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Sommario

Poesia antica e moderna.........................................................................................................................2


Tipi di poesia..........................................................................................................................................3
Poema.....................................................................................................................................................3
Struttura narrativa..................................................................................................................................3
Tematiche...............................................................................................................................................3
Tipi di poema.........................................................................................................................................4
I poemi pi conosciuti............................................................................................................................4
Sestina....................................................................................................................................................4
La sestina narrativa o sesta rima............................................................................................................4
La sestina lirica......................................................................................................................................5
Quartina (metrica)..................................................................................................................................6
Ballata....................................................................................................................................................6
Cenni storici...........................................................................................................................................6
Classificazione delle ballate...................................................................................................................7
Le ballate tradizionali............................................................................................................................7
Ballate di strada......................................................................................................................................8
Ballate letterarie.....................................................................................................................................8
Struttura..................................................................................................................................................8
Poesia didascalica..................................................................................................................................9
Il filone georgico-didascalico.................................................................................................................9
Bibliografia............................................................................................................................................9

Poesia antica e moderna


La poesia nata prima della scrittura: le prime forme di poesia erano orali, come l'antichissimo
canto a barocco dei contadini e i racconti dei cantastorie. Nei paesi anglosassoni la trasmissione orale
della poesia era molto forte e lo ancor oggi. Successivamente fu accompagnata dalla lira, strumento
musicale utilizzato a quell'epoca.
Nell'et romana la poesia si basava sull'alternanza tra sillabe lunghe e sillabe brevi: il metro pi
diffuso era l'esametro. Essa doveva essere letta scandendola rigorosamente a tempo. Dopo l'XI secolo il
volgare, da dialetto parlato dai ceti popolari viene innalzato a dignit di lingua letteraria,
accompagnando lo sviluppo di nuove forme di poesia. In Italia la poesia, nel periodo di Dante e
Petrarca si afferma come mezzo di intrattenimento letterario e assume forma prevalentemente scritta:
Intorno alla fine del quattrocento prese piede anche la poesia burlesca.
Nel XIX secolo, con la nascita del concetto dell'arte per l'arte, la poesia si libera
progressivamente dai vecchi moduli e compaiono sempre pi frequentemente componimenti in versi
sciolti, cio che non seguono nessuno schema particolare e spesso non hanno nemmeno una rima.
Via via che la poesia si evolve, si libera da schemi obbligati per poi diventare forma pura
d'espressione.
Il concetto di poesia oggi molto diverso da quello dei modelli letterari; molta della poesia
italiana contemporanea non rientra nelle forme e nella tradizione, e il consumo letterario molto pi
orientato al romanzo e in generale alla prosa, spostando la poesia verso una posizione secondaria.

Inoltre, con l'avvento di internet la produzione e il consumo della poesia sono aumentati
notevolmente: secondo le fonti di internet, ogni anno 4 milioni di poesie vengono pubblicate sulla rete,
in migliaia di siti di scrittura on-line.

Tipi di poesia
Altre forme di componimento poetico - oltre ai poemi - sono:
La poesia didascalica, che quella che mira a insegnare poeticamente verit utili all'uomo;
Ballata;
Quartina;
Sestina;
Canzone.

Poema
Un poema una composizione letteraria in versi, per lo pi di carattere narrativo o didascalico
e
di
ampia
estensione,
spesso
suddivisa
in
pi
parti.
Con questo termine si intende generalmente il genere letterario che comprende tali composizioni.
Luso di tale termine, in tempi moderni e accogliendo laccezione di lingua francese, talvolta
esteso anche a componimenti pi brevi e di carattere lirico, nonch pu essere riferito ad una
composizione musicale (poema sinfonico).

Struttura narrativa
Il poema comincia spesso con un proemio, una sorta di introduzione che pi volte si utilizza
chiedendo aiuto agli dei per ispirare la scrittura e lo scrittore stesso;
Il narratore quasi sempre onnisciente;
Vi quasi sempre un eroe principale forte e valoroso che, spesso affiancato da eroi minori, vive
sempre avventure emozionanti e, la maggior parte delle volte, muore in battaglia offrendo la propria
vita per la salvezza della patria;
Il poema spesso finisce con il compimento della missione da parte delleroe.

Tematiche
I principali temi trattati nei poemi sono:
Guerra: uno dei temi principali dei poemi. I maggiori esponenti risultano essere lIliade e
lOdissea. Si basa sulla tragedia, ma spesso si trasforma in unoccasione per delle imprese eroiche;
talvolta nasconde temi leggermente minori come la libert e lonore;
Viaggio: apparentemente meno importante, il viaggio inteso come unavventura o una
missione da compiere;
Amore e dellamicizia: sta alla base non solo dei poemi, ma anche di molte altre tipologie di
libri. Esso il sentimento pi forte, la cosa che avvale e supera ogni cosa; talvolta persino pi
importante della vita e della morte, talaltra queste ultime due sconfiggono il sentimento;
La difesa della patria e della famiglia: sono i valori che caratterizzano le societ antiche e molti
poemi. Ci sono molti esempi in cui questo tema sopravvale anche la paura della morte;
Il senso della vita.

Tipi di poema
Un poema pu avere vario tono ed argomento e si pu distinguere fra laltro, a seconda della
materia, in:
Poema cavalleresco
Poema didascalico
Poema epico
Poema eroico
Poema eroicomico
Poema mitologico
Poema sacro
Poema sinfonico
Poema storico
Poema classico

I poemi pi conosciuti
Fra i poemi pi conosciuti vi sono:
la Divina Commedia
lEneide
lIliade
lOdissea
le Argonautiche
le stagioni
la Spagna
lOrlando Innamorato
lOrlando Furioso
lAmadigi
la Gerusalemme liberata
il Morgante
il Poema del mio Cid
lAdone
il Paradiso perduto
il Prometeo ed Epimeteo
il Racconto di Orfeo
il Cantico dei Cantici

Sestina
Sotto il nome generico di sestina si individuano due strutture metriche diversificate: la sestina
lirica e la sestina narrativa detta anche sesta rima.

La sestina narrativa o sesta rima


La sestina narrativa o sesta rima una stanza composta da sei versi endecasillabi con schema:
ABABCC. Come avverte Elwert non si chiamano sestina o sesta rima tutte le strofe di sei versi, ma
solo il tipo ABABCC. Pertanto, nell'eventualit in cui si dovessero riscontrare, per esempio, strofe con
schema: ABABAB o ABCCDD si dovr semplicemente parlare di strofe di sei versi.
Questa stanza viene utilizzata per la traduzione italiana della batracomiomachia di Omero del
giovane Leopardi; ecco l'incipit
Mentre a novo m'accingo arduo lavoro,
O Muse, voi da l'Eliconie cime
Scendete a me ch'il vostro aiuto imploro:
Datemi vago stil, carme sublime:
Antica lite io canto, opre lontane,
La Battaglia de' topi e de le rane. (Batracomiomachia, 1-1, Giacomo Leopardi)

La sestina lirica
La sestina lirica o canzone-sestina caratterizzata da stanze indivisibili e dalle seguenti regole:
Il componimento formato da 6 stanze di 6 endecasillabi ciascuno
Nessun verso rima all' interno della stanza
I versi che rimano tra loro terminano con la stessa parola-rima
Nel congedo di 3 versi ricompaiono tutte e 6 le parole rima: 3 in fine di verso e tre all'interno.
I versi sono ordinati secondo la regola della retrogradatio cruciata, o permutazione centripeta.
Questo lo schema:
ABCDEF, FAEBDC, CFDABE, ECBFAD, DEACFB, BDFECA.
Come si vede, in ogni stanza la prima parola-rima corrisponde alla sesta della stanza
precedente, la seconda corrisponde alla prima, la terza alla penultima, la quarta alla seconda, la quinta
alla terzultima e l'ultima alla terza. Quindi, la regola generale sar, in cifre, 6-1-5-2-4-3, serie numerica
che corrisponde, come ha mostrato Paolo Canettieri, al modo in cui sono disposti i punti sui dadi.
Nella poesia italiana questo particolare tipo di canzone stata introdotta da Dante con Al poco
giorno e al gran cerchio d'ombra che si rifece alla canso di Arnaut Daniel Lo ferm voler qu'el cor
m'intra.
1 Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra A Ombra 1 2 son giunto, lasso, ed al bianchir de'
colli, B Colli 2 3 quando si perde lo color ne l'erba: C Erba 3 4 e 'l mio disio per non cangia il verde,
D Verde 4 5 s barbato ne la dura petra E Petra 5 6 che parla e sente come fosse donna. F Donna 6. 7
Similemente questa nova donna F Donna 6 8 si sta gelata come neve a l'ombra: A Ombra 1 9 ch non la
move, se non come petra, E Petra 5 10 il dolce tempo che riscalda i colli B Colli 2 11 e che li fa tornar
di bianco in verde D Verde 4 12 perch li copre di fioretti e d'erba. C Erba 3. 13 Quand'ella ha in testa
una ghirlanda d'erba, C Erba 14 trae de la mente nostra ogn'altra donna: F Donna 15 perch si mischia
il crespo giallo e 'l verde D Verde 16 si bel, ch'Amor l viene a stare a l'ombra, A Ombra 17 che m'ha
serrato intra piccioli colli B Colli 18 pi forte assai che la calcina petra. E Petra. 19 La sua bellezza ha
pi vert che petra, E Petra 20 e 'l colpo suo non pu sanar per erba. C Erba 21 ch'io son fuggito per
piani e per colli, B Colli 22 per potere scampar da cotal donna; F Donna 23 e dal suo lume non mi pu
far ombra A Ombra 24 poggio n muro mai n fronda verde. D Verde. 25 Io l'ho veduta gi vestita a

verde, D Verde 26 s fatta ch'ella avrebbe messo in petra E Petra 27 l'amor ch'io porto pur a la sua
ombra: A Ombra 28 ond'io l'ho chesta in un bel prato d'erba C Erba 29 innamorata com'anco fu donna,
F Donna 30 e chiuso intorno d'altissimi colli. B Colli. Ma ben ritorneranno i fiumi a' colli, B Colli 32
prima che questo legno molle e verde D Verde 33 s'infiammi, come suol far bella donna, F Donna 34 di
me; che mi torrei dormire in petra E Petra 35 tutto il mio tempo e gir pascendo l'erba, C Erba 36 sol per
veder do' suoi panni fanno ombra. A Ombra. Congedo: 37 Quantunque i colli fanno pi nera ombra,
(colli) ombra 38 sotto un bel verde la giovane donna (verde) donna 39 la fa sparer, com'uom petra
sotterba. (petra) erba
La sestina lirica fu consacrata definitivamente come genere autonomo
rispetto alla canzone da Francesco Petrarca, che nel suo Canzoniere ne inser ben 9 (tra cui una doppia,
composta di 12 strofe) e si diffuse in seguito in tutta Europa. Fu usata da alcuni umanisti come Leon
Battista Alberti e la vediamo apparire nei canzonieri del Cinquecento e Seicento e nelle raccolte
dell'Arcadia. Essa viene usata dai poeti tedeschi romantici e da Giosu Carducci nell'Ottocento, e nel
Novecento da Gabriele D'Annunzio, Giuseppe Ungaretti e Franco Fortini, dall'inglese Rudyard
Kipling, dagli statunitensi Ezra Pound, Wystan Hugh Auden e John Ashbery e dal catalano Joan Brossa.

Quartina (metrica)
Una quartina in poesia una strofa composta da quattro versi. la pi comune forma metrica
della poesia europea; le rime classiche sono del tipo AABB, ABAB, ABBA, ABCB. In un significato pi
ampio, il termine si riferisce ad una poesia di soli quattro versi oppure ad una singola parte di un
componimento formato da pi quartine.
La quartina compare gi nelle poesie delle antiche civilt, comprese l'antica Grecia e l'antica
Roma. Durante il Medioevo europeo, in Medio Oriente e specialmente in Iran, eruditi poeti come
Omar ayym continuano a rendere popolare questa forma di poesia, conosciuta anche come Ruba'i.

Ballata
La ballata una forma di poesia chiamata anche canzone a ballo perch destinata al canto e
alla danza, un componimento che si trova in tutte le letterature di lingua romanza e ha una particolare
struttura. Inoltre era particolarmente caratteristica della poesia popolare Britannica e Irlandese dal
periodo del Tardo Medioevo fino al 1800; usata ampiamente in Europa e pi tardi in America, Australia
e in Nord Africa. Questo tipo di poesia fu spesso utilizzata dai poeti e dai compositori a partire dal 1700
per produrre ballate liriche.

Cenni storici
Anche se la ballata, propriamente detta, nacque nel Medioevo, gi nell'antichit alcuni suoi
modi essenziali (canto, ballo, ecc.) furono testimoniati nelle opere di Omero (Iliade, XVIII, 569-72) e
di Virgilio (Eneide, VI, 643).
La ballata un componimento d'ispirazione per lo pi amorosa ed storicamente collegata agli
antichi chori o cantilenae o ballistea che erano ancora diffusi presso i romani ai tempi della
dominazione barbarica.
La prima forma della ballata detta zagialesca (da zejel o zajal) e consisteva in un
componimento di origine arabico-ispanico che seguiva una metrica molto semplice (aaax) in seguito
adottata nelle laudi, come nella lauda di Jacopone da Todi intitolata "Donna de Paradiso".
Secondo alcuni studiosi, come Aurelio Roncaglia"La lauda, sotto forma di ballata, non avrebbe origine
dalla canzone a ballo di carattere profano ma dalla strofa zagialesca"
La ballata antica veniva in origine accompagnata non solo dalla musica ma anche dai danzatori,
come ad esempio dai gitani. L'etimologia incerta anche se la maggior parte degli studiosi propende

per il termine provenzale dansa. La composizione metrica della ballata tipicamente italiana e le sue
origini sono da ricercare a Firenze e a Bologna dove fa la sua comparsa intorno alla met del XIII
secolo per poi essere perfezionata dallo Stilnovismo e da Francesco Petrarca.
Essa non venne mai usata dai siciliani e fu invece utilizzata sia da Guittone d'Arezzo, dichiarato
l'inventore della ballata "sacra" basata sullo schema a (a) b, a (a) b, bc (c) d, e ripresa f (f) d, sia da
Jacopone da Todi come metro della lauda. Di Guittone d'Arezzo nota la lauda dedicata a San
Domenico.
Nel Quattrocento ebbe il suo momento di maggiore splendore, quando si prestava anche ad altri
componimenti poetici, come la canzonetta, il caribo, la frottola musicale, la lauda e il rond.
Gi nel Cinquecento la ballata si stacc dal canto e dal ballo e questo evento comport alcune
alterazioni strutturali.
Nell'Ottocento e nei primi del Novecento ritorn in auge, grazie alla rievocazione metrica
eseguita da alcuni poeti, quali Giosu Carducci, Giovanni Pascoli e Gabriele D'Annunzio.
Gli esempi pi significativi di ballata si possono trovare in Guido Cavalcanti (Perch io non
spero di tornar giamai, In un boschetto trov pasturella).
da sottolineare come la ballata in Francia segu una evoluzione e regole strutturali diverse
rispetto all'Italia.

Classificazione delle ballate


Generalmente le ballate europee sono state classificate in tre gruppi principali: tradizionali, di
strada e letterarie. In America una distinzione viene tracciata tra le ballate che sono una versione
europea, in particolare canzoni inglesi e irlandesi, e le "ballate originali americane", che si sono
sviluppate senza riferimento a canzoni precedenti. Un ulteriore sviluppo ci fu con l'evoluzione delle
ballate blues, nelle quali veniva mischiato il genere con la musica Afro-americana. Alla fine del
diciannovesimo secolo l'industria editoriale della musica trov mercato per quelle che vengono definite
le ballate sentimentali, e queste sono le origini dell'uso moderno del termine ballata per indicare una
canzone d'amore lenta.

Le ballate tradizionali
La ballata tradizionale, classica o popolare (che significa del popolo) trova le sue origini con i
menestrelli nomadi alla fine del Medioevo europeo. Dalla fine del quindicesimo secolo abbiamo
stampato le ballate che richiamano la ricca tradizione di musica popolare. Sappiamo da un riferimento
nel "Piers Plowman" di William Langland, che le ballate su Robin Hood venivano cantate almeno dalla
fine del quattordicesimo secolo e il materiale dettagliato pi antico che abbiamo la collezione delle
ballate di Robin Hood di Wynkyn de Worde stampate intorno al 1495.
Le prime collezioni di ballate inglesi sono state prodotte da Samuel Pepys (1633-1703) e nelle
"Roxburge ballads" raccolte da Robert Harley, il primo conte di Oxford e Mortimer (1661-1724).
Nel diciottesimo secolo ci fu un incremento di raccolte come queste, incluse quella di Thomas
D'Urfey "Wit and Mirth: or, Pills to Purge Melancholy" (1719-1720) e quella del vescovo Thomas
Percy "Reliques of Ancient English Poetry" (1765). Quest'ultimo conteneva anche del materiale orale e
prima della fine del diciottesimo secolo ci stava diventando sempre pi comune, con le collezioni che
comprendevano "The Bishopric Garland" di John Ritson (1784), le quali furono analoghe al lavoro di
persone come Robert Burns e di Walter Scott in Scozia.
L'opera chiave sulla ballata tradizionale fu interpretata alla fine del diciannovesimo secolo in
Danimarca da Svend Grundtvig e in Inghilterra e in Scozia dal professore di Harvard Francis James
Child. Essi tentarono di registrare e classificare tutte le ballate conosciute e le varianti nelle regioni

scelte. Da quando Child morto prima di scrivere un commento sul lavoro rimasto in dubbio come e
perch egli abbia esattamente distinto le 305 ballate stampate che sarebbero state pubblicate "The
English and Scottish Popular Ballads" (Le ballate popolari inglesi e scozzesi).

Ballate di strada
Le ballate di strada (anche conosciute come "da volantin"," da bancarella", "per la plebe", " o
"per tutti") erano il prodotto dello sviluppo della stampa economica nel XVI secolo. Erano
generalmente stampate su un pezzo di carta grande o di media grandezza di scarsa qualit. All'apice
della prima met del XVII secolo, erano stampate in lettere nere o in carattere gotico e includevano
molte immagini appariscenti, un tono popolare e un'allettante poesia. Entro il XVIII secolo furono
stampate in lettere bianche o in carattere romano e spesso senza molte decorazioni (e senza un tono
popolare). Queste ultime ballate potevano includere alcune canzoni personali che venivano separate e
vendute individualmente come "canzoni su un foglio". Altrimenti, potevano essere riunite per creare
piccoli libri economici che spesso attingevano alle ballate storiche. Erano prodotte in gran numero con
oltre quarantamila copie vendute in Inghilterra annualmente dal 1660. Tessa Watt stima che il numero
di copie vendute fosse attorno ai milioni. Alcune furono vendute da venditori ambulanti nelle strade di
citt o nelle fiere. L'argomento principale variava da ci che stato definito come ballata tradizionale,
nonostante molte ballate tradizionali furono stampate come "ballate di strada". Tra gli argomenti c'era
l'amore, la religione, le canzoni di taverna, le leggende e i primi articoli di giornale, che includevano i
disastri, gli eventi politici, le meraviglie e i prodigi.

Ballate letterarie
Le ballate letterarie o liriche derivano da un crescente interesse nella ballata tra l'lite sociali e
intellettuali, particolarmente nel movimento del Romanticismo nel XVIII secolo. Rispettate icone della
letteratura, come Robert Burns e Sir Walter Scott in Scozia collezionarono e scrissero le loro stesse
ballate, usando la struttura delle ballate per creare un prodotto artistico. Analogamente in Inghilterra,
William Wordsworth e Samuel Taylor Coleridge produssero una collezione di Lyrical Ballads nel 1798
che includeva The Rime of the Ancient Mariner di Coleridge. Allo stesso tempo in Germania, Goethe
cooper con Schiller su una serie di ballate, alcune delle quali furono poi messe in musica da Schubert.
In seguito importanti esempi della forma poetica della ballata inclusero Barrack Room Ballads di
Rudyard Kipling (1892-1896) e The Ballad of Reading Gaol di Oscar Wilde (1897).

Struttura
Dovendo accompagnare il canto ed il ballo tondo, la ballata possedeva le sue proprie regole
ritmiche: era composta, quindi, da un ritornello di introduzione, seguito da una o pi strofe, chiamate
stanze cantate dal solista, e da un ritornello, detto ripresa, (lat. responsorium) che veniva ripetuto dopo
ogni stanza e cantato da un coro. La stanza stessa richiamava il ritornello (ripresa) con la sua rima
finale.
La stanza della ballata, nel suo schema tipico italiano, comprende due parti. La prima parte
divisa in due piedi o mutazioni con un numero di versi uguali e uguale tipo di rima, mentre la seconda
parte, chiamata volta, si lega ai piedi con la sua prima rima e alla ripresa con la sua ultima rima, grazie
ad una struttura metrica uguale a quella della ripresa, come si pu vedere nello schema:
A B B A (Ritornello) - C D C D (Piede) D E E A (volta) - A B B A (ritornello) ecc. ecc.
Gli endecasillabi misti a settenari sono i versi maggiormente usati nella ballata e le rime

possono essere disposte in modo differente con la regola che l'ultimo verso della volta faccia rima con
l'ultimo verso della ripresa.

Poesia didascalica
La poesia didascalica un genere letterario che - in forma di poema o di pi brevi
componimenti metrici (capitoli, epistole) - si propone di impartire un ammaestramento scientifico,
religioso, morale, dottrinale, ecc.
Il pi antico esempio costituito dal breve poema Le opere e i giorni di Esiodo, risalente
all'VIII secolo a.C. contenente una serie di consigli per le opere agricole delle singole stagioni. Nel
poema esiodeo il poeta impartisce agli uomini consigli pratici per l'attivit fondamentale in una
comunit agricola.
La poesia didascalica diffusa nella Letteratura greca negli Antidoti di Nicandro (II secolo a.C.)
e nel secolo precedente nell'opera di Arato di Soli "I fenomeni" ed stata ripresa dalla Letteratura latina
(con il capolavoro De rerum natura di Lucrezio). Rientrano nel genere didascalico anche le
"Georgiche" di Virgilio, composte intorno al 30 a.C.

Il filone georgico-didascalico
il Filugello, di Gianfrancesco Giorgetti,
il Baco da seta di Zaccaria Betti,
La coltivazione del riso di Gian Battista Spolverini di cui scrisse un elogio Ippolito Pindemonte
che tuttavia nel dibattito teorico sostenne il carattere solo poetico e non agronomico dei componimenti.
Collegato al genere la Feroniade di Vincenzo Monti che esalta l'inizio dei lavori di bonifica
delle Paludi pontine.
Questo genere si esaurisce convenzionalmente con il Romanticismo.

Bibliografia
https://it.wikipedia.org

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