POS.
II
Prot._______________/222.11.06
REGIONALE DEL
Territorio
TERRITORIO
e
DELL'AMBIENTE
Ambiente
Alla
luce
di
quanto
suesposto,
si
osserva
quanto
segue.
in ordine alla fase istruttoria, tali da potere incidere sulle disposizioni regionali,
rendendole
inapplicabili.
N, infine, pu argomentarsi una incompatibilit dell'"organo collegiale" con la
modalit procedimentale della conferenza di servizi, dal momento che il parere
della CPTA pu comunque essere acquisito in sede di conferenza.
In conclusione, sembra allo Scrivente che l'iter autorizzatorio -come gi in
passato verificatosi con l'entrata in vigore del D.P.R. n.203/1988- rimane ancora
una volta soggetto alla disciplina derivante dalla normativa statale (art.269,
D.Lgs. n.152/2006 cit.), con le integrazioni e specificazioni regionali (art.17, l.r.
n.39/1977,
cit.
e
art.18,
l
.r.
4
agosto
1980,
n.78).
4. In ordine al secondo quesito sottoposto allo Scrivente si osserva quanto segue.
L'art.6, l.r. 3 ottobre 1995, n.71, recante "Disposizioni urgenti in materia di
territorio
e
ambiente.",
testualmente
dispone
che:
"Autorizzazioni ad attivit a ridotto inquinamento atmosferico ed a ridotto impatto
ambientale. - 1. Le autorizzazioni di carattere ambientale attualmente rilasciate
dall'Assessorato regionale del territorio e dell'ambiente per impianti ed attivit non
sottoposti a procedure di valutazione dell'impatto ambientale secondo le specifiche
disposizioni
di
legge,
sono
rilasciate
dalle
Province
regionali.
2. Le autorizzazioni di cui al comma 1 sono rilasciate sulla base di schemi generali
di autorizzazione, indicanti prescrizioni tecniche e modalit di esercizio, per singoli
impianti o attivit produttive, predisposti dall'Assessorato regionale del territorio e
dell'ambiente.
3. Nelle more dell'emanazione della legge regionale in materia di valutazione
dell'impatto ambientale, permangono di competenza del predetto Assessorato le
autorizzazioni per attivit o per opere incluse negli elenchi 1 e 2 della direttiva
comunitaria
n.
337
del
1985.
4. Per l'esercizio delle funzioni di cui al comma 1, le province si avvalgono delle
Commissioni
provinciali
per
la
tutela
dell'ambiente.
5. Con decreto del Presidente della Regione, sulla base di un atto ricognitivo
predisposto dall'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente, entro trenta giorni
dall'entrata in vigore della presente legge, sono individuati gli impianti e le attivit
di
cui
al
comma
1
e
le
fonti
normative
di
riferimento.".
Con D.P.Reg. 24 marzo 1997 sono stati individuati gli impianti e le attivit per i
quali le autorizzazioni di carattere ambientale, e segnatamente le autorizzazioni
ex D.P.R. n.203/1988, sono rilasciate dalle Province regionali (art.1 e allegato I).
All'art.3, D.P.Reg. ult. cit. stato chiarito che le Province, per il rilascio
delle autorizzazioni si avvalgono delle commissioni provinciali per la tutela
dell'ambiente.
"Nuove direttive per l'ottenimento di autorizzazioni alle emissioni in
atmosfera, ai sensi del D.P.R. 24 maggio 1988, n.203" sono state fornite da
codesto Assessorato con D.A. 18 aprile 2001 ove, all'art.2, ult. co., stata
ribadita la competenza ex art.6, l.r. n.71/1995 al rilascio delle
autorizzazioni in capo al presidente della provincia regionale sul cui
territorio ricade l'impianto da autorizzare.
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Alla luce delle argomentazioni sopra svolte, risulta evidente che l'entrata in
vigore del D.Lgs. n.152/2006 non travolge la competenza della Provincia al
rilascio delle autorizzazioni e quella della CPTA all'emanazione del
parere ex art.6, l.r. n.71/1995, ma introduce la modalit della conferenza
di servizi..
Infatti, si gi sottolineato che il D.Lgs. ult.cit. prevede la possibilit che la
Regione indichi con propria legge la diversa autorit competente al rilascio
dell'autorizzazione alle emissioni e all'adozione degli altri provvedimenti
previsti
dal
presente
titolo
(art.268,
lett.
o).
Infine, quanto sopra detto in ordine alle disposizioni regionali che
prevedono il parere della CPTA in seno al procedimento per il rilascio delle
autorizzazioni, non pu che essere ribadito con riferimento alla previsione
di cui all'art..6, quarto comma, l.r. n.71/1995: permane dunque la
necessit di richiedere il parere delle CPTA, ma in seno alla conferenza di
servizi.
Ove, comunque, codesto Dipartimento voglia rimodulare i procedimenti di
cui sopra eliminando l'intervento delle CPTA, potr farsi promotore di
un'iniziativa legislativa in tal senso.
Nelle
superiori
considerazioni
il
parere
dello
Scrivente.
A termini dell'art. 15 del regolamento approvato con D.P.Reg. 16 giugno
1998, n. 12, lo Scrivente acconsente alla diffusione del presente parere in
relazione ad eventuali domande di accesso inerenti il medesimo.
Codesta Amministrazione vorr comunicare, entro novanta giorni dalla
ricezione, l'eventuale possibilit che il parere stesso inerisca una lite, ovvero
se intende differirne la pubblicazione sino all'adozione di eventuali
provvedimenti amministrativi. Decorso tale termine senza alcuna
comunicazione in tal senso si consentir la diffusione sulla banca dati
"FoNS", giusta delibera di Giunta regionale n. 229 dell'8 luglio 1998.
http://www.gurs.regione.sicilia.it/Pareri/P060222.HTM
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