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BURNING GIRAFFE ART GALLERY

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10124, TORINO
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SILVIA ARGIOLAS
VASI E SERPENTI
Lo spazio espositivo Burning Giraffe Art Gallery, a Torino, presenta la mostra Vasi e
serpenti, personale della pittrice Silvia Argiolas (Cagliari, 1977, vive e lavora a Milano),
una degli artisti emergenti pi interessanti del panorama nazionale.
La mostra composta da una collezione di circa trenta lavori, tra opere su tela e su carta,
realizzati dallartista appositamente per la sua prima personale nella galleria torinese, e
che sono levoluzione pi matura e intima di una composizione dal marcato accento
surreale presentata lanno scorso, sempre da Burning Giraffe Art Gallery, in occasione di
una collettiva che rintracciava, in un gruppo di giovani artisti, leredit artistica della
grande Carol Rama. Senza alcun dubbio, questa eredit viva e pulsante nelle opere di
Argiolas, tanto in quelle pittoriche, fatte di una cromia e una figurazione capaci di
coniugare unincredibile capacit introspettiva di matrice espressionista, con delle
suggestioni surrealiste e naif, che in quelle grafiche, solcate da tratti di carboncino nero
violenti e tormentati. La coppia di Vasi e Serpenti evocata dal titolo della mostra
emblematica del marcato simbolismo, cos intimo e vitale, tracciato da un onnipresente
sottotesto erotico di volta in volta pi o meno marcato, a tratti lampante e altri appena
suggerito, ma comunque presente che contraddistingue ciascuna delle opere in mostra.
Con Vasi e Serpenti Silvia Argiolas stira i tendini del simbolico fino al massimo
indurimento scrive Domenico Russo, curatore della mostra, nel testo in catalogo ,
rivelando linestricabile intreccio della trama che conduce il soggetto alla ricerca
delloggetto del proprio piacere. Al senso della mortalit devolve la funzione della
percezione terrena del proprio essere, della propria posizione nel mondo e della
consapevolezza dei limiti. In questa nuova serie di opere dellartista, gli oggetti semplici
e pallidi di Morandi incontrano lesuberanza e il simbolismo onirico e sessuale di Carol
Rama, andando oltre qualsiasi forma di citazione e influenza perch pervasi da quel
calore, quel senso di intima unione che, secondo lo psicologo William James,
contraddistingue le sensazioni e i ricordi. Le opere di Silvia Argiolas nascono
nellimmediatezza della sensibilit di un animo profondo e sensibile capace di mettere a
nudo e in discussione se stesso, oltre che la societ degli oggetti in cui viviamo.
Dal 2006, Silvia Argiolas ha esposto le sue opere in numerose mostre collettive e
personali, in Italia e allestero, tra le quali ricordiamo: Arrivi e partenze, Mole
Vanvitelliana di Ancona, a cura di A. Fiz e W. Gasperoni (2008); Whaleless, Strichinin
Gallery, Londra, a cura di G. Cervi (2009); Italian Newbrow, Pinacoteca civica palazzo
Volpi, Como, a cura di I. Quaroni (2012); Solo Show, Robert Kananaj Gallery, Toronto
(2013 e 2015); PanoRama, varie sedi, Torino, a cura di O. Gambari (2015); Di carne e di
nulla, Antonio Colombo Arte Contemporanea, Milano , a cura di L. Beatrice (2016); All
Flesh is Grass, Ateliermultimedia Galerie, Vienna, a cura di D. Russo (2016).

Le nostre emozioni possono spezzarci come fossimo cracker. Louise Bourgeois


Il corpo, apparato di trasmissione erotica, sistema variegato di pulsioni e aggressioni
molecolari, anche e prima di tutto un io esiliato nellesperienza del proprio sorgere,
forse da considerarsi, fin dal principio della sua affermazione, in declino. Questio anche
difesa dallesterno, involucro daddobbi e stimolazioni sessuali che separano luno
dallaltro. Ed il vaso nellopera di Silvia Argiolas, il contenitore di terra di unesistenza in
stato di permanenza, che giace su una base scricchiolante, in precaria stasi come ogni
psiche posata sul tavolino di cristallo delle nostre vite, che vacilla continuamente verso la
fine.
Con Vasi e Serpenti Silvia Argiolas stira i tendini del simbolico fino al massimo
indurimento, rivelando linestricabile intreccio della trama che conduce il soggetto alla
ricerca delloggetto del proprio piacere. Al senso della mortalit devolve la funzione della
percezione terrena del proprio essere, della propria posizione nel mondo e della
consapevolezza dei limiti.
Mi piacerebbe descrivere ogni quadro come un piccolo suicidio di qualcuno, dice
lartista a proposito di questi lavori. Quando, in piena consapevolezza, scegli che vivere
una grande farsa e che tutto superfluo, allora non hai altra speranza, si sa la speranza
dei coglioni un po' come il gratta e vinci, sei alla frutta. Io credo che diamo
unimportanza elevata al corpo, per questo motivo siamo legati alla vita. Il vaso fragile
come il nostro equilibrio interiore, solo che noi possiamo cadere romperci e vivere e amare
ancora, magari a modo nostro, cercando il dolore per avere ancora una conferma che
siamo vivi, come quando elemosiniamo amore senza accorgerci che la persona corpo non
ha niente a che fare con quello che vogliamo, ma solo un modo per andare avanti.
Le opere sono metonimiche di tutti quei gesti precipitati nel silenzio del tempo
quotidiano. Luniverso fallimentare delluomo moderno, sprovvisto di qualunque
progetto in grado derigersi oltre il domani, Silvia Argiolas lo appallottola interamente in
sfere compatte, pesanti e lucide di pittura, facendole rotolare verso una domanda
schiacciante. Lentit del contenuto dei suoi vasi sconosciuta, forse addirittura
allucinante potrebbe essere scoperchiare, guardare e scoprire uno spazio disabitato.
Le porno ragazze argiolesche, inebetite e tristi, daltronde, hanno i visi solcati da lacrime
di cristallo e da gocce di perle del cuore, che ne inghirlandano i volti, mentre abbandonate
dalla parola stramazzano dentro se stesse su un bancone del bar, schiacciate sui nostri
occhi in attesa di una connessione col mondo.
Sappiamo che la parola vita, che tramite essa riconosciamo gli altri e siamo riconosciuti
a nostra volta, per questo lartista privando i suoi personaggi del dialogo linnalza o li

abbassa sul piano delloggetto a sorta di nature morte, che non sono in realt tali. come
se ci si chiedesse se dipingere il vero oggi voglia dire accennare al vuoto mostrando il
fascino dellesteriore.
Un altro simbolo s sempre mosso tra la rete di segni fitti dei corpi nudi delle sue
signorine, il serpente. Il suo profilo basso gli ha consentito di perdurare la sua esistenza
nellimmagine fin dal principio. Penetrandone gli strati e inseminando le figure, il
serpente non ha mai smesso di vivere, come la pittura, solo che, a volte, ci siamo
dimenticati di essa. Pittura che scompare, pittura che non muore.
Sarrischi, quindi, ognuno a farsi del male, a Pandora di se stesso, ad aprire il proprio vaso,
a lasciarsi mordere e sentire i denti aguzzi dellaspide bucare la pelle, mentre il veleno
scorre sino alla soglia del dolore. Rotto limene, brucia la carne, perch della serpe libera
dalle viscere della terra umida, Silvia Agiolas sparge con dottrina il potere rigenerante in
un rito falloforico senza Dio e senza dei dove la pittura, meccanismo immortale,
ristabilisce il ciclo damore dolore morte, proprio ora che, come forse mai prima, del
rituale umano s persa lessenza. Cleopatra dorme da secoli e da questa veglia mortale
lancia moniti muti.
Domenico Russo

OPERE

Ragazza con vaso, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 120 x 150

Madre e figlia, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 70 x 50

Artista sadica, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 150 x 99

Dorothy, 2016, tecnica mista su carta


cm 29,7 x 21

Grande mano, tecnica mista su carta


cm 29,7 x 21

Ragazza, 2016, tecnica mista su carta


cm 29,7 x 21

Viso nero, 2016, tecnica mista su carta


cm 29,7 x 21

Ragazza che fuma, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 30 x 24

End, 2016, tecnica mista su carta


cm 30 x 39

Senza titolo, tecnica mista su carta


cm 30 x 39

Serpi, 2016, tecnica mista su carta


cm 30 x 39

Senza titolo, tecnica mista su carta


cm 30 x 39

Smart Girl, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 30 x 24

Senza titolo, 2016, tecnica mista su carta, cm 40 x 30

Autoritratto dautunno, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 24 x 30

Autoritratto, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 24 x 30

Festa con lamico morto, 2016


acrilico su tela, cm 30 x 24

Festa con vaso, 2016


tecnica mista su tela, cm 30 x 24

Madre, 2016
Acrilico e smalto su tela, cm 30 x 24

Pianto, 2016
acrilico e smalto su tela, cm 35 x 25

Amarsi da soli, 2016


acrilico su tela, cm 30 x 24

Due ragazze ed un negroni, 2016


tecnica mista su tela, cm 50 x 40

Famiglia, 2016
acrilico su tela, cm 30 x 24

Ragazza sensibile, 2016


tecnica mista su tela, cm 50 x 40

Persona, 2016, tecnica mista su tela, cm 30 x 40

Sorelle, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 24 x 30

Famiglia vaso torta, 2016, acrilico e smalto su tela, cm 24 x 30

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