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cristallizzato; arie strofiche, con sempre maggior virtuosismo, basso di buona fattura
armonica, ritornelli strumentali. Forma bipartita o tripartita. Connotazioni delle arie
(guerra, sdegno, vendetta, congedo, sonno), aria-lamento approfondita, spazio alla
comicit. Pochi duetti, niente coro. Soggetti pi storici che mitologici. Opere: Totila (1677,
Noris), Il Giustino (1683, Beregiani).
Opera napoletana: 1650 primi teatri, pubblici nel 1670 (1738 il San Carlo). Il repertorio
operistico diffuso grazie ai Conservatori, dove ai giovani poveri si insegna la musica: si
producono oratori e cantate ma anche opere. Tra i primi operisti c' Francesco Provenzale
(1626 1704), l'iniziatore dell'opera comica napoletana, con arie semplici e poco
virtuosistiche e strumentazione interessante; fu direttore del Conservatorio di Santa Maria
della Piet; opere: Il schiavo di sua moglie (1671), dove si usa il dialetto. L'opera
napoletana si distingue per l'uso dell'aria col da capo, che si diffonder per tutto il '700: A
parte lirica e cantabile, B contrastante e meno fiorita, A ripresa con variazioni
virtuosistiche, raramente scritta in partitura: evoluzione dell'aria, consente ai cantanti di
esibire il virtuosismo ma il compositore non lo pu frenare. Dopo il 1680, grazie ad
Alessandro Scarlatti l'opera napoletana in grado di competere con quella veneziana. Il
compositore (Palermo 1660 Napoli 1725, opere 1679-1721) studia a Napoli 1675, mette
in scena opere a Napoli, Roma, Firenze, Venezia, entra nell'Arcadia nel 1704 e dal 1710 a
Napoli ricco e famoso. 70 opere di cui 42 pervenute; 30 serie, le altre comiche. Influenza di
Roma nell'assenza di virtuosismo, ma se ne distacca con l'aria col da capo (scritto in
partitura). Recitativi quasi sempre semplici alternati con equilibrio alle arie, senza
distaccarsene troppo; raffinata scrittura orchestrale, e ritornelli alternati con misura alle
strofe delle arie; sinfonia introduttiva in tre parti (allegro - adagio - allegro) ma in un solo
movimento. Opere: Gli equivoci del sembiante (1679, Contini, Napoli, comica, esordio del
compositore), Il Mitridate Eupatore (1707, Venezia, poco gradita per il tipico contrappunto
nelle arie), Il Telemaco (1718, Roma, uno dei suoi soggetti mitologici preferiti), Il trionfo
dell'onore (1718, Napoli, seria con episodi comici, senso della scena teatrale e molte arie
col da capo), La Griselda (1721, Napoli, libretto di Zeno da Boccaccio, rielaborato da
Goldoni, comica-moraleggiante, ultima opera).
Sviluppi del teatro musicale europeo
L'opera in Francia: