Sei sulla pagina 1di 2

29 Ottobre 2015 Carteggi Letterari

Daniele Greco recensice Le cento care. Variazioni nel


tema di Giuseppe Goisis
Giuseppe Goisis, bergamasco di Verdello, attore, registra teatrale, direttore
artistico della Compagnia Brincadera, scrittore, ed ha pubblicato da poco la
raccolta di racconti Le cento care. Variazioni nel tema, Musicaos editore,
settembre 2015. Prima del suo ultimo lavoro aveva gi allattivo due romanzi
e una raccolta di racconti con case editrici quali Pequod, Baldini e Castoldi,
Greco & Greco, oltre a svariate prose pubblicate in volume.
Lapprodo alla Musicaos editore, la casa editrice fondata e diretta dallo
scrittore, critico e poeta Luciano Pagano, testimonia la prosecuzione del suo
percorso di operatore culturale, che vuole indagare anche con la scrittura
narrativa le vite irrisolte, le inquietudini personali e gli enigmi di quel teatro
cangiante e multiforme che la vita quotidiana.
Tra le storie di cui si compone il libro, c quella dellex carcerato che cerca
lavoro, lo trova in una compagnia teatrale e in tourne, come tecnico, tra la
Norvegia e lIndia, scopre che larte non coincide per niente con lidea astratta
di fantasia e creativit, ma semmai con la possibilit di scoprire ci che gi
c negli essere umani (Uccelli di terre straniere, p. 14).
Al polo opposto, rispetto a questa emersione alla luce, c il nascondimento,
la maschera, cui lavora la protagonista del secondo racconto (Makeup52),
una truccatrice professionista, ingaggiata da unassociazione benefica, che
deve insegnare ai propri pazienti a celare lavanzata del male, attraverso la
cosmesi.
Ancora sotto la cifra del nascondimento la vicenda di Rosario forse il
racconto pi bello e denso in cui morte e vita legano le vicende di due
amici. Giosu, che perde il padre investito da unauto, di notte, proprio fuori
dal bar nel quale era solito recarsi ogni sera Tobia (un ludopatico con
problemi di alcolismo, amico di Giosu), il quale dei suoi rientri sbronzo a
casa non ricordava mai nulla.
In poche pagine Goisis scrive un testo in cui il mistero per la morte del padre
di Giosu resta solo sullo sfondo e, al suo posto, prevale linesorabile
procedere della vita, con tutti i suoi fraintendimenti, gli ostacoli come nelle
pagine grottesche della tumulazione del feretro e quel dramma degli
equivoci, che rende palese lintima lontananza dei due amici.
In Matrioska, invece, domina la cifra kafkiana dellassurdo e del grottesco che

vede una famiglia benestante perdere possesso della propria dimora per non
avere saputo opporsi alle macchinazioni della governante e a dei misteriosi
furti in casa. La sconfitta della razionalit e della logica avviene a vantaggio
della potenza malefica del caso, che condurr i padroni della villa a vivere in
una tenda da campeggio nel giardino della propria casa.
Lultimo racconto, prima del testo teatrale finale, ambientato in un
Sudamerica sanguinario in cui i piani della vita e della morte si confondono
nel Remanso una grande discarica di vivi e morti in cui lavora Maria, colei
che mettendo in ordine quello che resta di cadaveri, scheletri e resti umani,
ricorda le atmosfere del Pedro Paramo di Juan Rulfo.
Dalla Norvegia a una corsia di ospedale, dalla bassa bergamasca al
sudamerica, fino al palco da cui la parola promana sempre uguale e sempre
diversa, i luoghi in cui Goisis ambienta i propri racconti costituiscono senza
dubbio la sua geografia interiore di artista e uomo di teatro: quel paesaggio
fatto di uomini e storie dalle quali trarre il momento subliminale, lirico,
evocativo, ma anche assurdo e grottesco, che possa avere il valore di una
testimonianza universale.
In questo senso esemplare lultimo brano della raccolta, Eroi, che anche
un testo teatrale della Compagnia Brincadera, e che vale come la
dichiarazione di poetica del suo autore. Il mondo, sembra dirci Goisis,
assomiglia a tutti questi eroi che nel corpo a corpo quotidiano con le proprie
contraddizioni diventano emblematici del modo in cui ciascuno, nella propria
vita, dovrebbe accogliere il caso, custodire gli imprevisti ed essere indulgente
verso i propri errori. A ben vedere ma forse ce ne dimentichiamo troppo
spesso tutti tratti che dovrebbero accomunarci, delineando il ritratto di cosa
significhi restare umani.
http://carteggiletterari.org/2015/10/29/le-narrazioni-a-cura-di-danielegreco-giuseppe-goisis-le-cento-care-variazioni-nel-tema-musicaos-2015/

Potrebbero piacerti anche