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ZOOLOGIA - I CROSTACEI

I CROSTACEI
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I Trilobiti
L'Ape
Le pulci d'acqua
I Copepodi
I Cirripedi
I Balanidi
Come sono fatte le zampe del crostacei
Gli Isopodi
Gli Anfipodi
Gli occhi peduncolati
La Squilla
I gamberi
Il gambero dl fiume
Il gambero di mare o Astice
L'Aragosta
La Cicala di mare
I Palemoni
I Peneidi
II Paguro
Il Paguro estratto dalla conchiglia
Il granchio marmorizzato
La Grancevola
Il Favolio
Granchi della sabbia

I TRILOBITI
I Crostacei costituiscono una grande classe del vastissimo
tipo degli Artropodi, cio di animali invertebrati dai corpo
segmentato ed in genere rivestito da una sostanza simile al
corno, detta chitina, spesso incrostata da un compatto rivestimento calcareo. i pi antichi crostacei che si conoscano
sono i Trilobiti; vissero nei mari dell'era primaria, ma poi
scomparvero totalmente. Il loro nome deriva dal fatto di
aver avuto Il corpo distinto in tre zone longitudinali; le numerose paia di zampe che possedevano erano di tipo fogliaceo; erano dotati di due antenne e di due grossi occhi
sfaccettati. Qui ne vediamo un esemplare del Devoniano.

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L'APO
Tuttora vivente nelle acque pantanose invece l'Apo (Apus
productus); esso ha corpo appiattito, ma ricoperto da una
specie dl scudo membranaceo saldato alla testa e al torace; l'addome libero e privo di zampe. I maschi di questo
crostaceo sono rarissimi; dl norma la riproduzione avviene
ad opera delle sole femmine (riproduzione partenogenetica).
LE PULCI D'ACQUA
Nelle acque dolci sono assai abbondanti anche le Dafnie
che, per il loro spostarsi a saltelli, sono chiamate volgarmente Pulci d'acqua. Le Dafnie costituiscono, assieme ad
altri piccoli organismi, un'importantissima risorsa alimentare
per i pesci; essiccate sono vendute per nutrire quelli degli
acquarietti domestici. Durante l'estate si hanno varie generazioni partenogenetiche dl sole femmine; In autunno compaiono anche i maschi. Le femmine delle ultime generazioni
possono cos deporre uova fecondate destinate a svernare.
Qui vediamo un Dafnia con la camera incubatrice dorsale
(efippio). contenente due uova.
I COPEPODI
I Copepodi costituiscono un vasto ordine di Crostacei, sia
marini sia d'acqua dolce. Sono di piccole o piccolissime dimensioni, ma estremamente numerosi. Qui vediamo rappresentato un Cyclops specie frequente In ogni nostro pantano; il nome gli deriva dal fatto che la parte anteriore del
corpo dotata di un'unico occhio (cos come i mitologici Ciclopi). I Copepodi costituiscono, assieme ad altri minuscoli
organismi animali e vegetali, quella grande massa dl plancton che le correnti marine o lacustri trasportano e distribuiscono in seno alle acque e dl cui molti animali si nutrono.
I CIRRIPEDI
A prima vista nessuno direbbe che gli organismi rappresentati da questa diapositiva e da quella seguente siano Crostacei; solo lo studio del loro sviluppo e della loro costituzione corporea ne mostra l'appartenenza. Qui vediamo dei
Lepas; essi vivono fissati alle rocce sommerse delle scogliere marine mediante un piede lungo anche 2530 cm; il
corpo chiuso da una specie di guscio a due valve ed
dotato di sei paia di zampe prolungate In cirri. Quando le
valve sono socchiuse e le zampe mosse ritmicamente si
determinano nell'acqua piccoli vortici che apportano ossigeno e nutrimento agli animaletti.

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I BALANIDI
Comunissimi sulle rocce marine, sulle chiglie delle imbarcazioni e perfino sulla conchiglia di vari molluschi sono altri
Cirripedi, mancanti di piede, ma racchiusi in una specie di
vulcanetto calcareo formato da piastre calcaree saldate.
Sono i Balanidi di facilissimo reperimento; l'apertura del conetto dotata di un opercolo, formato da due lamine calcaree, che si pu aprire e chiudere per lasciare uscire i cirri ed
entrare il nutrimento.
COME SONO FATTE LE ZAMPE DEI CROSTACEI
Le zampe dei Crostacei, pi evoluti dl quelli fino ad ora
menzionati, hanno una struttura caratteristica e le varie parti che le costituiscono prendono nomi particolari cos come
mostra io schema di questa diapositiva. Tuttavia le zampe
deambulatorie mancano di esopodite e di epipodite; all'esopodite di quelle addominali sono spesso connessi ciuffi dl
branchie filamentose; le zampe toraciche portano sovente
appendici fogliari atte a trattenere le uova.
GLI ISOPODI
Esistono due grandi raggruppamenti dl Crostacei che posseggono, al massimo, 19 pala dl appendici ventrali; e precisamente: 5 pala cefaliche; 8 paia toraciche; 6 paia addominali.
Il primo raggruppamento riunisce tutti quei crostacei che
hanno occhi immobili, cio non fissati su un peduncolo; il
secondo aggruppamento riunisce invece tutti quel crostacei
I cui occhi sono mobili perch posti all'estremit di un peduncolo che pu muoversi sulla propria base.
Al primo gruppo appartengono gli Isopodi e gli Anfipodi. Gli
Isopodi hanno corpo appiattito In senso dorso ventrale, testa e torace sono indipendenti fra loro; ne esistono dl marini, di dolceacquicoli e di terrestri; fra questi ultimi esistono
specie che si rinvengono un po' ovunque e non poche persino nelle caverne.
GLI ANFIPODI
Gli Anfipodi, al contrario degli Isopodi, hanno corpo compresso in senso laterale e ripiegato a formare una, specie di
C. Vivono nelle acque marine o in quelle dolci sia sotterranee sia superficiali. Conosciutissimi sono i Talitrus o pulci di
mare. Essi vivono nella sabbia della battigia scavandovi caratteristici buchetti. Quando si spostano lo fanno compiendo
piccoli salti.

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GLI OCCHI PEDUNCOLATI


La diapositiva mostra il particolare che contraddistingue Il
secondo raggruppamento di cui pi sopra si detto, cio gli
occhi peduncolati di un gamberetto marino.

LA SQUILLA
Un crostaceo ad occhi peduncolati, ma dl tipo particolare,
la Squilla (Squilla mantis) pi comunemente conosciuta con
il nome di Canocchia; comune nell'Adriatico, ma presente anche in tutto il Mediterraneo. Il carapace di questo
crostaceo ricopre solo la testa e la parte anteriore del torace; allargato ed appiattito; delle cinque paia dl zampe
mascellari, Il secondo dl tipo raptatorio e, come mostra la
fotografia, ricorda il paio di zampe anteriori della Mantide
(Insetti); 'da ci deriva il nome specifico dell'animale. Le
Squille, dal lungo addome, sono crostacei gustosi e perci
catturati in grande numero.
I GAMBERI
Gli altri Crostacei aventi occhi peduncolati possono distinguersi in due gruppi principali: quelli che hanno un addome
ben sviluppato (Macruri) e quelli che lo hanno ridottissimo
quasi completamente nascosto sotto un ampio carapace
(Brachiuri).
I primi, con termine generico, sono anche chiamati Gamberi; i secondi Granchi. I Gamberi sono rappresentati da molte
specie marine e qualcuna d'acqua dolce. Il loro addome,
pur possedendo sei pala dl appendici ventrali, costituito
da sette segmenti l'ultimo dei quali forma come una specie
di ventaglio: il telson. Ripiegando bruscamente il telson sul
ventre, ogni gambero scatta all'indietro e ci gli permette di
sottrarsi ad un aggressore.
Qui vediamo come si presenta li telson di un gambero marino.

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IL GAMBERO DI FIUME
Un crostaceo macruro, un tempo assai comune, delle acque dei nostri torrenti e fiumi era il Gambero dl fiume o
Astacus fluviatilis di cui la diapositiva ci mostra l'aspetto.
Oggi lo si rinviene qua e l, ma non molto ricercato perch ha carni modestamente gustose. A differenza della
Squilla, l'Astaco, come del resto gli altri macruri, ha il carapace esteso a ricoprire tutto il torace; l'apparato boccale
costituito soltanto da tre pala di zampe mascellari; quelle
del primo paio terminano con due robuste pinze (dette, pi
propriamente, chele) che servono ad afferrare e trattenere
le prede. L'addome ha solo cinque paia di zampe.
I Gamberi, al pari di tutti gli altri Crostacei, compiono varie
mute durante il proprio sviluppo.
IL GAMBERO DI MARE O ASTICE
Assai simili ai Gamberi dl fiume sono i Gamberi dl mare
(Homarus vulgaris); essi tuttavia possono raggiungere dimensioni notevolmente maggiori (anche 45 cm di lunghezza). Vivono a profondit non molto forti (1560 m) e si nutrono di pesci e cefalopodi morti. Quando le vettovaglie sono abbondanti ne affossano l'eccesso nella sabbia per poi
nutrirsene a tempo debito.
L'ARAGOSTA
Pure marina e di grossa mole l'Aragosta (PaIinurus vulgaris), crostaceo molto ricercato per la prelibatezza delle sue
carni; ha zampe anteriori prive di grosse chele; le antenne
sono lunghe e robuste, fra di esse si trovano, come In quasi
tutti gli altri Crostacei, due paia di antennule. Le Aragoste
vivono fra le scogliere sommerse nutrendosi di piccoli animaletti; possono raggiungere i 40 cm di lunghezza; sono
pescate per mezzo dl reti o di nasse.
LA CICALA DI MARE
Pure privo di grosse chele Il crostaceo noto con il nome di
Cicala di mare le cui antenne non sono lunghe come quelle
dell'Aragosta, ma brevi e slargate a lamina; le antennule
sono piegate a ginocchio; vive fra gli scogli sommersi ove
abbondano le Posidonie.
I PALEMONI
Dl piccole dimensioni, ma agilissimi nuotatori, sono i Palemoni noti anche con il nome di Gamberi delle rocce. Hanno
corpo zebrato e zampe anteriori con piccole chele. Al pari dl
molti altri gamberi sono molto gustosi dopo cottura.

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I PENEIDI
Fra i crostacei macruri buoni nuotatori dobbiamo ricordare
anche i Peneidi dl cui qui vediamo alcuni esemplari assieme a molti piccoli organismi, costituenti il plancton di cui gi
abbiamo parlato; hanno colori vivaci e corpo compresso in
senso laterale.
IL PAGURO
Esiste, ed frequente in tutti i nostri mari, un piccolo crostaceo noto con il nome dl Bernardo l'eremita; esso ed altre
specie che gli sono affini, usa proteggere Il proprio addome,
che non calcificato, nel nicchio di vari molluschi. Non contento dl codesta protezione usa anche mascherarsi e difendersi fissando sulla conchiglia una o pi Attinie. Queste infatti, con i loro tentacoli urticanti, costituiscono un'insidia
micidiale per gli altri animali.
IL PAGURO ESTRATTO DALLA CONCHIGLIA
Come mostra questa diapositiva il Paguro, privato della
conchiglia protettiva, mostra Il proprio addome ricurvo e
molliccio.
Durante il proprio sviluppo ogni paguro costretto pi volte
a cambiare dimora. Per farlo cerca una conchiglia di maggiori dimensioni e, con grande sveltezza, la occupa senza
esporsi troppo a lungo al rischio dl essere aggredito.
IL GRANCHIO MARMORIZZATO
Anche nel crostacei Brachiuri la testa saldata al torace
formando un tutto unico che detto cefalotorace, ma questo coperto da uno scudo calcareo, o carapace, di forma
varia sotto il quale resta mascherato il piccolissimo addome; hanno zampe robuste di cui il primo paio armato di
chele quasi sempre assai robuste; in genere una chela
molto pi sviluppata dell'altra; non poche specie escono
dall'acqua e se ne allontanano anche considerevolmente.
Comune sulle nostre scogliere il Granchio marmorizzato
(Pachygrapsus marmoratus) dal carapace quadrangolare,
di colore bruno verdastro; quando disturbato si rintana velocemente fra le rocce spesso camminando di traverso.
LA GRANCEVOLA
Di maggiori dimensioni del precedente la Grancevola
(Maja squinado) che ha carapace ovale, con margini spinosi e di colore rosso o giallastro; abbondante nell'Adriatico
dove viene ricercata con reti a strascico perch le sue carni
sono molto gustose.

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IL FAVOLLO
Pure di grosse dimensioni, con carapace trapezoidale, dentellato solo in avanti, il Favollo (Eriphia spinifrons); ha
chele robuste, zampe ambulatorie pelose, colore bruno
rossastro; lo si rinviene, abbastanza comune, lungo le nostre coste; le sue carni sono commestibili. Come mostra la
diapositiva questo granchio, al pari dl altre specie, ama mascherarsi con detriti vari.
GRANCHI DELLA SABBIA
Con questo nome vengono indicate varie specie di granchi
che vivono fra le praterie di Posidonie affossando la parte
posteriore del corpo nella sabbia. Come mostra la diapositiva, l'ultimo paio di zampe di questa specie allargato a paletta per servire sia a spalare la sabbia sia a nuotare. Qui
vediamo un nostrano Carcinus.

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