Numero 03 - Febbraio 2010 - collegato a “Rinascita Civica“ - www.rinascitacivica.weebly.

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A quasi tre anni del rinvio a giudizio si conclude una vicenda giudiziaria sconcertante

Etta Ragusa assolta perchè il fatto non sussiste

Si è concluso il 4 febbraio, con una sentenza di asso-
luzione “perché il fatto non sussiste”, il processo a Etta
Ragusa, su denuncia di Ecolevante S.p.a.
La vicenda inizia nel dicembre 2006 quando il bi-
mestrale “Via Crispi” pubblica un articolo dal titolo
“Discarica, soldi e partiti” e annuncia che, nel numero
successivo, avrebbe inserito gli approfondimenti re-
lativi a tutte “le sponsorizzazioni chieste ed ottenute dai
partiti”. C’è un’ attesa incredibile da parte di quel-
le persone che, con un elevato senso civico, seguono
la vicenda.
Nel numero successivo di “Via Crispi”, non essen-
do comparsa ulteriore notizia relativa all’oggetto del
suddetto articolo, il Comitato Vigiliamo per la disca-
rica invia copia del numero di dicembre alla Procura
della Repubblica. Successivamente, pervengono al
Comitato, in forma anonima, fotocopie di assegni e
documenti che provano finanziamenti privati, da
parte di Ecolevante S.p.a., a partiti politici della mag-
gioranza consigliare presso il Comune di Grottaglie
e la Provincia di Taranto, in particolare al Partito del-
la Rifondazione Comunista e dei Democratici di
Sinistra, nonché finanziamenti ad esponenti politici e
titolari di associazioni di Grottaglie.
Il 22 febbraio 2007, dunque, la coordinatrice di
Vigiliamo per la discarica, con il pieno consenso e a
nome del comitato stesso, consegna un esposto, con-
tenente ciò di cui era in possesso, al Procuratore del-
la Repubblica, il quale lo inserisce, per la prima volta,
nel fascicolo madre relativo al procedimento per mez-
zo del quale sono indagati l’allora dirigente del set-
tore Ecologia e Ambiente della Provincia di Taranto
e l’amministratore di Ecolevante S.p.a., per i reati di
abuso di ufficio nonché illecita autorizzazione di di-
scarica (c.d. Terzo lotto).
Successivamente, in seguito ad una denuncia spor-
ta nei suoi confronti dalla Ecolevante S.p.a. per aver
Segue in ultima

Questa sentenza non assolve

solo Etta Ragusa, assolve tut-
to il comitato Vigiliamo per
la discarica. E l’esposto pre-
sentato per portare a cono-
scenza della Procura finan-
ziamenti ad associazioni e
a partiti della maggioranza
che amministra il Comune di
Grottaglie non è stato il solo.
Molti altri esposti lo hanno
preceduto, altri lo hanno se-
guito e lo seguiranno e, so-
prattutto, senza alcun timo-
re. Infatti la Ecolevante spa,
nella sua denuncia contro la
prof.ssa Ragusa, è sembra-
ta preoccupata, o comun-
que turbata o sorpresa, che
la coordinatrice di Vigiliamo
avesse depositato, proprio
«SENZA ALCUN TIMORE»,
quegli atti che rivelavano fi-
nanziamenti ai partiti politici
della maggioranza.
Bollette ICI
Scene indegne di un paese civile. Cittadini in fila per l’ICI al Comune, considerati come bestiame.
Se sulle cartelle ci sono gli stessi errori, è doveroso che queste cartelle siano annullate d’ufficio!
Migliaia di cartelle ICI minaccia-
no di mandare in tilt innanzitut-
to la tranquillità e anche i bilanci
di moltissime famiglie grottagliesi.
Vengono richiesti tributi ICI per il
2004 e il 2005, per aree edificabili e
per fabbricati. Ormai sono miglia-
ia i cittadini che hanno ricevuto gli
avvisi di accertamento ICI, con l’in-
giunzione a pagare, a volte, anche
decine e decine di migliaia di euro.
Sia semplici cittadini che esperti
professionisti, sono davvero sde-
gnati dal modo, assolutamente in-
comprensibile, col quale l’Ammini-
strazione comunale di Grottaglie
pretende il pagamento di somme a
volte ingentissime, facendo ricorso
a formule stereotipate e astruse o a
codici e a sigle.
E ad aggravare questa condizio-
ne di buio totale contribuiscono tre
circostanze.
a) I cittadini che sono costretti a
chiedere “lumi” agli amministratori
o ai funzionari comunali, vengono
ammassati come bestiame in lun-
ghe code presso gli sportelli adibiti
a raccogliere le loro rimostranze.
b) Gli “sconti” che i cittadini rice-
vono dagli amministratori o fun-
zionari comunali, vengono gestiti
ed elargiti in modo molto “oscu-
ro”; invece è doveroso che tutte
le cartelle che presentano gli stes-
si errori siano annullate d’ufficio,
non solo quelle che vengono “trat-
tate” o “gestite” presso gli sportel-
li comunali!
c) Nessuno si è premurato di pub-
blicare sul sito internet del Comune
gli atti e le deliberazioni in base
ai quali si è ritenuto di notificare
gli avvisi di accertamento, in spe-
cial modo per le aree ritenute edi-
ficabili. Ma questo sarebbe troppo
per un Comune che nel suo sito fa
campeggiare ancora come “vigen-
te” un piano regolatore che è stato
fatto a pezzi (!) da diverse sentenze
del TAR e del Consiglio di Stato,
delle quali quella del TAR Bari n.
2632/2008 che ha annullato in toto
il piano regolatore del 2003, è solo
l’ultima di una lunga serie!
Inoltre è gravissimo che continui
ad essere omessa la pubblicazione
dell’istruttoria attraverso la qua-
le si è giunti ad attribuire i valori
alle aree ritenute edificabili ai fini
dell’applicazione dell’ICI. Invece si
vanno distribuendo solo dei fogli,
dove si indicano i valori a mq delle
aree fabbricabili secondo le previ-
sioni del piano regolatore generale.
Per spiegare meglio: l’ICI, relati-
va alle aree fabbricabili, è un’im-
posta che si ottiene applicando
un’aliquota [a Grottaglie l’aliquota
è quella massima del 7 per mille!]
sulla cosiddetta base imponibile
che, nel nostro caso, è rappresen-
tata dal valore delle aree fabbrica-
bili. Ma a noi cittadini non interes-
sa né vedere in giro né leggere sul
sito comunale delle semplici tabel-
le dove si indicano i rispettivi valo-
ri delle aree edificabili. A noi citta-
dini interessa sapere come e perché
si sia giunti ad attribuire tali valori!
E, siccome in queste tabelle si leg-
gono valori al di fuori di qualsiasi
logica di mercato, c’è molto più che
il fondato sospetto che questi valo-
ri siano stati attribuiti a caso, sen-
za che sia stata effettuata alcuna
vera indagine di mercato sui prez-
zi relativi alle aree aventi analoghe
caratteristiche.
Così si verifica che un’area, consi-
derata edificabile ai soli fini fisca-
li, molto spesso non lo è affatto sot-
to il profilo urbanistico. Infatti, se
può essere giusto, ancorché discuti-
bile, considerare edificabile un’area
sotto il profilo fiscale, - solo perché
essa è inserita in una zona classifica-
ta come edificabile da un piano re-
golatore generale, anche e persino
solo adottato e non ancora definiti-
vamente approvato dalla Regione -,
ciò non vuol dire però che sia pos-
sibile costruire immediatamente su
tale area, essendo anche necessaria,
come tutti ormai sanno, l’approva-
zione di un piano di lottizzazione
o piano particolareggiato che non
solo divida in lotti edificabili una
determinata superficie fondiaria,
ma che preveda anche la realizza-
zione delle opere di urbanizzazione
quali strade, luce, acqua gas, ecc.
Inoltre va anche considerato che,
come frequentemente avviene, spe-
cialmente a Grottaglie, c’è sempre
qualche proprietario di aree incluse
in un piano di lottizzazione, il qua-
le non intende aderire al piano me-
desimo o sottoscrivere la conven-
zione di lottizzazione. Ebbene, in In mancanza di norme sulla movimentazione dei rifiuti speciali
Traffico illecito di rifiuti tra
tali casi, considerato che la mancata
adesione al piano di lottizzazione,
anche di uno solo di tali soggetti,
impedisce praticamente la concreta
immediata possibilità di edificare,
Puglia e Abruzzo, coinvolta la
anche e persino in caso di approva-
zione di un piano di lottizzazione, discarica “Vergine”
succede che le aree in esso compre-
se sono, di fatto, urbanisticamente
inedificabili. Tonnellate di rifiuti speciali prove- In relazione al traffico e allo smalti-
Ebbene, di tutte queste situazioni nienti dalle varie aziende della Val mento illecito di rifiuti speciali che
paradossali, indicate in modo solo di Sangro fittiziamente seleziona- vede coinvolta, come già scritto,
esemplificativo, ma ce ne sono mol- ti e trattati finivano in due discari- anche la ditta Vergine di Fragagnano
tissime altre, non sembra affatto che: quella lancianese di Cerratina su indagini della Procura del-
che i nostri amministratori si siano e la discarica Vergine di Taranto la Repubblica di Lanciano, val la
fatti carico, quando hanno stabili- in Puglia. Il tutto accompagnato pena ricordare e sottolineare che la
to i valori di mercato a loro dire ef- da documentazione analitica e di Vergine s.r.l è stata la prima a op-
fettivi delle diverse zone territoria- trasporto falsificata. Lo scopo era porsi alla legge regionale di ini-
li omogenee considerate edificabili quello di sostenere costi contenu- ziativa popolare approvata dalla
dal p.r.g. ti e ottenere un forte sconto sull’ap- Regione Puglia su proposta del co-
Infatti, non si capisce a quale stru- plicazione dell’ecotassa regionale mitato Vigiliamo per la discarica.
(500mila euro circa). Gli ultimi eventi rappresentano una
mento urbanistico questi campio-
Tra le otto persone arrestate, lo chiarissima cartina di tornasole del-
ni di oscurantismo dei nostri ammi-
scorso 8 febbraio, dai carabinie- la straordinaria immediata effica-
nistratori abbiano voluto o possano
ri del Noe di Pescara, nell’ambito cia di quella legge, inopinatamente
riferirsi, dal momento che il piano
dell’operazione Spiderman coordi- annullata dalla Corte costituziona-
regolatore generale è stato annulla-
nata dalla procura di Lanciano, c’è le, oltre che della ineludibile e im-
to (meglio dire, “fatto a pezzi”) dal
Antonio Anglano, 49 anni, respon- prorogabile necessità di dare una
TAR Bari con la sentenza del 2008.
sabile di impianto della discarica concreta ed effettiva attuazione al
Ciò posto, e considerato che gli av-
Vergine di Taranto, che è agli arre- principio di prossimità nello smal-
visi ICI si riferiscono alle annualità
sti domiciliari. timento dei rifiuti speciali.
2004 e 2005, quando cioè era ancora
vigente il p.r.g. poi annullato, come
si possono ancora fondare gli av-
visi di accertamento ICI sulla base
di previsioni urbanistiche che non
sono più vigenti?
E, in caso di risposta affermati-
va, questi campioni di oscuranti-
smo dei nostri amministratori si
sono chiesti in che misura, conside-
rato che le previsioni del piano re-
golatore del lontano 1978, “resusci-
tato” per effetto dell’annullamento
da parte del TAR Bari del successi-
vo p.r.g., sono in buona parte com-
pletamente diverse?
La sentenza del TAR Bari avreb-
be dovuto rappresentare l’occasio-
ne per una nuova istruttoria del “Cronache di un paese del sud – dal
Comune, che avrebbe dovuto va- diario di un villano” di Elio Tomaselli,
lutare qual è l’attuale classificazio- Montanaro editore Francavilla F.
ne urbanistica delle aree in relazio- Scrive Elio, villano-spettatore non passi-
ne alle previsioni del p.r.g. del 1978 vo di fronte al proliferare delle discari-
e l’effettivo valore di mercato di che Vergine e Ecolevante: “… Ricettacoli
tali medesime aree. Invece gli avvi- di spazzatura incontrollati rimarranno sot-
si di accertamento ICI notificati dal to il cielo a ferire lo sguardo dei nostri figli.
Comune di Grottaglie presuppon- Anche le lucertole, provate al disgusto, se ne
gono tutti la vigenza di un p.r.g., vanno a morire da un’altra parte, nella terra
quello del 2003, che è stato annulla- arata. Sono certo che qui,una volta esaurita
to proprio dalla ridetta sentenza n. la cava,nascerà un’altra discarica. Lo so. Lo
2632/2008 del TAR Bari. sappiamo tutti...”.
Ma i Grottagliesi si rendono conto di
come viene amministrata la città?
 Brevi
LICEO: rimossi 800 kg dalla sede di via S.Elia.
Siamo sicuri che non ci sia altro amianto in quel-
la o nelle altre sedi? E le altre scuole di Grottaglie
sono tutte sicure sotto il profilo amianto?
REFERENDUM: rinascita Civica ha partecipa-
to, dietro invito, alle due ultime riunioni della
Prima Commissione comunale e presentato le
sue osservazioni al regolamento attuativo per i
referendum comunali; si prevedono altre riunio-
ni della Commissione.
“PREMIO LIVATINO – SAETTA”: Il diretto-
re del giornale online “Terranostra”, Gianni
Lannes, da anni in prima linea nella lotta alle
mafie di ogni latitudine, sarà insignito, nel cor-
so di una cerimonia ufficiale che avrà luogo in
Mascali (Ct) il 13 marzo alle 9 nel Centro Sociale
Carol Woityla, del “Premio Internazionale
Rosario Angelo Livatino-Antonino Saetta” ca-
tegoria “Impegno Sociale 2010”. Nel corso del-
la cerimonia, ritirerà l’ambito riconoscimento
anche il pubblico ministero antimafia di Bari,
Desirèe Digeronimo.
Il premio, intitolato al giudice Rosario Livatino
è stato voluto dai genitori del magistrato dopo
il suo assassinio ad opera della mafia avvenu-
to ad Agrigento il 21 settembre 1990, a cui è sta-
to aggiunto anche il nome di Antonino Saetta
di Canicattì, ucciso dalla mafia insieme al figlio
Stefano il 25 settembre 1988.
Segue dalla prima
Etta Ragusa assolta
“pubblicato, senza alcun timore, atti e documenti di un
procedimento penale di cui era vietata, a quel momento, per
legge, la pubblicazione”, la prof.ssa Ragusa viene sotto-
posta a un giudizio penale,.
Ricostruendo la vicenda, gli avvocati difensori di
Etta Ragusa e del comitato Vigiliamo per la discari-
ca, Antonio Lupo e Rosa Lupo, hanno dimostrato che
il fatto, in maniera evidente, non sussiste, in quanto
la suddetta documentazione non è mai stata pubbli-
cata, ma solo portata a conoscenza del Procuratore ed
è stata da questi inserita nel procedimento, solo dopo
esserne venuto a conoscenza grazie all’ esposto della
prof.ssa Ragusa.
Sorge spontanea una domanda: “Esercitare il proprio
dovere di cittadina, portando dei fatti a conoscenza
del Procuratore, può costituire reato?”
Crediamo di no! Al limite, nel caso in cui fossero de-
positati presso la Procura della Repubblica, come acca-
duto nel caso della prof.ssa Ragusa, atti che rivelava-
no finanziamenti privati a partiti politici, ciò avrebbe
potuto e forse dovuto rappresentare il presupposto
per iniziare indagini finalizzate all’accertamento della
liceità di siffatti finanziamenti.
Infatti, come non è proibita la liberalità nella elargi-
zione di finanziamenti da parte di qualunque priva-
to, così è fatto obbligo, a chi elargisce e a chi riceve,
soprattutto se si tratta di partiti politici, di renderli
pubblici.
Il tenace impegno civile di Etta Ragusa, sorretta da
una nutrita schiera di persone che la pensa come lei, è
stato riconosciuto con la sua assoluzione proprio per-
ché…. il fatto non sussiste!
Sul blog http://www.tuttoilresto-noia.blogspot.com/
è on-line il filmato dell’ultima udienza, girato dietro
autorizzazione del giudice, da Lilli Ch. D’Amicis
Numero 3 (Febbraio 2010) cartaceo
del Giornale on-line
“Terra Nostra” (aut. del trib. di Foggia 03/99)
www.italiaterranostra.it
Direttore responsabile:
Gianni Lannes
Hanno collaborato a questo numero:
Francesco Brandimarte, Lilli Ch. D’Amicis,
Oronzo Giangreco, Antonio Lupo, Etta Ragusa
e Serena Scarinci.
Impaginazione:
Massimiliano Germinario
Stampa:
Tip. Ettorre - Grottaglie