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Va comunicata allAgenzia delle Entrate la risoluzione della locazione?

Data Articolo: 09 Dicembre 2013


Autore Articolo: Massimo D'Amico
La risoluzione anticipata del contratto di locazione, prima della sua scadenza naturale,
comporta la registrazione della risoluzione anticipata del contratto presso l'Agenzia delle
Entrate?

La risposta affermativa. Inoltre, contestualmente alla registrazione, necessario versare l'


imposta di registro in misura fissa per evitare di far concorrere alla formazione del reddito
imponibile i canoni di locazione, anche se non percepiti.
Ai fini di cui sopra, tuttavia, deve osservarsi che parte della giurisprudenza di merito ritiene che
l'omissione o il ritardo nella registrazione della risoluzione non possa dar luogo alla tassazione di
un canone di locazione nella sostanza inesistente per effetto della disdetta del contratto tra le
parti. In merito, infatti, con la sentenza n. 95/46/13 della Ctr di Milano, il giudice d'appello ha
ritenuto illegittima la tassazione di un contratto ormai inesistente, nonostante la tardiva
registrazione della risoluzione, avvenuta oltre cinque anni dopo la disdetta. Al contrario, nella
sentenza n. 147/35/13 della Ctp di Milano, emessa quasi in contemporanea, il giudice ha ritenuto
legittimo l'assoggettamento a tassazione dei canoni di locazione in caso di mancata o
intempestiva registrazione della risoluzione.
La posizione dell'Agenzia delle Entrate, in realt, sempre stata quella di ricondurre a
tassazione i canoni derivanti da un contratto di locazione interrotto prima della scadenza naturale,
se il locatore non comunica tempestivamente all'amministrazione finanziaria la risoluzione di detto
contratto, versando la relativa imposta di registro in misura fissa. Al riguardo, infatti, l'articolo 17,
comma 1 del D.P.R. n. 131 del 1986, rubricato cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite dei
contratti di locazione e di affitto di beni immobili dispone, infatti, che l'imposta dovuta per la
registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili esistenti nel territorio dello Stato,
nonch per le cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite degli stessi liquidata dalle parti
contraenti ed assolta entro trenta giorni mediante versamento del relativo importo presso uno dei
soggetti incaricati della riscossione, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 9 luglio 1997,
numero 237. L'attestato di versamento relativo alle cessioni, alle risoluzioni e alle proroghe deve
essere presentato all'ufficio.
Di parere opposto a quanto sancito dal giudice della Commissione provinciale di Milano, la
decisione presa dal giudice della Commissione regionale meneghina con la sentenza n. 95 sopra

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citata. Nel caso trattato da tale ultima sentenza, infatti, la disdetta del contratto era stata notificata
alla parte a mezzo raccomandata, ma non era stata effettuata la registrazione della risoluzione e
il relativo pagamento. I giudici del collegio d'appello, confermando la decisione gi raggiunta dai
colleghi del primo grado, hanno sostenuto che il mancato perfezionamento di detta formalit non
ritenuto sufficiente ed idoneo ad addebitare al contribuente una pretesa omessa dichiarazione
di un canone di locazione nella sostanza inesistente.
Non resta che attendere leventuale decisione che sar presa, in merito, dalla Suprema Corte di
Cassazione.
Massimo DAmico Centro Studi CGN

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