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Pedagogia curativa familiare

Bisogni educativi speciali quale specchio di un disagio sociale

Si osserva al giorno d'oggi povert pedagogica-educativa, anticipazione delle tappe evolutive del bambino, generale iperstimolazione sensoriale e
precocizzazione intellettiva.
Il bambino viene letteralmente strappato al mondo dellinfanzia e prematuramente svegliato alla realt del mondo esteriore; tutto viene verbalizzato e
spiegato.
Gli adulti interagiscono con lui come se fosse un proprio pari, senza tenere in considerazione che un bambino, percepisce s e il mondo in modo di erente.
Alimentata anche da ricorrenti vuoi, ti piace lonnipotenza del bambino piccolo, anzich ridimensionarsi, come dovrebbe, entro i primi tre anni di vita,
aumenta a dismisura. Il bambino riceve continue conferme del fatto che ogni impulso, desiderio o capriccio ha da essere esaudito sempre e subito.

Ne conseguono ansia e insicurezza

Il bambino inizia allora a costruirsi sicurezze fasulle nel determinare tutto e tutti, nel voler essere lui a scegliere: da cosa mangiare a come vestirsi, che
scarpe comprare, cosa fare, dove andare e quando e pi gestisce pi aumentano in lui ansia e stress; tensione continua, giorno e notte, lo appesantisce
oltremisura e stimola precocemente il suo sistema neuro-sensoriale.

Il bambino non impara pi ad a

darsi

Per non rinunciare alla posizione di centralit, si fa lavare, vestire, portare in passeggino, ri uta le piccole fatiche connesse alle autonomie del quotidiano,
oppure sceglie, decide, determina, fa di tutto per avere ladulto al suo servizio, per mettersi al centro e farsi notare.
Linterazione con gli altri vissuta come minaccia alla propria egemonia, come aggressione a cui rispondere in modo aggressivo.
Il bambino vive laltro solo in funzione di s, non impara a relazionarsi. Non in grado di aprirsi al gioco, di dedicarsi ad una attivit, di lasciarsi coinvolgere.
Il bisogno esistenziale di determinare ogni situazione assorbe buona parte dellattenzione e dei suoi sforzi. Forze preziose vengono precocemente sottratte.
Ben poca e discontinua la restante attenzione a disposizione del gioco o dei contenuti di apprendimento.
Anticipazioni di tappe evolutive, iperstimolazione neuro-sensoriale e tante, troppe spiegazioni, mentre gli attuali stili di vita manteng ono i
bambini piccoli, pi piccoli della loro et e non li aiutano a crescere, a maturare: sotto-richieste nel vivere quotidiano, nellesercizio di piccole
autonomie, nella cura della propria persona e, in genere, nel fare.

Ecco il comune denominatore dei bambini di oggi

Non ci rendiamo pi conto dellimportanza pedagogica e formativa dei piccoli gesti quotidiani, del fare assieme, dellesempio.
Precoci stimoli sensoriali e intellettivi paralizzano proprio lo sviluppo motorio e lo sviluppo della volont. Un bambino o si attiva nelle mani e fa o si attiva nella
testa e ascolta, parla; non in grado di agire, di muovere le mani e allo stesso tempo di muovere il pensare, il parlare.
I bambini di oggi si mostrano spesso stanchi, svogliati, parrebbero pigri. In realt non hanno sviluppato a su cienza coordinazione, abilit motoria e volont.
lesercizio ripetuto giorno dopo giorno che, nel corso degli anni, permette di ra orzare la soglia di tolleranza alle distrazioni e di sopportazione delle piccole
frustrazioni connesse con lo sforzo di imparare. lesercizio a fare quanto necessario e non unicamente quanto e quando si ha voglia di fare, che ra orza e
tempra la volont, favorisce lo sviluppo dellattenzione e della concentrazione, qualit indispensabili per ogni percorso di vita.
Sempre pi genitori sono disorientati e non sono in grado di essere vera guida educativa dei gli, di essere desempio, di dare le quotidiane sicurezze di cui i
bambini hanno bisogno per crescere e sentirsi bene. I genitori stessi, da bambini, non hanno sperimentato sane abitudini, amorevoli cure, esempi educativi,
non hanno ricevuto le basi formative dellinfanzia. Per loro di cile, da adulti, attuare quello che non hanno sperimentato.
Un lavoro che sostenga la famiglia e che porti impulsi di risanamento si rende urgente e necessario oggi, nellattuale situazione di carenza di sani principi
educativi dellattuale societ.
Si rende oggi necessario sperimentare con ogni singola famiglia momenti di quotidianit e poi di ri ettere sui vissuti comuni.
I genitori acquistano allora strumenti concreti per il loro vivere quotidiano e i ragazzi cambiano.

La pedagogia curativa familiare

Si propone di dare un sostegno individualizzato alla famiglia, un sostegno concreto, pratico, imitabile e ripetibile da ognuno nel proprio vivere quotidiano ed
rivolta:
Ai genitori che hanno domande sul loro ruolo educativo nelle varie fasi evolutive dei gli e l dove ci sono esigenze educative speci che
Al bambino che presenta:
- problemi di comportamento
- de cit dellattenzione
- di colt di apprendimento
- dislessia
- problemi di lateralit
- disturbi del linguaggio
- ritardo nello sviluppo
- handicap di ogni tipo, sindromi, autismo
L'aspetto educativo infatti supporto essenziale e determinante per la crescita di ciascun bambino.
Loriginalit della proposta sta nel rivolgersi direttamente ai genitori, nel coinvolgerli in prima persona in un percorso pratico.
Per ragazzi che presentano di colt di comportamento, di attenzione, di apprendimento, dislessia, disgra a, discalculia il genitore coinvolto anche in un
lavoro di apprendimento individualizzato con il glio.
Se la richiesta di aiuto tempestiva, sar pi facile favorire un sano equilibrio ed evitare ulteriori complicanze.

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In caso di handicap il genitore viene sostenuto in un mirato lavoro pedagogico-curativo che, in ogni tappa evolutiva, accompagni il glio a nch sviluppi le
proprie potenzialit, qualit e maturi comportamenti adeguati per un dignitoso inserimento sociale.
In tale percorso i genitori necessitano di costante aiuto e di essere accompagnati nel crescere assieme ai gli, imparare ad esserne la guida senza
ostacolarne la crescita, permettere loro di sviluppare sempre maggiori autonomie.
Nel libro dal titolo: Comportamenti di cili dei gli di oggi. Prevenire e risanare. Un percorso pratico di pedagogia curativa Elena Nardini descrive i punti
salienti del lavoro rivolto alle famiglie, da lei denominato pedagogia curativa ambientale.

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