Sei sulla pagina 1di 14

ARGENTINA: i difficili passi verso la

democrazia
La politica degli Stati Uniti riguardo alle altre nazioni americane, agli inizi del
XX secolo, si fondava sulla dottrina di Monroe ( LAmerica agli americani.
Esprimeva lidea che gli USA non avrebbero tollerato nessuna interferenza sul
loro territorio da parte delle potenze europee) e sul corollario secondo il
quale Washington ammetteva lintervento negli affari delle Repubbliche
americane escludendone gli europei. Progressivamente gli americani
abbandonarono il corollario ed il metodo dellintervento militare, iniziando
cos a stemperare questa politica ma senza tuttavia rinunciare mai al diritto di
intervento.

Questo atteggiamento, che sembrava in qualche modo annunciare la politica di


buon vicinato che Roosevelt inaugurer nel 1933. Il dopoguerra, tuttavia, port
ad un raffreddamento tra i Paesi latino americani e gli Stati Uniti. Sul piano
economico, infatti, il programma Marshall aveva provocato lo scontento di
numerose Repubbliche americane in quanto gli aiuti governativi degli Stati Uniti
ai paesi latino americani erano in effetti limitati e gli investimenti principali in
questi paesi provenivano solamente da capitali privati. Durante il periodo
compreso fra gli anni 1943 e 1950, e particolarmente negli ultimi anni della
Seconda Guerra Mondiale, i rapporti diplomatici tra Argentina e Stati Uniti
furono caratterizzati dalla forte pressione statunitense per fare allineare
lArgentina alla posizione delle altre Repubbliche Americane in merito alla
politica di sicurezza e solidariet dellemisfero. Si presentava per, dallaltra
parte, lostinato desiderio di neutralit del Governo Argentino (durante la
guerra infatti, grazie alla presenza di numerosi immigrati tedeschi, le
organizzazioni naziste furono molto attive in Argentina e la Germania vi invest
importanti capitali). Una politica che avrebbe dovuto cambiare nel 1945,
quando la dichiarazione di guerra allAsse da parte dellArgentina sarebbe
diventata condizione indispensabile affinch la nazione sudamericana fosse
ammessa alla Conferenza di San Francisco che avrebbe istituito le Nazioni
Unite e di conseguenza regolarizzato i rapporti con l Inghilterra e gli Stati

Uniti.
Durante la guerra, grazie alla presenza di numerosi immigrati tedeschi, le
organizzazioni naziste furono molto attive in Argentina e la Germania vi invest
importanti capitali. Riprese le relazioni diplomatiche fra i due paesi, un
ambasciatore Usa a Buenos Aires, Braden, ingaggi una lotta accanita contro il
governo argentino rimproverandogli la sua mansuetudine verso lAsse e il suo
carattere dittatoriale, lo scopo era quello di rendere impopolare il colonnello
Pern e di impedirgli di essere eletto alla Presidenza della Repubblica. Eletto
presidente nel febbraio 1946, Pern fece mostra di avvicinarsi allUrss, ma
questa politica non dur molto e ad agosto il generale dichiar che lArgentina
sarebbe stata sempre nel campo degli Stati Uniti precisando che il comunismo
un grande pericolo che minaccia tutte le democrazie occidentali. I rapporti
tra i due Paesi americani migliorarono senza divenire mai realmente buoni.
I rapporti con lArgentina non furono segnati dal problema del comunismo ma
dal proseguire della rivalit gi esistente prima e dopo la seconda guerra
mondiale. La diffusa ostilit verso gli Stati Uniti che si era attenuata durante la
fase della politica di buon vicinato era ricomparsa massicciamente nel
dopoguerra. Lesempio argentino divenne ben presto contagioso ma incominci
a preoccupare gli americani solo allorch apparvero in esso venature
filosovietiche o filocomuniste. Fu solo a partire dagli anni Sessanta che
lAmerica latina venne investita dalla competizione Usa-Urss. Nel corso degli
anni Sessanta, dunque, i governi democratici di molti paesi latino americani
vengono progressivamente abbattuti per essere sostituiti da regimi militari
dittatoriali. Lesilio diventa in questa fase un fenomeno di massa, uno delle
innumerevoli armi di repressione sistematicamente usate dai militari per
eliminare dissidenti, oppositori politici o presunti tali. Nelle nazioni in cui si
instaurano tali regimi ha inizio una vera e propria guerra interna contro il
nemico interno che provoca numerosi vittime e ripetute violazioni dei diritti
umani.
Il concetto di nemico interno venne rielaborato in America Latina, negli anni
Sessanta e Settanta, ed adattato dai vertici militari delle dittature golpiste in
funzione difensiva, anticomunista e antisovversiva in generale. In un clima di
Guerra Fredda e di scontro tra Est ed Ovest, lidea alla base di questa
rielaborazione quella per cui si considera che il pericolo per uno stato non
provenga pi tanto da minacce esterne, che possono quindi minare le frontiere
geografiche della nazione, bens da minacce interne, dai sovversivi, che
possono minacciare le frontiere ideologiche dello Stato. In sintesi, in nome
dellanticomunismo e per paura che gruppi e partiti dispirazione marxista,
presenti negli stati latinoamericani, potessero destabilizzare o minacciare gli
interessi economici e geopolitici, gli Stati Uniti iniziarono a promuovere e
finanziare colpi di stato e repressioni in diversi paesi del Sud America.
Nel corso degli anni Settanta quindi regimi militari presero progressivamente il

potere in tutto il Cono Sud del continente latinoamericano, anche in quei paesi
con consolidate tradizioni democratiche quali il Cile e lUruguay, mentre in altri
paesi come Brasile, Paraguay, Argentina e, pi in generale, nelle repubbliche
centroamericane, lesercito, che a pi riprese intervenne nella vita politica dello
stato, inaugurer una nuova stagione di colpi di stato militari che si
differenzieranno notevolmente dai precedenti soprattutto per lintensit e la
brutalit dei metodi repressivi.

Particolarmente complicato risulta analizzare le ragioni per cui anche in


Argentina nel 1976 i militari si impossessarono, attraverso un colpo di stato,
del potere politico. Per spiegarlo occorre immediatamente dire che lArgentina,
a differenza del Cile, nel corso della sua storia politica ha assistito a numerosi
colpi di stato, tanto che questa pratica sembra quasi acquisita allinterno del
normale alternarsi dei governi del paese. La lunga notte dei golpe, dittature e
contraccolpi armati in Argentina inizia nel 1930 e termina veramente solo nel
1983. In pi di cinquanta anni di storia solo due presidenti riescono a giungere
alla fine del loro mandato di governo, che la costituzione argentina fissa in sei
anni, e non un caso che siano entrambi ex generali dellesercito in congedo.
Ogni dieci anni, infatti, il paese vede alternarsi un golpe militare. Nel giugno
del 1943, mentre i politici dei vari partiti erano divisi tra interventisti e chi
invece preferiva tenere fuori lArgentina dal secondo conflitto mondiale, i
militari escono dalle caserme per prendere nuovamente le redini del potere
politico.
Pern arriva al potere con lintenzione di fare dellArgentina una nazione
economicamente libera, politicamente sovrana e socialmente giusta.
Per capire un po meglio questo movimento sociale e politico che prende nome
dal suo leader carismatico a cui ancora oggi nellArgentina contemporanea
partiti, leader politici e presidenti si rifanno, utile ricordare che il peronismo
come movimento politico non d solo voce e protagonismo a strati sociali
fino a quel momento invisibili e silenziosi. Con la sua particolare struttura

argomentativa il messaggio peronista compie infatti una doppia operazione:


mentre innalza le masse allo status di soggetto di cittadinanza politica, rafforza
i tratti carismatici di un leader che appare come lenunciatore di una proposta
di giustizia sociale unificatrice di entit quali la Nazione, il Popolo, la Patria.
Inoltre lavvio del fenomeno peronista signific il superamento di vecchie
differenze e contrapposizioni, giacch a partire da Pern laccettazione o il
rifiuto della sua leadership divennero elementi di definizione politica. Pern si
trasform quindi nellincarnazione dellidentit argentina, era riuscito a
recuperare lArgentina dalle mani degli stranieri vendicando anche il vecchio
senso di umiliazione nei confronti dellEuropa e degli Stati Uniti.
LArgentina rest sotto i controllo di Pern fino al 1955. A settembre di questo
anno le forze armate con un colpo di stato lo allontanarono dalla presidenza.
Ha inizio, da questo momento in poi, un periodo in cui i peronisti saranno
esclusi dalla vita politica del paese, un periodo in cui i governi che si
avvicendano cercheranno sistematicamente di smantellare il modello politico
costruito nel decennio precedente. Appare chiaro come la vita politica di un
paese in cui si assiste allesclusione di una consistente forza politica e sociale
come il peronismo non possa procedere verso la stabilit e lequilibrio
democratico. Gli anni in cui Pern costretto allesilio 1955-1973 lArgentina fu
infatti percorsa da continue tensioni sociali che vedono contrapporsi due parti.
Non un caso che si parli di sistema politico dualista in cui da un lato
operano i settori popolari che si identificano con il peronismo e che sono spesso
costretti ad esercitare la loro pressione in maniera extra-istituzionale, e
dallaltro quei settori che intendono ricostruire le libert e il pluralismo. Questo
dualismo costringe lArgentina ad una lacerazione interna dovuta alla
polarizzazione tra settori popolari e fronte antiperonista. Il nazionalismo
restauratore continuava a influenzare ideologicamente i diversi governi militari:
questi accoglievano con soddisfazione leredit totalizzante ed escludente che
dalla fine dellOttocento serviva a definire lidentit e si proponevano come i
depositari assoluti dellargentinit e gli artefici della salvezza della nazione.
Furono questi i principi con i quali il golpe del 1976 insedi nel paese la
dittatura pi sanguinosa della storia argentina.

Con la Revolucin Libertadora si apre in Argentina unaltra fase di forte


violenza politica con la messa al bando del partito di maggioranza e le
organizzazioni ad esso legate. Si increment lapertura verso il mercato
mondiale e si avvi un progressivo smantellamento dellindustria nazionale con
un conseguente aumento di precariet del lavoro. Il clima politico divent teso
e a causa dellacuta instabilit politica si susseguirono diversi capi di governo.
Nel 1971 il capo dellEsercito assunse la presidenza e indisse le elezioni a cui,
per la prima volta dopo tanti anni, saranno ammessi esponenti peronisti. Nel

marzo 1973 Cmpora venne eletto presidente. Pern costrinse Cmpora alle
dimissioni: si organizzano rapidamente nuove elezioni da realizzarsi nel
settembre del 1973. Il 23 settembre Pern venne eletto presidente per la terza
volta; vicepresidente sar sua moglie Isabelita. Nellesercizio del potere Pern
inser nei posti chiave politici appartenenti alla destra reazionaria del partito
mentre chiese sacrifici alla classe operaia in nome del bene nazionale. Nei mesi
precedenti alla sua morte, Pern sed le mobilitazioni e rinforz lapparato
repressivo dello stato. Alla sua morte, avvenuta nel 1974, si insedi Isabelita,
ma in realt le redini del Governo vennero tenute da Lopez Rega il quale cre
uno stato di polizia, inaugurando la fase del terrorismo di stato con la
formazione dellAlleanza Anticomunista Argentina (detta Triple A) e di bande
paramilitari al servizio del potere politico per eseguire omicidi e sequestri degli
oppositori al regime. Durante lescalation della violenza politica, del vuoto
istituzionale e della crisi economica, provocata dallaumento mondiale del
prezzo del petrolio, i militari decisero di assumere direttamente il potere
davanti allindifferenza di gran parte della popolazione.

Il 24 marzo del 1976 ha inizio in Argentina la dittatura militare con il


triumvirato Massera (comandante della Marina), Agosti (comandante
dellAeronautica) e Videla (comandante dellesercito e presidente di fatto). Per
le strade non si videro i classici carri armati, non ci furono scontri o morti, non
si rese nemmeno necessario sparare un colpo, non ci fu bisogno di ostentare la
forza. Nessuno poteva per immaginare ci che sarebbe accaduto.
Diversamente da quanto avvenuto nel vicino Cile, in Argentina non ci sono mai
stati gli stadi pieni di prigionieri politici. Non si doveva provocare la condanna
internazionale, ma piuttosto dare unimmagine di moderazione e legalit.
Unimmagine difficile da mantenere quando ci che si vuole coprire
lannientamento di ogni forma di opposizione. Intorno ai desaparecidos si era
alzato un muro di silenzio. Con i diritti avevano perso anche lesistenza civile.
Nessun interrogativo trov una risposta: la Polizia non aveva visto nulla, il
Governo faceva finta di non capire di cosa si stesse parlando, la Chiesa non si

pronunciava, gli elenchi delle carceri non registravano le loro detenzioni, i


magistrati non intervenivano. Dal momento in cui avveniva il sequestro, la
persona restava totalmente isolata dal mondo esterno: depositata in uno dei
numerosi campi di concentramento o in luoghi intermedi di detenzione dove
veniva sottoposta a torture infernali e lasciata alloscuro della propria sorte. Si
ritiene, infatti, che la tecnica di sequestrare e far sparire le vittime della
repressione sia stata in qualche modo ideata per evitare quanto verificatosi
pochi anni prima in Cile quando le immagini televisive degli arresti di massa e
degli oppositori ammassati negli stadi avevano fatto il giro del mondo
suscitando ondate di indignazione dellopinione pubblica mondiale. La assoluta
segretezza degli arresti, viceversa, garant per lungo tempo al regime militare
argentino una sorta di invisibilit agli occhi del mondo. Altra finalit era
quella di terrorizzare la popolazione soffocando cos ogni possibile dissenso al
regime. Le modalit degli arresti e lassoluto mistero sulla sorte degli arrestati,
fecero s che le stesse famiglie delle vittime tacessero per paura, cosicch
persino nella stessa Argentina per lungo tempo il fenomeno rimase taciuto,
oltre che totalmente ignorato nel resto del mondo.
I golpes militari in Argentina, come in tutti i paesi dellAmerica Latina,
godevano dell appoggio, oltre che delle classi pi abbienti del paese, anche di
quello di una parte abbastanza consistente della classe media che vedeva nei
militari un forte spirito patriottico utile per affrontare i problemi economici e
politici in cui il paese si trovava. Gli stessi militari che presero il potere nel 76
definiscono il nuovo periodo storico come il Processo di Riorganizzazione
Nazionale i cui obiettivi strategici erano: sterminare la guerriglia, riordinare
leconomia e disciplinare la societ. Con il pretesto di effettuare tale processo
di riorganizzazione nazionale, i militari instaurarono il terrorismo di Stato su
grande scala: dichiararono lo stato di assedio abrogando i diritti costituzionali,
sospesero le attivit politiche e di associazione, chiudendo il Congresso e
proibendo i sindacati, i giornali, sequestrarono attivisti politici e sindacalisti. Per
ottenere qualsiasi tipo di informazioni su veri o presunti nemici del regime
venne istituzionalizzata la pratica della tortura, praticata in clandestini centri di
detenzione nei quali vengono incarcerati i detenuti illegali. Si applic il metodo
della sparizione di massa per accrescere il clima di paura e terrore tra la
popolazione con lobiettivo di paralizzare i gruppi di opposizione e si realizz
anche un perverso sistema di appropriazione dei neonati delle detenute in
stato di gravidanza: linizio del dramma dei desaparecidos. Solo nel 1977
vengono effettuati i primi atti di denuncia: nacque lorganizzazione delle
Madres de Plaza de Mayo, gli esiliati parteciparono a fori internazionali per
denunciare i crimini, altre associazioni si andranno formando in seguito come
Familiares e Abuelas. Grazie alla loro coraggiosa azione le Madri di Plaza de
Mayo, madri dei giovani desaparecidos, sfidando il regime con una protesta
pacifica, riuscirono a far conoscere alla opinione pubblica mondiale il dramma

che stava avvenendo nel loro Paese. In Italia la lotta per l emancipazione della
donna si accese in ritardo rispetto al resto dell Europa. A met Ottocento
nacquero i primi movimenti delle suffragette, cos chiamate perch
rivendicavano il suffragio femminile anche se il vero e proprio movimento
femminista nasce tra gli anni 60-70. Perch ci non accade anche in
Argentina? Le donne furono impegnate a combattere la politica e a
preoccuparsi della scomparsa di figli, mariti e parenti e non si poteva ancora
manifestare il proprio dissenso liberamente e per questo nascono le Madri de
Plaza de Mayo.

I militari rimasero al potere fino al 1983 e il motivo della loro caduta va


ricercato principalmente nellinsensata azione di guerra promossa nel 1982 dal
presidente Galtieri il quale, facendosi paladino della realizzazione delle
tematiche nazionaliste tanto care ai militari, decide di occupare le isole
Malvinas (Falkland), da 150 anni nelle mani degli Inglesi. Alla vigilia della
guerra l Argentina si trov in un periodo di devastante crisi economica e di
contestazione civile su larga scala contro la giunta militare. L intervento diretto
del Regno Unito fu scatenato dallo sbarco di 50 soldati argentini sulla
dipendenza britannica piantando bandiera argentina. Nonostante comunque l
attacco argentino colse di sorpresa, il governo inglese riusc ad organizzare una

Task Force in breve tempo per scacciare gli assalitori. Dopo pesanti
combattimenti i Britannici prevalsero e le isole sono ancora tuttoggi sotto il
protettorato del Commonwealth inglese. Il risultato delloperazione bellica fu
disastroso e proprio sullonda di questo altissimo prezzo pagato, lArgentina
inizi il processo di transizione alla democrazia con la destituzione di Galtieri
(crebbero infatti dissenso e proteste contro il governo miltiare avviandolo verso
la caduta definitiva) e la salita al potere di Bignone, il quale prima di
abbandonare il potere fece un ultimo regalo alla giunta militare promulgando la
Legge dellAutoamnistia con la quale dichiara che essendosi trovati in

periodo di guerra civile nessun crimine poteva essere giudicato dai


normali organi giudiziari. Nel 1983 il presidente Raul Alfonsn, appena
eletto, ristabil pienamente le libert democratiche e le garanzie costituzionali
tentando, ma riuscendovi solo in parte, di far giudicare e condannare i
colpevoli dei massacri e delle torture. Il nuovo Parlamento dichiar nullo il
decreto di Amnistia. Nel dicembre 1983 venne istituita la Comisin Nacional
sobre la Desaparicin de Personas per raccogliere le denuncie e le
testimonianze sulle violazioni dei diritti umani e per investigare sui
desaparecidos. Tutto il materiale raccolto dalla Commissione fu trasmesso alle
competenti autorit giudiziarie e grazie alle informazioni raccolte fu possibile
celebrare i processi che porteranno alla condanna dei vertici della giunta
militare. Nel corso di circa un anno la Commissione ascolter le testimonianze
di persone passate per i centri di detenzione clandestina, revisioner i registri
carcerari e quelli dei commissariati di polizia, cercher di risalire ai documenti
dove venivano registrati i passaggi di propriet dei beni appartenuti ai
desaparecidos, visiter i luoghi indicati come Centri di Detenzione Clandestina
e chieder istanze ai diversi uffici delle forze armate che per raramente
collaborarono, adducendo come scusa che la documentazione richiesta era
sotto segreto militare.

I dossiers furono catalogati e una sintesi fu pubblicata nel libro Nunca Mas che
diventato uno dei best-sellers della letteratura argentina. Il 9 dicembre del
1985 arrivano le prime condanne: la Corte federale condanna Videla e Massera
allergastolo per omicidio pluriaggravato, privazione illegale della libert,

torture e furto. La Corte suprema di giustizia ratifica queste condanne bench


riduca le pene; tutta la piramide repressiva viene investita, dai capi militari di
grado pi elevato fino allultimo poliziotto e ai suoi collaboratori civili. Ma le
pressioni dei militari continuano ad avere un grosso peso nella politica
argentina tanto che nel 1986 venne promulgata dal Parlamento una legge
(Punto Final) grazie alla quale vengono estinti tutti i reati commessi da militari
e poliziotti non ancora incriminati. Nonostante un ampio appoggio sociale, il
governo cedette alle pressioni militari e con una successiva legge si esent
dalla colpevolezza chi ha torturato o ucciso eseguendo un ordine superiore e si
istituzionalizz cos limpunit con la scarcerazione di tutti i responsabili, ad
eccezione degli alti comandi che rimarranno in prigione fino allindulto
presidenziale del 1990 che lo giustifica con la necessit di voltare pagina.
Quando il governo Alfonsn cominci a indagare sulla sorte degli scomparsi non
si trov nulla. Tutto era svanito, disperso, dileguato, desaparecido. Il tentativo
di annullare il passato, di far scomparire le sue tracce, manifesto: anche i
governi democratici che si sono susseguiti hanno scelto loblio. Ma il passato
non scompare mai e la verit lentamente ma finalmente emerse grazie anche
alle confessioni di un ex capitano della marina militare che ha raccontato in
modo particolareggiato la metodologia di sterminio alla quale gli stessi carnefici
si riferivano con il termine vuelos (voli). Nella sua testimonianza racconta della
procedura, dellautorizzazione della Chiesa Cattolica, dellutilizzo di iniezioni
anestetiche, del tipo di aerei utilizzati e dellampia partecipazione degli ufficiali.
Era qualcosa che doveva essere fatto. Non so cosa senta un boia quando deve
uccidere... A nessuno piaceva farlo ma era gradevole... Era qualcosa di
supremo che si faceva per il paese. Un atto supremo. Questa breve
testimonianza evidenzia chiaramente il clima di follia e di terrore che regnava
in quegli anni in Argentina. Prima della confessione del capitano si sempre
parlato di una storia ufficiale e di unaltra raccontata dai pochi superstiti o dai
familiari delle vittime. Durante i primi anni della dittatura le Madri di Plaza de
Mayo erano infatti etichettate come Las locas de Plaza de Mayo, quale ratifica
della scissione che si era prodotta nella societ argentina tra discorso ufficiale e
discorso minoritario. La prima storia era documentata dagli atti di un governo

dittatoriale e il loro agire sembrava incontestabile.

La seconda storia era costruita da unimmensa massa di ombre che non


potevano testimoniare, da interrogativi sulla loro sorte: i desaparecidos furono
con la loro assenza la principale accusa contro il terrore. La storia finalmente si
unifica e sempre grazie alla sua testimonianza stato possibile ricostruire le
varie fasi della metodologia di sterminio. I gruppi operativi, conosciuti come
patotas, erano i commandos addetti al sequestro: le patotas erano costituite
da membri dei vari corpi dellesercito, che solitamente prendevano il comando
delle operazioni, e da componenti scelti tra le forze dellordine. Allinizio la
patota arrivava a tarda notte a bordo di un mezzo rubato, solitamente un Ford
Falcon verde. Con il passare del tempo e quando il terrore si era gi
impadronito della societ civile, arrivavano anche in pieno giorno con
operazioni sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle universit o nei bar. Quando
trovavano dei bambini li portavano via e, se molto piccoli, venivano regalati o
venduti a famiglie di militari o poliziotti che non potevano avere figli. In
pochissimi casi la patota lasciava i figli ai vicini o davanti ai portoni degli
orfanotrofi e degli ospedali. Se non trovavano la vittima in casa al momento
dellirruzione, restavano ad attenderla prendendo come ostaggi i familiari e
tutti quelli che entravano nellabitazione. I membri delle patotas si muovevano
per tutto il paese sotto falso nome, con documenti contraffatti e con auto
rubate. Godevano dellincondizionata protezione del governo militare e
venivano utilizzati, oltre che per il sequestro dei sovversivi, anche per
operazioni di indubbia illegalit. Dopo il sequestro entravano in gioco i gruppi
addetti al saccheggio che portavano via dalle abitazioni mobili e mercanzie
varie che costituivano il bottino di guerra e che veniva diviso tra gli stessi
membri della patota o con i diretti superiori. I sequestrati potevano avere due
destini differenti: per ci che riguarda il primo, essi erano rinchiusi nei campi di
concentramento in cui sopravvivevano un mese, al massimo due; oppure, i pi
fortunati trascorrevano anni nelle carceri Penitensiaria dove non era

conservata l identit ma si riceveva almeno un pasto al giorno ed era


considerata la via privilegiata anche se non assicurava comunque la salvezza.
In queste carceri non si era esentati da torture fisico-psicologiche.
Si arriv a parlare di 2 Argentine : una della repressione in cui i
comportamenti da parte dei cittadini dovevano essere molto cauti per non
compromettere nulla; l altra l Argentina che lavora e continua con la vita
quotidiana per quanto possibile. Molto spesso dare un opinione in merito a
qualcosa poteva costare la vita. La gente cercava di mantenere un tenore di
vita normale anche se era necessario rinunciare a certi comportamenti (ad
esempio per i giovani cera il divieto di portare i capelli lunghi).
La citt sembrava normale, le operazioni si facevano con camion e macchine
senza targa, di notte, con uomini in borghese. Nacque cos lidea
strategicamente brillante dei desaparecidos, cio quella di far scomparire nel
nulla le persone prelevate; il che da una parte paralizzava la famiglia, che
continuava a sperare che la persona ritornasse e non voleva renderne pi
difficile la situazione, ma dallaltra toglieva ogni evidenza iconografica
allinformazione e la mancanza di immagini metteva in dubbio lesistenza
stessa della repressione. Quello cileno fu un golpe trasmesso praticamente in
diretta, nel senso che le cose avvenivano alla luce del sole, si vedevano
sequestrare le persone, si poteva visitare uno stadio, che poi diventato un po
il simbolo della dittatura cilena, dove settemila persone erano recluse e

torturate alla vista della stampa internazionale.


Gli argentini, invece, fin dal primo momento operano nella clandestinit, nel
buio e nel silenzio. Il golpe aveva come obiettivo il raggiungimento della pace
sociale, dellordine e della stabilit, attraverso leliminazione di qualunque
possibile oppositore: sindacalisti, intellettuali, studenti e soprattutto i giovani. I
militari hanno avuto la complicit non solo dell alta borghesia argentina (che
ha avuto grandi guadagni) ma anche del clero e della media borghesia. Le
Forze Armate studiarono bene un piano per sterminare tutti gli oppositori,

oppositori anche ideologici; questa lanomalia della tragedia argentina, non


gli oppositori in armi, ma chi dissentiva sul piano economico, sul piano sociale;
chi faceva il catechismo nelle borgate era considerato un sovversivo e in
quanto tale veniva sequestrato e ucciso, perch frequentare i poveri era
sovversione. Anche la Chiesa cattolica non prese una decisa e ferma posizione
di condanna: se da un lato diversi sacerdoti vennero perseguitati per il loro
impegno a favore dei poveri e dei bisognosi, dallaltro le alte gerarchie
ecclesiastiche preferirono mantenere private frequentazioni con personaggi in
vista della Giunta militare. E solo nel 1997 la Chiesa Argentina ha prodotto la
tanta attesa autocritica ammettendo la complicit di alcuni suoi esponenti con
la giunta militare.
Una adeguata presa di posizione, nei riguardi della vicenda dei desaparecidos,
che pure interessava un gran numero di cittadini italiani, non si ebbe neppure
in Italia, dove lattenzione politica era distratta dal terrorismo dilagante in
quegli anni. Tra i due paesi vi erano rilevanti rapporti economici, essendo
lArgentina interessata, tra laltro, allacquisto di armi e di imbarcazioni militari
di fabbricazione italiana. Lesistenza di questi legami poteva dare una
spiegazione del perch la tragedia argentina non avesse trovato il giusto spazio
sulla stampa italiana. Un atteggiamento di indifferenza e di silenzio venne
tenuto anche dallambasciatore dItalia a Buenos Aires, il quale accolse linvito
dei militari a negare lasilo politico alle persone ricercate, come se
effettivamente si trattasse di delinquenti comuni, oggetto di normali operazioni
di polizia. Si prefer anteporre il mantenimento di buoni rapporti con i militari al
potere, a tutela degli interessi dei grandi gruppi italiani, pubblici e privati,
contribuendo alla politica di oscuramento voluta dai generali argentini sulla
violenza in corso. In Cile invece l ambasciata italiana apre le porte ai
fuggiaschi riconoscendo al popolo cileno lo status di rifugiato politico. I paesi
nordeuropei invece, non tenendo conto delle pressioni del governo militare
argentino, accolgono benevolmente tutti coloro che riescono a fuggire
concedendo asilo politico.
I giornalisti di tutto il mondo non trovano quindi unimmagine simbolo del
golpe, un quadro che riesca ad immortalare la tragedia argentina.
Apparentemente la vita del popolo argentino continua quieta e tranquilla. E
quindi interessante cercare di capire cosa successo: perch il dittatore cileno
stato escluso dalla comunit internazionale mentre i generali argentini hanno
potuto continuare tranquillamente ad intrattenere rapporti diplomatici con tutto
il mondo? La differenza tra il Cile e lArgentina risiede anche nella modalit
della repressione. In Argentina si optato per una eliminazione scientifica degli
oppositori e dei giovani, ma in un modo che non potesse essere colto dai media
televisivi. Questa opera di occultamento ha fatto s che le televisioni non
potessero rappresentare ci che stava accadendo. Sulla stampa internazionale
sono saltuariamente apparsi interessanti articoli, che non riuscivano per a

bucare lindifferenza che accompagnava ci che avveniva in Argentina.


Abbiamo assistito ad una collaborazione tra i governi occidentali ed i militari
argentini per fare in modo che la stampa non mettesse in rilievo le violenze. Il
fine della tecnica repressiva scientifica utilizzata dagli argentini era quello di
evitare che succedesse quello che era accaduto in Cile: si voleva evitare di
dover interrompere i rapporti diplomatici. La politica estera delle democrazie
occidentali, Italia compresa, privilegi la tutela degli interessi economici
presenti in Argentina a scapito della difesa dei diritti umani.

Nel 2003, eletto presidente della Repubblica Argentina, Nestor Kirchner, dopo
tanti anni inaugura una svolta nella triste sequela di indulti e perdoni dei suoi
predecessori. A pochi giorni dal suo insediamento rimuove alcuni tra gli alti
vertici militari provocando un generale scontento tra le Forze Armate. Instaura
un dialogo e una profonda collaborazione con le organizzazioni delle Madres,
Abuelas e Familiares dei desaparecidos e annulla le leggi che riguardano l
impunit per crimini militari. Si apre cos una nuova stagione nella giustizia
argentina: diversi giudici hanno iniziato dei procedimenti contro i criminali della
dittatura appellandosi alla nullit delle leggi. Nel 2004 con una solenne
cerimonia davanti a una folla sterminata e rivolgendosi alle Madri, alle Nonne,
ai Figli e ai Familiari dei desaparecidos Kirchner chiede pubblicamente perdono
per le atrocit commesse dallo Stato nella decade della dittatura e si scusa, a
nome dello Stato, per averlo fatto con tanto ritardo. Si calcola che pi di
30.000 persone siano state eliminate durante la guerra sporca. E ipotizzabile
che almeno una parte di loro sia stata liberata grazie ai familiari che erano
riusciti ad ottenere lintercessione di qualche influente membro delle forze
armate o di qualcuno appartenente a strati della societ a loro vicini, che
potevano essere alti prelati o industriali. Ci sono testimonianze di pagamenti di
riscatto grazie al quale il detenuto riusciva a passare dalla detenzione illegale a

quella legale e poi liberato, ma non sempre, per, il pagamento di un riscatto


portava alla liberazione del sequestrato.

Potrebbero piacerti anche