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Sussurri e grida
dal nordest
Mischa Tubner, Brand Eins, Germania
Foto di Diambra Mariani
Le aziende chiudono
o licenziano, gli imprenditori
si disperano e la iducia
nello stato si sgretola.
Reportage dal Veneto colpito
dalla crisi
ue notizie sconcertanti. La prima che a marzo del 2014 c
stata una consultazione popolare per decidere se il Veneto
dovesse diventare indipendente dallItalia. Secondo i promotori, al voto ha partecipato il 63 per cento dei quasi quattro milioni di aventi diritto, e l89 per cento di lo-
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che paga pi tasse, che lo stato investe soprattutto nelle regioni del sud. Per molti
veneti una situazione intollerabile, ma
questo non basta a spiegare il desiderio
dindipendenza.
Laltra notizia sconcertante quella dei
suicidi. Secondo uno studio delluniversit
privata Link campus university di Roma,
tra il 2012 e il 2013 si sono tolti la vita per
motivi economici un centinaio di piccoli
imprenditori veneti.
Il Veneto la quinta regione dItalia per
pil pro capite, e anche il tasso di disoccupazione (7,2 per cento) nettamente inferiore alla media nazionale (12,9 per cento).
Ma in nessunaltra regione la crisi si sentita cos tanto. Dal 2007 il pil regionale si
ridotto del 10,5 per cento e il tasso di disoccupazione aumentato di quattro punti
percentuali. Diecimila imprese sono state
costrette a chiudere e altrettante lottano
per la sopravvivenza. questo il motivo dei
suicidi? Cosa sta succedendo nel nordest
italiano? Come mai tanti veneti hanno perso la iducia nello stato e nel futuro?
Un capannone nella provincia di Vicenza. Il rumore dei macchinari, un paio di
calore forte. Sono passati quattro anni prima che il perito incaricato dal tribunale
confermasse lerrore, ma il verdetto deinitivo deve ancora arrivare. La giustizia italiana cos: uno schifo, commenta Costalunga. Gli italiani non avevano pi i soldi
per comprare le stufe e lui ha venduto quel
settore della ditta.
Malgrado le diicolt, limprenditore si
tiene stretta la sua fabbrica. Si aggira nel
capannone, dalle quattro del mattino e con
la tuta da lavoro, lottando per difendere il
suo lavoro. I miei uomini, esclama, li
ho sempre pagati. Sempre!.
Separatismo latente
Nessuno pu spiegare meglio di Daniele
Marini, sociologo delluniversit di Padova, specializzato nel nordest italiano, cosa
signiica la crisi per questa regione. Nel secondo dopoguerra, racconta, il Veneto era
una delle regioni pi povere del paese.
Molti abitanti emigrarono per cercare for-
bilit. I pochi che nel corso degli anni hanno investito nellazienda e si sono orientati
verso un orizzonte internazionale stanno
superando la crisi. Gli altri si sono rivelati
troppo poco innovativi. Il 90 per cento delle aziende venete conta meno di dieci dipendenti e ha trionfato sul mercato inch
la globalizzazione non gli ha fatto perdere
la posizione dominante. Che si trattasse
di scarpe, sedie o carta, dice Marini, gli
imprenditori veneti di colpo si sono trovati a competere con i cinesi, che ofrivano
prodotti di qualit simile a un prezzo pi
conveniente.
Questa versione dei fatti non molto
popolare in Veneto, dove si preferisce dare
la colpa delle diicolt alla politica e ai meridionali. Le diferenze tra il nord ricco e il
sud povero hanno favorito in dagli anni
ottanta le ambizioni secessioniste in Lombardia, Piemonte, Liguria e Veneto. Da
gruppi regionali formati in quel periodo
nacque la Lega nord, un movimento popu-
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vagare lo sguardo sullampia vallata. Senza corruzione in Italia non funziona nulla.
LItalia diventata la faccenda privata di
una casta di politici, impiegati e funzionari
corrotti, dice. E aggiunge che un imprenditore deve sempre pagare, fare favori,
proteggere i igli di qualcuno. Ogni anno
questa situazione costa 60 miliardi di euro
allo stato.
ProsPekt
Giovani disoccupati
Anche a Verona, la citt di romeo e Giulietta, si respira da tempo il tanfo dellintolleranza. Quando Goethe fece tappa qui,
durante il suo viaggio in Italia, descrisse
limpressione che ebbe di Verona in questi
termini: Del resto si grida, si scherza e si
canta per tutta la giornata fra un brulichio,
una confusione, un tripudio e risate che
non iniscono mai. Laria mite e il vitto a
buon mercato rendono facile la vita.
A circa 230 anni di distanza di quellatmosfera rimasto ben poco. Il sindaco
vuole valorizzare il centro storico. Per farlo, prima ha vietato ai cittadini di dare da
mangiare in strada ai senzatetto: chi si oppone allordinanza deve pagare una multa
compresa tra i 25 e i 500 euro. Poi ha fatto
togliere le panchine per evitare che i sen-
Da sapere
Veneto
Italia
0,9
-0,1
-1,1
-0,3
-1,4
-3,3
2008-2009
2010-2011
-3,5
2012-2013
2014
29