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Agricoltura
Conoscere gli aspetti ambientali e sociali
legati alla produzione e al consumo di beni agricoli
Settembre 2008
Agricoltura
Indice
Introduzione ............................................................................................................. 5
Un po di storia ...................................................................................................... 5
La rivoluzione verde ............................................................................................... 6
Lagricoltura moderna ............................................................................................. 8
Lavoro nei campi e macchinari ................................................................................. 9
Diritti umani ........................................................................................................ 10
Quanto, cosa e dove si produce ............................................................................. 11
Impatti ambientali ...................................................................................................
Il clima del pianeta sta cambiando: come lagricoltura ne influenzata? .....................
Lagricoltura agisce sui cambiamenti climatici?.........................................................
Coltivare adattandosi a nuovi climi .........................................................................
Quanta acqua per coltivare....................................................................................
Sovrasfruttamento e sprechi di acqua .....................................................................
Acque dolci troppo salate: la salinizzazione ...........................................................
Desertificazione e inondazioni ................................................................................
Pesticidi e fertilizzanti: linquinamento di suolo e acque.............................................
agrobiodiversit.................................................................................................
Le serre e leffetto serra......................................................................................
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Le biotecnologie ......................................................................................................
La rivoluzione genetica .......................................................................................
Gli ogm in agricoltura ...........................................................................................
brevettare un organismo vivente .........................................................................
Ogm e paesi in via di sviluppo ...............................................................................
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Il pomodoro ............................................................................................................
Una vita senza pomodoro? ....................................................................................
Quanti tipi di pomodoro esistono? ..........................................................................
Pomodori a effetto serra .......................................................................................
Profumo di pomodoro ...........................................................................................
Pomodori destate e passata dinverno ....................................................................
Pomodori di scarto ...............................................................................................
Conserve di pomodoro ..........................................................................................
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Agricoltura
NOTA
Le parole sottolineate sono spiegate nel Glossario, scaricabile dal sito www.eat-ing.net nella
sezione Multimedia - Pdf scaricabili.
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Agricoltura
INTRODUZIONE
Un po di storia
Prima di inventare lagricoltura luomo era per lo pi un cacciatore-raccoglitore. La sua
esistenza, anzich basarsi sulla stanzialit, cio sulla tendenza a vivere nel solito luogo per
tempi molto lunghi, dipendeva dallincessante spostamento da un luogo a un altro per poter
disporre continuamente di nuove fonti di cibo.
Infatti, fino a 10.000 anni fa, gli alimenti non venivano prodotti con lagricoltura, cos come
si
fa
oggi, ma
venivano cercati
e prelevati
in
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Agricoltura
Neolitico abbia scoperto, per pura coincidenza, che nei punti in cui venivano lasciati cadere i
semi di una pianta selvatica commestibile, come per esempio un cereale, si potevano
rigenerare piante dello stesso tipo.
Da qui alla presa di coscienza delle potenzialit dei semi probabilmente non dovette passare
molto tempo. Presto i nostri progenitori si resero conto che piantando i semi dei vegetali
commestibili si potevano ottenere piante con le stesse caratteristiche, e, a volte, perfino con
caratteristiche migliori. Gli uomini selezionarono tra le piante le pi produttive e nutrienti e
ogni area del mondo ebbe il suo cereale delezione: il grano nei paesi mediterranei, il sorgo
nel continente africano, il riso in Asia e il mais in America. Attorno a queste piante, definite
da Fernand Braudel piante di civilt, si organizz lintera vita di quelle civilt1.
Il risultato fu un mutamento progressivo e radicale sia del sistema di vita dellumanit sia
del suo modo di interagire con la natura, da cui ebbe inizio la storia dellagricoltura.
La rivoluzione verde
Quaranta anni fa il mondo cominci a temere che a distanza di poco non ci sarebbe stato
cibo a sufficienza per tutti: si prevedeva, infatti, un raddoppio della popolazione nel giro di
una generazione e si temeva che miliardi di persone sarebbero morte di fame vista
lincapacit della terra di produrre il cibo necessario.
Queste previsioni apocalittiche non trovarono riscontro nella realt; infatti, nonostante un
effettivo incremento della popolazione, la produzione di cibo tenne il passo2, grazie anche al
lavoro di alcuni scienziati che svilupparono delle nuove variet di riso, mais e grano ad alto
rendimento.
Nei primi anni Sessanta inizi pertanto a dare i suoi frutti la rivoluzione verde, un termine
usato per descrivere il fenomenale aumento della produttivit agricola mondiale: in Asia, ad
esempio, la produzione di cereali duplicata in 25 anni, dal 1970 al 1995; anche in Sud
America si sono ottenuti buoni risultati, mentre nellAfrica Sub Sahariana i miglioramenti
sono stati molto modesti.
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Agricoltura
Con la rivoluzione verde sono state introdotte nuove variet di piante, dette ibride, pi
ricettive ai nutrienti, pi veloci nella maturazione e in grado di crescere in ogni stagione,
permettendo cos pi raccolti nellarco dellanno. Inoltre ha fatto il suo ingresso un massiccio
impiego di fertilizzanti chimici e di pesticidi (diserbanti e antiparassitari) e un aumento
nellutilizzo di macchinari pesanti in agricoltura.
Oltre ai benefici legati allaumento della produttivit agricola, la rivoluzione verde ha avuto
anche degli effetti negativi3. Innanzitutto la coltivazione delle nuove variet migliorate e
lallevamento di nuove razze di bestiame hanno provocato labbandono e lestinzione di
molte variet locali e tradizionali: la conseguenza di questo stata una riduzione notevole di
biodiversit agricola.
In secondo luogo, lutilizzo massiccio di pesticidi e fertilizzanti chimici ha causato un serio
degrado ambientale e ha minacciato la salute delle persone impiegate in agricoltura.
Inoltre, ha gravemente intaccato le risorse idriche mondiali. Infatti, le nuove variet di
colture, introdotte con la rivoluzione verde, sono altamente efficienti in termini di resa per
ettaro ma inefficienti rispetto allutilizzo dellacqua: ne necessitano enormi quantit. Nel
corso degli anni si dato avvio a imponenti lavori di ingegneria idraulica che hanno portato
al miglioramento dellirrigazione dei campi.
Oggi, circa il 70% di tutta lacqua prelevata dai fiumi e dalle riserve idriche sotterranee
viene sparso sui 270 milioni di ettari di campi coltivati che producono complessivamente un
terzo del fabbisogno alimentare mondiale4.
Infine, malgrado la maggiore produttivit agricola, la fame ancora diffusa. La rivoluzione
verde, infatti, ha offerto i propri benefici ai contadini che avevano del denaro da investire e
sufficienti risorse come terra e acqua. I contadini poveri che non avevano n luno n laltro
sono stati esclusi da questo processo di crescita, molti, addirittura, sono diventati ancora
pi poveri e sono stati espropriati delle proprie terre.
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FAO, http://www.fao.org/kids/it/revolution.html
FAO, The state of food and agriculture 2007, Roma, 2007, p. 153
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Agricoltura
Lagricoltura moderna
Il passaggio dalla vecchia agricoltura all agricoltura moderna segnato dalla seconda
rivoluzione agricola ossia dalla rivoluzione verde.
Allinizio del XIX secolo, in Europa e nei paesi dal clima temperato, erano predominanti dei
sistemi agricoli basati sulla diversificazione delle colture e sullallevamento degli animali
senza il ricorso al maggese, cio quella parte di un campo lasciata a riposo o a pascolo.
La policoltura, cio la produzione di una larga variet di prodotti agricoli, aveva lo scopo
principale di soddisfare direttamente i bisogni della popolazione agricola: ogni azienda
agricola cercava di coltivare grano, patate, frutta e verdura, di crescere maiali, polli e quindi
di ottenere uova e latte, e infine cercava di produrre il proprio vino, il burro, il formaggio, il
pane. Insomma si cercava di produrre tutto il necessario per unalimentazione completa. Il
surplus confluiva nei mercati locali dove veniva venduto.
Oggi invece le aziende agricole sono specializzate nella produzione di un ridotto numero di
colture, prodotte in grandi quantit in modo da avere uneccedenza consistente da vendere
non solo ai mercati locali ma anche a livello internazionale.
Si affermata dunque la monocoltura, ossia la coltivazione intensiva di ununica specie
vegetale. Il bisogno di sussistenza dellazienda agricola passato quindi in secondo piano,
perch lo scopo principale dellazienda agricola quello della vendita dei propri prodotti.
Lagricoltura moderna, in quanto figlia della rivoluzione verde, pertanto caratterizzata dai
seguenti fattori5:
Meccanizzazione: grazie allimpiego di macchinari in agricoltura la produzione
aumentata moltissimo. Oggi un agricoltore pu lavorare da solo pi di 200 ettari (pari a
2 Km quadrati), mentre quando lagricoltura era totalmente manuale ogni contadino
riusciva a lavorare solo 1 ettaro di terra!
Uso di fertilizzanti: grazie ai fertilizzanti anche la produttivit aumentata, passando dai
10 quintali di grano per ettaro dei campi a coltivazione manuale, agli oltre 50 quintali
per ettaro dellagricoltura meccanizzata che usa sostanze chimiche di sintesi per
aumentare la velocit di crescita delle piante.
M. MAZOYER, L. ROUDART, A history of world agriculture, Earthscan, London, 2006, pp. 379 - 395
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Selezione delle piante coltivate: luso di fertilizzanti chimici da solo non sufficiente! Per
rendere il loro utilizzo profittevole, necessario infatti coltivare variet di piante che
siano in grado di assorbire le aumentate quantit di minerali fornite dai nuovi
fertilizzanti: ecco perch sono state selezionate piante sempre pi produttive e capaci di
assorbire crescenti quantit di fertilizzanti.
Selezione degli animali domestici: meccanizzazione e fertilizzanti hanno reso disponibili
grandi quantit di nutrimenti per gli animali: sono state quindi selezionate specie animali
in grado di consumare quantit crescenti di mangime e di trasformarli efficientemente in
carne, latte e prodotti derivati.
Protezione dei raccolti: le spese per i macchinari, per la benzina e per i fertilizzanti sono
piuttosto elevate, tanto da rappresentare circa la met del valore dei guadagni ottenuti
con il raccolto; gli agricoltori fanno il possibile oggi per evitare che il raccolto vada perso,
per non sprecare le risorse investite! Per impedire che proliferino insetti dannosi per le
coltivazioni, funghi, batteri o virus, gli agricoltori fanno uso di pesticidi e diserbanti.
Specializzazione delle aree: oggi nel mondo determinate aree sono specializzate nella
produzione di alcuni prodotti: cereali, bestiame, vite, frutta e verdura. Questo stato
reso possibile, da un lato, dalle potenzialit offerte dai mezzi di trasporto moderni, che
consentono alle imprese agricole di non preoccuparsi di produrre tutto ci che serve alla
comunit, visto che possibile reperirla sul mercato! Dallaltro lato lutilizzo di pesticidi
ha permesso agli agricoltori di smettere di praticare la rotazione delle colture (un
metodo che consente di migliorare le propriet del suolo e di evitare la proliferazione di
organismi nocivi per le piante).
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Agricoltura
settore agricolo cresciuta molto meno negli ultimi anni rispetto a quella degli altri settori
produttivi.
Nei paesi industrializzati, la maggior parte del lavoro agricolo svolto dalle macchine, per
questo i lavoratori agricoli sono diminuiti drasticamente nel corso del XX secolo.
In Italia, ad esempio, dal 1979 al 2004 i lavoratori agricoli sono diminuiti moltissimo,
passando da circa 7 milioni a 2,5 milioni di unit7 e oggi rappresentano meno del 5% della
forza lavoro complessiva; in Francia, nellarco di un secolo, i lavoratori agricoli sono passati
dal 50 % della forza lavoro complessiva a solo il 3%! Lagricoltura, infatti, ormai
meccanizzata, fa ricorso cio a una serie di macchinari, come ad esempio i trattori, la
mietitrebbiatrice, la seminatrice di precisione, che rendono pi efficiente il lavoro nei campi.
La meccanizzazione dellagricoltura iniziata allinizio del XIX secolo, ma la vera svolta
avvenuta un secolo dopo, con linvenzione del motore a combustione interna che ha reso
possibile la rapida diffusione dei trattori agricoli. Oggi, in alcuni paesi del mondo, come gli
USA, il Canada e alcuni paesi dEuropa, il numero di trattori talmente alto che supera il
numero complessivo dei lavoratori agricoli8!
Nei paesi in via di sviluppo, invece, dove la meccanizzazione dellagricoltura ancora
lontana, il lavoro degli uomini, aiutati da una modesta attrezzatura e dagli animali, la
principale risorsa, anche in termini energetici, per produrre cibo.
Non bisogna poi dimenticare tutte quelle persone che non lavorano la terra, ma lavorano
per la terra: si tratta di coloro che producono fertilizzanti e pesticidi, macchinari agricoli e
via dicendo.
Diritti umani
Il settore agricolo alimenta a livello mondiale situazioni di scarsa tutela dei diritti umani. Le
persone emigrate, in paesi come lItalia, ad esempio, spesso lavorano senza regolare
FAO, The state of food and agriculture 2007, Roma, 2007, p. 141
E. MILLSTONE, T. LANG, The Atlas of food, Earthscan, London,2003, p. 32
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Agricoltura
contratto e senza alcuna tutela giuridica in termini di retribuzione, di infortuni sui luoghi di
lavoro e di previdenza sociale.
Il mancato rispetto dei diritti umani di questi lavoratori agricoli, spesso stagionali, un tema
di estrema attualit in Italia, soprattutto a seguito dellinchiesta shock di Fabrizio Gatti9 e
del rapporto pubblicato da Medici Senza Frontiere10, in cui vengono documentate le pessime
condizioni di vita a cui sono costretti diverse migliaia di stranieri impiegati nei campi e nelle
serre in diverse localit del Sud Italia.
Anche la violazione dei diritti dei minori un aspetto scottante della produzione agricola. Di
quasi 128 milioni di bambini vittime dello sfruttamento del lavoro minorile, in tutto il
mondo, il 69%, circa 150 milioni, lavorano in agricoltura. I bambini lavorano per molte ore
sotto il sole cocente, sono esposti ai pesticidi tossici e spesso si feriscono con taglienti lame
e altri pericolosi strumenti agricoli11. Il lavoro estenuante nei campi viola il loro diritto alla
salute, alleducazione e alla protezione dallo sfruttamento e da lavori pericolosi.
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Agricoltura
10%
3%
3%
18%
49%
Cina
Francia
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India
Ex Unione sovietica
FAOSTAT, http://faostat.fao.org/default.aspx
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Agricoltura
9%
37%
5%
3%
2%
44%
Cina
India
Brasile
Italia
Paesi come Cina, India, Stati Uniti dAmerica, Italia, Francia, Brasile ed ex-Unione Sovietica,
da soli, contribuiscono alla produzione di oltre la met di queste quantit di cereali, frutta e
verdura; mentre tutti gli altri 180 paesi del mondo, insieme, ne producono poco meno della
met!
Per avere unidea della diffusione nel mondo dei terreni coltivati e della loro produttivit pu
essere utile osservare la cartina sottostante (Figura 3).
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Agricoltura
Figura 3 Estensione delle coltivazioni nel mondo, 2001. Fonte: Rapporto FAO 2006
La domanda mondiale di cereali sta registrando negli ultimi decenni una costante crescita,
sia per lincremento demografico sia per laumento dei redditi che ha portato ad un aumento
nei consumi di prodotti di origine animale13: agli animali infatti destinata una quota
notevole di cereali, basti pensare che solo negli Stati Uniti agli allevamenti destinato il
70% della produzione di mais, a livello mondiale invece finisce negli allevamenti l80% della
produzione di soia14.
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WORLDWATCH INSTITUTE, State of the world 2006: focus Cina e India, Edizioni Ambiente, Milano, 2006, p. 57
Ibidem, p. 84
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Agricoltura
IMPATTI AMBIENTALI
Coltivare la terra e nutrirsi dei suoi prodotti da sempre unattivit che luomo svolge
tenendo in considerazione le condizioni climatiche e ambientali tipiche del territorio. Con il
progresso e le moderne tecnologie luomo ha pian piano superato i limiti imposti
dallambiente, aumentando cos le pressioni sullambiente stesso.
Luomo, quindi, ha modificato il paesaggio per renderlo pi produttivo, trasformando il suolo
in campi coltivati, bonificando zone umide, terrazzando pendii, convertendo le foreste in
pascoli. Lagricoltura ha uninfluenza sullambiente nella misura in cui ne utilizza le risorse e
produce sostanze - naturali e chimiche - che vengono poi immesse nei diversi comparti
ambientali, suolo, acqua e atmosfera.
Per coltivare, ad esempio, un campo di mais, oltre allenergia proveniente dal sole, occorre il
suolo con i suoi sali minerali e le sostanze nutritive, servono i concimi, lacqua per irrigare, il
fertilizzante chimico per sostenere la crescita delle piante; serve, poi, che il mais sia
protetto dagli attacchi di insetti, funghi e parassiti, cosa che in natura avviene grazie alla
presenza di altri organismi animali e vegetali che si nutrono di questi insetti. Luomo spesso,
per, interviene per evitare che la coltivazione venga attaccata e mangiata dai parassiti con
sostanze chimiche molto potenti, ma altrettanto nocive e pericolose per tutto lambiente e
per luomo.
Limmissione di queste sostanze nellambiente e lutilizzo delle risorse naturali alterano gli
equilibri naturali e rendono fragile lambiente, che cerca di compensare gli effetti
determinati dallattivit agricola, cos come gli effetti prodotti da ogni attivit antropica.
Qualora si verifichino, per, delle condizioni di forti cambiamenti climatici, soprattutto a
scala mondiale, siano essi causati da eccessivi input da parte dellattivit delluomo, o siano
conseguenza di una naturale evoluzione del pianeta, i sistemi agricoli diventano incapaci di
mantenere gli alti livelli di produzione richiesti, poich dipendono direttamente dalle
condizioni del suolo, dellatmosfera e dellacqua.
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ridurre le elevate emissioni di metano e protossido dazoto (provenienti dai concimi utilizzati
per fertilizzare e dalle attivit zootecniche collegate), aumentare la capacit dei suoli agricoli
di assorbire anidride carbonica dallatmosfera, fornire materie prime utili a generare fonti
energetiche rinnovabili.
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serra prodotte dai sistemi agricoli devono considerare anche i complessi processi biologici ed
ecologici coinvolti.
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superficie di
terreni
irrigui
in Europa
in
aumento,
con
conseguente
impoverimento delle risorse idriche e peggioramento della qualit delle acque, con fenomeni
di salinizzazione e di degrado dei suoli.
Attualmente, circa il 30-40% delle disponibilit di prodotti agricoli a livello mondiale
derivano dal 16% di superficie agricola irrigata e si stima che nei prossimi anni il contributo
dato dallagricoltura irrigua alla produzione alimentare tender ad aumentare.
LItalia dedica a scopi irrigui circa il 60% dei circa 56 miliardi di metri cubi annui di acqua
dolce consumata ed al primo posto in Europa sia per i consumi di acqua per abitante, sia
per la maggiore estensione agricola irrigata, pari a 4,5 milioni di ettari.
Lirrigazione praticata con modalit diverse a seconda delle aree geografiche e delle zone
climatiche, con vari gradi di sofisticazione e di tecnologia: irrigare utile per stabilizzare la
produttivit delle colture e, nei paesi tropicali, per garantire pi produzioni nello stesso
anno, nonch rese pi elevate. Lirrigazione importante anche in zone aride o semi-aride,
che altrimenti sarebbero inadatte a sostenere alcune colture.
Oggi pi di 1,2 miliardi di persone vive in aree di scarsit idrica ed entro il 2025, secondo il
Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), pi di 3 miliardi di persone
conosceranno la condizione di stress idrico16.
Da un lato, quindi, lirrigazione rappresenta uno strumento di sempre maggior rilevanza ai
fini delle disponibilit alimentari, dallaltro costituisce la principale forma di consumo delle
risorse idriche a livello mondiale.
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prolungata siccit, che del diminuito afflusso dei fiumi, le cui acque sono state deviate per
usi irrigui, il lago Chad si ridotto del 75% negli ultimi 30 anni. Ma la vicenda pi esemplare
la morte del lago Aral (che era il 4 lago pi grande del mondo), nel cuore dei deserti
dellAsia Centrale. Alcune repubbliche asiatiche dellex Unione Sovietica hanno deviato il
corso dei due fiumi che rifornivano il lago, per coltivare riso e cotone, due coltivazioni
estremamente bisognose dacqua soprattutto se coltivate in terreni aridissimi. Questa scelta
ha ridotto la superficie del Lago Aral del 70%; ci ha provocato un ulteriore aumento della
concentrazione di sali nelle sue acque gi salate in passato ma ricche di pesce aggravata
dalla presenza di inquinanti e pesticidi che, convogliati per anni nello lago dai fiumi o drenati
dai campi di cotone, sono oggi concentrati ai livelli massimi. Linquinamento sta generando,
oltre alla distruzione dellecosistema lacustre, anche problemi sanitari gravissimi alle
popolazioni locali: anemia, mortalit infantile, artriti reumatoidi, reazioni allergiche.
Desertificazione e inondazioni
I cambiamenti climatici, la distruzione delle foreste temperate e tropicali, le pratiche
agricole intensive, il dissesto idrogeologico sono tra le cause che portano a desertificazioni e
inondazioni.
Gi nel 1992, durante il Summit mondiale delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo di Rio
de Janeiro, si affermava che la desertificazione il "degrado delle terre aride, semi-aride e
sub-umide secche, attribuibile a varie cause, fra le quali variazioni climatiche ed attivit
umane".
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le acque sotterranee di falda, riducendo la loro qualit per luso potabile. La salute umana
viene, quindi, messa a rischio dai pesticidi non solo perch questi contaminano gli alimenti
vegetali e animali che consumiamo, ma anche perch possono trovarsi nellacqua che
beviamo.
Si calcola che ogni anno vengano immesse nella biosfera 250 milioni di tonnellate di prodotti
organici di sintesi, tra cui 2 milioni di tonnellate di pesticidi (300 mila tonnellate nella sola
Unione Europea).
In Italia, i prodotti fitosanitari sono distribuiti su circa il 70% della Superficie Agricola
Utilizzata (SAU). Negli anni si registrato un calo delle quantit dei principi attivi contenuti
nei prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo (76,3 milioni di kg nel 2001, 10% in meno
rispetto al 1997), ma aumentata la concentrazione, ossia stata aumentata la quantit
distribuita per ogni ettaro di superficie trattabile (8,3 kg/ha nel 2001, 52,6% in pi rispetto
al 1997).
I pesticidi, oltre a essere tossici per i parassiti contro cui vengono utilizzati, hanno effetti
nocivi e letali per la stragrande maggioranza degli organismi viventi e dei sistemi biologici.
Un pesticida , quindi, molto dannoso per la biodiversit, poich tossico per tutti gli
organismi e riduce la variet delle specie animali e vegetali che naturalmente vivrebbero
nelle zone limitrofe alle coltivazioni. Inoltre, i pesticidi uccidono anche quegli animali e
quelle piante che potrebbero aiutare lagricoltore, come ad esempio un insetto impollinatore.
Molte di queste sostanze sintetizzate artificialmente dalluomo vengono definite dagli
scienziati xenobiotici, proprio perch, essendo totalmente sconosciute ai processi naturali
degli ecosistemi (xeno = diverso; biotico = vivente), non possono essere rimosse
dallambiente attraverso la normale degradazione chimica effettuata dai microrganismi. Gli
animali che assumono accidentalmente pesticidi, non potendo degradare queste sostanze, si
difendono accumulando le molecole tossiche nel proprio organismo per non farle pi
circolare. Questo fenomeno noto come bioaccumulo e ha degli effetti negativi esponenziali
via via che si risale la catena alimentare fino alluomo. Per questa ragione, un pesticida, che
a causa del dilavamento del terreno o attraverso uno scarico agricolo finisce in un corpo
idrico (come un fiume o un lago), pu entrare nella catena alimentare acquatica fino ad
arrivare allorganismo umano, per esempio attraverso il consumo di pesce.
Date le loro caratteristiche xenobiotiche e il loro potere di bioaccumulo, i pesticidi sono
anche molto persistenti nellambiente. Il DDT, un noto pesticida largamente impiegato in
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Agricoltura
agricoltura durante il dopoguerra, a partire dagli anni 70 stato vietato in tutti i paesi
avanzati per la sua elevata tossicit nei confronti delluomo e di tutti gli altri animali.
Nonostante ci, a distanza di 30 anni, la sua presenza viene ancora rilevata nei gusci delle
uova e nei tessuti di molte specie animali, soprattutto quelle che vivono a stretto contatto
con lacqua.
Negli anni una serie di direttive comunitarie sono state emanate al fine di ridurre i rischi
derivanti dalluso dei fitofarmaci, definendo una serie di limiti alle loro concentrazioni nella
frutta e nei vegetali, nei cereali e nei prodotti di origine animale.
I fertilizzanti sono, invece, sostanze contenenti azoto (N) e fosforo (P) utilizzate in
agricoltura per incrementare la crescita delle piante. Esistono fertilizzanti naturali, come il
concime derivante dagli animali allevati, e fertilizzanti sintetici, prodotti in laboratorio.
Negli ultimi 40 anni luso dei fertilizzanti sintetici cresciuto di quasi otto volte, nel tentativo
di velocizzare la crescita delle coltivazioni e quindi di aumentare la produzione agricola
annua. Tuttavia, la somministrazione di cos elevate quantit di fertilizzanti non garantisce
una crescita proporzionale: infatti, circa la met dei fertilizzanti che oggi vengono applicati
alle colture resta sui terreni e poi finisce nelle acque sotterranee e superficiali, poich le
piante coltivate non possono assorbire nei propri tessuti pi di una certa quantit.
Se una larga percentuale dei fertilizzanti si disperde nellambiente si producono due tipi di
danno: ambientale e per la salute umana.
Una volta disciolti nelle acque superficiali, questi composti persistono, a volte cambiando la
propria struttura molecolare, ma continuando a costituire dei nutrienti per le piante e le
alghe, siano essi in un fiume, in un lago o in mare. I corpi idrici sono abitati da molti tipi di
alghe e di piante acquatiche che, avendo a disposizione grandi quantitativi di nutrienti,
crescono molto velocemente, causando le cosiddette esplosioni algali. I pesci e altri
organismi si nutrono delle alghe senza per riuscire a consumarle interamente. Le alghe in
eccesso muoiono e vengono decomposte dai microrganismi utilizzando grandi quantit di
ossigeno disciolto in acqua, lo stesso ossigeno che serve a tutti gli organismi acquatici per
respirare.
Lacqua
povera
di
ossigeno
porta
alla
morte
molti
animali,
piante
microrganismi: questo fenomeno detto eutrofizzazione e nella maggior parte dei casi
causato proprio dalla presenza di fertilizzanti in eccesso, anche se talvolta pu dipendere da
altri fattori.
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Agricoltura
Oltre che nei fiumi, nei laghi e nei mari, i fertilizzanti possono raggiungere le falde acquifere
dove
scorrono
potenzialmente
le
acque
inquinate
sotterranee
dallazoto
teoricamente
presente
nei
assolutamente
fertilizzanti
(oltre
potabili,
che
da
ma
altri
microinquinanti organici).
La presenza di nitrati (composti dellazoto) nelle falde acquifere misurata e controllata da
normative europee e nazionali, ma in molti casi supera i limiti imposti dalla legge. In Italia
larea pi colpita la Pianura Padana, ma anche gli abitanti di altre zone dellItalia centrale,
come la media e bassa valle del Metauro, a causa dellalta concentrazione di nitrati (sopra i
50 mg/lt) non possono bere lacqua di falda, se non miscelata con altra acqua a pi basso
contenuto di nitrati (spesso acqua superficiale depurata). Non esiste a tuttoggi un metodo
economicamente ragionevole per rimuovere i nitrati dallacqua. Solo dopo anni di pratiche
agricole sostenibili si pu sperare di assistere ad un abbassamento dei valori dei nitrati.
Agrobiodiversit
Gli scienziati hanno finora identificato circa 1,4 milioni di specie animali e vegetali sulla terra
e quasi ogni giorno una nuova specie si aggiunge alla lista.
Questa variet di vita essenziale per gli esseri umani. Dipendiamo da essa per il cibo, per
le sostanze curative, per lacqua, per lenergia e per molto altro.
La biodiversit , tuttavia, sempre pi minacciata dalla pressione esercitata dalluomo, la cui
popolazione mondiale in continua espansione, e dal degrado degli ecosistemi naturali
determinato dalle attivit antropiche.
Le specie selvatiche rischiano lestinzione se gli habitat in cui vivono vengono insidiati da
inquinamento, urbanizzazione, deforestazione. Questo processo distruttivo pu essere
accelerato da una cattiva gestione dellagricoltura, delle foreste e delle risorse ittiche.
La biodiversit agricola rappresentata da una quantit innumerevole di piante e animali
che servono a nutrire e curare gli esseri umani. La si trova nelle variet di colture con
caratteristiche nutrizionali specifiche, nelle razze di bestiame che si sono adattate ad
ambienti ostili, negli insetti che impollinano i campi, nei microrganismi che rigenerano il
suolo agricolo.
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Agricoltura
Anche in agricoltura la biodiversit in pericolo. Gli esseri umani per il cibo dipendono
infatti da un numero sempre pi ridotto di prodotti agricoli e questo riduce la possibilit che
alcune delle piante coltivate e degli animali allevati sappia adattarsi a cambiamenti
ambientali drastici.
Circa 10 mila anni fa, gli esseri umani, a partire dalla biodiversit che esisteva in natura,
hanno iniziato a raccogliere semi e piante selvatiche e a coltivarle, scegliendo le variet pi
produttive o quelle pi resistenti ad avverse condizioni climatiche. Pi o meno nella stessa
epoca, hanno cominciato ad addomesticare anche gli animali, sfruttando la loro forza,
mangiandone la carne e bevendone il latte.
Anche oggi la diversit genetica rimane essenziale affinch la produzione agricola mondiale
possa continuare ad essere sostenibile.
Contadini ed agronomi ne hanno, infatti, bisogno per adattare le piante alle mutevoli
condizioni di vita o per espandere la produzione in nuove aree non coltivate in precedenza.
La diversit genetica delle piante (diversit fitogenetica) fondamentale per migliorare i
rendimenti ed avere colture che producano pi cibo e con pi alto valore nutrizionale.
Oggi, quattro specie grano, mais, riso e patate forniscono da sole pi della met delle
calorie vegetali della dieta umana, mentre circa una dozzina di specie animali fornisce il
90% del consumo mondiale di proteine animali.
Oltre alla variet di specie usate a scopo alimentare, fondamentale che sia mantenuta la
diversit genetica allinterno delle diverse specie: molti agricoltori hanno adottato qualit
uniformi di piante e animali ad alto rendimento, ma quando si abbandona la diversit, le
variet e le razze possono estinguersi, cos come i loro tratti specifici.
La spinta per un aumento della produzione agricola e dei profitti ha, infatti, orientato la
scelta su un numero limitato di variet di piante e di razze animali ad alto rendimento.
Questo un altro retaggio della rivoluzione verde: molti agricoltori, invece di coltivare
unampia variet di piante come nel passato, si sono concentrati su ununica coltura da
reddito, chiamata monocoltura, che ha ridotto sensibilmente la biodiversit agricola nel
mondo. Le piante da monocoltura sono spesso variet ibride di una specie tradizionale. Una
migliore variet produce di pi, cos il contadino non si preoccupa di piantare la variet pi
vecchia, che lentamente sparisce. Con lagricoltura tradizionale, i contadini tendevano a
coltivare una vasta variet di piante e spesso allevavano anche il bestiame. Con lavvento
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Agricoltura
della monocoltura, le pratiche agricole tradizionali sono state in gran parte abbandonate. Un
gran numero di variet di piante e razze di animali sono silenziosamente scomparse. Questa
sparizione conosciuta come estinzione, ed irreversibile.
Lagricoltura sta, quindi, perdendo la capacit di adattarsi ai cambiamenti ambientali, come
il riscaldamento globale o nuovi insetti nocivi e malattie. Se le attuali disponibilit alimentari
non riescono ad adattarsi ai mutamenti dellambiente, ci potremmo trovare veramente in
grave difficolt. estremamente importante proteggere queste risorse e assicurarsi che
siano usate in modo sostenibile. Gli agricoltori, come custodi della biodiversit del pianeta,
hanno la possibilit di coltivare e mantenere le piante e gli alberi locali e di riprodurre gli
animali autoctoni, assicurandone cos la sopravvivenza.
Ma la perdita di biodiversit non riguarda solo lagricoltura. Le foreste sono forse il pi
importante deposito di diversit biologica, ma ogni anno perdiamo migliaia di ettari di
copertura forestale. Gli oceani, i laghi e i fiumi del pianeta brulicano di vita, ma lo
sfruttamento eccessivo e metodi di pesca dannosi per lambiente minacciano la biodiversit
acquatica.
Gli esperti sono seriamente preoccupati per questa rapida diminuzione delle riserve
genetiche. Disporre di una vasta gamma di caratteristiche uniche permette di selezionare
piante ed animali in grado di rispondere a mutamenti di condizione. Ci fornisce, inoltre, agli
scienziati la materia prima di cui hanno bisogno per sviluppare variet di colture e di razze
pi produttive e resistenti.
Per i contadini poveri, la biodiversit pu essere davvero la migliore difesa contro la fame:
infatti, nelle regioni del mondo dove i livelli di sottonutrizione sono i pi alti, i contadini
hanno bisogno di colture che crescano bene in condizioni climatiche difficili avverse,
piuttosto che di variet con un buon rendimento in condizioni favorevoli, o di animali di
taglia pi piccola ma pi resistenti alle malattie.
Anche i consumatori, sia dei paesi sviluppati che di quelli in via di sviluppo, traggono
beneficio dal disporre di unampia variet di piante ed animali, perch ci contribuisce in
modo decisivo ad una dieta nutriente: spesso le comunit rurali hanno un accesso limitato
ai mercati e diventa indispensabile la disponibilit della pi ampia gamma di alimenti locali.
Preservare le piante, gli animali ed il loro ambiente vuol dire, infine, salvaguardare una serie
di funzioni essenziali che la natura fornisce: il suolo, grazie al lavoro silenzioso e continuo di
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Agricoltura
insetti, batteri, funghi, vermi, diventa fertile e gli agricoltori possono coltivare gli alimenti; il
bestiame, i funghi ed i microrganismi scompongono il materiale organico, trasferendo gli
elementi nutritivi al terreno; formiche ed altri insetti tengono sotto controllo i parassiti; api,
farfalle, uccelli e pipistrelli impollinano gli alberi da frutta; le paludi e gli stagni filtrano gli
agenti inquinanti; le foreste ostacolano le inondazioni e limitano lerosione; ecosistemi
integri negli oceani aiutano a mantenere stabili ed in buona salute le risorse ittiche,
garantendo, quindi, anche alle generazioni future la possibilit di continuare a pescare.
Limpegno internazionale affinch siano conservati piante ed animali nelle banche genetiche
e nei giardini botanici e zoologici di vitale importanza. Per difendere questo prezioso
patrimonio stato adottato il Trattato Internazionale sulle Risorse Fitogenetiche per
lAlimentazione e lAgricoltura, entrato in vigore il 29 giugno 2004.
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Agricoltura
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Agricoltura
per tale motivo che lattenzione della ricerca si rivolge necessariamente sia verso una
tipologia di serra a climatizzazione passiva o spontanea, detta serra bio-climatica,
oppure verso soluzioni di tipo industriale che ottimizzino il clima interno con sistemi
automatici molto efficienti.
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Agricoltura
LE BIOTECNOLOGIE
La rivoluzione genetica
Alla luce della crisi alimentare attuale, per aumentare la produzione agricola a livello
mondiale possibile espandere la superficie coltivata, ma le aree ad oggi disponibili sono
sempre meno: in Asia, ad esempio, il suolo coltivabile gi tutto utilizzato.
In ogni caso, lestensione di aree coltivabili consentirebbe un incremento della produzione
agricola solo del 20%, con impatti ambientali sulle risorse naturali sempre pi significativi.
In alternativa sarebbe possibile intensificare la produzione stessa, introducendo tecniche
ancora pi invasive di quelle attualmente adottate, ma ci porterebbe ad un aumento non
superiore al 10%.
Il contributo pi significativo allaumento della disponibilit dei prodotti agricoli sembra
derivare, invece, dal miglioramento delle tecnologie: questo determinerebbe il 70% in pi di
produzione agricola mondiale.
Le biotecnologie, cos come definite dalla Convenzione sulla Diversit Biologica nel 1992,
non riguardano solo gli Organismi Geneticamente Modificati (OGM), ma un insieme di
prodotti come i vaccini, le variet migliorate, le piante micropropagate (ossia libere da
virus).
Lapplicazione delle tecnologie allagricoltura deve avere come scopo principale la risoluzione
dei problemi di fame e povert nei paesi in via di sviluppo, consentendo di incrementare la
produzione dei piccoli agricoltori locali, e deve rispondere a rigidi criteri legati alla
biosicurezza, ossia alla salute delluomo, alla tutela della biodiversit e alla sostenibilit
ecologica.
Il Brasile, lIndia e la Cina, paesi ad alto tasso di crescita, stanno attualmente ottenendo
risultati avanzati nel campo delle biotecnologie agricole Tra i paesi in via di sviluppo, invece,
23 paesi sono capaci di applicare le biotecnologie attraverso progetti di sviluppo; 14
sviluppano e applicano alcune biotecnologie.
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Agricoltura
delle
grandi
multinazionali
sullagricoltura
tradizionale
sulla
produzione
alimentare.
Da un lato, ci sono valide argomentazioni a favore della modifica della composizione
genetica delle colture alimentari.
Una produttivit agricola intensificata e una minore variazione stagionale delle scorte,
ottenuta dalle coltivazioni OGM, potrebbero far incrementare la quantit e la variet dei
prodotti alimentari a disposizione. Non solo, ma grazie gli OGM si potrebbero ottenere
colture resistenti ai parassiti e alla siccit e ridurre cos il rischio di perdere i raccolti a causa
delle scarse precipitazioni e delle malattie. Si potrebbero migliorare le variet vegetali con
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Agricoltura
laggiunta di maggiori elementi nutritivi e vitamine per combattere le carenze alimentari che
colpiscono cos tanti poveri nel mondo. Si potrebbero coltivare le terre marginali,
aumentando la produzione alimentare complessiva.
La biotecnologia potrebbe inoltre consentire di ridurre luso di pesticidi tossici e di migliorare
lefficacia dei fertilizzanti e di altri correttori della composizione del suolo.
Dallaltro lato, per, la valutazione scientifica degli effetti che lingegneria genetica applicata
alle colture potrebbe avere sullambiente e sulla salute umana ancora agli inizi e dovr
essere condotta caso per caso.
La FAO, lOrganizzazione delle Nazioni Unite per lalimentazione e lagricoltura, sottolinea la
necessit di garantire che gli eventuali vantaggi della biotecnologia in agricoltura siano
condivisi da tutti, e non solo da pochi eletti. Gli agricoltori e i consumatori poveri dei paesi
in via di sviluppo potrebbero trarne grandi benefici, ma finora, tranne in alcuni casi, nello
sviluppo del settore biotech pare che i problemi dei poveri siano ignorati, a favore delle
multinazionali.
Contrariamente alla rivoluzione verde, introdotta con un programma internazionale di
ricerca agricola pubblica avente lo scopo specifico di creare e trasferire tecnologie al mondo
in via di sviluppo come beni pubblici gratuiti, la rivoluzione genetica principalmente
condotta dal settore privato, che punta allo sviluppo di prodotti commerciali destinati ad un
vasto mercato.
Attualmente sono in atto programmi di ricerca biotech, sia privati che pubblici, su oltre 40
colture, ma esistono pochi grandi programmi pubblici, o privati, che affrontino i problemi dei
piccoli agricoltori dei paesi poveri e, soprattutto, che investano in modo significativo nelle
nuove tecnologie genetiche per le cosiddette colture orfane, ad esempio il fagiolo
dellocchio, il miglio, il sorgo, che sono invece decisive per lalimentazione e le condizioni di
vita dei pi poveri del mondo.
Sono state trascurate anche le colture alimentari basilari per le popolazioni povere - grano,
riso, mais bianco, patata e manioca. Si presta, inoltre, poca attenzione a caratteristiche
delle coltivazioni biotech che potrebbero aiutare queste popolazioni - tolleranza alla siccit e
alla
salinit,
resistenza
alle
malattie,
maggiore
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valore
nutritivo,
per
concentrarsi
Agricoltura
Le biotecnologie possono decisamente avere un grande potenziale nella lotta alla fame, ma
ancora troppe questioni rimangono senza risposta.
Come rendere disponibili per il maggior numero di agricoltori nel maggior numero di paesi le
tecnologie della Rivoluzione Genetica? Seguendo quale direzione di ricerca le biotecnologie
potrebbero rappresentare un beneficio diretto per i poveri e chi metter a punto nuove
tecniche per la maggioranza dei paesi in via di sviluppo, troppo piccoli in termini di
potenzialit di mercato per attrarre grossi investimenti privati e troppo deboli dal punto di
vista delle capacit scientifiche per sviluppare innovazioni proprie? Come possiamo facilitare
lo sviluppo e la diffusione internazionale di organismi transgenici sicuri e promuovere la
condivisione della loro propriet intellettuale per il bene pubblico?
Unaltra questione importante: come assicurare che i paesi, in particolare quelli in via di
sviluppo con difficolt finanziarie, riescano ad istituire adeguati sistemi di valutazione dei
rischi per lambiente e la salute umana, sia prima che durante limpiego delle biotecnologie?
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Agricoltura
Gli OGM pi diffusi nel 2006 sono stati soprattutto soia (57%), mais (25%), cotone (13%) e
colza (5%). Per la prima volta, sempre nel 2006, stata coltivata negli USA lerba medica
(su circa 80 mila ettari).
Lintervento dell'ingegneria genetica ha permesso di modificare queste colture per conferire
loro principalmente due caratteristiche: la resistenza agli erbicidi e la resistenza agli insetti.
Il 68% degli OGM coltivati sono stati costruiti in modo che siano in grado di sopravvivere
allirrorazione degli erbicidi, mentre il 19% determina la morte di quegli insetti che si
nutrono della pianta stessa (esprimendo la proteina Bt, che attacca lapparato digerente
dei parassiti e ne determina la morte).
Infine, il 13% composto da piante che presentano entrambi i caratteri di resistenza ad un
erbicida o di resistenza ad insetti.
La tendenza attuale della ricerca internazionale sembra essere maggiormente orientata
verso la creazione di OGM resistenti a organismi patogeni, come i virus, pi che agli erbicidi,
e verso lindividuazione di geni portatori di qualit e resistenti a stress ambientali.
Gi prima dellarrivo degli OGM, le principali industrie sementiere selezionavano, con metodi
tradizionali (cio per incroci successivi), le piante pi adatte ad assorbire fertilizzanti o pi
resistenti
ai
pesticidi.
Con
lavvento
dellingegneria
genetica,
le
multinazionali
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Agricoltura
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Agricoltura
17
FAO, www.fao.org
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Agricoltura
LAGRICOLTURA SOSTENIBILE
Lagricoltura sostenibile nasce in risposta ai problemi ambientali provocati dalla rivoluzione
verde e dai suoi metodi produttivi ad alto impatto ambientale (intenso utilizzo di acqua, di
pesticidi e fertilizzanti chimici).
Proprio per evidenziare il contrasto tra questi due metodi produttivi, il movimento mondiale
verso lagricoltura sostenibile stato definito la vera rivoluzione verde.
Coltivare in modo sostenibile significa promuovere la biodiversit, tutelare lambiente,
prediligere le produzioni locali, garantire il rispetto dei diritti umani dei lavoratori, tutelare le
comunit e assicurare la sostenibilit economica del sistema agricolo senza dimenticare i
piccoli produttori.
Per poter arginare gli impatti ambientali delle moderne produzioni agricole e per poter
quindi rendere lagricoltura pi sostenibile, una delle soluzioni adottate il ritorno ai
tradizionali metodi di coltivazione del passato, come, ad esempio, lagricoltura biologica o
quella conservativa. Allo stesso tempo, lincontro tra saperi tradizionali e nuove filosofie, in
unottica sostenibile, ha dato vita a nuove tecniche come lagricoltura integrata e
lagricoltura biodinamica.
Agricoltura biologica
Esistono vari metodi per poter coltivare in modo sostenibile e lagricoltura biologica uno di
questi: si tratta di un metodo di produzione definito e disciplinato a livello comunitario dal
Regolamento CEE 2092/9118 e a livello internazionale dallInternational Federation of
Organic Agricolture Movements - IFOAM19
Il metodo di produzione biologico rispetta lambiente perch non ricorre a prodotti chimici di
sintesi, come pesticidi e fertilizzanti; contro i parassiti, usa invece prodotti di origine
naturale (rame, zolfo, estratti di piante) e, per fertilizzare il terreno, utilizza concimi
naturali. I prodotti dellagricoltura biologica non sono, per, totalmente privi di residui di
prodotti chimici di sintesi, a causa della presenza nel suolo e nelle acque di inquinanti
provenienti dai campi dove queste sostanze vengono utilizzate.
18
19
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Agricoltura
Inoltre, luso di elementi presenti in natura, come il rame e i concimi, non esclude che vi sia
danno per lambiente, ma almeno garantisce che le sostanze introdotte siano riconosciute
dai microrganismi e biodegradate nel tempo: in natura, infatti, praticamente tutte le
sostanze possono provocare un danno ad organismi viventi, ma quello che permette di
identificare una sostanza come tossica la dose che provoca effetti dannosi. Come diceva
Paracelso la dose che fa il veleno e, finch sostanze tossiche introdotte nellambiente
possono essere smaltite e metabolizzate dagli organismi presenti, linquinamento resta
contenuto.
Altre caratteristiche proprie dellagricoltura biologica riguardano:
la rotazione delle colture, in questo modo, da un lato si impedisce ai parassiti di trovare
l'ambiente favorevole al loro proliferare, e dall'altro si utilizzano in modo pi razionale e
meno intensivo le sostanze nutrienti del terreno;
laratura superficiale;
lutilizzo di insetti utili per contrastare gli insetti dannosi per le coltivazioni;
la presenza di siepi divisorie e alberi che danno ospitalit ai predatori naturali dei
parassiti e fungono da barriera fisica a possibili inquinamenti esterni;
il ricorso ad energia proveniente da fonti rinnovabili;
lassenza di OGM Organismi Geneticamente Modificati;
la coltivazione contemporanea di piante diverse, l'una sgradita ai parassiti dell'altra.
Lagricoltura biologica non un sistema innovativo, infatti, prima dellinvenzione dei
pesticidi e dei fertilizzanti chimici, era lunica tipologia di coltivazione utilizzata al mondo! In
molti dei paesi del mondo in cui la rivoluzione verde degli anni 60 non arrivata, ancora
oggi si coltiva in modo del tutto biologico! Basti pensare che l80% dei coltivatori dei paesi
in via di sviluppo non dovrebbero cambiare in alcun modo i loro sistemi di produzione se
20
decidessero di essere certificati biologici ! Oltre che in questi paesi, che producono
biologico senza certificazione, lagricoltura biologica a livello mondiale praticata in oltre
20
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Agricoltura
120 nazioni! Secondo le pi recenti indagini, sono attualmente coltivati a biologico circa 31
milioni di ettari da oltre 634 mila aziende agricole.
Il continente con lestensione maggiore di superfici coltivate a biologico, pari al 39% del
totale mondiale, lOceania; al secondo posto si colloca lEuropa (23%) seguita dallAmerica
Latina (19%); in Asia, Nord America e Africa le superfici coltivate a biologico non sono
molto diffuse.
Le nazioni con maggiori superfici destinate al biologico sono lAustralia (con poco meno di
12 milioni di ettari), lArgentina (3,1 milioni), la Cina (2,3 milioni), gli Stati Uniti (1,6
21
7%
3%
9%
39%
19%
23%
Oceania
Europa
America Latina
Asia
Nord America
Africa
21
ISMEA, Il mercato dei prodotti biologici, tendenze generali nelle principali filiere, 2007, p. 10
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Agricoltura
Agricoltura integrata
Lagricoltura integrata si propone di garantire un minor impatto ambientale, di tutelare la
biodiversit e di ridurre i rischi per la salute dei lavoratori agricoli e dei consumatori,
riducendo al minimo lutilizzo di sostanze chimiche di sintesi (come pesticidi e fertilizzanti) e
prediligendo, al loro posto, prodotti naturali.
Si utilizza il sistema della lotta integrata, che prevede lutilizzo di strumenti molteplici e
combinati sapientemente fra di loro per combattere gli attacchi parassitari: metodi che
valorizzano le risorse naturali oltre che i meccanismi di regolazione degli ecosistemi e
metodi chimici sono accuratamente equilibrati. Il risultato una riduzione (rispetto al
massimo ammesso per legge) del residuo di fitofarmaci sul prodotto che mangiamo,
assicurando un maggiore rispetto ambientale e riducendo le fonti attuali di inquinamento
agricolo dell'ambiente.
Inoltre questo sistema cerca di utilizzare lacqua in modo razionale, previene i fenomeni
erosivi e garantisce la fertilit del suolo, praticando lavvicendamento colturale oltre che la
pratica sovescio che consiste nell'interramento di apposite colture allo scopo di mantenere
o aumentare la fertilit del terreno.
Agricoltura conservativa
L'agricoltura conservativa consiste in una serie di pratiche agronomiche che permettono una
migliore gestione del suolo, limitano gli effetti negativi sulla sua composizione e struttura,
sul contenuto di sostanza organica e sul processo di erosione e conseguente degradazione.
Lagricoltura conservativa si distingue per lutilizzo di alcune tecniche, come, ad esempio, la
semina diretta sul terreno non lavorato o lavorato al minimo e lassenza di bruciatura o
interramento dei residui delle colture.
I vantaggi di questo sistema produttivo sono molteplici: si passa dalla riduzione del
consumo di energia, dovuto al modesto impiego di macchine agricole, alla conseguente
riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera. Inoltre altri benefici consistono nella riduzione
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Agricoltura
dei costi di produzione e, in un ottica etica, nella salvaguardia dell'ambiente e delle risorse
naturali per le generazioni future.22
Agricoltura biodinamica
Lagricoltura biodinamica, ispirata all antroposofia di R. Steiner, si basa sul presupposto
che lazienda agricola un vero e proprio organismo vivente autosufficiente, inserito nel pi
grande organismo vivente cosmico, alle cui influenze soggiace. I ritmi cosmici influenzano i
calendari di semina, coltivazione e raccolta. Le tecniche pi utilizzate sono le rotazioni
agricole, i preparati biodinamici, il compostaggio, le lavorazioni non distruttive del terreno e
la concimazione di qualit attraverso i sovesci e le concimazione con compost biodinamici.
22
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Agricoltura
LARTE DI CONSERVARE
Forse banale ricordarlo, ma i succhi di frutta, la pasta, la marmellata, gli spinaci 4 salti in
padella, la passata di pomodoro e i carciofini sottolio che mettiamo nel nostro toast farcito
sono tutti prodotti agricoli che subiscono un processo di trasformazione alimentare. Alcuni di
questi prodotti vengono processati solo per essere conservati a lungo, altri subiscono un
processo di trasformazione che produce un alimento differente (dal grano alla pasta o al
pane), altri ancora invece vengono cucinati per essere facilmente preparati dal consumatore
frettoloso che non ha tempo da perdere in cucina.
Larte della conservazione degli alimenti ha origini molto lontane: da sempre luomo ha
dovuto relazionarsi con la stagionalit dei prodotti alimentari e con i ritmi annuali di crescita
delle piante; da sempre ha cercato di modificare e contrastare i tempi naturali della
produzione agricola, da un lato differenziando le colture in modo da poter avere tutto lanno
prodotti commestibili (pomodori dinverno e cavoli destate), dallaltro elaborando metodi
efficaci di conservazione dei prodotti vegetali, per poterli utilizzare tutto lanno.
Aristotele consigliava di avvolgere le mele in uno strato dargilla per isolarle dallaria e
quindi per farle durare pi a lungo; ma nei secoli i metodi di conservazione pi usati furono
quelli dellessiccazione al sole (es. fichi o pomodori secchi), della salatura (es. capperi), e
della affumicatura con lausilio del fumo (tecnica utilizzata maggiormente per carne e
pesce). Altri procedimenti furono quelli a base di aceto (es. cetrioli sottaceto) e di olio (es.
carciofi sottolio) oppure di zucchero (es. marmellate di frutta).
Altre tecniche, come quella della fermentazione, consentirono alluomo di inventare prodotti
come la birra o di conservare verdure come il cavolo (es. crauti)23. Non dimentichiamo poi i
frigoriferi e congelatori! Con la nascita dellindustria del freddo, che mise a disposizione i
primi frigoriferi, si ebbe la svolta decisiva nel campo della conservazione degli alimenti, che
oggi si mantengono a lungo senza che il loro sapore venga alterato.
La lavorazione del cibo, insomma, un processo antico, ma solo con lindustrializzazione del
XIX sec, grazie ai nuovi processi tecnologici e con lavvento dei consumi di massa, hanno
iniziato ad emergere le grandi imprese di trasformazione alimentare. Oggi sono numerose,
23
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Agricoltura
in Italia e nel mondo, le grandi aziende dellindustria alimentare che producono pasta, pane,
biscotti, conserve e via dicendo.
Tutti i passaggi e le fasi della produzione e trasformazione industriale sono da tenere in
considerazione se si vuole avere unidea completa degli impatti ambientali e sociali causati
dalla filiera agroalimentare nel suo insieme.
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Agricoltura
Un chilo di..
.. trasportato in aereo..
.. emette
Lattuga
5 kg di CO2
Asparagi
4,7 kg di CO2
Carote
5,5 kg di CO2
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Agricoltura
CONSUMI SOSTENIBILI
Pasta, pane, olio, caff, t , zucchero, conserve, frutta fresca e verdura sono tutti prodotti
agricoli che non mancano sulle nostre tavole.
In Italia i derivati dei cerali (pane e pasta), frutta e verdura, zucchero, caff, the e olio
pesano complessivamente per circa il 38% su tutti gli acquisti agroalimentari delle
famiglie25.
3,9%
2,8%
5,5%
23,4%
5,7%
8,9%
18,2%
14,8%
16,8%
Latte e derivati
Ortofrutta
Ittici
Bevande analcoliche
Bevande alcoliche
Olio e grassi
25
ISMEA, Gli acquisti alimentari in Italia: tendenze recenti e nuovi profili di consumo, 2007, p. 12
26
COLDIRETTI, www.coldiretti.it
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Agricoltura
La maggior parte del pane (55,5%) viene acquistato presso i punti della grande
distribuzione, in prevalenza nei supermercati; solo il 28% del pane viene acquistato dal
panettiere!
Anche
frutta
verdura
vengono
acquistate
prevalentemente
nei
supermercati,
rispettivamente il 54% e il 49%; dai fruttivendoli viene acquistato circa il 20% della frutta e
della verdura, cos come al mercato, dove si acquista il 18% della frutta e il 20% della
verdura.
Il modo per rendere questi consumi pi sostenibili semplice: si tratta di piccoli
accorgimenti che possono diminuire il nostro impatto ambientale sullambiente. Vediamo
come.
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Agricoltura
provenienti
dallagricoltura
biologica
certificata,
dallagricoltura
integrata,
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48
Agricoltura
comunque lontano dai raggi del sole, mentre la seconda va posta in frigorifero, ma
lontano dalle pareti refrigeranti.
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Agricoltura
IL POMODORO
Una vita senza pomodoro?
In Italia ben difficile immaginare di vivere senza pomodoro! Sulla pizza, sulla pasta,
nellinsalata.. in molti dei piatti della nostra tradizione culinaria figura il pomodoro, un
vegetale appartenente alla famiglia delle Solanacee, che matura in estate e ama i climi
temperati. Il suo valore alimentare scarso mentre elevato il suo valore vitaminico. Infatti
il colore rosso vivace indice della presenza del licopene e del beta carotene, precursore
della vitamina A. Il pomodoro anche ricco in vitamina C, acido citrico e acido malico. La
coltivazione di questo ortaggio rosso, che riveste un ruolo cos importante nella nostra dieta,
ha una lunga tradizione in Italia: oggi il nostro Paese figura al terzo posto nella graduatoria
mondiale per la produzione e l'esportazione.
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Agricoltura
nelle regioni del Nord, dove i consumi raggiungono valori di 40 kg/m2/anno di gasolio per
una serra utilizzata tutto lanno.
Profumo di pomodoro
Avete mai provato ad annusare ad occhi chiusi prima un pomodoro comprato al
supermercato, magari dinverno, e poi uno del mercato rionale o del mercato dei contadini,
acquistato nel periodo estivo? Di sicuro, nel primo caso, non avrete sentito il tipico profumo
di pomodoro che invece vi avr colpito annusando il pomodoro estivo raccolto pochi giorni
prima! I pomodori che troviamo al supermercato, dinverno soprattutto, vengono raccolti
ancora verdi, nelle serre dove vengono coltivati fuori stagione ( il pomodoro un ortaggio
estivo): vengono raccolti non ancora maturi perch prima di arrivare sul banco del
supermercato devono affrontare un viaggio abbastanza lungo con diverse tappe, si parla per
questo di catena lunga di fornitura. Durante i giorni di viaggio, spesso su ruote, e durante
quelli di stoccaggio e distribuzione, i pomodori fanno in tempo a maturare.. e ad emettere
un sacco di CO2! I pomodori che troviamo al mercato dei contadini o al mercato rionale,
invece, sono stati raccolti destate, pochi giorni prima della vendita, quindi gi maturi, rossi
e profumati: non hanno nemmeno affrontato un lungo viaggio perch provengono dai campi
nelle vicinanze in questo caso si parla di catena corta.
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Agricoltura
Pomodori di scarto
Il pomodoro prodotto in tutta Italia, ma in pieno campo coltivato soprattutto in Puglia,
Campania, Emilia-Romagna, Calabria e Sicilia.
I pomodori prodotti in serra vengono raccolti quando sono poco maturi, in pratica ancora
verdi, cos che, al loro arrivo sui banchi del supermercato, saranno quasi maturi e quindi
pronti alla vendita. Il consumatore contento di trovare al supermercato il pomodoro tutti i
giorni dellanno, anche se questo comporta meno sapore, meno bont e meno benefici per
la salute. Quello che conta laspetto, i pomodori devono essere tutti belli e quelli che non
lo sono vengono scartati. Pensate che ne vengono buttati via circa il 10% perch non adatti
a essere commercializzati. Uno spreco inutile di cibo, al quale poi bisogna aggiungere il dato
pi sconvolgente: un altro 15% di pomodori non viene nemmeno raccolto perch il prezzo di
vendita troppo basso e quindi non conviene nemmeno raccoglierli!
Conserve di pomodoro
Per avere il pomodoro a disposizione tutto lanno, preparare delle conserve di pomodoro
sempre stata una soluzione perfetta: come si fa ancora oggi in molte delle case italiane, si
comprano i pomodori ben maturi e, a seconda della tradizione familiare, si conservano in
vasetti di vetro interi, a pezzetti oppure dopo averli passati, stando molto attenti alla
sterilizzazione delle conserve!
A livello industriale si iniziato a produrre concentrati, passate e pelati dopo la met
dellottocento. Molte delle industrie conserviere oggi utilizzano pomodori coltivati seguendo i
principi della produzione integrata, che prevede un impiego limitato di sostanze chimiche di
sintesi, come pesticidi e fertilizzanti, che inquinano le falde acquifere e impoveriscono il
suolo.
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Agricoltura
Lo sapevate?
Il pomodoro una pianta originaria dell'America e fu importata in Europa dagli spagnoli
nel secolo XVI, ma in un primo tempo fu utilizzata come pianta ornamentale da giardino,
infatti si credeva che il pomodoro fosse un frutto velenoso! Nel secolo XVIII il pomodoro
inizi ad essere apprezzato come alimento e si diffuse nelle cucine: quando poi il
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