In messico il potere vuole controllare insegnanti e giornalisti, denuncia Paco Ignacio Taibo II
Mario Arturo Martinez/Epa Ansa
Prima di Mattarella, era arrivato a maggio il presidente del Consiglio Matteo
Renzi, che ha spiegato quanto lappoggio del Messico sarebbe stato importante perch lItalia ottenesse il seggio di membro non permanente nel Consiglio di sicurezza della Onu per il biennio 2017/2018. Poco prima della visita di Renzi, in Messico era stato pubblicato il report della Commissione interamericana dei diritti umani (cidh) che denunciava desapariciones, esecuzioni extragiudiziarie, insicurezza pubblica, sequestri, tratta di esseri umani e femminicidi. La Cidh a maggio stata costretta ad abbandore il Paese a causa della mancanza di appoggio istituzionale per continuare le ricerche nel caso dei 43 studenti scomparsi in Guerrero. Renzi ha sottolineato la particolare intensit nei rapporti con il presidente Pea Nieto senza fare cenno alle violazioni dei diritti umani, lItalia - in condivisione con lOlanda - diventata membro non permanente del Consiglio di sicurezza Onu.
enza perdere la tenerezza, la sua
appassionata biografia di Che Guevara ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e lha reso popolare in tutto il Latinoamerica, e in modo particolare in Italia, dove La Nuova Frontiera sta pubblicando lintera sua opera. Abbiamo rivolto qualche domanda a Paco Ignacio Taibo II sulla terribile stagione che vive il Messico, dove si contano migliaia di desaparecidos e il governo ha represso nel sangue, il mese scorso, la manifestazione di insegnanti contro una riforma scolastica che, denuncia, vorrebbe riscrivere i manuali di scuola. Il Coordinamento nazionale dei lavoratori delleducazione lotta contro questa controriforma del neoliberale Pea Nieto da almeno un anno e mezzo. Il governo cerca di controllare gli insegnanti, cosa che non era mai riuscito a fare, denuncia lo scrittore. C stata una escalation con minacce, licenziamenti, larresto di sindacalisti fino allattacco della polizia contro la popolazione di Nochixtln. La questione dei desaparecidos in Messico scoppiata con il massacro di 43 studenti nel 2014. Com oggi la situazione? Se possibile ancor pi drammatica. Il fenomeno ha raggiunto una dimensione gigantesca. Ma la cosa peggiore limpunit. Non si sono solo moltiplicate le scomparse, il governo messicano ha rinunciato alle inchieste e alle investigazioni. Questa scelta dimostra che responsabile di ci che accaduto. Anche la libert di stampa limitata in Messico, non di rado i giornalisti vengono uccisi... I maggiori giornali non fanno che rilanciare i dispacci di governo. Il giornalismo critico si rifugiato nella radio, nelle tv locali e soprattutto in Rete, dove sei obbligato a
16 luglio 2016
confrontare le fonti, a verificare le
informazioni che ricevi. La ricerca della verit sempre pi difficile. Non mai successa una cosa cos nella storia del Messico, fare il giornalista diventato un mestiere molto pericoloso. Il suo A quattro mani parla di narcos, di servizi segreti americani, mentre i protagonisti sono due giornalisti dinchiesta. Un caso? No, non casuale. un omaggio al giornalismo dinchiesta. Il giornalismo il grido dei muti diceva mio padre che faceva questo mestiere, come mio nonno. Oggi scrivere romanzi in America Latina significa opporsi alla falsificazione della Storia? Non solo i romanzi, ma anche i libri di storia servono a sviluppare un dibattito continuo, a livello popolare. Stiamo facendo centinaia di conferenze nelle piazze, nelle scuole. Ho letto che sta scrivendo un libro sul primo presidente indio Benito Quarez. Quando uscir? Uscir a fine anno. Non esattamente un libro su di lui, ma sulla guerra fra i liberali e il governo di Massimiliano I in cui intervennero i francesi. In questa storia ho incontrato un paio di personaggi garibaldini meravigliosi, che combattevano al fianco dei messicani. Simona Maggiorelli