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INDICE
• L’organizzazione della chiesa luterana
Chiesa protestante
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Insegnare e predicare senza intromettersi nel rapporto tra l’uomo e dio
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Il movimento anabattista e la sua diffusione
Accanto alla riforma luterana si vennero a formare diversi movimenti religiosi con tratti assai
diversi da quest’ultima.
Legate alle idee di Thomas Munzer uno dei capi della rivolta contadina ,erano sorte delle schiere di
riformatori identificabili come anabattisti poiché rinnegavano il battesimo. Essi condannavano
qualunque forma di controllo dello stato della chiesa e consideravano opera diabolica tutte li
istituzioni politiche e civili. L’unica legge che approvavano era quella contro la proprietà privata a
favore della comunione dei beni. Questo movimento si sviluppo molto velocemente e allo stesso
modo fu soppresso.
Huldrich Zwingli
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L’azione di Giovanni Calvino a Ginevra
Un’ importante fase della riforma fu aperta da un francese Giovanni Calvino.
Egli era un figlio di un notaio studente di diritto nell’università di Orléans.Nel 1531 si trasferì a
Parigi e qui studiò le lingue classiche secondo metodo umanistico. Calvino diffuse le sue idde
nell’università parigina e il re intendeva reprimerle con forza il più veloce possibile, così Calvino fu
costretto a trasferirsi in Svizzera e successivamente si stabilì a Ginevra.
Ginevra era soggetta all’autorità di un vescovo, ma su essa
era governata dai duchi di Savoia e dai re di Francia. Il 21
maggio 1536 tramite un patto liberamente sottoscritto ci fu
la creazione repubblicana della chiesa ginevrina, questo
diventerà un modello perle future chiese calviniste. Lo
stesso anno a Ginevra furono espulse le prostitute, vietati i
balli , i giochi d’azzardo e l’ubriachezza, venivano puniti
penalmente le bestemmie e l’assenza dalla messa.
La teologia di Calvino
Nel 1536 Calvino scrisse il trattato letterario Institutio christianae religionis pubblicato otto volte in latino e
raggiunse le quattordici edizioni in francese venendo prodotto fino 1564. Nell’orizzonte umanistico
Calvino trasferiva i princìpi universali della riforma depurati dai limiti della versione luterana. Ca-
lvino voleva liberare il cristianesimo da ogni forma di ritualizzazione . Egli era convinto che la
fede derivasse dalla grazie irresistibile di Dio e che restasse
completamente sottratto alla ragione umana il motivo che conduce alcuni
uomini a credere. Calvino esprime questo fenomeno dicendo che gli
uomini di fede sono degli eletti da Dio e che ciascun uomo è predestinato alla
salvezza o alla dannazione. Il luterano è colui che lascia il mondo terreno al
governo dell’autorità civile, il calvinista desidera cambiare radicalmente il
comportamento proprio e degli altri individui. Il luterano disprezza le opere ,
mentre il calvinista pensa che le buone opere sono sempre compiute da Dio e
si sente così uno strumento nelle sue mani. Il calvinista fa del lavoro un
metodo per glorificare Dio e per esprimere la sua fede. La religione diventa
Institutio christianae religionis così il principio del governo di se stessi non solo nel momento della fede ma
comportamento di tutti i giorni.
Il ruolo dell’autorità civile nella comunità calvinista
Calvino ammetteva il diritto di ribellione contro l’autorità che si allontanava da Dio , ma in
particolar modo affermava che la vita religiosa deve ispirarsi alla stessa comunità e non restare
chiusa nella sfera di coscienza . Lo stato non deve essere un apparato repressivo ma bensì
doveva valorizzare la vita degli individui , d’altra parte
lo stato non può dettare le regole alla chiesa, ma
doveva spesso riceverle da essa.
Nella comunità calvinista le autorità cittadine
dovevano collaborare con il concistoro, composto dai
pastori evangelici e dai rappresentanti laici della città
nell’opera di controllo della purezza di fede e dei
costumi, nelle repressione dell’eresia e degli scandali.
Chiesa calvinista
Fonti:
La conoscenza storica
http://it.wikipedia.org
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