduzio- cosa dice ed è oggi probabilmente il maggior cono-
losofi cosa fanno se non parlare di noi stessi? Un te- ne di Alfredo Marini. Insomma, procurarsi il testo scitore dell’opera di Heidegger. Tuttavia, tutti questi
sto di filosofia non «funziona» come tutti gli altri li- heideggeriano è una cosa molto semplice perché c’è consigli e queste cautele non rischiano di allontana-
bri? Come dobbiamo abituarci al linguaggio dello l’imbarazzo della scelta. Se poi la cosa vi appassio- re piuttosto che invogliare alla lettura di Essere e
scrittore e come dobbiamo entrare na vi suggerirei anche di procurarvi al- tempo? Che cosa fa Heidegger in questo suo libro?
nella storia o nello spirito di un ro- cuni testi che vi possono aiutare nella Ci dà la vita, ossia il nostro essere-nel-mondo, sotto
manzo, così non dobbiamo entrare lettura o nella comprensione - o anche forma di pensiero scritto. Detto in parole semplici
in sintonia anche con il linguaggio il fraintendimento, a volte sono la stes- Heidegger fa questo: mostra come l’uomo (l’esserci)
e il pensiero dei filosofi? Essere e sa cosa - del pensiero di Heidegger: po- può entrare in rapporto con tutto ciò che è (gli altri
tempo, dopo tutto, non può essere tete, ad esempio, cercare un piccolo uomini, gli animali e le cose) perché questo rappor-
letto come un «romanzo»? Magari classico come Introduzione a to è già mediato o «aperto» o reso
un particolare romanzo, quello che Heidegger di Gianni Vattimo Accostarsi possibile da una particolare compren-
si usa chiamare «romanzo di for- edito da Laterza, oppure un a “Essere e tempo” sione di ciò che chiamiamo «essere».
mazione», ma che è pur sempre un testo appena uscito del pove- Come potremmo dire l’essere se non
romanzo, ossia un libro che rac- ro Franco Volpi Heidegger e come fossimo già da sempre coinvolti nel-
conta una storia. E qui la storia che Aristotele, ancora per Later- a un romanzo l’essere? Il mio Croce lo dice in modo
si racconta è la nostra, perché noi za. Ma la cosa migliore, pro- più chiaro: l’uomo vive nella verità.
stessi siamo quell’ente particolare babilmente, è quella di affi-
non è una missione Anche sotto l’ombrellone (se ogni tan-
che è interrogato e che risponde: darsi a due libri di Adriano impossibile to si rinfresca la testa).
Memorie Incontri
MobyDICK 24 luglio 2010 • pagina 19

ALTRE LETTURE
Il proverbiale
MARX STA ANCORA BENE,
di Riccardo Paradisi
anticlericalismo

PAROLA DI EDGAR MORIN


ravvicinati
toscano, un incontro
milio Cecchi in Ritratti e profili

E dedica alcune pagine al Piovano


Arlotto, un vecchio canonico dei
con Malaparte
sul letto di morte,

con Nostro
suoi tempi. Il Piovano «cammina- entre «il liberalismo realmente
va dondolando e soffiando, panciuto ed Davide Lazzaretti M esistente», si dispiega sul mon-
elefantesco. I beceri per istrada si tocca-
vano nel gomito dicendo, non tanto a vo-
al Teatro povero do e lo affonda in un abisso ecologi-
co, finanziario, politico ed etico, Ed-
di Monticchiello,

Signore
ce bassa “quelli son tutti polli” al che egli gar Morin in Pro e contro Marx
replicava stentoreo “e son fagioli”. Sulla (Erickson, 104 pagine, 10,00 euro) ci
sua tomba il Piovano aveva fatto dettare:
secolarità invita a ritrovare il filosofo di Trevi-
“Questa sepoltura il Piovano Arlotto la fe- e spiritualità ri nelle sue intenzioni più feconde
ce fare per sé e per chi ci vuole entrare”». sotto le macerie dei marxismi. Mo-
E Cecchi prosegue: «Non è una cinica sfi-
dei Vescovi, Papi e tv... rin si pone contro lo spirito di siste-
da, un sogghignante invito mortuario, un Brevi notizie ma che uccide il pensiero e steriliz-
salamelecchi di danza macabra; ma co- za l’azione utilizzando il pensiero di
me dire che se c’era qualcuno così mise- di Leone Piccioni tra sacro e profano Marx per esplorare i meccanismi
ro da mancargli perfino dove stendersi che agiscono in ogni sistema dog-
per l’ultimo sonno, il Piovano si sarebbe da un carabiniere. Alla matico e chiuso. Meccanismi attivi
tirato un poco più in là e gli avrebbe fatto fine dello spettacolo di anche all’interno del marxismo
posto volentieri». Monticchiello si svolse stesso. «La concezione antropologi-
come sempre un dibat- ca di Marx era unidimensionale: né
A Pontassieve vicino a Firenze c’era l’o- tito fra il pubblico. Era l’immaginario né il mito facevano
steria del Tomboloni, molto frequentata presente un sacerdote parte della realtà umana profonda.
da scrittori della città: Bilenchi, Luzi, Bo e di Pienza, intelligentis- L’essere umano era un homo faber
altri. A un cliente normale il Tomboloni simo, spiritoso e di senza complessità, un produttore
offriva seccamente spaghetti, bistecche e grande vocazione che prometeico. Sappiamo invece, come
vino locale; ma se ci andavamo noi, con fu ripetutamente invita- hanno mostrato Montaigne, Pascal,
amici scrittori, ecco che c’erano le penne to a prendere la parola. Shakespeare, Dostoevskij, che ho-
strascicate, il fritto di pollo e coniglio con Era riluttante, ma alla mo è sapiens demens - un essere
funghi e carciofi. Si trovavano dal Tombo- fine si alzò e disse: «Lo complesso, multiplo, che porta in sé
lini un certo numero di vecchietti al me- vedete, io sono un sa- il cosmo di sogni e fantasmi».
desimo tavolo che si raccontavano cose cerdote cattolico. Che

QUANDO LE PAROLE
del passato, con un’aria certamente bo- volete che vi dica? Pos-
naria, ma fervidamente anticlericale. Si so solo confessare - con *****

SONO MINIERE DI ZOLFO


ricordavano ad esempio di un vecchio trepidazione - che nella
amico ateo che giunto vicino alla morte mia vita in seminario e
fu con insistenza pregato dalla moglie di in parrocchia ho dubi-
ricevere il prete. Non ne voleva sapere, tato una o più volte del-
ma alla fine il prete arrivò. Si svolse pres- la prima incarnazione l Dizionario del diavolo (Guanda,
sappoco questo colloquio: il prete: «In
Chiesa non ci siete stato mai», il malato:
del Cristo: figuratevi se
posso credere nella se-
I 189 pagine, 13,00 euro) ha avuto
una genesi durata più di qua-
«È vero non ci sono stato mai»; il prete: conda!». rant’anni, durante la quale si è chia-
«Avete bestemmiato sempre», il malato: mato in vari modi: Dizionario del ci-
«Sì, ho molto bestemmiato»; il prete: Il famoso scrittore nico, Dizionario del demonio, Dizio-
«Gliene avete fatte a nostro Signore», il Curzio Malaparte, or- nario del comico. In sostanza si trat-
malato: «Sì, gliene ho fatte ma come mai morente per un tu- ta di un lavoro di correzione della
quella che mi sta per far Lui non gliene more, era ricoverato in lingua del giornalista Ambrose
ho fatta mai!». privata. Ma il grande Vescovo, che era or- una clinica di Roma. Aveva frequentato Bierce allo scopo di modificarne il
Nella stessa situazione un altro vecchio mai in coma, ebbe come un sussulto, si la bella zona di Bagni Vignone divenendo cuore più profondo, di sovvertire il
amico che rifiutò sul letto di morte di ve- tirò su dai cuscini e disse imperiosamen- grande amico di un albergatore del luogo comune senso delle parole a favore
dere il prete, ma la moglie lo fece entrare te: «Al Vescovo che muore i Sacramenti si fervente cattolico. La sala d’aspetto della di un significato paradossale. Bierce
lo stesso. Accanto al moribondo il sacer- portano in forma solenne». E così fu. clinica era piena di politici comunisti e di costruisce un testo estremo ed esila-
dote gli sussurrò nell’orecchio: «Dite Giu- personaggi cattolici che si disputavano rante in cui tutto viene dissacrato
seppe Gesù e Maria. Dite Gesù Giuseppe Un brav’uomo di Pienza non aveva mai l’anima del morente, da una parte comu- compresa la sacra rivoluzione: «Il
e Maria» e il moribondo a botta: «Tre as- nascosto il suo ateismo ma tutti gli vole- nista, dall’altra credente. Un microfono brusco passaggio da una forma al-
si e napoletana a picche!». vano bene anche per la sua vita di mise- convocava via via i visitatori. L’albergato- l’altra di malgoverno».

LA GUERRA PERSA
ria e si fermavano con lui anche i sacer- re di Bagni Vignone venne a Roma e si in-
Molto vecchio il Vescovo di Arezzo ave- doti della bella città toscana con i quali serì anche lui nella sala d’aspetto preve- *****

DALLA SOCIALDEMOCRAZIA
va buona frequentazione con i fedeli e disputava francamente. Ebbe lutti in fa- dendo di dover aspettare tanto tempo: fu
particolarmente con il Prefetto e la mo- miglia, rimase solo e si avviava alla di- invece chiamato subito con sorpresa di
glie che per le feste usavano portargli sperazione. E un giorno, uno dei preti che tutti gli altri. Cercò di dire parole di spe-
una scatola di cioccolatini e una bottiglia lo conosceva bene, con grande sorpresa ranza e di conforto a Malaparte ma lui ta-
di cognac. Quando fu sul letto di morte il lo trovò in Chiesa davanti al Crocifisso ceva e si rivolgeva all’amico solo per dir- rande sconfitta delle ultime ele-
Vescovo ricevette dal Prefetto una scato-
la di cioccolatini e gli disse: «Sarebbe sta-
che bisbigliava: «Io non ce l’ho con Te,
che hai tanto sofferto, ti hanno picchiato,
gli: «Ti devo chiedere una cosa: prega per
me, prega per me», e l’altro: «Porca…(e
G zioni in Europa, in Germania
nel 2009 come nel Regno Unito nel
to gradito anche il cognac». ti hanno crocifisso; non ce l’ho con Te, ce giù una bestemmia), che vuoi che non 2010, la socialdemocrazia ha subito
l’ho con tu’ Padre che m’ha ridotto così». preghi per te, lo faccio, porca… sempre». un ridimensionamento tale da oscu-
Il grande Vescovo di Livorno contava rare le sue prospettive politiche. Il
su fedeli molto affezionati, malgrado il lo- A Monticchiello, vicino a Pienza, si Due brevi battutine per chiudere. suo declino elettorale, secondo Giu-
ro colore preferito politicamente. Quan- svolge ogni anno un evento teatrale che Quando la Tv era in bianco e nero l’ope- seppe Berta (Eclisse della socialde-
do venne da Roma la scomunica per i co- porta a recitare in piazza tutti i cittadini ratore Giandinoto ebbe l’incarico di ri- mocrazia, Il Mulino, 156 pagine,
munisti, il Vescovo suggerì ai suoi sacer- del posto su nuovi copioni che dovrebbe- prendere in televisione Papa Pacelli, Pio 10,00 euro) è la conseguenza dello
doti di non chiedere in confessione a qua- ro essere di interesse generale. Anni fa fu XII, ma staccò quasi subito l’occhio dalla smarrimento dell’istanza di equità
le partito fosse iscritto il penitente. Di lì a scelto come soggetto della recita un per- telecamera e disse: «Non mi viene bene: che l’universo socialdemocratico
poco - il Vescovo era già molto anziano - sonaggio come Davide Lazzaretti: era un Santità il bianco spara». aveva incarnato nella storia del No-
gli fu messo accanto un “coadiutore” di carrettiere toscano dell’Ottocento e intor- vecento, col grande e nobile proget-
carattere molto duro e spigoloso. Proibì no a lui si esercitò un culto, una sorta di Un altro operatore si recò con Piero to di correggere l’evoluzione capita-
al Vescovo di presiedere le funzioni in vera religione che lo indicava come il Angela per una ripresa a Papa Montini, lista mediante una forte spinta all’e-
Duomo, fidando in qualche modo sulla nuovo Gesù dell’epoca industriale, perché Paolo VI. Inquadrò la telecamera, non si guaglianza sociale. Un’analisi seve-
mente indebolita del Vescovo; lo intimori- il Cristo sarebbe stato l’apostolo delle decideva a girare finché disse rivolto al ra e stringente che rende conto del
va e lo spaventava. Quando il grande Ve- genti dell’età agricola. Il culto intorno a Pontefice: «Eccellenza, faccia finta di disorientamento della sinistra euro-
scovo fu sul letto di morte il coadiutore lui permane come “Giurisdavismo”. Era pregare». L’occhiata di Paolo VI si può pea d’oggi.
decise di portargli i sacramenti in forma morto durante una manifestazione ucciso immaginare.
Danza
pagina 20 • 24 luglio 2010 MobyDICK spettacoli
DVD
VIAGGIO SULLA LUNA
di Diana Del Monte

Butoh e rock and roll DAL DIVANO DI CASA


l’artista associato designato per

È l’edizione 2011, ma anche una no-


vità nel panorama di questa 64esi-
ma edizione del Festival di Avi-

ispirano Charmatz
gnone. Si tratta di Boris Charmatz, coreo- ono trascorsi quasi quarant’anni
grafo e danzatore di formazione classica,
ma votato a «l’altra danza», che quest’an-
S dal primo sbarco, ma la graziosa
Luna sembra non aver perso un’oncia
no è entrato, per la prima volta, in territo- di fascino. Meta cult del prossimo fu-
rio avignonese. Per saggiare il terreno di turo per lunatici magnati, il satellite
questa sua prestigiosa conquista artisti- che suggerì la tintarella alla Mazzini
ca, Charmatz ha portato ad Avignone e indicibili livori alla Bertè continua a
due coreografie dall’anima profonda- essere inseguito dalla Nasa, che con-
mente diversa, quasi opposta: Flip Book, ta di condurre alla scoperta delle me-
in scena dal 9 all’11 luglio, e La danseuse raviglie locali un drappello di passeg-
malade, che stasera aprirà il sipario per geri disposti a scucire cento milioni di
l’ultima volta. Entrambi prendono ispira- dollari per l’offerta lancio. Per gli
zione da una figura emblematica della astro-muniti farà da sapido antipasto
storia della danza, Merce Cunningham La Luna come non l’aveta mai vista,
per Flip Book e Tatsumi Hijikata per La bel documentario Bbc ricco di imma-
danseuse malade, ed entrambi lavorano gini inedite. Per i comuni terrestri è
sull’insolito e ignorato ruolo della scrittu- sufficiente il divano in dotazione.
ra all’interno dell’universo del corpo. Flip
Book è stato rappresentato, per la prima
volta lo scorso dicembre al Theatre de la
PERSONAGGI
SE TRA MICK E KEITH
Ville di Parigi e può essere considerato un
lavoro in itinere, il primo capitolo della

ROTOLANO LE PIETRE
nuova avventura di Charmatz nella sto-
ria e nello stile del coreografo statuniten-
se; La danseuse malade, invece, è una co-
reografia del 2008 riallestita per l’occa-
sione. Un lavoro, quest’ultimo, che si po- strionico e trasgressivo sulle sei
ne a metà tra la danza e il teatro e che
prende avvio dal testo Matériau du de-
I corde, tanto quanto con il cala-
maio. Nonostante l’età avanzata, il
dans, D’envier les veines du chien di diffondere l’epidemia Hijikata attraverso chiara lo stesso artista, non vuole lascia- mitico Keith Richards sfoggia anco-
Hijikata; uno scritto surreale, che porta in la loro strada. Diverso, quasi opposto, co- re spazio a nessuna forma di nostalgia o ra sul palco polmoni d’acciaio, ma
sé la corporeità del padre del butoh e che me lo era d’altronde il suo ispiratore, è, rivalità. Dopo Avignone, l’esperienza di soprattutto una memoria tutt’altro
non è mai stato pubblicato in nessuna lin- invece, Flip Book; un lavoro che prende Flip book confluirà in 50 anni di danza, il che labile. A tal punto che dopo le
gua europea. origine anch’esso dal rapporto con la let- nuovo lavoro di Charmatz su Cunnin- iniziali remore, il chitarrista degli
«Ma attenzione alla confusione: noi non tura, tentando di diventare lui stesso una gham, in prima a Berlino il 24 e 25 agosto Stones ha sfornato una striminzita
ricostruiamo il butoh a partire da questo sorta di libro/palcoscenico fatto di imma- in occasione del primo anniversario della biografia di sole 550 pagine per l’edi-
testo allucinante - ha precisato il coreo- gini suggerite all’autore dallo scritto di morte del coreografo; La danseuse mala- tore Little Brown. Non fosse che la
grafo - si tratta, piuttosto, di assumere il Cunningham, 50 anni di danza. Una co- de, invece, grazie all’interesse suscitato dovizia di particolari, su cui la stam-
pensiero di un immenso artista in modo reografia dai ritmi rapidissimi, «rock and ad Avignone, sembra pronta a una nuova pa si è tuffata in branco, ha prodot-
tale da lasciarci completamente liberi di roll» l’ha definita il coreografo francese, giovinezza della scena. Per ora, il suo av- to importanti movimenti tellurici
andare verso la nostra personale deriva». che si avvicina al genio della danza post- venire già prevede un viaggio nella patria nei pressi del baricentro basso di sir
E di butoh, in effetti, non ce n’è; né tradi- moderna come una forma di museologia di uno dei genitori del butoh: «Abbiamo Jagger. A tal punto, che molti danno
zionale, filologicamente corretto e adatto della danza, fatta di corpi in movimento. avuto un grande ritorno da parte degli per imminente il divorzio del secolo.
a una ricostruzione della scena di Hijika- Un omaggio al coreografo statunitense specialisti giapponesi di Hijikata per que- Altro che mister e misses Trump.
ta, né di seconda generazione. Sulla sce- pensato da Charmatz come un lavoro sto spettacolo - ha spiegato Charmatz -

Televisione
na un camion, Charmatz e Jeanne Bali- collettivo - e in questo molto poco cun- per questo ci piacerebbe portarlo lì, come di Francesco Lo Dico
bar, attrice e cantante francese, intenti a ninghaniano - e interattivo, che, come di- una sorta di orizzonte ultimo».

A caccia di serial killer da Quantico a L.A.


rmai è piena estate, senza re- re più fantasia, in effetti). Costui am-

O
di Pier Mario Fasanotti
tromarce meteorologiche. E mazza e stupra da 26 anni, spostandosi
siamo agli sgoccioli, almeno su- notata dalla città dove si svolge il serial. psico-detective è suddiviso per caratte- in vari Stati americani, ma avendo co-
gli schermi Rai e su quelli di Criminal Minds parte da Quantico, città ri personali. Immancabile la donna che me baricentro Los Angeles. È l’uomo
Mediaset. Francamente nessun rim- cult per chi ama i polizieschi. È una fa ricerche al computer e dialoga con nero, che si muove nel buio. Brutale,
pianto: l’annata, come si dice con i vini, squadra quella che appare in video, chi va sulla scena dei reati. Stereotipa- ignorante (lascia messaggi sgrammati-
non è davvero stata delle migliori. Un esperta in «analisi comportamentali». ta, televisivamente clonata: non bella, cati), fuma in continuazione (c’è sem-
discorso a parte meriterebbe l’informa- Psicologia e criminologia applicate alla grassoccia, occhialuta, efficientissima, pre un perché nei copioni, ideati da Jeff
zione: bisogna andarla a cercare, ed è ricerca di chi compie il male. Campeg- amicona dei colleghi, battuta pronta, Davis). Gli analisti si muovono quando
una fatica perché non è proprio in pri- gia l’attore Joe Mantenga, ma anche gli ironia e autostima. Poi c’è l’immancabi- trovano connessioni criminali, mai per
mo piano. Per chi ama la fiction e non altri sono bravi e credibili. Il gruppo di le «primo della classe». In questo caso un singolo episodio. Sono esperti di se-
vuole subire le repliche il giovane e plurilaureato rialità. Il Ba-Bau della città degli angeli
stantie delle grandi emit- Spencer Reed: apparente- approfitta dei black-out dovuti al caldo
tenti, segnalo la resistenza mente pedante, con le ta- torrido e quindi al sovraccarico elettri-
e una certa - ma non tota- sche mentali piene di cita- co. Uccide chi trova nelle sue «invasio-
le - freschezza di Sky. È il zioni e di fardelli statistici, ni domestiche» e lascia sempre un testi-
caso di dirlo: per fortuna in realtà un buon giovane mone. Gli esperti con la pistola spiega-
c’è Criminal Minds (su Fox con comuni debolezze. La- no ai policemen locali che questo ha a
Crime a orari diversi, con sciata la base, la squadra che vedere con la volontà di ottenere
repliche su Fox Crime 1). trova una polizia locale un «potere e controllo». La squadra di
Siamo alla quinta stagio- po’ grezza, e soprattutto dif- Quantico lavora su un puzzle e a furia
ne. Csi Miami è addirittura fidente verso i «cervelloni». di confrontare dati e dettagli si mette
alla settima, Csi alla deci- Il tutto poi si appiana. Così sulla pista giusta. Non rivelo l’epilogo,
ma. Insomma un Beautiful anche in uno degli ultimi che sarà in un’altra puntata. Certo è che
nero che ha diverse versio- episodi intitolato Il principe Criminal Minds ha i presupposti per di-
ni, ognuna delle quali con- delle tenebre (potevano ave- ventare uno o più film.
MobyDICK poesia 24 luglio 2010 • pagina 21

Nel regno illimitato L’ADDIO

di Apollinaire Ho colto questo briciolo d’erica


L’autunno è morto ricordalo
Non ci vedremo più su questa terra
Odor del tempo filo di brughiera
di Francesco Napoli
E io t’aspetto ricordati
i conoscevano bene. Avevano condiviso gli slan- Sade e pubblicato in prosa, nel 1911 com-

S ci culturali di una Parigi inizi del Novecento, per


ambedue estremamente decisiva nella forma-
zione e una donna amata: Giuseppe Ungaretti e
Guillaume Apollinaire. Quando nel dicembre del 1918
il grande poeta italiano ritorna dal fronte francese del
paiono i suoi primi versi del Bestiaire ou
Cortège d’Orphée. In seguito ad alcuni fur-
ti avvenuti al Louvre, e tra le tele sottratte
perfino la mitica Gioconda, viene clamoro-
samente arrestato nel 1913 con l’accusa di
Guillaume Apollinaire
da Alcool
conflitto nella capitale parigina ha sottobraccio una ricettazione, ma ne esce assolto. Dopo aver
scatola di sigari toscani promessi all’amico. Entra nel- pubblicato Alcools (1913) cresce la sua fa-
la città in fermento contro la Germania del kaiser e ur- ma anche in Italia e prima sulla Lacerba
lante A mort Guillaume e ha come un presagio, «l’e- (1914) e poi sulla Voce (1915), con il poe-
quivoco del grido era atrocissimo». Corre verso Saint- metto A l’Italie, compaiono suoi versi. Fa
Germain des Prés col cuore in gola, sale le scale e vie- appena in tempo a vedere pubblicati i suoi celebri Cal- velata o una parola audace Apollinaire riesce a neu-
ne accolto dalle donne dell’intellettuale francese, la ligrammes (1918) e il 9 novembre di quell’anno, colto tralizzare un sentimento del tempo che non poteva
madre e la moglie. Gli cade il pacchetto dei sigari dal- da un attacco di influenza spagnola, muore a Parigi. non essere amaro visto quanto attorno succedeva. Un
le mani mentre di sottofondo gridavano sempre a sentimento del tempo che si sviluppa e si precisa nei
morte Guillaume. «Apollinaire era morto. Non era Apollinaire non è stato certo un teorico o un trasci- Calligrammes, raccolta che principia nell’allegria del-
morta la sua poesia». natore come Marinetti e neppure un capo scuola come la creazione di un verso totalmente libero da ogni in-
Andrè Breton; di Valery non ha avuto l’altezza di com- gabbiatura formale e capace di «dipingere» una tela
Guillaume Albert Wladimir Alexandre Apollinaire misurarsi e interrogarsi sul significato e sulle condi- sul foglio bianco e termina con La jolie rousse, ambi-
nasce a Roma il 26 agosto 1880, figlio naturale di An- zioni della sua produzione poetica; la sua opera non ziosa affermazione di poetica e commovente confes-
gelica de Kostrowitzky, polacca d’origine, e del napo- ha avuto la forza d’attrazione, o di repulsione, come sione di umiltà. In questa raccolta, al pari della prima
letano Francesco Flugi d’A- quella di Mallarmé pur tutta- ungarettiana dell’Allegria, la guerra vi compare come
spermont. Giovanissimo si via non è un solitario degli un’esperienza e una spettacolo senza precedenti, una
trasferisce in Francia dove inizi del Novecento, tutt’altro. prova di una crudeltà inumana alla quale fa da con-
procede negli studi e nel 1899 È ammirato, ispira tanto mu- traltare un’esaltazione del sentimento dell’esistenza e
va a stabilirsi a Parigi. Ha bi- sicisti, come Poulenc, e le sue dell’amore. Il linguaggio militare, tecnico o gergale
sogno di guadagnarsi da vi- opere vengono illustrate da che sia, le esagerazioni della retorica patriottica - te-
vere e lo fa con la penna, pub- Braque, Matisse e Dalì. Sem- nendo comunque presente che Apollinaire resta molo
blicando nel 1901 il romanzo bra quasi che la sua poesia più misurato della maggior parte dei suoi colleghi - le
erotico Mirely ou le petit trou non abbia frontiere delineate: violenze e le tenerezze della solitudine amorosa, gli
pas cher. Trova una migliore poche sono le tendenze che, accenti quasi messianici si alternano a una riscoperta
sistemazione in Germania, al durante la sua attività, non fascinosa dell’ottosillabo tradizionale.
seguito dei visconti Milhau abbia sperimentato a dovere,
come precettore della figlia. e altrettanto poche sono an- Andare a scoprire queste pagine per riconoscere
Lì s’innamora della gover- che quelle che, dopo la sua una sintonia govoniana non significa però non intra-
nante della bambina, ma du- morte, in un modo o nell’al- vedere l’estrema libertà sempre osservata da Apolli-
ra poco. Nel 1902 avverte il ri- tro, non abbiano fatto i conti naire, in grado ancora di sfruttare la tradizione metri-
chiamo culturale di Parigi e con la sua opera poetica. ca e di disporre un calligramma in ottosillabi rimati
vi fa ritorno. Lavora in banca A quei critici che avevano come La colombe poignardée et le jet d’eau. Il poeta
di giorno e la sera frequenta trovano «tristi» le poesie di pratica con assoluta coscienza e sicurezza la poesia fi-
scrittori e artisti: Picasso (che Alcools lo stesso Apollinaire gurata, il cui disegno corrisponde al senso, mette insie-
gli regalerà una tela per le rispondeva che quella raccol- me anche più figure per comporre un testo (Paysage),
nozze), Max Jacob, Vla- ta rappresenta in verità «la si misura con una ambiziosa costruzione astratta co-
minck, Jarry e avvia un’inten- vita stessa, con una costante me Lettre-océan, si abbandona in Case d’armons a un
sa attività culturale collaboran- e cosciente volontà di vivere, di gioco tipografico che soltanto in apparenza assomi-
do a giornali e riviste. Il nom de plume Guillaume conoscere, di vedere, di sapere e di esprimere». Certo, glia alle parole in libertà futuriste, ma Apollinaire ap-
Apollinaire compare per la prima volta sulla Revue la dolorosa malinconia del «malamato» e un diffuso partiene certamente, come il giovane Hugo delle Odes
Blanche sottoscritta alla novella fantastica L’Hérésiar- sentimento di fuga dalla vita e della vanità delle cose o Claudel, alla schiera dei poeti per i quali il regno del-
que. Dopo aver curato una edizione delle opere di De vi sussistono. Eppure con un guizzo d’ironia neppure la poesia è illimitato.

il club I FLUSSI DELLA VITA E LA STRETTA DEL TEMPO


in libreria

di calliope di Loretto Rafanelli


i Fabio Scotto, è bene rendere conto non solo del suo
Così ritornano e sentono
un lungo bacio senza luce, un mutismo
che non trova il battito del sangue.
D straordinario impegno come traduttore, specie di Yves
Bonnefoy, di cui esce a giorni il Meridiano da lui curato,
ma pure della sua scrittura poetica, di cui l’ultima raccolta Boc-
ca segreta (Passigli, 130 pagine, 14,50 euro), ne è una ulteriore
Escono da quella stanza felice prova. Già l’inizio del volume ci consegna tre eccellenti
nello spavento delle strade poesie dedicate alla morte del padre, versi profondi e dolenti di
rara intensità. Scotto è un poeta che attraversa i luoghi, le per-
con un volto invisibile e uno straziato, sone, i loro stati d’animo con attenzione e candore raccontan-
nessuna impronta li segnala e allora tornano do con dovizia di particolari i flussi della vita, nella stretta di un
in questo bar di Affori, dove li aspetto tempo che «cola come una febbre densa/ sui campi arsi dal ge-
lo». Scotto è un poeta «generoso» che vuole molto dire e riferi-
con un piede nel vuoto. re delle gioie e dei dolori degli uomini, e sente quasi come un
dovere la necessità di guardare nel quadrante del mondo, sen-
za sfinimenti interiori. Egli, con la dovuta riflessione, e un chia-
ro linguaggio, si spinge verso i più oscuri meandri della vita,
Milo De Angelis perché solo attraverso questo slancio si può ricavare la cifra ul-
tima dell’umanità («se non vivi non muori»).
MobyDICK ai confini della realtà
Essere&Tempo
pagina 22 • 24 luglio 2010

Leonardo
spiegare in dettaglio di cosa si tratti
per poi scusarsi con il lettore speran-
do che «si domini e non permetta a un
impeto di sdegno di impedirgli di se-
guire ulteriormente la psicanalisi solo

Da Vinci
perché conduce a un’imperdonabile
calunnia alla memoria di un uomo
grande e puro». Preoccupazioni che a
un secolo di distanza fanno sorridere
e che potrebbero addirittura invoglia-

sul lettino
re la lettura se non fosse che l’argo-
mento è ormai venuto a noia.
Tra le pieghe del saggio si mette in
evidenza il cambiamento di percezio-

di Freud
ne della sessualità quando Freud si
dilunga su quella che lui chiama una
«disgustosa perversione sessuale»
che si «ritrova con notevole frequen-
za tra le donne di oggi» (inimmagina-
bile riportare che avvenisse anche tra
uomini) e che «nella condizione di
trasporto amoroso sembra perdere il
di Leonardo Tondo suo aspetto ributtante». Per meravi-
gliarsi che «le donne non abbiano dif-
er molti il Rinascimeno italiano Il San Giovanni ficoltà a produrre spontaneamente

P
Battista
rappresenta il momento in cui questo genere di fantasie di deside-
di Leonardo
l’individuo emerge dalla massa Da Vinci. rio». Le affermazioni sono conven-
e si esprime con tutta la sua Sotto, il suo zionali e puritane (e Freud certamen-
forza creativa. Leonardo di ser Piero autoritratto te non era né l’uno nell’altro), ma è
da Vinci percorse sessantasette anni e una foto evidente la sua preoccupazione che
di quell’esplosivo periodo storico e di Sigmund Freud. una maggiore concessione all’argo-
più di tutti ne incarnò il senso. Il suo In basso, mento non sarebbe stata accettata
particolare
eclettismo lo portò a sviluppare ricer- del foglio 186 v dal mettendo a rischio il suo impianto in-
che nell’ingegneria e nell’anatomia, “Codice Atlantico” terpretativo. Così, se da una parte
ma anche a contribuire da protagoni- di Leonardo: parla di fantasia disgustosa, dall’altra
sta alla storia dell’arte. Passano quat- nelle prime afferma che la morale del tempo con-
tro secoli e l’artista diventa il prota- tre righe in alto dannava con tanta severità nient’al-
gonista di un piccolo saggio di Freud, Leonardo ricorda tro che la rappresentazione della su-
l’episodio infantile
attratto dai suoi labirinti psicologici. del nibbio. zione di un capezzolo.Tesi suggestiva
Che il personaggio potesse stimolare In basso, a destra ma discutibilissima visto che la mag-
l’attenzione investigativa dello psica- la copertina gior parte degli uomini va diretta-
nalista non è difficile da capire. del volumetto mente all’origine e molte donne non
edito da Skira lo ritengano assolutamente necessa-
Enigmatico dall’inizio alla fine, a rio (a meno che non sia in gioco una
partire dal suo originale modo di scri- fossero. Questa interpretazione dà la sul volo del nibbio, ricerca probabil- carriera) nella gamma delle possibili
vere leggibile soltanto allo specchio, possibilità di sviluppare il concetto di mente influenzata da quella sua pri- effusioni sessuali.
per arrivare alla rappresentazione di sublimazione, «il potere di sostituire ma ricordatione in cui gli pareva di
Monna Lisa la cui identità è ancora in al suo scopo immediato altri scopi che essere in una culla e che un nibbio Per tornare a Leonardo sul lettino
discussione, così come quella di uno possono essere maggiormente stimati «venissi a me e mi aprissi la bocha di Freud, la fantasia del nibbio aiuta lo
degli apostoli dell’Ultima cena che ha e che non sono sessuali», in altre pa- colla sua coda e molte volte mi per- psicanalista a fare outing dell’artista e
ispirato Dan a spiegare che la
Brown nel suo sua omosessua-
fortunatissimo
Un ricordo d’infanzia annotato lità fosse legata
Codice da Vinci. su una pagina dedicata al volo alla ricerca della
Eppure l’interes- del nibbio fornisce allo psicanalista madre attraverso
se psicanalitico la considerazio-
va verso un det- viennese l’occasione per spiegare ne che il nibbio
taglio artistico- l’omosessualità non agita era creduto nel-
biografico che dell’artista. Con molte notazioni l’antichità egizia
porta alla scrit- (conosciuta a
tura di Un ricor- convenzionali e puritane per non Leonardo) essere
do d’infanzia di offendere la morale del tempo soltanto di gene-
Leonardo da Vin- re femminile. Da
ci (Skira, 144 pa- qui Freud co-
gine, 15,00 euro). Oltre al centenario role quel meccanismo di difesa dell’Io chotessi con tal coda dentro alle lab- struisce una teoria dell’orientamento
della sua prima pubblicazione, alle per cui l’individuo insensibile o bloc- bra». A un secolo di distanza dalla omosessuale del genio rinascimentale
ragioni della ristampa non sarebbe cato converte le sue passioni sessuali scrittura del saggio ed educati ormai come un attaccamento erotico verso
estranea la modernità sia dell’artista in attività socialmente utili nella ri- ai sospetti psicanalitici, anche uno la madre nei primi anni di vita a cui ri-
(vegetariano e pacifista, tanto per di- cerca o in campo artistico. Leonardo studente di liceo che ignora la gram- mane fedele per tutta l’esistenza, una
re) sia dello stesso saggio che esplora ebbe successo nei due rami, il primo matica, vede nella ricordatione leo- figura che lo riempie di attenzioni e di
l’intricato e intrigante rapporto fra probabilmente per esprimere la sua nardesca riferimenti chiaramente ses- sorrisi, che dà al figlio le carezze e le
psicanalisi e arte. Lo scritto parte dal- razionalità e il secondo le sue emozio- suali, ma al tempo di Freud non era attenzioni che lei stessa non ha rice-
l’indagine sull’attività ni; pur rimanendone ancora apparso sulla vuto (il padre di Leonar-
sessuale dell’artista scar- insoddisfatto fino al scena un suo alter ego do la confinò in una sua
tandone frettolosamente momento della sua che gli avesse spiana- proprietà appena nato il
una componente omoses- morte («mostrava tut- to la strada. Non solo. figlio). Quegli stessi sorri-
suale agita (ma limitata tavia quanto avea of- Il pudore dell’inizio si di Sant’Anna e la Ma-
agli aspetti più emotivi) e feso Dio… non avendo del Novecento vienne- donna che nel celebre
sostenendo che in gene- operato nell’arte come se (peraltro caratteriz- quadro del Louvre guar-
rale non fosse «di alto si conveniva»). Il ri- zato da eccessi liberti- dano il Bambino ma che
grado». Anzi, il suo atteg- cordo d’infanzia a cui ni ben nascosti) non diventeranno la cifra mi-
giamento sarebbe stato Freud fa riferimento permetteva di parlare steriosa e inquietante di
molto controllato e indif- riguarda una rara an- di piedi, figuriamoci di molti altri soggetti, da
ferente a spinte passiona- notazione personale fellatio, tanto che Monna Lisa, a Bacco e a
li positive o negative che in un brano scientifico Freud ritiene utile San Giovanni Battista.
o p i n i o n ic o m m e n t il e t t e r ep r o t e s t eg i u d i z ip r o p o s t es u g g e r i m e n t ib l o g
cronach
e di
Presenza di fibre di amianto aereo LE VERITÀ NASCOSTE

di Ferdinando Adornato
disperse in provincia di Messina Il Taj Mahal,
la passione
Direttore Editoriale
Ferdinando Adornato
È inammissibile che in zone balneari, ad alta densità abitativa, siano presenti unità abi-

di Beckham
Direttore da Washington
Michael Novak
tative e non, nelle quali è stata accertata la presenza di amianto. Le persone che vivono
nelle vicinanze, soprattutto bambini e anziani, in questo momento stanno inalando que-
Consiglio di direzione ste polveri estremamente pericolose e dannose per la salute. Episodi come questi si ve-
Giuliano Cazzola, Francesco D’Onofrio,
Gennaro Malgieri rificano quasi ogni giorno in località diverse della Penisola. Una recente indagine, av- LONDRA. Poniamo che David Be-
viata dall’Università cattolica del Sacro Cuore, ha accertato il pericolo d’inquinamento ckham non avesse uno dei piedi destri
Ufficio centrale da fibre di amianto aereo-disperse, e conferma che questa esposizione darebbe inizio più deliziosi degli ultimi quindici anni,
Gloria Piccioni (direttore responsabile)
Nicola Fano, Andrea Mancia, Errico Novi ad una cancerogenesi (mesotelioma pleurico) che potrebbe impiegare fino a venti anni un piedino fatato che lo ha portato a
(vicedirettori) per manifestarsi, ma dalla quale, dopo la diagnosi clinica dell’affezione, ne risulterebbe giocare nel Manchester United, nel
Antonella Giuli (vicecaporedattore)
Franco Insardà, Luisa Arezzo
una sopravvivenza di circa un anno. La cosa che lascia perplessi è che gli organi pre- Real Madrid, nel Milan e nella nazio-
Stefano Zaccagnini (grafica) posti a controllare e a risolvere situazioni estreme con queste problematiche, sono spes- nale inglese: che lavoro avrebbe fatto?
so sordi e insensibili da moltissimi anni e zone altamente degradate, come quella di Ac- Il modello di intimo? L’attore di com-
Redazione
quitta, ne sono un esempio lampante. medie rosa hollywoodiane? No: si sa-
Domenico Scilipoti e Giuseppe Cuschera
Mario Accongiagioco, Massimo Colonna,
Francesco Capozza, Giancristiano rebbe dedicato a costruire con il Lego.
Desiderio, Vincenzo Faccioli Pintozzi, Durante un’intervista, gli è stato chie-
Francesco Pacifico, Riccardo Paradisi,
Clara Pezzullo (segreteria) sto: «Se non fossi diventato un calcia-
NEGATI I FONDI REGIONALI ministro Gelmini che intende fare, al di tore, che carriera avresti scelto?». E
Inserto MOBYDICK
(Gloria Piccioni)
ALLE SCUOLE PARITARIE là delle risposte generiche date in aula lui ha risposto: «Adoro disegnare fu-
Malgrado le continue e ripetute promes- con le quali non è stato risolto il proble- metti e adoro i Lego. So che potrebbe
Collaboratori se in tema di scuole paritarie e di ricono- ma dei fondi regionali, dichiarazioni di suonare strano, ma quando ero a Mi-
Maria Pia Ammirati, Mario Arpino,
Bruno Babando,Giuseppe Baiocchi, scimento della libertà educativa, promes- principio che non affrontano le attese lano avevo molto tempo libero [causa
se ribadite anche in recenti convegni che concrete di scuole e famiglie?”. infortuni, ndr] e ho scoperto che in
L.C.
Sergio Belardinelli, Stefano Bianchi,
John R. Bolton, Mauro Canali, hanno visto d’accordo esponenti di pri- Rete era possibile acquistare un set
Franco Cardini, Carlo G. Cereti,
Enrico Cisnetto, Claudia Conforti, mo piano del governo, delle istituzioni e del Taj Mahal e così l’ho comprato.
Angelo Crespi, Renato Cristin, delle diverse forze politiche, la situazio- PRESIDENZA CONSOB ANCORA VACANTE: Non sono ancora riuscito a finirlo, a
Francesco D’Agostino, Reginald Dale
Anselma Dell’Olio, Alex Di Gregorio
ne delle scuole paritarie viene ignorata e SERVE A QUALCUNO? dire il vero. Lo so che non è un lavoro,
Gianfranco De Turris, Rossella Fabiani, spesso danneggiata. Questo nonostante Abbiamo già auspicato che la fine dell’e- ma mi piace tantissimo e piace anche
Pier Mario Fasanotti, Marco Ferrari, la legge 62 del 2000 affermi che le scuole ra Cardia alla Consob coincidesse con miei figli». Il set del Taj Mahal è la ver-
Aldo Forbice, Antonio Funiciello,
Giancarlo Galli, Pietro Gallina, paritarie sono pubbliche e i ragazzi che un periodo di maggiore trasparenza e at- sione a cubetti del famoso mausoleo
Roberto Genovesi, Aldo G. Ricci, le frequentano hanno gli stessi diritti e tenzione alle esigenze degli investitori. indiano, un modello gigante da ben
Robert Kagan, Filippo La Porta, doveri di quelli che frequentano le scuo- Purtroppo, iniziamo male. L’autorità di 5922 pezzi - e da 320 euro, ma per
Maria Maggiore, Paolo Malagodi,
Marzia Marandola, Andrea Margelletti, le statali. Molti uffici scolastici regionali vigilanza sui mercati finanziari non ha Beckham questo non è un grosso pro-
Adriano Mazzoletti, Gabriella Mecucci, da tempo lamentavano il fatto che i fon- ancora un presidente e sembra che al go- blema. È bastato che Beckham citasse
Roberto Mussapi, Francesco Napoli,
Ernst Nolte, Emanuele Ottolenghi,
di destinati alle scuole paritarie dalla verno non importi granché essendo in i Lego per scatenare una conseguenza
Jacopo Pellegrini, Adriano Petrucci, legge finanziaria per il 2010 non sono tutt’altre faccende affaccendato... Che sorprendente: nel giro di un giorno le
Leone Piccioni, Francesca Pierantozzi, ancora stati assegnati. Adesso Campania fosse necessario un successore dell’ex vendite della scatola del Taj Mahal so-
Daniel Pipes, Marina Pinzuti Ansolini,
Gianfranco Polillo, Loretto Rafanelli, e Lazio hanno diramato circolari in cui presidente prof. Lamberto Cardia era co- no salite del 663%.
Franco Ricordi, Carlo Ripa di Meana, spiegano che non essendoci soldi non sa nota da tempo. A volerla dire tutta, è
Roselina Salemi, Katrin Schirner, verranno erogati i previsti e dovuti finan- solo grazie ad una interpretazione cer-
Emilio Spedicato, Davide Urso,
Marco Vallora, Sergio Valzania ziamenti alle scuole paritarie. Ci teniamo vellotica della legge che Cardia è potuto non sia utile per rallentare qualche prov-
a specificare che si tratta di diritti acqui- stare in carica alla Consob ben oltre i 10 vedimento in corso in modo da poter
Società Editrice siti. È il momento di dire basta alla con- anni previsti dalla legge. Negli ultimi contestare, successivamente, lo scadere
Edizioni de L’Indipendente s.r.l.
via della Panetteria, 10 • 00187 Roma tinua presa in giro nei confronti delle mesi dell’era Cardia, la Consob ha inizia- di qualche termine. Come ricordava An-
scuole paritarie, e di chiedere a questo to ad essere particolarmente attiva sul dreotti “a pensar male si fa peccato, ma
Amministratore Unico governo serietà e coerenza dal momento fronte dei provvedimenti a tutela degli spesso ci si azzecca”. Vedremo quanto
Ferdinando Adornato
che promette e annuncia, ma nei fatti investitori, cosa che non era accaduta in tempo aspetteremo per avere una Con-
non solo non fa nulla ma procede con ta- tutti i 12 anni precedenti nei quali Cardia sob nella pienezza dei suoi poteri.
Alessandro Pedone
Concessionaria di pubblicità
e Iniziative speciali gli indiscriminati ai danni delle famiglie è stato in Consob. Ci domandiamo se
OCCIDENTE SPA
Presidente: Emilio Bruno Lagrotta
e dell’intero sistema scolastico italiano. Il questo periodo di presidenza vacante
Amministratore delegato: Raffaele Izzo RU486. LE MINACCE DEL GOVERNO
Consiglio di amministrazione:
Ferdinando Adornato,Vincenzo Inverso, L’IMMAGINE ALLE REGIONI: ABUSO DI POTERE?
Le linee guida per la pillola abortiva suo-
Domenico Kappler, Antonio Manzo
Angelo Maria Sanza nano come una chiara minaccia ritorsiva
alle Regioni, tale da configurarsi come
Amministrazione: Letizia Selli,
Maria Pia Franco abuso di potere. Il sottosegretario al mini-
Ufficio pubblicità: 0669924747 stero della Salute, Eugenia Roccella, se-
gnala che «chi dovesse applicare protocol-
Tipografia: edizioni teletrasmesse
New Poligraf Rome s.r.l. li clinici che ammettono le dimissioni vo-
Stabilimento via della Mole Saracena lontarie della donna dopo l’assunzione
00065 Fiano Romano della prima pillola vanno incontro a irre-
Agenzia fotografica “LaPresse S.p.a.” golarità» tali da «determinare dei proble-
Distributore esclusivo per l’Italia mi sul piano del rimborso della prestazio-
Parrini & C - Via di Santa Cornelia, 9 ne da parte del servizio pubblico». E come
00060 Formello (Rm) - Tel. 06.90778.1
si dovrebbe fare per non accettare le di-
Diffusione
missioni volontarie che una donna, in ca-
Ufficio centrale: Luigi D’Ulizia
06.69920542 • fax 06.69922118 so, farebbe assumendosi le proprie re-
Abbonamenti sponsabilità? Forse la sottosegretaria
06.69924088 • fax 06.69921938 Roccella sta chiedendo alle Regioni di fa-
Semestrale 65 euro - Annuale 130 euro
Sostenitore 200 euro re “trattamenti sanitari obbligatori”, con-
c/c n° 54226618 intestato
a “Edizioni de L’Indipendente srl” tenzioni nei letti, opera di persuasione oc-
Copie arretrate 2,50 euro
culta nei confronti delle donne per tratte-
Registrazione
Tribunale di Salerno n. 919 del 9-05-95 - ISSN 1827- nerle (inutilmente dal punto di vista sani-
8817
tario) ricoverate in ospedale? Tutto questo
La testata beneficia di contributi diretti di cui alla legge n. 250/90
e successive modifiche e integrazioni. Giornale di riferimento dell’Udc in barba all’autonomia delle Regioni in
e di
cronach materia di organizzazione sanitaria. È evi-

Nella morsa dell’onda dente che la minaccia del governo è per


dissuadere Regioni, Asl e singoli ospedali
a promuovere uso e diffusione di questo
via della Panetteria 10 • 00187 Roma
Tel. 0 6 . 6 9 9 2 4 0 8 8 - 0 6 . 6 9 9 0 0 8 3
Sommerso da una nube di spruzzi c’è Yuri Farrant, il surfista metodo abortivo. Infatti, chi, contro la de-
Fax. 0 6 . 6 9 92 1 9 38 che ha cavalcato questo “mostro” marino. Siamo sull’isola di Maui, genza di meno di 24 ore per un aborto chi-
email: redazione@liberal.it - Web: www.liberal.it alle Hawaii, dove una particolare conformazione del reef oceanico rurgico, che è quella piu’ diffusa, promuo-
Questo numero è stato chiuso consente la formazione di cavalloni da capogiro: alti anche 21 metri verebbe una degenza di 72 ore?
Donatella Poretti
in redazione alle ore 19.30
pagina 24 • 24 luglio 2010
reportage
Il Paese dei cedri si avvia verso la formazione (nebulosa) della sua Terza Repubblica

Viaggio al centro
di Hezbollah
Tra milizia e fazione, il Partito di Dio
combatte da anni per un Libano libero
dalla Siria e multi-confessionale. Guidato
dall’unico leader islamico che abbia
sconfitto Israele sul campo
di Lorenzo Biondi

nelle regioni di confine - ad est, nesi lo chiamano semplicemente «la

È come nella Galilea contesa con


Israele - che Hezbollah ha le sue
roccaforti. Elettorali e non solo.
Ne stiamo raggiungendo una: la valle
della Beqaa. Da lì la Siria è lontana so-
montagna», o «monte Libano». A perdi-
ta d’occhio si vedono solo sassi e sterpa-
glie. L’unica presenza umana è quella di
tre pastori - il più grande di loro avrà al
massimo dieci anni - che pascolano il
lo pochi chilometri. L’ultima epoca della gregge. La ragione degli scontri è na-
politica libanese è iniziata cinque anni scosta alla vista, alle nostre spalle. Bei-
fa, quando l’esercito siriano tornò oltre rut è lontana poche decine di chilome-
la frontiera. La Beqaa fu l’ultima tappa tri: da qui si bombarda la capitale. I po-
sulla via di Damasco. Forse la Seconda sti di blocco che incontriamo frequente-
Repubblica libanese è finita allora. Era mente, allora, sorprendono di meno.
iniziata nel 1990: gli occupanti siriani
avevano messo fine alla sanguinosa Superiamo il valico e la Beqaa appare
guerra civile tra cristiani e musulmani, ai nostri piedi. Verde e giallo, un mosai-
una sorta di guerra a distanza tra Israe- co di campi rigogliosi; già ai tempi di
le e i Paesi arabi. Nel 2004 il parlamen- Roma era uno dei «granai dell’impero».
to emenda la costituzione per permette- All’ingresso di ogni villaggio della valle,
re al presidente Émile Lahoud, cristiano gli avventori vengono accolte da archi
e filo-siriano, di rimanere in carica oltre di metallo con scritte in arabo: inneg-
la scadenza del mandato. Il premier Ra- giano alla Resistenza e a Sayyid Hassan
fik Hariri, musulmano sunnita, si dimet- Nasrallah, il quarantenne leader di Hez-
te in segno di protesta. Pochi mesi dopo, bollah. Pur avendo “perso”le elezioni del
nel febbraio 2005, Hariri muore in un at- 2009, con più del dieci per cento dei vo-
tentato su cui ancora non si è fatta luce. ti il movimento è la terza forza del Par-
Beirut diventa il teatro di continue ma- lamento libanese. È l’unico gruppo a
nifestazioni di piazza: è la Rivoluzione possedere armi, oltre all’esercito regola-
dei Cedri - con sunniti, drusi e la mag- re. Si dice che da questi valichi, di tanto
gioranza dei cristiani uniti nel chiedere in tanto, arrivino ancora spedizioni di
il ritiro della Siria. Dall’altra parte gli fucili e persino di missili, che la Siria of-
sciiti di Hezbollah vogliono che le trup- fre ai suoi alleati. Tutti in Libano, che
pe siriane rimangano, per continuare la siano d’accordo con Hezbollah o meno,
Resistenza contro Israele. Il Partito di riconoscono che la guerra del 2006 è
Dio raduna mezzo milione di persone in stata vinta dal Partito di Dio. Israele è
piazza, gli anti-siriani raddoppiano la stato costretto ad una ritirata ingloriosa,
cifra. Numeri da capogiro, per un Paese dopo perdite sanguinose. Milizia e par-
di quattro milioni di abitanti. Gli amici tito, l’ambiguità di Hezbollah è al centro
libanesi ci chiedono sorridendo: «Quan- di critiche continue. Sta di fatto che il
ta gente riesce a portare in piazza Ber- movimento è cambiato radicalmente, in
lusconi?». È la primavera del 2005 quan- tempi recenti. Non più di dieci anni fa
do la Siria accetta di ritirarsi. Non ci un giornalista occidentale che volesse
vorrà molto prima che scoppi la nuova incontrare Hezbollah doveva passare
guerra: Hezbollah intensifica le sue per procedure da servizio segreto: si ve-
azioni sul confine e le truppe di Tel Aviv niva perquisiti, poi bendati e portati in
invadono il sud del Libano. giro in macchina per ore, fino a perdere
il senso dell’orientamento. Il nostro in-
Siamo in viaggio in macchina, in mez- contro ha tutt’altra storia. L’appunta-
zo ai monti. Le nostre guide, due sacer- mento non è in qualche località sperdu-
doti della Chiesa maronita, ci indicano ta della Beqaa ma in uno dei palazzi del
tratti di asfalto dal colore più scuro. È Parlamento, sulla piazza più centrale di
dove nel 2006 sono cadute le bombe de- Beirut. I soldati all’ingresso ci aspetta-
gli israeliani. A guardarsi intorno però, no, ci fanno passare con un cenno della
si fa fatica ad immaginare cosa abbia mano. Nawaf Al-Mousawi è tra i parla-
reso una tale landa desolata teatro di mentari più in vista del partito, già re-
scontri durante ciascuna delle ultime sponsabile per le questioni internazio-
guerre. Quest’altopiano desertico i liba- nali. Rilascia un’intervista al mensile
24 luglio 2010 • pagina 25

glie nella meravigliosa villa di famiglia,


sulle colline sopra Beirut. Le forze ar-
mate sono ben visibili in tutto il Libano,
ma questa villa è territorio militarizza-
to: i Gemayel hanno subito troppe per-
dite per permettersi leggerezze. La Fa-
lange è una voce critica nella coalizione
di Hariri e nel governo di unità naziona-
le: cauti sulla «normalizzazione» dei
rapporti con la Siria, intransigenti sulla
questione dei diritti dei palestinesi. An-
che per questo sono scettici nei confron-
ti della formula del «consenso», che im-
pone l’accordo tra tutte le componenti
religiose del Paese. All’unità nazionale
preferirebbero gli scontri della dialetti-
ca maggioranza-opposizione.

In realtà non sono solo i falangisti a


chiedere cambiamenti nella gestione
del potere. È la Seconda Repubblica li-
banese, iniziata con gli accordi di Taef
che misero fine alla guerra civile. Ora,
un po’ come in Italia, in molti vogliono
superare quell’assetto. Sulle ipotesi per
il dopo, però, regna il caos. La sistema-
zione attuale si gioca tutta sul delicato
equilibrio del consenso tra le diverse
comunità religiose. Per Costituzione il
cattolico 30Giorni, sul tema della convi- questa strana alleanza la racconta a poggio, ribadendo comunque che di cit- presidente della Repubblica è un cri-
venza tra cristiani e musulmani in Liba- 30Giorni Ibrahim Kanaan, parlamenta- tadinanza non se ne parla. A votare con- stiano, il premier un sunnita e il presi-
no. Mousawi ci accoglie alla sua scriva- re della Corrente patriottica e stretto tro però ci sarà un’alleanza trasversale dente del Parlamento uno sciita. I parla-
nia, accanto alla foto di un Nasrallah collaboratore di Aoun. «Era il febbraio tra gli sciiti di Hezbollah e tutti i partiti mentari vengono eletti per quote: metà
sorridente. Se si provassero ad applica- 2006: il generale Aoun aveva predetto cristiani, dagli aounisti alla Falange. cristiani e metà musulmani, con percen-
re le categorie occidentali di «laicità» e momenti difficili dopo il ritiro della Si- tuali fisse per tutte le diverse confessio-
«integralismo», non si andrebbe molto ria. C’era la necessità di tendere la ma- È una politica strana, quella libanese: ni. Le coalizioni, che vincano o che per-
lontano. Hezbollah usa il Corano per no ai partiti più vicini alla Siria, non si maggioranza e opposizione si scontra- dano le elezioni, devono fare i conti con
spiegare la propria scelta in favore del- poteva pensare solo a cercare la vittoria no alle elezioni ma tutti partecipano al le alchimie del sistema confessionale. Il
la democrazia. «Se Dio avesse voluto, sul piano interno: sarebbe stato enor- governo di unità nazionale; le coalizioni generale Aoun parla da tempo della ne-
avrebbe dato a tutti la stessa fede», spie- memente pericoloso per la stabilità e in Parlamento cambiano poi da un voto cessità di passare ad una «Terza Repub-
ga Mousawi. «La verità sarà affermata l’unità nazionale». La guerra con Israe- all’altro. Così la Falange di Amin Ge- blica», pur senza chiarire i dettagli di
al tempo della Resurrezione e del Giudi- le sarebbe scoppiata poco dopo, a luglio, mayel e le Forze Libanesi di Samir Gea- questa riforma. Il dato che preoccupa
zio», prima di allora non si può che ac- per rappresaglia contro un attacco di gea - i due movimenti di «destra» cri- molti cristiani è che la popolazione mu-
cettare e difendere il pluralismo dello Hezbollah a postazioni militari in terri- stiana - hanno fatto parte della Rivolu- sulmana ha ormai preso il sopravvento,
Stato.Tanto è vero che Hezbollah oggi è torio israeliano. Il cambiamento di men- zione dei Cedri e della coalizione eletto- in termini numerici: gli islamici fanno
alleato con un partito cristiano: la Cor- talità causato dalla guerra è stato enor- rale guidata da Hariri, ma sopportano più figli e i cristiani, negli ultimi decen-
rente patriottica libera del generale Mi- me. Per usare parole che qui si sentono con fastidio il governo di unità naziona- ni, hanno iniziato un esodo di massa
chel Aoun, capo dell’esercito e del go- molto, l’aggressione israeliana ha le e votano insieme agli arci-nemici di verso l’Europa e l’America. La popola-
rafforzato il sentimento di unità nazio- Hezbollah sulla questione dei profughi. zione cristiana è ormai ridotta a circa
nale superando i settarismi. In altri ter- Anche la storia della Falange, del resto, un terzo del totale, con una rappresen-
mini: uniti contro Israele. Ormai tutti ri- è complessa a dir poco. Il gruppo era tanza politica evidentemente sovradi-
conoscono che la guerra civile è iniziata stato fondato da Pierre Gemayel negli mensionata. L’ipotesi di Aoun sarebbe
per l’esodo dei palestinesi dopo la Guer- anni Trenta con il mito delle milizie na- quella di prendere atto delle nuove pro-
Dopo la morte ra del Kippur, e che c’è una responsabi-
lità diretta di Israele. Certo, solo in po-
ziste e fasciste; durante la guerra civile
il figlio di Pierre Gemayel, Bashir, aveva
porzioni, dando in Parlamento lo stesso
peso a cristiani, sunniti e sciiti. In cam-
di Rafic Hariri, chi condividono la linea di Hezbollah,
che non riconosce lo Stato israeliano e
dato vita ad una organizzazione milita-
re parallela (le Forze Libanesi) che rice-
bio i poteri del presidente della Repub-
blica (maronita) dovrebbero superare
il Paese ha visto continua a chiedere una Palestina unita
e multiconfessionale. È pressocché im-
veva armi e addestramento dagli israe-
liani. Erano stati uomini vicini all’orga-
quelli - oggi dominanti - del premier
(sunnita). Altri sognano un sistema «se-
la spaccatura possibile però trovare qualcuno che osi
definirsi filo-israeliano. Anche nel parti-
nizzazione, reagendo all’uccisione del
presidente Bashir Gemayel, ad entrare
colarizzato», che vada oltre il confessio-
nalismo. Per molti cristiani però è forte

delle alleanze to del premier Hariri, che gode del so-


stegno degli Stati Uniti, l’ipotesi di una
nei campi profughi di Sabra e Chatila e
a far strage di palestinesi con la coper-
la paura di diventare una minoranza
sempre più piccola e ininfluente, fino a

tradizionali. pace separata tra Libano ed Israele vie-


ne considerata impercorribile.
tura dell’esercito israeliano. Sia la Fa-
lange sia le Forze Libanesi sono adesso
sparire. Nella regione dello Chouf ci
raccontano della strage di cristiani per-

Come quella L’avversione allo Stato ebraico si tra-


partiti politici, con una rappresentanza
in Parlamento. E con la voglia di voltare
petrata dai drusi durante la guerra civi-
le. Di tutte le città cristiane della zona
duce - paradossalmente - in conseguen- pagina. Lo spiega a 30Giorni Sami Ge- ha resistito solo Deir El Kamar, dove
dei cristiani ze pesanti per le centinaia di migliaia di
profughi palestinesi, fuggiti in Libano
mayel, nipote di Pierre e probabile ere-
de del padre Amin. Il massacro di Sabra
ora sono raccolte le ossa di centinaia di
martiri. Ma la speranza non è sparita e
proprio per sfuggire alle guerre israelia- e Chatila fu «un errore grave», commes- non dipende dalla forza dei numeri.
ne. I rifugiati chiedono di ottenere la cit- so da alcuni amici del presidente senza Qualcuno usa la metafora evangelica
verno negli ultimi due anni della guerra tadinanza libanese ma le principali for- una decisione «né ufficiale né ufficiosa» del lievito nella farina: ne basta poco.
civile. Alle elezioni del 2009 i cristiani si ze politiche oppongono un fermo rifiu- del partito. La Falange, dal ritiro della Qualcun’altro, più cinicamente, ricorda
sono presentati divisi: gli aounisti con to: accettare sarebbe come darla vinta Siria, «ha fatto la scelta dello Stato» ri- che i sunniti non accetterebbero mai un
gli sciiti, la Falange insieme ai sunniti di ad Israele, legittimare la logica «sioni- nunciando completamente alle armi. presidente sciita - e viceversa - e che so-
Saad Hariri, figlio del defunto presiden- sta» della separazione tra arabi ed Sami, nonostante i contrasti col padre, è lo un cristiano può mettere tutti d’ac-
te. Il discrimine non è la religione, ma la ebrei. Proprio in questi giorni si sta di- tornato all’ovile falangista nel 2006 do- cordo. Perché alla fine, nonostante le
politica: è il leit motiv che ci racconta scutendo di revocare per i palestinesi il po l’assassinio di suo fratello Pierre. L’o- stragi della guerra, in Libano cristiani e
ogni libanese che incontriamo. La poli- divieto di lavorare in Libano, pur senza biettivo è quello di trovare un punto di musulmani vivono insieme da più di un
tica libanese però è materia fluida, se è concedere il diritto ad acquistare una incontro tra tutti i cristiani, anche se millennio, dalla nascita dell’Islam. Sono
vero che le alleanze si fanno e si disfano casa. La richiesta è partita dai drusi di l’appoggio del generale Aoun a Hezbol- un popolo solo, anche se con culture di-
seguendo il ciclo delle guerre. E così il Walid Jumblatt - setta musulmana dal lah (l’unico partito a rifiutare di conse- verse. Nella valle della Beqaa, roccafor-
generale Aoun - nemico giurato della sapore esoterico storicamente alleata gnare le proprie armi) è per ora un osta- te sciita, assistiamo ad una Messa ma-
Siria ed esule per tutto il tempo dell’oc- coi palestinesi, sin dai tempi della guer- colo insormontabile. Sami Gemayel - ronita. La chiesa è piena, la liturgia in
cupazione militare - si ritrova oggi nello ra civile. Il premier Saad Hariri (sunni- che non ha neppure trent’anni, ma par- arabo. Il nome di Dio, qui, ha per tutti lo
schieramento filo-siriano. La nascita di ta, come i palestinesi) ha dato il suo ap- la come un politico navigato - ci acco- stesso suono: Allah.
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mondo
America del Sud. Sotto accusa la pericolosa protezione
garantita dal dittatore ai movimenti armati di stampo marxista

Lo strappo di Chávez
Il Venezuela mostra i muscoli alla Colombia
E il mondo teme una nuova guerra americana
di Osvaldo Baldacci

onostante Maradona, ri. Stavolta per il duro attacco guerriglieri delle Farc e alcuni

N Chávez non ha impara-


to i dribbling. Spirano
sempre nuovi venti di
guerra sul SudAmerica setten-
trionale. A soffiare è inevitabil-
alla Colombia Chávez ha scelto
di avvalersi del fiancheggia-
mento di un grande attaccante,
ma da lui non ha imparato il
dribbling, perché l’irruenza del
capi della guerriglia colombia-
na, cinque alti dirigenti delle
Farc e dell’Eln, si nascondono
in Venezuela, e in particolare
fanno il bello e il cattivo tempo
mente il presidente del Vene- presidente preferisce sempre la nello Stato di Zulia, a 20chilo-
zuela Hugo Chávez, che se carica frontale: durante l’an- metri dalla Colombia. Qui di re-
avesse ragione sarebbe davve- nuncio a fianco di Chávez c’era cente avrebbero anche allestito
ro sotto assedio. Ma può anche Diego Armando Maradona, già tranquillamente dei campi di
venire il dubbio che il suo go- estimatore di Castro. Ieri Hugo addestramento militare dove
verno populista ma non demo- Chávez ha rotto le relazioni di- hanno accolto anche aspiranti
cratico abbia qualche respon- plomatiche con Bogotà e ha di- guerriglieri di 7 Paesi stranieri.
sabilità nell’escalation conti- chiarato il “massimo stato di Al- Decine di video, testimonianze
nua con chiunque gli passi vici- lerta” delle Forze Armate ai di disertori, immagini e mappe
no e non si allinei. E poi forse confini. Chávez ha anche an- fotografiche sono state mostra-
questo continuo alzare i toni in nunciato prossime nuove misu- te dall’ambasciatore per esor-
quegli Stati serve anche e so-
prattutto per serrare le fila e di- Il Segretario generale delle Nazioni Unite lazioni con la Colombia ma una escalation di tensione” e a
strarre l’opinione pubblica dai non lo ha fatto con le Farc». risolvere il contenzioso attra-
problemi interni additando il invita i due contendenti a evitare un’escalation L’ambasciatore colombiano ha verso il dialogo. Il presidente
nemico esterno. Fatto sta che definito quello del Venezuela brasiliano Lula ha telefonato a
ieri, dopo giorni di escalation
militare, mentre il Brasile di Lula si propone come “un errore storico”: «Il Vene- Chávez e i due leader hanno
seguiti ad anni di pessimi rap- mediatore. Il 6 agosto nuovo round diplomatico zuela - ha detto - dovrebbe concordato di affrontare il pro-
porti, il Venezuela ha rotto ogni rompere le proprie relazioni blema nella visita del presiden-
relazione diplomatica con la vi- re come ad esempio la sospen- tare pubblicamente il Paese vi- con le gang che rapiscono e uc- te brasiliano a Caracas previ-
cina Colombia, dando al perso- sione dei voli tra i Paesi. Il pre- cino a “intervenire”e “far rispet- cidono e con il traffico di droga sta per il 6 agosto. Chávez ha
nale di ambasciata e consolati sidente venezuelano ha convo- tare le sue leggi e la Costituzio- e non con un governo legal- avuto colloqui telefonici anche
72 ore per lasciare il Paese. cato una riunione di emergen- ne”. Chávez ha definito una mente costituito». con i presidenti di Argentina
Questo dopo che nei giorni za del consiglio di Difesa, men- “aggressione” la denuncia della ed Ecuador. Il presidente bolo-
scorsi aveva accusato l’Olanda tre il suo governo ha chiesto al- Colombia: “Non avevamo altra Per ora comunque la Colom- viano Evo Morales si è schiera-
di mandare aerei spia sul paese l’alleato Ecuador, che detiene la scelta per preservare la nostra bia ha voluto esplicitamente to in sua difesa, definendo il
complottando con gli Stati Uni- presidenza temporanea dell’U- dignità, che rompere totalmen- escludere l’ipotesi di militariz- leader colombiano un “lacché
ti per preparare una guerra nasur, di convocare una riunio- te le nostre relazioni con la so- zare la frontiera ammassando dell’imperialismo”. La Colom-
contro di lui, e mentre è sempre ne ministeriale di “emergenza” rella Colombia”. Per il leader truppe al confine. Bogotà piut- bia dal canto suo ha incassato
più furente e diretto il suo at- del gruppo dei 12 Paesi dell’a- bolivariano, Uribe è “un mafio- tosto al momento sta valutan- la solidarietà degli Stati Uniti,
tacco alla Chiesa cattolica no- rea sudamericana. L’ultimo ca- so”, un “bugiardo” ed è irrime- do l’ipotesi di una denuncia lungo quelli che sono i confini
nostante le parole distensive sus belli sono state le dichiara- diabilmente “ossessionato” dal- contro il governo venezuelano ormai usuali della Guerra
delle autorità ecclesiali vene- zioni dell’ambasciatore colom- la caccia ai vincoli tra nemici davanti alla Corte Internazio- Fredda latino-americana. In
zuelane. Per non ricordare le ri- biano Luis Alfonso Hoyos al- politici e terroristi. «Caracas - nale di Giustizia. La crisi attira particolare è molto molto forte
petute denunce di piani di colpi l’Organizzazione degli Sati ha risposto ironizzando il vice- l’attenzione internazionale. Il la contrapposizione di Chávez,
di Stato che portano a periodici Americani, quando pochi gior- presidente colombiano Franci- segretario generale dell’Onu che si candida a diventare l’e-
mandati di arresto e provvedi- ni fa ha denunciato ai delegati sco Santos, appena eletto pros- Ban Ki-moon ha invitato i go- rede di Fidel Castro, e il presi-
menti vari contro gli opposito- dell’Assemblea OSA che 1500 simo presidente - ha rotto le re- verni dei due Paesi ad “evitare dente uscente colombiano Uri-

Chi sono e per cosa combattono i guerriglieri della “liberazione”, che operano e si armano con l’aiuto di Caracas

Non solo Farc: tutte le sigle del terrore


e Farc (Forze armate rivoluzionarie colombia- tra le file dei ribelli suggerisce che il morale è stato

L
di Vicente Colao
ne) sono il gruppo più antico e grande tra i ri- colpito. Il gruppo vantava circa 16 mila combattenti
belli di sinistra della Colombia. E sono una del- mondiale e più del 60% della cocaina che entra negli nel 2001, secondo il governo colombiano, ma si pensa
le organizzazioni guerrigliere più ricche del Stati Uniti. Le Farc, che figurano nelle liste europee e che questo numero sia sceso a 9mila. Ciò nonostante i
mondo. Il gruppo è stato fondato nel 1964, quando di- statunitensi di organizzazioni terroristiche, hanno ribelli controllano ancora le aree rurali, in particolar
chiarò la sua intenzione ad usare la lotta armata per avuto una serie di colpi nel 2008. Diversi leader sono modo il sud e l’est, dove la presenza dello stato è debo-
far crollare il governo ed installare un regime marxi- morti. Il colpo più forte è stato inferto col recupero da le, e nel 2009 hanno aumentato gli attacchi e le imbo-
sta. Tuttavia la tattica è cambiata nel corso degli anni parte dei militari di 15 ostaggi importanti, tra cui l’ex scate. Il gruppo internazionale di Crisi suggerisce che
Novanta, quando con l’attacco ai ribelli da parte di for- candidata alla presidenza Ingrid Betancourt. Gli sotto il loro nuovo leader, Alfonso Cano, le Farc hanno
ze paramilitari di destra le Farc diventarono quindi ostaggi sono stati visti a lungo come elementi chiave dimostrato di essere capaci di adattarsi e continuare a
sempre più coinvolte nel traffico di droga per reperire nei tentativi dei ribelli di scambiarli coi guerriglieri combattere. Nel dicembre 2009, le Farc e il minore
soldi per la loro campagna. Come riportava un atto catturati. Il presidente Alvaro Uribe ha lanciato un of- Esercito di Liberazione Nazionale hanno annunciato
d’accusa del Dipartimento di giustizia statunitense nel fensiva senza precedenti contro le Farc, con il soste- che stanno radunando forze unite contro lo Stato. L’E-
2006, le Farc forniscono più del 50% della cocaina gno del corpo militare Usa. La quantità di diserzioni sercito di liberazione nazionale è un gruppo ribelle di
mondo 24 luglio 2010 • pagina 27

La lotta al narcotraffico è una priorità del governo Obama. Ma per vincere ha bisogno dei vicini

Uribe paga in prima linea


l’amicizia con gli Stati Uniti
Nata con Bush, la partnership fra Bogotà e Washington contribuisce
a rendere molto dura la vita del nuovo Caudillo. Che ora si vendica
di Antonio Picasso
a rottura dei rapporti diplomatici fra mane e capire la rotta che prenderà il nuo- shington quindi costituisce un elemento di

L Colombia e Venezuela, annunciata


ieri dal Presidente Chavez, trova
una sua motivazione nella ramifica-
ta partnership tra gli Usa e il Governo di
Bogotà. La Casa Bianca ha deciso di effet-
vo Governo colombiano, prima di effettua-
re una mossa tanto aggressiva. È anche
possibile che se Hoyos non fosse partito al-
l’attacco, da Caracas non sarebbe giunta
una reazione tanto convulsa. D’altra parte
politica estera più che consolidato.

Per questo, già l’anno scorso, in occa-


sione del primo summit fra Obama e Uri-
be, si sollevarono voci di scontento che
tuare un giro di vite per quanto riguarda le è nella personalità del lider venezuelano echeggiarono nelle due Americhe. Era la
questioni immigrazione clandestina, crimi- entrare a gamba tesa contro chiunque. Del fine di giugno 2009, il nuovo inquilino del-
nalità organizzata, droga e gruppi parami- resto Santos ha affiancato Uribe negli ulti- la Casa Bianca era ancora visto come l’uo-
litari attivi nelle aree più depresse dell’A- mi otto anni di attività politica, prima come mo nuovo e del tutto diverso dai suoi pre-
merica Latina. Questo è stato chiaramente Ministro dell’Industria, poi al vertice del decessori. Aderente sì agli schietti principi
espresso in occasione dell’assemblea Partido Social de Unidad Nacional (Parti- della realpolitk, ma altrettanto fermo sulla
straordinaria dell’Organizzazione degli volontà di non compromettersi con quei
Stati Americani (Osa), che si è tenuta pro- Governi stranieri sui quali gravasse una
prio nella capitale statunitense in questi qualsiasi ombra di scandalo. Il fatto che
ultimi giorni. Ovviamente, per una politi- Obama si fosse confrontato con Uribe
ca di così ampie dimensioni, l’Ammini- provocò delusione e un primo calo di po-
strazione Obama necessita del supporto polarità per la sua Amministrazione. Era
dei governi locali, che sono direttamente possibile fare altrimenti? Il Presidente
coinvolti nel problema. Lasciando da par- uscente colombiano è accusato corruzio-
be, rigoroso nella lotta alla te Argentina, Brasile e Cile che garanti- ne e violazione dei diritti umani per le pre-
guerriglia marxista e stretto al- scono la massima collaborazione, Wa- sunte torture contro i detenuti nelle carce-
leato statunitense. Già nel 2008 shington vuole vedere a fianco a sé il Mes- ri colombiane. I suoi detrattori lo giudica-
Chávez aveva schierato le sue sico e la Colombia.Vale a dire i due Paesi no un fantoccio degli Usa, sostenuto ap-
truppe al confine dopo il bom- che pagano più onerosamente il prezzo di positamente per fare da garante dei loro
bardamento di una postazione un status di insicurezza congenita e infil- interessi nel Paese e in tutto il Sud Ameri-
delle Farc in Ecuador, alleato di trata pieghe nelle più profonde della so- ca. Nel 2009, stando al Foreign Direct In-
Caracas, che era costato al vita cietà civile. Giovedì, proprio il rappresen- vestment di Washington (Fdi), gli Usa
a 25 uomini tra cui il numero tante del Governo di Bogotà all’Osa, Luis hanno immesso nel Paese latinoamerica-
due dei guerriglieri. Il prossi- Hoyos, ha accusato il Venezuela di acco- no un capitale pari a 8,5 miliardi di dolla-
mo presidente Santos, a Uribe gliere 1.500 guerriglieri delle Forze Arma- ri. Di fronte a questo giro di affari così in-
strettamente legato, ha però da te Rivoluzionarie della Colombia (Farc) vasivo, non ha importanza chi abiti alla
subito detto che per conto suo sul proprio territorio. Da qui la rottura vo- Casa Bianca e chi governi la Colombia.
intenderebbe riaprire il dialo- luta da Caracas. Il Venezuela si è sentito I detrattori accusano Prioritario è mantenere salda la collabo-
go con Caracas, ma senza cedi- minacciato in prima persona dai piani de- razione fra i due Paesi. Affinché Washing-
menti. E le relazioni commer- gli Usa e dei loro alleati. il presidente uscente di essere ton continui a svilupparsi in Colombia e
ciali tra i due Paesi sono conge- questa ne tragga altrettanti benefici. Ciò si
late da tempo, in particolare È possibile che Chavez non aspettasse un fantoccio della Casa Bianca traduce in una partnership in cui i rispet-
dalla firma da parte della Co- altro per accendere la miccia della crisi. A do de la U), ma soprattutto come titolare tivi leader si confrontano amichevolmente
lombia del trattato militare con rigor di logica però, un’attesa di neanche del dicastero della Difesa. Dal 2006 a oggi, e si scambiano una reciproca fiducia. La
gli Stati Uniti, in base al quale un mese avrebbe avuto più senso. Il nuovo grazie alla collaborazione tra le forze di si- vittoria di Santos quindi non poteva che
esistono basi militari statuni- Presidente colombiano, Juan Manuel San- curezza colombiane e le agenzie investiga- nascere sotto auspici migliori. Il suo passa-
tensi nel Paese, basi (in teoria tos, subentrato ad Alvaro Uribe, è stato tive Usa, i narcotrafficanti locali e le Farc to di Ministro della Difesa lo rende l’“uomo
dedicate alla lotta al traffico di eletto il 20 giugno, ma entrerà in possesso hanno subito una serie di colpi micidiali. di Washington” a Bogotà ancora più di
droga) che Chávez proprio non del mandato solo il 7 agosto. Chavez Di cui ha pagato incidentalmente lo scotto quanto fosse Uribe. Questo teorema per
digerisce. avrebbe potuto attendere circa due setti- anche il Venezuela. L’asse Bogotà-Wa- Chavez dev’essere apparso subito chiaro.

sinistra, formato nel 1965 da intellettuali ispirati dalla autodifesa della Colombia (Auc) si sono invece forma- una protezione dall’estradizione. Ciò nonostante le
rivoluzione cubana e dall’ideologia marxista. A lungo te da un gruppo di destra, nel 1997, per volontà di traf- autorità colombiane hanno estradato 17 ex leader pa-
è stato visto come gruppo più motivato politicamente ficanti di droga e proprietari terrieri per combattere i ramilitari negli Stati Uniti per far fronte alle accuse di
delle Farc, che si è tenuto fuori dal traffico illegale di rapimenti e le estorsioni dei ribelli. L’Auc aveva le sue traffico di droga dal 2008, affermando che avevano
droghe per motivi ideologici. L’Eln ha raggiunto il cul- radici negli eserciti paramilitari costruiti da signori violato i termini del trattato di pace. Dal 2003 circa
mine del potere alla fine degli anni Novanta, realiz- della droga negli anni ottanta, e sostiene di aver im- 31mila combattenti paramilitari sono stati congedati.
zando centinaia di rapimenti e colpendo infrastrutture bracciato le armi per autodifesa, al posto di uno stato Tuttavia la struttura legale alla base del processo è sta-
come oleodotti. Le fila dell’Eln sono scese da circa senza potere. L’ex leader paramilitare Salvatore Man- ta ampiamente criticate per permettere ai responsabi-
4000 soggetti a 1500, accusando le perdite per mano cuso viene scortato ad un aereo per venire estradato li di questi gravi reati di evitare la punizione.
delle forze di sicurezza e dei paramilitari. negli Stati Uniti il 13 maggio, la Colombia ha estrada-
to 15 ex leader paramilitari negli Stati Uniti nel mag- Vi sono inoltre prove che nuovi gruppi armati si so-
Tuttavia, nell’ottobre del 2009, i ribelli dell’Eln so- gio 2008. I critici denunciano che si sia trattato di po- no formati. Il Gruppo di Crisi Internazionale, in un do-
no stati capaci di far evadere uno dei loro leader dal co più di un scambio di prigionieri. L’influenza del- cumento del 2007, ha evidenziato preoccupazione cir-
carcere, dimostrando che non sono una forza estinta. l’Auc si è staccata dai suoi legami con l’esercito e con ca la comparsa di ex elementi paramilitari con poten-
La principale fonte di liquidi del gruppo adesso è an- alcuni circoli politici e la sua forza è aumentata con i ti organizzazioni criminali, spesso profondamente
che il traffico di droga, piuttosto che solo riscatti e pa- finanziamenti da interessi economici e proprietari ter- coinvolte con il traffico di droga. Sono state condotte
gamenti di “protezione”. Si sono svolti, nella capitale rieri. Il gruppo ha eseguito massacri e omicidi, mirati inchieste su diversi membri attuali o del passato del
cubana Havana, una serie di giri di colloqui di pace a colpire gli attivisti di sinistra che facevano dichiara- congresso circa i loro presunti legami con l’Auc in
esplorativi con il governo negli anni passati, ma senza zioni contro di loro. Nel 2003 con un trattato di pace quello che è stato definito lo scandalo della “parapoli-
alcun progresso. Il gruppo figura nelle liste statuniten- firmato con l’Auc, i leader paramilitari si arrendevano tica”. L’Auc figura nelle liste europee e statunitensi
si e europee di organizzazioni terroristiche. Le unità di in cambio di una riduzione dei termini di prigionia e di delle organizzazioni terroristiche.
pagina 28 • 24 luglio 2010
quadrante
Gb. Debutta il “787” Dreamliner, il nuovo aereo passeggeri della Boeing
l salone aerospaziale di gliatori. A Panama, invece, si

I Farnborough si è aperto
quest’anno nel segno del-
l’ottimismo nonostante il
mordere della crisi e gli stra-
scichi nel settore aerospaziale
La crisi “risparmia” sta parlando della fornitura
di un sistema di sorveglianza
per le aree costiere, simile a
quello già venduto allo Ye-
men, e tra breve, come an-
lasciati dai “fumi” del Vulcano
islandese. Probabilmente, il
segno più evidente di questo
ottimismo è il debutto euro-
peo del “787” Dreamliner, il
gli aerei di Farnborough nunciato dallo stesso Presi-
dente ed Amministratore De-
legato Guarguaglini, ci po-
trebbero essere buone noti-
zie. In genere, già nel 2009, il

Ottimismo e eccellenza italiana


nuovo aereo passeggeri della 22% dei ricavi di Finmeccani-
Boeing. Un volo, atteso da due ca è stato ottenuto sul merca-
anni dopo i problemi tecnici to dei paesi extra-europei.
incontrati lungo lo sviluppo,
che ha decisamente dato lu-
stro a tutto il salone. Il 787 è
insieme nel Salone dell’aerospaziale Una quota destinata decisa-
mente a salire nei prossimi
due anni e, probabilmente, a
un vero e proprio gioiello del- superare il 30%.
l’industria aeronautica. Dota- di Pietro Batacchi
to di una struttura super-leg- Una parte importante di
gera in materiale composito e questa quota sarà assorbita
fibra di carbonio, l’aereo con- dal settore della sicurezza, il
suma il 20% del carburante in cui mercato, a breve, non più
meno rispetto agli aerei attua- tardi del 2016, oltrepasserà
li e garantisce risparmi del quello della Difesa in senso
30% sui costi di manutenzio- stretto ed il cui business è rite-
ne. Una filosofia, quella di un nuto sempre più importante
aereo “lungo raggio” leggero, per la futura crescita di Fin-
ideale per collegamenti pun- meccanica. Sicurezza, intesa
to-punto radicalmente diver- come protezione di grandi in-
sa da quella del concorrente e frastrutture, di obiettivi sensi-
acerrimo rivale, l’Airbus bili e di interessi economici in
A380. Airbus che peraltro sta senso più generale. A tal pro-
sviluppando la sua risposta al posito, proprio durante il salo-
787, l’A350XWB. Nella realiz- ne, la controllata AgustaWe-
zazione del 787 è ampiamen- stland ha presentato il nuovo
te coinvolta l’industria italia- elicottero AW169, pensato per
na e, in particolare,Alenia Ae- rispondere a esigenze di
ronautica che produce gli sta- clienti civili, ma, appunto, an-
bilizzatori orizzontali, la se- che di forze di sicurezza e po-
zione centrale e centro-poste- lizia. La presentazione di un
riore della fusoliera ed altre nuovo prodotto conferma che
componenti primarie, per un la strategia del gruppo non
buon 14% dell’intera struttura cambia a dispetto della crisi e
dell’aereo, negli stabilimenti che continuano gli investi-
pugliesi e campani. Per quan- menti in ricerca e sviluppo.
to riguarda la partecipazione Sul fronte della Difesa in sen-
italiana, Finmeccanica si è so classico, le energie del
presentata al salone in modo gruppo sono in questo mo-
massiccio, anche perché la mento assorbite dalle campa-
Gran Bretagna è uno dei suoi gne per l’esportazione del
mercati domestici. Nonostan- del Presidente Martinelli. Con Co-prodotto al 50 per cento da Cina e Pakistan caccia Typhoon in Turchia,
te la crisi, il gruppo regge e la Turchia, la partnership stra- Giappone e India dove il veli-
manifesta un grande ottimi-
smo. I risultati del 2009 sono
buoni e l’azienda è pronta ad
tegica, a cominciare dal setto-
re elicotteristico, è consolida-
ta da tempo e negli ultimi an-
Fra le novità, il caccia JF-17 volo europeo è in piena corsa.
Un passo in avanti molto im-
portante sarebbe lo sviluppo
intercettare i segnali della ri- ni Finmeccanica ha ricevuto ul fronte novità, un at- pesantemente in gioco Fin- di un radar a scansione elet-
presa, dove questi si manife-
stano più forti, come nei Paesi
emergenti. Solo per fare alcu-
oltre due miliardi di commes-
se militari da Ankara. La buo-
na notizia è che finalmente,

Finmeccanica punta ai Paesi emergenti come


S tenzione particolare la
merita il JF-17, il caccia
leggero coprodotto, al
50%, da Pakistan e Cina e mo-
strato per la prima volta al
meccanica che sta puntando a
fornire un pacchetto avionico
completo comprendente di-
splay, monitor sistemi di ge-
stione e radar.
tronica per l’aereo – requisito
indispensabile per ottenere il
successo in queste gare – ed
in tale ambito si sta lavorando
per procedere ad un’ulteriore
pubblico europeo. L’Aeronau- evoluzione dell’aereo e ren-
Turchia, Brasile e India. Con Ankara, il gruppo tica pakistana ne ha già acqui- Nel complesso, il JF-17 si derlo così ancora più appeti-
stati una trentina di esemplari, presenta come una soluzione bile sul mercato. Le campa-
ha già firmato accordi per due miliardi di euro a fronte di un re- low cost, alterna- gne di export stanno andando
quisito iniziale di tiva alle proposte avanti anche per l’addestrato-
ni esempi, la Turchia nel 2011 anche in Italia si è capito l’im- 150, ma adesso russe o occiden- re avanzato M346. Negli Emi-
spenderà 6,6 miliardi di euro portanza degli accordi gover- sta cercando di tali, che i due rati continuano le trattative
in sistemi militari. Sulla stes- nativi per aprire i mercati. In aggiornare il veli- paesi stanno cer- per la firma sul contratto do-
sa d’onda lunghezza d’onda tutti i casi citati si tratta di volo dotandolo di cando di esporta- po che il velivolo è stato sele-
si muoverà anche il Brasile, pacchetti di accordo ad ampio avionica occi- re in paesi africa- zionato dal Governo locale
che ha pianificato 14 miliardi raggio dai quali discendono dentale. Una scel- ni e mediorienta- ormai oltre un anno fa. In
di euro, e altrettanto farà l’In- successive intese industriali ta che si spiega li. Grande inte- Israele, si sta invece lavoran-
dia con 13 miliardi. Paesi dove in diversi settori. Con la Libia, alla luce del fatto resse è già stato do ad un accordo con l’indu-
Finmeccanica sta puntando i primi frutti di questa strate- che l’avionica ci- mostrato da Egit- stria locale, che comunque
in modo deciso, sfruttando gia sono già stati colti, in par- nese, nonostante to, Nigeria, Sri opererà come prime contrac-
anche l’appoggio del Governo ticolare nel settore della sor- certi progressi, Lanka ed altri tor, e non è da escludere an-
Italiano pronto a forgiare ac- veglianza dei confini con la resta ancora lontana anni luce paesi, tutti alla ricerca di un che un coinvolgimento della
cordi a tutto campo con le commessa concessa a SE- da quella occidentale. caccia multiruolo leggero ed controllata elettronica ameri-
controparti. È accaduto così LEX SI. In Brasile è in discus- economico. Secondo alcune cana di Finmeccanica, DRS.
lo scorso anno con la Libia di sione l’acquisto da parte della Un accordo in tal senso con fonti, il velivolo è offerto sul Resta il fatto che l’interesse
Gheddafi e quest’anno con il Marina locale di quattro fre- il Governo francese è saltato mercato a non più di 15 milio- dell’Aeronautica israeliana
Brasile di Lula ed il Panama gate FREMM e cinque pattu- ed è per questo che è entrata ni di dollari a pezzo. per l’M346 è ormai una realtà.
quadrante 24 luglio 2010 • pagina 29

Israele chiede alle Nazioni Unite Il partito pubblica nuove regole:


di intervenire “in tempo utile” «Basta con le avventure»

Gaza, pronte In Cina


altre 3 navi sei corrotto
per portare soltanto
aiuti umanitari se hai l’amante
GAZA. Dopo essere riuscito PECHINO. Per fare carriera nel
una settimana fa ad impedire distretto di Shuyang, provincia
che una nave che trasportava di Jiangsu, bisogna essere in
aiuti umanitari dalla Libia for- buoni rapporti con genitori, fi-
zasse il blocco marino a Gaza, gli, vicinato e soprattutto non
adesso Israele guarda con bisogna tradire la moglie. Sono
preoccupazione al Libano, do- i nuovi standard di moralità im-
ve almeno due navi - se non tre posti dal Partito comunista ci-
- si stanno preparando a salpa- nese (Cpc) a 96 membri del go-
re per la Striscia. Ieri, in un in- verno locale e funzionari del
tervento alle Nazioni Unite, Cpc del distretto di Shuyang.
l’ambasciatrice di Israele, Ga-
briela Shalev, ha lanciato un
appello ai dirigenti del Libano
e alla comunità internazionale
L’esordio del Kosovo? La moralità personale sarà ac-
certata attraverso interviste, vi-
site a casa e investigazioni da
parte della polizia. Eventuali

Un arresto eccellente
affinché fermino quelle navi. In segni di “corruzione morale”sa-
ogni caso, ha aggiunto, «Israele ranno segnalati come punti di
è pronto ad intercettarle nel ri- demerito nella valutazione
spetto del diritto internaziona- biennale del rendimento dei
le». Nel frattempo Israele cerca funzionari del governo e del
di placare la collera della Tur-
chia dopo il blitz in alto mare
In carcere per corruzione il boss della Banca centrale partito, compromettendo la
carriera. Secondo le statistiche
che il 31 maggio fermò la “Free-
dom Flotilla”, sempre diretta a di Massimo Ciullo
Gaza. Sulla nave passeggeri
Marmara nove passeggeri (otto l governatore della banca centrale del Koso- cia. L’isola, divisa dal 1974, teme che l’auto-pro-
turchi e un cittadino statuniten-
se) rimasero uccisi dal fuoco
dei militari, e i feriti si contaro-
no a decine.
I vo, Hashim Rexhepi, ha dovuto rinunciare ai
festeggiamenti per la pronuncia di legitti-
mità della dichiarazione d’indipendenza
dalla Serbia, emessa dalla Corte Internazionale
di Giustizia dell’Aja. L’uomo è stato arrestato ie-
clamata Repubblica Turca di Cipro Nord (rico-
nosciuta finora solo dalla Turchia), possa far le-
va sul nuovo orientamento della Corte per ipo-
statizzare lo status quo. Il governo spagnolo ha
dichiarato che continuerà a non riconoscere l’in-
Sull’episodio Israele sta ora ri dalla polizia con l’accusa di corruzione. La dipendenza del Kosovo.
conducendo un’inchiesta. Due missione dell’Ue, Eulex, afferma che la polizia
giorni fa ha annullato l’allerta ha anche perquisito l’ufficio e l’abitazione del Maria Fernandez de la Vega, vicepresidente
per i cittadini israeliani deside- governatore. «Le perquisizioni sono legate a del Consiglio spagnolo ha negato che la posizio-
rosi di visitare la Turchia e un’indagine in corso su atti di corruzione in ne di Madrid sia legata alle istanze secessioniste
adesso il governo israeliano ha campo finanziario», dice una nota, aggiungendo basche e catalane. «Penso che sia abbastanza ir- effettuate dalla Commissione
deciso di rilasciare la Marmara anche la lista dei capi d’accusa: abuso di posizio- realistico paragonare la Spagna ai Balcani», ha centrale per il controllo della
e le altre sei imbarcazioni della ne, evasione fiscale, riciclaggio di denaro, corru- detto la vice di Zapatero. Non la pensano così disciplina del Cpc, nel 95% dei
“Freedom Flotilla”. Il governo zione e traffico di influenze illecite. Non è anda- proprio a Bilbao e Barcellona, dove la pronuncia maggiori casi di corruzione, i
ta meglio all’ex Primo ministro kosovaro Ramu- dei magistrati internazionali era attesa con una colpevoli hanno relazioni ex-
sh Haradinaj, accusato di aver commesso crimi- tensione simile a quella vissuta nelle ultime ore traconiugali. «Queste regole
ni di guerra e contro l’umanità. Il tribunale pena- a Pristina. Da Mosca, si è tornati a ribadire la le- sono necessarie» ha detto Tian
le internazionale per la Ex-Jugoslavia ha ordi- gittimità della proclamazione di indipendenza Xianfeng, capo della polizia di
nato un nuovo processo per Haradinaj. L’uomo di Abkhazia e Ossezia del Sud, due province ri- Shuyang. «Se troviamo segni di
era già stato processato due anni fa con l’accusa belli della Georgia, che la Russia sostiene in fun- corruzione nei controlli di rou-
di aver compiuto persecuzioni, uccisioni, torture zione anti-Nato. L’Armenia invece, ha accolto tine, possiamo intervenire e ri-
e violenze contro i positivamente la solverli prima».
civili serbi e gli
oppositori politici
Madrid si è espressa contro la sentenza decisione dei giu-
dici dell’Aja, e ha Non tutti sono d’accordo. Se-
tra il 1998 e il della Corte dell’Aja, mentre per Berlino rilanciato la que- condo He Bing, professore di
1999. La pronun- stione del Nagor- legge e scienze politiche della
cia di legittimità si tratta «di un caso molto particolare» no-Karabakh, China University, le nuove di-
della dichiarazio- l’enclave armena sposizioni sono inutili: «Come
di Benyamin Netanyahu spera ne d’indipendenza ha provocato reazioni di se- nel territorio dell’Azerbaijan. Di segno opposto si fa a valutare le relazioni
così di ridurre, almeno in parte, gno opposto non solo in Serbia e in Albania, ma le reazioni ad Atene, preoccupata per il ritorno amorose di una persona con un
le tensioni con Ankara. Ma la anche in molti altri Paesi europei alle prese con in auge del sogno di una Grande Albania, con Ti- controllo di routine? C’è il forte
iniziativa di un uomo d’affari movimenti autonomisti o secessionisti. A Cipro, rana pronta a rivendicare la sua sovranità sui rischio che avvengano viola-
palestinese, Yasser Kashlak, il ministro degli Esteri tedesco Westerwelle ha territori contesi dell’Epiro. Oggi, a Belgrado il zioni della privacy. Per combat-
non dà respiro al governo dichiarato che il parere della Corte internazio- governo serbo si riunisce in seduta straordinaria tere la corruzione sarebbe me-
israeliano. Nel porto di Tripoli nale rappresenta un caso “particolare” e non per decidere la posizione da assumere in merito glio fare sforzi maggiori per ve-
(Libano) si accingono a partire crea precedenti. Per il capo della diplomazia te- all’opinione della Corte dell’Aja. Il primo mini- rificare l’uso dei fondi pubblici
due sue navi con aiuti destinati desca, «si tratta di una decisione unica, che ri- stro Cvetkovic, ha dichiarato ieri che la decisio- e porre requisiti rigidi per la
ai palestinesi di Gaza: la “Julya” guarda una particolare situazione in un partico- ne richiede una «analisi minuziosa» e ha annun- presentazione della dichiara-
(ribattezzata “Miriam”) e la lare contesto storico». La posizione di Berlino ciato un’iniziativa diplomatica in vista del dibat- zione dei redditi». Per Tian
“Junya”. Questa porta il nome corrisponde a quella dei 69 Paesi che hanno si- tito dell’Assemblea generale dell’Onu. La Serbia Xiangbo, membro del Centro
del celebre caricaturista pale- no ad ora riconosciuto l’indipendenza della re- dovrà agire con estrema per evitare che posizio- ricerche per un governo traspa-
stinese Naji el-Ali, ucciso a gione serba a maggioranza albanofona e che ni radicali possano pregiudicare il suo cammino rente dell’università di Hunan,
Londra nel 1987 in un attentato non intendono sottoscrivere la tesi del “vaso di verso l’Unione europea. Allo stesso tempo dovrà le nuove misure sono giuste: «I
i cui mandanti (chi dice Olp, chi Pandora”aperto dalla Corte Onu con il pronun- cercare di tenere a bada gli estremisti nazionali- confini della privacy dei fun-
Mossad) non sono mai stati ciamento favorevole all’indipendenza kosovara. sti che non avrebbero alcun problema a ripren- zionari non dovrebbero essere
scoperti. Ora il problema è ca- Cipro, invece, è uno dei cinque Paesi Ue che non dere le armi per una riedizione del macello bal- gli stessi della gente normale.
pire come, e se, Israele riuscirà hanno riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, canico degli anni Novanta che portò alla disso- Per il bene pubblico, devono ri-
a fermare queste nuove imbar- assieme a Spagna, Romania, Slovacchia e Gre- luzione della Jugoslavia. velare alcuni dei loro affari per-
cazioni pronte a partire. sonali». Amanti incluse.
pagina 30 • 24 luglio 2010
il personaggio della settimana
Ritratto del prete atipico che ha fondato l’ospedale universitario San Raffaele

Don “Zelig” Verzè


Premiato con Berlusconi a Milano, gran cerimoniere
della laurea (con polemiche) della figlia del Cavaliere.
Vita e miracoli di un sacerdote sospeso a divinis
(che, per affari, non disdegna rapporti con Vendola)
di Maurizio Stefanini

ultima polemica è stata razione della strage di Via D’A- ti versi il tipo di prete progressi-

L’ martedì 20 luglio:
quando Barbara Berlu-
sconi si è laureata in Fi-
losofia con 110 e lode all’Univer-
sità Vita-Salute San Raffaele, con
melio a Palermo, Berlusconi si è
però recato a Piazza Duomo a ri-
cevere assieme a Don Verzè il
Premio“Grande Milano”, riserva-
to a chi «con straordinaria lungi-
sta che dovrebbe piacere a sini-
stra. Favorevole al sacerdozio
femminile, al sacramento ai di-
vorziati, alla procreazione assi-
stita, a chi gli rimprovera di esse-
una tesi su Il concetto di benes- miranza e capacità ha reso Mila- re un cattolico disobbediente lui
sere libertà e giustizia nel pen- no, la sua amata città, grande in ribatte che «la Chiesa le farà
siero di Amartya Sen, premio Italia e nel mondo». «Statista di queste cose». «Il mondo, con la
Nobel per l’economia del 1998. E rara capacità», recita la motiva- globalizzazione, diventerà una
non solo il padre presidente del zione, che «conduce con respon- città sola. Ma la Chiesa, purtrop-
Consiglio è venuto, ma anche il sabilità e lucida consapevolezza po, lo sta perdendo il mondo,
rettore don Luigi Verzè. Che di il Paese verso un futuro di donne perché non ha messo in atto il
Berlusconi è amico di lunga da- e di uomini liberi che compongo- precetto del Signore: amatevi
ta, e che ha chiesto alla neodot- no una società solidale fondata l’un l’altro come io vi ho amati».
toressa se le sarebbe piaciuto di- sull’amore, la tolleranza e il ri- Però, è un prete progressista in-
ventare docente di un’eventuale spetto per la vita». E Don Verzè namorato di Berlusconi: il che a
nuova facoltà di Economia. Ira appena lo vede gli dice: «Silvio tu sinistra è anatema. E ha in più
della docente di Filosofia della durerai, perché con te ci sta Dio». una sicura vocazione che a se-
Persona, Roberta De Monticelli, conda dei punti di vista può esse-
che ha riempito i giornali di La terzultima polemica il 12 lu- re definita“imprenditoriale”o“af-
proteste contro l’idea di «far glio, quando in un’intervista alla farista”, e che è anatema al qua-
nascere una facoltà di Econo- Stampa Don Verzè racconta che drato in un tipo di mondo per il
mia rivolta alla sola Barbara Berlusconi gli ha chiesto «di far- quale il tratto d’unione tra catto-
Berlusconi». E chiarimen- lo campare fino a 150 anni e lui licesimo e progressismo è stato
to dell’Ateneo su Don pensa che arrivando a 150 anni spesso rappresentato proprio dal
Verzè, secondo cui metterà a posto l’Italia». Cosa pauperismo anticapitalista. Pro-
«quello di restare è l’in- che secondo Don Verzè non sa- prio nel mondo degli affari è na-
vito che lui fa, da sem- rebbe affatto impossibile. «Cre- ta l’amicizia tra Don Verzè e Ber-
pre, a ognuno», con do a ciò che è stato scritto su Ma- lusconi. Un’amicizia che nel
tanto di lettera firmata tusalemme». «È scientificamen- mondo giustizialista è spesso fat-
da Michele Di France- te provato che si può arrivare a ta sconfinare nella complicità
sco (preside della Fa- un’età media di 120 anni». Da tout court, nel senso penale del
coltà di Filosofia) e cui un progetto per l’istituzione termine. Ne è un eloquente sag-
Massimo Cacciari di un centro chiamato Quo Vadis gio la Wikipedia in italiano, che
(prorettore Vicario del- sulla medicina predittiva. «Ab- oltre la metà della voce su Don
l’Università): «L’idea che biamo il terreno e stiamo cercan- Verzè la dedica al capitolo “Que-
una battuta paterna del do i soldini. Si predice quale sarà stioni giudiziarie e controversie”.
Rettore Don Verzé possa es- la patologia di ogni persona leg- Citiamo. «Le vicende di Verzè in-
sere interpretata come la pro- gendo il genoma con un micro- contrano presto quelle di Berlu-
posta formale nei confronti del- chip sottopelle che avverte se c’è sconi, all’epoca imprenditore e
la signora Barbara Berlusconi di qualcosa che non va». Ma Verzè, proprietario di Edilnord, dato
far parte del corpo docente del chiede l’intervistatore, «ferma i che il sacerdote aveva acquistato
San Raffaele sfida ogni ra- suoi ricercatori se vanno in una un terreno di 46 mila metri qua-
gionevolezza e ogni crite- direzione che la Chiesa non vuo- dri - con l’idea di costruire quello
rio di buon senso». La le?». «No. La scienza non la fer- che sarebbe poi diventato il San
penultima polemica ma nessuno, nemmeno la Chie- Raffaele - vicino all’area che sa-
era stata il giorno pri- sa». In un’altra intervista rila- rebbe poi diventata Milano 2, il
ma: non trovando sciata al Corriere della Sera il13 complesso residenziale realizza-
il tempo per pre- ottobre 2006 Don Verzè era stato to poi da Berlusconi. Il problema
senziare alla ancora più spiazzante. Allora allora era che gli aerei da e per
commemo- aveva infatti rivelato di aver aiu- Linate transitavano sopra quel-
tato un amico medico malato a l’area così, nel 1971 inoltrarono,
morire. «Quando a chiederlo è assieme, una petizione al mini-
chi vive grazie alle macchine, al- stro dei Trasporti al fine di salva-
lora non è eutanasia. È un atto guardare la tranquillità degli abi-
d’amore». Certamente un tipo tanti di Milano 2 e i ricoverati del
mediatico, Don Verzè. E per mol- san Raffaele. Questo però creò
24 luglio 2010 • pagina 31
Dalla Chiesa
all’impresa
Don Luigi Maria Verzè è
nato a Illasi il 14 marzo del
1920. È un imprenditore,
sacerdote e accademico
italiano. Già segretario di
In queste pagine, san Giovanni Calabria, è
un’immagine un sacerdote della diocesi
di Don Luigi di Verona, fondatore dell’O-
Maria Verzè spedale San Raffaele, pre-
e uno scatto sidente della Fondazione
del sacerdote Centro San Raffaele del
insieme con Monte Tabor e attuale retto-
il presidente re dell’Università Vita-Salu-
del Consiglio te San Raffaele. Si laurea
Silvio Berlusconi in Lettere e Filosofia nel ’47
e sua figlia presso l’Università Cattoli-
Barbara, ca di Milano. Viene ordina-
il giorno della to sacerdote nel ’48 e nomi-
laurea nato segretario di san Gio-
in Economia vanni Calabria. Nel ’50
della ragazza apre in collaborazione con
san Giovanni Calabria un
centro di assistenza all’in-
fanzia abbandonata a Mi-
lano; subito dopo progetta
e fonda l’Ospedale San
Raffaele di Milano. Nel ’96
affianca all’Ospedale un’i-
niziativa di formazione
problemi di rumore ai comuni li- [...] La polemica si inasprì quan- li». La Wikipedia non ricorda di famiglia gli fa prendere una di- universitaria in Medicina,
mitrofi; la questione delle rotte si do, nel 1999, la procura mise sot- però che Don Verzè si è accorda- rezione inconsueta. «Non posso assumendo la presidenza
trascinerà per qualche anno, tra to la sua lente cinque professori to anche con NichiVendola per la essere un buon prete senza esse- anche di questo ente.
direttive serrate, proteste, irrego- del San Raffaele». C’è poi, nel costruzione di un centro oncolo- re anche medico» decide, inter-
larità e comitati antirumore [...] 2000, la «vicenda della succursa- gico di eccellenza nella zona di pretando l’evangelico «andate,
la direttiva Civilavia del 30 ago- le romana dell’Ospedale San Taranto, attraverso una fondazio- predicate e guarite gli infermi». citiamo ancora dalla sua biogra-
sto 1973, a seguito dell’incontro Raffaele, un’operazione colossa- ne costituita ad hoc il 28 maggio D’altra parte, lo stesso Don Cala- fia ufficiale, «punta per il prossi-
di marzo [il 13 marzo 1973 si in- le che, grazie ad un’abile campa- scorso dopo 4 anni di incubazio- bria, di cui è stato segretario, gli mo futuro sempre più voluta-
contrano comitati dei cittadini e gna mediatica, sembrò un com- ne, e controllata a maggioranza ha dato il suo imprimatur: «Va, è mente alla ricerca scientifica co-
funzionari del ministero dove plotto ai danni del sacerdote. dalla regione Puglia. Al di là del- il Signore che ti manda. A Mila- me la più importante delle atti-
però le carte topografiche di rife- Verzè sostenne infatti che, a cau- le polemiche, il San Raffaele re- no nascerà una grande opera che vità legate all’uomo e al suo pro-
rimento risultano pesantemente sa di pressioni del mondo politi- sta comunque un centro di eccel- farà parlare di sé l’intera Euro- gresso». Nel 2000 alla presenta-
manomesse: Pioltello e Segrate co e degli ambienti finanziari di lenza. E perVendola l’unica alter- pa». Già nel 1952 fonda a Milano zione di un libro ha fatto amicizia
rispecchiano la cartografia del Roma, fu“costretto”a vendere l’o- nativa sarebbe di continuare a un centro di addestramento pro- anche con Massimo Cacciari; nel
1848 mentre Milano 2, terminata spedale “a un prezzo irrisorio”al- far viaggiare i pazienti pugliesi fessionale per ragazzi anche 2001 ha creato per lui la nuova
al 25%, risulta completata], l’imprenditore romano Antonio verso altre regioni, tra cui è in te- handicappati. Nel 1960 dà vita al- Facoltà di Filosofia, nella villa
scontenta tutti, eccetto, natural- Angelucci, il quale, soltanto po- sta la Lombardia. Al San Raffae- l’Associazione Centro Assisten- seicentesca dei Borromeo a Ce-
mente, Edilnord e San Raffaele. chi mesi più tardi lo rivendette al- le dunque finirebbero comun- za Ospedaliera San Romanello, sano Maderno, in Brianza.; nel
Dopo la messa in circolo di falsi lo Stato, suscitando scandalo sui que: ma a costi molto più elevati. in cui per meglio curare bambini 2007 spiega al Corriere della Se-
studi scientifici sulla questione media e numerose interrogazioni E poi, i rapporti personali tra e anziani fa sorgere un centro di ra che ormai Cacciari è “la sua
(formalmente del Politecnico Verzè e Vendola sono altret- assistenza residenziale. Nel 1971 voce”. E alla facoltà di Filosofia
di Milano ma in realtà com- tanto buoni che con Berlu- inaugura l’Ospedale San Raffae- del San Raffaele sono di casa un
missionato dalla Edilnord ad sconi, anche se non convi- le, riconosciuto subito dopo Isti- bel po’ di personaggi non del tut-
alcuni docenti dell’ateneo) e vendo i due a Milano le occa- tuto di Ricovero e Cura a Carat- to in linea con la teologia cattoli-
la condanna del direttore ge-
nerale di Civilavia, vengono È stato difeso sioni di interferenza sono ov-
viamente minori. D’altra par-
tere Scientifico. Nel 1981 il San
Raffaele diviene polo universita-
ca ortodossa: da Emanuele Seve-
rino allo scientista Luca Cavalli-
rivolte una serie di accuse a
personaggi coinvolti nell’af- anche da Cacciari: te, pur avendo ricevuto il dna
imprenditoriale per eredità
rio della facoltà di Medicina e
Chirurgia dell’Università Statale
Sforza, all’ateo militante Pier-
giorgio Odifreddi.
fare fra cui Luigi Verzè».
«Quella su Barbara familiare Luigi Maria Verzè a
suo tempo seppe anche ri-
di Milano. Nel 1996 affianca al-
l’Ospedale San Raffaele una ini- Non è che la Chiesa abbia del
La stessa fonte ci ricorda
che Don Verzè «nel marzo è stata una battuta, nunciare alle ricchezze di fa-
miglia. Nato il 14 marzo 1920
ziativa di formazione universita-
ria in Medicina, assumendo la
tutto gradito. Il cardinale Schu-
ster lo protegge, ma nel 1964 la
1976 è stato condannato dal a Illasi, vicino a Verona, suo presidenza anche di questo ente. Curia milanese gli proibisce di
tribunale di Milano a un anno
e quattro mesi di reclusione
è irragionevole padre Emilio era un proprie-
tario terriero, e sua madre
È un giro di soldi sempre più va-
sto, ma anche la creazione di
«esercitare il Sacro ministero»,
mentre nel 1973 viene sospeso a
per tentata corruzione in re-
lazione alla convenzione con
interpretarla Lucilla Bozzi una nobildon-
na. E le sue biografie autoriz-
strutture sempre più specializza-
te: il Dipartimento per la medici-
divinis. Ma lui tira avanti. «L’uo-
mo, questo composito di corpo,
la facoltà di medicina dell’u-
niversità Statale e la conces-
davvero come una zate ricordano che quando a
dodici anni lasciò la casa pa-
na riabilitativa; il Centro San
Luigi Gonzaga per l’assistenza ai
intelletto, spirito», spiega, non ha
diritto solo alla salute ma anche
sione di un contributo di due
miliardi di lire da parte della
proposta formale» terna per frequentare il gin-
nasio in seminario a Verona,
malati di Aids; l’International
Heart Center; i Centri Trapianti
al “ben-essere”, inteso come rea-
lizzazione della «comune esigen-
Regione Lombardia. Inoltre è fu «una scelta decisamente Multiorgano; il Parco Scientifico za di un fisico sempre più perfet-
stato incriminato di truffa ag- contrastata dal padre che Biomedico San Raffaele... D’altra to, agile, elegante e vigoroso, in-
gravata nei confronti della signo- parlamentari». E anche «una se- cerca con ogni mezzo di reprime- parte, non intrallazza solo con sieme alla brama del conoscere,
ra Anna Bottero alla quale ha rie di collusioni fra Luigi Verzè e re ogni espressione religiosa del Berlusconi. Attraverso l’Aispo, della beltà, della scienza e dell’a-
sottratto un appartamento del un rappresentante del Sismi, Pio figlio». E la scelta di tipo france- Associazione Italiana per la Soli- scesi, atti a replicare l’armonia
valore di 30 milioni di lire». E che Pompa» che sarebbero «state ri- scano sembra accentuarsi quan- darietà tra i Popoli, non si limita che, all’origine, lasciò ammirato
«nel marzo del 1977 è ricono- scontrate all’interno di un’indagi- do nel 1939, concluso il liceo, va a a aprire ospedali in Israele, India, lo stesso Dio creatore». E alla
sciuto colpevole di istigazione al- ne giudiziaria a carico di que- stare per 10 anni col futuro santo Polonia e Brasile: stringe anche Chiesa risponde: «Se io fossi Pa-
la corruzione. Ma, tra archivia- st’ultimo e Nicolò Pollari. Dalle don Giovanni Calabria. L’impe- accordi di collaborazione con il pa non farei il monarca, ma tutte
zioni, rinvii a giudizio e prescri- carte risulta che Pompa teneva gno con quell’apostolo dell’assi- Dalai Lama e Fidel Castro; tra- le mattine starei davanti a Gesù
zioni, non si arriverà per nessuno costantemente al corrente Verzè stenza ai malati poveri non gli sforma il Polo Universitario nel- Cristo a pensare. E per la Chiesa,
a sentenze definitive». Nel 1995 di quanto accadeva in ambito po- impedisce di studiare Lettere e l’Università Vita-Salute San Raf- che si arrangino quelli della Se-
di nuovo «Verzè finisce nel miri- litico ed istituzionale, affinché Filosofia alla Cattolica di Milano. faele, un ateneo creato sullo stile greteria di Stato». Ma Benedetto
no della magistratura per pre- Verzè stesso potesse sfruttare le Quando però nel 1948 prende i americano; concorda con il sin- XVI purtroppo per lui ha «il ca-
sunte irregolarità.Tre anni dopo, suddette informazioni in modo voti, il confluire tra l’esempio di daco di Gerusalemme il restauro rattere di un tedesco. Rigido. I te-
il sacerdote viene attenzionato da ottenere particolari vantaggi impegno ospedaliero di Don Ca- del Cenacolo di Leonardo a spe- deschi sono freddi. Una freddez-
per altri lavori nella stessa area per le sue attività imprenditoria- labria e l’istinto imprenditoriale se del San Raffaele. Sopratutto, za che pagano loro, poverini».
ULTIMAPAGINA
Usa. La zona colpita dalla marea nera aspetta una nuova catastrofe

Dopo il petrolio,
l’uragano.
La condanna della di Anna Camaiti Hostert

uragano che minaccia la Louisiana e si gruppi ambientalisti tra cui l’Animal Welfare

L’ il Mississippi è stato ribattezzato


“Bonnie”. Un nome simpatico per
una tempesta che da giorni tiene col
fiato sospeso e gli sguardi rivolti verso il cielo,
gli abitanti del Golfo del Messico. La stessa
Institute, il Biological Diversity Center, l’Animal
Legal Defense Fund, e il Turtle Island Restora-
tion Network. I gruppi sostengono che la BP
viola l’ Endangered Species
Act e altre leggi protettive
popolazione a quasi tre mesi dall’esplosione delle specie in estinzione
dal pozzo petrolifero Deepwater Horizon della usando il sistema di quelli
Bp, si prepara ad affrontare un’altra sciagura. che vengono chiamati incen-
Dopo il danno, ora anche la beffa. Sono più di di controllati (controlled
5 mila i barili di greggio che quotidianamente burns). Impallidisce al con- ché la perdita di greggio ha danneg-
vengono estratti dal Golfo, le conseguenze so- fronto il disastro ecologico giato le uova e le larve durante que-
no: un’ecosistema ridotto all’osso e un’econo- della Esso, avvenuto in Alaska nel 1989 le cui sto periodo cruciale» ha detto Lee Crocket, di-
mia distrutta. La marea nera ha incupito sogni immagini di uccelli, foche e lontre coperte di pe- rettore generale del reparto politiche ittiche fe-
e speranze di una popolazione in continua cre- trolio sono ancora vivide nella nostra mente co- derali dell’istituto ambientale Pew.
scita. Per domenica sera è previsto l’arrivo del- me in un film dell’orrore . Qui invece è il turno
la tempesta, l’annuncio viene dal Centro na- dei pellicani, delle tartarughe, dei pesci.Tra i pe- Inoltre, nove specie di delfini che vivono in
zionale degli uragani (Noaa), con sede a Mia- sci la specie del tonno pinna blu, già decimato questa zona saranno affetti dal pesce contami-
mi. Le autorità americane hanno deciso di far

LOUISIANA
scattare l’evacuazione delle decine di navi e
delle circa 2 mila persone impegnate nelle ope-
razioni di bonifica del greggio fuoriuscito dal
pozzo della Bp. A causa del rischio rappresen-
tato da Bonnie, navi e piattaforme si stanno
preparando «a evacuare», ha indicato Thad Al- nato di cui si cibano, senza
len, responsabile della Casa Bianca per le ope- Sono già terribili i danni alla fauna: contare la balena Bryde che
razioni nel Golfo. «La decisione riguarda an-
che la piattaforma di perforazione dei pozzi di
granchi, ostriche, gamberi e plancton che, oltre nutrendosi di plancton in-
goierà grandi quantità di pe-
derivazione che permetteranno di bloccare de- ad essere cibo per altri animali come i delfini trolio che galleggia in super-
finitivamente la falla», ha precisato Allen. L’e- ficie.Tra gli uccelli un nume-
vacuazione «ritarderà gli sforzi in corso da e varie specie di uccelli, sono parte integrante ro sensibile di pellicani mar-
giorni per bloccare il pozzo, ma la sicurezza roni risulta colpito. Una per-
delle persone è la nostra priorità», ha spiegato di un’industria ittica, prima fiorente, ora in declino centuale che varia tra il 50%
l’ammiraglio in pensione. Allen ha anche pre- e l’80% degli esemplari sal-
cisato che il tappo resterà al suo posto, mentre vati sopravvive secondo i
le navi si allontaneranno dalla zona del pozzo. dati del Bird Resarch Re-
scue Center e viene pertanto
I danni provocati dalla marea nera sono sot- reintrodotta nel sistema. Ma
to gli occhi di tutti, basti pensare alle innumere- la durata della sopravviven-
voli paludi, usate come rifugio, da migliaia di za è un po’ più difficile da
specie animali, parte integrante dell’ecosistema determinare ed è oggetto si
del golfo. Granchi, ostriche, gamberi e plancton una grande controversia. La
che, oltre ad essere cibo per altri animali come biologa marina Silvia Gaus
i delfini e varie specie di uccelli, sono parte in- afferma infatti che il 99%
tegrante di un’industria ittica, prima fiorente, degli esemplari ripuliti e fat-
ora in declino. Un numero destinato a crescere ti volare via entro settimane
man mano che il greggio si avvicina alle coste o addirittura giorni muoiono
senza possibilità di essere fermati.Gli effetti di per le conseguenze dell’in-
questa catastrofe si potranno misurare solo a gestione di greggio. Quindi
lungo termine. Il greggio infatti continuerà nei ritiene che si dovrebbe pen-
prossimi mesi ad uccidere molti animali rari e sare ad un sistema indolore
in pericolo, bruciandone la pelle o le piume e del 20% negli ultimi quaranta anni, sembra es- di eliminare questi esemplari che altrimenti
danneggiandone il sistema riproduttivo. Col- sere quella più colpita. Infatti depone le uova morirebbero in atroci condizioni. Ci sono infi-
pirà anche quelle specie che per il momento solamente una volta all’anno, in certe condizio- ne cinque specie di tartarughe che vivono in
non sembrano esserne affette. E non pare aiuta- ni ambientali e solo dopo un lungo periodo dal- questa regione del golfo e che sono state di-
re affatto la strategia di bruciare il greggio in la nascita dei piccoli che sono ormai divenuti chiarate in pericolo: almeno 430 specie protet-
superficie perché in realtà oltre a non risolvere esemplari adulti. «L’impatto che il disastro avrà te di tartarughe sono morte dall’inizio del disa-
il problema arde vivi gli animali che si trovano su questa specie sarà conosciuto solo tra alcuni stro. Quindi se si vuole praticare il sistema dei
intrappolati negli incendi, soprattutto le tartaru- anni quando i pesci saranno nati e diverranno cosiddetti “incendi controllati” si dovrebbero
ghe. Contro questo nuovo sistema c’è già infat- adulti. Se non si vedranno esemplari di una cer- poter rimuovere le tartarughe prima di appic-
ti una causa intentata contro la BP da numero- ta età o se ne vedranno molti di meno sarà per- care il fuoco.

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