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Ecateo di Mileto (560 ca. - 490 ca.

)
FGH 1F1 Scrivo queste cose come a me sembrano vere : i racconti dei Greci sono molti e ridicoli

Tucidide (460 ca. - 396 ca.)


I, 20- 22 E' questo il frutto delle indagini e dello studio a cui ho sottoposto i fatti antichi, materia
difficile ad accertarsi, scrutando ogni singolo indizio e testimonianza, man mano che si presentava.
Poich gli uomini in genere accolgono e tramandano tra di loro le memorie del passato senza
vagliarle criticamente anche se concernono vicende della propria terra.Laboriosa e complessa
indagine poich le memorie di quanti intervennero in una stessa azione non coincidono mai sulle
medesime circostanze e sfumature di quella azione. Di qui resoconti diversi a seconda della
individuale capacit di ricordare o delle soggettive propensioni.

Tacito (55 ca. - 120 ca.)


Annali, I,1 ...quanto a Tiberio e Gaio , il racconto risulta falsato: dalla paura quando erano al potere
e, dopo la loro morte, dall'odio ancora vivo. Di qui il mio proposito di riferire pochi dati su
Augusto, quelli degli ultimi anni, per poi passare al principato di Tiberio e alle vicende successive,
senza rancori e senza favore, non avendone motivo alcuno.

Le fonti

1.tradizione manoscritta
2.resti
geologici
archeologici
linguistici (lessicali, onomastici, toponomastici)
sopravvivenze
3.documenti
papiri
iscrizioni
monete
documenti in manoscritto

L. Febvre , Combat pour lhistoire, Paris 1953, p. 428


-La storia si fa con I documenti scritti, certamente. Quando esistono. Ma la si pu
fare, la si deve fare senza documenti scritti se non ce ne sono. Con tutto ci che
lingegnosit dello storico gli consente di utilizzare per produrre il suo miele se gli
mancano i fiori consueti. Dei segni, dei paesaggi e delle tegole. Con le forme del
campo e delle erbacceinsomma con tutto ci che, appartenendo alluomo, dipende
dalluomo, serve alluomo, esprime luomo.

E. Carr, Sei lezioni sulla storia, 1961


-I fatti storici non ci giungono mai in forma pura, dal momento che in questa forma
non esistono e non possono esistere: essi ci giungono sempre riflessi nella mente di
chi li registra (p. 27)
-I fatti storici non si possono minimamente paragonare a pesci allineati sul banco del
pescivendolo. Piuttosto li potremmo paragonare a pesci che nuotano in un oceano
immenso e talvolta inaccessibile: e la preda dello storico dipende in parte dal caso,
ma soprattutto dalla zona delloceano in cui egli ha deciso di pescare e dagli arnesi
che adopera: va da s che questi due elementi dipendono a loro volta dal genere di
pesci che si intendono acchiappare. In complesso lo storico si impadronisce del tipo
di fatti che ha deciso di cercare. La storia essenzialmente interpretazione ( p. 28).
-L'essere considerato o meno un fatto storico dipende , quindi, da un problema di
interpretazione. Ci vale per ogni fatto della storia (p. 17)
-Prima di studiare i fatti bisogna studiare lo storico che li espone (p. 28)

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