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02/11/2016
Esempio:
Con
Si ottiene:
Monomi
Esempio:
un monomio
il coefficiente numerico
la parte letterale
Nei monomi, quindi, non compaiono MAI i segni dell'ADDIZIONE e/o della SOTTRAZIONE.
Ad esempio
non sono monomi perch in essi compaiono i segni dell'addizione e della sottrazione come abbiamo
evidenziato nell'immagine sottostante.
Invece
un monomio.
Infatti, se moltiplichiamo tra loro i fattori numerici (+2) e (-3) abbiamo
.
Successivamente moltiplichiamo i fattori letterali che hanno la stessa base, ovvero a. Il prodotto di due
potenze aventi la stessa base e una potenza avente la stessa base e con esponente uguale alla somma
degli esponenti: quindi a per a uguale ad a alla seconda.
Quello che abbiamo adesso un monomio esattamente come quelli che abbiamo visto prima.
Questo MONOMIO si dice RIDOTTO A FORMA NORMALE.
Possiamo affermare, quindi, che un monomio si dice ridotto a forma normale quando assume la sua
forma tipica che quella del prodotto tra un solo fattore numerico e di fattori letterali, in cui
Esempio:
COEFFICIENTE
PARTE LETTERALE
+3 a2b
+3
a2b
Esempio:
COEFFICIENTE
PARTE LETTERALE
-5x3y2
-5
x3y2
Esempio:
COEFFICIENTE
PARTE LETTERALE
-1/3ab2c
-1/3
ab2c
MONOMIO
+4ab
-5a
SEGNO DEL
MONOMIO
+
-
+3a
3a.
oppure
+1a oppure
-1a oppure
ALCUNE DEFINIZIONI
Monomi simili
Due o pi monomi si dicono simili se hanno la stessa parte letterale.
Monomi opposti
Due monomi si dicono opposti se hanno la stessa parte letterale e i coefficienti sono numeri
opposti.
Monomi simili
Monomi opposti
Monomi simili
Monomi opposti
Se la parte letterale diversa i monomi si dicono non simili.
Grado di un monomio
Bisogna distinguere il grado del monomio rispetto ad una lettera ed il grado complessivo del
monomio.
1. il grado rispetto ad una lettera l esponente con cui compare una lettera.
2. il grado complessivo o semplicemente grado la somma degli esponenti di tutte le lettere.
Grado
complessivo
grado
del
monomio
Oltre al grado complessivo di un monomio possiamo definire anche il GRADO DI UN MONOMIO
RISPETTO AD UNA SUA LETTERA.
Il GRADO DI UN MONOMIO INTERO RISPETTO ad una sua LETTERA l'ESPONENTE DI
QUELLA LETTERA.
Ad esempio:
se vogliamo sapere il grado del monomio
5x2y5z
rispetto alla lettera x, esso 2, cio l'esponente con il quale tale lettera compare nel monomio.
ATTENZIONE!!! Se in un monomio MANCA una certa LETTERA, si dice che quel MONOMIO
di GRADO ZERO rispetto a QUELLA LETTERA.
Esempio:
4a2
un monomio di grado zero rispetto alla lettera b. Infatti possiamo immaginare di scrivere il
monomio nel modo seguente:
4a2b0.
E come sappiamo qualsiasi numero elevato a zero uguale a 1. Quindi sarebbe come scrivere:
4 x a2 x 1.
Di conseguenza anche +5, o -3 sono monomi: essi sono MONOMI DI GRADO ZERO.
Infatti li possiamo immaginare scritti come:
+5a0= +5
-3x0= -3.
Se un monomio si trova all interno di una parentesi preceduta dal segno + oppure - , allora si
possono eliminare il segno e la parentesi utilizzando la regola dei segni della moltiplicazione
Esempio:
MONOMI INTERI e
MONOMI FRAZIONARI
MONOMIO RIDOTTO A
FORMA NORMALE
INTERO
FRAZIONARIO
LETTERE FIGURANO A
DENOMINATORE
Esempio:
-1/a
a/b
INTERO
Esempio : 2a3
SE LE LETTERE COMPAIONO SOLO
AL DENOMINATORE CON
ESPONENTE NEGATIVO
Esempio : 2/a-3 = 2a3
FRAZIONARIO
Per eseguire la SOMMA di due o pi MONOMI sufficiente scrivere i vari MONOMI, UNO DI
SEGUITO ALL'ALTRO, ciascuno con il PROPRIO SEGNO.
Ad esempio se vogliamo sommare tra loro i seguenti monomi
4a2b;
-5x;
2a
possiamo scrivere
4a2b-5x+2a.
Come si pu notare quello che si ottiene NON un MONOMIO: esso prende il nome di
POLINOMIO.
La DIFFERENZA di due MONOMI la SOMMA DEL PRIMO con l'OPPOSTO DEL
SECONDO.
Ad esempio se vogliamo sottrarre da 4a2b il monomio -5x dovremo scrivere:
4a2b - (-5x)
che uguale a
4a2b +5x.
Se i MONOMI che dobbiamo sommare sono SIMILI, la somma pu essere semplificata. Ricordiamo
che due monomi si dicono SIMILI se hanno la STESSA PARTE LETTERALE.
Immaginiamo di avere:
4x2y + 5x2y.
Come si pu notare si tratta di due MONOMI SIMILI, dato che la parte letterale x2y la stessa.
Poich il fattore x2y COMUNE ad entrambi gli ADDENDI si pu METTERE IN EVIDENZA.
Quindi la nostra somma pu essere scritta nel modo seguente:
2a2b - (+3a2b).
Sommiamo al primo monomio l'OPPOSTO DEL SECONDO
(2-3)a2b = -a2b.
Ricapitolando. Per eseguire la SOMMA ALGEBRICA di due o pi MONOMI SIMILI sufficiente
effettuare la SOMMA ALGEBRICA DEI loro COEFFICIENTI e RISCRIVERE cos com' la
PARTE LETTERALE.
ESEMPI:
Operazione da
eseguire
4x3y2 + 7x3y2
-3a2b - 2a2b
-2a3c - (6a3c)
Esempio:
4x2z - 4x2z = (4-4)x2z = 0.
Perci se abbiamo la somma di pi monomi, quelli OPPOSTI possono essere ELIMINATI e si
procede a sommare solo i monomi restanti.
Esempio:
4a2 +5a2 -3a2 -5a2.
+5a2 e -5a2 sono due MONOMI OPPOSTI quindi si possono ELIMINARE e la nostra somma
diventa:
ovvero
si SCRIVONO, accanto alla somma dei monomi simili, gli ALTRI MONOMI indicati nella
somma.
ESEMPIO:
sommare tra loro i seguenti monomi
2a2; 4xy2; -3a2; +7x; -2ab; -3xy2.
Scriviamo i monomi uno di seguito all'altro, ciascuno con il proprio segno.
2a2+4xy2-3a2+7x-2ab-3xy2.
Evidenziamo i monomi simili
2a2+4xy2-3a2+7x-2ab-3xy2.
Sommiamo tra loro i monomi simili e riscriviamo di seguito gli altri monomi indicati nella somma:
(2-3)a2+(4-3)xy2+7x-2ab = -a2+xy2+7x-2ab.
PRODOTTO di MONOMI
-2ab;
5a2; +3ab2.
(-30) ab a2 ab2.
Per tre volte viene ripetuto il fattore "a", seppure con esponenti diversi. Mentre per due volte viene
ripetuto il fattore b, anch'esso con esponenti diversi.
Moltiplichiamo tra loro le potenze aventi la stessa base. Partiamo dalla "a". Dobbiamo eseguire il
seguente prodotto
(-30) a4b3.
Ora osserviamo bene il nostro prodotto di partenza e il risultato ottenuto
COEFFICIENTE
-2
5
+3
(-2) (5) (+3) = -30
PARTE LETTERALE
ab
a2
ab2
(a) (a2)(a) = a1+2+1=4 = a4
(b) (b2) = b1+2=3 = b3
RISULTATO
-30a4b3
Ogni volta che dobbiamo moltiplicare tra loro due o pi monomi possiamo applicare la seguente regola:
il PRODOTTO di due o pi monomi un MONOMIO che ha per COEFFICIENTE il PRODOTTO
DEI COEFFICIENTI e per PARTE LETTERALE il prodotto dei fattori letterali. Ogni fattore
letterale presente nel prodotto con un ESPONENTE pari alla SOMMA DEGLI ESPONENTI con i
quali figura nei singoli monomi.
Vediamo un altro esempio.
ESEMPI:
(-2x3y) (-4x2y) (-x)
MONOMI
-2x3y
-4x2y
-x
PRODOTTO
COEFFICIENTE
-2
-4
-1
(-2) (-4) (-1) = -8
PARTE LETTERALE
x3y
x2y
x
(x3)(x2)(x) = x3+2+1=6 = x6
(y) (y) = y1+1=2 = y2
RISULTATO
-8x6y2
POTENZA di MONOMI
La potenza di un monomio il prodotto di tanti monomi tutti uguali tra loro.
Ad esempio, se scriviamo: (5a3b)2
significa che prendiamo il monomio 5a3b e lo moltiplichiamo per se stesso.
Quindi: (5a3b) (5a3b).
Sappiamo che il PRODOTTO di due o pi monomi un MONOMIO che ha per COEFFICIENTE il
PRODOTTO DEI COEFFICIENTI e per PARTE LETTERALE il prodotto dei fattori letterali:
ogni fattore letterale presente nel prodotto con un ESPONENTE pari alla SOMMA DEGLI
ESPONENTI con i quali figura nei singoli monomi.
Quindi il nostro prodotto sar uguale a
letterali.
Esempio:
(-3ab2c3)3 = (-3)3(a1x3)(b2x3)(c3x3) = -27a3b6c9.
QUOZIENTE di MONOMI
con
si legge B diverso da zero
Ricordiamo che:
Affinch un MONOMIO sia DIVISIBILE per un altro necessario che il DIVIDENDO contenga
tutte le LETTERE che figurano nel DIVISORE e che esse siano elevate, ciascuna, ad un
verificare che il dividendo contenga tutte le lettere presenti nel divisore. Se questa
condizione non si verifica i due monomi NON SONO DIVISIBILI tra loro;
se la condizione precedente si verifica, occorre controllare che ogni lettera presente nel
divisore abbia nel dividendo un ESPONENTE MAGGIORE o UGUALE rispetto
all'esponente con cui la stessa lettera presente nel DIVISORE. Se anche questa condizione si
verifica i due monomi SONO DIVISIBILI. In caso contrario essi non sono divisibili.
Esempio:
4a2 : 2ab
Dividendo
4a2
Divisore
2ab
Il divisore contiene le lettere a,b. La lettera b non presente nel dividendo.
I due monomi non sono tra loro divisibili.
Vediamo un altro esempio:
-3a2 : 2a4
Dividendo
-3a2
Divisore
2a4
Il divisore contiene solamente la lettera a. Essa presente anche nel dividendo.
La lettera a compare nel dividendo con esponente 2, quindi minore rispetto
allesponente con il quale essa compare nel divisore (4).
I due monomi non sono tra loro divisibili.
Passiamo ad un ultimo esempio:
4a4b2 : 2a2b2
Dividendo
4a4b2
Divisore
2a2b2
Il divisore contiene le lettere a,b. Entrambe sono presenti anche nel dividendo.
La lettera a compare nel dividendo con esponente 4, quindi maggiore rispetto
allesponente con il quale essa compare nel divisore (2).
La lettera b compare nel dividendo con esponente 2, quindi con un esponente uguale
rispetto a quello con il quale essa compare nel divisore.
I due monomi sono tra loro divisibili.
Quando due monomi sono tra loro divisibili il QUOZIENTE un monomio che ha:
4a4b2 : 2a2b2
MONOMI
4a4b2
a4b2
2a2b2
a2b2
a4-2=2 = a2
b2-2=0=1 - qualsiasi numero elevato a zero
uguale a 1.
RISULTATO
2a2
Quando, invece, i due monomi NON SONO DIVISIBILI l'uno per l'altro il quoziente pu essere
indicato come una FRAZIONE che ha al NUMERATORE il DIVIDENDO e al
DENOMINATORE il DIVISORE.
Una espressione simile si chiama FRAZIONE ALGEBRICA: in pratica ci troviamo di fronte ad un
MONOMIO FRAZIONARIO.
Quindi:
Il Massimo Comune Divisore di pi numeri il numero pi grande per il quale possono essere
divisi tutti i numeri dati.
Il Massimo Comune Divisore si abbrevia con la sigla M.C.D.
Ad esempio vogliamo calcolare il Massimo Comune Divisore di 12 e 18. Scriveremo cos:
12 = 22 x 3
18 = 32 x 2.
M.C.D. (12; 18) = 2 x 3 = 6.
Ora, proviamo ad estendere questo concetto ai MONOMI.
Possiamo dire che il MASSIMO COMUN DIVISORE di pi MONOMI un monomio di GRADO
MASSIMO che DIVIDE contemporaneamente TUTTI i monomi dati.
La PARTE LETTERALE del M.C.D. di due o pi MONOMI uguale al prodotto di tutti i
FATTORI LETTERALI COMUNI ai monomi dati, presi ciascuno una sola volta, col MINIMO
ESPONENTE.
Per quanto riguarda il COEFFICIENTE:
se i COEFFICIENTI dei MONOMI DATI sono tutti NUMERI INTERI, il coefficiente del
M.C.D. dato dal M.C.D dei COEFFICIENTI preso con SEGNO POSITIVO;
se i COEFFICIENTI dei MONOMI DATI non sono tutti numeri interi, il coefficiente del
M.C.D. il numero 1.
Esempio:
6a3b3c; 9a2b4.
MONOMI
6a3b3c
FATTORI
LETTERALI
COMUNI
ab
9a2b4
ESPONENTE MINIMO
PARTE LETTERALE
a2b3
DEL M.C.D.
COEFFICIENTI
I coefficienti (6 e 9) sono INTERI: quindi calcoliamo il loro
M.C.D.
FATTORI
ESPONENTE MINIMO
COMUNI
6=2x3
3
Il fattore 3 si presenta con esponente 1 e 2:
2
il minore 1.
9=3
Il coefficiente si prende col segno +.
COEFFICIENTE DEL
M.C.D.
M.C.D.
3a2b3
+31 = 3
2/5x3; -3xy2.
MONOMI
2/5x3
-3xy
FATTORI
LETTERALI
COMUNI
x
ESPONENTE MINIMO
PARTE LETTERALE
x
DEL M.C.D.
COEFFICIENTI
I coefficienti (2/5 e -3) NON sono entrambi INTERI: quindi il
coefficiente del M.C.D. 1
x
M.C.D.
MONOMI
8 = 23
12 = 22 x 3.
m.c.m. (8; 12) = 23 x 3 = 24.
Ora, proviamo ad estendere questo concetto ai MONOMI.
Possiamo dire che il MINIMO COMUNE MULTIPLO di pi MONOMI un monomio di
GRADO MINIMO che DIVISIBILE contemporaneamente per TUTTI i monomi dati.
La PARTE LETTERALE del m.c.m. di due o pi MONOMI uguale al prodotto di tutti i
FATTORI LETTERALI COMUNI e NON COMUNI ai monomi dati, presi ciascuno una sola
volta, col MASSIMO ESPONENTE.
Per quanto riguarda il COEFFICIENTE:
se i COEFFICIENTI dei MONOMI DATI sono tutti NUMERI INTERI, il coefficiente del
m.c.m. dato dal m.c.m. dei COEFFICIENTI preso con SEGNO POSITIVO;
se i COEFFICIENTI dei MONOMI DATI non sono tutti numeri interi, il coefficiente del
m.c.m. il numero 1.
Esempio:
12x3y2; 15xyz2.
MONOMI
12x3y2
15xyz
FATTORI
LETTERALI
COMUNI E
NON
xyz
ESPONENTE MASSIMO
PARTE LETTERALE
x3y2z2
DEL m.c.m.
COEFFICIENTI
I coefficienti (12 e 15) sono INTERI: quindi calcoliamo il loro
m.c.m.
FATTORI
ESPONENTE MASSIMO
COMUNI E
NON
2
12 = 2 x 3
2, 3, 5
Il fattore 2 si presenta con esponente
MASSIMO 2.
15 = 3 x 5
Il fattore 3 si presenta con esponente
MASSIMO 1.
Il fattore 5 si presenta con esponente
MASSIMO 1.
Il coefficiente si prende col segno +.
COEFFICIENTE DEL
m.c.m.
m.c.m.
60x3y2z2
22 x 3 x 5 = 4 x 3 x 5 = 60
-1/2a3; -3ab2.
MONOMI
-1/2a3
-3ab2
FATTORI
LETTERALI
COMUNI E
NON
a, b
ESPONENTE MASSIMO