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La Villa restaurata e i nuovi studi sulledilizia residenziale tardoantica

Convegno internazionale del Centro Interuniversitario di Studi sulledilizia abitativa tardoantica


nel Mediterraneo (CISEM) Piazza Armerina 77-10 Novembre 2012

In occasione delle campagne di scavo 2009-2012 compiute presso il sito


della Villa del Casale a Piazza Armerina le indagini sono state rivolte nel
settore posto ad ovest dellabitato medievale; nel corso delle quali sono
state messe in luce delle strutture relative ad uno stabilimento termale, le
cos dette terme sud. Questultime sono formate a nord da un vano
rettangolare munito di una vasca absidata e mosaicata, a sud da tre
ambienti due dei quali riscaldati e il restante, originariamente rivestito da
un pavimento in mosaico, collegato a sud ad una vasca absidata
individuata nel 2007.
Il settore nord (Saggio I) stato identificato come Frigidarium delle terme
ed articolato in quattro ambienti (A,B,C,D) dei quali A e B (5,80 m x 10
m) erano originariamente uniti e che dal VI-VII secolo hanno subito delle
profonde trasformazioni segno evidente che il vano aveva perduto la sua
funzione originaria. Lampio ambiente, orientato in senso est ovest, venne
suddiviso mediante un tramezzo con apertura centrale, che lo attraversava
in senso ortogonale. Alla stessa fase si possono ascrivere una serie di
strutture destinate, verosimilmente, a rinforzare le murature tardo antiche
e le due tamponature degli ingressi al settore (muro est dellambiente B e
ingresso meridionale alla vasca con mosaico). La defunzionalizzazione del
frigidarium connotata anche dalla presenza di un canale scoperto, con
orientamento est ovest, realizzato in coppi, che intacca il pavimento
musivo. Il condotto, destinato verosimilmente allo smaltimento delle acque
piovane oppure connesso a funzioni produttive, presenta una pendenza da
est verso ovest e prosegue coperto al di sotto delle strutture murarie che
delimitano ad ovest il vano A. Il canale stato realizzato in connessione
con una breve struttura in muratura che si conserva per un solo filare e con
una parte della pavimentazione realizzata in lastre di marmo di reimpiego e
malta idraulica. Altri piani pavimentali della stessa fase presentano la
medesima fattura o si conservavano solo come risarciture in malta di calce.

Nel settore ovest del piano pavimentale e in fase con lo stesso stata
individuata unulteriore canaletta, con orientamento nord sud, che a
differenza della precedente era originariamente coperta da lastre in pietra.
Nello strato di interro della condotta sono stati rinvenuti numerosi oggetti,
tra i quali si segnalano diversi esemplari da toletta femminile lavorati in
osso, una pedina da gioco, un vago di collana e 13 monete in bronzo.

AREA DI SCAVO A FINE CAMPAGNA

5m

PLANIMETRIA DEGLI AMBIENTI TERMALI

Appartengono alla seconda fase di vita del frigidarium alcuni lacerti del
pavimento a mosaico caratterizzato dal bordo con motivi a scacchiera e a
nastro policromo, che circondava un tappeto costituito da quadrati di cinque
colori (bianco, grigio, verde, nero e rosso). Questo piano pavimentale
venne
realizzato in connessione
con lampio vano, suddiviso
successivamente nei menzionati ambienti A e B. Nellangolo sud orientale
del frigidarium (vano B) stata individuata una tabella musiva con la
raffigurazione dei due calzari con infradito, una tematica ampiamente
diffusa nelle terme romane di et imperiale; il motivo decorativo trova
confronti a Caracalla, Sabratha, Antiochia e a Brixia1. Lubicazione attuale
pu essere messa in rapporto con la porta tamponata che comunicava con
il vano absidato. Lemblema dei calzari nelliconografia delle terme stato
interpretato in modo differente: Nielsen suggerisce che il motivo indichi ai
bagnanti di lasciare fuori le scarpe ed indossare i sandali2. Altri autori
ritengono che i sandali fungessero da avvertimento per i frequentatori delle
terme, al fine di evitare di scottarsi per lalta temperatura dei pavimenti
negli ambienti riscaldati. In un momento successivo, nel settore centrale
della menzionata pavimentazione e a sud della vasca circolare, stata
inserita uniscrizione musiva in tessere bianche su campo quadrato di colore
rosso, nella quale riportata lacclamazione Treptona bibas, che potrebbe
essere interpretata come Treptona che tu viva.

A nord dei vani A e B si trovano altri due ambienti di minori dimensioni e di


forma quadrangolare C e D, posti rispettivamente lungo i lati est ed ovest
della la vasca circolare, rivestita in tessere musive bianche, rosse, gialle e
azzurre con motivo ad onde, rinvenuta nel corso della campagna di scavi
2009 e ascrivibile alla prima fase del complesso termale3. Alla vasca venne
aggiunto un muro con andamento est ovest, il quale obliter parte della
scalinata daccesso, originariamente rivestita in lastre di marmo di
reimpiego.
La stessa struttura delimita ad sud il vano C, (2,3 m x 3,4 m), posto in
prossimit dellingresso alle terme e chiuso su tutti i lati, ma
originariamente accessibile da ovest. Durante lo scavo degli strati di interro
dellambiente sono state recuperate 211 monete, la maggior parte
inquadrabili allepoca di Costanzo II. Lasportazione degli strati di interro
del vano ha permesso di documentare, un primo piano pavimentale, in
pessimo stato di conservazione, realizzato in opus signinum e a quota
inferiore una serie di strutture rasate, riferibili in via preliminare alla prima
fase di vita del complesso termale. Lelevato numero dei reperti
numismatici rinvenuti e la posizione in prossimit dellingresso (Saggio V),
permette di interpretare il vano come area adibita ad apodyterium del
complesso termale.
Alla prima fase dovrebbe appartenere anche la pavimentazione del vano D
(2 m x 2,4 m) realizzata in mosaico di tipo geometrico policromo (con
tessere di colore, bianco, rosso, azzurro e blu) e costituita da una cornice a
losanghe e a triangoli, con al centro lemblema della croce azzurra sul fondo
bianco e rosso. Lungo il lato meridionale di questultimo vano stata
documentata una soglia in lastre di marmo bianco di rimpiego. Il pavimento
di questambiente stato successivamente rialzato
sempre in opus
signinum; questo intervento pu essere messo in relazione con il
rivestimento parietale in coppi localizzati lungo il lato orientale della
struttura e la cui funzione resta ancora ignota, ma che pu essere
inquadrata in un periodo in cui le terme non erano pi in funzione.

AMBIENTE D DEL FRIGIDARIUM

AMBIENTE C DEL FRIGIDARIUM

ALCUNI REPERTI PI SIGNIFICATIVI RINVENUTI NEGLI AMBIENTI DEL FRIGIDARIUM

1. N. BONACASA, Roma in area punica: le terme di Sabratha, in Bollettino di


Archeologia on-line, Roma 2008 ,pp. 37-54.
2. I. NIELSEN, Thermae et Balnea, Aarhus 1990, pp. 141-142; F. YEGL, Baths and
Bathing in Classical Antiquity, Cambridge 1992.
3. P. PENSABENE, La villa del Casale e il territorio di Piazza Armerina tra Tardoantico
e Medioevo. Le nuove ricerche del 2004-2009, in Piazza Armerina Villa del Casale e
la Sicilia tra Tardoantico e Medioevo, a Cura di P. PENSABENE, Roma 2010, p.4 e ss.
ISCRIZIONE MUSIVA NELLAMBIENTE B

TABELLA MUSIVA DELLAMBIENTE B

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