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I T A L I A N A
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
FATTO
Il prof. Chellini riferisce di aver chiesto di partecipare al
concorso per soli titoli previsto dal decreto ministeriale
pubblicato in data 21 luglio 1989 per laccesso al ruolo di
insegnante per la scuola media di secondo grado (classe di
concorso
XII/C
laboratorio
di
esercitazioni
di
odontotecnica).
Riferisce che nulla ostava alla sua partecipazione al concorso
in parola, essendo in possesso dei requisiti previsti dal
decreto-legge 10 luglio 1989, n. 249 (Norme in materia di
reclutamento del personale della scuola) e, in particolare: a)
del diploma di maturit professionale; b) del diploma di
qualifica di odontotecnico.
In sede di presentazione della domanda, lodierno appellante
aveva dichiarato di essere in possesso dei requisiti richiesti e
aveva altres depositato lelenco dei servizi prestati fra il 10
settembre 1982 e il 31 agosto 1989.
Tuttavia,
pur
nellambito
essendo
della
stato
incluso
graduatoria
(ma
con
provvisoria
a
depositare
riserva)
e
in
pur
atti
il
il
n.
90/90,
lodierno
appellante
aveva
chiesto
di
sospensione
cautelare
degli
atti
impugnati.
accolto
lappello
dellodierno
appellante
aveva
esibiti
dellAmministrazione
documenti
(in
definitiva,
gi
con
in
la
possesso
sentenza
in
comportare
lesclusione
dellappellante
dalla
questo
punto
della
vicenda
il
prof.
Chellini
adiva
dallamministrazione;
interpretazioni
carenza.
in
merito
alla
dallaltro,
sanabilit
difformi
delleventuale
dallamministrazione
meritevole
di
avesse
ristoro
sia
cagionato
sotto
il
un
danno
profilo
non
dalla
graduatoria
di
un
concorso,
con
la
lappellante,
la
sentenza
in
epigrafe
sarebbe
modo
adeguato
la
piena
illegittimit
della
disposta
quella
riconosciuta
dallamministrazione
in
ragione
costituzione
di
un
rapporto
di
impiego
stati
nella
medesima
procedura
nominati
il
diritto
alla
relative
al
corresponsione
periodo
di
delle
ritardo
sua
natura
sinallagmatica,
presuppone
del
principio
di
corrispondenza
tra
esercizio
tale
aspetto,
la sentenza di questo
Consiglio n.
della
cosa
giudicata)
lillegittimit
appellata
la
dellamministrazione
predisposizione
della
graduatoria
quale,
delloperato
in
sede
concorsuale,
di
aveva
di
atti
documenti
possesso dellamministrazione.
comunque
gi
in
dellingiustizia
in
quanto,
seguito
dalle
certamente
meritevole
di
tutela
alla
luce
dellordinamento positivo).
E stato condivisibilmente affermato al riguardo che, in tema
di responsabilit della pubblica amministrazione, lingiustizia
del danno non pu considerarsi sussistente in re ipsa,
quale conseguenza della illegittimit dell'esercizio della
funzione amministrativa o pubblica in generale, dovendo
in realt il Giudice procedere ad accertare che sussista
un evento dannoso; che il danno sia qualificabile come
ingiusto (in relazione alla sua incidenza su un interesse
rilevante per l'ordinamento); che l'evento dannoso sia
riferibile, sotto il profilo causale, ad una condotta della
pubblica amministrazione; che l'evento dannoso sia
imputabile
responsabilit
della
Pubblica
dalla
estremamente
ritardata
immissione
in
servizio).
2.3.2. Ma ad avviso del Collegio sussiste nel caso di specie
anche lelemento soggettivo della colpa dellamministrazione.
2.3.2.1. Come si anticipato in narrativa, i primi Giudici hanno
ritenuto che il complesso delle evidenze di causa deponesse
nel senso dellinsussistenza in capo allamministrazione di una
condotta colpevole.
2.3.2.2. Ad avviso del Collegio, la sentenza in parte
qua meritevole di riforma.
Al riguardo il Collegio ritiene che debba nel caso di
specie farsi applicazione del consolidato orientamento
secondo cui al privato, il quale assuma di essere stato
danneggiato
da
un
provvedimento
illegittimo
semplice
di
cui
all'art.
2727
c.c.;
di
rilevante
complessit
del
fatto,
d'influenza
primi
Giudici)
che
lamministrazione
abbia
fornito
sortirebbe sempre
comunque
leffetto
di
in
contrasto
con
il
canone
della pienezza
ed
noto
dallamministrazione,
coerente
comunque,
laddove
applicazione
di
facilmente
questultima
ordinari
canoni
evincibile
avesse
di
fatto
buona
la
reintegrazione
in
forma
specifica
di
cui
Occorre
questo
punto
interrogarsi
in
ordine
al
La
domanda
relativa
al quantum risarcitorio
comportamento
complessivo
delle
parti,
dato
ci
emerge
la
rilevanza
sostanziale,
sul
versante
strumento
di
tutela
specifica
predisposto
richiamata
sentenza
dellAdunanza
Plenaria
ha
una
interpretazione
evolutiva
del
capoverso
prevenire
comportamenti
opportunistici
che
che,
previste
dallordinamento
plausibilmente
grazie
(ossia
anche
pi
alle
misure
processuale,
probabilmente
cautelari
avrebbe
che
non)
omissione,
successiva
apprezzata
proposizione
di
congiuntamente
una
domanda
tesa
alla
al
principio
di
auto-responsabilit
cristallizzato
dallodierno appellante,
il quale
non ha attivato
di
tipo
cautelare)
posti
sua
disposizione
dallOrdinamento.
3.2.1. Si osserva al riguardo:
- che, se per un verso vero che il ricorso proposto nel corso
del 1990 dal prof. Chellini avverso la graduatoria del 1989 era
assistito da unistanza di sospensione cautelare (istanza
respinta del T.A.R. della Toscana con ordinanza n. 182/90),
vero altres che lodierno appellante non aveva gravato in
appello detta ordinanza, in tal modo lasciando che la
situazione di fatto cos venutasi e determinare restasse
invariata sino alla pronuncia di primo grado (ossia, fino alla
sentenza n. 95/92);
- che, se per un verso vero che il prof. Chellini aveva
tempestivamente proposto appello avverso la sentenza del
T.A.R. della Toscana n. 95/1992 (si tratta del ricorso in appello
n. 3927/92, definito con la sentenza n. 6034/00), altres vero
(depositata
il
10
novembre
2000),
di
giustizia
(in
primis:
cautelari)
posti
sua
che,
in
parziale
accoglimento
della
domanda
patito
in
conseguenza
della
Al
riguardo
si
ritiene
di
richiamare
il
condiviso
costituisce
pur
sempre
un'ipotesi
di
danno-
materiale
alla
ed
condotta
in
ordine
del
alla
soggetto
sua
riferibilit
asseritamente
provato
lesistenza
di
un
danno
non
patrimoniale
volta
al
risarcimento
del
danno
da
perdita
conseguente
condanna
dellamministrazione
IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 28/08/2013
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)