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CAPITOLO 8
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(Si ode dallinterno un gran baccano) Cos questo fracasso l dentro e queste grida e questo alterco?
SERVO
760
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XA.
Ah!
SE.
Una faccenda, una faccenda grossa si agita fra i morti, una vera rivoluzione!
XA.
E perch?
SE.
XA.
(Interrompendo) Capisco.
SE.
Finch arrivi un altro pi bravo di lui nellarte: allora deve cedergli il posto.
XA.
SE.
Era lui che occupava il trono tragico, in quanto era il migliore nella sua arte.
XA.
E adesso chi ?
SE.
XA.
E non lo lapidarono?
SE.
Anzi, per Zeus, il popolo reclam a gran voce un giudizio, per vedere
chi dei due fosse pi valente nellarte!
XA.
Quei farabutti!
SE.
XA.
780
M. Casertano G. Nuzzo
PARTE III
CAPITOLO 8
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T16
SE.
XA.
SE.
Istituire subito un concorso e un giudizio: una prova fra loro due per larte.
XA.
SE.
Lui no, per Zeus! Anzi, appena scese gi, baci Eschilo e gli diede la destra: e quello gli fece posto sul proprio trono. E ora come diceva Clidemide1 vuol tenersi di riserva: se vince Eschilo, se ne sta a posto suo;
e se no, ha promesso di misurarsi lui con Euripide per larte.
XA.
Ci siamo, allora?
SE.
Fra poco, per Zeus. Qui succederanno cose incredibili: e la poesia sar
pesata sulla bilancia
XA.
SE.
XA.
SE.
XA.
SE.
XA.
SE.
Questo era il difficile: tutti e due trovavano che c scarsezza di intenditori. E poi, Eschilo non andava daccordo con gli Ateniesi
XA.
SE.
E il resto li giudicava delle nullit, quanto a conoscere i veri poeti. E cos si affidarono al tuo padrone, visto che esperto nellarte. Ma ora entriamo: quando i padroni hanno da fare, per noi sono pianti. (Rientrano)
(trad. di R. Cantarella)2
M. Casertano G. Nuzzo
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