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CINA 1949-1989

1911: Scoppio rivoluzione antimancese


1912 : (1 gennaio) Nascita della repubblica di Cina
Abdicazione al trono della dinastia mancese dei Qin
1912-1916: Governo di Yuan Shikai
1915: Il Giappone presenta le 21 domande alla Cina
1916: Morte di Yuan Shikai (giugno)
1917: la Cina entra nella prima guerra mondiale a fianco dellIntesa (agosto)
Movimento del 4 maggio. Protesta contro le decisioni assunte a Versailles a favore del
Giappone e contro gli interessi cinesi
1921: Fondazione del Partito comunista cinese (luglio)
Primo fronte unico fra nazionalisti e comunisti
MAO ZEDONG
(1893-1976)
Comp i suoi primi studi nella nativa Hunan ma successivamente trascorse vari mesi presso
lUniversit di Pechino (1918-1919). Fu tra i fondatori del Partito comunista cinese, ma la sua
ascesa politica e militare ebbe inizio nei primi anni 30 attraverso le basi sovietiche. Condusse tra il
1934-35 la Lunga Marcia verso il Nord.

1924: Congresso di riorganizzazione del Partito nazionalista cinese (gennaio)


1925: Morte di Sun Yat-sen (12 marzo)
SUN YAT-SEN
(1866-1925)
Formatosi ad Hong Kong come medico, divenne presto coinvolto nelle attivit rivoluzionarie
antimancesi. Fondatore della Lega giurata e del Partito nazionalista nonch artefice della
riorganizzazione che port questultimo ad assumere la denominazione di Partito nazionalista
cinese, considerato il padre della Repubblica. Le sue attivit rivoluzionarie e repubblicane che lo
portarono dapprima a cercare ed ottenere laiuto del Giappone, ma successivamente negli anni
Venti concep una forte alleanza con lUnione Sovietica.
La sua morte prematura ne trasform ulteriormente la figura nel simbolo del patriottismo e della
nazione cinese, tanto che egli considerato come tale sia a Taiwan sia nella Repubblica Popolare
Cinese.
Imponenti manifestazioni e scioperi operai, soprattutto a Shangai (Movimento del 30 maggio)
1926-28: Spedizione al Nord
1927-28: Rottura del fronte unito, repressione anticomunista, rivolte armate comuniste e inizio
della costruzione delle basi sovietiche nella Cina meridionale

1929-anni 30: Grande depressione economica. La Cina interessata dalla crisi soprattutto negli
anni Trenta.
1930-34: Cinque campagne di accerchiamento e annientamento contro le basi comuniste da parte di
Chang Kai-shek
1931: Inizio dellaggressione giapponese alla Manciuria
(incidente del 18 settembre)
Creazione della repubblica sovietica del Jiangxi
1932: Formazione dello stato fantoccio del Manzhouguo
1934: Chiang Kai-shek avvia il Movimento Nuova Vita
1934-1935: LUNGA MARCIA
1935: La conferenza di Zunyi (gennaio) sancisce linizio dellascesa di Mao Zedong
1936: Larresto di Chiang Kai-shek da parte di Zhang Xueliang e altri comandanti nazionalisti
1937-1945: Guerra sino-giapponese e inizio della seconda guerra mondiale in Asia orientale
1937: Scontro a fuoco tra truppe cinesi e giapponesi non lontano da Pechino; inizio della guerra
sino-giapponese e del secondo fronte unito tra nazionalisti e comunisti
Dicembre 1937-inizio 1938: Massacro di Nanchino
1939: Inizio della seconda guerra mondiale in Europa
1941: Attacco di Pearl Harbour (dicembre); entrata in guerra degli USA e inizio della guerra nel
Pacifico nellambito della seconda guerra mondiale
1945: Resa della Germania e successivamente del Giappone.
Risoluzione sulla storia del partito comunista cinese dal 1921 in poi. La risoluzione fu approvata il
20 aprile 1945. con questa si imputavano i principali errori politici alle tre linee erronee di sinistra
(fra le quali la linea cosiddetta dei 28 bolscevichi). La linee corretta emerge essere solo quella
di Mao Zedong che si oppone alla sottovalutazione dellimportanza dei contadini e della guerra di
guerriglia nonch allalienazione delle masse dal partito.
Mao Zedong poteva contare sul lavoro svolto allinterno delle basi sovietiche e delle aree liberate.
Emergeva insieme a Mao Zedong la stella di Liu Shaoqi (che aveva svolto un ottimo lavoro nelle
aree bianche in mano ai nazionalisti.
La nuova dirigenza che aveva preso corpo attorno a Mao durante il 1945 fu sostanzialmente quella
che salut la fondazione della Rpc nellottobre 1949 e sarebbe largamente rimasta la stessa, con
alcune rilevanti eccezioni, sino alla met degli anni 60.

LIU SHAOQI
(1898-1969)
Studi a Mosca nei primi anni Venti e al ritorno in Cina lavor con Li Lisan allinterno del
movimento sindacale. Partecip alla prima fase della lunga marcia ma poi rimase nellarea
centromeridionale del paese a condurre il lavoro politico e militare.
Nel 1939 pronunci il celebre discorso: Come essere un buon comunista che divenne negli anni
40 uno dei pi importanti documenti da studiare da parte dei quadri e dei militanti comunisti.
Nel 1959 divenne presidente della repubblica e si afferm come il successore designato di Mao: la
Rivoluzione Culturale spezz tuttavia i suoi progetti e le sue ambizioni, indentificandolo come
lobiettivo pi prestigioso della critica delle guardie rosse.
Mor nel 1969 isolato e abbandonato e venne riabilitato solo nel 1980.
Un altro caso altrettanto importante fu quello di Zhou Enlai.
Mao e Zhou si erano trovati su opposte posizioni tra il 1937 e il 1938, quando il secondo aveva
esplicitamente sostenuto le posizioni di Wang Ming e dei bolscevichi. Il ruolo di Zhou Enlai fu
gradualmente rivalutato negli anni seguenti, anche alla luce della lunga militanza politica
(probabilmente la pi lunga se si eccettua Mao stesso), dellincontestabile talento e dellapertura
autocritica che egli comp per gli errori commessi, portandolo tuttavia a occupare una posizione
inferiore a Liu Shaoqi nellambito di un nuovo assetto politico.
1947-49: Guerra civile tra nazionalisti e comunisti
1947: Repressione da parte delle truppe nazionaliste delle proteste popolari a Taiwan (incidente del
28 febbraio)
1949: Fondazione della Repubblica Popolare Cinese (1 ottobre)
La fondazione della RPC segnato dalla emergenza (politica, economica, sociale), dal grave
deteriorarsi della situazione internazionale (lavvio e lestensione della guerra fredda) di cui la
guerra di Corea, nella quale la Cina fu fortemente coinvolta e che fu combattuta proprio in unarea
di frontiera con la Cina.
Il tema della dittatura democratica da parte della classe operaia (e quindi del PCC) veniva
esplicitamente rivendicato. Ciononostante, il carattere relativamente moderato e graduale della
strategia complessiva, in campo economico e sociale appare nel documento del 1949 largamente
confermata, come dimostra altres il termine di repubblica popolare adottato per il nuovo Stato,
che faceva esplicito riferimento al termine popolo che esprimeva un approccio sociale assai pi
ampio e articolato rispetto alle classi (operai e contadini) cui il Pcc faceva tradizionale riferimento.
Il partito divenne il perno di un sistema di organizzazione a tre facce (partito, governo-Stato,
esercito) rimasto essenzialmente tale fino ad oggi.

Esso tuttavia e sino ad oggi ha continuato largamente ad essere un partito elitario pi che di
massa.

ANNO
1945
1949
1956
1977
1997
2004

ISCRITTI AL PARTITO (in milioni)


1,2
4,5
10
35
60
66

Il rapporto membri del partito-popolazione complessiva si aggira sempre verso il 5-6%.


Ritiro di Chiang Kai-shek e dei nazionalisti a Taiwan (dicembre)
1950: Trattato di amicizia tra Cina popolare ed Unione Sovietica (febbraio)
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL PARTITO
-Ufficio politico
(composto da poche decine di membri)
-Comitato permanente
(formato da un numero ristretto di alti dirigenti, membri dellUfficio politico)
=POTERE DECISIONALE
-Comitato Centrale (composto oggi da alcuni centinaia di membri)
=ratifica delle decisioni
(ogni sei mesi assemblea plenaria)
-Congresso nazionale
=il momento pi alto della vita del partito
(alcune centinaia di delegati)
(ogni tre anni ma anche ogni 11)
Lorganizzazione centrale del partito era completata da vari comitati e commissioni tra cui:
Commissione centrale di controllo
E vari dipartimenti con specifiche funzioni (fra cui il Dipartimento per lorganizzazione
incaricato del reclutamento e della gestione dei quadri del partito a livello centrale e locale - .
STRUTTURA FORMALE DELLO STATO E DEL GOVERNO
-Consiglio centrale popolare per gli affari di governo (sessantina di dirigenti; allinizio anche alcuni
detrattori di Mao) Presieduto da Mao e da altri
(di questo organismo fecero parte anche alcuni non comunisti come la vedova di Sun Yat-sen, Song
Qingling)
-Consiglio per gli affari di governo
=POTERE ESECUTIVO

= presieduto da Zhou Enlai (di fatto il primo ministro)


I due consigli sono strettamente coordinati
ESERCITO POPOLARE DI LIBERAZIONE
Maggio-giugno 1950: legge sul matrimonio (eguaglianza donne; libert nella scelta del marito;
possibilit di richiesta di divorzio da parte delle donne; no alla compravendita di bambini) =
difficolt enorme della legge soprattutto nelle aree rurali.
Avvio del Primo piano quinquennale= lobiettivo fu quello dellindustrializzazione alla quale
andarono l88% degli investimenti. Da questo deriv la firma del trattato di amicizia sino-sovietica.
Maggio-giugno 1950: riforma agraria come presupposto per la distruzione del tradizionale sistema
agricolo attraverso la lotta sociale (di classe) e ledificazione di un nuovo sistema basato sulla
produzione collettiva rurale = cinque categorie di popolazione contadina in vista della
ridistribuzione delle terre (che non voleva significare propriet delle stesse).
Nascita di minuscole unit produttive. Inoltre in alcune regioni (Tibet, per esempio) non ci fu
nessuna riforma perch il partito non esisteva.
Strada diversa da quella dellUnione Sovietica per consolidare preventivamente il consenso dei
contadini.
Tra il 1950 e il 1952: circa 800.000 morti fra i proprietari terrieri.
Inizio della campagna di resistenza allAmerica e avvio della campagna di sostegno alla Corea
(che port a prendere di mira gli stranieri in Cina); campagna contro i controrivoluzionari (195153).
Inizio della guerra di Corea (giugno)
Intervento cinese nella guerra di Corea (ottobre-novembre)
1950: La Cina invade il Tibet, stipulando per nel 1951 un trattato in cui assicurava al Tibet
lindipendenza e riconosceva i diritti al Dalai Lama. Il Tibet delegava alla Cina la sua politica estera
e le concedeva di stabilire presidi militari sul proprio territorio. Dopo il fallimento delle comuni
popolari tibetane, il governo di Pechino istitu un Comitato temporaneo per la regione autonoma
del Tibet e prosegu la sua politica delle comuni.
1951-53: Campagne di massa (sostegno allintervento in Corea, lotta ai controrivoluzionari; tre
contro e cinque contro 3 -1951-52= corruzione burocratica, la dissipazione delle risorse e
fenomeni di cattiva gestione; 5=corruzione di pubblici ufficiali, evasione fiscale, truffa contrattuale,
appropriazione indebita, furto beni e informazioni dello Stato)

Spietate campagne contro i nemici di Stato mentre la priorit era il blocco della spirale
inflazionistica (austerit attraverso il controllo dei prezzi; riforma monetaria e risanamento del
bilancio statale).
Ci furono circa 40000 messe sotto accusa nella sola Shanghai
In questa fase alla piccola borghesia produttiva e agli stessi capitalisti che avevano sostenuto negli
anni precedenti i comunisti fu consentito di sviluppare le proprie industrie quale premessa per lo
sviluppo di una moderna struttura economica (dando vita cos ad una economia mista= statale +
privata + cooperativa) le cui leve essenziali restarono tuttavia saldamente nelle mani del governo
grazie al controllo delle materie prime e allaffermazione dello Stato quale principale acquirente sia
del pubblico che del privato).
In una seconda fase, quando molti imprenditori privati si trovarono in crescente difficolt nel
competere con le imprese statali mancando altres dei capitali necessari per il rinnovamento di
impianti e macchinari, venne promossa la nascita di imprese a capitale misto, alle quali molti
imprenditori privati finire per aderire.
La strategia di incentivare i privati a vendere i propri impianti raggiunse lapice nel 1954.
Quanto alle propriet straniere, esse furono in gran parte requisite e gli imprenditori stranieri
costretti a lasciare il paese dopo aver venduto a prezzi stracciati.
1954: Conferenza di Ginevra
Caso Gao Gang-Rao Sushi in seno al Pcc
Dal 1954 lobiettivo prioritario divenne la definizione di un programma di sviluppo economico e
sociale, relativamente moderato e gradualistico, secondo quanto delineato da Mao Zedong sin dal
1940 attraverso il principio della nuova democrazia.
Prima costituzione della Repubblica Popolare cinese e nascita dello stato socialista
La Costituzione cinese si differenzi decisamente rispetto alle tendenze assimilazioniste presenti
nellesperienza costituzionale dellUnione Sovietica la quale aveva fornito indubbiamente un punto
di riferimento essenziale sotto vari aspetti. La Cina fu definita uno Stato unificato multinazionale
nel cui ambito era prevista lautonomia per le aree abitate prevalentemente da minoranze etniche.
LASSEMBLEA NAZIONALE POPOLARE ELESSE LE MASSIME CARICHE DELLO
STATO:
Mao Zedong (presidente)
Zhu De (vicepresidente);
Zhou Enlai (primo ministro)
Liu Shaoqi (presidente del Comitato permanente dellAssemblea nazionale popolare; ossia
lorganismo dirigente)

1955: CONFERENZA DI BANDUNG


1956-57: Campagna dei Cento fiori e Campagna contro la destra
Durante le prime fasi del primo piano quinquennale, il ruolo degli intellettuali in generale venne
visto in modo piuttosto positivo: la loro competenza ed esperienza appariva indispensabile ai fini
dello sforzo economico nazionale.
Landamento economico-sociale per era fonte di crescenti interrogativi e molti intellettuali
apparivano incerti e oscillanti. Da Mosca, poi, le notizie che filtravano sui radicali mutamenti nella
situazione politica e sulle idee del nuovo gruppo dirigente sovietico sollevavano dubbi e
interrogativi profondi e sofferti.
Sembrava urgente allentare le tensioni, allargare il consenso e non introdurre seri elementi di
divisione e di frizione: tali furono probabilmente i motivi che portarono allavvio del Movimento
dei Cento Fiori che mirava come ebbe a dire lo stesso Mao, rifacendosi a esperienze della Cina
antica a lasciare che cento fiori sboccino nel campo delle cultura e a permettere che cento
scuole di pensiero si confrontino in campo scientifico.
Il 26 maggio 1956, il responsabile del Dipartimento della Propaganda, Lu Dingyi pronunci,
davanti a un'assemblea di scrittori, dei discorsi dalle risonanze liberali, nuove, sul tema che veniva
chiamato dei Cento Fiori e che riprendeva l'antico slogan: "Che cento fiori sboccino, che cento
scuole rivaleggino", una formula che all'inizio della nostra era aveva avuto molto successo. Tre
settimane prima Mao aveva riportato in auge questa allusione storica lanciata dal grande filosofo
taoista Zhuangzi (IV - III secolo a.C.) a proposito delle varie scuole filosofiche che fiorivano alla
sua epoca, durante il periodo dei Regni Combattenti (480-220 a.C.). Durante quest'autentica et
d'oro delle attivit intellettuali in Cina, si svilupparono in modo particolare il taoismo, il
confucianesimo e la Scuola dei Legisti. Questo discorso liberale e liberatore del 1956 avrebbe avuto
una notevole risonanza. Sostenuti da artisti, scrittori e studenti, i piccoli partiti non comunisti che
erano stati tenuti a freno, in una sorta di libert vigilata, per salvare una parvenza di dialogo
democratico, "uscirono allo scoperto" e intrapresero una campagna denigratoria che guadagnava
una forza sempre maggiore e si diffondeva nell'intero paese.
Di fronte a quello che sembrava essere un allentamento nuovo e "inedito" delle pratiche coercitive
del potere, agitate riunioni di giornalisti, intellettuali e studenti denunciarono a loro volta gli abusi e
gli errori del Partito, abbandonandosi a una critica radicale della gestione economica. D'altronde
ognuno denunci l'assenza di libert di opinione e di una vera legislazione civile e penale, nonch

gli abusi e gli eccessi della "nuova classe dirigente". Mao stesso non venne risparmiato: "le sue
collere, il suo orgoglio e la sua impulsivit" iniziavano a stancare. Stranamente innescata dal
Partito, questa campagna voleva sottolineare tre dei suoi errori: il settarismo, il burocratismo e il
soggettivismo. Mao aveva detto, forse un po affrettatamente, che "il marxismo una verit
scientifica; non teme la critica e la critica non potrebbe trionfare su di esso". Parole imprudenti; ci si
aspettavano delle critiche, certamente, ma sotto forma di "una dolce pioggerella e una brezza
leggera" (!). Di fatto si tratt di una marea di biasimo e di ostilit, un diluvio di rimproveri e di forti
rimostranze. Un vero e proprio scossone politico che inizialmente lasci i dirigenti sbalorditi e
sorpresi.
Le motivazioni di questa campagna dei Cento Fiori possono essere spiegate dal fatto che si inseriva
nel contesto ideologico e politico della destalinizzazione che aveva colto totalmente di sorpresa le
autorit cinesi, nonch dal fatto che all'interno esisteva un'effettiva corrente di malcontento
generale, del proletariato delle citt, dei contadini e anche dell'intellighenzia, dato che da vari anni
tutti erano stati intensamente sollecitati e mobilitati dalla collettivizzazione. Deng Xiaoping, che
soprintendette a questa operazione, ne trasse la morale: "Nel grande problema dei Cento Fiori
abbiamo acceso un focolaio per incenerire al tempo stesso i nostri nemici e le nostre debolezze".
Significava riconoscere la strana contraddizione e l'equivoco di questo episodio; forse questa
risoluzione drastica stata montata di tutto punto per smascherare meglio gli scontenti o gli
oppositori o forse i dirigenti hanno sottovalutato la portata delle critiche di cui erano oggetto, e che
per alcune settimane sono stati scavalcati dalla violenza di queste.
Nel giugno del 1957 gi Mao si lamentava degli attacchi che gli intellettuali avevano portato al
partito.
Fu linizio della Campagna contro la Destra, nel corso della quale varie centinaia di migliaia di
intellettuali furono puniti con la perdita del lavoro e degli incarichi, con limprigionamento e linvio
nei campi di lavoro.
Alcuni disperati, si suicidarono; molti sopravissero e furono riabilitati negli anni Settanta.
Settembre 1956: VIII Congresso Pcc. Poco interesse allagricoltura ma pi interesse per lindustria.
Linfluenza sovietica era ancora preponderante.
Scontro fra Zhou Enlai e Mao sul culto della personalit (entrata di Deng Xiaoping).
DENG XIAOPING (1904-1997)
Il suo incontro con il comunismo cinese avvenne a Parigi, nei primi anni 20, e si consolid durante
la sua permanenza a Mosca. Attivo sin dai primi anni 30 nel soviet di Jiangxi, dopo la Lunga

Marcia ricopr vari ruoli importanti, sino allelezione nel Comitato Centrale del Partito, negli anni
40. ebbe un ruolo importante nella prima fase di edificazione della Repubblica, divenendo nel
1956 Segretario generale del Pcc. Fu, dopo Liu Shaoqi, il bersaglio principale della Rivoluzione
Culturale: allontanato per numerosi anni da ogni carica, fece ritorno allattivit politica negli anni
70 per essere nuovamente criticato e costretto a tornare nellombra tra il 1976 e il 1978.
Nel 1976 Deng che si esprime cos sullera moista: [Ci che Mao ha fatto stato] 70% buono,
30% sbagliato.
A partire dalla fine degli anni 70 e sino alla sua morte fu il grande ispiratore ed artefice della
svolta nella strategia cinese di sviluppo conosciuta come quattro modernizzazioni, alla quale si
un la ferrea determinazione nel difendere il ruolo centrale del partito comunista e del socialismo in
Cina, come dimostra tra laltro la decisione di risolvere attraverso lintervento delle forze armate la
crisi della primavera del 1989.

Tra la fine degli anni 50 e linizio degli anni 60, parallelamente allo stabilirsi di una sia pur
precaria coesistenza fra USA e URSS, si venne delineando un contrasto sempre pi grave fra le due
maggiori potenze economiche comuniste (URSS e Cina).
Mentre lURSS si poneva come garante di un ordine mondiale bipolare, la Cina di Mao tendeva a
contestare lo status quo internazionale, ad appoggiare la causa dei movimenti rivoluzionari di tutto
il mondo e a porsi come guida dei paesi in via di sviluppo in lotta contro limperialismo.
Mentre lURSS intendeva mantenere fermo il suo ruolo di Stato-guida e di unica superpotenza nel
campo socialista, la Cina rivendicava maggior peso sulla scena internazionale.
Mentre in URSS la destalinizzazione diede luogo ad una pur timida apertura in senso liberale,
in Cina si assist allo stesso periodo ad una accentuazione dei tratti radicali e collettivistici del
regime.
1958-60: Grande Balzo in avanti e creazione delle comuni popolari

(in cerca

dellautosufficienza economica. Alle volte si giunse ad autoprodurre persino lacciaio)


[1958-1962: dai 20 ai 50 milioni di morti= La carestia segreta]
Tra lautunno del 1957 e il 1960, mentre i rapporti con Mosca conoscevano un costante
peggioramento che sarebbe culminato nel luglio 1960 con il ritiro dellassistenza sovietica alla
Cina, accelerazione dello sviluppo economico, socializzazione crescente e collettivizzazione forzata
si intersecarono delineando una decisa scolta radicale della strategia cinese, i cui riflessi si
sarebbero pienamente sviluppati a partire dal 1965-66.

Inizi del 1958: Discorsi di Mao= eccesso di industria pesante e alla pianificazione centralizzata
(stile URSS) ma anche Zhou Enlai fu criticato perch troppo negativo.
Lintera popolazione fu sottoposta a un controllo sempre pi stretto della sfera privata, e mobilitata
con una martellante campagna propagandistica, in unatmosfera simile a quella dei piani
quinquennali sovietici.
1959: Crisi di Lushan, in seno al Pcc: epurazione di Peng Dehuai. Liu Shaoqi= presidente della
repubblica; Zhou Enlai confermato al governo. Lin Biao divenne nuovo capo di stato maggiore
dellEsercito.
Capovolto lordine di priorit: lagricoltura divenne il primo obiettivo; poi lindustria leggera; poi
lindustria pesante.
Crisi tibetana.
Il 5 marzo scoppi una rivolta e il 19 marzo il Tibet si dichiar indipendente. Linsurrezione venne
repressa in pochi giorni dallesercito cinese e il 20 marzo il Dalai Lama fugg in India.
TIBET
I confini si erano indeboliti con la nascita della Repubblica, cos, nel 1913, grazie al sostegno
britannico, il Dalai Lama, fece ritorno a Lhasa. Alla conferenza di Simla (India) del 1913-14 fu
stabilito che il Tibet sarebbe stato autonomo ma allo stesso tempo venne riconosciuta la sovranit
cinese.
Linteresse britannico alla definizione della questione era legato alla presenza dellInghilterra in
India e si intrecci per lungo tempo alla ferma convinzione cinese (da Sun Yat-sen a Mao Zedong)
che il Tibet era parte inalienabile della Cina e alla forte rivendicazione tibetana della propria
autonomia (o indipendenza) basata sulla propria specificit religiosa, culturale e linguistica.
Quando nel 1947 lIndia divenne indipendente dalla Gran Bretagna e due anni dopo venne fondata
la Repubblica Pc, il problema si ripropose nella sua complessit, acuita dal disimpegno inglese e
anche americano.
Nellottobre del 1950 le truppe cinesi invasero il Tibet. Nel 1951 fu firmato un accordo con il quale
il Tibet riconosceva di fatto la sovranit cinese in cambio del proprio tradizionale sistema politico
ed economico nonch del ruolo essenziale del Dalai Lama.
opinione diffusa che gli anni 50 furono caratterizzati da una politica cinese piuttosto moderata e
persino il rappresentante indiano a Lhasa non manc di notare un certo dinamisno e attivismo
nuovi in quella che una terra tendente alla staticit.
Con gli ultimi anni 50 la situazione and rapidamente cambiando, anche in seguito al ruolo

statunitense di sostegno alle posizioni tibetane pi radicali: in particolare si diffuse una larga
insoddisfazione tra i molti tibetani che vivevano nelle province pi vicine e confinanti al Tibet, in
seguito allaccelerazione del processo di collettivizzazione.
Molti di essi lasciarono le province per il Tibet.
Dal 1959 la politica cinese verso il Tibet improntata dalla forza.
1960-1961: Rottura sino-sovietica; drammatica carestia agricola.
Si trattava di un nazionalismo, quello cinese, che andava aldil del semplice problema della
sovranit e affondava le proprie radici in una visione rigenerativa e fortemente indipendente del
proprio ruolo. Ora, linternazionalismo (inteso come rapporto privilegiato con LURSS) sembrava
essere attenuato invece che rafforzato sembrava sempre pi difficile.
Nel 1962 Mao dichiar che la leadership del partito e dello Stato sovietici sono stati usurpati dai
revisionisti.
LURSS ritira i propri tecnici con conseguenze gravissime + scoppia carestia agricola.
I sovietici accusano la Cina di avventurismo e di settarismo ma il movimento internazionale non
condanna la Cina.
I cinesi arrivano a chiamare i sovietici i nuovi zar.
1962: Guerra di confine fra India e Cina.
1964: Esplosione della prima bomba atomica cinese.
1965-71: Il Vietnam, la crisi delle frontiere con lURSS e il disgelo delle relazioni sino-americane.
1966-81: AVVIO, SVILUPPO E CONCLUSIONE DELLA RIVOLUZIONE CULTURALE: FINE
DELLESPERIENZA MAOISTA
La Grande Rivoluzione Culturale Proletaria (in sintesi, Rivoluzione Culturale) rappresenta uno dei
fenomeni storici contemporanei pi complessi e, per certi aspetti, oscuri, sul quale solo nellultimo
decennio o poco pi si cominciato a fare luce.
La sua complessit e specificit data dallintrecciarsi di aspetti politici, ideali, sociali e psicologici
e dalla dimensione di massa che la caratterizzarono; inoltre (e forse soprattutto) a differenza di
numerosi eventi a essa assimilabili, essa fu il frutto di una scelta rivoluzionaria contro lordine
costituito promossa e sostenuta dal responsabile supremo di tale ordine, ossia Mao Zedong.

Tra i temi pi discussi e controversi riguardo la Rivoluzione Culturale vi quello della sua
periodizzazione: alcuni la collocano tra il 1966 e il 198l altri (e in particolare la storiografia cinese
ufficiale) ritagliano tale periodo al 1976, facendone coincidere la conclusione con la morte di
Mao Zedong (settembre 1976) [Guido Samarani].
Una rivolta giovanile apparentemente spontanea, che richiamandosi allautentico pensiero di
Mao, contestava ogni potere burocratico e ogni autorit basata sulla competenza tecnica.
Nelle scuole e nei luoghi di lavoro, nel partito e negli organi di governo locale, gruppi di giovani
guardie rosse, in maggioranza studenti, mettevano sotto accusa insegnanti e dirigenti politici,
intellettuali e artisti; molti di questi vennero internati in campi di rieducazione e sottoposti a torture
fisiche e psicologiche, alle quali molti non sopravvissero.
Lintento era quello di provocare, in virt di una iniziativa di massa, un radicale mutamento nella
cultura e nella mentalit collettiva e di superare in questo modo tutti gli ostacoli che si
frapponevano alla realizzazione del comunismo.
Dal 1966 al 1976 la Rivoluzione Culturale ha provocato effetti incredibili quali la chiusura delle
universit e dei centri di formazione per 10 anni con la conseguenza che la Cina ha subito un vuoto
generazionale dal momento che chi avrebbe dovuto formarsi tra il 1966 e il 1976 non si formato, o
lo ha fatto con ritardo. In questi anni la Cina impermeabile a qualsiasi rapporto con lesterno e
mantiene contatti solo con la Romania e con la Svizzera.
In realt: propaganda (soprattutto in Europa) e eliminazione dai posti di responsabilit degli antimaoisti (Liu Shaoqi).
A partire dal 68 fu lo stesso Mao a porre un freno al movimento che stava creando delle spaccature
fra operai e studenti. I capi delle guardie rosse furono allontanati dalle citt dove avevano quasi
fatto collassare leconomia.
Lunico punto di riferimento istituzionale in quegli anni (continuativo) fu Zhou Enlai (sempre primo
ministro dal 1949).
1969: Scontri di frontiera fra Cina e Unione Sovietica (ai confini tra la Siberia e la Manciuria, lungo
il fiume Ussuri).
Nel 1970 lItalia riconosce la Cina e ci permette lapertura di relazioni commerciali.
Anni 70: fu Zhou Enlai ad avviare, allinizio degli anni 70, una linea di normalizzazione anche in
campo internazionale, resa necessaria anche dallisolamento economico e diplomatico in cui il
paese si trovava.

1971: Lin Biao scompare in un incidente aereo. Successivamente fu accusato di aver voluto
scappare in URSS dopo un tentativo di complotto antimaoista.
Dal momento che i rapporti con lURSS restavano pessimi, la nuova linea si tradusse in una
clamorosa apertura agli USA, sancita nellestate del 1972, da un viaggio del presidente americano
Nixon a Pechino e dallammissione allONU della Cina comunista (che prese il posto fino ad allora
occupato da Taiwan) nellottobre del 1971.
1975: Morte di Chang Kai-shek
1976:
Morte di Zhou Enlai (gennaio).
Devastante terremoto a Tangshan (aprile).
Morte di Mao (9 settembre).
Arresto della Banda dei Quattro (ottobre).
De-maoizzazione ad opera di Deng Xiaoping, anziano esponente del gruppo storico del comunismo
cinese, emarginato dalla rivoluzione culturale perch fautore di una linea moderata.
1976-1980: Periodo di governo di Hua Guofeng
HUA GUOFENG (1921-)
Partecip alle attivit di guerriglia contro il Giappone e dopo il 1949 inizi la propria attivit
politica nella provincia dello Hunan, sino a diventare alla fine degli anni 60 responsabile del
comitato provinciale del Pcc. Dopo la morte di Zhou Enlai nel 1976 divent primo ministro e
successivamente, dopo la morte di Mao, presidente del Comitato centrale. Fece arrestare la Banda
dei Quattro e cerc di impostare una strategia che si rifaceva largamente a quella maoista, sino alla
sua dine politica, nel 1980.
1978-1984:
Ritorno di Deng Xiaoping, emergere di Zhao Ziyang e Hu Yaobang, avvio delle prime riforme e
dellapertura

delle

zone

economiche

speciali

nellambito

del

programma

quattro

modernizzazioni.
Nel giro di pochi anni Deng capovolse la linea collettivista ed egualitaria di Mao e promosse una
serie di profonde modifiche nella gestione delleconomia:
reintrodotte le differenze salariali;
la direzione delle aziende fu ricondotta a criteri di efficienza;

i contadini ebbero la possibilit di coltivare i fondi e di venderne i prodotti sul mercato libero;
incentivata limportazione tecnologica dai paesi pi sviluppati.
In generale furono introdotti elementi di democrazia di mercato, soprattutto in materia di
formazione dei prezzi.
Quella avviata in Cina fu una trasformazione di vasto respiro, che provoc notevoli mutamenti nelle
stratificazione sociale (nuovi strati privilegiati di manager, piccoli imprenditori agricoli; tecnici e
commercianti); penetrarono modelli di tipo consumistico.
1979: Normalizzazione delle relazioni sino-americane
Guerra alla frontiera sino-vietnamita
Nel 1978 la linea cinese concentrata sui due cardini delle riforme economiche allinterno e
dellapertura allesterno, cardini su cui si impernia ancora oggi la economia cinese.
Nella fase dal 1978 al 1989 la Cina si esercita su queste due politiche. Per quanto riguarda
lapertura verso lesterno inizia relazioni bilaterali con tutte le parti del mondo. Fino alla fine degli
anni 80 la Cina preferisce rapporti bilaterali e non presente negli organismi multilaterali
(soltanto a seguito dello sviluppo degli anni 90 la Cina entra negli organismi multilaterali). In
relazione al profilo delle riforme economiche a livello di politica interna, la Cina adotta una spietata
riforma ritenendo che la riforma dello stato debba partire dalla riforma delle politiche economiche.
La Cina liberalizza settori sempre pi ampi della propria economia.
Dal 1980 la Cina cresciuta con un tasso di sviluppo del 10%. Una crescita del 10% lanno per 26
anni d delle dimensioni. Il 60% degli abitanti contadini il resto popolazione urbana.
1980-181: Processo alla Banda dei Quattro
Fine dellinfluenza di Hua Guofeng
Adesione della Cina alla Banca mondiale e al Fondo monetario internazionale
1986-87:
Manifestazioni studentesche e crisi al vertice del PCC: epurazione di Hu Yaobang
1989: Morte di Hu Yaobamg
Proprio il contrasto fra modernizzazione economica per molti aspetti traumatica (e non priva di
costi sociali, in termini di disoccupazioni e di migrazioni interne) e il mantenimento di una struttura

burocratico-autoritaria del potere, fu allorigine, alla fine degli anni 80, di un nuovo e spontaneo
fenomeno di protesta. Protagonisti di questultima cui non era certo estraneo leco dei processi
riformatori in atto in URSS furono gli studenti delluniversit di Pechino che diedero vita, nella
primavera dell89, a una serie di imponenti manifestazioni di piazza per chiedere pi libert e pi
democrazia.
Dopo qualche vano tentativo di dialogo dal gruppo dirigente comunista guidato dal vecchio Deng
Xiaoping e dal primo ministro Li Peng preoccupato anche per lestendersi delle manifestazioni ad
altre citt rispose con una brutale repressione militare, con una serie di pesanti condanne e con
lepurazione degli elementi riformisti che facevano capo al segretario del partito Zhao Zjyang.
Nel 1989 si ha una crisi fondamentale e c un sussulto della classe intellettuale, che nella
rivoluzione culturale era stata perseguitata dal potere politico e che sogna di potere trasformare la
politica delle riforme economiche in politica delle riforme politiche.
Dalla fine degli anni 80 gli intellettuali cinesi viaggiano. Il Giappone, gli Stati Uniti, la Gran
Bretagna e la Germania inondano la Cina di borse di studio; gli anni 80 sono gli anni della
formazione, gli intellettuali sperano di innescare meccanismi di trasformazione politiche anche in
Cina. Dopo il 1989 la Cina si riapre alloccidente e continua a perseguire la strada delle riforme
economiche. Il crollo dellUnione Sovietica dimostra alla Cina che la strada delle riforme
economiche quella giusta.
Il fattore economico, la fame e le difficolt degli anni 80 furono determinanti in questa
convinzione.
Nel 1989 la Unione Sovietica facilita questa strada e inizia il periodo pi lungo di stabilit per la
Cina.
Giugno 1989: Intervento dellesercito in piazza Tienanmen. Blocco di alcuni rapporti commerciali.
Negli anni 90 la Cina procede su questa strada di sviluppo economico. La Cina supera per
PIL gran parte dei paesi europei (tra cui lItalia). Se si prosegue cos la Cina diventer tra cinque,
sei anni la prima potenza economica al mondo. E questo il dato reale che ci circonda.
Limpero cinese sta affrontando vari problemi il principale dei quali nel rapporto tra citt e
campagna. Con lo spostamento dalle campagne alle citt cresciuta la sperequazione tra entroterra
e zone costiere. Tutta la produzione agricola ormai defiscalizzata (cio lo stato non riscuote tasse
dalla campagne). Il rapporto tra citt e campagna ha la duplice funzione di assicurare la stabilit
politica e di garantire la sopravvivenza alimentare. Il Presidente del Consiglio cinese il 4 marzo
2006, con un lungo documento ha presentato tutti i problemi attuali della Repubblica Popolare
Cinese tra cui la troppo rapida crescita degli investimenti immobiliari, con conseguente rischio di
crisi del sistema bancario nonch il citato problema del rapporto citt campagna.

1990:
Li Teng-hui diventa presidente di Taiwan. il primo taiwanese nella storia dellisola.
1993:
Documento sulla creazione di una economia socialista di mercato
1997:
Morte di Deng Xiaoping
Hong Kong torna alla Cina

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