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Orang am
Act.4
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Ok, accettai facendo un cenno con la testa alla mia compagna di classe.
Ti aspetto fuori dal cancello, va bene? Torniamo a casa insieme, disse
Yukino sfiorandomi una spalla con la mano, poi si allontan lanciando
uno sguardo torvo verso il ragazzo.
Il sole stava continuando la sua discesa e il volto di Yamato era accarezzato da quella luce calda che esaltava la sua espressione triste:
Mi dispiace, disse con voce provata. Non avrei voluto che sentissi
quella conversazione, ho sbagliato a parlare con Shingo e Nato, non pensavo che qualcuno ci potesse sentire e..., fece una pausa. Quando hanno
detto quella cosa su Rei, mi sono arrabbiato ma loro sono fatti cos.
Possono sembrare pesanti ma solo una facciata, ti assicuro che alla fine
hanno sempre un buon consiglio da darmi
Come quello di rimanere con Asakawa per non rischiare di andare in
bianco?, sentii riaffiorare la rabbia.
Quella era solo una stupida battuta, davvero! Se vuoi, un modo un po
scadente per sdrammatizzare la discussione, si giustific. So che non
riesci a capirmi ma...
Ma...?
Rei stata la mia prima ragazza, spieg imbarazzato.
Perch mi stai raccontando questo?, domandai sentendomi nuovamente in preda allagitazione.
Tu mi piaci
Non devi dirlo!, portai distinto le mani alle orecchie per non ascoltarlo, ma Yamato mi prese per i polsi tirandomi a s.
la verit!, esclam cercando i miei occhi.
Ma non pensi a lei? Si pu sapere coshai in testa?, mi girai di lato
tentando di sfuggirgli.
Sto pensando a Rei anche adesso, mi strinse le mani sulle spalle.
Sono sempre stato corretto, soprattutto da quando abbiamo iniziato a
frequentarci
E allora perch?, gli urlai contro al limite della sopportazione.
Perch manca qualcosa!, mi strinse ancora di pi. Pensi che fare
sesso sia tutto per un ragazzo?
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Questo quello che hanno detto i tuoi amici, lo guardai dritto negli
occhi risentita.
Beh, per me non cos!
Non mi interessa sapere queste cose, mi arrabbiai.
Ascoltami, ho provato a starle vicino ma non lei la ragazza che fa per
me, insist. Non mi interessa fare certe cose se non posso avere anche il
suo amore, lo capisci? Era questo che volevo sentirmi dire dai miei amici,
fece scivolare le braccia lungo i fianchi. Quella secchiata dacqua fredda
mi ha fatto bene
Yamato, mi dispiace ma io non posso...
Non ti sto chiedendo niente, minterruppe. Volevo solo essere sincero con te e... perdonami se ti ho parlato dei miei problemi, concluse.
Ci guardammo per un lungo attimo poi le parole uscirono da sole dalle
mie labbra:
Che cosa farai con Asakawa?
Le parler. Le dir la verit, ovvero che il nostro rapporto cos non
funziona e che molte volte mi sento un fantoccio, confess Yamato. Comunque sono io ad aver sbagliato, si morse le labbra. Lei stata chiara
fin da principio
Che vuoi dire?, domandai sentendo il cuore battere pi veloce.
Quando le ho chiesto di diventare la mia ragazza, lei ha risposto che
non si sarebbe mai innamorata di me, ma che potevamo uscire insieme,
spieg. Allinizio pensavo che le cose sarebbero cambiate, che lei si sarebbe potuta sciogliere. Rei ha sempre avuto questimmagine Sai come,
no? Tutta dun pezzo, rise debolmente. Quella per solo una facciata..., lasci la frase in sospeso cambiando espressione.
Cera una parte di me che avrebbe voluto fermarlo, che non voleva sapere come fosse Asakawa vista dai suoi occhi, ma laltra... era avida di ogni
parola che la riguardava.
***
Tutto bene con quello stupido?, domand concitatamente Yukino
affiancandomi lungo il tragitto per tornare a casa. Sembri sconvolta
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Aiuto Miyuki!
Aspetta un attimo, presi al volo il mestolo dalle mani di Yukino. Se
tieni il fuoco cos alto la crema si attaccher, mescolai velocemente versando un po di latte. Ecco, continua a girare in senso orario, ho abbassato il fornello
Grazie mille, mi abbracci la mia cara amica che alla fine aveva deciso seguirmi al corso di cucina.
Ikeda-san, puoi aiutare anche noi?, mi chiam unaltra ragazza del
primo anno.
Alla fine, pi che rilassarmi a fare dolci, ero diventata laiutante della
nostra professoressa di Economia Domestica. Non che mi dispiacesse, ma
in quel mese erano accadute cos tante cose da farmi sentire il bisogno di
cucinare un po per conto mio:
Se finisco i compiti della prossima settimana entro venerd sera, potr aiutare in negozio sabato e domenica, pensai, poi mi sentii chiamare
di nuovo: allingresso dellaula qualcuno mi stava cercando. Mi avvicinai
ripulendo al volo le mani sul grembiule.
Misato-san, che ci fai qui?, domandai sorpresa.
Devo parlarti, hai un minuto?
Seguii il capitano della squadra di basket fuori dallaula e chiusi la porta
alle mie spalle.
successo qualcosa?, mi preoccupai.
In realt mi stavo chiedendo perch da dopo la partita non ti fossi pi
fatta viva, mi fiss con i suoi grandi occhi nocciola.
Non c nessun motivo in particolare, abbassai lo sguardo imbarazzata. Soltanto che... come vedi, questo il mio club
Pensavo ti fossi divertita a giocare
Infatti, cos, per..., vacillai.
per caso colpa mia?, chiese spiazzandomi.
Oh, no! Assolutamente, gesticolai sentendo le guance bruciare. Capitano, io...
Non chiamarmi capitano, il suo volt cambi espressione: di colpo
si fece serio e imperscrutabile. Non voglio obbligarti a giocare con noi
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se non ti va... anche se..., fece una pausa, perdendo per un attimo la sua
sicurezza. Possiamo stare un po di tempo insieme quando uscirai dal
corso?, domand.
Finisco tra mezzora, risposi semplicemente.
Grazie, ti aspetto al giardinetto davanti al campo sportivo, ok?
S, ci vediamo l, le feci un cenno con la testa prima di rientrare in
classe.
Il cuore aveva iniziato a corrermi in petto come un treno: cosa poteva
volere da me il capitano della squadra di basket femminile se non affrontare largomento del dopo partita? Quel giorno ero letteralmente scappata e da allora non ci eravamo pi viste.
A fine lezione salutai le mie compagne e chiesi a Yukino di rientrare a
casa da sola. Mi diressi velocemente verso il luogo dellappuntamento, decisa a risolvere quella situazione al pi presto, ma quando vidi da lontano
Misato che se ne stava appoggiata con la schiena contro un albero, il volto
inclinato verso il basso e laria preoccupata, non mi sentii pi tanto sicura.
Misato-san, la chiamai destandola dai suoi pensieri. Misato si gir
verso di me con il solito sorriso gentile.
Miyuki, grazie di essere venuta
Figurati, come posso esserti daiuto?, le domandai facendomi coraggio. Lei si scost dallalbero e si avvicin:
Mi sei mancata, disse facendomi sussultare.
C-capitano... io..., balbettai.
No, ti prego, fammi finire. Altrimenti non so se riuscir a concludere
il discorso, si pass delicatamente una mano tra i capelli scuri.
Rimasi in silenzio finch Misato non riprese a parlare:
Da quando ti ho conosciuta, non faccio che pensarti, confess. Non
ti sto chiedendo di entrare in squadra, anche se ovviamente ne sarei felice. Quello che vorrei sapere se..., mi fiss intensamente mentre le sue
guance si tingevano di rosso. Ti andrebbe di uscire con me?
La leggera brezza pomeridiana le scompigli i capelli mentre continuava a guardarmi come quel giorno nello spogliatoio a fine partita. Rigida,
totalmente differente da come lavevo vista correre e muoversi in campo.
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Mi hai sentita...?, scoppi a ridere. Ascoltami, non tentare di dipingermi come vuoi tu, mi strinse i polsi spingendomi contro la porta
dingresso alla terrazza.
Perch ti comporti cos?, le chiesi tentando di liberarmi. Rei mi chiuse la bocca con un bacio e di nuovo minvasero le stesse emozioni della
prima volta che lo aveva fatto. Ancora pi intense, pi forti.
Asakawa..., mi appoggiai a lei sentendo le forze venir meno.
Come sei sensibile, piccola e ingenua, Miyuki, mi liber dalla presa
lasciando correre le mani sul mio seno che strinse delicatamente. Un gemito si liber dalle mie labbra. Vorrei che ti vedessi adesso, sei adorabile
cos eccitata, disse in un soffio baciandomi il collo.
Per un attimo mi sentii come in balia di una creatura della notte, di
quelle che si vedono nei film o si leggono nei libri. Quelle creature pericolose pronte a cibarsi di te, della tua linfa vitale e dei tuoi segreti.
Ti prego, tremai sciogliendomi: non avevo mai provato niente del
genere prima di allora, niente che lo ricordasse anche solo lontanamente.
Stai buona, non agitarti, mi strinse una mano sul fianco come aveva
fatto la prima volta, accostandosi a me. Rei era calda e non solo a causa del
sole che ci stava spiando, alto sopra di noi: anche lei era eccitata, proprio
come me.
Perch?, chiesi ansimando, incapace di ribellarmi alle sue carezze.
Lei non rispose, continu a sbottonarmi la camicetta mentre percorreva il
mio collo con la punta della lingua, regalandomi altre violente sensazioni.
Reggiseno bianco, ricamato, sussurr Rei scostandosi per osservarmi.
Cos mi fai vergognare, strinsi gli occhi tentando nuovamente di
sfuggirle.
Non devi, minfil la mano nella camicetta. Non c niente di male
se ti piace, abbass la bocca facendosi largo tra la stoffa.
N-no, ti prego... non farlo, feci appena in tempo a dire prima di sentire le sue labbra sfiorarmi la pelle e avvolgere la mia carne. Mi aggrappai
alle sue spalle e un altro gemito mi si strozz in gola.
cos dolce, mugol sensualmente Rei premendo la testa contro il
mio petto. Dimpulso infilai la mano tra i suoi capelli scuri e lucidi, glieli
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scostai dal volto e il mio cuore si ferm: era cos bella, cos perfetta che per
lemozione sentii gli occhi riempirsi di lacrime:
Rei..., sospirai scostandola da me per riprendermi la sua bocca con
un bacio. Le sue braccia si strinsero intorno alla mia vita tirandomi a lei
con veemenza.
Finalmente, ansim appoggiando per un istante la sua fronte contro
la mia. Voglio sentirti..., mi tolse il respiro baciandomi con passione
mentre faceva scivolare la sua mano lungo la mia gonna, sollevandola.
Non muoverti, ordin gentilmente risalendo fino alla biancheria intima.
A-aspetta!, sussultai bloccandole il polso.
Che c?, domand con quel sorrisetto che mi attraeva e infastidiva
allo stesso tempo. Non dirmi che non lo vuoi. Mentiresti, rise sulle mie
labbra.
Voglio prima dare un nome a tutto questo, riuscii a ribattere allacciandomi al suo sguardo.
Un nome?, mi fiss con i suoi occhi blu, diventati di colpo scuri e
profondi come loceano.
Per te solo un gioco? Una volta finito... te ne andrai come se niente
fosse?
Rei rimase in silenzio.
Se le cose stanno cos allora... non mi va, distolsi lo sguardo, trovando il coraggio di scostarla da me: nonostante il mio cuore fosse in tumulto, nonostante fossi terribilmente attratta da lei, non volevo piegarmi a
quella condizione. Forse per lei tutto questo non cos importante, mi
morsi le labbra desiderando intensamente che mi smentisse.
Rei mi si avvicin di nuovo parlando con voce equilibrata:
Stasera, quando tornerai a casa, penserai a quello che appena successo e ti sentirai soddisfatta solo a met. Ti mancher qualcosa, prese
un respiro. Ti mancher quello che ti ho fatto e quello che stavo per farti, sussurr al mio orecchio.
No, non in questo modo!, ribattei decisa riabbottonando la mia camicetta. A quel punto Rei torn quella di sempre: fredda, distaccata, acida...
Fai come vuoi, ma sai come andr a finire?, il suo sguardo minvest
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come acqua torbida. Penserai a me anche se sar uno di quei due a toccarti, concluse irriverente.
A quel punto mi svegliai dal sogno, dal desiderio, dal sentimento da cui
ero stata sopraffatta:
Come puoi essere cos crudele?, le detti uno schiaffo. Tra tutti, sei tu
quella che ne pagher le conseguenze e rimarrai vittima di quello che tu
stessa hai creato, la guardai con disprezzo mentre poggiava la mano sulla
sua guancia in fiamme.
Mi fai pena, corsi via lasciandola incredula ed esterrefatta.
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Orange Cream
di Scarlett Bell
CONTINUA...
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