Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
sbobinatura
del controllo cardiaco (perch c' il nervo vago) e quindi mi porta alla morte
per questo, per compressione dell'ernia sul tronco. Quando c' una situazione
di pressinoe endocranica si deve sempre intervenire in qualche maniera; quella
pi semplice quando sono a rischio di togliere un pezzo di cranio, in modo
che il cervello si possa rigonfiare fuori; ma non posso assolutamente fare una
lombare perch toglie la pressione del liquor e favorisce il processo descritto
prima. Quindi si fa una tac e si escludono che ci siano situazioni di ipertensione
endocranica latente. Il liquor (che normalmente limpido, un filtrato quasi
senza cellule, con un po' di proteine, un po' di glucosio) torpido perch le
cellule, in particolare i neutrofili (azione contro i batteri), si moltiplicano nel
liquor rendendolo torpido: la nostra reazione all'infezione batterica;
qualunque inf batterica, come anche un comune mal di denti, porta alla
leucocitosi nel sangue. Non tutte le forme batteriche sono acute, alcune sono
pi subdole e la pi tipica di tutte (purtroppo in aumento a causa delle
tubercolosi negli immigrati) la meningite subacuta tubercolare, in cui meno
drammatico l'esordio ma i sintomi sono: cefalea, febbre non alta e dei sintomi
focali dovuti al fatto che la meningite batterica prende la base del cranio
(quindi come strutture tronco encefalico coi nervi cranici). Ci saranno dei
sintomi focali di tronco, nervi cranici, associati a febbricola e mal di testa. A
questo punto si fa un esame del liquor che non sar pi torpido ma avr un
aumento di cellule (il cut off delle cellule circa 100, ma anche 70 non un
numero bellissimo, vuol dire che sono gi in una situazione infettiva; le cellule
sotto sono 3, 4, 10... gi nella sclerosi multipla si arriva a 20); nella batterica
tubercolare le cellule aumentano meno rispetto alle meningiti batteriche da
meningococco; gli altri sintomi, rigidit nucale e cefalea, sono tutte situazioni
da irritazione meningea: il cervello non fa male perch non ha dentro il
parenchima, i recettori per il dolore, ma le meningi s, quelle infiammate fanno
venire una grossa cefalea. La rigidit nucale una posizione che il malato
assume in estensione del collo e in retrazione delle gambe ed data dal fatto
di diminuire il pi possibile le sollecitazioni sui nervi cranici e spinali che sono
circondati da meninge, quindi qualsiasi movimento fatto si muove le meningi
internamente e aumenta il dolore; la rigidit nucale una posizione antalgica
difensiva, per aiuta molto nella diagnosi; un sintomo che quando c' vuol
dire irritazione meningea o da sangue o (in questo caso) da situazione batterica
da infezione o infiammazione. cos forte che io sollevo il malato dal letto in
toto, lui pur di non flettere in avanti la testa si alza col tronco rigido [sintomo
focale=rimanda a una sede specifica di danno; cefalea, epilessia, rigidit
nucale sintomo generico]. Ma le meningiti possono essere anche di tipo
virale: in questo caso la sintomatologia meno grave, avremo le stesse febbrecefalea-rigidit nucale ma in maniera molto pi sfumata (molte volte le
sindromi influenzali danno delle meningitine). Se la cefalea e la febbre sono
cos forti e s'arriva alla rigidit nucale e tutto dura qualche giorno, il paziente
va in pronto soccorso e gli viene fatto un liquor; in caso di meningite virale avr
un liquor che limpido e paziente che risponde (mentre paziente con
s non fanno male e ai bambini non succede niente (non cascano per terra),
per interrompono la vita normale, lapprendimento e quindi vanno comunque
curate, essendoci farmaci anti-epilettici.
Parlando della crisi epilettica di grande male, il paziente se la sente venire ed
la cosa pi sicura perch si mette lui stesso in sicurezza: questo caso la crisi
di grande male pura. A volte per non la sente venire e quindi pericolosa;
definiamo la pericolosit delle crisi epilettiche: non pericolosa la crisi di per
s, ma lo diventa perch interrompe quello che la persona sta facendo. Dopo
che il paziente se la sente venire, c la fase critica propriamente detta che
dura pochi minuti e c la scarica di tutta la corteccia, poi c la fase postcronica. Ricapitolando, c la fase propriamente detta; quando il paziente sente
che sta per arrivare la crisi (prodromo, linizio dellaura; cio prima atipica e
aspecifica, poi specifica per cui a volte i pazienti hanno una nausea, un senso
di inquietudine... questa la fase propriamente detta, che pu esordire in
questo modo, non lo fa sempre), poi abbiamo la fase tonica, fase cronica e fase
post-cronica. Analizziamo queste ultime 3 fasi.
Nella fase tonica tutti i muscoli si contraggono insieme perch gli arriva questo
comando dalla corteccia celebrale ed assunta la posizione in opistotono, in
arco vertebrale, e qui i pazienti diventano cianotici perch non respirano a
causa della contrazione totale, possono anche fare un piccolo urlo a causa della
contrazione delle corde vocali; tutto rigido, ipertonico, e non dura troppo
tempo. Nel trattare il paziente non riesco a muoverlo e non devo aprirgli la
bocca, anche se lo vedo blu: non tutti sanno che la lingua gli pu andare
indietro, ma tanto la crisi ha una breve durata e dopo riprende tutto come
prima, nessuno mai morto in queste crisi per soffocamento; se ha qualcosa in
bocca, a causa della contrazione fortissima dei muscoli masticatori (5 nervo
cranico) lo spezza e lo ingoia, anche oggetti come il cucchiaio; per questo si
guarda la lingua: non sempre riesce ad andare indietro e in questa fase viene
tipicamente morsa. Non sempre si assiste alle crisi epilettiche, bisogna cercare
dei sintomi indiretti post-critici che in questo caso sono la perdita delle urine e
il morso della lingua; se trovo un paziente che in teoria solo svenuto, ma
bagnato e ha la lingua morsa, si sa che siamo alla fine di una crisi epilettica cui
non s assistito.
Il cervello per non ce la fa, da un punto di vista energetico, a tenere questa
contrazione, neanche per 2-3 minuti: qui inizia la fase cronica: solamente la
fase tonica che a un certo punto si rilascia, si riprende, si rilascia, riprende... la
manifestazione motoria di questa situazione sono le clonie (ipertono seguito da
rilasciamento, poi di nuovo ipertono...) che io vedo esternamente come scosse;
vedo un movimento ritmico del tronco, della testa, degli arti....
Dopodich si esaurisce il tutto e lelettroencefalogramma ritorna
desincronizzato, non piatto, com normalmente: questa la fase post-critica. I
Altre cause di crisi epilettiche sono i tumori, specie il gliomastro che il tumore
pi maligno, o l'ipoperfusione: se si fa un prelievo di sangue a un giovane
maschio, lo si fa mettere sdraiato perch ad altissimo rischio di avere sintomi
(anzi, gli si chiede se li ha gi avuti proprio perch fra i giovani maschi
frequentissima) e pu svenire; da giovane il maschio ha questa reazione, che la
stimolazione di un vaso porta diminuzione dela pressione e quindi alla classica
sincope. Durante la sincope posso avere una crisi epilettica non perch sono