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d'oro. Nel corso di questi importanti rituali sia ai maschi sia alle
femmine erano impartite lezioni sulle proprie responsabilit da
adulti ed erano assegnati loro nuovi nomi il cui conferimento,
insieme al taglio dei capelli e ai nuovi indumenti, dava alla
cerimonia il carattere di una rinascita che permetteva ai giovani
Andini di iniziare una nuova vita.
La cerimonia del matrimonio era il coronamento della vita adulta.
Eccettuati i casi di uomini e donne santificati, nell'et adulta il
celibato e il nubilato erano aborriti dagli Andini, ed effettivamente,
data la divisione sessuale del lavoro, la maggior parte degli uomini
e delle donne avrebbe trovato difficolt a vivere senza un
compagno dell'altro sesso. I rituali di nozze esprimevano sia la
reciprocit che il matrimonio comportava, sia i relativi ruoli
dell'uomo e della donna all'interno della loro unione. Gli uomini, per
esempio, donavano sandali alle loro spose in quanto fabbricare
calzature era considerato un lavoro maschile e, allo stesso tempo,
questo dono indicava lo status relativamente basso delle donne.
Queste, invece, offrivano ai mariti bende da portare intorno al capo
e bluse, che attestavano sia la posizione di capofamiglia occupata
dal marito sia l'abilit che esse avevano nella tessitura. Nella
societ andina la monogamia era la regola, bench gli uomini ricchi
e di una certa classe sociale, in particolare gli Inca, potessero avere
anche altre mogli. Il matrimonio, come i precedenti rituali del ciclo
della vita, era un'occasione per fare invocazioni e sacrifici al fine di
propiziarsi le divinit.
Nelle Ande la morte era accompagnata da elaborati riti di lutto; i
dolenti, scriveva Cobo, un prete spagnolo, "uscivano ogni giorno e
danzavano al suono di tamburi e flauti cantando con toni tristi. Essi
andavano in tutti quei luoghi che il defunto era solito frequentare
quando era in vita, raccontando con le loro canzoni tutto ci che gli
era accaduto in questa vita" (Historia del Nuevo Mundo, p. 22).
Questo sistema serviva sia a commemorare il defunto tra i viventi
sia ad aiutarlo nel trapasso al mondo dei morti; indumenti nuovi,
utensili e cibo erano sepolti insieme ai defunti, affinch fossero usati
nella loro nuova esistenza; e una volta all'anno, durante le festivit
di Aya Marcay Quillay, si ricordavano i morti offrendo loro cibo e
7. Il corpo conquistato
Gli Andini sentirono la conquista spagnola come un'aggressione sia
ai loro corpi fisici sia ai corpi simbolici della loro societ e del
Cosmo; sebbene non fossero affatto poco avvezzi alla guerra e alla
conquista, essa signific la sottomissione a genti non andine e la
radicale disfatta delle istituzioni sociali e religiose tradizionali.
L'esecuzione dell'ultimo Inca, Atahualpa (1500 ca.-1533),
rappresent la decapitazione del corpo dell'Impero, e le umiliazioni
fisiche imposte dai conquistatori agli Inca rimasti confermarono ai
loro occhi la condizione di caducit di quel corpo. Le aclla sacre
furono violentate dai soldati spagnoli; le mummie inca furono
distrutte o sepolte insieme a tutti i mallqui degli avi e alle icone
religiose che gli Spagnoli riuscirono a trovare. La popolazione
andina, infine, fu decimata dalle epidemie portate dagli stranieri.
Da questi eventi scatur un grave sconvolgimento dell'ordine
cosmico; la religione andina fu messa fuorilegge, i templi e i luoghi
sacri furono sostituiti da chiese e croci, e i preti spagnoli
subentrarono alle donne e agli uomini santi. Per gli Andini questo
signific che il dio e i santi spagnoli avevano preso il posto dei loro
di come signori del mondo superiore e teste del corpo cosmico. Il
comportamento spesso incurante e irreligioso degli Spagnoli
sembrava implicare una mancanza di rispetto persino per il corpo
sociale e cosmico del loro ordinamento, perci essi erano
frequentemente rappresentati dagli Andini non come coloro che
attuavano una semplice sostituzione del modello di un corpo con un
altro, ma come coloro che distruggevano completamente il modello
di corpo con le sue implicazioni d'integrazione e di scambio
dinamici, a favore di un modello di sfruttamento e di assassinio.
Un aspetto impressionante del comportamento degli Spagnoli che
sembrava confermare tutto ci, era il loro uso della scrittura,
precedentemente sconosciuta agli Andini e da questi concepita
come uno strumento che metteva a tacere e 'uccideva' il discorso,
che era invece uno dei mezzi pi importanti per animare e unificare
la societ e il Cosmo; con la scrittura, la comunicazione e la
conoscenza si disincarnavano e si alienavano dai processi cosmici.