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Relatrice:
doc. dr. sc. Magdalena Nigoevi
Candidate:
Vendi Bilandi e Andrea Buli
Spalato, 2013
LINDICE
1. Introduzione
2. Uno spettacolo fatto a macchina
2.1. I fratelli Lumire e George Mlis
3. Gli anni del muto
3.1. Lo spettacolo continuato
3.2. Il teatro dei lavoratori
4. Le radici del linguaggio cinematografico
4.1. Charles Path
4.2. Il trust Edison
5. Cinema americano e mondiale
5.1. Hollywood, il divismo e la societ
6. Unindustria moderna
6.1. Lo studio system
6.2. Oltre lo studio system: le tante vite del cinema
7. Rulli di notizie: il cinegiornale
8. Il cinema nellepoca della televisione
9. Conclusioni
10. Bibliografia
11. Riassunto in croato
1. Introduzione
Il cinema: macchina dei sogni il tema della tesina. Il film molto importante agli uomini
perch ci porta in unaltra dimensione, che quella del sogno. Il film, nato relativamente in
sordina, ha conquistato un pubblico di massa gi prima della Grande Guerra mondiale. Si
svilupp grazie ai fratelli Lumire e a George Mlis, che si chiamano i padri del cinema.
Come si sviluppava negli anni del muto e che cos' il teatro dei lavoratori chiariremo nella
tesina. Anche parleremo di Path che noto grazie al primo tentativo di creare una grande
industria. Ma, Path si era trovato di fronte il trust Edison, un concorrente pi forte. Edison
aveva ideato cinetoscopio, ed era molto popolare. E nel 1910 il trust controllava 5000 sale
su meno di 10.000, o 50% della produzione cinematografica americana. Nel 1915 una
corte dichiar l'illegalit del trust, e quindi, il suo potere era esaurito. Dopo la prima
guerra mondiale l'egemonia statunitense era pi forte. Parleremo dell'industria moderna e
dello studio system. Semplicemente, nella tesina mostreremo lo sviluppo del cinema fin
dagli ultimi anni dellOttocento, quando si imposero nelle citt del mondo industrializzato,
allepoca della televisione. Il film rimasto uno dei pi radicati divertimenti collettivi, e
non solo che molto interessante scrivere del cinema, ma sia importante sapere tutti questi
fatti, sapere come si svilupp macchina dei sogni.
strumento il 19 marzo 1895; il film era L'uscita dalle officine Lumire (La sortie des usines
Lumire), che viene spesso citato come il primo documentario.1 Cos il 28 dicembre al Gran
Caf del Boulevard des Capucines di Parigi, venne mostrata la prima proiezione, che
prevedeva la visione di dieci piccolissimi film: quando gli spettatori videro il filmato di un
treno che avanzava verso di loro, si alzarono spaventati temendo che gli venisse addosso.
Le immagini in movimento ebbero un'immediata e significativa influenza sulla cultura
popolare con L'arrivo di un treno alla stazione di La Ciotat (L'arrive d'un train en gare de
la Ciotat) e La colazione del bimbo (Le Repas de bb), e il primo esempio di commedia
con la farsa L'innaffiatore innaffiato (L'arroseur arros).
George Mlis viene riconosciuto come il secondo padre del cinema (dopo i fratelli
Lumire), per l'introduzione e la sperimentazione di numerose novit tecniche e narrative.
universalmente riconosciuto come il padre degli effetti speciali. Il suo film pi noto
Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune) del 1902, che ebbe un successo planetario.
Questo e altri suoi film richiamano direttamente o indirettamente l'opera di Jules Verne e
sono considerati i primi film di fantascienza.
Grazie all accostamento di sequenze differenti (montaggio) e grazie alle opere di
George Mlis, degli americani Edwin Porter e David W.Griffith e di autori italiani come
Giovanni Pastrone, il cinema acquis la capacit di raccontare storie. Cos nasceva una
forma nuova ed espressiva che aveva qualcosa in comune con il teatro. Aveva in comune il
carattere di spettacolo collettivo e luso degli attori, e daltra parte, pi condivideva con il
romanzo la fluidit del racconto, la variet delle ambientazioni e ladesione realistica alla
vita quotidiana. Ma anche si deve menzionare qui che il cinema, prima che era riconosciuta
la sua potenzialit innovativa, poneva alcuni problemi di organizzazione produttiva e
distributiva.
1 http://www.treccani.it/enciclopedia/cinematografo_(Enciclopedia_Italiana)/
(03/04/2014).
A differenza di quanto acccaduto fino ad allora per la fortuna del cinema occorreva
infatti: 1) definire i locali e le forme dellintrattenimento; 2) fissare le relazioni tra le
industrie che producevano le apparecchiature di ripresa e di proiezione; 3) creare un
pubblico, stabilire unabitudine e una fedelt allo spettacolo cinematografico. (Ortoleva
2001: 106)
Si conclude da tutto questo che scritto che i primi decenni del cinema erano
unepoca di sperimentazione e di esplorazione e che videro lascesa duratura di piccoli
imprenditori, quelli che, naturalmente, avevano avuto il merito o la fortuna di intuire
prima di altri nuove potenzialit di mercato.
Negli Stati Uniti scorsero allinizio del secolo i primi Nickelodeon, si trattava delle piccole
sale presenti in vari quartieri, laccesso alle quali costava un nichelino (cinque soldi) dove
si proiettavano brevi film narrativi o giornali filmati di attualit. Entrare nei Nickelodeon
non era un atto programmato, ma spesso una scelta del momento, in particolare per i
ragazzi e gli adolescenti che li affollavano, suscitando serie preoccupazioni tra i religiosi e
gli assistenti sociali.(Ortoleva 2001: 108).
Queste sale che erano usate per la proiezione si chiamavano photoplay. Avevano
comunque le caratteristiche di semplicit e di economicit dei Nickelodeon. Ben presto,
vennero costruite,
Oggi si sa che non si pu entrare in sala dopo l'inizio del film. Ma molto interessante che
una delle caratteristiche dei Nickelodeon e delle sale cinematografiche popolari era l' orario
Attorno al 1913, si calcola in molte citt, che vendessero uno o due biglietti alla settimana
per abitante. Uno studio sociologico effettuato a New York nel 1910 dimostrava che il 70%
degli spettacoli cinematografici si indirizzava alla classe operaia, e per questo ai primi
cinema venne subito applicato il termine teatro dei lavoratori. E non si deve dimenticare
lesistenza di un pubblico middle class. Quindi, il pubblico cinematografico non era solo
mediamente pi giovane, pi povero del pubblico teatrale. Il cinema comportava
democratizzazione complessiva dello spettacolo e della cultura di massa, in termini di
classe, di et e di genere. (Ortoleva 2001: 110)
Anche si deve accennare allaltro fenomeno che colp molti osservatori; era la
grande popolarit che il cinema godeva presso gli immigrati. Un osservatore americano nel
1909 scrisse: Muto com, il cinema parla ai lettoni e ai finlandesi, agli italiani e ai siriani,
ai greci e ai cinesi. Ha abbattuto la torre di Babele. (Ortoleva 2001: 110) Il cinema, in
particolare, il cinema americano, era un fenomeno sopranazionale.
Negli anni successivi al 1910 non solamente nascono nuove sale pi eleganti nei
centri urbani, ma anche il successo di critica dei primi film darte, per esempio litalino
Cabiria, di Giovanni Pastrone, o Nascita di una nazione di David W.Griffith. Il film di
Il circo
(1928), I pionieri (1923), Il gobbo di Notre Dame (1923), I dieci comandamenti (1923),
Le due orfanelle (1921), Il re degli straccioni (1926), Settimo cielo (1926), Rosa d'Irlanda
(1928).
Nel 1909 negli SU si contavano circa 10.000 sale cinematografiche, di cui si parlava, e
daltra parte in Francia tra le 200 e le 300. Naturalmente, sale cinematografiche saranno
pi grandi nel futuro. Dagli anni Settanta una delle principali risposte della distribuzione
cinematografica al calo delle frequenze saranno le multisale. Per esempio, Lo Studio 28, di
Grand Rapids, Michigan, una delle multisale pi vaste del mondo, forse sia difficile per
capire, ma questa multisala ha 28 film diversi proiettati simultaneamente.
Quando si parla dei generi prevalenti, si deve menzionare a parte le comiche di
origine mimica (la pantomima era un altro spettacolo molto popolare) e circense (la
tradizione dei clown), erano drammi sentimentali legati alla tradizione del teatro borghese.
Uno dei comici pi popolari dellepoca doro del muto
Il cinematografico americano era, negli anni precedenti la prima guerra mondiale, circa
venti volte pi ampio di quello della Francia. Questo comprendeva un evidente vantaggio
strategico per lindustria americana rispetto a quella europea. Il primo tentativo di creare
una grande industria era quello dal francese Charles Path. La sua azienda aveva un
capitale di 345.000 franchi nel 1900, quando decise di effettuare grandi investimenti nel
cinema. La Path era forte di un catalogo assai vario di pellicole, e di una concentrazione
verticale di imprese quale non si sarebbe mai pi ripetuta: controllava le fabbriche di
macchine da ripresa e da proiezione, la produzione e distribuzione dei film. (Ortoleva
2001: 112) In un certo periodo lui produceva anche la propria pellicola, in diretta
concorrenza con il monopolio Kodak. Negli anni successivi, Path si era trovato di fronte il
trust Edison, un concorrente pi forte.
Edison aveva ideato cinetoscopio, una tecnica di registrazione delle immagini, destinata per
lo spettacolo collettivo. Era molto popolare e riusc a farsi riconoscere dei tribunali
statunitensi come sole inventor, cio come inventore unico del cinema. Cos nel 1908
nasceva il trust Edison, al quale dovettero aderire tutti i produttori di film che intendevano
operare sul mercato americano, inclusa la Path Frres e la Mlis. (Ortoleva 2001: 113)
Il fatto che nel 1910 il trust controllava 5000 sale su meno di 10.000, o 50% della
produzione cinematografica americana parla del suo potere e della sua popolarit. Ma nel
1912 il suo potere era ridotto, e quando tre anni dopo una corte dichiar l'illegalit del
trust, il suo potere era esaurito. Allora, i produttori pi piccoli, cosidetti indipendenti
seppero usare bene a vantaggio un system che nasceva in questo periodo, che si chiam
star system. La fine del trust Edison coincise cos con la nascita delle grandi case che
avrebbero nei decenni successivi governato il cinema americano, le cosidette 7 major di
Hollywood. (Ortoleva 2001: 114) Le 7 major di Hollywood (si trova nella localit
californiana nel territorio di los Angeles) sono: Fox, Metro Goldwyn Mayer, Paramount,
Warner, e le tre minori Columbia, United Artists e Universal.
Dopo la prima guerra mondiale, il pubblico cinematografico scopr che esistono altre
culture e estestiche nuove del film, per esempio, l'espressionismo, poi la nuova oggettivit
tedesca o le sperimentazioni dell'avanguardia sovietica e simile. Per esempio, uno dei
capolavori della questa stagione espressionista del cinema tedesco Nosferatu il vampiro
(1922) di Friedrich Wilhelm Murnau. Dopo la prima guerra mondiale l'egemonia
statunitense era pi forte. Si eliminavano i film stranieri dai programmi delle ventimila sale
cinematografiche esistenti negli SU. Anche si aumentarono gli investimenti produttivi per
ogni film. Nel 1920 il costo medio di un film hollywoodiano andava dai 40.000 agli
80.000 dollari; alla fine del decennio era arrivato a circa 200.000 (Ortoleva 2001: 114)
Quindi, in tutti i Paesi, dal 60 al 90% dei programmi cinematografici era costituito dai film
americani.
Si deve aggiungere che il primo film in cui fu possibile ascoltare la voce degli attori
fu Il cantante di jazz, proiettato il 27 ottobre 1927 sempre dalla Warner Bros, in cui era
possibile ascoltare gli attori sia parlare (una frase del protagonista rivolta al pubblico e un
breve dialogo tra il protagonista e la madre in tutto) che cantare (varie canzoni). In Italia, il
primo film sonoro e parlato fu La canzone dell'amore, realizzato nel 1930 da Gennaro
Righelli e tratto, per ironia della sorte, dalla novella di Luigi Pirandello intitolata In
silenzio.
Leo Rosten nel 1941 pubblic i risultati di una ricerca, che si trattava dell'analisi definita
come etnografica di quella peculiare realt che era Hollywood. Nessun'altra comunit
locale in America oggetto di un'informazione quotidiana cos intensiva, insistente, cos
devota alla banalit per la banalit (Ortoleva 2001: 116)
Gi nel 1920 Hollywood era divenuta il centro dell'industria cinematografica
americana per eccellenza, e qui nacque e si svilupp su vasta scala il fenomeno del
divismo. Dagli anni Trenta gli studios di Hollywood svilupparono una maniera di fare
cinema che tutt'oggi un punto di riferimento in tutto il mondo: il cinema narrativo
classico. Il campo da tennis che costitu la 'sorpresa' di Bob Taylor per il compleanno di
Barbara Stanwyck meglio noto a molti cittadini che non il trattato commerciale tra USA e
Brasile. (Ortoleva 2001: 117) Il pubblico convinto che ogni cosa sia possibile a
Hollywood. Gli uomini hanno sempre sognato un successo magico e sicuramente ognuno di
noi pensava qualche volta: Anch'io sarei capace...
Nessun altro settore industriale presenta una sollecitazione cos immediata, cos
semplice, al narcicismo. (Ortoleva 2001: 117) Hollywood resta, comunque, il sogno di
centinaia tra coloro che desiderano far carriera "sul grande schermo", il pi grande centro di
produzione filmica passata e presente. I film pi noti da Hollywood sono Casablanca
(1942) e Gilda (1946).
6.Un'industria moderna
Negli anni della grande depressione cio dopo il crollo di Wall street, il mondo si trov
nella grande crisi economica e finanziaria, ma il cinema era sempre attuale e la gente
poteva assistere ad almeno uno spettacolo cinematografico alla settimana. Il cinema non
rappresentava soltanto un divertimento, ma aveva un ruolo grande nella vita della gente.
Tuttavia allinizio del 1930 anche la industria cinematografica si trov in difficolt e
doveva ridurre le proprie produzioni a cause dellinevitabile calo degli acquisti dei biglietti
conseguente alla riduzione del reddito medio (Ortoleva 2001: 118). Questo, per, dur
solo per un breve periodo perch in quella epoca la cinema per la gente rappresentava ci
che la televisione rappresenta per la gente doggi: era il divertimento principale per quelli
che avevano molto tempo libero (volontariamente o forzatamente) e per questo gi a met
degli anni Trenta nelle maggior paesi Europei e negli SU, venne il boom delle imprese
cinematografiche grazie a una ristrutturazione organizzativa (Ortoleva 2001: 119).
Lo studio system era il nuovo sistema che permetteva ad un gruppo ristretto di azienda di
tenere sotto controllo la produzione di nuovi film negli paesi industrializzati. Negli Stati
Uniti, insieme con alcuni studios minori, i cosiddetti major studios dominavano il 95 per
cento della distribuzione, mentre nella Francia Path e Gaumont si trovavano al vertice
della produzione cinematografica. In Italia, il regime fascista fu il responsabile per la
nascita di studios moderni, in particolare quelli di Cinecitt (fondato a Roma nel 1937), che
era solo un altro metodo per dominare lintera produzione. Alla cima delle case produttrice
cinematografiche si trovava la figura del produttore (Ortoleva 2001: 120) che si occupava
delle finanze e del prodotto finale che doveva soddisfare il pubblico. Questo tipo della
organizzazione, che rimane attuale, si mostr molto stabile e ridusse al minimo i costi e
rischi della produzione.
Dal 1935 alla fine degli anni Quaranta dur let doro dello studio system (Ortoleva
2001: 120), ma anche dei diversi generi di film: dal westerin al film dellorrore al noir.
(Ortoleva 2001: 120). Gli interpreti erano carismatici, ottenevano grande promozione e
costumi, scene ed effetti speciali pi costosi.
Alle cinematografie europee non era facile mantenersi in questi condizioni e questo si
deve a due fattori: il primo l'intervento dello Stato che finanziava le opere ed aiutava ad
un'industria fragile, mentre il secondo il volgersi a pubblico ristretto, ma non meno
importante, creando i generi specializzati, come quello d'avanguardia che si sviluppo in
Francia, Italia, Germania e Gran Bretagna.
Dal primo giorno, il cinema rappresentava un ottimo mezzo per annunciare le novit, per
documentare la realt con una obiettivit e partecipazione del spettatore che non si poteva
realizzare attraverso i giornali. Infatti, nei primi anni la cinema mostrava diversi
avvenimenti attuali, per esempio sportivi, per questo venne sostituito con i film veri e
propri i quali si dimostrarono dessere pi interessanti. Il cinegiornale non aveva la capacit
di sostituire i giornali perch poteva documentare non pi di eventi programmati, come
diverse cerimonie ed eventi sportivi, o, paradossalmente, quelli bellici. Per il fatto che non
era molto attrattivo, il cinegiornale rappresentava perlopi uno strumento della propria
promozione per gli produttori che preferivano ricorrere ai film classici piuttosto a quelli
documentari.
Lo sviluppo dellinformazione giornalistica televisiva (Ortoleva 2001: 123)
sicuramente uno dei motivi principali per quali il cinegiornale non aveva la possibilit di
avere lo stesso svolgimento come quello televisivo, ma la TV, a differenza del cinema, pu
offrire agli spettatori appuntamenti regolari e il consumo di informazione (Ortoleva 2001:
123) quotidiano.
In tutti i paesi, lavvento della televisione ha rappresentato una sfida per il cinema
(Ortoleva 2001: 126). La radio con le immagini permetteva alla gente di guardare i film
senza muoversi da casa e quasi in modo gratuito. Il numero degli spettatori al cinema inizi
a diminuire e per tenersi al passo con la televisione, lindustria cinematografica, sopratutto
le grandi imprese hollywoodiane, fino alla met degli anni Cinquanta,
presero certi
9.Conclusioni
10. Bibliografia
Ortoleva, Peppino (2001). Mass media. Dalla radio alla rete. Firenze: Giunti, pp. 105-129.
http://www.treccani.it/enciclopedia/cinematografo_(Enciclopedia_Italiana)/ (03/04/2014)
mogunosti i pri tom varirali temu o amerikom snu, o putu k uspjenoj karijeri. To je
razdoblje klasinog Hollywooda.
ak i za vrijeme velike ekonomske i politike krize, kino je i dalje ostalo mjesto koje su
ljudi posjeivali barem jednom tjedno, posebno oni nezaposleni koji su imali vie
slobodnog vremena.
Pojavom studio systema tridesetih godina 20. stoljea, pojam kina se promijenio:
filmskim produkcijama su poele upravljati posebne tvrtke tj. studiji. U Italiji je faistiki
reim pokrenuo pojam modernog studija, poznatog kao Cineccit, s ciljem da mogu
kontrolirati i filmsku industriju. Na elu filmske industrije nalazio se producent koji je
upravljao financijama i pisao scenarije. Razdoblje studija jest takoer bilo i zlatno razdoblje
razliitih filmskih anrova: vesterna, horora i noira. Uloge su dobijali karizmatini glumci i
filmske dive, popraeni velikim promotivnim kampanjama.
Osim velikih produkcijskih kua, etrdesetih, pedesetih i ezdesetih godina prolog
stoljea poele su se razvijati i one manje, skromnijeg budeta, koje postoje i danas i
stvaraju filmove posebnog anra, namijenjene ciljanoj, malobrojnoj, ali nikako nebitnoj,
publici.
Pojavom televizijskih kua, kino je poelo doivljavati svojevrsnu krizu kojoj se i do
danas mora odupirati stvarajui razliite tehnike koje televizor nema. Izum televizora
promijenio je film, dao mu je novo ruho, ali on se i dalje zadrao u samom vrhu zabavne
industrije.