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1. Ogni enunciato che una persona formula o comprende una combinazione del tutto nuova di parole,
che appare per la prima volta nella storia delluniverso.
Il linguaggio non pu essere un repertorio di risposte; il cervello deve contenere una ricetta od un
programma che pu costruire un insieme illimitato di enunciati a partire da un insieme finito di parole
(grammatica mentale).
2. I bambini sviluppano tali grammatiche complesse rapidamente e senza istruzioni formali e crescono
dando interpretazioni coerenti a nuovi enunciati che non hanno mai incontrato prima.
Secondo Chomsky, i bambini devono avere uno schema innato comune a tutte le lingue, una Grammatica
Universale che dice loro come distillare forme sintattiche a partire dai discorsi dei loro genitori.
notazione matematica. Il progetto universale che sottende il linguaggio sembra suggerire una somiglianza
fra i cervelli dei parlanti, perch avrebbero potuto essere altrettanto funzionali molti altri progetti.
La conferma dellidea che la mente contenga il progetto delle regole grammaticali proviene, ancora una
volta, dalla bocca dei bambini e dei neonati.
Lapprendimento del linguaggio non pu essere spiegato nei termini di una forma di imitazione.
Se il linguaggio un istinto, deve avere una collocazione precisa nel cervello e forse anche uno speciale
gruppo di geni che aiutano a metterlo a punto. Nel caso in cui vadano distrutti questi geni o questi
neuroni, solo il linguaggio dovrebbe risentirne, mentre le altri parti dellintelligenza dovrebbero restare
intatte; nel caso invece in cui si conservino in un cervello che subisca altre lesioni, si avrebbe un individuo
ritardato con il linguaggio intatto, un idiot savant. Se al contrario il linguaggio fosse solo una delle forme di
espressione dellintelligenza umana, danneggiamenti e lesioni dovrebbero pregiudicare globalmente le
facolt della mente, linguaggio incluso.
Le lesioni nellet adulta non sono lunico modo in cui i circuito che sottendono il linguaggio possono essere
compromessi. Alcuni bambini per il resto sani non sviluppano il linguaggio durante let appropriata.
Quando cominciano a parlare, hanno difficolt ad articolare le parole, e anche se questo difetto si attenua
con let, continuano a compiere una serie di errori grammaticali, spesso fino allet adulta. Etichetta
diagnostica: Specifico deterioramento Linguistico.
Il deterioramento linguistico un tratto ricorrente nelle famiglie, e se presente in un membro di una coppia
di gemelli identici le probabilit che anche laltro ce labbia sono molto alte.
In essi pregiudicato il linguaggio, ma non come nel caso degli afasici di Broca: limpressione piuttosto
quella di un turista che fatica a farsi capire in una citt straniera. Parlano piuttosto lentamente e in modo
deliberato, progettando con attenzione quello che diranno e incoraggiando gli interlocutori a venir loro in
aiuto completando le frasi. Spesso commettono errori grammaticali.
Nei test sperimentali hanno difficolt a risolvere i quiz che ai bambini di 4 anni non pongono problemi.
A quanto sembra il gene difettoso in qualche modo impedisce il normale sviluppo delle regole che i bambini
normali usano inconsciamente.
Lafasia di Broca ed il Deterioramento Linguistico Specifico sono casi in cui compromesso il linguaggio
mentre il resto dellintelligenza sembra + o intatto. Ma ci non dimostra che il linguaggio sia separato
dallintelligenza. Forse il linguaggio richiede al cervello sforzi maggiori di qualsiasi altro problema la mente
abbia da risolvere.
Per avere una risposta, dobbiamo trovare la dissociazione opposta, gli idiot savants linguistici, ossia persone
con un buon linguaggio e un cattivo funzionamento mentale.
Sindrome di Williams la sindrome sembra essere associata a un gene difettoso sul cromosoma 11,
coinvolto nella regolazione del calcio, e durante lo sviluppo agisce in modi complessi sul cervello, sullo
scheletro e sugli organi interni, anche se nessuno sa quali sono gli effetti che provoca.
CAP. 3 MENTALESE
La semantica generale fa risalire la colpa della follia umana allinsidioso danno semantico a carico del
pensiero perpetrato dalla struttura del linguaggio.
Lipotesi di Sapir-Whorf sul DETERMINISMO LINGUISTICO sostiene che i pensieri delle persone sono determinati dalle
categorie rese disponibili dalla loro lingua, e la sua versione + debole, il RELATIVISMO LINGUISTICO, che sostiene che
le differenze tra le lingue causano differenze nel pensiero di chi le parla.
Non ci sono dati scientifici a dimostrazione che le lingue diano unimpronta sostanziale al modo di pensare
dei loro parlanti. Lidea che il linguaggio dia forma al pensiero sembrava plausibile al tempo in cui gli
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scienziati non conoscevano ancora il funzionamento del pensiero stesso n come studiarlo. Ora che i
cognitivisti sanno come pensare il pensiero, ha preso forza la tentazione di uguagliarlo al linguaggio solo
perch le parole sono + palpabili dei pensieri.
Lipotesi del determinismo linguistico strettamente legata ai nomi di Edward Sapir e Benjamin Lee Whorf.
Molti esperimenti hanno confermato lidea che il pensiero visivo non usa il linguaggio ma un sistema di
grafica mentale.
Ragionare sostanzialmente dedurre nuove conoscenze da vecchie conoscenze. Questa in breve la teoria
del pensiero chiamata ipotesi del sistema fisico simbolico o teoria computazionale o rappresentazionale
della mente. Gli psicologi cognitivi e i neuroscienziati stanno cercando di capire che tipo di rappresentazioni
e di processori usa il cervello.
Le rappresentazioni che sottendono il pensiero da un lato, e gli enunciati del linguaggio dallaltro hanno per
molti versi scopi che non si incontrano. Ogni pensiero particolare nella nostra testa abbraccia una grande
quantit di informazioni; ma quando dobbiamo comunicare un pensiero a qualcun altro, larco di
attenzione breve e le labbra sono lente.
A paragone di qualsiasi altro linguaggio, il mentalese deve essere per certi versi + ricco e per altri + semplice.
+ ricco, per esempio, perch alla parola gru o stadio devono corrispondere diversi simboli, quindi ci deve
essere qualche accessorio extra che differenzi i tipi di concetto logicamente distinti, come le zanne di Ralph
rispetto alle zanne in generale, e che colleghi simboli differenziati che si riferiscono alla stessa cosa.
Daltra parte il mentalese deve essere + semplice delle lingue parlate: parole e costruzioni specifiche della
conversazione sono assenti, e non c bisogno di informazione sulla pronuncia delle parole o sul modo di
ordinarle.
Uno stimolo suscita in risposta lenunciazione di una parola, dopodich il parlante percepisce la propria
risposta, che serve come stimolo successivo, suscitando unaltra parola tra tante come risposta successiva,
e cos via.
Lo studio moderno della grammatica iniziato quando Chomsky ha mostrato che i sistemi a catena di
parole non solo suscitano sospetti, ma rappresentano un modo profondamente, fondamentalmente
sbagliato di intendere il funzionamento del linguaggio umano. Sono sistemi combinatori discreti, ma del tipo
sbagliato. Presentano 3 problemi ed ognuno illumina un aspetto di come il linguaggio funziona davvero.
1. In una lingua un enunciato una cosa completamente diversa da una sequenza di parole incatenate
insieme secondo le regole di probabilit di transizione proprie di quella lingua.
La discrepanza tra gli enunciati di una lingua e le catene di parole che le somigliano soltanto comporta 2
osservazioni.
Quando si studia una lingua si impara come mettere in ordine le parole, ma non registrando quale
di esse segua quale altra, bens quale categoria di parole segua quale altra categoria.
I nomi, i verbi e gli aggettivi non sono semplicemente attaccati da un capo allaltro in una lunga
catena; c qualche schema precostituito dellenunciato che assegna ad ogni parola un posto
preciso.
Un sistema a catena di parole soffre di amnesia e ricorda solo da quale paradigma di parole ha appena
scelto, e niente prima.
La differenza tra il sistema combinatorio artificiale che vediamo nei sistemi a catene di parole e quello
naturale che vediamo nel cervello umano riassunta nel verso di una poesia di Joice Kilmer: Solo Dio pu
fare un albero. Un enunciato non una catena: un albero. In una grammatica umana le parole sono
raggruppate in sintagmi, come i ramoscelli uniti su di un ramo. Al sintagma viene dato un nome un
simbolo mentale ed i sintagmi piccoli possono essere uniti in sintagmi + grandi.
Una struttura sintagmatica definisce un enunciato legando le parole ai rami di un albero rovesciato.
Lidea chiave che un albero modulare, come le prese del telefono o certi accessori delle canne per
innaffiare i giardini. Un simbolo come SN come un connettore od un adattatore di una certa forma. Esso
permette che una componente si ripresenti in molte posizioni dentro altre componenti. Una volta che un
tipo di sintagma definito da una regola ed ha il suo simbolo di connessione, non ha + bisogno di essere
definito; il sintagma pu essere inserito dovunque ci sia una presa corrispondente.
I rami di un albero sintagmatico agiscono come memoria complessiva o pianificazione dellintero enunciato.
Ci permette di trattare con facilit dipendenze annidate a grande distanza.
Il linguaggio ed il pensiero devono essere differenti: una particolare stringa di linguaggio pu corrispondere
a 2 pensieri differenti.
Le strutture sintagmatiche sono la materia prima di cui fatto il linguaggio.
Una delle scoperte + intriganti della linguistica moderna che sembra esserci unanatomia comune in tutti i
sintagmi di tutte le lingue del mondo.
Il 1 principio per costruire il significato di un sintagma a partire dal significato delle parole allinterno del
sintagma: lintero sintagma parla di quello di cui parla la sua testa.
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Il 2 principio permette ai sintagmi di riferirsi non solo a singole cose od azioni nel mondo, ma ad insiemi
di agenti che interagiscono luno con laltro in un modo particolare, ognuno con un ruolo specifico.
Il 3 ingrediente di un sintagma consiste in 1 o + modificatori (chiamati solitamente complementi
aggiunti). Un modificatore diverso da un agente.
La distinzione di significato tra agenti e modificatori, detta la geometria del sintagma, e la struttura
dellalbero sintagmatico. Lagente sta vicino al nome di testa, allinterno del N-barra, ma il modificatore va
+ su, anche se sempre nella casa del "SN".
La restrizione sulla struttura degli alberi sintagmatici non solo un gioco grafico: unipotesi su come le
regole del linguaggio sono sistemate nel nostro cervello e governano il nostro modo di parlare. Esse
stabilisce che se un sintagma contiene sia un agente che un modificatore, lagente deve essere + vicino
alla testa di quanto lo sia il modificatore.
interessante che quello che vale per gli N-barra e per i sintagmi nominali vale anche per i V-barra e per
i sintagmi verbali.
La 4^ ed ultima componente di un sintagma una posizione speciale riservata ai soggetti (SPEC). Il
soggetto un agente speciale, solitamente lagente causale se ce n uno.
I sintagmi nominali ed i sintagmi verbali hanno molto in comune:
1.
2.
3.
4.
Le informazioni che fanno s che una lingua sia differente da unaltra si chiamano PARAMETRI.
TEORIA DEI PRINCIPI E DEI PARAMETRI Chomsky ipotizza che le super regole senza ordinamento (principi) siano
innate ed universali, e che quando i bambini imparano una lingua particolare non debbano imparare
una lunga lista di regole, perch sono nati conoscendo le super regole. Tutto quello che devono
imparare se una lingua particolare ha come valore di parametro che la testa viene in prima posizione,
come in inglese, o che viene in seconda, come in giapponese.
I principi ed i parametri di una struttura sintagmatica specificano solamente quali tipi di ingredienti devono
entrare in un sintagma e in che ordine. Essi non indicano nessun sintagma particolare.
Perch un enunciato suoni grammaticale devono essere soddisfatte le richieste del verbo.
I verbi e le preposizioni possono marcare il caso dei "SN" a loro adiacenti, i nomi e gli aggettivi non possono.
Gli ausiliari occorrono tipicamente alla periferia degli alberi degli enunciati, rispecchiando il fatto che
asseriscono qualcosa sul resto dellenunciato preso come un tutto. Lausiliare la testa dellenunciato,
esattamente come un nome la testa del sintagma nominale. Dato che lausiliare chiamato anche INFL
possiamo chiamare lenunciato un SI. La sua posizione di soggetto riservata al soggetto dellintero
enunciato, e ci riflette il fatto che un enunciato unasserzione che qualche predicato (il SV) vero in
riferimento al suo soggetto.
Un ausiliare un esempio di PAROLA FUNZIONALE. Le parole funzionali, inglesi, includono gli articoli (the, a,
some), i pronomi (he, she), la desinenza s che segna il possesso, le preposizioni prive di significato autonomo
come of, parole che introducono complementi, come that e to, e congiunzioni come and ed or.
Le parole funzionali costituiscono un circolo chiuso che non accetta nuovi membri.
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Dalle parole funzionali dipendono anche molte caratteristiche che distinguono una lingua dallaltra. Sono
parole che, pur esistendo in tutte le lingue, hanno di volta in volta propriet diverse che possono avere
uninfluenza decisiva sulla struttura degli enunciati.
Ogni frase ha 2 STRUTTURE SINTAGMATICHE:
STRUTTURA PROFONDA ossia linterfaccia tra il dizionario mentale e la struttura sintagmatica ( STRUTTURA-P).
Nella struttura-p tutti i ruoli del verbo compaiono nei posti previsti.
Poi unoperazione di trasformazione pu muovere un sintagma in un altro posto precedentemente
vuoto dellalbero. Quello il posto in cui troviamo il sintagma dellenunciato reale. Questo nuovo albero
la STRUTTURA SUPERFICIALE (STRUTTURA-S).
Una parola senza testa un elemento eccezionale che, per una ragione o per laltra, differisce per qualche
propriet dal suo elemento + a destra quello su cui si baserebbe se fosse come le parole ordinarie.
I plurali irregolari devono essere registrati nel dizionario mentale come radici o temi: non possono essere
generati da una regola. Ma i plurali regolari non sono temi registrati nel dizionario mentale: sono parole
complesse assemblate al volo con regole di flessione ogni volta che ce n bisogno.
Gordon ha scoperto che i bambini fra 3 e 5 anni obbediscono fastidiosamente a questa restrizione.
I bambini rispettano le restrizioni sottili di combinazione dei plurali e di composti inerenti alle regole della
struttura delle parole. Questo suggerisce che le regole abbiano la stessa forma nella mente inconscia del
bambino cos come nella mente inconscia delladulto.
Nella morfologia i bambini distinguono automaticamente tra radici registrate nel dizionario mentale e parole
create con una regola di flessione.
PAROLA unit del linguaggio che il prodotto di regole morfologiche e che non pu essere spezzata dalle
regole sintattiche.
PAROLA listema
LISTEMA un listema pu essere un albero ramificato di qualsiasi grandezza.
La psicologa Laura Ann Petitto ha dato una sorprendente dimostrazione del fatto che larbitrariet della
relazione tra un simbolo e il suo significato profondamente radicata nella mente del bambino.
Nel linguaggio dei segni americano (ASL) il segno per io indicare il proprio petto; il segno per tu
indicare il petto dellaltro. Per i bambini sordi studiati dalla Petitto indicare non indicare: essi indicano i loro
interlocutori intendendo io, esattamente alla stesa et in cui i bambini udenti usano il suono parlato tu
per intendere io.
Gli studi sperimentali sulla cognizione infantile hanno dimostrato che i bambini hanno il concetto di oggetto
prima ancora di imparare qualsiasi parola per indicare gli oggetti. Ben prima di compiere 1 anno, quando
compaiono le prime parole, i bambini sembrano tenere traccia dei pezzi di materia che chiameremmo
oggetti: essi mostrano sorpresa se le parti di un oggetto se ne vanno improvvisamente per i fatti loro, o se
loggetto appare o scompare magicamente, passa attraverso un altro oggetto solido o sta sospeso in aria
senza mezzi di sostegno visibili.
Gli studiosi di laboratorio confermano che i bambini piccoli presumono che certi tipi di concetti si leghino a
certi tipi di parole, e che altri tipi di concetti non possano affatto essere il significato di una parola.
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I bambini hanno la tendenza a interpretare i nomi come categorie di oggetti di livello intermedio ma devono
anche andare al di l di questa tendenza, per imparare altri tipi di parole. Sembra che i bambini siano in
grado di farlo perch sono in sincronia con una caratteristica interessante del linguaggio: mentre la maggior
parte delle parole comuni ha molti significati, pochi significati sono espressi da + di una parola.
Se un bambino conosce gi una parola per indicare un tipo di cosa, quando ne viene usata unaltra egli
non fa lerrore di prendere la strada facile ma sbagliata e di trattarla come un sinonimo: cerca invece qualche
altro concetto possibile.
Molti altri studi ingegnosi hanno mostrato come i bambini arrivino al significato corretto di tipi di parole
differenti. Quando cominciano a conoscere un po di sintassi, possono usarla per smistare vari tipi di
significato.
Altri esperimenti hanno rivelato nei bambini una grande sofisticazione nel comprendere come le classi di
parole corrispondono alle strutture dellenunciato e come sono correlate ai concetti ed ai tipi.
NOME nel senso del prodotto morfologico un nome una struttura intricata, assemblata elegantemente
da strati di regole e rispettosa della legge anche nelle sue stranezze. E nel senso di listema un nome un
puro simbolo, parte di un cast di migliaia di altri simboli, rapidamente acquisito grazie allarmonia tra la
mente del bambino, la mente delladulto e la struttura della realt.
La frequenza dellapertura e della chiusura delle corde vocali determina il tono della voce. Cambiandone la
tensione e la posizione, possiamo controllare la frequenza e quindi il tono. Questo ovvio soprattutto
quando si canterella o si canta, ma anche nel corso di una frase il timbro cambia in continuazione, un
processo chiamato intonazione. Lintonazione normale quella che fa s che la voce naturale suoni
differente dalla voce dei robot nei vecchi film di fantascienza e dalle voci sintetizzate su certe messaggerie
telefoniche. Lintonazione controllata anche nelle espressioni sarcastiche o enfatiche e in quelle influenzate
da unemozione, come la rabbia o la tenerezza. Nelle LINGUE TONICHE, come il cinese, le tonalit ascendenti e
discendenti permettono di distinguere certe vocali da altre.
Quando bisbigliamo, allarghiamo le corde vocali, facendo s che il flusso daria si spezzi caoticamente ai lati
delle cavit e creando una turbolenza o un rumore che assomiglia a un sibilo o alle scariche elettrostatiche
della radio.
Prima di lasciare la testa, laria percorsa da fitte vibrazioni passa per una serie di camere: la gola o faringe
dietro la lingua, la regione della bocca tra lingua e palato, lapertura tra le labbra, e una strada alternativa
verso il mondo esterno, attraverso il naso. Ogni camera ha una forma ed una lunghezza particolari, che
influenzano il suono che lattraversa grazie al fenomeno chiamato RISONANZA.
Ci che sentiamo come vocali differenti sono combinazioni differenti di amplificazione e di filtraggio del
suono che esce dalla laringe. Queste combinazioni si ottengono spostando 5 organi del linguaggio che si
trovano nella bocca in modo da cambiare la forma e la lunghezza delle cavit di risonanza attraverso le quali
passa il suono.
La LINGUA il + importante dei 5 organi, e fa s che il linguaggio verbale sia davvero il dono della lingua. In
realt costituita da 3 organi in 1: la parte principale o CORPO, la PUNTA e la RADICE.
Il NASO unaltra cassa di risonanza, e quando vi passa laria vibrante, amplifica e filtra unaltra serie di
frequenze.
Le vocali sono i suoni attraverso i quali laria ha un passaggio libero dalla laringe allesterno.
Anche il corpo della lingua, o le corde vocali della laringe, possono essere posizionati per essere posizionati
per creare turbolenza, definendo i vari suoni aspirati in lingue come il tedesco, lebraico o larabo.
Un suono vocale non il singolo movimento di un solo organo. Ogni suono parlato una combinazione di
movimenti, ognuno dei quali realizza il proprio modo di scolpire le onde sonore, e tutti sono eseguiti + o
simultaneamente questa una ragione del perch si pu parlare cos velocemente.
Linventario dei fonemi una delle cose che conferisce a una lingua il suo caratteristico sistema di suoni.
I parlanti devono avere una conoscenza tacita sul modo in cui si legano insieme i fonemi nella loro lingua.
I fonemi non vengono assemblati in parole come stringhe unidimensionali da sinistra a destra. Come le
parole ed i sintagmi, essi sono raggruppati in unit, che si raggruppano poi in unit maggiori e cos via, in
modo da definire un albero. Il gruppo di consonanti (C) allinizio di una sillaba chiamato INCIPIT; la vocale
(V) e qualsiasi consonante successiva chiamata RIMA.
Le regole che generano le sillabe permettono di individuare tipi legittimi e illegittimi di parole di una lingua.
Gli attacchi e le rime non solo permettono di individuare le sequenze di suoni permesse in una lingua, ma
sono al nostro orecchio le parti salienti del suono di una parola e sono quindi le unit che vengono
manipolate nella poesia e nei giochi di parole.
Le SILLABE, a loro volta, si raccolgono in gruppi ritmici chiamati PIEDI.
Le SILLABE e i piedi sono classificati come FORTI (F) o DEBOLI (D) e la disposizione dei rami forti o deboli determina
laccentuazione di ogni sillaba quando viene pronunciata.
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Fin dagli inizi della ricerca sul linguaggio si cap che un ascoltatore pu in qualche modo trarre un
vantaggio dalle aspettative su quanto linterlocutore dir.
alle probabilit di accoppiamento delle parole: molti cammini a ritroso sembrano particolarmente attraenti
perch contengono accoppiamenti comuni come larmata rossa, gli uomini grassi, la porta di legno.
Ci si pu orizzontare in un enunciato anche dando la preferenza ad alberi con certe forme: una specie di
arte topiaria mentale. Una linea guida la FORZA DINERZIA del discorso: alla gente piace inserire le nuove
parole nel sintagma che in quel momento sospeso, anzich arrivare alla fine del sintagma che in quel
momento sospeso, anzich arrivare alla fine del sintagma e ritornare indietro per aggiungere le parole al
sintagma sospeso su un ramo superiore.
Una seconda linea guida lessenzialit: per collegare un sintagma ad un albero si cerca di utilizzare il minor
numero di rami possibile.
Connettere i sintagmi con le tracce unoperazione computazionale spinosa. Il parser, mentre tiene a mente
il sintagma, deve costantemente tener presente la traccia, un piccolo nulla invisibile ed inaudibile.
Un principio del bello stile di minimizzare negli esempi sopra citati la quantit di frasi interrogative indirette
in cui il sintagma spostato deve essere tenuto in memoria.
Universalmente le grammatiche impongono di ridurre lestensione dellalbero attraverso la quale si pu
spostare un sintagma.
Le lingue hanno
pu scappare.
RESTRIZIONI
DI
CONTENIMENTO
Quando viene elencata una serie di fatti, come in 1 dialogo o in 1 testo, il linguaggio deve essere strutturato
in modo tale che lascoltatore possa collocare ogni fatto in una struttura preesistente. Quindi linformazione
sul vecchio, il dato, il compreso, il tema, deve venire prima dellenunciato, e linformazione sul nuovo, il focus,
il commento deve andare in fondo.
Latto della comunicazione si basa su unaspettativa reciproca di cooperazione tra il locutore e lascoltatore. Il
locutore, avendo avanzato una richiesta al prezioso orecchio dellascoltatore, gli garantisce implicitamente
che linformazione trasmessa pertinente: che non gli gi nota, e che sufficientemente connessa con
quanto sta pensando lascoltatore da consentirgli di fare inferenze per arrivare a nuove conclusioni con
poco sforzo mentale extra. Quindi chi ascolta si aspetta tacitamente dal locutore che sia informativo, sincero,
pertinente, chiaro, non ambiguo, breve ed ordinato. Queste aspettative aiutano ad accantonare le letture
erronee di un enunciato ambiguo, a mettere insieme le espressioni spezzate, a scusare i lapsus, ad
indovinare i referenti dei pronomi e delle definizioni ed a riempire le lacune di unargomentazione.
Linteressante scoperta che le norme di una conversazione pertinente spesso vengono osservate proprio l
dove le si infrange. I locutori deliberatamente le violano nel contenuto letterale dei loro discorsi, in modo che
gli ascoltatori vi possano interpolare delle ipotesi che ristabiliscano la pertinenza della conversazione.
La metafora e la comicit con modi utili di riassumere le 2 azioni mentali che entrano nella comprensione di
un enunciato. La maggior parte delle nostre espressioni quotidiane relative al linguaggio usa una metafora
di SPEDIZIONE che rende con precisione il processo dellanalisi. In questa metafora, le idee sono oggetti, gli
enunciati contenitori e la comunicazione una spedizione. Noi RACCOGLIAMO LE IDEE per TRASFERIRLE in parole,
INDIRIZZARLE allascoltatore, e se il nostro modo di esprimerci non VUOTO o VACUO, possiamo TRASMETTERGLI o
VEICOLARGLI tali idee, consentendogli di ESTRARRE dalle nostre parole il CONTENUTO. Ma, come abbiamo visto, la
metafora fuorviante. Il processo completo di comprensione meglio caratterizzato dalla barzelletta dei 2
psicanalisti che si incontrano per strada. Uno dice: Buon giorno e laltro pensa: Che cosa vorr dire con
questo?.
caratteristiche progettuali del linguaggio si ritrovano in ogni sistema linguistico o di comunicazione. Molte
sono state documentate nel 1960 dal linguista non chomskiano C. F. Hockett che ha posto a confronto
lingue umane e sistemi di comunicazione animale. Per esempio, le lingue usano un canale bocca-orecchio
se gli utenti hanno ludito intatto; un codice grammaticale comune, equidistante da produzione e
comprensione, permette ai parlanti di produrre qualsiasi messaggio linguistico che essi siano in grado di
comprendere e viceversa; le parole hanno significati stabili, legati ad esse da una convenzione arbitraria; i
suoni verbali sono trattati discontinuamente; un suono acusticamente a met tra d e fa non significa
qualcosa a met tra il dare e il fare. Le lingue possono trasmettere significati che per il locutore sono astratti e
remoti nel tempo e nello spazio; le forme linguistiche sono infinite nel numero, perch sono create da un
sistema combinatorio discreto. Le lingue mostrano tutte una dualit di struttura in cui un sistema di regole
usato per ordinare i fonemi allinterno dei morfemi, indipendentemente dal significato, e laltro usato per
ordinare i morfemi allinterno delle parole e dei sintagmi, specificandone il significato.
Tra le lingue sembra esistere una struttura comune di regole, di principi sintattici, morfologici e fonologici,
con una serie limitata di parametri variabili, come un paradigma di opzioni. Una volta programmato, un
parametro pu produrre cambiamenti enormi allaspetto esterno di una lingua.
Le differenze tra le lingue, come le differenze tra le specie sono gli effetti di 3 processi che agiscono durante
lunghi periodi di tempo:
1. VARIAZIONE mutazione, nel caso delle specie; innovazione linguistica, nel caso delle lingue
2. EREDITARIET GENETICA tale da far s che in queste variazioni i discendenti somiglino ai progenitori:
ereditariet genetica, nel caso delle specie; capacit di apprendere, nel caso delle lingue
3. ISOLAMENTO dovuto alla geografia, alla stagione dellaccoppiamento o allanatomia riproduttiva, nel caso
della specie; alla migrazione o alle barriere sociali, nel caso delle lingue; in entrambi questi ultimi casi, le
popolazioni isolate accumulano insiemi separati di variazioni e quindi divergono nel tempo.
Molte regole fonologiche nacquero nel momento in cui gli ascoltatori rianalizzarono, in alcune
comunit, il discorso rapido e coarticolato
Le regole fonologiche che governano la pronuncia delle parole possono, a loro volta, essere rianalizzate
in regole morfologiche che ne governano la costruzione
La rianalisi pu anche prendere in considerazione 2 varianti di una parola, una derivata dallaltra
mediante una regola flessiva, e poi ricategorizzarle come parole separate
Altre regole morfologiche si possono formare quando determinate parole che ne accompagnano
comunemente altre si erodono e si fondono con esse
Le costruzioni sintattiche possono comparire quando un ordine delle parole che viene scelto solo per
motivi di preferenza viene rianalizzato come obbligatorio
Il terzo motivo della divisione delle lingue la separazione tra i gruppi di parlanti, a causa della quale le
innovazioni che riescono ad imporsi non si diffondono ovunque, ma si accumulano allinterno dei diversi
gruppi.
Una correlazione tra le famiglie linguistiche ed i raggruppamenti genetici non significa, per inciso, che ci
siano geni che rendono + facile a certi popoli imparare certe lingue.
Unaltra ragione per cui il parlato della televisione potrebbe essere insufficiente che non si tratta di
MAMMESE. Paragonate con le conversazioni tra adulti, le conversazioni dei genitori con i bambini sono +
lente, + accentuate nellintonazione, + dirette al qui e ora e + grammaticali. Ma il mammese non un
indispensabile corso di il linguaggio presto e bene. In alcune culture, i genitori non parlano ai bambini fino
a quando i bambini non sanno reggere da soli il filo della conversazione. Inoltre il mammese tuttaltro che
semplice dal punto di vista grammaticale.
Un modo migliore di pensare al mammese di paragonarlo alle vocalizzazioni che gli altri animali rivolgono
ai loro piccoli. Il mammese contiene melodie cui si pu dare significato: per lapprovazione un profilo a
saliscendi, per il divieto un insieme di emissioni secche e nette, per dirigere lattenzione uno schema in salita,
x confortare un morbido mormorio continuo. Questi schemi sono molto diffusi tra le comunit linguistiche e
potrebbero essere universali. Le melodie attraggono lattenzione dei bambini, marcano i suoni come parlato
e li differenziano dai borborigmi o da altri rumori, distinguono affermazioni, domande ed imperativi,
delineano i principali confini degli enunciati e mettono in luce le parole nuove. Quando data loro la scelta,
i bambini preferiscono ascoltare il mammese anzich i discorsi destinati agli adulti.
Perch i bambini non nascono sapendo parlare? Sappiamo che parte della risposta che i bambini devono
ascoltare se stessi per imparare come funzionano i propri strumenti per articolare, e devono ascoltare i
genitori per imparare i fonemi, le parole e gli ordini sintagmatici comunemente usati.
Sembra che il linguaggio si sviluppi con una velocit pressa poco uguale a quella con cui il cervello in
crescita pu gestirlo.
sorgono per accumulazione graduale di mutazioni genetiche casuali che accrescono il successo riproduttivo
di generazione in generazione. Listinto del linguaggio o non esiste, o deve essersi evoluto con altri mezzi.
I SISTEMI DI COMUNICAZIONE NON UMANA sono basati su una di queste 3 formule:
1. REPERTORIO FINITO DI RICHIAMI
2. SEGNALE ANALOGICO CONTINUO CHE REGISTRA LA GRANDEZZA DI QUALCHE STATO
3. SERIE DI VARIAZIONI CASUALI SU UN TEMA.
Il LINGUAGGIO UMANO ha una struttura molto diversa. Il sistema combinatorio discreto chiamato grammatica
rende il linguaggio umano INFINITO, DIGITALE e COMPOSIZIONALE.
Anche la localizzazione del linguaggio umano nel cervello speciale. I richiami vocali dei primati non sono
controllati dalla corteccia cerebrale, ma da strutture nervose filogeneticamente + antiche situate sulla base
del cervello e del sistema limbico, strutture che sono coinvolte strettamente nelle emozioni. Il linguaggio
genuino collocato nella corteccia cerebrale, principalmente nella regione sinistra del perisilvio.
Alcuni psicologi credono che i mutamenti degli organi vocali o fonatori e dei circuiti nervosi che producono
e percepiscono i suoni parlati siano i soli aspetti del linguaggio che si sono evoluti nella nostra specie.
I biologi distinguono 2 tipi di somiglianza:
1. TRATTI ANALOGHI sono quelli che hanno una funzione comune ma sono sorti su rami differenti
dellalbero evoluzionistico e quindi non sono lo stesso organo
2. TRATTI OMOLOGHI possono avere o non avere la stessa funzione ma discendono da un antenato
comune e quindi hanno una struttura comune che spiega in che senso sono lo stesso organo
Bench la selezione naturale implichi passi incrementali che migliorano il funzionamento, i miglioramenti
non devono essere per forza applicati a un modulo esistente. Essi possono lentamente costruire un modulo
a partire da qualche pezzo di anatomia precedentemente indistinto, o a partire dagli angolini e dalle pieghe
tra i 2 moduli esistenti.
Il linguaggio pu essere sorto, e probabilmente sorse, in modo simile: da un riaggiustamento dei circuiti
cerebrali di primati che non avevano prima nessun ruolo nella comunicazione vocale, e dallaggiunta di
nuovi.
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La dottrina che sta alla base del relativismo, il MODELLO STANDARD DELLE SCIENZE SOCIALI (MSSS), cominci a
dominare la vita intellettuale negli anni 20. Vi trovavano un punto dincontro una teoria antropologica ed
una psicologica:
1. Mentre gli animali sono rigidamente imbrigliati dalla loro struttura biologica, il comportamento umano
determinato dalla cultura, un sistema autonomo di simboli e valori. Libere da vincoli biologici, le culture
possono variare luna rispetto allaltra arbitrariamente e senza limiti.
2. I neonati nascono con nulla + che qualche riflesso ed una generica capacit di apprendere.
Lapprendimento un processo generale, usato in tutti i campi della conoscenza. I bambini apprendono
attraverso listruzione, i premi e le punizioni, nonch i modelli di ruolo.
Dato che luomo pu comprendere e pronunciare un numero infinito di nuovi enunciati, non ha senso
cercare di caratterizzare DIRETTAMENTE il suo comportamento linguistico. Ma poich un numero infinito di
enunciati pu essere generato da un sistema di regole finito, una grammatica, ha senso studiare la
grammatica mentale e altri meccanismi psicologici che sottendono il comportamento linguistico.
Il linguaggio ci viene cos naturale che tendiamo a darlo per scontato. Ma un esame ravvicinato del
lavoro necessario per mettere insieme le parole in enunciati comuni rivela che i meccanismi del
linguaggio mentale devono avere un disegno complesso, con molte parti interagenti.
Sotto questo microscopio, si vede che la Babele delle lingue non + soggetta a variazioni arbitrarie e
senza limiti. Si distingue ora un disegno comune nei dispositivi che sottendono la lingua mondiale, una
GRAMMATICA UNIVERSALE.
Se questa ingegneria di base non fosse costitutiva del meccanismo che apprende una grammatica
particolare, lapprendimento sarebbe impossibile. Ci sono molti modi possibili di fare generalizzazioni, a
partire dalla parlata dei genitori al linguaggio nella sua interezza, e i bambini azzeccano subito quelli
giusti.
Infine, alcuni dei meccanismi di apprendimento sembrano essere progettati non per la cultura e per il
comportamento simbolico in generale, bens appositamente per il linguaggio. Abbiamo visto popoli
dellet della pietra con grammatiche ad alta tecnologia, bambini ai primi passi che sono grammatici
competenti e idiots savants linguistici. Abbiamo visto che la logica grammaticale contraddice la logica del
buon senso.
Ultimamente emersa unalternativa al MSSS che ha le sue radici in Darwin e William James e che trae
ispirazione dalla ricerca sul linguaggio di Chomsky e degli psicologi e dei linguisti suoi seguaci. Essa stata
applicata alla percezione visiva. chiamata MODELLO CAUSALE INTEGRATO perch cerca di spiegare come
levoluzione abbia causato lemergere del cervello, che a sua volta allorigine dei processi psicologici, come
la conoscenza e lapprendimento, i quali a loro volta causano lacquisizione dei valori e della conoscenza che
costituiscono la cultura di una persona. Esso integra dunque la psicologia e lantropologia con il resto delle
scienze naturali, specialmente le neuroscienze e la biologia evoluzionistica. A causa di questultima
connessione il modello viene anche chiamato PSICOLOGIA EVOLUZIONISTICA.
La psicologia evoluzionistica trae molte lezioni dal linguaggio umano e le applica al resto della psiche:
Cos come il linguaggio un prodigio improbabile che richiede un intricato software mentale, gli altri
risultati della vita mentale che diamo per scontati, come percepire, ragionare ed agire, richiedono il
proprio software mentale ben progettato. Cos come c un progetto universale per le computazioni
della grammatica, ce n uno anche per il resto della mente umana.
La psicologia evoluzionistica non disprezza lapprendimento, ma cerca di spiegarlo. Non esiste
apprendimento senza qualche meccanismo innato che lo rende possibile.
I meccanismi di apprendimento che governano sfere differenti dellesperienza umana si trovano spesso
a lavorare per scopi che interferiscono.
Dato che improbabile che i sistemi biologici configurati come progetti complessi siano sorti per caso o
per coincidenza, la loro organizzazione deve provenire dalla selezione naturale, e quindi deve avere
delle funzioni utili alla sopravvivenza ed alla riproduzione negli ambienti in cui gli esseri umani si sono
evoluti.
Viene dato infine un posto alla cultura, ma non come processo fantasma scorporato, n come forza
fondamentale della natura. Con CULTURA si intende il processo attraverso il quale in una comunit tipi
particolari di apprendimento si diffondono contagiosamente da persona a persona e le menti si
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coordinano in schemi condivisi, cos come le espressioni LINGUA e DIALETTO rimandano al processo
attraverso il quale parlanti diversi in una comunit acquisiscono grammatiche mentali molto simili.
Secondo Brown il POPOLO UNIVERSALE ha le seguenti caratteristiche:
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